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View Full Version : Forza Parroci!


Lucio Virzì
07-03-2006, 15:42
Ricevo via mail e giro :D

FORZA PARROCI! BONDI SCRIVE ALLE PARROCCHIE, MA UN PRETE RISPEDISCE IL PLICO AL MITTENTE



33263. ROMA-ADISTA. "È, questo, il nostro modo di impegnarci per testimoniare la no-stra fede. La prego di voler accogliere questo piccolo pensiero, la nostra semplice brochure, come un modo per condividere l'impegno difficile per l'affermazione della Verità Cristiana nella nostra società e nel tempo che ci è dato di vivere. Con questi sentimenti e pensieri voglia ricevere i miei più affettuosi saluti. Con viva cordialità. Suo devotissimo. Sandro Bondi".
Così si conclude la lettera allegata all'opuscolo "I frutti e l'albero. Cinque anni di governo Berlusconi alla luce della dottrina sociale della Chiesa" inviato da Forza Italia ai 25 mila parroci italiani. Si tratta di una brochure dove sono elencati tutti i provvedimenti in favore della Chiesa promossi in questi anni dalla maggioranza di centrodestra, fra cui la legge per la regoralizzazione degli insegnanti di religione, la legge per gli oratori, l'abolizione dell'Ici per gli enti ecclesiastici e non profit, la battaglia per il riferimento alle radici cristiane dell'Europa e la difesa del crocifisso nelle scuole.
Particolare enfasi è riservata alla legge sulla procreazione assistita "approvata dal governo", scrive Bondi, "e che la sinistra ha cercato di abrogare per mezzo di un referendum. La famiglia, cuore dell'attuale e fecondo lavoro pastorale di Benedetto XVI, e costante premura dell'indimenticabile Giovanni Paolo II, ha guidato la nostra politica facendoci scoprire sentieri nuovi e oggi ancor più fecondi per la società italiana".
Rispetto all'appoggio dato alla guerra in Iraq, che finora ha provocato più di 30mila vittime civili, il coordinatore nazionale di Forza Italia scrive: "Non ci siamo, altresì, tirati indietro per costruire la pace nella verità, come recentemente ha affermato anche Benedetto XVI, impegnandoci, nel contempo, nella lotta alla povertà e alle malattie nel Terzo Mondo e in numerose missioni di pace nei Balcani, in Afganistan, in Iraq, dove i nostri soldati si sono distinti per preparazione e per umanità".
Don Aldo Antonelli ha rispedito al mittente l'opuscolo ed ha inviato a Sandro Bondi una lettera che di seguito riportiamo:


Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d'Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra coalizione.

Aldo Antonelli
(parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006

plutus
07-03-2006, 15:45
Ricevo via mail e giro :D



domani te ne mando un'altra cosi hai di che godere :)

coldd
07-03-2006, 15:51
anche se sono contrario tutti i rappresentanti religiosi devo ammettere che non possono essere tutti ingenui

ALBIZZIE
07-03-2006, 15:52
Si tratta di una brochure dove sono elencati tutti i provvedimenti in favore della Chiesa promossi in questi anni dalla maggioranza di centrodestra, fra cui:
- la legge per la regoralizzazione degli insegnanti di religione,
- la legge per gli oratori,
- l'abolizione dell'Ici per gli enti ecclesiastici e non profit,
- la battaglia per il riferimento alle radici cristiane dell'Europa
- la difesa del crocifisso nelle scuole.
- la legge sulla procreazione assistita "approvata dal governo",
- La famiglia, cuore dell'attuale e fecondo lavoro pastorale di Benedetto XVI,

Don Aldo Antonelli ha rispedito al mittente l'opuscolo ...

beh? i patti non erano questi!

prima si fanno fare le leggi a favore ed ora che è il momento di ricambiare mandano indietro l'opuscolo?
ma chi si credono di essere 'sti parroci?

flisi71
07-03-2006, 16:06
beh? i patti non erano questi!

prima si fanno fare le leggi a favore ed ora che è il momento di ricambiare mandano indietro l'opuscolo?
ma chi si credono di essere 'sti parroci?

Anche nel mensile "VITA PASTORALE" non sono stati teneri con il premier.
Nell'editoriale è scritto testualmente:
Il Polo "ha elevato a sistema la corruzione e il furto. Basta vedere alcune leggi fatte per salvare certi personaggi e sopratutto pensare ai condoni: che cosa sono se non la legalizzazione dell'illegalità e dell'evasione fiscale? E questa è ancora un furto o è diventata una virtù?
....
I cristiani sanno che per un credente vale molto più l'esempio che l'astratta affermazione di valori."*

Vi sono anche altri giudizi su altri aspetti e su entrambi gli schieramenti, che però esulano l'ambito di questa discussione e che non riporto.



Ciao

Federico

* dopo aver letto questo paragrafo, provate a rileggervi alcuni interventi di qualche "teocon duro e puro" nella discussione su cosa dovrebbero votare i cattolici....

Gemma
07-03-2006, 16:41
sono certa ch questo parroco non si perde nemmeno un aggiornamento del blog di grillo :D

beh, che dire, fa piacere vedere che c'è ancora chi non si fa comprare con le regalìe, chi riesce ancora a vedere le cose oltre il "to ut des", una lettera coraggiosa, come coraggiosamente strisciante la lettera accompagnatoria della brochure.
Leggendola mi si è rievocata l'immagine delle mani grassocce e sudaticce dei vescovi di due secoli fa, quelli asserviti e complici della momarchi, con la quale viggiavano come i treni sui binari.
Solo che le mani grassocce dell'immagine erano quelle di bondi.


Purtroppo temo che per ognuno di questi parroci ce ne siano almeno 100 pronti alla riconoscenza... :(

Ziosilvio
07-03-2006, 16:56
Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d'Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra coalizione.

Aldo Antonelli
(parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006
Bravo don Aldo :mano:

twinpigs
07-03-2006, 17:04
bravo ma sarà trombato dall'alto... amen

StefAno Giammarco
07-03-2006, 17:06
Hai dimenticato, Lucio, l'introduzione:

"FI e la Dottrina sociale della Chiesa

Una lattera a Sandro Bondi di FI

di Aldo Antonelli

Facce di culo!
Non trovo altre parole.
Senza pudore, i turiferari del libertinaggio (altro che Casa delle libertà...), i lanzichenecchi della democrazia, gli abortisti dello stato sociale, si arrogano il diritto di entrare nelle sacrestie per canonizzarsi come "attuatori della Dottrina Sociale della Chiesa"!
Ho ricevuto, indirizzato alla parrocchia di cui sono parroco, un farneticante opuscolo.

Il titolo è: I FRUTTI E L’ALBERO

Sottotitolo: Cinque anni di governo Berlusconi letti alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa.

L’opuscolo è accompagnato da una lettera dell’on. Sandro Bondi, mentre il libretto è stato redatto a cura degli onn. Fabio Garagnani e Antonio Palmieri.
Siccome la parrocchia Santa Croce di Antrosano è una piccola parrocchia, immagino che il fascicolo sia stato inviato a tutte le parrocchie d’Italia. Ho preso carta e penna ed ho risposto con la lettera che allego.
Che bello se tutti i sacerdoti rispondessero in questi termini.
La lettera può essere ripresa, cambiata, integrata e rispedita all’indirizzo indicato.
Tra i miei corrispondenti vi sono molti preti.
Li invito a diffondere la lettera allegata e, sottoscritta, stamparla e spedirla al forzista!
Un abbraccio.
Aldo"

http://www.ildialogo.org/elezioni/facce02032006.htm

StefAno Giammarco
07-03-2006, 17:07
bravo ma sarà trombato dall'alto... amen

Non credo, sono anni che scrive ste cose, come altri d'altronde.

CYRANO
07-03-2006, 17:07
bravo ma sarà trombato dall'alto... amen

hai voglia. lo spediranno sul rifugio in vetta al monte bianco :D



Ciaozzz

Lucio Virzì
07-03-2006, 17:10
Hai dimenticato, Lucio, l'introduzione:


Ohibò! E come fai tu a conoscere il contenuto della mail che mi ha mandato una collega? :sofico:
A me è arrivata come l'ho postata ;)

LuVi

StefAno Giammarco
07-03-2006, 17:12
Comunque, a titolo di esempio e tanto per capire lo stile, posto un altro suo leggiadro componimento:

La fede insolente dei media

Aldo Antonelli e Raffaele Garofalo, preti

6 aprile 2005

"Se vuoi sapere la verità su te stesso devi morire o partire per un lungo viaggio". Per un papa non vale questa massima. Ancor meno per Wojtyla. A lui è stato attribuito già tutto in vita, dall'esaltazione più incondizionata alle riserve più esplicite.

Wojtyla è entrato nella storia e nel mito prima di morire. La morte di ogni essere umano porta via una parte di noi stessi, dice un poeta, ma esula da un sentire cristiano il culto idolatrico della persona. Il papa non è un faraone, è il "servo dei servi di Dio". Dice O. Wilde che il sopravvento della morte ci deve sottrarre all'uso ipocrita di dover dire tanto bene dei morti quanto male sappiamo dire dei vivi". Wojtyla è stato un papa re, nella realtà e nel mito. All'interno della Chiesa ha rafforzato una concezione dottrinaria e intransigente della fede. Mille anni prima avrebbe fatto anche le crociate, quelle vere. Il papa polacco ha fatto sua la massima di un celebre cardinale: "L'unico fanatismo ammesso è quello che ha per oggetto Dio".

Nonostante i pronunciamenti ufficiali, Wojtyla continuava a concepire la Chiesa cattolica come "società perfetta", seguendo la teologia per conciliare. Essa è l'unico porto di salvezza per l'umanità e custode esclusiva della verità di Cristo. Chi si è discostato dalle direttive del papa ha meritato la condanna ufficiale della rimozione da ogni incarico di responsabilità nella Chiesa. Si pensi ai vescovi avvicendati e ai tanti teologi messi a tacere, che vivono e operano ai margini dell'istituzione: un'altra "Chiesa del silenzio".

Se sono stati apprezzabili i gesti di avvicinamento alle altre religioni da parte di questo papa, tuttavia un autentico spirito ecumenico non è riuscito a prevalere perché dal Vaticano si guarda dall'alto in basso alle altre confessioni. La vera natura di Wojtyla si rivelava durante il Giubileo, quando il papa affermava che il terzo millennio doveva essere dedicato alla "conquista" del continente asiatico. Ma il Vangelo non mira al proselitismo, pone invece il cristiano sulla dimensione di chi deve convertire se stesso! Su questa scia si pose Giovanni XXIII quando annunciò che il Concilio doveva "rendere accogliente la nostra casa ai fratelli separati".

Wojtyla ha interrotto la linfa vitale del processo di crescita cui aveva dato inizio il Concilio; ha mortificato la coscienza comunitaria della Chiesa "popolo di Dio", riportando in auge la concezione piramidale di Essa.

"Nuovo "prigioniero del Vaticano", il papa è divenuto, egli stesso, vittima di una curia i cui maggiori esponenti, da lui stesso nominati, hanno portato la restaurazione a un punto tale da provocare reazioni crescenti persino negli ambienti moderati della Chiesa. La "nuova evangelizzazione" promossa da Wojtyla è caratterizzata da due principali orientamenti: da un lato quello dell'Opus Dei, volto a evangelizzare attraverso il potere, facendo della spiritualità un segno di eccellenza sociale; dall'altro, quello dei vari movimenti carismatici, esigenti in materia di comportamenti personali, con una tendenza a valorizzare aspetti di tipo affettivo, ma generalmente poco inclini a integrare una dimensione sociale". (F. Houtart).

Ha ravvivato un equivoco devozionismo mariano lontano dalla figura autentica di Maria.
Nelle allegorie del mondo pastorale semitico il "gregge" era un patrimonio prezioso per il pastore, l'altra parte di sé; nella Chiesa di Cristo il termine non può significare moltitudine passiva, protagonista di sole parate trionfali. C'è maggior spazio per i laici e per le donne nella Chiesa, oggi, ma per rivestire unicamente ruoli gregari, lontani da responsabilità ministeriali. Wojtyla ha condannato la Teologia della Liberazione, che si propone di liberare i poveri "in nome del Vangelo". Questo papa ha ammonito Ernesto Cardenal, che ha dedicato la vita al riscatto religioso e sociale dei contadini del Centro America, ma ha stretto la mano di Pinochet, mostrandosi con lui sul balcone della sua residenza.

Il papa polacco passerà alla storia come uno strenuo difensore dei diritti umani nella società civile, ma all'interno della sua Chiesa ha ridotto drasticamente gli spazi di libertà e di dialogo. Wojtyla ha vissuto il suo papato alla presenza ossessiva delle telecamere per cui sarà una dura impresa, per i successori, eguagliare la sua "mediaticità" estranea al "nascondimento" di Nazareth. I prossimi papi sapranno sottrarsi al trasporto emotivo delle folle, come fece Cristo che rifiutò di essere "proclamato re"? Questo papa non è morto nella "infamia" del venerdì santo, ma nel trionfo della domenica delle palme: è morto sulla ribalta, così come aveva scelto di vivere.
Un'anomala imitazione del Maestro.

Col soffio dello Spirito che rinnova, la Chiesa attende, ora, un papa meno "spettacolare", più vicino alla collegialità apostolica che all'impero dei cesari; un papa che, come Giovanni Battista, vedendo Cristo esclami: "è necessario che io diminuisca e Lui cresca"; un papa che "aprirà le porte a Cristo", ma non porrà la sua persona, di traverso, su quella soglia.

Sulmona/Avezzano, li 6 Aprile 2005

http://www.giovaniemissione.it/index.php?option=content&task=view&id=295&Itemid=100

twinpigs
07-03-2006, 17:12
Non credo, sono anni che scrive ste cose, come altri d'altronde.
si però adesso i tromboni guelfi ne hanno dato risalto mediatico (mai sentito nominare prima)
verrà trombato

StefAno Giammarco
07-03-2006, 17:13
hai voglia. lo spediranno sul rifugio in vetta al monte bianco :D



Ciaozzz

Dato il paese di cui è parroco sostanzialmente è già in vetta al Monte Bianco (prova a cercare su una cartina d'Abruzzo in provoncia dell'Aquila e ti renderai conto).

verloc
07-03-2006, 17:16
Leggendola mi si è rievocata l'immagine delle mani grassocce e sudaticce dei vescovi di due secoli fa, quelli asserviti e complici della momarchi, con la quale viggiavano come i treni sui binari...


due secoli fa?
Osserva bene il Cardinal Giordano (Napoli) :Puke:

ciao :)

StefAno Giammarco
07-03-2006, 17:16
Ohibò! E come fai tu a conoscere il contenuto della mail che mi ha mandato una collega?

Sei peggio dello smemorato di Collegno. Non ricordi, tempo fa tu stesso mi hai dato la pw della tua e-mail :sofico: