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View Full Version : Dossier Lega Nord: LA LEGA NORD E LO SPAZIO POLITICO NELLA DESTRA RADICALE.


pomatone
14-03-2006, 16:00
eccovi un interessante punto di vista sulla Lega Nord che io condivido totalmente :read:
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Parlare di Lega Nord come parte della destra radicale ai più potrebbe sembrare esagerato. Eppure lo spazio politico occupato dal partito di Bossi raccoglie i consensi di molte posizioni razziste. Non si tratta unicamente dei risultati elettorali ottenuti, ma di scelte politiche che il Carroccio ha fatto per spostare a destra e differenziare l'adesione al partito. L'analisi deve tenere conto sia dell'evoluzione dei principi del partito, sia della storia.
Prima di addentrarsi nello specifico bisogna ricordare che la Lega Nord assume una connotazione "volgare" (volgus - popolo) sulla quale vengono amplificati i luoghi comuni e le tendenze razziste. Dopo essere nata come movimento secessionista, rivendicando quindi un'autonomia da "Roma
Ladrona", la Lega ha spostato il suo barricentro, con l'entrata nelle forze parlamentari di destra, sulla devolution. La differenza è importante e sintomatica del cambio di target elettorale. Con il progetto secessionista si voleva "l'indipendeza del Nord" dal resto d'Italia (spaccando quindi lo stivale in due), con la devolution si vuole invece rendere locale il decentramento dei poteri, inaugurando quindi un sistema che crea centri di potere attorno ai quali proliferano le contraddizioni e le periferie. Per quanto riguarda il piano sociale si propone una differenziazione delle regioni, delle province, delle città che viene meno al concetto di solidarietà e sostegno alle situazioni più critiche. Chiaramente i soldi saranno spesi in base agli interessi delle amministrazioni locali creando ancora una vota la centralità d'intervento sulla classe dirigente (imprese, infrastrutture, commercio, ecc) e sulla sua formazione (differenziazione degli insegnamenti in base all'esigenza di mercato), e ponendo in secondo piano l'aspetto assistenziale (ospedali, servizi sociali, ecc). Nelle piccole città, dove la
distanza tra la base e il potere è minore, è prevista l'autonomia dell'organizzazione del potere esecutivo; quindi più polizia e più repressione a salvaguardia degli intrallazzi locali. Forse questa riforma più delle altre pone le basi per la società futura; fondata su di una ulteriore stratificazione della società e un aumento della pendenza della piramide sociale. Ma analizziamo l'evoluzione del partito di Bossi.

1980: Bossi fonda il giornale secessionista Nord Ovest con un gruppo chiamato UNOLPA (Unione Nord Occidentale Lombarda per l'Autonomia)

1982:La Lega Autonomista Lombarda inizia collaborazioni con la Liga Veneta e l'Union Piemonteisa per "la liberazione... dalla vorace e soffocante egemonia del governo centralista di Roma".

12 aprile 1984: nasce la Lega Lombarda. Dello stesso anno è la nascita dell'Unione per l'Europa Federalista.

1985-1988: Il lavoro politico di Bossi è quello di far nascere altre realtà autonomiste in tutto il nord (dell'Uniun Ligure, della Lega Emiliano-Romagnola e dell'Alleanza Toscana). La Lega Lombarda entra in
cosiglio comunale a Varese e elegge Giuseppe Leoni come deputato.

1989: Speroni e Moretti vengono eletti nella lista "Alleanza Nord". Qui la prima svolta; Bossi chiude - durante il primo congresso della Lega Lombarda -
le porte alle adesioni "differenti" ponendo come obbiettivo quello di consolidare il "Progetto Egemone" di costituzione di una forza politica borghese.

20 maggio 1990: con il giuramento di Pontida (che dovrebbe richiamare quello dei guerrieri padani del 1167) Bossi decide di creare la Lega Nord. I richiami celtici e la simbologia neofascista entrano a pieno titolo nel bagaglio
"culturale" della Lega Nord che pone con Pontida l'identikit del militante padano; un guerriero contro Roma.

10 febbraio 1991: data di nascita della Lega Nord. Dopo un anno di anatemi sconclusionati basati sull'odio contro i "terroni" e le malfatte di Roma Ladrona Bossi è eletto segretario federale. A questo punto interverranno due fattori esterni; mani pulite che dà terreno politico alla Lega Nord per accentuare gli attacchi da destra verso la classe politica e, secondo, le elezioni locali del 1992 dove la Lega prende l'8,7%. Molti comuni del nord sono amministrati allora dalla Lega Nord.

1993: Nel clima di metamorfosi della classe politica (i fascisti dell'Msi in An, i socialisti e gli ex craxiani in Forza Italia, la Dc in micropartiti, il Pci dopo la svolta riformista in Pds) la Lega s'impone come giudice e
guadagna terreno. Ma si tratta di mera convegnenza politica; con l'ingresso nel governo la Lega deve modificare i suoi canoni da movimento a partito. Ovviamente cessano gli slogan contro Roma Ladrona (perché significherebbe parlare male di se stessi) e l'attenzione viene spostata verso le forze di governo. Bossi propone la creazione della "Casa delle Libertà" con tutto
l'entourage di destra ad eccezione dei fascisti. Non è una questione di antifascismo, anche perché il partito ha già iniziato l'attacco razzista all'immigrazione, ma di spazio di agibilità politica. Bossi punta a prendere con la Lega Nord il posto dell'Msi di Almirante; la componente fascista
rappresenterebbe un concorrente sulle nuove parole d'ordine e quindi va lasciata fuori dalla coalizione. Le elezioni del marzo 1994 vengono vinte dal Polo (Lega Nord 8,4% con 180 parlamentari). Berlusconi vorrebbe l'Msi nel
governo, la Lega - non potendo dire la verità - lo esclude con le motivazioni di "troppo assistenzialismo e centralismo". La crisi si risolve con l'elezione di Roberto Maroni a vice-presidente del Consiglio e Ministro degli Interni, di Speroni a Ministro delle Riforme e di Giancarlo Pagliarini al Bilancio. Ma nella Casa delle Libertà rimane l'idea che la Lega Nord stia facendo un bluff. Bossi inizia allora una vasta operazione interna ed esterna per raggiungere gli obbiettivi preposti. Da una parte dà mandato a Borghezio (ex Ordine Nuovo) e Boso di creare una frangia autonomista e espressamente razzista e fascista, dall'altra firma una mozione di sfiducia del governo con le sinistre dando vita a un governo tecnico per tutto il 1995. Boso è lo stesso che disse in riferimento agli immigrati "Vogliono fare i padroni ma è
arrivato il momento di dire basta a questo buonismo-collaborazionista: spara bene chi spara per primo. Poi semmai si guarda l'età e la nazionalità del
morto". L'operazione politica è quella di fomentare il concetto di "Pardoni a casa nostra" e spostare l'attenzione da Roma all'Europa e all'immigrazione. Questo anche e soprattutto in vista delle nuove elezioni
del 1996 dove il Carroccio si presenta da solo e ottiene il 10,6% dei voti.

L'allargamento del consenso elettorale è determinato da tre componenti; quella razzista (Borghezio e indipendentisti che poi partoriranno le milizie
padane), quella cattolica e tradizionalista (con le messe in latino di don Ugolino Giugni), quella anti-immigrazione di Bossi, quella celtica (della simbologia padana). Berlusconi ha un problema in più; un governo con un'instabilità locale basata sul mancato accordo alle nazionali con la Lega Nord. Proprio per questo motivo la CDL mette sul piatto della bilancia l'ultima proposta; la riforma Bassanini del 97/98 che sostituisce all'autonomia il decentramento. La Lega ancora una volta indirizza contro la "diplomazia politichese" le urla dei suoi militanti e crea un corpo di vigilantes (le Guardie Verdi) che spesso è impegnato in atti violenti contro
immigrati e prostitute. Il governo Prodi cade nel 1998 per la fuoriuscita di Rifondazione Comunista. Ancora una volta cambia l'attacco della Lega; questa volta è Maashtricht e l?UE. Bossi non ha abbastanza spazio politico per
sviluppare un'altra offensiva e cerca di stipulare con Berlusconi un accordo segreto per rientrare nella Casa delle Libertà (che viene reso pubblico nel congresso di Varese del 25 luglio del 1999). L'alleanza si concretizza nelle elezioni regionali del 2000 quando la CDL esce vincente. Ma è solo l'inizio.

Infatti nelle nazionali dell'anno successivo la Lega Nord porta in Parlamento 47 deputati anche se la percentuale dei consensi è drasticamente scesa al 3,9%. L'obbiettivo di Bossi è raggiunto; la devolution è nell'agenda
programmatica della CDL. Questo quanto successo dal punto di vista politico/istituzionale. Ma la Lega Nord è anche responsabile di una serie di azioni ideologiche sul suo elettorato. Analizziamole.

I LEGAMI CON L'INTEGRALISMO CATTOLICO

Esistono essenzialmente due legami con il mondo fondamentalista cattolico. Quello rappresentato dalla “Fraternità sacerdotale di San Pio X” e dall’Istituto Mater Boni Cosigli. La prima, fondata dal
fascista Marcel Lefavre (aderente al”Action Francaise” di Murras), è una struttura internazionale che non riconosce la svolta modernista del “Concilio Vaticano II” e che anche in Italia ha delle comunità (a Montalenghe - To). Lefavre fu accusato di incitamento all’odio razziale contro i musulmani e la Fraternità fu una di quelle
strutture che protesse il torturatore francese filonazista Paul Touvier. Anche l’Istituto Mater Boni nasce dalle scissioni interne al Concilio Vaticano II e differisce dalla Fraternità per ideologia e comportamento. Secondo la Mater Boni - originaria di Torino - esiste un complotto giudaico-massonico che oppone alla Chiesa ufficiale una ControChiesa modernista. Le progettualità della Mater
Boni non hanno volontà aggressive ma semplicemente
conservatrici. Queste due posizioni individuano bene la scelta di campo religioso della Lega. E’ quindi ovvio che il Carroccio prenda posizioni contro l’aborto - e quindi a fianco del fascista Movimento per la Vita - contro la pillola Ru486, a salvaguardia della famiglia come valore cristiano, dell’integrità della religione e quindi dei
costumi cattolici, dell’unicità della religione cristiana rispetto all’occidente e alla democrazia. Non a caso dalle colonne della Padania il partito di Bossi prende le difese di FORZA NUOVA nell’attacco ad Adel Smith compiuto a Telenuovo. Non tanto per la vicinanza ideologica con il partito di Fiore, infatti Smith è legato al mondo dell’estrema destra filoislamica (quella di Mutti e Freda per intenderci), ma per difendere i valori ultracattolici e tradizionalisti contro “il barbarismo dell’Islam”. L’alleanza con Forza Nuova continua; Bossi apre ai neofascisti una parte del partito; quella di
Borghezio. Quest’ultimo, arrivando da Ordine Nuovo, sa bene come muoversi nell’emisfero della destra radicale. Proprio per questo motivo l’europarlamentare torinese promuove in prima persona azioni contro gli immigrati e le prostitute. L’intento ancora una volta è quello di allargare il consenso alla destra radicale. L’obbietivo
viene centrato; Borghezio partecipa a molti comizi di Forza Nuova e di Alternativa Sociale. Che questo sia il compito affidatogli da Bossi è ulteriormente chiaro quando partecipa - sul finire del 2003 - ad un congresso sulle destre radicali tenutosi in Austria e promosso dal
Fpoe di Haider. La legge sull’immigrazione Bossi-Fini impone poi un passo ulteriore nella definizione del razzismo. Con l’introduzione del reato di “immigrazione clandestina” si determina a livello istituzionale una differenziazione tra le persone in base al concetto
di provenienza (questo è uno dei motivi perché la Lega è contraria all’ingresso della Turchia in Europa pur non riconoscendo l’Europa!). L’evoluzione del razzismo padano ha anche una data specifica; settembre 2003. In un seminario di Alain de Benoist - esponente del “differenzialismo etnico”- viene presentata la teoria
che vuole la divisione della società in base alle culture e alle religioni per la salvaguardia del cristianesimo e della tradizione. In questo contesto si fa il salto di “qualità”; la Lega Nord si salda alla corrente neofascista e assume come testi sacri quelli di Evola e
Junger.

Un altro punto sul quale la Lega Nord ha puntato per alimentare consensi e produrre razzismo è quello dell’ordine pubblico. Lo spacciatore come il lavavetri, la prostituta come il ladro, il ricettatore come il rapinatore non vengono valutati in quanto tali, ma come parte di un problema più complesso che concerne l’integrità e la purezza della società. Il concetto di “ordine pubblico”è stato utilizzato dalle destre - ma oggi anche dalle “sinistre” di Cofferati e Chiamparino/Bresso - per proteggere le proprietà delle classi borghesi. Per sicurezza si intende quella della
borghesia sul proletariato, ma non viceversa. Portando il discorso su di uno scenario internazionale ovviamente la Lega abbraccia le ipotesi di “scontro di civiltà” fino al punto di definire le persone di religione musulmana come “pericolose” e “da mandare tutte nei forni”. L’assioma padano immigrato=islamico=terrorista ha
funzionato da ritornello nell’ampia campagna internazionale a sostegno della guerra imperialista in Iraq. Inoltre la Lega sta praticando un’opera di schernimento della cultura islamica perché
ritenuta inferiore e arretrata. Lo testimonia la proiezione, avvenuta in due cinema di Torino, del documentario “Submission” dell’olandese Theo Van Ghog. Nel cortometraggio di 12 minuti si vede una donna musulmana con una veste trasparente e con sulla schiena nuda brani del Corano. Ancora una volta l’intento è chiaramente provocatorio e altamente razzista e sessista.

La Lega si pone quindi come un partito verticistico (Bossi ne è ancora l’unico leader) con referente politico la classe borghese. Se si osserva la mappa dello sviluppo industriale e la si sovrappone a quella delle roccaforti della Lega Nord si ottiene in molti casi lo stesso tracciato. Infatti la forza politica di Forza Italia sta nella Fininvest e nei gruppi controllati dall’entourage
Mediolanum/Berlusconi, e non nel consenso di Confindustria.
Certo, ci sarebbe Alleanza Nazionale che però è in un periodo di metamorfosi che continua dal congresso di Fiuggi; sta mirando allo stesso posto a cui ambisce la Lega (quello di soggetto politico del grande capitale). Sono stati infatti moltissimi gli scontri tra le due
fazioni. Quella di Fini, raggruppando un’area politica più omogenea di quella della Lega, ma con percorsi differenti, ha continui terremoti interni che minano la stabilità del partito e la leadership di Fini (considerato da una stragrande parte del partito non più rappresentativo del congresso nazionale), oltre che ovviamente la credibilità nei confronti dell’elettorato. L’altra parte consistente
delle CDL è quella del centrodemocratico che si rivolge ai settori della chiesa e cattolici anticomunisti. Il punto nevralgico di questa atomizzazione di partiti postDc è Comunione e Liberazione; una lobby potente che riesce ad imporre i propri uomini persino nel governo.

La Lega Nord si differenzia da Forza Nuova perché la prima basa la sua politica su un’impostazione razzista e borghese, la seconda su concezioni fasciste e corporative. E su questo si basano purtroppo i successi della Lega; sul fatto di essere un movimento agibile a tutti senza per forza assumere una connotazione fascista. In realtà l’identità dei militanti padani è costruita da una serie di richiami alla cultura celtica (il simbolo della Lega), a quella pagana (i riti magici dei cavalieri prima della battaglia, le sorgenti del Po, ecc), a quella tradizionalista e antimodernista. A chi aderisce al partito non è chiesta la militanza ma semplicemente di essere razzista (infatti è uno di quei partiti con una militanza bassa rispetto all’adesione).

Inoltre la Lega Nord non può occuparsi, per il suo dna politico, di politica estera. Le uniche campagne che porta avanti sono quelle contro qualcuno o qualcosa ma mai a sostegno di qualcosa o qualcuno. Dal rifiuto dell’euro e dell’Europa, alla criminalizzazione dell’immigrazione, al no della Turchia in Europa e del commercio con la Cina. Questo fattore rende ancora meglio l’idea di come la
Lega Nord sia un partito che non ha un progetto politico per la società se non quello della difesa toucour della borghesia. In conclusione la Lega Nord pone le sue basi su due aspetti della società; il razzismo e la difesa della produzione nazionale e della classe borghese (non a caso Maroni era ministro del lavoro).

Nell’emisfero delle destre radicali è quella che più di altre incarna posizioni xenofobe e che pur non provenendo da un’ispirazione fascista, contribuisce alla riabilitazione e all’agibilità politica dei soggetti neofascisti.

http://www.mondodisotto.it

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Freeride
14-03-2006, 17:16
eccovi invece un interessante punto di vista sulla Lega Nord che io condivido totalmente :read:
E dove è il link?

pomatone
14-03-2006, 17:19
E dove è il link?
tie http://www.antifa.altervista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=37&Itemid=2

Freeride
14-03-2006, 17:25
tie http://www.antifa.altervista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=37&Itemid=2
Non questo!
Manca il link di quello che condividi totalmente, questo hai detto di non condividerlo.

pomatone
14-03-2006, 17:27
Non questo!
Manca il link di quello che condividi totalmente, questo hai detto di non condividerlo.
ah....mi stai a piglia in giro quindi...
naturalmente l'articolo è quello di cui sopra.....sposto il commento su..che è meglio.

edit

avevo messo "invece" perchè un attimo prima avevo introdotto in un altro 3d un'analisi sulla destra sociale......ma in effetti era poco chiaro.

nomeutente
14-03-2006, 17:28
Non questo!
Manca il link di quello che condividi totalmente, questo hai detto di non condividerlo.

:cincin: :gluglu: :ubriachi:

pomatone
14-03-2006, 17:30
:cincin: :gluglu: :ubriachi:
che simpatia :D

Freeride
14-03-2006, 17:30
ah....mi stai a piglia in giro quindi...
naturalmente l'articolo è quello di cui sopra.....sposto il commento su..che è meglio.
No scusa, hai detto che c'è un un punto di vista che condividi totalmente, e poi lo smile che fa segno di leggere qualcosa, metti il link del punto di vista che condividi. L'altro, quello che invece non condividi, l'ho già letto.

eccovi invece un interessante punto di vista sulla Lega Nord che io condivido totalmente :read:

pomatone
14-03-2006, 17:31
avevo messo "invece" perchè un attimo prima avevo introdotto in un altro 3d un'analisi sulla destra sociale......ma in effetti era poco chiaro.

Freeride
14-03-2006, 17:37
avevo messo "invece" perchè un attimo prima avevo introdotto in un altro 3d un'analisi sulla destra sociale......ma in effetti era poco chiaro.
:ops:
ah, è che non ho il dono dell'obbliquità e non posso arrivare subito a capire che stavi agganciandoti ad un 3d precedente!
Che è, ti hanno sfrattato da quell'altro 3d! :D

pomatone
14-03-2006, 17:41
:ops:
ah, è che non ho il dono dell'obbliquità e non posso arrivare subito a capire che stavi agganciandoti ad un 3d precedente!
Che è, ti hanno sfrattato da quell'altro 3d! :D
ehehe chiedo scusa........era poco chiaro infatti...però tu l'avevi capito ma mi stavi solo a prende in giro eh!!!! disgraziato :Prrr:
a parte gli scherzi te come la vedi??? :O

Odio la mortadella
14-03-2006, 17:44
Bossi è davvero un grande politico, leggendo questo articolo non ho potuto fare altro che rammentare la sua carriera, davvero interessante, anche se con tutto il rispetto per le sue capacità certe cose non le condivido, preferisco Fini.

Cmq complimenti all'autore del topic, una panoramica davvero interessante ;)

ClauDeus
14-03-2006, 17:53
:ops:
ah, è che non ho il dono dell'obbliquità


Se è una gaffe involontaria la metto in sign :D
Sii sincero :O