Ewigen
03-04-2006, 21:15
MAURITANIA 3/4/2006 9.13
DECINE DI MIGRANTI IRREGOLARI MORTI AL LARGO DI NUADIBÚ
Trentadue migranti irregolari subsahariani sono morti nel tentativo di raggiungere le coste delle Isole Canarie via mare. Lo hanno confermato stamani le autorità della Mauritania, fornendo solo pochi altri particolari. Le vittime facevano parte di un gruppo di 57 persone imbarcatesi sembra 17 giorni fa a Nuadibú (Nouadhibou, nella dizione francese), la località al confine con il Sahara Occidentale scelta da mesi dai mercanti di esseri umani come nuovo punto di partenza per i viaggi della disperazione di migliaia di cittadini subsahariani verso l’Europa e, in particolare, la Spagna. Secondo i dati raccolti dalle autorità costiere mauritane, la piccola imbarcazione salpata da Nuadibú verso la metà di marzo sarebbe andata alla deriva circa 56 chilometri al largo del porto di partenza. Dopo giorni e giorni di isolamento, la barca sarebbe stata individuata, ma solo 25 migranti sarebbero sopravvissuti alla sete e alla fame; ora tutti sarebbero ricoverati in gravi condizioni di salute.
DECINE DI MIGRANTI IRREGOLARI MORTI AL LARGO DI NUADIBÚ
Trentadue migranti irregolari subsahariani sono morti nel tentativo di raggiungere le coste delle Isole Canarie via mare. Lo hanno confermato stamani le autorità della Mauritania, fornendo solo pochi altri particolari. Le vittime facevano parte di un gruppo di 57 persone imbarcatesi sembra 17 giorni fa a Nuadibú (Nouadhibou, nella dizione francese), la località al confine con il Sahara Occidentale scelta da mesi dai mercanti di esseri umani come nuovo punto di partenza per i viaggi della disperazione di migliaia di cittadini subsahariani verso l’Europa e, in particolare, la Spagna. Secondo i dati raccolti dalle autorità costiere mauritane, la piccola imbarcazione salpata da Nuadibú verso la metà di marzo sarebbe andata alla deriva circa 56 chilometri al largo del porto di partenza. Dopo giorni e giorni di isolamento, la barca sarebbe stata individuata, ma solo 25 migranti sarebbero sopravvissuti alla sete e alla fame; ora tutti sarebbero ricoverati in gravi condizioni di salute.