Hal2001
22-03-2006, 13:33
Si avete letto bene, ecco cosa scrivono i due quotidiani
Il Corriere della Sera:
Al via dal 24 marzo. Era la condizione posta da Zapatero
l'Eta annuncia una tregua permanente
Ha lo scopo di «dare impulso al processo democratico che assicuri «i diritti» del popolo basco e la possibilità di «sviluppo».
http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2006/03/22/0IWJ218F--180x140.jpg
MADRID - L'Eta ha annunciato una tregua permanente dal 24 marzo.
In un comunicato inviato al quotidiano basco Gara, Eta afferma che la tregua comincerà venerdì ed ha lo scopo di «dare impulso al processo democratico in Euskadi», un processo che assicuri «i diritti» del popolo basco e la possibilità di «sviluppo di tutte le opzioni politiche». Una tregua permanente dell'Eta era la condizione posta dal governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero per poter aprire un dialogo di pace.
L'Eta sottolinea che il risultato del «processo democratico» in Euskadi dovrà essere riconosciuto e rispettato «senza limitazioni» da Spagna e Francia e che dovrà essere consentito il diritto all'autodeterminazione. L'Eta invita quindi Madrid e Parigi a «rispondere positivamente» al suo gesto «mettendo da parte la repressione».
Eta afferma che suo «desiderio e volontà è che il processo aperto giunga sino alla fine e si consegua così una vera situazione democratica per 'Euskal Herria' (il Paese Basco), superando il conflitto di molti anni e costruendo una pace basata sulla giustizia».
22 marzo 2006
E Repubblica:
Il gruppo basco sceglie la via democratica all'autodeterminazione
"Ma Parigi e Madrid dovranno rispettare le nostre decisioni"
Spagna, annuncio dell'Eta
"Cessate il fuoco permanente"
Tregua dal 24 marzo. Era la condizione posta da Zapatero per il dialogo
MADRID - Il gruppo separatista basco dell'Eta, reponsabile di numerosi attentati in Spagna, ha annunciato il cessate il fuoco permanente a partire da venerdì 24 marzo. La dichiarazione era contenuta in un comunicato letto alla radio-televisione pubblica basca Radio Euskadi.
"L'obiettivo di questa decisione", si legge nel comunicato inviato anche al quotidiano basco Gara, "è dare impulso a un processo democratico nella Nazione Basca per costruire una nuova cornice in cui siano riconosciuti i diritti che ci spettano come popolo e che nel futuro possa assicurare lo sviluppo di tutte le opzioni politiche".
L'Eta sottolinea che il risultato del "processo democratico" dovrà essere riconosciuto e rispettato "senza limitazioni" da Spagna e Francia e che dovrà essere consentito il diritto all'autodeterminazione. Quindi si rivolge direttamente ai governi di Madrid e Parigi perché rispondano positivamente al suo gesto "mettendo da parte la repressione".
Nel comunicato il gruppo afferma inoltre che suo "desiderio e volontà è che il processo aperto giunga sino alla fine e si consegua così una vera situazione democratica per la Nazione Basca, superando il conflitto di molti anni e costruendo una pace basata sulla giustizia. Il superamento del conflitto, qui e ora, è possibile".
Una tregua permanente dell'Eta era la condizione posta dal governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero per poter aprire un dialogo di pace. Dal 1968 circa 850 persone sono rimaste uccise negli attentati terroristici dei separatisti baschi nella lotta per il riconoscimento di uno stato indipendente nella regione tra il nord della Spagna e il sud della Francia occidentale.
(22 marzo 2006)
Il Corriere della Sera:
Al via dal 24 marzo. Era la condizione posta da Zapatero
l'Eta annuncia una tregua permanente
Ha lo scopo di «dare impulso al processo democratico che assicuri «i diritti» del popolo basco e la possibilità di «sviluppo».
http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2006/03/22/0IWJ218F--180x140.jpg
MADRID - L'Eta ha annunciato una tregua permanente dal 24 marzo.
In un comunicato inviato al quotidiano basco Gara, Eta afferma che la tregua comincerà venerdì ed ha lo scopo di «dare impulso al processo democratico in Euskadi», un processo che assicuri «i diritti» del popolo basco e la possibilità di «sviluppo di tutte le opzioni politiche». Una tregua permanente dell'Eta era la condizione posta dal governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero per poter aprire un dialogo di pace.
L'Eta sottolinea che il risultato del «processo democratico» in Euskadi dovrà essere riconosciuto e rispettato «senza limitazioni» da Spagna e Francia e che dovrà essere consentito il diritto all'autodeterminazione. L'Eta invita quindi Madrid e Parigi a «rispondere positivamente» al suo gesto «mettendo da parte la repressione».
Eta afferma che suo «desiderio e volontà è che il processo aperto giunga sino alla fine e si consegua così una vera situazione democratica per 'Euskal Herria' (il Paese Basco), superando il conflitto di molti anni e costruendo una pace basata sulla giustizia».
22 marzo 2006
E Repubblica:
Il gruppo basco sceglie la via democratica all'autodeterminazione
"Ma Parigi e Madrid dovranno rispettare le nostre decisioni"
Spagna, annuncio dell'Eta
"Cessate il fuoco permanente"
Tregua dal 24 marzo. Era la condizione posta da Zapatero per il dialogo
MADRID - Il gruppo separatista basco dell'Eta, reponsabile di numerosi attentati in Spagna, ha annunciato il cessate il fuoco permanente a partire da venerdì 24 marzo. La dichiarazione era contenuta in un comunicato letto alla radio-televisione pubblica basca Radio Euskadi.
"L'obiettivo di questa decisione", si legge nel comunicato inviato anche al quotidiano basco Gara, "è dare impulso a un processo democratico nella Nazione Basca per costruire una nuova cornice in cui siano riconosciuti i diritti che ci spettano come popolo e che nel futuro possa assicurare lo sviluppo di tutte le opzioni politiche".
L'Eta sottolinea che il risultato del "processo democratico" dovrà essere riconosciuto e rispettato "senza limitazioni" da Spagna e Francia e che dovrà essere consentito il diritto all'autodeterminazione. Quindi si rivolge direttamente ai governi di Madrid e Parigi perché rispondano positivamente al suo gesto "mettendo da parte la repressione".
Nel comunicato il gruppo afferma inoltre che suo "desiderio e volontà è che il processo aperto giunga sino alla fine e si consegua così una vera situazione democratica per la Nazione Basca, superando il conflitto di molti anni e costruendo una pace basata sulla giustizia. Il superamento del conflitto, qui e ora, è possibile".
Una tregua permanente dell'Eta era la condizione posta dal governo di Jose Luis Rodriguez Zapatero per poter aprire un dialogo di pace. Dal 1968 circa 850 persone sono rimaste uccise negli attentati terroristici dei separatisti baschi nella lotta per il riconoscimento di uno stato indipendente nella regione tra il nord della Spagna e il sud della Francia occidentale.
(22 marzo 2006)