dantes76
05-03-2006, 13:48
L'esponente leghista commenta il riferimento alla sua t-shirt
con la vignetta, presente nel messaggio del vice di Bin Laden
Calderoli e le parole di Al Zawahiri
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/vignette2/calderisp/foto_7711079_58120.jpg
"Attaccato da Al Qaeda? Un onore"
<B>Calderoli e le parole di Al Zawahiri<br>"Attaccato da Al Qaeda? Un onore"</B>
Roberto Calderoli
TORINO - "E' un onore per me essere attaccato da Al Qaeda". L'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli, a Torino per un comizio elettorale, risponde così quando gli viene chiesto di commentare il riferimento alla sua t-shirt (quella, contestatissima, con la vignetta sull'Islam) presente nel messaggio audio diffuso ieri da Al Zawahiri, numero due di Al Qaeda.
"Non vorrei nemmeno entrare in questo bailamme mediatico sulle parole di Al Zawahiri - dice l'esponente leghista - in primo luogo perché sono abituato, e l'Occidente dovrebbe esserlo altrettanto, a parlare in faccia alle persone e non per messaggi di dubbia origine e interpretabilità. E poi perché io non ho provocato nessuno ma, semmai, ho avuto il coraggio di rispondere a provocazioni intollerabili".
Poi è il momento delle parole più concilianti. "Io non offendo e non ho mai offeso i credenti islamici o di qualsiasi religione - aggiunge Calderoli - semmai dovrei ringraziare gli islamici perché la loro religiosità ha finito per risvegliare una religiosità cristiana sopita da troppo tempo da una società materialista e consumista. Anzi, ho grande stima dei credenti, islamici compresi, perchè sono uomini che hanno un'anima difendono valori. Differente è il discorso di chi utilizza la religione per scopi diversi, come fanno i signori che, nascosti e riparati, eccitano gli animi dei semplici, mandandoli al massacro e utilizzano le masse popolari come carne da macello per deliranti attacchi contro l'occidente".
Infine, la chiosa, ancora su Al Zawahiri. "Ma che cosa ne sa questo signore della mia storia, delle mie idee? Come si permette questo signore di dare giudizi?". "Chi comanda stragi di cittadini innocenti nelle città e manda i giovani a morire come kamikaze non è un condottiero ma un terrorista e stop - conclude Calderoli - E io con la maglietta non ho voluto offendere i musulmani, ho voluto difendere il diritto ad avere idee diverse. Ho voluto alzare la voce contro la follia di chi, dietro il falso pretesto della religione, nasconde altre mire. Di chi usa l'integralismo come grimaldello per distruggere la nostra civiltà".
(5 marzo 2006)
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/vignette2/calderisp/calderisp.html
con la vignetta, presente nel messaggio del vice di Bin Laden
Calderoli e le parole di Al Zawahiri
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/vignette2/calderisp/foto_7711079_58120.jpg
"Attaccato da Al Qaeda? Un onore"
<B>Calderoli e le parole di Al Zawahiri<br>"Attaccato da Al Qaeda? Un onore"</B>
Roberto Calderoli
TORINO - "E' un onore per me essere attaccato da Al Qaeda". L'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli, a Torino per un comizio elettorale, risponde così quando gli viene chiesto di commentare il riferimento alla sua t-shirt (quella, contestatissima, con la vignetta sull'Islam) presente nel messaggio audio diffuso ieri da Al Zawahiri, numero due di Al Qaeda.
"Non vorrei nemmeno entrare in questo bailamme mediatico sulle parole di Al Zawahiri - dice l'esponente leghista - in primo luogo perché sono abituato, e l'Occidente dovrebbe esserlo altrettanto, a parlare in faccia alle persone e non per messaggi di dubbia origine e interpretabilità. E poi perché io non ho provocato nessuno ma, semmai, ho avuto il coraggio di rispondere a provocazioni intollerabili".
Poi è il momento delle parole più concilianti. "Io non offendo e non ho mai offeso i credenti islamici o di qualsiasi religione - aggiunge Calderoli - semmai dovrei ringraziare gli islamici perché la loro religiosità ha finito per risvegliare una religiosità cristiana sopita da troppo tempo da una società materialista e consumista. Anzi, ho grande stima dei credenti, islamici compresi, perchè sono uomini che hanno un'anima difendono valori. Differente è il discorso di chi utilizza la religione per scopi diversi, come fanno i signori che, nascosti e riparati, eccitano gli animi dei semplici, mandandoli al massacro e utilizzano le masse popolari come carne da macello per deliranti attacchi contro l'occidente".
Infine, la chiosa, ancora su Al Zawahiri. "Ma che cosa ne sa questo signore della mia storia, delle mie idee? Come si permette questo signore di dare giudizi?". "Chi comanda stragi di cittadini innocenti nelle città e manda i giovani a morire come kamikaze non è un condottiero ma un terrorista e stop - conclude Calderoli - E io con la maglietta non ho voluto offendere i musulmani, ho voluto difendere il diritto ad avere idee diverse. Ho voluto alzare la voce contro la follia di chi, dietro il falso pretesto della religione, nasconde altre mire. Di chi usa l'integralismo come grimaldello per distruggere la nostra civiltà".
(5 marzo 2006)
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/vignette2/calderisp/calderisp.html