View Full Version : American Psyco
Coyote74
09-03-2006, 09:52
Ieri, in seconda serata hanno dato alla TV American Psyco... non l'avevo mai visto, ma in molti me ne avevano parlato bene... che dire, mi è piaciuto, ma non ho capito il finale :D , qualcuno me lo può spiegare o dare almeno un'interpretazione?
Visto pure io, probabilmente ha commesso gli omicidi solo nella sua mente.
Il collega ucciso con l'ascia è vivo, la segretaria quando controlla la sua agenda vede i disegni sulle pagine, ogni disegno rappresenta un omicidio, ergo erano dei desideri, degli impulsi che la sua mente da schizzofrenico ha reso per lui "reali".
Coyote74
09-03-2006, 12:16
Visto pure io, probabilmente ha commesso gli omicidi solo nella sua mente.
Il collega ucciso con l'ascia è vivo, la segretaria quando controlla la sua agenda vede i disegni sulle pagine, ogni disegno rappresenta un omicidio, ergo erano dei desideri, degli impulsi che la sua mente da schizzofrenico ha reso per lui "reali".
OK, è plausibile... ma allora il poliziotto su cosa cavolo investigava? L'amico preso ad accettate in capa era veramente andato in Inghilterra senza dire nulla a nessuno? Ma a questo punto sarebbe una casualità troppo assurda che il protagonista si immagina di uccidere l'amico, simula la sua partenza per Londra (il tutto immaginandoselo solamente) ed in effetti l'amico parte per Londra senza dire nulla a nessuno.
FastFreddy
09-03-2006, 12:29
OK, è plausibile... ma allora il poliziotto su cosa cavolo investigava? L'amico preso ad accettate in capa era veramente andato in Inghilterra senza dire nulla a nessuno? Ma a questo punto sarebbe una casualità troppo assurda che il protagonista si immagina di uccidere l'amico, simula la sua partenza per Londra (il tutto immaginandoselo solamente) ed in effetti l'amico parte per Londra senza dire nulla a nessuno.
L'intero film è narrato dal protagonista, quindi è plausibile che ciò che ha raccontato non corrisponda a verità, forse il detective se lo è solo immaginato, forse si è immaginato anche il fatto che l'amico fosse partito per Londra senza dire nulla a nessuno (mentre invece lo sapevano tutti)...
Il film rappresenta per intero le fantasie del protagonista, lo si incomincia a intuire verso la fine, dove insegue la ragazza armato di motosega in un palazzo inspiegabilmente deserto, o quando fa la strage con la pistola e si risveglia il giorno dopo in ufficio e tutto riprende come se non fosse successo nulla (nonstante abbia ucciso il portiere del palazzo stesso, un sacco di poliziotti e la signora con la pelliccia al bancomat, dopo una strage del genere dubito che il giorno dopo non ci sia neanche un poliziotto nei paraggi).
Comunque la prima parte del film era partita bene, intorno ai 3/4 diventa grottesco e quasi comico...
OK, è plausibile... ma allora il poliziotto su cosa cavolo investigava? L'amico preso ad accettate in capa era veramente andato in Inghilterra senza dire nulla a nessuno? Ma a questo punto sarebbe una casualità troppo assurda che il protagonista si immagina di uccidere l'amico, simula la sua partenza per Londra (il tutto immaginandoselo solamente) ed in effetti l'amico parte per Londra senza dire nulla a nessuno.
Il collega è veramente partito in Inghilterra, l'investigatore assoldato dalla moglie stava per l'appunto raccogliendo informazioni sulla sua scomparsa.
Probabilmente sapeva della sua partenza e nella sua mente ha creato l'omicidio.
Con il senno di poi, nel film è molto difficile distinguere la realtà dall'immaginazione frutto della mente dello schizzato.
La parte reale finisce con la cena dei due in quel ristorante o al massimo nell'appartamento dello schizzato, successivamente immagina l'omicidio, il collega parte, subentra l'investigatore.
EDIT: anzi, pensandoci bene anche la parte della cena dei due non è reale, il protagonista vede una celebrità vicino al loro tavolo, infatti si domanda cosa cxxxo ci fa in quel posto.
Anni fa lessi il libro e devo dire che il film, pur essendo ben fatto, non rende a fondo i profili psicologici dei personaggi.
Il libro era scitto in maniera da coinvolgere il lettore e in alcuni passaggi Ellis (l'autore) riusciva quasi a far immedesimare nel personaggio. Un libro che può sconvolgere i più impressionabili con scene di estrema violenza, censurate in buona parte nel film.
Anni fa lessi il libro e devo dire che il film, pur essendo ben fatto, non rende a fondo i profili psicologici dei personaggi.
Il libro era scitto in maniera da coinvolgere il lettore e in alcuni passaggi Ellis (l'autore) riusciva quasi a far immedesimare nel personaggio. Un libro che può sconvolgere i più impressionabili con scene di estrema violenza, censurate in buona parte nel film.
Concordo, il libro è molto differente dal film (e non poteva essere altrimenti!), gli omicidi vengono commessi, l'investigatore esiste, anche se chi lo ha ingaggiato lo ha fatto unicamente per riscuotere un credito, alcuni personaggi assumono ruoli più importanti, altri meno, ma soprattutto si coglie un senso di indifferenza diffusa che scongove la scala dei valori morali e la percezione della vita stessa, che nel film proprio non si coglie.
Si possono commettere i crimini più efferati, ma se a nessuno interessa, se nessuno vuole prestare la propria attenzione, allora la realtà può divenire finzione.
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