View Full Version : Prodi e il maledetto modello Danese
giannola
07-03-2006, 12:09
Prodi tempo fa se n'è uscito con l'idea di importare in italia il modello danese.
Ma perchè dico io ?
Dobbiamo forse tornare all'assistenzialismo ?
Meglio molto meglio il modello svedese, voi che ne pensate.
Prodi tempo fa se n'è uscito con l'idea di importare in italia il modello danese.
Ma perchè dico io ?
Dobbiamo forse tornare all'assistenzialismo ?
Meglio molto meglio il modello svedese, voi che ne pensate.
esplichiamo qualcosa riguardo alle differenze tra i due modelli?!
io di solito preferisco le modelle svedesi....... :stordita:
FastFreddy
07-03-2006, 12:19
Col modello danese c'ha provato Calderoli, ma non gli è andata molto bene!
Prodi vuole rubargli l'idea? :O
Prodi tempo fa se n'è uscito con l'idea di importare in italia il modello danese.
Ma perchè dico io ?
Dobbiamo forse tornare all'assistenzialismo ?
Meglio molto meglio il modello svedese, voi che ne pensate.
In Svezia hanno uno stato sociale molto forte, già mi immagino lo straccio di vesti dei capitalisti/anarco-liberisti nostrani.
giannola
07-03-2006, 12:52
a grandi linee nel modello danese: "alle imprese licenziare un lavoratore costa molto poco, più o meno come negli Stati Uniti, ma che possono fruire di un sussidio di disoccupazione che garantisce loro tre quarti del salario precedente anche tre anni dopo aver perso il lavoro."
Mentre nel modello svedese esistono le aziende di riqualificazione dei lavoratori, fino a 60 anni.
In pratica un lavoratore che perde il posto perchè il settore in cui lavora non tira più, viene riqualificato con corsi preceduti da test che ne valutino attitudini.
A seconda delle valutazioni il disoccupato farà dei corsi di 42/72 settimane che gli fornirano un nuovo profilo personale ed un nuovo inserimento professionale entro i 3 mesi successivi.
E' stato un articolo pubblicato sul Sole24ore di Domenica scorsa.
E' sicuramente più vantaggioso riqualificarsi e lavorare piuttosto che restare fermi, anche se salariati, perchè si perde fiducia in se stessi.
rastaban
07-03-2006, 13:48
L'ha detto ieri D'Alema a porta a porta, un obiettivo del Csx e' riformare gli ammortizzatori sociali che oggi non tutelano i lavoratori flessibili.
Il csx tempo fa diceva, se ben ricordo Prodi e Fassino, di voler inserire anche dei percorsi di guida e reinserimento nel mercato del lavoro, con possibilita' di riqualificazione, per le persone che perdono il posto.
evidentemente qualcosa di simile anche al modello svedese.
a grandi linee nel modello danese: "alle imprese licenziare un lavoratore costa molto poco, più o meno come negli Stati Uniti, ma che possono fruire di un sussidio di disoccupazione che garantisce loro tre quarti del salario precedente anche tre anni dopo aver perso il lavoro."
Mentre nel modello svedese esistono le aziende di riqualificazione dei lavoratori, fino a 60 anni.
In pratica un lavoratore che perde il posto perchè il settore in cui lavora non tira più, viene riqualificato con corsi preceduti da test che ne valutino attitudini.
A seconda delle valutazioni il disoccupato farà dei corsi di 42/72 settimane che gli fornirano un nuovo profilo personale ed un nuovo inserimento professionale entro i 3 mesi successivi.
E' stato un articolo pubblicato sul Sole24ore di Domenica scorsa.
E' sicuramente più vantaggioso riqualificarsi e lavorare piuttosto che restare fermi, anche se salariati, perchè si perde fiducia in se stessi.
oh, grazie, non sapevo proprio di cosa parlavate ;)
giannola
07-03-2006, 15:07
L'ha detto ieri D'Alema a porta a porta, un obiettivo del Csx e' riformare gli ammortizzatori sociali che oggi non tutelano i lavoratori flessibili.
Il csx tempo fa diceva, se ben ricordo Prodi e Fassino, di voler inserire anche dei percorsi di guida e reinserimento nel mercato del lavoro, con possibilita' di riqualificazione, per le persone che perdono il posto.
evidentemente qualcosa di simile anche al modello svedese.
il fatto è che a parole sono tutti bravi, ma coi fatti invece no.
Per gli svedesi è giusto che tutti possano avere un lavoro, ma tutti devono lavorare.
Che tradotto significa noi ti aiutiamo a trovare un lavoro, ma poi tu devi impegnarti.
Significa fare cambiare mentalità agli italiani ed ai sindacati, di smetterla di fare tanti scioperi e di mettere sempre i bastoni fra le ruote alle aziende.
Il mio non è un discorso di contestazione e spero che prima di rispondere leggiate tutto.
In Svezia sono proprio i sindacati che spingono chi ha perso il lavoro verso le agenzie di riqualificazione, e sempre i sindacati che parlano con le aziende per reinserire il riqualificato.
Qua in Italia i sindacati sanno solo intasare le città di protestatori.
Certo il modello danese è più vicino alla nostra mentalità assistenziale, ma è sicuramente meno competitivo.
Una persona che non lavora per 3 (o più) anni è una perdita notevole negli introiti dello stato.
Che tradotto significa noi ti aiutiamo a trovare un lavoro, ma poi tu devi impegnarti.
Significa fare cambiare mentalità agli italiani ed ai sindacati, di smetterla di fare tanti scioperi e di mettere sempre i bastoni fra le ruote alle aziende.
ecco appunto ;)
zerothehero
07-03-2006, 15:39
Prodi tempo fa se n'è uscito con l'idea di importare in italia il modello danese.
Ma perchè dico io ?
Dobbiamo forse tornare all'assistenzialismo ?
Meglio molto meglio il modello svedese, voi che ne pensate.
Il modello danese di stato sociale NON è affatto assistenzialista..ha un mercato del lavoro "liberista" e "dinamico" unito ai cosidetti "ammortizzatori sociali".
Gli svedesi hanno un modello piuttosto complicato da applicare in ITalia..sono socialdemocratici (che è la cosidetta "terza via" nè capitalismo liberista, ne comunismo collettivista). Hanno un elevata tassazione (superiore al 50%) e eccellenti servizi sociali...e poi loro sono poco meno di 9milioni..noi siamo 57milioni.
Il loro modello è eccellente, ma ho qualche dubbio sull'applicabilità di esso in Italia (principalmente per problemi di ordine culturale e politico).
Hanno un'etica protestante rigorosa, cosa che a noi manca.
Tra i due modelli il più applicabile in Italia è quello Danese...da noi un livello di tassazione così elevato aumenta il livello di corruzione e finirebbe per essere pagato dai soli lavoratori dipendenti (ed evaso in massa dalle nostre aziende[con il silenzio assenso da parte delle istituzioni] e dai lavoratori indipendenti).
Ripeto..non è applicabile in modello svedese in ITalia.
zerothehero
07-03-2006, 15:46
Significa fare cambiare mentalità agli italiani e
Auguri.. :fagiano: ..l'Italia non può applicare dei paradigmi che sono del tutto alieni alla propria storia e il modello svedese è alieno alla realtà italiana...
La forza dell'Italia sono le PMI,lesocietà di "grosso calibro" protette dalla rendita o da mercati poco competitivi e alcuni distretti industriali.
Inoltre siamo forti nella moda, nella meccanica e in altri settori (finmeccanica,luxottica etc.)
Meno si intromette lo stato (che da noi è altamente inefficiente) meglio è.
Non per una mia avversione nei confronti dello stato in generale, ma per la consapevolezza che lo stato italiano non sarà mai come quello svedese. :D
Prodi in questo caso ha ragione..tra un paradigma danese e uno svedese è meglio quello danese.
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