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View Full Version : H5N1: la differenza che ostacola l'infezione ....


Gyxx
27-03-2006, 14:22
E' notizia recente la soperta del perchè il virus influenzale aviario del famigerato ceppo H5N1 abbai una notevole difficoltà ad infettare l'uomo (passaggio pollo>uomo) ed a diffondersi nella popolazione umana (passaggio uomo>uomo).

Riasumentdo, al contrario dell' omologo influenzale umano, allo stato attuale il virus non possiede i "rampini" giusti x ancorarsi enlel parti alte del tratto respiratorio, x cui deve passre direttamente in profondità nei polmoni del malcapitato e da qui andare direttamente ai polmoni delle vittime successive.

La citazione è di Le Scienze On line, l'articolo originario - riportato + in basso - è di Nature

Al solito seguendo i link agli articoli originari trovate anche altri link a ulteriori approfondimenti ;).

Ciapps

Gyxx

http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=11993

23.03.2006
H5N1: la differenza che ostacola l'infezione
Può aggredire i polmoni, ma non le alte vie respiratorie

http://www.lescienze.it/sixcms/upload/news/lungg00.jpg

Un accurato studio delle cellule dei tessuti dell’apparato respiratorio umano – pubblicato sul numero odierno di Nature – spiega la ragione per cui è attualmente difficile la trasmissione dell’influenza aviaria da uccello a uomo, nonostante il fatto che il virus una volta giunto a infettare i polmoni sia in grado di proliferare con grave rischio per la vita del paziente, e perché sia ancor più difficile il contagio da uomo a uomo. “Il fatto è – spiega Yoshihiro Kawaoka, uno dei firmatari dell’articolo, e virologo dell’Università del Wisconsin a Madison – che le cellule del tratto superiore delle sistema respiratorio umano non possiedono il recettore di membrana che consente al virus H5N1 di ancorarsi a esse e di penetrare al loro interno per riprodursi. Questi recettori sono invece presenti sulle cellule del tessuto polmonare, che può essere pertanto aggredito.”


© 1999 - 2006 Le Scienze S.p.A.


http://www.sciam.com/article.cfm?chanID=sa003&articleID=0003C46B-CB18-1421-84E683414B7F0101&ref=nature

Bird Flu Resides Deep in Lungs, Preventing Human-to-Human Transmission

To date, roughly 103 people have been infected with the H5N1 avian influenza virus--or bird flu. Yet few, if any, of them have spread the disease to other humans. A virus's ability to spread is the key to its ability to create a pandemic. New research shows that this bird flu currently lacks the protein key to unlock certain cells in the human upper respiratory tract, preventing it from spreading via a sneeze or a cough. Virologist Yoshihiro Kawaoka of the University of Wisconsin and University of Tokyo and his colleagues tested strains of H5N1 isolated from respiratory tissue in the noses, throats and lungs of infected humans. Although regular human flu viruses bound easily with the receptors found in the nose and throat cells, H5N1 strains attached only to those receptors on cells found in the deepest regions of the lungs.

"Deep in the respiratory system, receptors for avian viruses, including avian H5N1 viruses, are present," Kawaoka explains. "But these receptors are rare in the upper portion of the respiratory system. For the viruses to be transmitted efficiently, they have to multiply in the upper portion of the respiratory system so that they can be transmitted by coughing and sneezing."
Viruses require entry into such cells in order to replicate themselves and spread to yet more cells. Only one H5N1 strain--A/Hong Kong/213/03--showed the ability to latch onto either type of receptor and thus gain such access. The findings suggest one way in which H5N1 must mutate if it is to become a highly contagious virus, the researchers argue in their paper in today's Nature. It also reveals a way to monitor for the emergence of such a strain. "Identification of the H5N1 viruses with the ability to recognize human receptors would bring us one step closer to a pandemic strain," Kawaoka says. "Recognition of human receptors can serve as molecular markers for the pandemic potential of the [isolated strains]." --David Biello

gtr84
27-03-2006, 15:11
insomma qui in Italia hanno distrutto l'economia dei polli per niente

Buffus
27-03-2006, 15:18
insomma qui in Italia hanno distrutto l'economia dei polli per niente

personalmente ho mangiato più pollo in questi ultimi 2 mesi che nel resto della mia vita....visto che ora all'Aia (5 km da casa mia la sede!!!!) costano quasi nulla ;)

Gyxx
27-03-2006, 15:25
insomma qui in Italia hanno distrutto l'economia dei polli per niente
Di chi parli ??

:D :D :D

dei giornalisti, del governo, del passaparola popolare ???

Queste cose (la bassa infettività della malattia, il basso numero di morti accertati in tutto il mondo, si parla ora di SOLI 103 casi accertati) erano già noti da tempo a tutti gli addetti ai lavori.

Del resto se ne era già parlato in numerosi 3D, sia qui che in piazzetta. E ti assicuro ceh la cosa fra gli addetti ai lavori era/è ancora + plateale.

Tant'è che nel resto del mondo si continua tranquillamente a mangiare i polli, meglio se quelli italiani (siamo dei grandi esportatori, e la qualità dei nostri è + che ottima) .......

IMHO si è voluto cercare il consenso popolare facendo vedere che si prendevano delle misure preventive x qualcosa che non avrebbe mai colpito .... e questo lo avevo detto già + di un anno fa, in tempi non sospetti ;)....

... minimo rischio e massimo effetto, doveva sembrare un ottima strategia, ma poi la cosa è sfuggita di mano ed a Sposini è toccato mangire il pollo in diretta (ed ha rischiato anche il gatto :asd: IMHO :D !) ..

...ed intanto i soldi scialaquati avrebbero potuto salvare dei malati veri :rolleyes: !

A proposito di mici, il gatto è messo come noi, quindi al limite si ammala ma è quasi impossibile che ce la trasmetta ....

ciao

;9


Gyxx

giannola
27-03-2006, 16:28
e questo lo avevo detto già + di un anno fa, in tempi non sospetti ;)....


Gyxx

non sei l'unico.
la verità e che si volevano favorire degli interessi particolari.
vabbè cmq da quel che (non) sento, mi par di capire che i telegiornali non parlano di ste cose salvo poi mettere in testa se qualcun'altro muore di aviaria.

poi dice che fanno informazione :muro:

Gyxx
27-03-2006, 16:46
non sei l'unico.
la verità e che si volevano favorire degli interessi particolari.
vabbè cmq da quel che (non) sento, mi par di capire che i telegiornali non parlano di ste cose salvo poi mettere in testa se qualcun'altro muore di aviaria.

poi dice che fanno informazione :muro:

se gli interessi a cui ti riferisci sono le società farmaceutiche, allora ti dico dall' interno che ti sbagli di grosso ;). Ha fatto solo fare i salti mortali, ma produrre le scorte che sono state chieste dai ministeri ha costretto a rinun ciare ad altre opportunità + redditizie ;9....

...se invece gli interessi erano quelli di far passare male la cina, fare ko il settore avicolo e/o fare demagogia allora potresti anche avere ragione ;).

Ma allora si parlerebbe di politica e non di Scienza e Tecnica ;) . e quindi saremmo nella sezione sbagliata :D .

Io cmq personalmente penso che si sia sbagliato a trattare il problema, pensando potesse essere un modo a rischio zero di far vedere che ci si impegnava x la sanità pubblica si è enfatizzato il problema e le misure preventive (che se funzionano è risaputo che fanno si che le cose rimangono come stanno :D ), eppoi la faccenda x vari fattori è scappata di mano ...


altri stati, come la Francia e l'inghilterra , si sono attrezzati, hannp fatto l'informazione di stato e alal fine non hanno avuto il problema.

Anzi, come dicevo + in su, siamo stati solo noi ad avere il panico da aviaria.

manco in Cina ce l'hanno (c'è attualmente mio cognato x lavoro, posso confermare).

ciao

;9

Gyxx

zena
27-03-2006, 18:35
Io credo che il panico aviaria sia più che altro stato fatto dai mass media che cercavano la notizia!Di conseguenza il ministero è dovuto andare dietro ai loro deliri e ha dovuto far vedere che faceva qualcosa.In fin dei conti un ministero che non fa nulla quando l'opinione popolare ormai è convinta che ci sia un pericolo mortale è destinato ad essere soppresso o sostituito immediatamente anche se magari avrebbe ragione al 100% a non muoversi.

Io, che faccio anche un po' parte del "mondo scientifico", personalmente ho mangiato chili e chili di carne di pollo...devo quasi andare dall'estetista a farmi togliere le piume settimanalmente ormai :D ; inoltre dove lavoro, che è la più grande azienda ospedaliera della mia regione, non c'è stata la psicosi aviaria, per nulla...
arrivo anche a pensare che se ci fosse stata epidemia forse...saremmo un po' stati in braghe di tela....diciamo che ci siamo limitati a prendere atto delle direttive ministeriali, poco ma qualcosa si è fatto, ma non abbiamo di certo esagerato con le misure precauzionali.

Gyxx
27-03-2006, 19:10
Io credo che il panico aviaria sia più che altro stato fatto dai mass media che cercavano la notizia!Di conseguenza il ministero è dovuto andare dietro ai loro deliri e ha dovuto far vedere che faceva qualcosa.In fin dei conti un ministero che non fa nulla quando l'opinione popolare ormai è convinta che ci sia un pericolo mortale è destinato ad essere soppresso o sostituito immediatamente anche se magari avrebbe ragione al 100% a non muoversi.

Io, che faccio anche un po' parte del "mondo scientifico", personalmente ho mangiato chili e chili di carne di pollo...devo quasi andare dall'estetista a farmi togliere le piume settimanalmente ormai :D ; inoltre dove lavoro, che è la più grande azienda ospedaliera della mia regione, non c'è stata la psicosi aviaria, per nulla...
arrivo anche a pensare che se ci fosse stata epidemia forse...saremmo un po' stati in braghe di tela....diciamo che ci siamo limitati a prendere atto delle direttive ministeriali, poco ma qualcosa si è fatto, ma non abbiamo di certo esagerato con le misure precauzionali.

amche io è da un po che vo avanti ad ottimo pollo italiano ;9....

Cmq alcune dichiarazioni FORTI del ministero sono venute PRIMA del'esplosione della notizia ...ed ad ogni modo loro hanno fra i loro DOVERI di informare il cittadino e l'opinione pubblica .....


cià

Gyxx

cangia
27-03-2006, 23:36
informare il cittadino ok .. ma informarsi essi stessi prima di informare gli altri ? :rolleyes: la famiglia di mio papà da piccolo era povera ( primi anni del dopoguerra , quindi situazione pessima per i contadini ) e capitava spesso che alla mattina quando si svegliavano, trovassero tipo 4 o 5 galline morte, 2 anatre, ecc ... secondo voi buttavano via tutta quella carne ? andavano avanti a mangiare pollame per una settimana, altro che storie.. con la fame che c'era in giro a quei tempi :( .. e mio papà è ancora qua a raccontarmi queste cose... quindi in primis la colpa della disinformazione .. è proprio dei mezzi di informazione. :rolleyes:

Gyxx
29-03-2006, 09:02
Aggiornamento : sembra che, come si era SEMPRE ipotizzato, il siero (frazione degli antricorpi) di cavallo neutralizzi l'infezione al volo e permetta di annullare completamente la malattia anche in caso di contagio .....

...analogamente a quanto avvienre, ad esempio, x il siero antivipera (immunoglobuline contro la tossina delal vipera) ....

sempre da le scienze on line ;)

http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=12005

28.03.2006
Attivo nel topo un siero anti-aviaria

Anticorpi di origine equina contro il virus H5N1 dell’influenza aviaria si sono dimostrati in grado di prevenire la morte di topi precedentemente infettati con quel virus. Lo riferisce uno studio appena pubblicato sulla rivista Respiratory Research. Ciò suggerisce che gli anticorpi anti-H5N1 sviluppati nel cavallo potrebbero essere utilizzati per evitare l’esito letale della malattia anche nell’uomo.
L’esperimento, condotto da Jiahai Lu dell’Università Sun Yat-Sen a Guangzhou, in Cina, dopo un analogo esito positivo di test in vitro su colture cellulari, ha in particolare mostrato nel topo una protezione del 70 per cento per un dosaggio di 50µg di antisiero equino e del 100 per cento per un dosaggio di 100 µg. Per contro, i topi del gruppo di controllo che non avevevano ricevuto il farmaco sono morti nel giro di nove ore.

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