Lorekon
18-03-2006, 12:01
Apro questo 3d per descrivere brevemente e in modo semplicistico come funziona, all'incirca, la scienza oggi (nel mio settore).
Lo faccio perchè leggendo in sezione mi rendo conto che molti si lasciano andare un pò troppo alla dietrologia, e al rigetto sostanziale del metodo scientifico come regola, in favore della disinformazione fatta su basi emotive e/o ideologiche. Se questo è accettabile nella sezione "politica e attualità", mi piacerebbe che non lo fosse nella sezione "scienza". Il rischio, concreto, è un nuovo oscurantismo di cui nonsi sente francamente il bisogno.
Spero che qualcuno condivida questo mio desiderio. :p
La cronologia di una scoperta scientifica è all'incirca questa:
- uno scienziato conosce il suo settore per aver letto quotidianamente da tot anni dei lavori scientifici di altri scienziati.
- fa degli esperimenti e ottiene dei dati. Dopo aver rifatto gli esperimenti N volte, se i dati si confermano e sono ripetibili, lo scienziato si convince di aver scoperto qualcosa.
- scrive un articolo scientifico con la descrizione minuziosa degli esperimenti, una introduzione con la descrizione di quel che già si sa dell'argomento, una sua spiegazione (o interpretazione) dei risultati, con frequentissime citazioni di altri lavori. Un articolo (nel mio settore) va da 4 a 10 pagine formato A4, diciamo. Ci sono sempre delle foto dei risultati degli esperimenti, e le ultime 2 pagine sono di bibliografia della roba letta per scrivere l'articolo (20-30 lavori, di solito)
- invia l'articolo a una rivista scientifica, che può accettare di leggerlo. Se non lo accetta, perchè non interessa o perchè è un lavoro malfatto, lo scienziato lo invia a un'altra rivista.
- la rivista scientifica che accetta di leggere l'articolo invia il lavoro a un panel editoriale (un gruppo di esperti, di solito 3 scienziati dello stesso settore) che leggono l'articolo, gli "fanno le pulci", suggeriscono correzioni, giudicano le conclusioni. Spesso impongono ulteriori esperimenti incrociati di conferma, o richiedono altri dati. A volte suggeriscono interpretazioni, a volte stroncano conclusioni infondate.
- lo scienziato riceve le osservazioni del panel editoriale, adegua il lavoro, e lo invia di nuovo alla rivista.
- se stavolta va bene, la rivista lo pubblica, e dopo qualche settimana esce sul periodico (generalmente sono mensili).
- se per caso il lavoro è ancora inadeguato, la rivista lo respinge ulteriormente,e spesso in modo definitivo (scrive letteralmente "non mandatecelo più"). Lo scienziato allora di solito invia i l lavoro a u'altra rivista, finchè non trova qualcuno che glielo accetti.
- dopo l'uscita sul periodico, se la scoperta è socialmente rilevante o anche solo curiosa (1 % dei casi), chi si occupa di divulgazione, le pagine scientifiche dei giornali, dei telegiornali, dei quotidiani, rilanciano e nasce la "notizia" che arriva al grande pubblico.
questo è l'iter.
alcune considerazioni
* è la comunità scientifica stessa a fare da filtro, anche molto rigoroso, alle scoperte. Gente che "ne capisce", per essere chiari. Se scrivi una cazzata, solo chi se ne intende può smascherarti.
* nessuno verrà mai nel tuo laboratorio a misurare quel che fai, se hai corretto le foto col photoshop per sostenere una tua scoperta nessuno può saperlo. Tuttavia se c'è anche la minima incongruenza in ciò che scrivi, puoi star certo che i revisori del panel chiederanno spiegazioni, e esigeranno una spiegazione più che plausibile e compatibile con la letteratura di settore.
* un database di articoli scientifici di argomento medico-biologico è www.pubmed.com, strumento quotidiano di ogni ricercatore.
* capita a volte che qulche "furbone" salti tutti i passaggi e si presenti alla grande stampa DIRETTAMENTE; spesso ciò è sintomo di INVENZIONE PURA che non reggerebbe al filtro della comunità scientifica. E' questo il caso di quando rappresentanti dei Raeliani annunciarono la prima clonazione di un umano.
Il 27 dicembre 2002 la società Clonaid - legata alla setta dei raeliani - annunciò per bocca della sua portavoce, la farmacista francese Brigitte Bousselier, la nascita di una bimba, Eva, frutto di una non meglio precisata «clonazione umana». Il 3 gennaio ne annunciò un’altra. Tuttavia, questa società non ha mai prodotto alcuna prova a supporto delle proprie affermazioni. (fonte: Uaar.it)
In questo caso si trattava di pura invenzione a scopo propagandistico (pubblicità)
Ma è anche il caso dell'annuncio del completamneto del "Progetto Genoma" da parte di Craig Venter, con accanto Bill Clinton e con Tony Blair in collegamento satellitare.
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/genomadossier/clinton1/clinton1.html
in questo caso l'annuncio aveva una sua solidità scientifica, tuttavia assunse un significato, anche qui, propagandistico (con commistione politica).
In entrambi i casi fu saltata in toto la procedura, con grandissime proteste di tutta la comunità scientifica. Faccio notare che i protagonisti delle due vicende non erano scienziati, nè i Raeliani, nè Venter (non più, diciamo; era un luminare trasformato in manager che sancì con quell'annuncio l'abdicazione al ruolo di scienziato in favore di quello, certamente più potente, di lobbista. Il che non toglie che fosse ed è un bel cervello ;) )
Lo faccio perchè leggendo in sezione mi rendo conto che molti si lasciano andare un pò troppo alla dietrologia, e al rigetto sostanziale del metodo scientifico come regola, in favore della disinformazione fatta su basi emotive e/o ideologiche. Se questo è accettabile nella sezione "politica e attualità", mi piacerebbe che non lo fosse nella sezione "scienza". Il rischio, concreto, è un nuovo oscurantismo di cui nonsi sente francamente il bisogno.
Spero che qualcuno condivida questo mio desiderio. :p
La cronologia di una scoperta scientifica è all'incirca questa:
- uno scienziato conosce il suo settore per aver letto quotidianamente da tot anni dei lavori scientifici di altri scienziati.
- fa degli esperimenti e ottiene dei dati. Dopo aver rifatto gli esperimenti N volte, se i dati si confermano e sono ripetibili, lo scienziato si convince di aver scoperto qualcosa.
- scrive un articolo scientifico con la descrizione minuziosa degli esperimenti, una introduzione con la descrizione di quel che già si sa dell'argomento, una sua spiegazione (o interpretazione) dei risultati, con frequentissime citazioni di altri lavori. Un articolo (nel mio settore) va da 4 a 10 pagine formato A4, diciamo. Ci sono sempre delle foto dei risultati degli esperimenti, e le ultime 2 pagine sono di bibliografia della roba letta per scrivere l'articolo (20-30 lavori, di solito)
- invia l'articolo a una rivista scientifica, che può accettare di leggerlo. Se non lo accetta, perchè non interessa o perchè è un lavoro malfatto, lo scienziato lo invia a un'altra rivista.
- la rivista scientifica che accetta di leggere l'articolo invia il lavoro a un panel editoriale (un gruppo di esperti, di solito 3 scienziati dello stesso settore) che leggono l'articolo, gli "fanno le pulci", suggeriscono correzioni, giudicano le conclusioni. Spesso impongono ulteriori esperimenti incrociati di conferma, o richiedono altri dati. A volte suggeriscono interpretazioni, a volte stroncano conclusioni infondate.
- lo scienziato riceve le osservazioni del panel editoriale, adegua il lavoro, e lo invia di nuovo alla rivista.
- se stavolta va bene, la rivista lo pubblica, e dopo qualche settimana esce sul periodico (generalmente sono mensili).
- se per caso il lavoro è ancora inadeguato, la rivista lo respinge ulteriormente,e spesso in modo definitivo (scrive letteralmente "non mandatecelo più"). Lo scienziato allora di solito invia i l lavoro a u'altra rivista, finchè non trova qualcuno che glielo accetti.
- dopo l'uscita sul periodico, se la scoperta è socialmente rilevante o anche solo curiosa (1 % dei casi), chi si occupa di divulgazione, le pagine scientifiche dei giornali, dei telegiornali, dei quotidiani, rilanciano e nasce la "notizia" che arriva al grande pubblico.
questo è l'iter.
alcune considerazioni
* è la comunità scientifica stessa a fare da filtro, anche molto rigoroso, alle scoperte. Gente che "ne capisce", per essere chiari. Se scrivi una cazzata, solo chi se ne intende può smascherarti.
* nessuno verrà mai nel tuo laboratorio a misurare quel che fai, se hai corretto le foto col photoshop per sostenere una tua scoperta nessuno può saperlo. Tuttavia se c'è anche la minima incongruenza in ciò che scrivi, puoi star certo che i revisori del panel chiederanno spiegazioni, e esigeranno una spiegazione più che plausibile e compatibile con la letteratura di settore.
* un database di articoli scientifici di argomento medico-biologico è www.pubmed.com, strumento quotidiano di ogni ricercatore.
* capita a volte che qulche "furbone" salti tutti i passaggi e si presenti alla grande stampa DIRETTAMENTE; spesso ciò è sintomo di INVENZIONE PURA che non reggerebbe al filtro della comunità scientifica. E' questo il caso di quando rappresentanti dei Raeliani annunciarono la prima clonazione di un umano.
Il 27 dicembre 2002 la società Clonaid - legata alla setta dei raeliani - annunciò per bocca della sua portavoce, la farmacista francese Brigitte Bousselier, la nascita di una bimba, Eva, frutto di una non meglio precisata «clonazione umana». Il 3 gennaio ne annunciò un’altra. Tuttavia, questa società non ha mai prodotto alcuna prova a supporto delle proprie affermazioni. (fonte: Uaar.it)
In questo caso si trattava di pura invenzione a scopo propagandistico (pubblicità)
Ma è anche il caso dell'annuncio del completamneto del "Progetto Genoma" da parte di Craig Venter, con accanto Bill Clinton e con Tony Blair in collegamento satellitare.
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/genomadossier/clinton1/clinton1.html
in questo caso l'annuncio aveva una sua solidità scientifica, tuttavia assunse un significato, anche qui, propagandistico (con commistione politica).
In entrambi i casi fu saltata in toto la procedura, con grandissime proteste di tutta la comunità scientifica. Faccio notare che i protagonisti delle due vicende non erano scienziati, nè i Raeliani, nè Venter (non più, diciamo; era un luminare trasformato in manager che sancì con quell'annuncio l'abdicazione al ruolo di scienziato in favore di quello, certamente più potente, di lobbista. Il che non toglie che fosse ed è un bel cervello ;) )