bravoragazzo
31-03-2006, 17:47
Quando seguiamo i corsi (sto ad ing mecc a pisa) un prof ci ha detto che lui si accorge di chi capisce le cose e chi non le capisce (cioè apprende) subito ma ha bisogno di studiare. Mi è parso di capire che questo professore giudichi in base a ciò che capisci a lezione piu' che a quel che porti all'esame... dunque se un ragazzo capisce il 50% delle cose a lezione e il 50% se lo va a studiare a casa ...per lui va abbastanza bene ma se uno non ha la capacità di afferrare i concetti a lezione e se li studia dal libro, per lui va meno bene...
Finora avevo un concetto di ''esame'' come momento di verifica dei contenuti appresi, e vi assicuro che ci vuole molto impegno anche a studiarsi le cose dal libro... ora non vorrei scoprire che dopo aver capito (anche bene) le cose dal libro, uno studente debba trovarsi di fronte il professore che lo sottovaluti o bocci solo perché non ha capito subito, a freddo, a lezione.
So benissimo che l'IDEALE è che appena il prof spiega, tu studente devi capire... questo lo so benissimo... ma questo resta in teoria.. in pratica non penso sia così.. penso sia capitato a tutti voi in una lezione di capirci poco o nulla... oppure che accada sistematicamente questo.
Ora, chi capisce subito ha il sacrosanto diritto di prendere voti piu' alti rispetto a chi per capire deve studiare a casa... ma vi sembra giusto che chi non capisce subito (ma studia comunque bene dal libro, con impegno) debba essere addirittura bocciato all'esame, anche se ha imparato le stesse cose di chi le ha capite subito?
Badate bene, mi sembra la tendenza che assumono alcuni professori. Avrei voluto vedere loro, ai loro tempi, a riuscire a seguire e capire tutto e subito...quelli che capiscono subito ( e soprattutto che ricordano) sono al massimo 10 su 100, il resto deve studiare, 8 ore al giorno (come diceva un buon professore). Ma se basiamo lo studio sul ''capire subito'' mi sa che le 8 ore al giorno non sono necessarie ma... o capisci subito... oppure molli tutto e fai altro. La gente che ha bisogno di piu' tempo pare che volessero tagliarla fuori.
E' secondo voi giusto? Io credo che non siamo macchine ma che bisogna rispettare i tempi di ognuno.
Finora avevo un concetto di ''esame'' come momento di verifica dei contenuti appresi, e vi assicuro che ci vuole molto impegno anche a studiarsi le cose dal libro... ora non vorrei scoprire che dopo aver capito (anche bene) le cose dal libro, uno studente debba trovarsi di fronte il professore che lo sottovaluti o bocci solo perché non ha capito subito, a freddo, a lezione.
So benissimo che l'IDEALE è che appena il prof spiega, tu studente devi capire... questo lo so benissimo... ma questo resta in teoria.. in pratica non penso sia così.. penso sia capitato a tutti voi in una lezione di capirci poco o nulla... oppure che accada sistematicamente questo.
Ora, chi capisce subito ha il sacrosanto diritto di prendere voti piu' alti rispetto a chi per capire deve studiare a casa... ma vi sembra giusto che chi non capisce subito (ma studia comunque bene dal libro, con impegno) debba essere addirittura bocciato all'esame, anche se ha imparato le stesse cose di chi le ha capite subito?
Badate bene, mi sembra la tendenza che assumono alcuni professori. Avrei voluto vedere loro, ai loro tempi, a riuscire a seguire e capire tutto e subito...quelli che capiscono subito ( e soprattutto che ricordano) sono al massimo 10 su 100, il resto deve studiare, 8 ore al giorno (come diceva un buon professore). Ma se basiamo lo studio sul ''capire subito'' mi sa che le 8 ore al giorno non sono necessarie ma... o capisci subito... oppure molli tutto e fai altro. La gente che ha bisogno di piu' tempo pare che volessero tagliarla fuori.
E' secondo voi giusto? Io credo che non siamo macchine ma che bisogna rispettare i tempi di ognuno.