Ewigen
01-04-2006, 10:13
AFRICA 1/4/2006 2.17
AGRICOLTURA IN COSTANTE DEGRADO, NUOVA SFIDA PER IL CONTINENTE
Circa il 75% dei terreni agricoli dell’Africa sub-sahariana, pari a 170 milioni di ettari, sono in stato di grave degrado: lo sostiene un rapporto dell’organismo internazionale pubblico ‘Centro internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura e la fertilità del suolo’ (Ifdc), che ha uffici in otto paesi del continente – prendendo in esame il precipitoso declino della ricchezza agraria dal 1980 al 2004. Secondo la ricerca, la quantità di raccolto per persona continua a diminuire nel continente africano, arrivando a una tonnellata per ettaro contro le 3 tonnellate della media mondiale. Ogni anno, circa 50.000 ettari di foresta e 60.000 di terreno adibito a pascolo vanno ‘perduti’ perché i bassi livelli di fertilità del suolo e le esigenze di una popolazione in costante crescita numerica contribuiscono a renderli inutilizzabili per l’agricoltura. Secondo il rapporto, i paesi più colpiti sono Guinea, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Rwanda, Burundi e Uganda, nei quali la perdita di elementi nutritivi del terreno ammonta a oltre 60 chilogrammi per ettaro all’anno. Il degrado è dovuto a vari fattori, tra cui l’eccessivo sfruttamento del suolo e il suo conseguente impoverimento, la deforestazione, l’utilizzo di pratiche agricole non adeguate e lo scarso uso di fertilizzanti. Per ridar vita all’agricoltura africana, il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, alla guida del Comitato per l’applicazione del Nepad (Nuovo partenariato per lo sviluppo africano), ha convocato nella capitale Abuja per il prossimo giugno una conferenza ai cui sono invitati capi di Stato, ministri, paesi donatori, dirigenti del settore agricolo.[PIME]
AGRICOLTURA IN COSTANTE DEGRADO, NUOVA SFIDA PER IL CONTINENTE
Circa il 75% dei terreni agricoli dell’Africa sub-sahariana, pari a 170 milioni di ettari, sono in stato di grave degrado: lo sostiene un rapporto dell’organismo internazionale pubblico ‘Centro internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura e la fertilità del suolo’ (Ifdc), che ha uffici in otto paesi del continente – prendendo in esame il precipitoso declino della ricchezza agraria dal 1980 al 2004. Secondo la ricerca, la quantità di raccolto per persona continua a diminuire nel continente africano, arrivando a una tonnellata per ettaro contro le 3 tonnellate della media mondiale. Ogni anno, circa 50.000 ettari di foresta e 60.000 di terreno adibito a pascolo vanno ‘perduti’ perché i bassi livelli di fertilità del suolo e le esigenze di una popolazione in costante crescita numerica contribuiscono a renderli inutilizzabili per l’agricoltura. Secondo il rapporto, i paesi più colpiti sono Guinea, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Rwanda, Burundi e Uganda, nei quali la perdita di elementi nutritivi del terreno ammonta a oltre 60 chilogrammi per ettaro all’anno. Il degrado è dovuto a vari fattori, tra cui l’eccessivo sfruttamento del suolo e il suo conseguente impoverimento, la deforestazione, l’utilizzo di pratiche agricole non adeguate e lo scarso uso di fertilizzanti. Per ridar vita all’agricoltura africana, il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, alla guida del Comitato per l’applicazione del Nepad (Nuovo partenariato per lo sviluppo africano), ha convocato nella capitale Abuja per il prossimo giugno una conferenza ai cui sono invitati capi di Stato, ministri, paesi donatori, dirigenti del settore agricolo.[PIME]