View Full Version : Rivelato il primo prodotto frutto della collaborazione tra EA e Steven Spielberg
Redazione di Hardware Upg
24-03-2006, 11:32
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/videogiochi/rivelato-il-primo-prodotto-frutto-della-collaborazione-tra-ea-e-steven-spielberg_16833.html
Già in passato Electronic Arts e il celebre regista Steven Spielberg avevano annunciato una collaborazione per lo sviluppo di videogiochi pubblicati dalla software house nordamericana. Sono adesso emersi i primi dettagli riguardo il primo gioco frutto di tale collaborazione.
Click sul link per visualizzare la notizia.
MiKeLezZ
24-03-2006, 11:54
Ormai il 99% dei giochi sono sulla seconda guerra mondiale.. -_-
permaloso
24-03-2006, 12:05
Ormai il 99% dei giochi sono sulla seconda guerra mondiale.. -_-
e oramai quasi il 50% delle news sono sui giochi
e oramai quasi il 50% delle news sono sui giochi
e l'80% delle news sui giochi sono rumors, voci di corridoio e poco più :blah: :blah: :blah:
mah
Wilfrick
24-03-2006, 12:10
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Lol a me invece disgustano i draghi gli elfi e via dicendo e godo a sparare in faccia a un nonno :D
angel110
24-03-2006, 12:19
Wilfrick.. ma sei un bigotto!!!
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
Appunto, secondo me questi giochi sono utili ANCHE per SENSIBILIZZARE sul problema storico-sociale alle spalle: nota che il gioco finisce senza che si faccia male nessuno (perchè è un gioco) ma l'impressione che resta è appunto che il tutto sia stato (effettivamente come è stato) un dramma nella realtà.
Ergo il gioco è stato istruttivo e fa riflettere, almeno per quando mi riguarda.....certo non bisogna fermarsi al solo (e sterile, nel caso di CoD2) "shoot'em all".
Dissento, occorre molta più maturità di quella che comunemente si intente per saper distinguere il gioco dalla realtà, infatti il gioco deve spesso essere "educativo" cioè formare il modo di pensare.
E' vero che nel gioco non uccidi realmente nessuno, ma il rischio di far sembrare la violenza inoffensiva c'è, il rischio di perdere la sensibilità verso la sofferenza c'è, il rischio di vedere l'eliminazione dell'altro come soluzione c'è.
Detto questo ognuno fà come gli pare, certo che un genitore prima di comprare ad un figlio un gioco dove si uccide ci deve pensare bene.
Io personalmente di "giochi" in cui per divertirsi si uccide non ne compro...e pensate pure che sono bigotto.
Lol a me invece disgustano i draghi gli elfi e via dicendo e godo a sparare in faccia a un nonno :D
:asd:
La IIWW sta diventando l'ambientazione più abusata e inflazionata della storia dei videogames.
Che palle...
Sammy.73
24-03-2006, 13:27
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
se ti è difficile distinguere una manciata di pixel da una persona, è giusto non giocarci, e condivido il tuo ragionamento ;)
scusate ma invece di mettere tutte ste news su processori ram e inutilità varie di un mondo ormai morto da anni..., non potete aggiornarci con news sulla conferenza Nintendo avvenuta ieri ? è stato presentato un nuovo zelda per NintendoDS, si è parlato di quelche dettaglio sul REVOLUTION ....
qui sul sito non cè manco una news a riguardo.....
nudo_conlemani_inTasca
24-03-2006, 13:37
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Anch'io non posso che criticare ciò che stai dicendo.
Nella realtà succede proprio il contrario, cioè che tutti ci dimentichiamo di quello che hanno passato i ns nonni (partigiani o non che siano).. per chi li ha ancora i nonni, ed ha la fortuna di poter stare con loro e sentire i loro racconti, a volti agghiaccianti di certi episodi di vita quotidiana di allora, nel Dopo guerra.
Sarebbe demagogico se dicessi il contrario,
ma a pensare che la gente a scuola i libri "non li caga" e a fine anno o se li lancia appresso o se li vende, peggio ancora chi li usa per schiacciare gli scarafaggi.. cosa ti tramandano, purtroppo quel mezzo non è sempre efficace.. (il Libro, ahimè) basta vedere come vengono trattati i testi.. e come ciò che è il suo contenuto ti faccia dire: " che palle ti fai a studiare Storia moderna o contemporanea..!"
Lasciamo perdere (farebbe addormentare pure 1 cavallo).
Ora il videogioco è un mezzo di comunicazione alla fin fine.. trovo che si impari molto di più delle vicende della II Guerra Mondiale, sui fatti ed episodi che l'anno segnata di crimini atroci. (se opportunamente documentati e ricostruiti)
Quindi, potrebbe accadere che si imparino molte date, storie e vicende..
che il libro di Storia cartaceo non ti lascia e ti dimentichi il giorno dopo.
Tutto questo perchè? Perchè lo fai con interesse&divertimento,
apprendi con un mezzo diverso dal malloppone di carta..
qualcosa ti lascia in fondo no?
E' solo fatto in chiave diversa, comunicando con altri mezzi.
In qualche modo i VG sono un'alternativa istruttiva, credo IMHO.
Se sviluppati da persone ingamba che vogliono mettere anche del contenuto,
oltre che l'aspetto ludico.
In qualche modo anche questo mezzo, lascia una traccia, anche se sottoforma di videogioco (che per le nuove generazioni che se ne sbattono ancora + di noi.. quasi 30enni della Storia nazionale e modiale, potrebbe essere l'unico mezzo per degnare q.ora nel capire cosa ci ha preceduto, anche senza rendersene conto si impara: si sentono date, episodi, fatti di Storia) tutti vissuti più intensamente di quanto potrebbe trasmettere un semplice libro di carta.
E' più immersivo e quindi più efficace.
Trovo che sia molto bella questa cosa.
Non so se rendo l'idea.
Ma Call of Duty, secondo me ha anche un fine educativo.
Essendo il più realistico possibile, è di conseguenza molto crudo, raccontando in qualche modo tramite una chiave di lettura diversa (con il VG) i periodi bui delle 2° Guerra Mondiale.
E' bello per quest' aspetto.
magilvia
24-03-2006, 13:53
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Dissento, occorre molta più maturità di quella che comunemente si intente per saper distinguere il gioco dalla realtà, infatti il gioco deve spesso essere "educativo" cioè formare il modo di pensare.
E' vero che nel gioco non uccidi realmente nessuno, ma il rischio di far sembrare la violenza inoffensiva c'è, il rischio di perdere la sensibilità verso la sofferenza c'è, il rischio di vedere l'eliminazione dell'altro come soluzione c'è.
Detto questo ognuno fà come gli pare, certo che un genitore prima di comprare ad un figlio un gioco dove si uccide ci deve pensare bene.
Io personalmente di "giochi" in cui per divertirsi si uccide non ne compro...e pensate pure che sono bigotto.
Sono pienamente daccordo sul rischio che si corre di desensibilizzare alla violenza ed al dolore. E il problema diventa più accentuato quanto più la grafica diventa realistica. Tra poco sarà quasi impossibile distinguere tra un personaggio CG da una ripresa reale e dire che sono solo una manciata di pixel è una faciloneria.
Però sono anche daccordo con nudo_conlemani_inTasca (azz. mi meraviglio di me stesso) sul (solo) fatto che è meglio ricordare questi aspetti della nostra storia piuttosto che lasciarla nel dimenticatoio. Tutto sta in come è fatto il gioco. Ad esempio come si chiamava quel gioco in cui lo scopo era ammazzare più passanti possibili, e più sono deboli più punti facevi ? Quello si che è da condannare.
jpjcssource
24-03-2006, 14:23
Io non sono daccordo con chi dice che la violenza nei giochi fa sembrare la violenza una normalità nella realtà, perchè tra avere il coraggio di sparare ad una montagna di pixel ed una persona reale ce ne passa parecchio.
Per sparare ad una persona bisogna avere una certa dose di fegato e di incoscenza, io sono un amante degli fps e amo sparare sullo schermo, ma non ho mai preso in mano un'arma vera ne ne ho mai sentito l'esigenza :) .
Per quanto rigurda la seconda guerra mondiale invece io non mi sono ancora stufato tanto che poche settimane fa mi sono preso day of defeat su steam e mi stò divertendo un mondo, anche perchè io preferisco molto di più i giochi a sfondo storico piuttosto che fantasy :)
blackshard
24-03-2006, 14:33
Personalmente lo sbarco in Normandia di medal of honor mi ha provocato delle sensazioni che non ho mai avvertito in nessun'altro modo, ne' con i libri, tantomeno con il film di Spielberg.
Il turbamento che ho avvertito in quell'occasione è stato davvero unico, e penso proprio che quello è stato il momento in cui ho cominciato a riflettere sul serio sulla II GM.
Sparare ad un modello 3d, poi, non è per niente la stessa cosa.
condivido il pensiero di wilfrick
il problema di fondo è che ci si diverta a fare finta di ammazzare qualcuno...
è la miseria dell'animo umano...
Sammy.73
24-03-2006, 14:54
Sono pienamente daccordo sul rischio che si corre di desensibilizzare alla violenza ed al dolore. E il problema diventa più accentuato quanto più la grafica diventa realistica. Tra poco sarà quasi impossibile distinguere tra un personaggio CG da una ripresa reale e dire che sono solo una manciata di pixel è una faciloneria.
Però sono anche daccordo con nudo_conlemani_inTasca (azz. mi meraviglio di me stesso) sul (solo) fatto che è meglio ricordare questi aspetti della nostra storia piuttosto che lasciarla nel dimenticatoio. Tutto sta in come è fatto il gioco. Ad esempio come si chiamava quel gioco in cui lo scopo era ammazzare più passanti possibili, e più sono deboli più punti facevi ? Quello si che è da condannare.
concordo sul rischio.
ma il punto, secondo me, sta tutto qui: finché una persona è in grado di rendersi conto SEMPRE della differenza tra realtà e videogioco problemi non ce ne sono.
per me giocare ad un FPS (e sono cmq molto selettivo sul genere) è dimostrare di avere buoni riflessi e saper coordinare le mani e la vista.
niente di più. non provo soddisfazione ad aver "ucciso un nemico".
Certo, questo presuppone un minimo di sforzo e ragionamento.
Motivo per cui sono assulotamente convinto che i videogiochi "violenti" non siano per niente adatti ai bambini (di tutte le età), che con il passare del tempo, se non mantengono la giusta distinzione, potrebbero sviluppare comportamenti violenti.
Concordo anche sull'inutilità di giochini come carmagheddon, il cui scopo è investire i passanti con un automobile.
cmq non è il caso di continuare, siamo un po' off topic :D
nudo_conlemani_inTasca
24-03-2006, 14:56
condivido il pensiero di wilfrick
il problema di fondo è che ci si diverta a fare finta di ammazzare qualcuno...
è la miseria dell'animo umano...
Beh.. allora vedi che dico bene, questi VG hanno 1 fine educativo.
Ti portano a riflettere.. hanno colpito nel segno! ;)
Lol a me invece disgustano i draghi gli elfi e via dicendo e godo a sparare in faccia a un nonno :D
Come battuta non è di gran buon gusto, se invece fosse vero non ci fai certo una bella figura a dirlo.
Non è OBBLIGATORIO rispondere ad un thread, sapete?
Per cui pensiamo sempre quello che andiamo a scrivere, grazie!
Wilfrick
24-03-2006, 15:12
Quello che intendo è la mancanza di rispetto per un passato vicinissimo.
Se con un'auto si investono miriadi di passanti viene riprodotta un'azione che "potrebbe" esser reale. Si può criticare la violenza ma non si lede la memoria di nessuno.
Invece con la IIWW noi GIOCHIAMO con una situazione che per milioni di persone è stata l'INFERNO.
E' questa la mancanza di rispetto.
Io non me la sento di sparare a migliaia di soldati tedeschi o inglesi o francesi, ecc, se in quei movimenti virtuali di morte riconosco i movimenti reali visti nelle foto ed in tv. Io gioco e loro sono morti. Questo mi schifa. Il mio divertimento attuale è creato da una situazione drammatica di pochi anni fa.
Il senso del reale già lo creava Wolfenstain (se ricordo come è scritto), ed era impressionante. Anche lì c'era la medesima situazione di realtà per i nemici (ma completa irrealtà per il supereroe americano). Vedere una vedetta, io a centinaia di metri prendere la mira e sparare mentre lui lì a far sentinella senza saper di dover morire.
Sicuramente abbiamo più emozione con un videogame che con un documentario, quello che provi giocando niente te lo può dare, per questo si chiama simulazione e COD ci arriva molto vicino. Ma il rispetto per quella situazione manca.
E si potrebbe aprire una questione basata sulla moralità (non facciamo giochi in cui si bombardano gli edifici civili... ma ammazzare soldati è lecito, ragazzi di 20 anni costretti ad ammazzare ed essere ammazzati) ma andrei troppo OT e già ci sono andato abbastanza.
Ogniuno mette le due cose (divertimento - emozione) sulla bilancia ed ad ogniuno la bilancia pende in modo diverso.
Personalmente lo sbarco in Normandia di medal of honor mi ha provocato delle sensazioni che non ho mai avvertito in nessun'altro modo, ne' con i libri, tantomeno con il film di Spielberg.
Il turbamento che ho avvertito in quell'occasione è stato davvero unico, e penso proprio che quello è stato il momento in cui ho cominciato a riflettere sul serio sulla II GM.
Sparare ad un modello 3d, poi, non è per niente la stessa cosa.
Io la sensazione che dici di aver provato tu l'ho provata vedendo lo sbarco a Omaha beach in "Salvate il Soldato Ryan" e nel gioco Brother in Arms (che credo sia il gioco sulla seconda guerra mondiale che più di ogni altro faccia riflettere...)
Lol a me invece disgustano i draghi gli elfi e via dicendo e godo a sparare in faccia a un nonno :D
Mi dispiace che tu sia così sfortunato da non renderti conto di quello che dici. :what:
Wilfrick.. ma sei un bigotto!!!
Questo commento poi... :doh:
Appunto, secondo me questi giochi sono utili ANCHE per SENSIBILIZZARE sul problema storico-sociale alle spalle: nota che il gioco finisce senza che si faccia male nessuno (perchè è un gioco) ma l'impressione che resta è appunto che il tutto sia stato (effettivamente come è stato) un dramma nella realtà.
Nessuno si fa male. E' la mentalità del giocatore che si deteriora piano piano fino a provare gusto nelle operazioni di guerra. Tu dici che i wargames servono per sensibilizzare? Allora facciamo i pedofilogames oppure gli ammazzagenitorigames e poi vediamo quanto servono a sensibilizzare! MA FAMMI UN PIACERE! :muro:
:asd:
C'è veramente poco da ridere!
Tutto questo perchè? Perchè lo fai con interesse&divertimento,
apprendi con un mezzo diverso dal malloppone di carta..
qualcosa ti lascia in fondo no?
E' solo fatto in chiave diversa, comunicando con altri mezzi.
Che bello, vorrei apprendere tutto ciò che riguarda la pedofilia stuprando col PC piccoli bambini indifesi 3D. :ciapet: Ma daiii! Interesse e divertimento per la guerra? DIVERTIMENTO? Ma hai fatto almeno il militare?!!
X gli altri commenti: ma pensate davvero che il problema riguarda il rendersi o meno conto che si sta giocando? Tutti noi ci rendiamo conto che il gioco è solamente un gioco. Sicuramente a nessuno verrà mai in mente di uccidere qualcuno solo perchè ha giocato con i wargames. Il problema è di altra natura. E' l'abituarsi alla guerra con sensazioni di adrenalina e di gioco! Specie se i giocatori sono i giovani o addirittura i bambini!
Infine vorrei solo dire una cosa: RISPETTO ai caduti, nonni, zii o parenti lontani che siano.
Wilfrick
24-03-2006, 16:03
Ma davvero credete che "loro", le softwarehouse, vogliano "insegnarvi" qualcosa???
Loro sfruttano un episodio storico per guadagnarei milioni.
Facciamo un film sulla morte di Falcone, o su Nassirija, o ecc ecc..... La gente "impara" la storia..... bravo produttore, o nostro maestro! DAVVERO?????????????? PENSATE COSI'??????????????????????????? MA QUANTI ANNI AVETE?????
PRODUCONO IL FILM PER FARE SOLDI, PUNTO E BASTA.
Sfruttano il dolore, la morte, fatti drammatici per far soldi!
Oltretutto se un gioco dovesse veramente essere educativo ti dovrebbe far capire le cause che hanno portato alla guerra, le sofferenze indicibili di chi l'ha subita e i sensi di colpa di chi vi ha partecipato ( piccolo inciso: un mio vicino di casa ottantenne che è stato 2 anni in un campo di concentramento a 60 anni di distanza piange ancora come un bambino quando racconta quello che ha passato)
Non credo che si possa reputare educativo il parteciparvi virtualmente.
Educativo sarebbe ottenere il risultato inverso, rifiutarsi di farlo; e non perchè non si distinguono i pixel dalla realtà, ma per principio, per affermazione di un valore morale.
riva.dani
24-03-2006, 17:47
:dho: ma che discorsi diel caz...
Mi ricordate quelli che davano la colpa a Calderoli degli attacchi alle ambasciate Italiane anzichè a quei pirla di estremisti islamici che sparano e si fanno saltare per aria (NB: io sono di sinistra, odio la Lega)...
Se uno non distingue la realtà dalla finzione è un problema suo, un problema di immaturità, e secondo me il paragone coi film regge eccome. Allora anche i soldati tedeschi avevano 20anni ed eseguivano degli ordini, ma perchè in qualunque gioco/film sono ritratti come i bastardi nemici senza scrupoli da ammazzare? Anche loro avevano mogli e fidanzate ad aspettarli, non meritano il nostro rispetto?
I nonni dei vostri nonni giocavano alla guerra coi soldatini... Oggi sono solo cambiati i mezzi...
nudo_conlemani_inTasca
24-03-2006, 18:04
Che bello, vorrei apprendere tutto ciò che riguarda la pedofilia stuprando col PC piccoli bambini indifesi 3D. :ciapet: Ma daiii! Interesse e divertimento per la guerra? DIVERTIMENTO? Ma hai fatto almeno il militare?!!
Infine vorrei solo dire una cosa: RISPETTO ai caduti, nonni, zii o parenti lontani che siano.
Posso confermare che dopo aver letto il tuo post ti reputo 1 coglione.
Non hai capito assolutamente nulla del discorso che ho fatto.
Hai totalmente travisato TUTTO IL DISCORSO.
Sarebbe meglio che invece di scrivere su Hw Up.it ti eclissassi nel nulla, perchè con una tastiera in mano fai più danni di un terrorista con 1 mitra! :rolleyes: :doh:
magilvia
24-03-2006, 18:09
Mi ricordate quelli che davano la colpa a Calderoli degli attacchi alle ambasciate Italiane anzichè a quei pirla di estremisti islamici che sparano e si fanno saltare per aria (NB: io sono di sinistra, odio la Lega)...
Se quel co*lione di Calderoli non avesse sfoggiato la maglietta non ci sarebbo stati attacchi. C'è una diretta relazione di causa effetto che rende l'ex ministro (!?!) Calderoli assolutamente colpevole (ovviamente non in toto).
I nonni dei vostri nonni giocavano alla guerra coi soldatini...
E chi ha mai detto che la guerra con i soldatini non è deprecabile? Se avessi un figlio anzichè una figlia di sicuro non gli comprerei soldatini nè armi giocattolo.
E secondo te è lecito sbagliare perchè altri prima di noi hanno sbagliato ? Non c'è nessun bisgno di migliorare ?
MiKeLezZ
24-03-2006, 18:19
Se quel coglione di Calderoli non avesse sfoggiato la maglietta non ci sarebbo stati attacchi. C'è una diretta relazione di causa effetto che rende l'ex ministro (!?!) Calderoli assolutamente colpevole (ovviamente non in toto).
Allora smettiamola anche di dare la colpa a Hitler e Mussolini perchè han fatto quel che han fatto.. sono assolutamente colpevoli non loro, poverini, ma le nazioni che hanno vinto la prima guerra mondiale, hanno in seguito umiliati i vinti. Senza contare Francia e Inghilterra che hanno poi attaccato la Germania (perchè, poverina.. lei mica li ha attaccati).
Suvvia... Se si vuole fare giustizia sommaria, gli antichi da secoli insegnano la tradizione dell' occhio per occhio e dente per dente, e una presa di posizione su una maglietta mi pare decisamente diversa dall'assalto armato a una nazione (l'ambasciata estera è come se fosse un pezzo della nostra Italia).
Sarebbe meglio che invece di scrivere su Hw Up.it ti eclissassi nel nulla, perchè con una tastiera in mano fai più danni di un terrorista con 1 mitra! :rolleyes: :doh:
Vediamo di stare calmini!...
Se quel co*lione di Calderoli non avesse sfoggiato la maglietta non ci sarebbo stati attacchi. C'è una diretta relazione di causa effetto che rende l'ex ministro (!?!) Calderoli assolutamente colpevole (ovviamente non in toto).
L'invito vale anche per te... insulti del genere non sono permessi! :rolleyes:
magilvia
24-03-2006, 18:24
Allora smettiamola anche di dare la colpa a Hitler e Mussoline perchè han fatto quel che han fatto.. sono assolutamente colpevoli le nazioni che hanno vinto la prima guerra mondiale e le hanno in seguito umiliate. Senza contare Francia e Inghilterra che hanno attaccato la Germania (ingiustamente??!).
Mikelezz tu devi sforzarti di pensare di più prima di parlare! Ho detto che non è colpa degli estremisti? Il parellelo corretto con quello che ho detto è dire che anche il comportamento dei vincitori della prima guerra mondiale è causa di quello che è successo. Su ciò siamo daccordo entrambi per cui tu hai il mio stesso punto di vista. Vedi la luce ora?
Accusarmi di giustificare una bestia come hitler poi...
magilvia
24-03-2006, 18:26
invito vale anche per te... insulti del genere non sono permessi!
Hai ragione, lo sapevo ma non sono riuscito a trattenermi :P
Mi scuso.
Ma io non ho offeso direttamente un partecipante del forum , c'è una bella differenza.
:dho: ma che discorsi diel caz...
I nonni dei vostri nonni giocavano alla guerra coi soldatini... Oggi sono solo cambiati i mezzi...
Ma non i risultati....non vale la pena discuterne.
MiKeLezZ
24-03-2006, 18:40
Mikelezz tu devi sforzarti di pensare di più prima di parlare! Ho detto che non è colpa degli estremisti? Il parellelo corretto con quello che ho detto è dire che anche il comportamento dei vincitori della prima guerra mondiale è causa di quello che è successo. Su ciò siamo daccordo entrambi per cui tu hai il mio stesso punto di vista. Vedi la luce ora?
Accusarmi di giustificare una bestia come hitler poi...
Non di quello volevo accusarti, era solo una provocazione.
Io non mi trovo d'accordo nello trovare le scusanti ad un gesto, qualunque esso sia.
Il fatto che alcune azioni siano derivate da provocazioni, o altro, è del tutto ininfluente, conta solo ciò che è stato fatto.
Hitler è una bestia, gli estremisti sono delle bestie, Calderoli è l'uomo sbagliato al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Indossare una maglietta con una vignetta satirica, che rispetta pienamente le leggi del nostro paese, non può esser proprio una colpa di niente.
Einhander
24-03-2006, 20:56
@ mikelzz
Sinceramente credo tu stia trascurando il fatto che quell'atto compiuto dal simpatico-si fa per dire...- omino verde riguardante l'aver indossato vestiti particolarmente ironici sia una testimonianza di cio' CHE NN DEVE essere fatto perche' se e' vero che io posso dire e pensare cio' che voglio e' anche vero che cmq devo portare rispetto nei confronti del mio interlocure e\o destinatario\ricevente del messaggio altrimenti il mio gesto e' sbagliato in partenza e poiche' il fatto e' stato compiuto da uno che fondamentalmente e' un omino verde e che e' collegato a simpatici disegnini danesi-per altro comparsi su una rivista che e' dichiaratamente inclinata verso il lato oscuro della forza-:)-nn deve in alcun modo essere interpretato in modo positivo anche perche' ricordiamoci che per quanto uno rispetti le leggi del proprio paese dal momento che si interfaccia con altre culture-e questa e' anche la base dell'educazione e della civilta'-deve cmq portare rispetto verso le credenze altrui.Soprattutto se quel qualcuno ha un livello di ascolto potenzialmente mondiale.Quella e' stata una grande cazzata le cui conseugenze devono far riflettere sull'intelligenza di chi le ha compiute,sapendo che mestiere fa,e di quali caratteristiche diplomatiche dovrebbe essere in possesso-ma che evidentemente nn possiede:)-nn che' di una lungimiranza e saggezza che evidentemente nn c'era e nn c'e'.
Se vai a parlare con un dinamitardo ti porti la pistola o ci vai calmo e rilassato?
Qui nn si discute delle liberta' di espressione nel nostro paese-o in europa- ma della QUALITA'-evidentemente molto scarsa..- del modo di esprimersi che nel caso sopracitato puo' benissimo-volendo essere gentili-essere attribuita all'uomo sbagliato nel posto sbagliato nel momento altamente sbagliato.
Mi sa che si e' andati proprio OT..
Einhander
24-03-2006, 21:01
Cmq concordo che in effetti il genere degli fps ultimamente si fermato un po' troppo spesso sulla seconda guerra mondiale...meno male che finalmente e' in vista project offset che oltre a promettere bene tecnicamente ha anche ambientazioni un po' piu' fantasiose e originali-per gli fps,s'intende eh!-
Cambiate tutti spacciatore, va!
Ma che discorsi del cazzo state facendo?!?!? :rolleyes:
Un gioco è un gioco. Punto! :mc:
Posso confermare che dopo aver letto il tuo post ti reputo 1 coglione.
Non hai capito assolutamente nulla del discorso che ho fatto.
Hai totalmente travisato TUTTO IL DISCORSO.
Sarebbe meglio che invece di scrivere su Hw Up.it ti eclissassi nel nulla, perchè con una tastiera in mano fai più danni di un terrorista con 1 mitra! :rolleyes: :doh:
Tu intanto divertiti a studiare la storia con Call of Duty che un giorno diventerai qualcuno! :huh:
^TiGeRShArK^
24-03-2006, 22:48
scusate ma invece di mettere tutte ste news su processori ram e inutilità varie di un mondo ormai morto da anni..., non potete aggiornarci con news sulla conferenza Nintendo avvenuta ieri ? è stato presentato un nuovo zelda per NintendoDS, si è parlato di quelche dettaglio sul REVOLUTION ....
qui sul sito non cè manco una news a riguardo.....
:eek::muro:
se x te quegli argomenti sono inutili solo xkè x te sono COMPLETAMENTE INCOMPRENSIBILI x favore evita di collegarti su hwupgrade.it e collegati a qualke sito ke parla di gioki e consolo:muro:
ma km si fa mi kiedo....mah!
Come battuta non è di gran buon gusto, se invece fosse vero non ci fai certo una bella figura a dirlo.
Cioè fammi capire, farei una brutta figura a dire che non mi piacciono i videogiochi fantasy e che invece adoro spararacchiare con Call of Duty?
Per questo non "rispetterei il passato"? (!!)
marcoland
25-03-2006, 01:53
Cambiate tutti spacciatore, va!
Ma che discorsi del cazzo state facendo?!?!? :rolleyes:
Un gioco è un gioco. Punto! :mc:Cioè fammi capire, farei una brutta figura a dire che non mi piacciono i videogiochi fantasy e che invece adoro spararacchiare con Call of Duty?
Per questo non "rispetterei il passato"? (!!)
Non voglio essere polemico, ma decisamente preferirei che non fossero ambientazioni del passato, ma più alla Far Cry, inventate e verosimili.
Penso sia meglio sfogarsi giocando davanti al PC che mimetizzati con un uzi vero. La guerra (quella reale) non ha senso e un gioco non è in grado di darglielo (il senso).
Nessuno si fa male. E' la mentalità del giocatore che si deteriora piano piano fino a provare gusto nelle operazioni di guerra. Tu dici che i wargames servono per sensibilizzare? Allora facciamo i pedofilogames oppure gli ammazzagenitorigames e poi vediamo quanto servono a sensibilizzare! MA FAMMI UN PIACERE! :muro:
Nessuno si fa male IN UN VIDEOGIOCO.....a me sembra invece che sia la persona che dice il contrario che è già convinto che il giocatore si evolverà in omicida, ovvero si autosuggestiona. Del resto il problema in questione ce l'hanno le persone che non sanno distinguere la realtà dalla finzione, ma per queste persone così suscettibili basta a volte molto meno di un videogioco per non avere più i piedi per terra. Francamente poi io non ho alcun gusto per le operazioni di guerra e violenza fini a se stesse, ma di tattica: tanto per fare un esempio Quake4 e FEAR mi hanno attirato solo per l'IA e il motore grafico.
Non dico infine che i wargames servono di loro natura a sensibilizzare (sarei un ingenuo a dire questo), dico che la persona può/deve anche sensibilizzarsi, cercando in essi qualcosa che vada al di là dello sparare, cioè ad esempio il tentativo di ricostruzione di una vicenda storica in tutti i suoi aspetti, cosa che appunto CoD2 fa molto bene. Ovvio che non sia nei progetti della SH sensibilizzare, ma lo è nel mio modo di approcciarmi al prodotto, proprio perchè non ho la mentalità infantile del "Che bello, sparo!"
Riassumendo, dato che sembra che io sia stato frainteso, nel caso di CoD2 intendevo proprio sensibilizzarsi al dramma che è stata la guerra: almeno per me è stato così, dato che sono giunto a pensare "Che inferno che deve essere stato, speriamo non mi capiti mai nella vita e che sfortuna è toccata a chi c'è stato dentro".....e ci si ricordi, dulcis in fundo, che nel Ventennio fascista si inneggiava alla guerra come se fosse la cosa più bella del mondo, e SENZA VIDEOGIOCHI! Quindi l'origine dei problemi è proprio altrove, non nei pixel ;)
Tu intanto divertiti a studiare la storia con Call of Duty che un giorno diventerai qualcuno! :huh:
Sempre a riguardo di CoD2 posso dire che - personamente - piuttosto che sparare a tutto quello che si muoveva (come in gioco di violenza gratuita come possono essere i vari fantascientifici Blood o Quake) mi nascondevo e finchè potevo facevo fare agli altri.....mi evolverò in un vigliacco? :D
Non voglio essere polemico, ma decisamente preferirei che non fossero ambientazioni del passato, ma più alla Far Cry, inventate e verosimili.
Penso sia meglio sfogarsi giocando davanti al PC che mimetizzati con un uzi vero. La guerra (quella reale) non ha senso e un gioco non è in grado di darglielo (il senso).
Nah i giochi di guerra sono divertenti (questo è il senso) e il seguito che hanno lo dimostra. CoD e Battlefield su tutti. Se non divertono basta non giocarci.
OverClocK79®
25-03-2006, 18:15
scusate ma invece di mettere tutte ste news su processori ram e inutilità varie di un mondo ormai morto da anni..., non potete aggiornarci con news sulla conferenza Nintendo avvenuta ieri ? è stato presentato un nuovo zelda per NintendoDS, si è parlato di quelche dettaglio sul REVOLUTION ....
scusa se mi permetto
ma forse hai sbagliato pagina del tuo browser
questo è HWUPGRADE
principalmente si parla di HW per Pc poi qualche news su console e altro ci può stare.... :rolleyes:
per il resto degli utenti...
direi che si è andati oltre su quello che voleva comunicare questa news
che poi non è altro che l'ennesimo gioco di guerra....
non sarà il primo ne l'ultimo
e scommetto che a breve ne avremo uno sull'IRAQ
io credo che non sia questo il luogo ne il modo per portare avanti una questione etica morale, tanto più che ognuno poi è libero di pensarla come crede....e può trovare nel gioco significati diversi.....
l'importante è SCINDERE BENE quando si tratta di gioco e quando si tratta di realtà....
BYEZZZZZZZZZZZ
Mi piacciono molto gli fps (multiplayer specialmente) ma odio quelli sul vietnam e non gioco alle simulazioni della seconda guerra mondiale perche mi fanno senso, l'unico divertimento che potrei trovarci sarebbe uccidere dei nazisti invasati
marcoland
25-03-2006, 23:17
Nah i giochi di guerra sono divertenti (questo è il senso) e il seguito che hanno lo dimostra. CoD e Battlefield su tutti. Se non divertono basta non giocarci.Perchè io cosa ho detto? Che non ci gioco? ;)
un appunto x chi ha detto sacrosante cazzate sul fatto ke non comprerà ai figli soldatini e armi giocattolo ecc..
Fate come vi pare.. ma vi consiglio di chiedere a chiunque (psicologo ecc) che ne sa certamente più di voi se è giusto quel che pensate..
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.. e non fate pugnette etiche e morali xke la guerra a cui giocano loro non offende nessuno.. è la vostra ipocrisia a impedirglielo che è deprecabile. Sicuramente poi come è stato già analizzato da esperti, un individuo che da bambino non ha giocato alla guerra o ad altri giochi simili tenderà a essere più violento un giorno ( forse xke invece di giocare con una pistola giocattolo, gioca con una vera).
Per quanto riguarda tutti gli altri post, credo che non c è da stare quì a discutere. Come si interpreta un gioco dipende dall'individuo.Alle case di produzione non gliene frega nulla di insegnarti la storia, PERO' tu puoi cmq sfruttare questi giochi per IMPARARLA, visto che spesso sono fatti molto bene. Per quanto riguarda il rispetto, cercate di pensare a un gioco come un gioco e basta. Se poi siete persone un pò più acute della media, fatevi due chiacchere con un anziano x sapere com'era veramente, guardatevi un documentario,ecc.
Cioè ci sono ben altri problemi al mondo..
Ma che bello... se poi si pensa che dei giovani di 20 anni hanno realmente combattuto in quella guerra anni ed anni, mutilati, morti... Ci sono state milioni e milioni di vittime.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Wilfrick non fare bigottismo delle patate. Questi sono videogiochi, semplici videogiochi. Non sono vilipendio, sono solo un modo di divertirsi.
La IIWW sta diventando l'ambientazione più abusata e inflazionata della storia dei videogames.
Che palle...
Già. Ci vorrebbe proprio una terza guerra mondiale per svariare il genere dei videogiochi del futuro... :asd:
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.....? :rolleyes: :cry:
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.....? :rolleyes: :cry:
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
E non c'è già?!?!? :p
La guerra con le pigne... :asd:
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.....? :rolleyes: :cry:
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
Perchè, non mi dire che tu da piccolo non hai mai giocato a fare la guerra... Non ci credo. :)
Perchè, non mi dire che tu da piccolo non hai mai giocato a fare la guerra... Non ci credo. :)
Non è questo il punto, se i tuoi nonni hanno fatto la fame non significa che devi farla anche tu, la questione è che la vita, tua e degli altri, diventa istruttiva per le generazioni future quando se ne trae il meglio e non si commettono più gli stessi errori.
L'umanità in generale pare ignorare questa regola, ma a livello personale niente vieta di farlo.
Poi è ovvio che se giochi con una pistola non diventi per forza un assassino, ma se giocando al "piccolo chirurgo" ti venisse voglia di diventare un medico, tanto per fare un esempio (e non per la posizione che ne deriva) non sarebbe meglio...
Ripeto, è una posizione che deriva da un'atteggiamento mentale di rifiuto della guerra o della violenza; capisco che a qualcuno possa apparire un'estremismo, ma personalmente sono dell'idea che non potendo prevedere l'effetto che ha sulla mente di un bambino o di un adolescente ( anche se fosse uno solo) l'uso virtuale di un'arma, credo sia meglio evitare.
E' una posizione molto critica, me ne rendo conto, penso comunque che sia buona regola nella vita pensare sempre molto bene a quello che si fa, in proiezine futura, a lungo termine, ci si risparmiano un sacco di problemi.
Non è questo il punto, se i tuoi nonni hanno fatto la fame non significa che devi farla anche tu, la questione è che la vita, tua e degli altri, diventa istruttiva per le generazioni future quando se ne trae il meglio e non si commettono più gli stessi errori.
L'umanità in generale pare ignorare questa regola, ma a livello personale niente vieta di farlo.
Poi è ovvio che se giochi con una pistola non diventi per forza un assassino, ma se giocando al "piccolo chirurgo" ti venisse voglia di diventare un medico, tanto per fare un esempio (e non per la posizione che ne deriva) non sarebbe meglio...
Ripeto, è una posizione che deriva da un'atteggiamento mentale di rifiuto della guerra o della violenza; capisco che a qualcuno possa apparire un'estremismo, ma personalmente sono dell'idea che non potendo prevedere l'effetto che ha sulla mente di un bambino o di un adolescente ( anche se fosse uno solo) l'uso virtuale di un'arma, credo sia meglio evitare.
E' una posizione molto critica, me ne rendo conto, penso comunque che sia buona regola nella vita pensare sempre molto bene a quello che si fa, in proiezine futura, a lungo termine, ci si risparmiano un sacco di problemi.
Permettimi, ma questa si chiama "etica da 4 soldi". Forse dargli 4 soldi è pure sopravvalutarla.
Permettimi, ma questa si chiama "etica da 4 soldi". Forse dargli 4 soldi è pure sopravvalutarla.
Sarà pure da 4 soldi o anche da meno se vuoi, dipende da quanto i problemi generati ti toccano poi in prima persona.
E' ovvio che se 1 su 1000 subisce una forzatura mentale dall'uso di un gioco o di altro e commette un omicidio dall'altra parte del mondo può essere considerato un problema localizzato o trascurabile; ma se l'ucciso è tuo padre o tua moglie o tuo figlio....allora la mia etica forse vale anche 5 soldi.
un appunto x chi ha detto sacrosante cazzate sul fatto ke non comprerà ai figli soldatini e armi giocattolo ecc..
Fate come vi pare.. ma vi consiglio di chiedere a chiunque (psicologo ecc) che ne sa certamente più di voi se è giusto quel che pensate..
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.. e non fate pugnette etiche e morali xke la guerra a cui giocano loro non offende nessuno.. è la vostra ipocrisia a impedirglielo che è deprecabile. Sicuramente poi come è stato già analizzato da esperti, un individuo che da bambino non ha giocato alla guerra o ad altri giochi simili tenderà a essere più violento un giorno ( forse xke invece di giocare con una pistola giocattolo, gioca con una vera).
Cioè ci sono ben altri problemi al mondo..
Un altro piccolo appunto di carattere storico.
Negli anni 30' del secolo scorso un eminente filosofo, tale Nietzche, ha scritto qualcosa del genere, magari solo per farsi notare o per dire qualcosa di nuovo.
Il problema e che in Germania un tipetto con i baffetti lo ha preso molto sul serio e qualche problema lo ha creato.
Anzi è stato il primo a servirsi degli psicologi per mettere su una macchina di propaganda che plagiasse le menti fin dai primi anni di età, dove la gioventù cominciava a marciare al passo dell'oca portando in spalla fucili di legno.
Un'ultima cosa, ragionare su di un problema ed avere una visione opposta alla tua un significa volerti "impedire" di giocare a quello che vuoi; la libertà per me è un valore assoluto e ogni scelta deve essere frutto della consapevolezza e non di un'imposizione.
Qualcosa di più recente: in Ruanda il problema dei bambini soldato è stato (e forse è ancora ) molto grave; ragazzi di 10-12 anni sono stati addestrati e abituati a compiere azioni atroci plagiando la loro coscienza, che a quell'età deve essere ancora completamente formata.
E li non si trattava di sparare ad un nemico virtuale, molti hanno mutilato e ucciso altri a colpi di macete, sporcandosi col loro sangue e sentendo le loro grida....ma questo non li ha fermati, perchè alla violenza ci si può assuefare.
Molti centri di assistenza, supportati da psicologi (che secondo te reputano una una tappa FONDAMENTALE della crescita il "giocare" alla guerra) stanno cercando di aiutarli ad uscire da questo incubo.
Ma è stata una fortuna per loro,infatti secondo gli "esperti" che citi, immagina che mostri sarebbero diventati se non avessero partecipato alla guerra.
Hai ragione ci sono molti altri problemi al mondo....il fatto è che spesso sono legati o generati da questo.
leoneazzurro
10-04-2006, 13:21
Un altro piccolo appunto di carattere storico.
Negli anni 30' del secolo scorso un eminente filosofo, tale Nice, ha scritto qualcosa del genere, magari solo per farsi notare o per dire qualcosa di nuovo.
Il problema e che in Germania un tipetto con i baffetti lo ha preso molto sul serio e qualche problema lo ha creato.
Anzi è stato il primo a servirsi degli psicologi per mettere su una macchina di propaganda che plagiasse le menti fin dai primi anni di età, dove la gioventù cominciava a marciare al passo dell'oca portando in spalla fucili di legno.
Un'ultima cosa, ragionare su di un problema ed avere una visione opposta alla tua un significa volerti "impedire" di giocare a quello che vuoi; la libertà per me è un valore assoluto e ogni scelta deve essere frutto della consapevolezza e non di un'imposizione.
Qualcosa di più recente: in Ruanda il problema dei bambini soldato è stato (e forse è ancora ) molto grave; ragazzi di 10-12 anni sono stati addestrati e abituati a compiere azioni atroci plagiando la loro coscienza, che a quell'età deve essere ancora completamente formata.
E li non si trattava di sparare ad un nemico virtuale, molti hanno mutilato e ucciso altri a colpi di macete, sporcandosi col loro sangue e sentendo le loro grida....ma questo non li ha fermati, perchè alla violenza ci si può assuefare.
Molti centri di assistenza, supportati da psicologi (che secondo te reputano una una tappa FONDAMENTALE della crescita il "giocare" alla guerra) stanno cercando di aiutarli ad uscire da questo incubo.
Ma è stata una fortuna per loro,infatti secondo gli "esperti" che citi, immagina che mostri sarebbero diventati se non avessero partecipato alla guerra.
Hai ragione ci sono molti altri problemi al mondo....il fatto è che spesso sono legati o generati da questo.
Ehm.. si scrive Nietzsche, comunque il legame tra la filosofia del "superuomo" (che non era inteso da Nietzsche come espressione della "razza eletta", ma come colui che riesce con la sua volontà a superare tutti i vincoli che incatenano gli uomini normali) e il nazismo non è così diretto come lasci intendere.
http://www.cronologia.it/storia/biografie/nietzsch.htm
Ehm.. si scrive Nietzsche, comunque il legame tra la filosofia del "superuomo" (che non era inteso da Nietzsche come espressione della "razza eletta", ma come colui che riesce con la sua volontà a superare tutti i vincoli che incatenano gli uomini normali) e il nazismo non è così diretto come lasci intendere.
http://www.cronologia.it/storia/biografie/nietzsch.htm
E' una precisazione di cui ti ringrazio, il fatto che non fosse lo scopo primario di Nietzche quello teorizzare una razza eletta è risaputo, io volevo solo fare un'esempio di come quello che a livello teorico può essere legittimo, a livello pratico diventa pericoloso.
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