indelebile
14-03-2006, 19:18
Non so se avete sentito
In media solo 27 fortunati per ufficio postale, più chance nei paesini Corsa ai permessi, oltre 500mila richieste Soltanto le prime 170 mila però verranno accettate. Fa fede l'orario della consegna STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - Sono oltre mezzo milione le domande già presentate agli sportelli postali dagli extracomunitari che chiedono un permesso di lavoro. Alle 16,30 era stata superata quota 469 mila, per una media di poco inferiore alle 4mila al minuto: gli ingressi in palio però sono soltanto 170 mila e molti dunque resteranno delusi.
Secondo un calcolo, puramente teorico, che tiene conto del numero degli uffici postali aperti (6.244) e dei permessi disponibili (170.000) dal 28/esimo posto della fila in poi, la speranza di avere un permesso di soggiorno per lavoro, diventa praticamente nullo A parità di condizioni ogni ufficio dovrebbe poter accogliere appena 27,2 domande. Un numero certamente poco invitante a livello di probabilità. La probabilità però aumenta nei centri più piccoli; per questo in molte zone d'Italia gli aspiranti datori di lavoro o lavoratori si stanno spostando in paesini fuori mano così da vedere la propria istanza aumentare le chance.
Aperta la caccia a 170.000 posti di lavoro per extracomunitari
Le Poste hanno distribuito quasi due milioni di moduli
Immigrati, corsa all'assunzione
E' scontro fra governo e Unione
Tè, pasti caldi e coperte per le persone in coda al freddo
La sinistra: "Indegno di paese civile". Pisanu: "Infondato allarmismo"
Immigrati in coda alle poste
ROMA - Dopo appena trenta minuti le domande presentate erano già 300mila. Alle 16 avevano toccato quota 460mila. La corsa ai 170mila posti di lavoro per extracomunitari è iniziata alle 14.30, dopo quattro giorni di code, durante i quali gli immigrati hanno aspettato di consegnare, ai 6244 uffici postali abilitati, la richiesta da indirizzare alle Prefetture.
Domande, in testa Roma e Milano. In una classifica del numero di richieste presentate, in testa c'è la provincia di Roma con 47.818 domande (pari al 10,16% del totale), seguita da quella di Milano con 33.481 (7,11%), poi Torino con 21.229 (4,51%). Nella classifica delle prime dieci province, quelle con più di diecimila domande, dopo i primi tre posti figurano solo realtà del centro-nord, in particolare del Veneto: Brescia, Bologna, Verona, Venezia, Padova, Treviso e Modena. In coda, Isernia con 368 domande, ed Enna con 370.
Di notte, al freddo. Qualcuno è sceso in strada per offrire bevande calde e un po' di cibo. Difficile non dare una mano a quanti hanno affrontato il freddo e la notte nell'attesa dell'ora X. Senza calcolare che in alcuni casi gli immigrati si erano messi in fila già da venerdì o da sabato. Tante le organizzazioni - dalla Caritas alla Croce rossa, dai sindacati alle realtà locali - che si sono mobilitate, portando davanti agli uffici postali tè caldo, latte, panini, coperte, sedie, addirittura pullmini che offrissero riparo.
Liste e autogestione. Gli extracomunitari si sono organizzati con liste autogestite e distribuzione di numeri scritti a mano su pezzi di carta. Li hanno aiutati gli uomini della Protezione civile che hanno allestito bagni chimici presso gli uffici postali e distribuito coperte, cibo e bevande. Nei giorni scorsi, le Poste hanno distribuito quasi due milioni di moduli. "Vince" chi arriva primo, perché i funzionari del ministero guarderanno l'ordine di arrivo, ora, minuti e secondi: anche questi ultimi saranno infatti indicati nella ricevuta della raccomandata, per discriminare i fortunati dagli esclusi.
Pisanu: "Allarmismo infondato". Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu tranquillizza: "Com'era nelle previsioni, l'afflusso dei datori di lavoro o di loro delegati si distribuisce in maniera equilibrata sui 6.300 sportelli abilitati. L'allarmismo diffuso in merito nelle ultime ore si rivela, pertanto, del tutto infondato". La cronaca di queste ore gli dà ragione, le code si sono svolte con ordine. Solo un ferito a Bergamo: in una lite per un posto "rubato", un albanese ha accoltellato un altro immigrato, fortunatamente in maniera non grave.
La polemica. Secondo il segretario Ds, Piero Fassino, le file dimostrano "quanto sia stata propagandistica in questi anni la politica del centrodestra sull'immigrazione": "Hanno fatto credere agli italiani che la clandestinità non ci fosse più, in realtà la destra non è stata in grado di gestire il problema, siamo in una condizione delicata da affrontare con saggezza e misura, cosa che la destra non mi pare abbia la capacità di fare". Uno spettacolo "indecoroso" afferma Francesco Rutelli, che assicura: "Il centrosinistra metterà mano in modo netto alla Bossi-Fini". Sulla stessa linea i Popolari-Udeur ("Scene ai confini della realtà" e ai limiti del rispetto dei diritti umani"), e il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio.
La replica di Fini. "E' giusto che gli italiani sappiano che l'alternativa alle file proposta dalla sinistra, per ottenere tanti permessi di soggiorno quanti sono i nuovi contratti di lavoro offerti dal mercato, sia una sola: il permesso a tutti, indiscriminatamente, senza alcun controllo". Così Gianfranco Fini replica alle accuse, aggiungendo: "Certo, si eviterebbero le code, ma si aumenterebbe il numero degli immigrati che, pur senza lavoro, avrebbero la possibilità di rimanere in Italia, costretti a campare di espedienti o delinquere".
Cioè persone normale trattate ihmo come cani (gli altri anni comunque era peggio), cioè io capisco che ci sono persone che fanno la file anche la nottata per prendere un biglietto della partita di calcio o di un concerto ma ihmo qua la cosa è diversa ma è possibile che non ci sia un altro modo per fare questo sorteggio? a me sembrano asssurde queste cose, non so, funziona così anche negli altri paesi?
In media solo 27 fortunati per ufficio postale, più chance nei paesini Corsa ai permessi, oltre 500mila richieste Soltanto le prime 170 mila però verranno accettate. Fa fede l'orario della consegna STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - Sono oltre mezzo milione le domande già presentate agli sportelli postali dagli extracomunitari che chiedono un permesso di lavoro. Alle 16,30 era stata superata quota 469 mila, per una media di poco inferiore alle 4mila al minuto: gli ingressi in palio però sono soltanto 170 mila e molti dunque resteranno delusi.
Secondo un calcolo, puramente teorico, che tiene conto del numero degli uffici postali aperti (6.244) e dei permessi disponibili (170.000) dal 28/esimo posto della fila in poi, la speranza di avere un permesso di soggiorno per lavoro, diventa praticamente nullo A parità di condizioni ogni ufficio dovrebbe poter accogliere appena 27,2 domande. Un numero certamente poco invitante a livello di probabilità. La probabilità però aumenta nei centri più piccoli; per questo in molte zone d'Italia gli aspiranti datori di lavoro o lavoratori si stanno spostando in paesini fuori mano così da vedere la propria istanza aumentare le chance.
Aperta la caccia a 170.000 posti di lavoro per extracomunitari
Le Poste hanno distribuito quasi due milioni di moduli
Immigrati, corsa all'assunzione
E' scontro fra governo e Unione
Tè, pasti caldi e coperte per le persone in coda al freddo
La sinistra: "Indegno di paese civile". Pisanu: "Infondato allarmismo"
Immigrati in coda alle poste
ROMA - Dopo appena trenta minuti le domande presentate erano già 300mila. Alle 16 avevano toccato quota 460mila. La corsa ai 170mila posti di lavoro per extracomunitari è iniziata alle 14.30, dopo quattro giorni di code, durante i quali gli immigrati hanno aspettato di consegnare, ai 6244 uffici postali abilitati, la richiesta da indirizzare alle Prefetture.
Domande, in testa Roma e Milano. In una classifica del numero di richieste presentate, in testa c'è la provincia di Roma con 47.818 domande (pari al 10,16% del totale), seguita da quella di Milano con 33.481 (7,11%), poi Torino con 21.229 (4,51%). Nella classifica delle prime dieci province, quelle con più di diecimila domande, dopo i primi tre posti figurano solo realtà del centro-nord, in particolare del Veneto: Brescia, Bologna, Verona, Venezia, Padova, Treviso e Modena. In coda, Isernia con 368 domande, ed Enna con 370.
Di notte, al freddo. Qualcuno è sceso in strada per offrire bevande calde e un po' di cibo. Difficile non dare una mano a quanti hanno affrontato il freddo e la notte nell'attesa dell'ora X. Senza calcolare che in alcuni casi gli immigrati si erano messi in fila già da venerdì o da sabato. Tante le organizzazioni - dalla Caritas alla Croce rossa, dai sindacati alle realtà locali - che si sono mobilitate, portando davanti agli uffici postali tè caldo, latte, panini, coperte, sedie, addirittura pullmini che offrissero riparo.
Liste e autogestione. Gli extracomunitari si sono organizzati con liste autogestite e distribuzione di numeri scritti a mano su pezzi di carta. Li hanno aiutati gli uomini della Protezione civile che hanno allestito bagni chimici presso gli uffici postali e distribuito coperte, cibo e bevande. Nei giorni scorsi, le Poste hanno distribuito quasi due milioni di moduli. "Vince" chi arriva primo, perché i funzionari del ministero guarderanno l'ordine di arrivo, ora, minuti e secondi: anche questi ultimi saranno infatti indicati nella ricevuta della raccomandata, per discriminare i fortunati dagli esclusi.
Pisanu: "Allarmismo infondato". Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu tranquillizza: "Com'era nelle previsioni, l'afflusso dei datori di lavoro o di loro delegati si distribuisce in maniera equilibrata sui 6.300 sportelli abilitati. L'allarmismo diffuso in merito nelle ultime ore si rivela, pertanto, del tutto infondato". La cronaca di queste ore gli dà ragione, le code si sono svolte con ordine. Solo un ferito a Bergamo: in una lite per un posto "rubato", un albanese ha accoltellato un altro immigrato, fortunatamente in maniera non grave.
La polemica. Secondo il segretario Ds, Piero Fassino, le file dimostrano "quanto sia stata propagandistica in questi anni la politica del centrodestra sull'immigrazione": "Hanno fatto credere agli italiani che la clandestinità non ci fosse più, in realtà la destra non è stata in grado di gestire il problema, siamo in una condizione delicata da affrontare con saggezza e misura, cosa che la destra non mi pare abbia la capacità di fare". Uno spettacolo "indecoroso" afferma Francesco Rutelli, che assicura: "Il centrosinistra metterà mano in modo netto alla Bossi-Fini". Sulla stessa linea i Popolari-Udeur ("Scene ai confini della realtà" e ai limiti del rispetto dei diritti umani"), e il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio.
La replica di Fini. "E' giusto che gli italiani sappiano che l'alternativa alle file proposta dalla sinistra, per ottenere tanti permessi di soggiorno quanti sono i nuovi contratti di lavoro offerti dal mercato, sia una sola: il permesso a tutti, indiscriminatamente, senza alcun controllo". Così Gianfranco Fini replica alle accuse, aggiungendo: "Certo, si eviterebbero le code, ma si aumenterebbe il numero degli immigrati che, pur senza lavoro, avrebbero la possibilità di rimanere in Italia, costretti a campare di espedienti o delinquere".
Cioè persone normale trattate ihmo come cani (gli altri anni comunque era peggio), cioè io capisco che ci sono persone che fanno la file anche la nottata per prendere un biglietto della partita di calcio o di un concerto ma ihmo qua la cosa è diversa ma è possibile che non ci sia un altro modo per fare questo sorteggio? a me sembrano asssurde queste cose, non so, funziona così anche negli altri paesi?