Pitonti
28-02-2006, 17:21
Bush: «Rapporto con Berlusconi strategico»
Il presidente al premier in visita negli Usa: «Il mio rapporto non è solo personale, ma è importante per gettare fondamenta pace»
WASHINGTON (USA) - «Il mio rapporto» con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi «non è personale, ma è strategico ed è importante per i nostri popoli ed è importante per gettare le fondamenta della pace»: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, al termine dell'incontro con il premier Silvio Berlusconi nello Studio Ovale.
Il premier Silvio Berlusconi (a sinistra) con il presidente Usa George W. Bush (Reuters)
Il premier Silvio Berlusconi (a sinistra) con il presidente Usa George W. Bush (Reuters)
«Ho imparato che Silvio è un uomo che rispetta la parola data. Un uomo che assicura stabilità. C'è anche qualche occasione in cui non andiamo d'accordo, ma almeno so come la pensa...» ha aggiunto Bush con un largo sorriso e «dribblando» la domanda se in caso di vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni italiane i rapporti tra Italia e Usa saranno gli stessi.
STABILITA' - Il presidente Usa ha poi elogiato Berlusconi e la stabilità in politica: «E' importante - ha detto Bush - perchè quando i governi durano solo un anno non è così positivo e poi bisogna far fatica per conoscere i nuovi governanti. Berlusconi ha portato stabilità in Italia. È importante per il presidente americano poter lavorare con qualcuno in maniera coerente e stabile ed io apprezzo la stabilità che il premier ha portato al governo italiano e a un nostro stretto amico e alleato. Inoltre ogni volta che lo ricevo alla Casa Bianca mi si solleva il morale, perchè è una persona così positiva e così ottimista» ha spiegato il presidente Bush. «Abbiamo solo portato nella politica i valori che esistono nel mondo del lavoro e dello sport» ha replicato Berlusconi.
RITIRO - «Noi abbiamo annunciato un piano progressivo delle nostre truppe che si concluderà entro la fine di questo anno» conferma Berlusconi a proposito del ritiro dall'Iraq. Si tratta «di un piano concordato con i nostri alleati e con il governo iracheno».Il ririro è possibile, dice, «perchè abbiamo addestrato un numero di uomini che consentirà al governo iracheno di mantenere l’ordine e garantire la sicurezza dei cittadini attraverso i propri uomini. Per questa ragione nella provincia a noi affidata saranno tremila i soldati che rientreranno, ma saranno diecimila gli iracheni che garantiranno la sicurezza"
«FUNERALE DI PRODI» - «Un party d’addio? Pensavo fosse invece il funerale di Prodi». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è rivolto così al termine della conferenza stampa nella sala ovale della Casa Bianca al presidente americano, George W. Bush, in riferimento alla battuta con la quale il leader dell’Unione ha salutato la sua visita negli Stati Uniti. Nel corso della conferenza stampa era stata infatti rivolta una domanda al premier circa le dichiarazioni di Prodi, alla quale sia Berlusconi che Bush hanno risposto con una risata. Al momento di congedare i giornalisti, Berlusconi si è allora rivolto al presidente americano spiegandogli «di non aver risposto prima perché non avevo capito la domanda. Ma più che un party d’addio mi sembra un funerale per Prodi».
corriere
28 febbraio 2006
Il presidente al premier in visita negli Usa: «Il mio rapporto non è solo personale, ma è importante per gettare fondamenta pace»
WASHINGTON (USA) - «Il mio rapporto» con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi «non è personale, ma è strategico ed è importante per i nostri popoli ed è importante per gettare le fondamenta della pace»: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, al termine dell'incontro con il premier Silvio Berlusconi nello Studio Ovale.
Il premier Silvio Berlusconi (a sinistra) con il presidente Usa George W. Bush (Reuters)
Il premier Silvio Berlusconi (a sinistra) con il presidente Usa George W. Bush (Reuters)
«Ho imparato che Silvio è un uomo che rispetta la parola data. Un uomo che assicura stabilità. C'è anche qualche occasione in cui non andiamo d'accordo, ma almeno so come la pensa...» ha aggiunto Bush con un largo sorriso e «dribblando» la domanda se in caso di vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni italiane i rapporti tra Italia e Usa saranno gli stessi.
STABILITA' - Il presidente Usa ha poi elogiato Berlusconi e la stabilità in politica: «E' importante - ha detto Bush - perchè quando i governi durano solo un anno non è così positivo e poi bisogna far fatica per conoscere i nuovi governanti. Berlusconi ha portato stabilità in Italia. È importante per il presidente americano poter lavorare con qualcuno in maniera coerente e stabile ed io apprezzo la stabilità che il premier ha portato al governo italiano e a un nostro stretto amico e alleato. Inoltre ogni volta che lo ricevo alla Casa Bianca mi si solleva il morale, perchè è una persona così positiva e così ottimista» ha spiegato il presidente Bush. «Abbiamo solo portato nella politica i valori che esistono nel mondo del lavoro e dello sport» ha replicato Berlusconi.
RITIRO - «Noi abbiamo annunciato un piano progressivo delle nostre truppe che si concluderà entro la fine di questo anno» conferma Berlusconi a proposito del ritiro dall'Iraq. Si tratta «di un piano concordato con i nostri alleati e con il governo iracheno».Il ririro è possibile, dice, «perchè abbiamo addestrato un numero di uomini che consentirà al governo iracheno di mantenere l’ordine e garantire la sicurezza dei cittadini attraverso i propri uomini. Per questa ragione nella provincia a noi affidata saranno tremila i soldati che rientreranno, ma saranno diecimila gli iracheni che garantiranno la sicurezza"
«FUNERALE DI PRODI» - «Un party d’addio? Pensavo fosse invece il funerale di Prodi». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è rivolto così al termine della conferenza stampa nella sala ovale della Casa Bianca al presidente americano, George W. Bush, in riferimento alla battuta con la quale il leader dell’Unione ha salutato la sua visita negli Stati Uniti. Nel corso della conferenza stampa era stata infatti rivolta una domanda al premier circa le dichiarazioni di Prodi, alla quale sia Berlusconi che Bush hanno risposto con una risata. Al momento di congedare i giornalisti, Berlusconi si è allora rivolto al presidente americano spiegandogli «di non aver risposto prima perché non avevo capito la domanda. Ma più che un party d’addio mi sembra un funerale per Prodi».
corriere
28 febbraio 2006