Gemma
08-03-2006, 14:26
Oggi è la festa della donna.
Si vedono in giro tanti simpatici mazzetti di infiorescenza gialla, i piccoli e delicati pallini gialli della mimosa la fanno un po' da padroni.
Purtroppo è corretto anche evidenziare che questa ricorrenza è diventata una mera festa consumistica, fatta di fiori, cioccolatini, magari qualche cenetta romantica e nulla più.
Piuttosto che rassegnarmi a bollarla come "festa inutile" preferisco prodigarmi per riportare alla memoria i gravi accadimenti di cui oggi "celebriamo" la ricorrenza.
0tto marzo 1908: le operaie dell'industria tessile Cotton di New York stanno scioperando da giorni per le terribili condizioni in cui sono costrette a lavorare. Il proprietario, Mr. Johnson, blocca tutte le porte della fabbrica ed appicca il fuoco. Le 129 operaie prigioniere all'interno muoiono arse dalle fiamme. Trae origine da questo evento nefasto la "Giornata di lotta internazionale per i diritti delle donne". Successivamente, la data ha assunto un'importanza mondiale diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il riscatto delle condizioni lavorative e sociali delle donne.
Il 25 marzo 1911 un incendio agli ultimi piani della Triangle Shirtwaist Company di New York uccise 146 donne, la maggioranza giovani, italiane o ebree dell'Europa orientale. I proprietari della fabbrica, che al momento dell'incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano le operaie chiuse a chiave per paura che rubassero o facessero troppe pause, pensarono a mettersi frettolosamente in salvo lasciando morire in preda del fuoco le donne: al processo che seguì la vicenda, furono naturalmente tutti assolti. Per di più, dall'assicurazione essi ricevettero 445 dollari per ogni morto, ma se la cavarono con un risarcimento di 75 dollari ai familiari di ciascuna vittima. In questo senso l'incendio della Triangle Shirtwaist Company merita di essere ricordato per la festa della donna, quantunque non ne costituisca l'origine. Il fatto portò, ad ogni modo, alla riforma della legislazione del lavoro negli Stati Uniti. Oltre centomila persone presero parte a New York, sulla celeberrima strada di Broadway, ai funerali delle vittime.
Nel 1977 l'ONU ha proclamato l'8 marzo giornata internazionale per i diritti della donna e la pace.
e se questa vi sembra storia di altri tempi...
25 febbraio 2006:Strage di tessili in Bangladesh
Muoiono almeno 65 lavoratrici nell'incendio di una fabbrica. Non possono fuggire, le porte sono bloccate. Molte fanno una terribile fine gettandosi dall'alto. Si ripete la storia dell'8 marzo
L'ultimo bilancio parla di 65 morti e 88 feriti, ma il macabro conto può essere destinato a salire visto che sotto le macerie della fabbrica tessile della di Chittagong, nella zona centrale di Bangladesh, sono rimaste intrappolate la maggior parte delle operaie e degli operai (sembra circa 500 dipendenti) che stavano lavorando, in quel momento, nell'impresa di proprietà della K.T.S Textile Mills. Le prime ipotesi attribuiscono allo scoppio di un radiatore la causa dell'incendio e della sua diffusione. La prima vera e sconcertante certezza pare essere che le lavoratrici e i lavoratori non siano potuti fuggire dalla porta o porte principali perché le stesse erano state bloccate dal proprietario. La morte, secondo le prime testimonianze, è stata terribile anche perché - per sfuggire alle fiamme - c'è chi si è buttato dalle finestre, dai piani più alti. Inoltre, i primi soccorritori e i medici del locale ospedale hanno riferito che molte persone, tra gli 88 feriti, versano in gravissime condizioni di salute e non si sa se ce la faranno a sopravvivere.
A tutt'oggi i dati delle società di sondaggi ci forniscono un quadro tutt'altro che "rosa" in della situazione lavorativa in Italia.
Meno della metà delle donne sono occupate, solo il 5% riveste posizioni di dirigenza o quadro.
Usiamo questa giornata in maniera proficua, impegnamoci, per ciò che ci è possibile perchè la donna venga riconosciuta nel proprio valore umano.
http://www.agricolaboschi.it/img/Mimosa%20per%20web.jpg
Si vedono in giro tanti simpatici mazzetti di infiorescenza gialla, i piccoli e delicati pallini gialli della mimosa la fanno un po' da padroni.
Purtroppo è corretto anche evidenziare che questa ricorrenza è diventata una mera festa consumistica, fatta di fiori, cioccolatini, magari qualche cenetta romantica e nulla più.
Piuttosto che rassegnarmi a bollarla come "festa inutile" preferisco prodigarmi per riportare alla memoria i gravi accadimenti di cui oggi "celebriamo" la ricorrenza.
0tto marzo 1908: le operaie dell'industria tessile Cotton di New York stanno scioperando da giorni per le terribili condizioni in cui sono costrette a lavorare. Il proprietario, Mr. Johnson, blocca tutte le porte della fabbrica ed appicca il fuoco. Le 129 operaie prigioniere all'interno muoiono arse dalle fiamme. Trae origine da questo evento nefasto la "Giornata di lotta internazionale per i diritti delle donne". Successivamente, la data ha assunto un'importanza mondiale diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il riscatto delle condizioni lavorative e sociali delle donne.
Il 25 marzo 1911 un incendio agli ultimi piani della Triangle Shirtwaist Company di New York uccise 146 donne, la maggioranza giovani, italiane o ebree dell'Europa orientale. I proprietari della fabbrica, che al momento dell'incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano le operaie chiuse a chiave per paura che rubassero o facessero troppe pause, pensarono a mettersi frettolosamente in salvo lasciando morire in preda del fuoco le donne: al processo che seguì la vicenda, furono naturalmente tutti assolti. Per di più, dall'assicurazione essi ricevettero 445 dollari per ogni morto, ma se la cavarono con un risarcimento di 75 dollari ai familiari di ciascuna vittima. In questo senso l'incendio della Triangle Shirtwaist Company merita di essere ricordato per la festa della donna, quantunque non ne costituisca l'origine. Il fatto portò, ad ogni modo, alla riforma della legislazione del lavoro negli Stati Uniti. Oltre centomila persone presero parte a New York, sulla celeberrima strada di Broadway, ai funerali delle vittime.
Nel 1977 l'ONU ha proclamato l'8 marzo giornata internazionale per i diritti della donna e la pace.
e se questa vi sembra storia di altri tempi...
25 febbraio 2006:Strage di tessili in Bangladesh
Muoiono almeno 65 lavoratrici nell'incendio di una fabbrica. Non possono fuggire, le porte sono bloccate. Molte fanno una terribile fine gettandosi dall'alto. Si ripete la storia dell'8 marzo
L'ultimo bilancio parla di 65 morti e 88 feriti, ma il macabro conto può essere destinato a salire visto che sotto le macerie della fabbrica tessile della di Chittagong, nella zona centrale di Bangladesh, sono rimaste intrappolate la maggior parte delle operaie e degli operai (sembra circa 500 dipendenti) che stavano lavorando, in quel momento, nell'impresa di proprietà della K.T.S Textile Mills. Le prime ipotesi attribuiscono allo scoppio di un radiatore la causa dell'incendio e della sua diffusione. La prima vera e sconcertante certezza pare essere che le lavoratrici e i lavoratori non siano potuti fuggire dalla porta o porte principali perché le stesse erano state bloccate dal proprietario. La morte, secondo le prime testimonianze, è stata terribile anche perché - per sfuggire alle fiamme - c'è chi si è buttato dalle finestre, dai piani più alti. Inoltre, i primi soccorritori e i medici del locale ospedale hanno riferito che molte persone, tra gli 88 feriti, versano in gravissime condizioni di salute e non si sa se ce la faranno a sopravvivere.
A tutt'oggi i dati delle società di sondaggi ci forniscono un quadro tutt'altro che "rosa" in della situazione lavorativa in Italia.
Meno della metà delle donne sono occupate, solo il 5% riveste posizioni di dirigenza o quadro.
Usiamo questa giornata in maniera proficua, impegnamoci, per ciò che ci è possibile perchè la donna venga riconosciuta nel proprio valore umano.
http://www.agricolaboschi.it/img/Mimosa%20per%20web.jpg