View Full Version : [ELETTRONICA] grafici segnali d'uscita.. suggerimenti
deep_inside
21-03-2006, 11:48
Lo posto qui, perchè, probabilmente nella discussione precedente è troppo in ombra...
Io avrei una serie di circuiti sui cui chiedere delle spiegazioni...
Se qualcuno è così gentile da indicarmi come dovrebbe essere raffigurato il segnale d'uscita (quello tratteggiato e quello d'entrata).
Non riesco a capire come i diodi influenzano il segnale d'uscita, e come faccio a ricavare la tensione d'uscita (anche l'ampiezza), partendo semplicemente dal presupposto che il diodo conduca o no (quindi che sia un circuito aperto o no).
Vi ringrazio in anticipo dell'attenzione ciao
nella semionda positiva conduce, in quella negativa no.
dovrebbe essere quindi nel primo esempio fino a T/2 segue l'onda poi sta a 0 fino a T.
C'è qualcosa che non mi è chiaro: Hai una tensione Vin di 10 V e ad esempio sul circuito 2 mi disegni un amperometro con un valore di 2,5. cosa sono, Ampere? se così fosse avresti bisogno di una tensione di ingresso pari a
RxI cioè 2000x2,5 = 5000 V!
Tralasciando il particolare di Vin, avrai in uscita, senza tenere conto di un eventuale carico:
1) Semionda negativa con valore 1/2 Vin.
2) Stessa cosa.(se l'amperometro è per CC, ha la polarità invertita)
3) Avrai solo le semionde negative con valore=a Vin.
4) Avrai la semionda positiva=a 1/2 Vin, e la negativa=a Vin.
5) avrai solo la semionda positiva=a Vin.
6) avrai la semionda negativa=a 1/2 Vin
C'è qualcosa che non mi è chiaro: Hai una tensione Vin di 10 V e ad esempio sul circuito 2 mi disegni un amperometro con un valore di 2,5. cosa sono, Ampere?Non e' un amperometro, e' un generatore di tensione.
Deep_inside, lasciami quelche minuto per guardare i circuiti.
Bestia che sono... :muro:
Alura, non c'e' nulla di difficile se consideri i diodi ideali (cioe' conducono senza cadure di tensione nel senso della freccia e non conducono in senso opposto).
Utilizzi semplici partitori di tensione o legge di Ohm generalizzata (c'e' una singola maglia in ogni circuito) secondo convenienza.
Circuito 1: semplicemente quando la tensione e' positiva non passa nulla, perche' il diodo lo impedisce. Quando la tensione e' negativa consideri il diodo un cortocircuito e di conseguenza hai solo piu' un generatore di tensione applicato alla serie di due resistenze uguali. Partitore di tensione e ottieni che la tensione di uscita e' meta' della tensione in ingresso. Quindi l'uscita e' zero in corrispondenza della semionda positiva e meta' dell'ingresso in corrispondenza della semionda negativa.
Circuito 2: e' leggermente piu' complicato, perche' hai un genratore di tensione di 2.5 V in serie al circuito, quindi devi utilizzare la legge di Ohm generalizzata per calcolare la corrente nel circuito, come se il diodo non ci fosse. Poi stabilirai che il diodo conduce quando la corrente e' nel verso della freccia e non conduce quando la corrente e', o meglio sarebbe se non ci fosse il diodo, contraria.
Quindi il diodo conduce quando la tensione in ingresso e' minore di +2.5 V, preche' prevale il generatore in continua.
La corrente e' pari alla tensione in ingresso meno i 2.5 V divisa per la somma delle resistenze. La tensione di uscita e' pari alla somma dei 2.5 V con la caduta sulla resistenza (presa col suo segno).
Tralasciando i calcoli e limitandoci al ragionamento, quando la tensione in ingresso e' superiore a 2.5 V il diodo non conduce e la corrente e' zero. Di conseguenza la tensione in uscita e' pari a 2.5 V.
Quando la tensione in ingresso e' inferiore a 2.5 V, la tensione in uscita e' pari a 2.5 V meno meta' della differenza tra le due tensioni (le due resistenze sono uguali), ovvero ha un andamento sinusoidale con picco negativo a -1.25 V.
Circuito 3: la posizione del diodo aiuta parecchio. Quando la corrente va nel verso della freccia l'uscita e' zero, quando andrebbe in senso opposto non circola corrente, per cui l'uscita e' data solo dalla somma dei generatori presi col loro segno. Quindi quando la tensione di ingresso supera 6.3 V l'uscita e' zero. Quando la tensione di ingresso e' minore di 6.3 V l'uscita e' pari all'ingresso meno 6.3 V.
Circuito 4: c'e' un generatore solo, quindi non ci sono grandi ragionamenti da fare sulla corrente: va nel verso imposto dal generatore. Quindi quando l'ingresso e' negativo la corrente passa dal diodo e l'uscita e' pari all'ingresso. Quando l'ingresso e' positivo la corrente NON passa dal diodo e hai un partitore di tensione. L'uscita e' pari a meta' dell'ingresso.
Circuito 5: di nuovo, il diodo da' poco fastidio per il ragionamento. Quando la corrente va nel verso della freccia il diodo e' un cortocircuito e l'uscita e' collegata direttamente al generatore da 6.3 V. Quindi e' 6.3 V. Quando la corrente andrebbe in senso opposto il diodo e' un circuito aperto, dunque il ramo col generatore in continua non lo vedi proprio e l'uscita e' pari all'ingresso. Di conseguenza l'uscita e' uguale all'ingresso quando questo e' superiore a 6.3 V, se no e' uguale a 6.3 V.
Circuito 6: il diodo continua a aiutare. Quando la corrente andrebbe in senso opposto il diodo e' aperto e l'uscita e' zero. Quando la corrente va nel senso del diodo hai una maglia cui applichi la legge di Ohm generalizzata. Quindi quando l'ingresso e' minore di 2.5 V l'uscita e' zero. Quando e' maggiore di 2.5 V l'uscita e' meta' della differenza tra i due generatori col loro segno, ovvero la meta' dell'ingresso diminuito di 2.5 V o, se preferisci, andamento sinusoidale con picco positivo a 3.75 V.
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