plutus
02-03-2006, 22:55
Gheddafi: non escludo altri attacchi a Italia
In un discorso il leader libico minaccia il nostro Paese: se Roma si rifiuterà di indennizzare Tripoli ci saranno altre aggressioni
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TRIPOLI (LIBIA) - Era l'uccisione del console italiano Franco Maria Pirrello lo scopo dei libici che il mese scorso presero d'assalto il consolato d'Italia a Bengasi: così afferma il capo del regime libico Moammar Gheddafi, il quale ammonisce gli italiani che non si possono escludere altre aggressioni in futuro, se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico per quanto commesso dal regime coloniale italiano in Libia, un regime sotto il quale - ha detto Gheddafi - migliaia di libici furono uccisi.
ODIO - «I libici odiano l'Italia, non la Danimarca. I libici cercano qualsiasi occasione per sfogare la loro rabbia contro l'Italia dal 1911, quando l'Italia occupò la Libia», ha aggiunto il leader libico. «La ragione di ciò è che l'Italia ha mancato di risarcire i libici per le loro sofferenze», ha spiegato. La polizia anti-sommossa libica ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite oltre 60 per impedire ai dimostranti di dare l'assalto alla sede diplomatica italiana, il 17 febbraio scorso. È la prima volta che la Libia mette in relazione la manifestazione di Bengasi con il dominio coloniale italiano in Libia. La polizia antisommossa libica ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite oltre 60 per fermare la protesta diretta a occupare la sede del consolato italiano il 17 febbraio scorso. Secondo le autorità libiche, la manifestazione sarebbe stata scatenata dall'irritazione dei libici per le vignette su Maometto. Pubblicate inizialmente su un giornale danese erano state poi rilanciate in Italia dall'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli, che aveva cercato di mostrarle in tv su una maglietta, prima di essere costretto a dimettersi. E' la prima volta che Tripoli attribuisce la protesta di Bengasi al dominio coloniale italiano in Libia.
RELAZIONI CON L'ITALIA - Nel suo discorso, trasmesso in diretta dalla televisione di Stato libica, Gheddafi ha altresì sottolineato che, nonostante che la Libia abbia buone relazioni con il governo italiano e con leader dell'opposizione in Italia, Roma deve indennizzare Tripoli. «Vogliamo trarre profitto dai buoni legami che abbiamo ora con l'Italia per vedere che l'Italia paghi risarcimenti. La ragione è impedire un ripetersi della colonizzazione in futuro, perchè nessuno sa come l'Italia potra essere nei prossimi 50 o 100 anni», ha aggiunto il leader libico.
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Qualcuno magari crede ancora alla scusa delle vignette....
In un discorso il leader libico minaccia il nostro Paese: se Roma si rifiuterà di indennizzare Tripoli ci saranno altre aggressioni
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TRIPOLI (LIBIA) - Era l'uccisione del console italiano Franco Maria Pirrello lo scopo dei libici che il mese scorso presero d'assalto il consolato d'Italia a Bengasi: così afferma il capo del regime libico Moammar Gheddafi, il quale ammonisce gli italiani che non si possono escludere altre aggressioni in futuro, se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico per quanto commesso dal regime coloniale italiano in Libia, un regime sotto il quale - ha detto Gheddafi - migliaia di libici furono uccisi.
ODIO - «I libici odiano l'Italia, non la Danimarca. I libici cercano qualsiasi occasione per sfogare la loro rabbia contro l'Italia dal 1911, quando l'Italia occupò la Libia», ha aggiunto il leader libico. «La ragione di ciò è che l'Italia ha mancato di risarcire i libici per le loro sofferenze», ha spiegato. La polizia anti-sommossa libica ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite oltre 60 per impedire ai dimostranti di dare l'assalto alla sede diplomatica italiana, il 17 febbraio scorso. È la prima volta che la Libia mette in relazione la manifestazione di Bengasi con il dominio coloniale italiano in Libia. La polizia antisommossa libica ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite oltre 60 per fermare la protesta diretta a occupare la sede del consolato italiano il 17 febbraio scorso. Secondo le autorità libiche, la manifestazione sarebbe stata scatenata dall'irritazione dei libici per le vignette su Maometto. Pubblicate inizialmente su un giornale danese erano state poi rilanciate in Italia dall'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli, che aveva cercato di mostrarle in tv su una maglietta, prima di essere costretto a dimettersi. E' la prima volta che Tripoli attribuisce la protesta di Bengasi al dominio coloniale italiano in Libia.
RELAZIONI CON L'ITALIA - Nel suo discorso, trasmesso in diretta dalla televisione di Stato libica, Gheddafi ha altresì sottolineato che, nonostante che la Libia abbia buone relazioni con il governo italiano e con leader dell'opposizione in Italia, Roma deve indennizzare Tripoli. «Vogliamo trarre profitto dai buoni legami che abbiamo ora con l'Italia per vedere che l'Italia paghi risarcimenti. La ragione è impedire un ripetersi della colonizzazione in futuro, perchè nessuno sa come l'Italia potra essere nei prossimi 50 o 100 anni», ha aggiunto il leader libico.
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Qualcuno magari crede ancora alla scusa delle vignette....