sempreio
21-03-2006, 16:11
I massoni aprono un altro tempio in città
Affiliazioni in aumento, nasce il gruppo "Salomone" che si affianca ai tre già attivi in provincia
Treviso
La massoneria apre un altro tempio in città. Sarà annunciata sabato prossimo da Luigi Danesin, gran maestro della Gran loggia d'Italia, l'inaugurazione di un nuovo luogo di ritrovo a Treviso. Sarà il tempio di tutte le logge che si rifanno appunto alla Gran loggia. Quattro per la precisione, dal momento che le affiliazioni sono in aumento e che così sabato, con cerimonia distinta, sarà tenuta a battesimo la "Salomone", che si affianca all'originaria "Gran loggia", alla "Trecento" e alla "Sile", nomi ormai quasi storici. Ciascuna di esse raggruppa dalle venti alle venticinque persone; è quando il numero degli adepti supera questa cifra che si dà vita a una nuova entità secondo il procedimento chiamato "gemmazione".
L'ubicazione del nuovo tempio è coperta dal massimo riserbo. Si sa soltanto che si trova in una zona industriale e che è materialmente costituito da un complesso di più uffici che sono stati acquistati e arredati e risistemati con arredi tipici e secondo le necessità delle riunioni e dei rituali della massoneria. Il tutto ricorrendo ai contributi professionali dei vari iscritti alla loggia: tra di loro, infatti, ci sono ingegneri, architetti, negozianti. Questo tempio sostituirà quello precedente della Grande loggia, più pittoresco ma diventato superato: un granaio in campagna, lontano dalla città. E avrà la caratteristica, appunto, di essere utilizzato da tutto il filone delle logge che fanno capo alla direzione di Danesin. Il gran maestro sarà sabato pomeriggio in città e terrà una conferenza stampa in un albergo. L'obiettivo principale è quello che caratterizza il nuovo corso che la massoneria ha cercato di darsi: uscire dalla completa clandestinità lanciando messaggi di fratellanza e dimostrare che le logge sono composte da persone "normali", legate certo da vincoli di aiuto reciproco ma senza finalità anti-istituzionali. Una diffidenza difficile da vincere, anche se - confida un adepto - i massoni trevigiani hanno una lunga tradizione di attività filantropiche e di finanziamenti a cause umanitarie che non vengono però pubblicizzati.
La massoneria a Treviso vede rappresentata anche il "Goi", Grande oriente d'Italia, con regole più tradizionaliste: per esempio, a differenza della Gran loggia, sono accettati soltanto gli uomini.
Alessandro Comin
:muro: :muro: :muro: :muro:
Affiliazioni in aumento, nasce il gruppo "Salomone" che si affianca ai tre già attivi in provincia
Treviso
La massoneria apre un altro tempio in città. Sarà annunciata sabato prossimo da Luigi Danesin, gran maestro della Gran loggia d'Italia, l'inaugurazione di un nuovo luogo di ritrovo a Treviso. Sarà il tempio di tutte le logge che si rifanno appunto alla Gran loggia. Quattro per la precisione, dal momento che le affiliazioni sono in aumento e che così sabato, con cerimonia distinta, sarà tenuta a battesimo la "Salomone", che si affianca all'originaria "Gran loggia", alla "Trecento" e alla "Sile", nomi ormai quasi storici. Ciascuna di esse raggruppa dalle venti alle venticinque persone; è quando il numero degli adepti supera questa cifra che si dà vita a una nuova entità secondo il procedimento chiamato "gemmazione".
L'ubicazione del nuovo tempio è coperta dal massimo riserbo. Si sa soltanto che si trova in una zona industriale e che è materialmente costituito da un complesso di più uffici che sono stati acquistati e arredati e risistemati con arredi tipici e secondo le necessità delle riunioni e dei rituali della massoneria. Il tutto ricorrendo ai contributi professionali dei vari iscritti alla loggia: tra di loro, infatti, ci sono ingegneri, architetti, negozianti. Questo tempio sostituirà quello precedente della Grande loggia, più pittoresco ma diventato superato: un granaio in campagna, lontano dalla città. E avrà la caratteristica, appunto, di essere utilizzato da tutto il filone delle logge che fanno capo alla direzione di Danesin. Il gran maestro sarà sabato pomeriggio in città e terrà una conferenza stampa in un albergo. L'obiettivo principale è quello che caratterizza il nuovo corso che la massoneria ha cercato di darsi: uscire dalla completa clandestinità lanciando messaggi di fratellanza e dimostrare che le logge sono composte da persone "normali", legate certo da vincoli di aiuto reciproco ma senza finalità anti-istituzionali. Una diffidenza difficile da vincere, anche se - confida un adepto - i massoni trevigiani hanno una lunga tradizione di attività filantropiche e di finanziamenti a cause umanitarie che non vengono però pubblicizzati.
La massoneria a Treviso vede rappresentata anche il "Goi", Grande oriente d'Italia, con regole più tradizionaliste: per esempio, a differenza della Gran loggia, sono accettati soltanto gli uomini.
Alessandro Comin
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