dantes76
20-02-2006, 23:19
20 febbraio 2006
Le notizie del Corriere via SMS: invia NEWS al 48436.
La dichiarazione alla trasmissione tv «Era LaRai 21.15»
Cuffaro: la mafia è anche rossa
Il presidente della regione siciliana: Cosa nostra preferisce chi governa e in Sicilia ci sono anche amministrazioni di centrosinistra
Totò Cuffaro (Emblema)
ROMA - Una dura accusa. «In Sicilia ci sono anche amministrazioni di centrosinistra. La mafia cambia colore a seconda degli affari che deve portare avanti. O la mafia non ha avuto in tanti anni rapporti con chi ha vinto le gare, oppure ha avuto anche rapporti con chi non è nè bianco, nè nero ma è rosso. C'è poco da fare: la mafia preferisce chi governa, a prescindere dal colore, perchè ci sono più possibilità di fare affari» Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, in un'intervista concessa alla trasmissione d'approfondimento politico "Era LaRai 21.15", in onda su Canale Italia.
ATTACCO A D'ALEMA - «Vorrei ricordare all'onorevole D'Alema, con cui non azzardo paragoni - lui è comunista, io no, lui ha fatto una scuola sovietica, io no - che sono stato eletto parlamentare europeo; potevo tenere l'immunità che avevo». «Io non cerco nessuna immunità - ha aggiunto il governatore siciliano - ho scelto di lavorare in Sicilia pur sapendo di andare incontro ad un processo.
Mi faccio processare con rispetto da un Tribunale, invece non accetto processi di piazza. Non voglio neanche dire di piazza, nel senso che ora non hanno le piazze e tendono a processarci sui mass media. Comunque, se qualcuno pensa di intimidirmi sbaglia. Ribadisco con forza, se dovessi essere condannato in primo appello, non attenderò gli altri gradi di giudizio, mi dimetterò e poi mi difenderò da non politico».
RITIRARMI? - «Era giusto che io mi ritirassi dalla politica? Ho chiesto al mio partito e mi hanno spinto a continuare. Io davvero ho la coscienza a posto, ho visto i sorrisi e gli entusiasmi della gente che mi sostiene, dei siciliani che mi vogliono bene. Non potevo deluderli». «Indubbiamente sono un uomo che ha gestito e che gestisce il potere.
Ci mancherebbe, faccio politica, la politica è per definizione la gestione del potere legittimo, ma di certo non l'ho fatto con l'intento per il quale sono sotto processo. Non l'ho mai esercitato fine a se stesso, per arricchire me o i miei amici, ma per diventare il punto di riferimento di determinati settori, questo sì.
Ma non è certo un reato». «Portando avanti i nove punti che io ho proposto ai siciliani di fatto ci si accorge che si toglie acqua alla mafia - ha proseguito Cuffaro. - Nel programma nuovo c'è un riferimento esplicito alla lotta alla mafia, ma l'importante sono i fatti. Mi hanno persino accusato di strumentalità quando ho fatto una campagna mediatica dicendo che la mafia fa schifo. La lotta alla mafia è una scelta politica. La mafia è sottosviluppo, è non avere l'acqua tutto il giorno a casa perchè il pozzo è in mano al mafioso di turno, la mafia è disoccupazione, etc. Il compito della politica è attuare programmi che danneggino la mafia.
Ma la mafia non la si combatte solo così, la mafia la si deve reprimere, e questo è compito delle forze dell'ordine».
BACIARE I CITTADINI SCELTA POLITICA «Avere rapporti diretti con i cittadini è una scelta politica, soprattutto con l'elezione diretta. Se poi gli elettori decidessero di eleggere un candidato che si chiude in una torre d'avorio, è un loro diritto, ma questo non è il mio stile. Preferisco baciare una persona sbagliata piuttosto che non baciare nessuno» ha poi dichiarato il presidente della Regione Sicilia, Cuffaro, nell'intervista rilasciata a Canale Italia.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/02_Febbraio/20/cuff.html
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La dichiarazione alla trasmissione tv «Era LaRai 21.15»
Cuffaro: la mafia è anche rossa
Il presidente della regione siciliana: Cosa nostra preferisce chi governa e in Sicilia ci sono anche amministrazioni di centrosinistra
Totò Cuffaro (Emblema)
ROMA - Una dura accusa. «In Sicilia ci sono anche amministrazioni di centrosinistra. La mafia cambia colore a seconda degli affari che deve portare avanti. O la mafia non ha avuto in tanti anni rapporti con chi ha vinto le gare, oppure ha avuto anche rapporti con chi non è nè bianco, nè nero ma è rosso. C'è poco da fare: la mafia preferisce chi governa, a prescindere dal colore, perchè ci sono più possibilità di fare affari» Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, in un'intervista concessa alla trasmissione d'approfondimento politico "Era LaRai 21.15", in onda su Canale Italia.
ATTACCO A D'ALEMA - «Vorrei ricordare all'onorevole D'Alema, con cui non azzardo paragoni - lui è comunista, io no, lui ha fatto una scuola sovietica, io no - che sono stato eletto parlamentare europeo; potevo tenere l'immunità che avevo». «Io non cerco nessuna immunità - ha aggiunto il governatore siciliano - ho scelto di lavorare in Sicilia pur sapendo di andare incontro ad un processo.
Mi faccio processare con rispetto da un Tribunale, invece non accetto processi di piazza. Non voglio neanche dire di piazza, nel senso che ora non hanno le piazze e tendono a processarci sui mass media. Comunque, se qualcuno pensa di intimidirmi sbaglia. Ribadisco con forza, se dovessi essere condannato in primo appello, non attenderò gli altri gradi di giudizio, mi dimetterò e poi mi difenderò da non politico».
RITIRARMI? - «Era giusto che io mi ritirassi dalla politica? Ho chiesto al mio partito e mi hanno spinto a continuare. Io davvero ho la coscienza a posto, ho visto i sorrisi e gli entusiasmi della gente che mi sostiene, dei siciliani che mi vogliono bene. Non potevo deluderli». «Indubbiamente sono un uomo che ha gestito e che gestisce il potere.
Ci mancherebbe, faccio politica, la politica è per definizione la gestione del potere legittimo, ma di certo non l'ho fatto con l'intento per il quale sono sotto processo. Non l'ho mai esercitato fine a se stesso, per arricchire me o i miei amici, ma per diventare il punto di riferimento di determinati settori, questo sì.
Ma non è certo un reato». «Portando avanti i nove punti che io ho proposto ai siciliani di fatto ci si accorge che si toglie acqua alla mafia - ha proseguito Cuffaro. - Nel programma nuovo c'è un riferimento esplicito alla lotta alla mafia, ma l'importante sono i fatti. Mi hanno persino accusato di strumentalità quando ho fatto una campagna mediatica dicendo che la mafia fa schifo. La lotta alla mafia è una scelta politica. La mafia è sottosviluppo, è non avere l'acqua tutto il giorno a casa perchè il pozzo è in mano al mafioso di turno, la mafia è disoccupazione, etc. Il compito della politica è attuare programmi che danneggino la mafia.
Ma la mafia non la si combatte solo così, la mafia la si deve reprimere, e questo è compito delle forze dell'ordine».
BACIARE I CITTADINI SCELTA POLITICA «Avere rapporti diretti con i cittadini è una scelta politica, soprattutto con l'elezione diretta. Se poi gli elettori decidessero di eleggere un candidato che si chiude in una torre d'avorio, è un loro diritto, ma questo non è il mio stile. Preferisco baciare una persona sbagliata piuttosto che non baciare nessuno» ha poi dichiarato il presidente della Regione Sicilia, Cuffaro, nell'intervista rilasciata a Canale Italia.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/02_Febbraio/20/cuff.html