View Full Version : sondaggio sul LAVORO
dato che è un po di tempo che vedo gente che denigra il lavoro precario/a progetto/a tempo determinato o come lo si vuole chiamare...
volevo cercare di capire come la si pensa...
è meglio un lavoro precario/ecc ecc/ oppure non lavorare?
evitate di dire che è meglio un lavoro a tempo indeterminato magari con 3000€ al mese....non è l 3d adatto ;)
meglio un lavoro che il precario
ClauDeus
22-03-2006, 12:07
Ma che sondaggio è? :D
E' come dire: meglio mangiare o morire di fame? :fagiano:
Forse sarebbe più interessante sapere che tipo di contratto hanno i lavoratori qui sul forum..
Ok me ne vado
:ops:
Black Dawn
22-03-2006, 12:08
Mi spiace Zuper ma il sondaggio è sbagliato concettualmente...perchè quando non c'era il precariato c'era il nero...l'unica cosa che è cambiata è che, oggi, il lavoro nero è stato legalizzato ufficialmente con una legge ad hoc.
Mi spiace Zuper ma il sondaggio è sbagliato concettualmente...perchè quando non c'era il precariato c'era il nero...l'unica cosa che è cambiata è che, oggi, il lavoro nero è stato legalizzato ufficialmente con una legge ad hoc.
allora vota meglio stare a casa a non fare niente...che problemi ci sono?
Totororo
22-03-2006, 12:13
che sondaggio.... Non ha molto senso secondo me, sul fatto che rispetto a prima ci debba essere più flessibilità e fuori discussione, quello che non và e che questo diventi uno sfruttamente legalizzato del lavoro.
Ma che sondaggio è? :D
E' come dire: meglio mangiare merdao morire di fame? :fagiano:
Forse sarebbe più interessante sapere che tipo di contratto hanno i lavoratori qui sul forum..
Ok me ne vado
:ops: cosi l'analogia è più giusta :)
Mi spiace Zuper ma il sondaggio è sbagliato concettualmente...
Quoto, ovvio che è sempre meglio lavorare, ma quello che si chiede nn è tra il nn lavoro e il lavoro, ma tra quello precario e quello non..
FastFreddy
22-03-2006, 12:33
Io sono un lavoratore autonomo, ovvero un precario a tempo indeterminato del quale i sindacati, i partiti e il governo se ne sbatteranno altamente nei secoli dei secoli...
jumpermax
22-03-2006, 13:00
Un sondaggio geniale zuper..... suggerisco qualche titolo per i prossimi :O
Meglio lavorare da schiavi o essere passati per le armi?
Meglio rinunciare a votare o meglio farsi ammazzare davanti ad un seggio?
Meglio essere sterilizzati o finire in un campo di concentramento?
Meglio farsi amputare una mano o farsi amputare la testa?
Meglio passare la sera in ufficio a lavorare gratis o meglio guardarsi il grande fratello?
Tutto questo per dire che trovo la logica dicotomica del sondaggio non propriamente conforme alla realtà dei fatti... :D
Mailandre
22-03-2006, 13:23
Un sondaggio geniale zuper..... suggerisco qualche titolo per i prossimi :O
Meglio lavorare da schiavi o essere passati per le armi?
Meglio rinunciare a votare o meglio farsi ammazzare davanti ad un seggio?
Meglio essere sterilizzati o finire in un campo di concentramento?
Meglio farsi amputare una mano o farsi amputare la testa?
Meglio passare la sera in ufficio a lavorare gratis o meglio guardarsi il grande fratello?
Tutto questo per dire che trovo la logica dicotomica del sondaggio non propriamente conforme alla realtà dei fatti... :D
:D :D :D :asd: :asd:
eloquente esempio ,..il tuo!! :D
ciao
skywings
22-03-2006, 13:31
quoto jumper...
Per il resto, mi chiedo come sia cmq possibile votare 'piuttosto che il precario niente'. Poca esperienza?? :rolleyes: :D
Ok, scusate, chiudo il flame... ;)
Tutto questo per dire che trovo la logica dicotomica del sondaggio non propriamente conforme alla realtà dei fatti... :D
Non direi. Molti danno per scontato che eliminando il lavoro precario si ottenga automaticamente lavoro fisso, mentre in realtà il più delle volte si ottiene proprio non lavoro.
Un sondaggio geniale zuper..... suggerisco qualche titolo per i prossimi :O
Cioè veramente anche io sono senza parole.
Lucio Virzì
22-03-2006, 13:42
Un sondaggio geniale zuper..... suggerisco qualche titolo per i prossimi :O
Meglio passare la sera in ufficio a lavorare gratis o meglio guardarsi il grande fratello?
Questo lo apro io! :eek: :sofico:
Non direi. Molti danno per scontato che eliminando il lavoro precario si ottenga automaticamente lavoro fisso, mentre in realtà il più delle volte si ottiene proprio non lavoro.
almeno qualcuno si ferma a ragionare...
dantes76
22-03-2006, 13:46
dato che è un po di tempo che vedo gente che denigra il lavoro precario/a progetto/a tempo determinato o come lo si vuole chiamare...
volevo cercare di capire come la si pensa...
è meglio un lavoro precario/ecc ecc/ oppure non lavorare?
evitate di dire che è meglio un lavoro a tempo indeterminato magari con 3000€ al mese....non è l 3d adatto ;)
ci sta un pollo, e due persone: y e x che stanno morendo di fame entrambi,
y si mangia tutto il pollo, x resta a digiuno, risulato? per la statistica si sono mangiati il pollo 50/50 per la realta' uno ha la pancia piena l'altro no
una buona giornata
ci sta un pollo, e due persone: y e x che stanno morendo di fame entrambi,
y si mangia tutto il pollo, x resta a digiuno, risulato? per la statistica si sono mangiati il pollo 50/50 per la realta' uno ha la pancia piena l'altro no
una buona giornata
e quindi?
non capisco cosa c'entri col sondaggio..
dantes76
22-03-2006, 13:52
infatti mi sono adeguato al sondaggio, volevo scrivere "giro giro tondo", ma mi e venuta in mente quella prima....
infatti mi sono adeguato al sondaggio, volevo scrivere "giro giro tondo", ma mi e venuta in mente quella prima....
meglio la botte piena la moglie ubriaca e l'uva in vigna?
dantes76
22-03-2006, 13:57
meglio la botte piena la moglie ubriaca e l'uva in vigna?
u sazio un criri ,mai a riuno
che tristezza un sondaggio fatto per accreditare una tesi preconfezionata...
jumpermax
22-03-2006, 14:03
Non direi. Molti danno per scontato che eliminando il lavoro precario si ottenga automaticamente lavoro fisso, mentre in realtà il più delle volte si ottiene proprio non lavoro.
Guarda una cosa la diamo per scontata: la generazione prima della nostra aveva meno problemi a trovare lavoro, aveva un lavoro fisso che consentiva di fare progetti a lunga scadenza, mettere su famiglia comprarsi casa (che costavano molto meno di oggi) e via dicendo. Loro non hanno conosciuto il lavoro precario e il sistema funzionava lo stesso. Che il lavoro precario sia indispensabile per un'economia quindi è falso. Il punto è che oggi ci si confronta con paesi dove il lavoro non è semplicemente precario è proprio privo di regole e diritti. Che facciamo rinunciamo ai nostri diritti per andare pari? E coi campi di concentramento cinesi come facciamo a competere? Incateniamo la gente alle macchine? Nel discorso diverse cose non tornano...
dantes76
22-03-2006, 14:06
Guarda una cosa la diamo per scontata: la generazione prima della nostra aveva meno problemi a trovare lavoro, aveva un lavoro fisso che consentiva di fare progetti a lunga scadenza, mettere su famiglia comprarsi casa (che costavano molto meno di oggi) e via dicendo. Loro non hanno conosciuto il lavoro precario e il sistema funzionava lo stesso. Che il lavoro precario sia indispensabile per un'economia quindi è falso. Il punto è che oggi ci si confronta con paesi dove il lavoro non è semplicemente precario è proprio privo di regole e diritti. Che facciamo rinunciamo ai nostri diritti per andare pari? E coi campi di concentramento cinesi come facciamo a competere? Incateniamo la gente alle macchine? Nel discorso diverse cose non tornano...
certo che i conti non tornano...
ti sei perso un piccolo pezzetto di storia del lavoro, anni 70/80 non ci stava la cina....
Infatti, è assurdo competere sulla pelle dei lavoratori. Bisogna invece esportare i più elementari diritti del lavoro anche nel far east. Se anche un operaio cinese guadagna 1200 euro al mese con ferie e tutto il resto, si crea una VERA competività mondiale.
La flessibilità ed il precariato portano alla distruzione della società sana, della famiglia, altro che pacs.
dantes76
22-03-2006, 14:10
Infatti, è assurdo competere sulla pelle dei lavoratori. Bisogna invece esportare i più elementari diritti del lavoro anche nel far east. Se anche un operaio cinese guadagna 1200 euro al mese con ferie e tutto il resto, si crea una VERA competività mondiale.
La flessibilità ed il precariato portano alla distruzione della società sana, della famiglia, altro che pacs.
strano e successa la stesa cosa negli anni 80/inizio 90 per la dipartita delle aziende italiane nell est europeo... ma di questo non ho memoria orsu'
dantes76
22-03-2006, 14:11
Infatti, è assurdo competere sulla pelle dei lavoratori. Bisogna invece esportare i più elementari diritti del lavoro anche nel far east. Se anche un operaio cinese guadagna 1200 euro al mese con ferie e tutto il resto, si crea una VERA competività mondiale.
La flessibilità ed il precariato portano alla distruzione della società sana, della famiglia, altro che pacs.
con quali prodotti l'italia puo essere competitiva?
Il problema in realtà è un altro:
Come fare in un momento in cui l'economia dei paesi OCCIDENTALI è in stagnazione o regresso ad AUMENTARE REALMENTE i posti di lavoro?
Se non si produce, non si lavora poche storie.
yossarian
22-03-2006, 14:17
Non direi. Molti danno per scontato che eliminando il lavoro precario si ottenga automaticamente lavoro fisso, mentre in realtà il più delle volte si ottiene proprio non lavoro.
ti sei chiesto perchè? Non basta prendere atto delle situazioni
In quanto al sondaggio: meglio un lavoro fisso da 3000 € al mese :D
dantes76
22-03-2006, 14:19
meglio la botte piena la moglie ubriaca e l'uva in vigna?
rilancio:
Indovina indovinello...
Son trecento cavalieri
con la testa insanguinata
e la spada sguainata
con un osso dentro al petto
e del verde come tetto .
jumpermax
22-03-2006, 14:19
strano e successa la stesa cosa negli anni 80/inizio 90 per la dipartita delle aziende italiane nell est europeo... ma di questo non ho memoria orsu'
il punto è che questo avviene sempre quando due economie così diverse vengono a contatto. Però se parliamo di europa dell'est il contraccolpo tutto sommato lo si riassorbe i loro salari iniziano ad aumentare e piano piano la situazione si assesta. Se parliamo di asia e sud america invece...
strano e successa la stesa cosa negli anni 80/inizio 90 per la dipartita delle aziende italiane nell est europeo... ma di questo non ho memoria orsu'
Non ho capito quello che intendi
Il problema in realtà è un altro:
Come fare in un momento in cui l'economia dei paesi OCCIDENTALI è in stagnazione o regresso ad AUMENTARE REALMENTE i posti di lavoro?
Se non si produce, non si lavora poche storie.
mi sembra che le teorie economiche dicano " fare buche sul terreno per poi ricoprirle, e cosi via " ,ovvero investire in opere pubbliche anche pèer quanto inutili esse siano, come il mose.
dantes76
22-03-2006, 14:22
Non ho capito quello che intendi
il prob non e' adesso,ma viene dal passato e ha radice mentali nella classe dirigente (industriale)
Sono un precario da quasi un anno, sicurezze per il futuro meno di zero... la casa, la macchina, le ferie ... una famiglia... sono tutti miraggi per me se vado avanti così. Sono fortunato ad avere genitori alle spalle che mi aiutano sennò sarei messo male.
Essere a progetto e come essere dipendente al 100% senza mutua, straordinari e 13esime ecc... Se sei un professionasta con partiva iva la questione cambia.
NapalM
Sono un precario da quasi un anno, sicurezze per il futuro meno di zero... la casa, la macchina, le ferie ... una famiglia... sono tutti miraggi per me se vado avanti così. Sono fortunato ad avere genitori alle spalle che mi aiutano sennò sarei messo male.
Essere a progetto e come essere dipendente al 100% senza mutua, straordinari e 13esime ecc... Se sei un professionasta con partiva iva la questione cambia.
NapalM
Già cambia, se invece che con contratto a progetto sei sempre "dipendente" ma con partita IVA, poi devi pure pagare l'IVA, l'Irpef, il commercialista ecc. ecc.....
Certo se ti paragoni ad un professionista con affermato studio proprio le cose cambiano, ma quando lavori da "dipendente" la gradatoria è:
1) contratto a tempo indeterminato
2) contratto a termine
3) contratto a progetto
4) contratto di libera professione.
Già cambia, se invece che con contratto a progetto sei sempre "dipendente" ma con partita IVA, poi devi pure pagare l'IVA, l'Irpef, il commercialista ecc. ecc.....
Certo se ti paragoni ad un professionista con affermato studio proprio le cose cambiano, ma quando lavori da "dipendente" la gradatoria è:
1) contratto a tempo indeterminato
2) contratto a termine
3) contratto a progetto
4) contratto di libera professione.
Io non mi paragono a nessuno, ho solo descritto la mia situazione.
NapalM
ps: per definizione se hai un contratto a progetto sei Consulente e non dipendente
Io non mi paragono a nessuno, ho solo descritto la mia situazione.
NapalM
ps: per definizione se hai un contratto a progetto sei Consulente e non dipendente
No non intendevo paragone nel senso proprio del termine, era per chiarire il discorso fra i vari cavilli e distinguo che caratterizzano il lavoro dipendente oggi.
Tu fai notare giustamente che con contratto a progetto sei consulente e non dipendente, ma alla fine sei dipendente e quello è solo un modo per assumere personale senza contratto tipico, quindi l'azienda si prende il meglio (un dipendente senza contratto di assunzione) e il lavoratore se lo prende nel ......
Io sono a tempo indeterminato, le banche mi mettono tappeti rossi se vado a chiedere un mutuo, ho la 13esima, ferie pagate, pensione integrativa parzialmente finanziata della mia società.
Lottiamo tutti per questo. Io del mio qualcosa faccio, finanzio i sindacati (anche se non la penso sempre come loro) , partecipo agli scioperi ecc.ecc.
Quando vedo gente precaria che vota F.I. mi vengono i brividi.
No non intendevo paragone nel senso proprio del termine, era per chiarire il discorso fra i vari cavilli e distinguo che caratterizzano il lavoro dipendente oggi.
Tu fai notare giustamente che con contratto a progetto sei consulente e non dipendente, ma alla fine sei dipendente e quello è solo un modo per assumere personale senza contratto tipico, quindi l'azienda si prende il meglio (un dipendente senza contratto di assunzione) e il lavoratore se lo prende nel ......
Hai azzeccato al 100%, alla fine l'imprenditore non si prende la noie di un contratto "legante" con tutte le riduzioni fiscale che ne consegue e tu lavoratore te la prendi nella giacca.
Alla fine spero di arrivare a 40anni, diventare un professionista serio, prendermi la PI e lavorare da free-lance così almeno posso dettare io legge su come e quando lavorare :D
NapalM
Io sono a tempo indeterminato, le banche mi mettono tappeti rossi se vado a chiedere un mutuo, ho la 13esima, ferie pagate, pensione integrativa parzialmente finanziata della mia società.
Lottiamo tutti per questo. Io del mio qualcosa faccio, finanzio i sindacati (anche se non la penso sempre come loro) , partecipo agli scioperi ecc.ecc.
Quando vedo gente precaria che vota F.I. mi vengono i brividi.
Tu sei fortunato, vedi la luce in fondo al viale... io vedo solo nero :stordita:
NapalM
Tu sei fortunato, vedi la luce in fondo al viale... io vedo solo nero :stordita:
NapalM
L'unico politico che sento parlare di precarietà e che cerca di difendere i diritti dei lavoratori è (purtroppo) Bertinotti. Gli altri se ne sbattono le balle.
L'unico politico che sento parlare di precarietà e che cerca di difendere i diritti dei lavoratori è (purtroppo) Bertinotti. Gli altri se ne sbattono le balle.
questo è il motivo per il quale ho deciso di NON votare la Rosa nel Pugno.
Loro sono a favore della legge 30.
Va bene la laicità, etc... però l'economia e il lavoro vengono prima, e su queste cose non sono affatto d'accordo con loro.
Sondaggio patetico...
Certo che è meglio il lavoro precario che il nulla, ma un paese civile fa in modo che tutti possano avere un lavoro a tempo indeterminato.
Il lavoro precario a tempo indeterminato è peggio di una dittatura !
Loro non hanno conosciuto il lavoro precario e il sistema funzionava lo stesso.
Pero' ne stiamo anche pagando le conseguenze noi.
Che il lavoro precario sia indispensabile per un'economia quindi è falso.
La mia tesi non è quella, ma che situazioni politiche/economiche/sociali divere possano richiedere condizioni di lavoro differenti.
Il fatto che il "lavoro fisso per tutti" possa aver funzionato una volta (da dimostrare peralto), non implica che funzioni altrettanto bene ora.
Il punto è che oggi ci si confronta con paesi dove il lavoro non è semplicemente precario è proprio privo di regole e diritti.
Non mi sembra che questi stessi paesi fossero il bengodi del lavoratore qualche anno fa. La differenza è che mentre prima erano le nostre imprese a sfruttare la loro forza lavoro (con diversi distinguo per la Cina), ora lo fanno anche le loro
Che facciamo rinunciamo ai nostri diritti per andare pari? E coi campi di concentramento cinesi come facciamo a competere? Incateniamo la gente alle macchine? Nel discorso diverse cose non tornano...
Sicuramente il discorso è complesso, e non si puo' risolvere facilmente in tempi brevi. Ma la stabilità del lavoro è una conseguenza di tutto questo, non una variabile indipendente come sembra spesso dai discorsi di chi si oppone al lavoro precario. Finchè non sistemiamo il problema abbiamo due alternative: far diminuire in parte i diritti dei lavoratori oppure mantenerli andando "in perdita", vuoi a spese dello stato (aumento del debito) o delle aziende (rendendole meno competitive). Non mi sembra che attualmente in Italia siamo in condizione di sostenere la seconda alternativa (se non in parte perlomeno).
vorrei donare un po' di utilità a questo 3d:
BUCATINI ALLA PALERMITANA
Ingredienti
• 600 g di bucatini
• 700 g di sarde
• 4 mazzi di finocchietti di montagna
• 50 gpinoli e uva passa
• 70 g concentrato di pomodoro
• 100 g pangrattato tostato con un cucchiaino da tè di zucchero
• 1 cipolla grossa
• 100 g mandorle abbrustolite
• 50 g pecorino grattuggiato
Preparazione
Pulite le sarde privandole della testa e della lisca, intanto fate lessare il finocchietto in acqua salata, scolarlo, tritarlo e tenerli da parte. Quindi, infarinate le sarde e friggetele in olio caldo(tenetene 6 da parte crude), nello stesso olio soffriggete i finocchietti. A parte soffriggete la cipolla tagliata finemente, unite le sarde soffritte, il finocchietto, i pinoli, l'uva passa precedentemente ammollata, le mandorle sminuzzate e per ultimo il concentrato di pomodoro. Lasciate insaporire ed allungate con un bicchiere di acqua. Cuocete per 10 minuti.
Lessate ora i bucatini nella stessa acqua dove avete lessato i finocchietti e che avevate tenuto da parte, scolatela al dente. Oliate una teglia e spolverate di pangrattato, quindi alternate, condimento, sarde crude, bucatini e terminate con il pangrattato. Passate in forno per 20 minuti.
:O
:D
ti sei chiesto perchè? Non basta prendere atto delle situazioni
Vero ma se la macchina perde olio la soluzione non è continuare a metterne, ma riparare il guasto :p
In quanto al sondaggio: meglio un lavoro fisso da 3000 € al mese :D
Su questo ti do ragione al 100%. Mi accontento di un po' di meno ma con telefono ed auto aziendali :D.
yossarian
22-03-2006, 20:23
Vero ma se la macchina perde olio la soluzione non è continuare a metterne, ma riparare il guasto :p
il fatto è che il guasto, per essere riparato, deve prima essere individuato; e non mi pare che sia stato fatto.
Il problema non è il lavoro fisso o i privilegi dei lavoratori (che spesso sono solo di facciata). Il problema è nella politica clientelare che si faceva 20 anni fa e che si continua a fare tutt'oggi, in una situazione in cui, da un aprte si effettuano tagli, senza più fare concorsi, e dall'altra si continua ad assumere per altre vie, collocando i neoassunti (sempre iperraccomandati), in posti comodi quanto inutili (esempio tipico le ferrovie, dove si taglia sul personale viaggiante e di stazione, con la conseguenza che il treno è diventato poco sicuro e gli incidenti si sono moltiplicati, però si continuano ad assumere nuove reclute negli uffici, ministero dei trasporti compreso). Il problema sono i manager, strapagati e col posto "sicuro", ma spesso incapaci di gestire un'azienda in maniera efficiente, che fanno carriera non in base alle capacità ma per nepotismo e in virtù della loro affidabilità (ossia a quanto sono disposti a piegarsi ai voleri di chi comanda), col risultato che abbiamo aziende sempre meno competitive (non certo per colpa degli operai), grandi aziende "modello" che fanno bancarotta fraudolenta, potentati economici che sfruttano l'assistenzialismo statale nei confronti delle loro aziende per crearsi imperi economici che non portano ricchezza al paese ma spostano i capitali solo da un soggetto privato all'altro e da una banca estera all'altra. Il problema è un'economia sempre più di tipo finanziario e speculativo e sempre meno produttiva (e qui si devono chiamare in causa anche le responsabilità del mondo politico). Il problema è il trasferimento della parte produttiva delle aziende all'estero (trend che non si inverte riducendo i privilegi dei lavoratori, a meno che non si stia pensando di portarli agli standard della Cina o peggio ancora).
Di fronte a tutto ciò (e ne ho citato una piccola parte), le soluzioni sono: riduciamo i diritti dei lavoratori e incentiviamo la manodopera straniera, proveniente da quei paesi in cui si lavora 18 ore al giorno per una scodella di riso; oppure mandiamo in pensione i lavoratori sempre più tardi (anzi, se è possibile, non ce li mandimao proprio e teniamoli al lavoro fino a che non tirano le cuoia); o ancosra, lavoriamo di più riducendo le ferie (come se fosse determinante la quantità e non la qualità del lavoro e senza tener conto di una statistica europea di un paio di anni fa, in cui risultava che Roma era una delle grandi città d'Europa in cui si lavora di più e si guadagna di meno). A me questa sembra solo una soluzione capace di creare ancora più disoccupazione e di introdurre un ricatto morale del tipo: se ti sta bene lavori a queste condizioni, altrimenti c'è una fila di pakistani o moldavi disposti a lavorare per molto meno. Della serie: è molto più economico portare gli albanesi in Italia (magari anche clandestinamente) che impiantare una nuova fabbrica in Albania. E questo (che tra l'altro va avanti da anni), pensi che possa servire a rilanciare l'economia?
Non mi risulta che in questi anni, in cui la precarizzazione del lavoro è stata applicata in maniera sistematica, si sia assistito ad un rilancio dell'economia: tutt'altro direi; servono solo a permettere demagogiche affermazioni del tipo: abbiamo ridotto la disoccupazione al minimo storico (e questo vale sia a livello nazionale che a livello locale, dove potrei citare il tanto sbandierato modello "Roma", la città italiana con il tasso più elevato di lavoro precario)
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