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View Full Version : il 37% degli italiani vorrebbe vivere all' estero


sempreio
20-02-2006, 13:55
Eurispes, il 37,8% degli italiani
si trasferirebbe all'estero
La percentuale sale al 54,1% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni
di ROSARIA AMATO


Il Paese dove preferirebbero vivere gli studenti italiani è la Gran Bretagna

ROMA - Quasi quattro milioni di italiani vivono all'estero, ma coloro che si trasferirebbero volentieri sono molti di più, il 37,8%, secondo un sondaggio diffuso oggi dall'Eurispes. Una percentuale che sale notevolmente se riferita ai giovani tra i 18 e i 24 anni (54,1%) e le persone di età compresa tra i 25 e i 34 (50,5%).

Emigrerebbero volentieri soprattutto laureati e diplomati: la percentuale va al 55,2% nel primo caso e al 45,9% nel secondo, mentre solo il 14,1% di coloro che hanno la licenza elementare farebbe la stessa scelta.

Rispetto alla professione svolta, i non occupati e gli studenti sono in gran parte pronti a trasferirsi (rispettivamente il 60,2% e il 64%), seguiti da liberi professionisti, commercianti e lavoratori autonomi (45,5%).

Maggiore motivazione a trasferirsi viene espressa dagli intervistati che dichiarano la propria appartenenza al centro-sinistra e alla sinistra (46,1% e 42,7%) seguiti da coloro che si collocano al centro (39,3%). Meno motivati gli elettori di destra (20,6%) e centro-destra (21,3%).

Il Paese dove gli italiani si trasferirebbero più volentieri è la Spagna (14,2%), che affascina maggiormente i dirigenti, gli organi direttivi, i quadri e gli imprenditori. La seguono di poco la Francia (12%), preferita dai pensionati e la Gran Bretagna (9%), prescelta dagli studenti. Ottengono un buon gradimento anche la Svizzera (7,8%), preferita da operai e casalinghe, e gli Stati Uniti (7,3%), preferiti da coloro che lavorano in proprio; seguono la Germania e dall'Austria, che sarebbero la meta rispettivamente del 3,7% e del 2,8% degli intervistati. Il 2,2% degli italiani, inoltre, sarebbe felice di andare nel continente australiano e l'1,4% in quello africano. Il Nord-Europa è ambito dal 2,5% degli intervistati che, in particolare, andrebbero in Scandinavia (1,5%) e in Svezia (1%).

La maggior parte degli intervistati si recherebbe in altri Paesi perché questi offrono maggiori opportunità lavorative (25,7%), oppure perché spinti dalla curiosità (22,9%). Il 14,2% degli interpellati ha indicato come motivazione la vivacità culturale e il 13,1% le maggiori opportunità per i figli. Le altre possibilità di risposta: più libertà d'opinione e di espressione, più sicurezza, minore costo della vita, clima politico migliore, contatto con la natura, si attestano su percentuali molto vicine fra loro.

Secondo i dati del Ministero dell'Interno, elaborati dall'Eurispes, al 2005 sono quasi 4 milioni gli italiani residenti all'estero: si tratta in particolare di 1.944.526 famiglie, la maggior parte delle quali ha spostato la propria residenza in altri paesi europei (1.058.998 famiglie). Più della metà (il 56 per cento) provengono dalle regioni meridionali e dalle Isole: la Sicilia è in testa con il 17 per cento.

Gli emigranti scelgono soprattutto l'Europa (57,7%), ma in testa ai Paesi dove effettivamente gli italiani si trasferiscono non c'è la Spagna, in cima alle preferenze, ma la Germania, con 20% dei soggiornanti, seguita dall'Argentina e poi dalla Svizzera (14,7 per cento), e dalla Francia (10,2 per cento).




:rolleyes: penso che sia un dato inequivocabile sulle prospettive future dell' italia e come si vede dai dati i giovani con più alta scolarizzazione non vogliono rimanere in italia. se poi facessimo un sondaggio qui nel forum le percentuali sicuramente aumenterebbero. mi chiedo dove finirà l' italia.

MSciglio
20-02-2006, 14:00
Eurispes, il 37,8% degli italiani
si trasferirebbe all'estero
La percentuale sale al 54,1% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni
di ROSARIA AMATO


Il Paese dove preferirebbero vivere gli studenti italiani è la Gran Bretagna

ROMA - Quasi quattro milioni di italiani vivono all'estero, ma coloro che si trasferirebbero volentieri sono molti di più, il 37,8%, secondo un sondaggio diffuso oggi dall'Eurispes. Una percentuale che sale notevolmente se riferita ai giovani tra i 18 e i 24 anni (54,1%) e le persone di età compresa tra i 25 e i 34 (50,5%).

Emigrerebbero volentieri soprattutto laureati e diplomati: la percentuale va al 55,2% nel primo caso e al 45,9% nel secondo, mentre solo il 14,1% di coloro che hanno la licenza elementare farebbe la stessa scelta.

Rispetto alla professione svolta, i non occupati e gli studenti sono in gran parte pronti a trasferirsi (rispettivamente il 60,2% e il 64%), seguiti da liberi professionisti, commercianti e lavoratori autonomi (45,5%).

Maggiore motivazione a trasferirsi viene espressa dagli intervistati che dichiarano la propria appartenenza al centro-sinistra e alla sinistra (46,1% e 42,7%) seguiti da coloro che si collocano al centro (39,3%). Meno motivati gli elettori di destra (20,6%) e centro-destra (21,3%).

Il Paese dove gli italiani si trasferirebbero più volentieri è la Spagna (14,2%), che affascina maggiormente i dirigenti, gli organi direttivi, i quadri e gli imprenditori. La seguono di poco la Francia (12%), preferita dai pensionati e la Gran Bretagna (9%), prescelta dagli studenti. Ottengono un buon gradimento anche la Svizzera (7,8%), preferita da operai e casalinghe, e gli Stati Uniti (7,3%), preferiti da coloro che lavorano in proprio; seguono la Germania e dall'Austria, che sarebbero la meta rispettivamente del 3,7% e del 2,8% degli intervistati. Il 2,2% degli italiani, inoltre, sarebbe felice di andare nel continente australiano e l'1,4% in quello africano. Il Nord-Europa è ambito dal 2,5% degli intervistati che, in particolare, andrebbero in Scandinavia (1,5%) e in Svezia (1%).

La maggior parte degli intervistati si recherebbe in altri Paesi perché questi offrono maggiori opportunità lavorative (25,7%), oppure perché spinti dalla curiosità (22,9%). Il 14,2% degli interpellati ha indicato come motivazione la vivacità culturale e il 13,1% le maggiori opportunità per i figli. Le altre possibilità di risposta: più libertà d'opinione e di espressione, più sicurezza, minore costo della vita, clima politico migliore, contatto con la natura, si attestano su percentuali molto vicine fra loro.

Secondo i dati del Ministero dell'Interno, elaborati dall'Eurispes, al 2005 sono quasi 4 milioni gli italiani residenti all'estero: si tratta in particolare di 1.944.526 famiglie, la maggior parte delle quali ha spostato la propria residenza in altri paesi europei (1.058.998 famiglie). Più della metà (il 56 per cento) provengono dalle regioni meridionali e dalle Isole: la Sicilia è in testa con il 17 per cento.

Gli emigranti scelgono soprattutto l'Europa (57,7%), ma in testa ai Paesi dove effettivamente gli italiani si trasferiscono non c'è la Spagna, in cima alle preferenze, ma la Germania, con 20% dei soggiornanti, seguita dall'Argentina e poi dalla Svizzera (14,7 per cento), e dalla Francia (10,2 per cento).




:rolleyes: penso che sia un dato inequivocabile sulle prospettive future dell' italia e come si vede dai dati i giovani con più alta scolarizzazione non vogliono rimanere in italia. se poi facessimo un sondaggio qui nel forum le percentuali sicuramente aumenterebbero. mi chiedo dove finirà l' italia.

La cosa piu' preoccupante secondo me e' che escono persone specializzate ed entra solamente bassa manovalanza. Sono curioso di vedere come sara' l'Italia tra 10 anni :)

ErbaLibera
20-02-2006, 14:05
La cosa piu' preoccupante secondo me e' che escono persone specializzate ed entra solamente bassa manovalanza. Sono curioso di vedere come sara' l'Italia tra 10 anni :)

Sotto una montagna di guano con tutte le migliori menti fuggite all'estero,l'unico lavoro possibile sarà quello manovale o il leccaculismo all'imprenditore straniero che viene da noi perchè saremo la nuova Cina(sotto il punto di vista lavorativo).
Però stiam tranquilli che chi ha il culo al caldo adesso ce l'avrà anche fra 10 anni a rimetterci sarà sempre la persona comune a cui basterà dare il grande fratello per far si che ogni problema sia dimenticato.
Io personalmente sono in quel 37% è gia da un paio di mesi che ho preso contatti e sto inviando curriculum proprio in Spagna appena trovo qualcosa fanculo al nano e al professore che marciscano nella loro repubblica delle banane.

Dark Jack
20-02-2006, 14:05
Sono curioso di vedere come sara' l'Italia tra 10 anni :)
Come merita di essere da tempo

Lucio Virzì
20-02-2006, 14:08
Felice di essere nel 63% che vuole rimanere nella amata Italia :)
Domani è un altro giorno :)

LuVi

Northern Antarctica
20-02-2006, 14:10
Trasferirsi permanentemente no, ma temporaneamente (un anno - un anno e mezzo) sì

FastFreddy
20-02-2006, 14:15
Anch'io ho fatto diversi periodi all'estero, ma solamente perchè mi capitò l'occasione di lavori interessanti, non certo perchè deluso del mio paese o desideroso di andarmene...

sempreio
20-02-2006, 14:42
Trasferirsi permanentemente no, ma temporaneamente (un anno - un anno e mezzo) sì


ma è diverso tu lavori per una multinazionale straniera, quindi non temi più di tanto di perdere il posto di lavoro, altro discorso lavorare per una di quelle micro imprese medio-piccole che spariscono dall' oggi al domani

sempreio
20-02-2006, 14:51
Felice di essere nel 63% che vuole rimanere nella amata Italia :)
Domani è un altro giorno :)

LuVi


l' italia sarà pure bella ma certamente non ci sono più prospettive per i giovani come qualche anno fa. ormai ci sono ragazzini con la terza media che guadagnano 3-4 volte di più di uno laureato in materie specialistiche, è giusto? forse era meglio che fosse passata integralmente la legge Bolkestain, invece abbiamo l' idraulico che prende 10mila euro al mese, il meccanico con tre ville al mare, il gommista con lo yacht e il laureato che non arriva a fine mese.

sempreio
20-02-2006, 14:52
La cosa piu' preoccupante secondo me e' che escono persone specializzate ed entra solamente bassa manovalanza. Sono curioso di vedere come sara' l'Italia tra 10 anni :)



basta prendere l' aereo e andare in africa....

recoil
20-02-2006, 15:53
faccio parte di quel 37% ma il governo che abbiamo non c'entra niente. voglio almeno provare a viverci, soprattutto perché mi piacerebbe una realizzazione a livello professionale che difficilmente otterrei qui.
per il resto amo l'Italia e credo che se mai mi trasferirò sarà temporaneamente, per tornare quanto prima nella mia amata Italia, salvo scoprire che all'estero si sta meglio anche dal punto di vista umano (dubito però)

Onisem
20-02-2006, 16:03
Eurispes, il 37,8% degli italiani
si trasferirebbe all'estero
La percentuale sale al 54,1% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni
di ROSARIA AMATO


Il Paese dove preferirebbero vivere gli studenti italiani è la Gran Bretagna

ROMA - [...]
mi chiedo dove finirà l' italia.
Dove vuoi che finisca? Continuerà a vivacchiare nella sua eccellente mediocrità continuando a mortificare ed appiattire quelle che potrebbero essere risorse straordinarie e punte di eccellenza e modernizzazione. Siamo sempre stati un popolo di emigranti, poi sulle ragioni di ciò si potrebbe anche discutere. Non vede quindi la novità, tutt'al più un accentuarsi del fenomeno in questi anni di anarchia politica ed economica.

Spectrum7glr
20-02-2006, 16:04
l' italia sarà pure bella ma certamente non ci sono più prospettive per i giovani come qualche anno fa. ormai ci sono ragazzini con la terza media che guadagnano 3-4 volte di più di uno laureato in materie specialistiche, è giusto? forse era meglio che fosse passata integralmente la legge Bolkestain, invece abbiamo l' idraulico che prende 10mila euro al mese, il meccanico con tre ville al mare, il gommista con lo yacht e il laureato che non arriva a fine mese.


non parlo del gommista e del meccanico...ma fammi spezzare un lancia per l'idraulico: solo il fatto che questi individui (anche la Domenica) siano pronti, con sprezzo del pericolo, a liberarti il cesso intasato salvandoti dall'invasione degli ultracorpi merita rispetto :D

Scherzi a parte: nessuno ti impedisce di andare a fare l'idraulico...che guadagnassero più del laureato medio era cosa risaputa anche 20 anni fa. Certo, oltre a fare cose che possono dare soddifazione dovrai essere pronto a montare scaldabagni e mettere le mani nella cacca degli altri ma se ti interessano i soldi è un buon lavoro.

Io personalmente vado all'università per avere il privilegio di fare un lavoro che possa piacermi...l'idraulico non mi piace altrimenti col cavolo che mi iscrivevo all'università. :)

Northern Antarctica
20-02-2006, 16:27
l' italia sarà pure bella ma certamente non ci sono più prospettive per i giovani come qualche anno fa. ormai ci sono ragazzini con la terza media che guadagnano 3-4 volte di più di uno laureato in materie specialistiche, è giusto? forse era meglio che fosse passata integralmente la legge Bolkestain, invece abbiamo l' idraulico che prende 10mila euro al mese, il meccanico con tre ville al mare, il gommista con lo yacht e il laureato che non arriva a fine mese.

il laureato non arriva a fine mese anche perché è costretto a pagare, oltre che alle sue, le tasse di alcuni individui appartenenti alle categorie precedenti che si fanno pagare al nero

bengy
20-02-2006, 16:43
Eurispes, il 37,8% degli italiani
si trasferirebbe all'estero



Salvo poi scoprire che in alcune regioni in Italia, tutto sommato, non si sta poi tanto male...

Satiel
20-02-2006, 17:06
Almeno un anno all'estero lo farei volentieri....negli USA possibilmente, ma poi tornerei indietro (salvo imprevisti :D )

Amilcare Barnabeo Salami
20-02-2006, 17:41
Mi trovo bene nella Capitale, ma Brasile o Olanda non mi dispiacerebbero, anche calcisticamente (però sono meteoropatico, e mi deprimo col cattivo tempo nordico, e la pioggerellina ininterrotta :( ).

GianoM
20-02-2006, 18:06
Canada arrivooooooooo!

..::CRI::..
20-02-2006, 18:25
Il Nord-Europa è ambito dal 2,5% degli intervistati che, in particolare, andrebbero in Scandinavia (1,5%) e in Svezia (1%).
:eek: :eek:
OT: A me risulta che la Scandinavia comprenda anche la Svezia. :rolleyes:

gpc
20-02-2006, 18:39
Bah, è solo perchè la gente non sa cosa voglia dire vivere all'estero.
Se sapessero di cosa stanno parlando, altro che 37%...


...anche 99%! :D
E non è questione di governo, come qualcuno qui vuole far credere (Propagandare! Propagandare! Propagandare!); è proprio una questione
- di ambiente;
- di società;
- di possibilità;
- di mentalità mafiosa dal profondo nord al profondo sud.

Northern Antarctica
20-02-2006, 19:01
Bah, è solo perchè la gente non sa cosa voglia dire vivere all'estero.
Se sapessero di cosa stanno parlando, altro che 37%...


...anche 99%! :D
E non è questione di governo, come qualcuno qui vuole far credere (Propagandare! Propagandare! Propagandare!); è proprio una questione
- di ambiente;
- di società;
- di possibilità;
- di mentalità mafiosa dal profondo nord al profondo sud.

Io credo che il sondaggio sia un po' mal posto: occorrerebbe ragionare a parità di condizioni.

Chiaro che se chiedi a uno che si trova in una regione italiana che si trova in condizioni un po' depresse - sia per le opportunità di lavoro, sia per la mentalità, sia per la vivacità culturale - di trasferirsi a Manhattan o a Parigi esso dirà di si.

Bisognerebbe ragionare invece a parità di condizioni. Supponiamo che io sia di Isernia (mi perdonino gli abitanti della zona, devo pure fare un esempio! :) ) e stia manifestando il desiderio di trasferirmi in Svezia: sto pensando a Stoccolma o nella zona artica a nord di Kiruna? Di sicuro è meglio il Molise.

Voglio andare negli USA: ho in mente Miami, San Francisco o una cittadina di provincia del New Jersey?

O il Canada. Natura, città moderne e a misura d'uomo come Vancouver, Toronto (caotica e brutta per i canadesi), ottimo sistema sociale. Ok. Ma qualcuno conosce il Quebec settentrionale? O la zona artica? Ho degli amici a Fort McMurray che stanno rimpiangendo i loro soggiorni nei Paesi mediorientali.

Oppure sono affascinato dall'Estremo Oriente!!! Tokyo o una provincia sconosciuta della Cina centro-occidentale?

La Spagna al primo posto. Rispetto le scelte, ma la Spagna non è tutta Madrid e la Costa Brava.

Davvero il nostro Paese fa così schifo? Gli immigrati che si stabiliscono a vivere qui tra mille difficoltà sono masochisti?

Non dico che l'Italia sia il paese di Bengodi. Ci sono delle nazioni come la Nuova Zelanda che, da qualsiasi punto le rigiri, sono davvero dei paradisi. Non faccio il campanilista, cerco solo di essere obiettivo. Se vai ad abitare all'estero in dei posti sperduti, anche all'interno di Paesi uniformemente riconosciuti "migliori" del nostro, ti capita di vedere le cose in maniera un po' meno superficiale.

MSciglio
20-02-2006, 19:08
Io credo che il sondaggio sia un po' mal posto: occorrerebbe ragionare a parità di condizioni.

Chiaro che se chiedi a uno che si trova in una regione italiana che si trova in condizioni un po' depresse - sia per le opportunità di lavoro, sia per la mentalità, sia per la vivacità culturale - di trasferirsi a Manhattan o a Parigi esso dirà di si.

Bisognerebbe ragionare invece a parità di condizioni. Supponiamo che io sia di Isernia (mi perdonino gli abitanti della zona, devo pure fare un esempio! :) ) e stia manifestando il desiderio di trasferirmi in Svezia: sto pensando a Stoccolma o nella zona artica a nord di Kiruna? Di sicuro è meglio il Molise.

Voglio andare negli USA: ho in mente Miami, San Francisco o una cittadina di provincia del New Jersey?

O il Canada. Natura, città moderne e a misura d'uomo come Vancouver, Toronto (caotica e brutta per i canadesi), ottimo sistema sociale. Ok. Ma qualcuno conosce il Quebec settentrionale? O la zona artica? Ho degli amici a Fort McMurray che stanno rimpiangendo i loro soggiorni nei Paesi mediorientali.

Oppure sono affascinato dall'Estremo Oriente!!! Tokyo o una provincia sconosciuta della Cina centro-occidentale?

La Spagna al primo posto. Rispetto le scelte, ma la Spagna non è tutta Madrid e la Costa Brava.

Davvero il nostro Paese fa così schifo? Gli immigrati che si stabiliscono a vivere qui tra mille difficoltà sono masochisti?

Non dico che l'Italia sia il paese di Bengodi. Ci sono delle nazioni come la Nuova Zelanda che, da qualsiasi punto le rigiri, sono davvero dei paradisi. Non faccio il campanilista, cerco solo di essere obiettivo. Se vai ad abitare all'estero in dei posti sperduti, anche all'interno di Paesi uniformemente riconosciuti "migliori" del nostro, ti capita di vedere le cose in maniera un po' meno superficiale.

Immagino sia sottointeso il fatto che chi vuole andare a vivere all'estero non aspira alla zona sperduta di un paese, a meno che non sei forzato ad andarci per motivi strettamente di lavoro.

Lucio Virzì
20-02-2006, 19:11
Comunque, considerando quanti imbecilli abbiamo esportato in giro per il mondo, che vadano pure fuori dall'Italia, sto 37%.... :rolleyes:

LuVi

gpc
20-02-2006, 19:17
Davvero il nostro Paese fa così schifo? Gli immigrati che si stabiliscono a vivere qui tra mille difficoltà sono masochisti?


Pieno rispetto al tuo punto di vista, ma non sono pienamente d'accordo.
Prima cosa, il fatto che qui si stia male -se uno non accetta certi compromessi- non significa che ovunque si stia peggio.
Seconda cosa, secondo me il nostro paese fa veramente così schifo, e lo dico con profondo dispiacere. Fa così schifo per la mentalità italiana, per come è diventata la società, per tutto. Ho avuto esperienze qui, nella civilissima :rolleyes: Emilia Romagna che mi hanno dato la conferma che la mafia non è un fenomeno del sud, è qualcosa -evidentemente- insito nella mentalità degli italiani che ha solo modi diversi di esprimersi, più o meno evidenti ma sempre presente e con sempre gli stessi effetti. Quando giri in auto verso il confine ti accorgi di essere uscito dall'Italia dalla sola cura del paesaggio e dei paesi, indice secondo me della mentalità delle persone del posto e specchio di ciò che può dare la politica -tutta-: chi non cura casa sua, può curare, per esempio, la cosa pubblica o cercherà di fare solo ed esclusivamente i suoi interessi? Siamo una nazione senza senso civico, senza responsabilità, una repubblica dove la res pubblica diventa privata quando c'è da quadagnarci e di nessuno quando c'è da investirci.
E' chiaro, c'è chi si ribella a questo, ma è una piccola parte e non toglie quello che sia l'andamento generale.

Northern Antarctica
20-02-2006, 19:17
Immagino sia sottointeso il fatto che chi vuole andare a vivere all'estero non aspira alla zona sperduta di un paese, a meno che non sei forzato ad andarci per motivi strettamente di lavoro.

E' sicuramente sottointeso nelle risposte di molti, e non escludo neanche che ci possa essere gente che abbia motivazioni "strane", come (esempio) uno che dalle Cinqueterre volesse trasferirsi in Bielorussia.

Quello che dico è che occorre fare un paragone obiettivo e a parità di condizioni. Il Triveneto offre più opportunità, è culturalmente più ricco e ci si muove meglio che non nella Norvegia settentrionale; allo stesso modo la qualità della vita di Copenaghen non è allo stesso livello di quella di Caltanissetta.

Una volta lessi una classifica della qualità della vita, delle opportunità eccetera divisa per regioni europee: non si parlava di Germania, Austria ecc. ma di Renania-Westfalia, Lombardia, Highlands, Finnmark, Estremadura eccetera. Vedessi che sorprese ;)

Northern Antarctica
20-02-2006, 19:26
Pieno rispetto al tuo punto di vista, ma non sono pienamente d'accordo.
Prima cosa, il fatto che qui si stia male -se uno non accetta certi compromessi- non significa che ovunque si stia peggio.
Seconda cosa, secondo me il nostro paese fa veramente così schifo, e lo dico con profondo dispiacere. Fa così schifo per la mentalità italiana, per come è diventata la società, per tutto. Ho avuto esperienze qui, nella civilissima :rolleyes: Emilia Romagna che mi hanno dato la conferma che la mafia non è un fenomeno del sud, è qualcosa -evidentemente- insito nella mentalità degli italiani che ha solo modi diversi di esprimersi, più o meno evidenti ma sempre presente e con sempre gli stessi effetti. Quando giri in auto verso il confine ti accorgi di essere uscito dall'Italia dalla sola cura del paesaggio e dei paesi, indice secondo me della mentalità delle persone del posto e specchio di ciò che può dare la politica -tutta-: chi non cura casa sua, può curare, per esempio, la cosa pubblica o cercherà di fare solo ed esclusivamente i suoi interessi? Siamo una nazione senza senso civico, senza responsabilità, una repubblica dove la res pubblica diventa privata quando c'è da quadagnarci e di nessuno quando c'è da investirci.
E' chiaro, c'è chi si ribella a questo, ma è una piccola parte e non toglie quello che sia l'andamento generale.

Quando vai all'estero in un Paese dell'Europa occidentale per poco tempo l'impressione è in genere positiva, ma quando ci rimani o ci hai a che fare per un po' di tempo, gratta gratta, i nodi vengono al pettine.

Esempio: una società che deve subappaltare del lavoro fuori a terzi. Da noi si fanno delle gare e delle valutazioni basate sulla professionalità; poi magari si aiuta l'amico dell'amico, cosa che moralmente magari è discutibile ma tecnicamente, dato che si tratta di una ditta privata, no (dei soldi ci fanno quello che pare a loro).

Bene, ho avuto modo di constatare lo stesso fenomeno in altre nazioni: Belgio, Germania, Svezia. Roba da impallidire. Ti assicuro che siamo dei dilettanti. Purtroppo queste non sono cose che si percepiscono d'istinto, ma ci sono.

Fuori discussione è invece il nostro scarso senso civico e della cosa pubblica. Sono convinto che se quest'ultimo fosse elevato o almeno nella media, daremmo una larghissima pista a un bel po' di nazioni (e lo sai anche tu ;) )

gpc
20-02-2006, 19:41
Quando vai all'estero in un Paese dell'Europa occidentale per poco tempo l'impressione è in genere positiva, ma quando ci rimani o ci hai a che fare per un po' di tempo, gratta gratta, i nodi vengono al pettine.

Esempio: una società che deve subappaltare del lavoro fuori a terzi. Da noi si fanno delle gare e delle valutazioni basate sulla professionalità; poi magari si aiuta l'amico dell'amico, cosa che moralmente magari è discutibile ma tecnicamente, dato che si tratta di una ditta privata, no (dei soldi ci fanno quello che pare a loro).

Bene, ho avuto modo di constatare lo stesso fenomeno in altre nazioni: Belgio, Germania, Svezia. Roba da impallidire. Ti assicuro che siamo dei dilettanti. Purtroppo queste non sono cose che si percepiscono d'istinto, ma ci sono.

Fuori discussione è invece il nostro scarso senso civico e della cosa pubblica. Sono convinto che se quest'ultimo fosse elevato o almeno nella media, daremmo una larghissima pista a un bel po' di nazioni (e lo sai anche tu ;) )

Ohè, infatti: se la gente fosse più civile, ben poche nazioni potrebbero confrontarsi con l'Italia. E invece no! E' questa una delle cose che mi fa più rabbia: avere delle potenzialità incredibili e mandarle in vacca, per cosa? Perchè devi fare il favore all'amico? Al compagno di partito? Perchè non è cosa tua e non ti interessa?
Ed è così dappertutto, è quella la cosa sconvolgente! Voglio dire, uno in Sicilia si aspetta un certo clima -con tutto il rispetto per i siciliani, ma la presenza di certi fenomeni è fuori discussione-, si aspetta un certo modo di far funzionare le cose. Poi vai qui in Emilia, il nord, civile, colto, raffinato, poi figurati, 50 anni di sinistra, dovrebbe essere il regno dei diritti civili. E cosa ti trovi? Che un ospedale va avanti da decenni, costruito sui terreni di un amico dell'ex sindaco, e ora che i costi sono decuplicati si scopre che non ci sono collegamenti, che il terreno è più basso del resto quindi ad ogni pioggia si allaga, che non era terreno edificabile... Oppure ti trovi il palazzo del 500 che viene sopraelevato, fai intervenire la sopraintendenza -tanto il comune si sa come va- e cosa ti rispondono? "Ehh abbiamo avuto pressioni, l'abbiamo autorizzato anche se non si poteva..." Ma siamo impazziti? E guarda, è così *ovunque*. Guarda il mondo universitario, è la versione chic della mafia, in tutta Italia.
La cosa più triste è che tutto questo viene dalla società nel suo complesso, perchè sono dinamiche che trovi ad ogni strato sociale, ad ogni livello di cultura, e secondo me non ci si può fare nulla.

sempreio
20-02-2006, 20:07
Dove vuoi che finisca? Continuerà a vivacchiare nella sua eccellente mediocrità continuando a mortificare ed appiattire quelle che potrebbero essere risorse straordinarie e punte di eccellenza e modernizzazione. Siamo sempre stati un popolo di emigranti, poi sulle ragioni di ciò si potrebbe anche discutere. Non vede quindi la novità, tutt'al più un accentuarsi del fenomeno in questi anni di anarchia politica ed economica.

c' era stato un grosso cambiamento poi è stato buttato tutto al vento da governi stracorrotti, ora gli stranieri piano piano ci mangeranno.

sempreio
20-02-2006, 20:10
il laureato non arriva a fine mese anche perché è costretto a pagare, oltre che alle sue, le tasse di alcuni individui appartenenti alle categorie precedenti che si fanno pagare al nero


se non pagano le tasse queste categorie sarà colpa del sistema paese e dei suoi cittadini, quindi un laureato o professionista deve prenderlo di di dierto perchè non ha potere contrattuale? o sei nelle 4 categorie protette ultra garantite o classiste o mettiti a 90°

sempreio
20-02-2006, 20:11
Comunque, considerando quanti imbecilli abbiamo esportato in giro per il mondo, che vadano pure fuori dall'Italia, sto 37%.... :rolleyes:

LuVi


nel sondaggio fatto ora da repubblica siamo già all' 88% che vogliono andarsene dall' italia.

lnessuno
20-02-2006, 20:12
e il 90% di questi non ha le palle di andarci.

Lucio Virzì
20-02-2006, 20:30
e il 90% di questi non ha le palle di andarci.

Doppiamente imbecilli.

sempreio
20-02-2006, 20:31
e il 90% di questi non ha le palle di andarci.

non ci vanno perchè hanno la famiglia, amici, fidanzate qui, ma ti assicuro che appena possono...

gpc
20-02-2006, 20:36
Doppiamente imbecilli.

vola basso...

Lucio Virzì
20-02-2006, 20:37
vola basso...

Perchè? :confused:
Non si può dire?

sempreio
20-02-2006, 20:39
Doppiamente imbecilli.


ma credi realmente che qui in italia si viva bene? spero che tu stia scherzando, abbiamo paghe da fame e siamo i più tassati d' europa, che tu vada in banca che tu paghi una bolletta dell' enel, del gas, di connessione internet capisci che paghi 100 per avere 50, non si vuole liberalizzare ok, ma in futuro se non mangerete neanche non date la colpa ai politici

gpc
20-02-2006, 20:40
Perchè? :confused:
Non si può dire?

no, perchè potrebbero esserci tanti imbecilli anche qui che vogliono levar le tende da 'sto posto, e non è detto che chi non lo fa seduta stante sia perchè non ha le palle per farlo -e comunque, anche se fosse, dagli dell'eunuco ma non dell'imbecille. Sia chiaro, chi si lamenta e non fa niente non ha un'alta considerazione nemmeno da parte mia, ma generalizzare in 'sto modo non mi pare nè corretto nè regolamentare...

lnessuno
20-02-2006, 20:44
non ci vanno perchè hanno la famiglia, amici, fidanzate qui, ma ti assicuro che appena possono...


... restano a casa, perchè non ne hanno le palle.


chi vuole realmente andarci ci va, non si aggrappa a qualunque scusa pur di rimanere... è un sogno quello di andare all'estero, ma ben pochi avrebbero il coraggio di realizzarlo dovendosi rimettere in gioco completamente.

Sursit
20-02-2006, 20:47
Quando vai all'estero in un Paese dell'Europa occidentale per poco tempo l'impressione è in genere positiva, ma quando ci rimani o ci hai a che fare per un po' di tempo, gratta gratta, i nodi vengono al pettine.

Esempio: una società che deve subappaltare del lavoro fuori a terzi. Da noi si fanno delle gare e delle valutazioni basate sulla professionalità; poi magari si aiuta l'amico dell'amico, cosa che moralmente magari è discutibile ma tecnicamente, dato che si tratta di una ditta privata, no (dei soldi ci fanno quello che pare a loro).

Bene, ho avuto modo di constatare lo stesso fenomeno in altre nazioni: Belgio, Germania, Svezia. Roba da impallidire. Ti assicuro che siamo dei dilettanti. Purtroppo queste non sono cose che si percepiscono d'istinto, ma ci sono.

Fuori discussione è invece il nostro scarso senso civico e della cosa pubblica. Sono convinto che se quest'ultimo fosse elevato o almeno nella media, daremmo una larghissima pista a un bel po' di nazioni (e lo sai anche tu ;) )
Sono d'accordo con te, le magagne di un posto le vedi dopo.
Però è anche vero che ogni posto ha delle caratteristiche peculiari che invitano a meno ad andarci: in Inghilterra, che si viva bene o meno ( io non trovo affatto che nel complesso si viva meglio che in Italia, anzi quasi quasi stiamo meglio noi, soprattutto in alcune zone ), le città offrono molte più attrazzioni culturali rispetto alle nostre, e questo per un giovane è un fattore molto stimolante. E non mi riferisco solo a Londra, ma anche altre città come Liverpool e Manchester offrono molto.
Se un giovane gira per alcune città della Franconia, facciamo l'esempio di Norimberga, trova tantissime occasioni di lavoro, servizi impeccabili, qualità della vita molto buona, ma non troverà poco o nulla per quanto riguarda i divertimenti o cultura in generale. Solo da lavorare. Un giovane italiano non ci va volentieri, meglio stare a casa. Certo non prende uno stipendio tedesco, però a casa trova qualcosa da fare per il dopo lavoro che non sia girare in bicicletta coi bambini dietro.
Chiaro, poi questi sono fattori soggettivi, ognuno va a preferenze.
In fin dei conti, non siamo ancora un Paese alla fame, dove un posto qualsiasi che offra un lavoro va bene. Se uno se ne va dall'Italia, di solito è perchè cerca qualcos'altro. E io lo vedo un fattore positivo, nell'ottica europea. Per me è un bene che un giovane abbia voglia di trasferirsi.

Lucio Virzì
20-02-2006, 20:52
no, perchè potrebbero esserci tanti imbecilli anche qui che vogliono levar le tende da 'sto posto, e non è detto che chi non lo fa seduta stante sia perchè non ha le palle per farlo -e comunque, anche se fosse, dagli dell'eunuco ma non dell'imbecille. Sia chiaro, chi si lamenta e non fa niente non ha un'alta considerazione nemmeno da parte mia, ma generalizzare in 'sto modo non mi pare nè corretto nè regolamentare...

Regolamentare "DECHE"?!?!?
Imbecille chi vuole andarsene e non se ne va, imbecille chi se ne va perchè non sa cambiare il posto in cui vorrebbe vivere.
Relativamente al frasario, MI ADEGUO a quello che viene detto vada bene per la sezione.

LuVi

Lucio Virzì
20-02-2006, 20:52
ma credi realmente che qui in italia si viva bene? spero che tu stia scherzando, abbiamo paghe da fame e siamo i più tassati d' europa, che tu vada in banca che tu paghi una bolletta dell' enel, del gas, di connessione internet capisci che paghi 100 per avere 50, non si vuole liberalizzare ok, ma in futuro se non mangerete neanche non date la colpa ai politici

Ma come no!?!? I PLASMA?!!? I CELLULARI?!?!?! Va tutto bene in Italia!

LuVi

MSciglio
20-02-2006, 22:28
Regolamentare "DECHE"?!?!?
Imbecille chi vuole andarsene e non se ne va, imbecille chi se ne va perchè non sa cambiare il posto in cui vorrebbe vivere.
Relativamente al frasario, MI ADEGUO a quello che viene detto vada bene per la sezione.

LuVi

Apprezzo il fatto che mi abbia indirettamente dato dell'imbecille :)

Personalmente sono andato via dall'Italia per diversi motivi:
1) Impossibilita' di fare il lavoro chi mi piace, ai livelli che in Italia non sono possibili
2) Non ero disposto a guadagnare 1000-1200 euro dopo aver fatto sacrifici studiando
3) Il pensiero di dover un giorno comprare casa con i prezzi folli italiani mi faceva atterrire
4) Non ne potevo piu' di vivere in un contesto dove quasi niente funziona come dovrebbe
5) Ne avevo abbastanza della mentalita' italiana

Cambiare il posto in cui vivevo? Dimmi tu quale dei precedenti punti avrei potuto cambiare senza scendere a compromessi o rinunciando a delle mie passioni. Io credo che ogni persona sia diversa dall'altra e non tutti sono compatibili con la nazione in cui nascono. Ora si e' imbecilli perche' non ci si vuole rassegnare? Sono fiero di esserlo.

plut0ne
20-02-2006, 22:35
Ma come no!?!? I PLASMA?!!? I CELLULARI?!?!?! Va tutto bene in Italia!

LuVi

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: ma come si fa a discutere con gente che pensa a ste cose...
bah...

gpc
20-02-2006, 23:13
Regolamentare "DECHE"?!?!?
Imbecille chi vuole andarsene e non se ne va, imbecille chi se ne va perchè non sa cambiare il posto in cui vorrebbe vivere.
Relativamente al frasario, MI ADEGUO a quello che viene detto vada bene per la sezione.

LuVi

Come vuoi tu...

Lucio Virzì
21-02-2006, 06:41
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: ma come si fa a discutere con gente che pensa a ste cose...
bah...

E' quello che dico io!!!! :D:D

LuVi

Lucio Virzì
21-02-2006, 06:43
Apprezzo il fatto che mi abbia indirettamente dato dell'imbecille :)


INDIRETTAMENTE! Non vale! E poi non vale come offesa!!! ;)


Personalmente sono andato via dall'Italia per diversi motivi:
1) Impossibilita' di fare il lavoro chi mi piace, ai livelli che in Italia non sono possibili
2) Non ero disposto a guadagnare 1000-1200 euro dopo aver fatto sacrifici studiando
3) Il pensiero di dover un giorno comprare casa con i prezzi folli italiani mi faceva atterrire
4) Non ne potevo piu' di vivere in un contesto dove quasi niente funziona come dovrebbe
5) Ne avevo abbastanza della mentalita' italiana


Buon per te ;)


Cambiare il posto in cui vivevo? Dimmi tu quale dei precedenti punti avrei potuto cambiare senza scendere a compromessi o rinunciando a delle mie passioni. Io credo che ogni persona sia diversa dall'altra e non tutti sono compatibili con la nazione in cui nascono. Ora si e' imbecilli perche' non ci si vuole rassegnare? Sono fiero di esserlo.

Dimmi quale è il "lavoro che ti piace" che non avresti potuto svolgere in Italia.
Dimmi ora quanto guadagni.
Dimmi, se ne hai abbastanza della mentalità Italiana, perchè frequenti questo forum che ne è pregno?
Se non avessi capito, segui UN link della mia signature per capire. ;)

LuVi

plutus
21-02-2006, 08:49
INDIRETTAMENTE! Non vale! E poi non vale come offesa!!! ;)


posso pensarlo anche io INDIRETTAMENTE di te allora?...non vedo come tu possa giudicare situazioni che non conosci spandendo guano che faresti bene a tenere per te.

gpc
21-02-2006, 09:02
INDIRETTAMENTE! Non vale! E poi non vale come offesa!!! ;)


im|be|cìl|le
agg., s.m. e f.
1 agg., s.m. e f. AU TS med., che, chi è menomato nelle facoltà intellettive per ritardo mentale o, anche, per vecchiaia o malattia
2 agg., s.m. e f. AU estens., spec. come epiteto ingiurioso, che, chi dimostra scarsa intelligenza: quel tuo amico è proprio un i., fare la figura da i., passare, essere preso per un i. | agg., insensato, futile, frivolo: film, libro, discorso, proposta, risposta i.

Se per te non è un'offesa mi autorizzi pubblicamente a dirtelo di fronte ad ogni tuo intervento che, eventualmente, possa richiederlo?

Lucio Virzì
21-02-2006, 09:04
im|be|cìl|le
agg., s.m. e f.
1 agg., s.m. e f. AU TS med., che, chi è menomato nelle facoltà intellettive per ritardo mentale o, anche, per vecchiaia o malattia
2 agg., s.m. e f. AU estens., spec. come epiteto ingiurioso, che, chi dimostra scarsa intelligenza: quel tuo amico è proprio un i., fare la figura da i., passare, essere preso per un i. | agg., insensato, futile, frivolo: film, libro, discorso, proposta, risposta i.

Se per te non è un'offesa mi autorizzi pubblicamente a dirtelo di fronte ad ogni tuo intervento che, eventualmente, possa richiederlo?

No caro, per me è una offesa.
Per altri no.
E comunque esiste sempre il verbo imbellere :asd: :rotfl:

LuVi

gpc
21-02-2006, 09:07
No caro, per me è una offesa.
Per altri no.
E comunque esiste sempre il verbo imbellere :asd: :rotfl:


Prendo atto che tu pretendi di saperne di più del De Mauro-Paravia e che ti ritieni nel diritto di insultare liberamente le altre persone ma non vuoi alcuna risposta. Ora vediamo cosa ne pensano i moderatori...

plutus
21-02-2006, 09:13
No caro, per me è una offesa.
Per altri no.
E comunque esiste sempre il verbo imbellere :asd: :rotfl:

LuVi

guarda che non serve insistere abbiamo capito :)

Lucio Virzì
21-02-2006, 09:32
Ora vediamo cosa ne pensano i moderatori...

INCREDIBILE AMISCI! Io già lo so!!! :eek: :asd:

MSciglio
21-02-2006, 11:02
Dimmi quale è il "lavoro che ti piace" che non avresti potuto svolgere in Italia.


Sviluppo videogiochi. In Italia non esistono aziende che possono essere nemmeno lontanamente definite competitive in questo settore.


Dimmi ora quanto guadagni.


Quanto nessuno dei miei colleghi ingegneri a parita' di esperienza guadagna. (non uscire il discorso del costo della vita perche' dove sto io la vita costa molto meno che a Roma o Milano)


Dimmi, se ne hai abbastanza della mentalità Italiana, perchè frequenti questo forum che ne è pregno?


Per lo stesso motivo degli altri credo. Discutere e confrontarsi con altre persone.

zerothehero
21-02-2006, 11:08
Doppiamente imbecilli.


Allora chiarisco subito la faccenda e lo farò in pubblico visto che ne sono costretto a motivo della tua sign.

Non è consentito (anche velatamente) contestare la linea di moderazione e/o il moderatore stesso, in quanto il mio operato è insindacabile...gli unici che possono chiedere le mie dimissioni sono gli amministratori e/o lo staff.
Non ti è chiesto di condividere la mia linea di moderazione, ma di prendere atto che è questa, che ti vada bene o che ti vada male, è indifferente, dato che sono stato scelto per cooptazione e non "democraticamente", tantomeno da te.
Ci sono altri luoghi di sfogo (come il tuo forum), qua devi rimanere in TOPIC e nell'argomento.
Postare a ripetizione "imbecille" (come forse avrai intenzione di fare da qui all'infinito) ti porta all'ammonizione, come è successo ad un altro utente.
Dopo questo thread sei pregato di:

-Non replicare a questo thread (a motivo dell'insindacabilità della mia decisione) e non sindacare sulla mia linea moderatoriale...puoi andare in altre sedi per farlo.
-Evitare (a titolo preventivo dico questo) di inviare pvt con insulti; lo stesso vale per e-mail o altro tipo di comunicazione.
-Se vuoi inviare pvt, fallo su argomenti nuovi e non su questi, in quanto su questo si è discusso abbastanza (o quantomeno a mio insindacabile parere è così) e non ho intenzione alcuna di ridiscuterne.
Mi scuso per l'OT, proseguiamo con l'argomento.

Lucio Virzì
21-02-2006, 11:10
Sviluppo videogiochi. In Italia non esistono aziende che possono essere nemmeno lontanamente definite competitive in questo settore.


Non sono nel ramo, ma mi pare di ricordare la CTO e svariate aziende impegnate nello sviluppo di games per il mobile, qui in Italia, all'avanguardia.


Quanto nessuno dei miei colleghi ingegneri a parita' di esperienza guadagna. (non uscire il discorso del costo della vita perche' dove sto io la vita costa molto meno che a Roma o Milano)


Scusa, non avevo visto che eri in Europa ;)


Per lo stesso motivo degli altri credo. Discutere e confrontarsi con altre persone.

Forse per te e me, ma non per tutti è così, purtroppo ;)

LuVi

MSciglio
21-02-2006, 11:23
Non sono nel ramo, ma mi pare di ricordare la CTO e svariate aziende impegnate nello sviluppo di games per il mobile, qui in Italia, all'avanguardia.


La CTO e' fallita da ormai molti anni. C'e' qualche azienda che fa giochini ma nessuna e' in grado di produrre titoli di un certo livello e con ovviamente salari italiani. :)

JarreFan
21-02-2006, 11:42
Io credo che il sondaggio sia un po' mal posto: occorrerebbe ragionare a parità di condizioni.

Chiaro che se chiedi a uno che si trova in una regione italiana che si trova in condizioni un po' depresse - sia per le opportunità di lavoro, sia per la mentalità, sia per la vivacità culturale - di trasferirsi a Manhattan o a Parigi esso dirà di si.

Bisognerebbe ragionare invece a parità di condizioni. Supponiamo che io sia di Isernia (mi perdonino gli abitanti della zona, devo pure fare un esempio! :) ) e stia manifestando il desiderio di trasferirmi in Svezia: sto pensando a Stoccolma o nella zona artica a nord di Kiruna? Di sicuro è meglio il Molise.



Perdonato, perdonato.... :D :D

Sono d'accordissimo con te, comunque :)
E' pur vero che l'italiano è da sempre esterofilo e si immaginano gli altri paesi come "sicuramente e sempre superiori".

Everyman
21-02-2006, 11:47
Comunque, considerando quanti imbecilli abbiamo esportato in giro per il mondo, che vadano pure fuori dall'Italia, sto 37%.... :rolleyes:

LuVi

Credo francamente che tu non abbia la conoscenza adeguata per giudicare tali statistiche. Dato che in qualche modo mi sento coinvolto con la tua affermazione sopra riportata, anche se non ti conosco affatto, ho agito di conseguenza:

- Ignore list
- segnalazione al moderatore

Per ogni altro tipo di chiarimento, si accettano PM.

Sarei tentato anche di fare altre cose, ma non serve a nulla.

Saluti
:)

Black Dawn
21-02-2006, 11:57
Ragazzi ma ancora che discutete co luvi? :doh:

Dopo quello che ha detto sugli italiani espatriati per motivi di lavoro...avete ancora dei dubbi...?

Varilion
21-02-2006, 12:31
gh io mi considero parte di quel 37%....

all'estero ho girato abbastanza e penso di poter dire: alla prima occasione buona, armi e bagagli, e vi saluto italiani cari!

Lucio Virzì
21-02-2006, 13:10
Credo francamente che tu non abbia la conoscenza adeguata per giudicare tali statistiche. Dato che in qualche modo mi sento coinvolto con la tua affermazione sopra riportata, anche se non ti conosco affatto, ho agito di conseguenza:

...

Sarei tentato anche di fare altre cose, ma non serve a nulla.

Saluti
:)

Hai preso un abbaglio ;)
Hai un pvt ;)

LuVi

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:12
Personalmente sono andato via dall'Italia per diversi motivi:
1) Impossibilita' di fare il lavoro chi mi piace, ai livelli che in Italia non sono possibili
2) Non ero disposto a guadagnare 1000-1200 euro dopo aver fatto sacrifici studiando
3) Il pensiero di dover un giorno comprare casa con i prezzi folli italiani mi faceva atterrire
4) Non ne potevo piu' di vivere in un contesto dove quasi niente funziona come dovrebbe
5) Ne avevo abbastanza della mentalita' italiana


Io sono andata via dall'Italia per varie ragioni. Di quelle elencate direi che condividevo i punti (1) e (3) completamente, e il (2) con la variazione ottenuta ponendo "800-1000 euro" al posto di "1000-1200". Aggiungiamo che a quell'epoca la mia vita era a una svolta e avevo tagliato praticamente tutti i legami che avevo in Italia, insomma, ero nello stato psicologico più adatto a favorire la decisione di fare punto e a capo e via con una nuova esperienza.

Dopo un paio d'anni, però, mi sono accorta che le radici che ero sicura di avere estirpato stavano ancora lì, belle salde, e guarda un po', scoprii che non mi dispiaceva affatto di provare nostalgia per il mio Paese.

La cosa paradossale è che uno dei fattori che contribuirono a questo processo di rielaborazione e di riscoperta fu il rendermi conto che gli Americani non mi guardavano dall'alto in basso come avevo temuto, ma anzi, mi invidiavano. Beata te per le tue radici, per la storia del tuo Paese, per tutto quanto di buono lì ha avuto origine e ha palpitato nei secoli, per i grandi che sono nati e vissuti nella tua Terra, questo è quello che spesso percepivo, e non mafia e pizza e spaghetti e corruzione.

Così, beh, sono tornata, più serena di quando ero partita ma soprattutto molto più orgogliosa di essere Italiana.

E in futuro, ovunque mi troverò, credo che sarò sempre fiera dell'Italia, anche se sicuramente mi capiterà di provare il sentimento opposto nei confronti di molti Italiani. ;)

gpc
21-02-2006, 13:20
Io sono andata via dall'Italia per varie ragioni. Di quelle elencate direi che condividevo i punti (1) e (3) completamente, e il (2) con la variazione ottenuta ponendo "800-1000 euro" al posto di "1000-1200". Aggiungiamo che a quell'epoca la mia vita era a una svolta e avevo tagliato praticamente tutti i legami che avevo in Italia, insomma, ero nello stato psicologico più adatto a favorire la decisione di fare punto e a capo e via con una nuova esperienza.

Dopo un paio d'anni, però, mi sono accorta che le radici che ero sicura di avere estirpato stavano ancora lì, belle salde, e guarda un po', scoprii che non mi dispiaceva affatto di provare nostalgia per il mio Paese.

La cosa paradossale è che uno dei fattori che contribuirono a questo processo di rielaborazione e di riscoperta fu il rendermi conto che gli Americani non mi guardavano dall'alto in basso come avevo temuto, ma anzi, mi invidiavano. Beata te per le tue radici, per la storia del tuo Paese, per tutto quanto di buono lì ha avuto origine e ha palpitato nei secoli, per i grandi che sono nati e vissuti nella tua Terra, questo è quello che spesso percepivo, e non mafia e pizza e spaghetti e corruzione.

Così, beh, sono tornata, più serena di quando ero partita ma soprattutto molto più orgogliosa di essere Italiana.

E in futuro, ovunque mi troverò, credo che sarò sempre fiera dell'Italia, anche se sicuramente mi capiterà di provare il sentimento opposto nei confronti di molti Italiani. ;)

Ma infatti è proprio per questi motivi di cui parli tu che ho precisato che, quando dico che voglio andarmente, lo faccio con estrema amarezza... Perchè anche io sento qui le mie radici, ma vuoi per carattere, vuoi per una situazione qui, locale, veramente insostenibile, metti tutte le cose sul piatto della bilancia e vedi che non è più possibile rimanere senza scendere a compromessi veramente infami.

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:25
Ma infatti è proprio per questi motivi di cui parli tu che ho precisato che, quando dico che voglio andarmente, lo faccio con estrema amarezza... Perchè anche io sento qui le mie radici, ma vuoi per carattere, vuoi per una situazione qui, locale, veramente insostenibile, metti tutte le cose sul piatto della bilancia e vedi che non è più possibile rimanere senza scendere a compromessi veramente infami.

Precisamente. Anche io, intendiamoci, può darsi che, per le indubbie difficoltà che una persona che fa il mio lavoro incontra in Italia, alla fine dovrò spostarmi, ma sicuramente lo farò con amarezza e rimpianto, e non con un senso di liberazione.

gpc
21-02-2006, 13:28
Precisamente. Anche io, intendiamoci, può darsi che, per le indubbie difficoltà che una persona che fa il mio lavoro incontra in Italia, alla fine dovrò spostarmi, ma sicuramente lo farò con amarezza e rimpianto, e non con un senso di liberazione.

:mano: ...ah no, adesso che sei mod ci vuole questo quando hai ragione: :ave: :D
Io, personalmente, per la mia esperienza all'estero posso dire che ho provato sì un *enorme* senso di liberazione, ma chiaramente c'è anche quell'aspetto lì di cui parli tu.

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:34
:mano: ...ah no, adesso che sei mod ci vuole questo quando hai ragione: :ave: :D

Ma baaaff...:D :D :D

Io, personalmente, per la mia esperienza all'estero posso dire che ho provato sì un *enorme* senso di liberazione, ma chiaramente c'è anche quell'aspetto lì di cui parli tu.

Beh, anche io ho provato quella sensazione e credo sia normale quando ci si trasferisce all'estero per un lungo periodo per la prima volta. Ma se rimani fuori abbastanza a lungo da cominciare ad avvertire la nostalgia, le volte successive che vai via non provi più niente di così pronunciato (ovviamente, a patto che la partenza non ti consenta di lasciarti alle spalle gravi problemi, caso in cui sollievo e liberazione sono altamente giustificati).

Lucio Virzì
21-02-2006, 13:38
Precisamente. Anche io, intendiamoci, può darsi che, per le indubbie difficoltà che una persona che fa il mio lavoro incontra in Italia, alla fine dovrò spostarmi, ma sicuramente lo farò con amarezza e rimpianto, e non con un senso di liberazione.


OOOH! Cosa vedo! Finalmente hannon reso pubblica la carica moderatoriale occulta di Christina!!! :D:D:D
Ma in che sezione?!?! :D:D
Ora vengo a romperti le pal... le ovaie! :asd: :sofico:

LuVi

gpc
21-02-2006, 13:40
Ma baaaff...:D :D :D


:ave: :ave:

:asd:


Beh, anche io ho provato quella sensazione e credo sia normale quando ci si trasferisce all'estero per un lungo periodo per la prima volta. Ma se rimani fuori abbastanza a lungo da cominciare ad avvertire la nostalgia, le volte successive che vai via non provi più niente di così pronunciato (ovviamente, a patto che la partenza non ti consenta di lasciarti alle spalle gravi problemi, caso in cui sollievo e liberazione sono altamente giustificati).

Sì sì, sicuramente sarà così... è che ti sfoghi quando stai via, recuperi sopportazione, dopo peni di meno qui :D
Comunque guarda, dopo che ho vissuto in Spagna, nonostante ormai siano passati tre anni dal mio ritorno, ho ancora una nostalgia incredibile; ogni volta che sento parlare in spagnolo mi viene un tuffo al cuore...

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:41
OOOH! Cosa vedo! Finalmente hannon reso pubblica la carica moderatoriale occulta di Christina!!! :D:D:D
Ma in che sezione?!?! :D:D
Ora vengo a romperti le pal... le ovaie! :asd: :sofico:

LuVi

Macché carica occulta...tutt'altra roba rispetto a quello che vi immaginavate voi pettegoloni! :sofico:

Le sezioni sono tre...Portatili, Palmari e Scienza e Tecnica :D

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:43
:ave: :ave:

:asd:


Appena ci becchiamo ricordami di strangolarti :D


Sì sì, sicuramente sarà così... è che ti sfoghi quando stai via, recuperi sopportazione, dopo peni di meno qui :D
Comunque guarda, dopo che ho vissuto in Spagna, nonostante ormai siano passati tre anni dal mio ritorno, ho ancora una nostalgia incredibile; ogni volta che sento parlare in spagnolo mi viene un tuffo al cuore...

Sì beh, quello anche io...è normale avere un po' di nostalgia anche dell'altra parte. Poi per me che sono in parte di origine statunitense gli USA sono di fatto una seconda patria. ;)

plutus
21-02-2006, 13:46
Comunque guarda, dopo che ho vissuto in Spagna, nonostante ormai siano passati tre anni dal mio ritorno, ho ancora una nostalgia incredibile; ogni volta che sento parlare in spagnolo mi viene un tuffo al cuore...

lasciamo perdere...sono qui e vorrei essere li, sono li e vorrei essere qui...sindrome da emigrante?

gpc
21-02-2006, 13:49
Appena ci becchiamo ricordami di strangolarti :D


Come desideri, sarà fatto, la tua parola è legge :ave: :ave:

:D

gpc
21-02-2006, 13:50
lasciamo perdere...sono qui e vorrei essere li, sono li e vorrei essere qui...sindrome da emigrante?

Schizofrenia da emigrante, piuttosto :D
Ma io son ridotto... hai presente come la pubblicità delle crocere, dove ci sono quelli che si ritrovano e si mettono tutti a piangere dicendo "io lo rifareiiii"? Ecco, più o meno... :asd:

Lucio Virzì
21-02-2006, 13:52
Macché carica occulta...tutt'altra roba rispetto a quello che vi immaginavate voi pettegoloni! :sofico:

Le sezioni sono tre...Portatili, Palmari e Scienza e Tecnica :D

Addirittura tre?!?!?! :D:D
MODERATRICE TRINARICIUTA!!! :asd:

LuVi

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:52
Come desideri, sarà fatto, la tua parola è legge :ave: :ave:

:D

:cry: :D

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:53
...TRINARICIUTA!!!

:eek:

Ecchevordì? :what: :stordita:

gpc
21-02-2006, 13:56
:eek:

Ecchevordì? :what: :stordita:

Perchè non ti fai mettere "moderatrOce" sotto il nick? :D

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 13:57
Perchè non ti fai mettere "moderatrOce" sotto il nick? :D

Basta, me ne vado! :D

gpc
21-02-2006, 13:57
Basta, me ne vado! :D

ho scacciato il mio primo mod! :yeah:

Lucio Virzì
21-02-2006, 14:04
Basta, me ne vado! :D

NO! MODERATOMICA! :D
Sospendilo Chri! Attacca! Vai! Colpisci! :D

LuVi

zerothehero
21-02-2006, 14:07
Senza parole..ma che è questa bolgia, moderatrice? :D
E' diventata una chat :fagiano:

gpc
21-02-2006, 14:08
Senza parole..ma che è questa bolgia, moderatrice? :D

E' una moderatrice chattosa, suvvia! Ci voleva qualcuno di socievole dopo i mastini di questa sezione :D

MSciglio
21-02-2006, 14:09
Io sono andata via dall'Italia per varie ragioni. Di quelle elencate direi che condividevo i punti (1) e (3) completamente, e il (2) con la variazione ottenuta ponendo "800-1000 euro" al posto di "1000-1200". Aggiungiamo che a quell'epoca la mia vita era a una svolta e avevo tagliato praticamente tutti i legami che avevo in Italia, insomma, ero nello stato psicologico più adatto a favorire la decisione di fare punto e a capo e via con una nuova esperienza.

Dopo un paio d'anni, però, mi sono accorta che le radici che ero sicura di avere estirpato stavano ancora lì, belle salde, e guarda un po', scoprii che non mi dispiaceva affatto di provare nostalgia per il mio Paese.

La cosa paradossale è che uno dei fattori che contribuirono a questo processo di rielaborazione e di riscoperta fu il rendermi conto che gli Americani non mi guardavano dall'alto in basso come avevo temuto, ma anzi, mi invidiavano. Beata te per le tue radici, per la storia del tuo Paese, per tutto quanto di buono lì ha avuto origine e ha palpitato nei secoli, per i grandi che sono nati e vissuti nella tua Terra, questo è quello che spesso percepivo, e non mafia e pizza e spaghetti e corruzione.

Così, beh, sono tornata, più serena di quando ero partita ma soprattutto molto più orgogliosa di essere Italiana.

E in futuro, ovunque mi troverò, credo che sarò sempre fiera dell'Italia, anche se sicuramente mi capiterà di provare il sentimento opposto nei confronti di molti Italiani. ;)

E' evidente che una qualche forma di legame con la nazione nella quale sei nato e cresciuto resti per sempre. Ma e' una questione di compromessi e di opportunita'. Si tratta di fare un bilancio di quello che ti manca e di quello che hai in piu' vivendo all'estero. Nel mio caso specifico, dopo 2 anni che vivo qui e facendo un bilancio, ho trovato molti piu' motivi che mi spingono a rimanere a vivere qui di quelli che mi porterebbero a tornare. E' normale che l'ideale sarebbe vivere in una nazione civile e moderna, fare il lavoro che ti piace, vicino alla tua famiglia, pagato bene etc etc. Ma questo e' ovviamente impossibile.
Non sono fiero di essere italiano ma nemmeno me ne vergogno. L'Italia ha avuto un passato glorioso senza dubbio ma non posso essere fiero di qualcosa accaduta migliaia di anni or sono e di cui oggi certamente non abbiamo alcun merito per poterci vantare. Quando ci si cullera' meno sulle glorie del passato e si pensera' a concludere qualcosa nel presente magari potro' cambiare idea.
A proposito di quello che si percepisce. Devo dire che non ho visto alcuna forma di razzismo e/o discriminazione pero' e' abbastanza fastidioso sentire TUTTE le volte che dico che vengo dalla Sicilia l'interlocutore farti la battuta: "mafia?". E' solo uno scherzo ovviamente e non intendono offendere in alcun modo. Ma purtroppo e' sintomatico di quello che si percepisce dall'estero sopratutto a causa di film come il padrino.

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 14:10
Senza parole..ma che è questa bolgia, moderatrice? :D
E' diventata una chat :fagiano:

No, è una tattica: finché chattano, non si scornano! :D

Cmq hai ragione, chiedo venia :cry: e torno ai miei lidi tecnici dove ho pure un sacco di roba da fare...:stordita: :fiufiu: :ops:

Northern Antarctica
21-02-2006, 14:11
Comunque guarda, dopo che ho vissuto in Spagna, nonostante ormai siano passati tre anni dal mio ritorno, ho ancora una nostalgia incredibile; ogni volta che sento parlare in spagnolo mi viene un tuffo al cuore...

c'è stata di mezzo una donna? :) :D

plutus
21-02-2006, 14:13
Nel mio caso specifico, dopo 2 anni che vivo qui e facendo un bilancio, ho trovato molti piu' motivi che mi spingono a rimanere a vivere qui di quelli che mi porterebbero a tornare.


dopo 5 io comincio ad essere stufo invece...

plutus
21-02-2006, 14:13
c'è stata di mezzo una donna? :) :D

é un fattore determinante quello!

la soluzione? una in italia, una all'estero :sofico:

zerothehero
21-02-2006, 14:15
No, è una tattica: finché chattano, non si scornano! :D

Cmq hai ragione, chiedo venia :cry: e torno ai miei lidi tecnici dove ho pure un sacco di roba da fare...:stordita: :fiufiu: :ops:

C'è bisogno di aiuto anche qui.. :fagiano: ..bon, auguri e buona moderazione.
:)
Chiudo la chat.

gpc
21-02-2006, 14:18
c'è stata di mezzo una donna? :) :D

No no, niente donne (magari :oink: ) :D
Avevo la mia che mi teneva al guinzaglio :D
No, è proprio... boh, sarà stata perchè è stata la prima esperienza di vita all'estero, sarà perchè qui la situazione è diventata veramente insostenibile... fatto sta che c'ho veramente lasciato il cuore.

gpc
21-02-2006, 14:19
é un fattore determinante quello!

la soluzione? una in italia, una all'estero :sofico:

giusto :D
E se lavori in più stati... una in ogni posto :D

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 15:06
E' evidente che una qualche forma di legame con la nazione nella quale sei nato e cresciuto resti per sempre. Ma e' una questione di compromessi e di opportunita'. Si tratta di fare un bilancio di quello che ti manca e di quello che hai in piu' vivendo all'estero. Nel mio caso specifico, dopo 2 anni che vivo qui e facendo un bilancio, ho trovato molti piu' motivi che mi spingono a rimanere a vivere qui di quelli che mi porterebbero a tornare. E' normale che l'ideale sarebbe vivere in una nazione civile e moderna, fare il lavoro che ti piace, vicino alla tua famiglia, pagato bene etc etc. Ma questo e' ovviamente impossibile.
Non sono fiero di essere italiano ma nemmeno me ne vergogno. L'Italia ha avuto un passato glorioso senza dubbio ma non posso essere fiero di qualcosa accaduta migliaia di anni or sono e di cui oggi certamente non abbiamo alcun merito per poterci vantare. Quando ci si cullera' meno sulle glorie del passato e si pensera' a concludere qualcosa nel presente magari potro' cambiare idea.
A proposito di quello che si percepisce. Devo dire che non ho visto alcuna forma di razzismo e/o discriminazione pero' e' abbastanza fastidioso sentire TUTTE le volte che dico che vengo dalla Sicilia l'interlocutore farti la battuta: "mafia?". E' solo uno scherzo ovviamente e non intendono offendere in alcun modo. Ma purtroppo e' sintomatico di quello che si percepisce dall'estero sopratutto a causa di film come il padrino.

Beh, come ho detto, non è escluso che io debba spostarmi nuovamente all'estero, anche se stavolta probabilmente c'è la possibilità di restare più vicino (Francia o Svizzera). Tutto questo, naturalmente, se intendo continuare a fare il mio lavoro.

Ovvio anche che se le opportunità fuori sono di un altro ordine di grandezza rispetto a qui, uno prende e va, ci mancherebbe altro.

Non sono d'accordo però sul fatto che gli Italiani si siedano sugli allori del passato. A mio avviso gli Italiani peccano di superficialità percettiva da ambo i versi dell'asse temporale: non sanno investire per il futuro e non sanno nemmeno percepire correttamente le glorie passate. Pare quasi che se ne infischino, dell'una e dell'altra cosa.

Questo è un atteggiamento che non amo dei miei connazionali: l'obbiettivo di molti è il minimo sforzo (es. meglio il posto sicuro senza possibilità di carriera piuttosto che la realizzazioneaccompagnata a un minimo di rischio) e la mentalità è così diffusa che la meritocrazia non solo non esiste quasi più, ma non si cerca neanche di ripristinarla. Se sei in alto è probabilmente perché sei parente di qualche pezzo grosso. Se punti in alto sei un disonesto che ci arriverà facendo le scarpe agli altri, o come minimo sei n gretto materialista.

Razzismo sciocco come quello che hai descritto (che poi per carità, nemmeno è razzismo ma solo una battuta stupida) per fortuna non ne ho visto se non in rare occasioni. Al contrario, ho realizzato completamente quanto siano dannatamente numerosi gli Italiani che hanno lasciato il segno positivamente soltanto sentendolo sottolineare dagli stranieri (e parliamo anche solo di storia recente e limitata alla scienza)

ChristinaAemiliana
21-02-2006, 15:08
C'è bisogno di aiuto anche qui.. :fagiano: ..bon, auguri e buona moderazione.
:)
Chiudo la chat.

Eh, una sezione come questa non farebbe proprio per me. ;)

Auguri di buona (o meglio...serena) moderazione anche a te... ;)

Fine OT :)

plutus
21-02-2006, 15:18
Al contrario, ho realizzato completamente quanto siano dannatamente numerosi gli Italiani che hanno lasciato il segno positivamente soltanto sentendolo sottolineare dagli stranieri (e parliamo anche solo di storia recente e limitata alla scienza)

vero. Ma spesso ci piace pensare di essere gli ultimi.

nevione
21-02-2006, 15:37
io mi fermo qui a vita, w la botifarra amb mongetas! :D

gpc
21-02-2006, 15:40
io mi fermo qui a vita, w la botifarra amb mongetas! :D

A me stan troppo sulle balle i catalani col loro catalano e la mania della nazione catalana, mi fan troppo girare le scatole :D

Swisström
21-02-2006, 15:42
Da quando christina è moderatrice? :mbe: :mbe:

Auguri :D

nevione
21-02-2006, 15:47
A me stan troppo sulle balle i catalani col loro catalano e la mania della nazione catalana, mi fan troppo girare le scatole :D
guiri!attento a come parli che io sono ultracatalanista! :D :D :D

gpc
21-02-2006, 15:50
guiri!attento a come parli che io sono ultracatalanista! :D :D :D

Ma com'è andata a finire poi con lo statuto? Avete fatto la secessione della nazione (ooeehhh :sofico: ) catalana o vi ha occupato l'ex generale di Franco? :D
A parte gli scherzi, sinceramente 'sta cosa della nazione catalana è veramente fuori dal mondo, han più autonomia di una regione a statuto speciale e son lì che piangono miseria; ma poi per un turista è una colossale rottura di balle, perchè la maggior parte dei cartelli sono in catalano. Porca miseria, mica un turista può impararsi quattro lingue per fare un viaggio in Spagna... (Spagna :read: :D )

MSciglio
21-02-2006, 16:12
Ma com'è andata a finire poi con lo statuto? Avete fatto la secessione della nazione (ooeehhh :sofico: ) catalana o vi ha occupato l'ex generale di Franco? :D
A parte gli scherzi, sinceramente 'sta cosa della nazione catalana è veramente fuori dal mondo, han più autonomia di una regione a statuto speciale e son lì che piangono miseria; ma poi per un turista è una colossale rottura di balle, perchè la maggior parte dei cartelli sono in catalano. Porca miseria, mica un turista può impararsi quattro lingue per fare un viaggio in Spagna... (Spagna :read: :D )

Se ti sente il mio collega catalano ti viene ad aspettare sotto casa :D

gpc
21-02-2006, 16:13
Se ti sente il mio collega catalano ti viene ad aspettare sotto casa :D

Vedi che i catalani son tutti fanatici? :D

MSciglio
21-02-2006, 16:20
Vedi che i catalani son tutti fanatici? :D

Effettivamente non ho mai incontrato persone cosi' attaccate alla loro terra. Se gli dici che e' spagnolo quasi si offende :D

gpc
21-02-2006, 16:24
Effettivamente non ho mai incontrato persone cosi' attaccate alla loro terra. Se gli dici che e' spagnolo quasi si offende :D

Eggià... Oh, è una cosa che ho trovato in praticamente tutte le regioni della Spagna, ma diciamo così che in Catalunia vanno un po' oltre la linea del buon senso :p
Comunque... stop ot, non abbiamo l'alibi di farlo con Christina :D
Anzi no, altro piccolo ot... com'è la scozia? Mi piacerebbe da matti vederla... e infatti ora mi sto intortando una coppia di scozzesi conosciuta in Spagna quest'inverno :D

MSciglio
21-02-2006, 16:36
Eggià... Oh, è una cosa che ho trovato in praticamente tutte le regioni della Spagna, ma diciamo così che in Catalunia vanno un po' oltre la linea del buon senso :p
Comunque... stop ot, non abbiamo l'alibi di farlo con Christina :D
Anzi no, altro piccolo ot... com'è la scozia? Mi piacerebbe da matti vederla... e infatti ora mi sto intortando una coppia di scozzesi conosciuta in Spagna quest'inverno :D

Se ti piace la natura, la tranquillita' e i castelli la Scozia e' fantastica. Se passi da queste parti fammi sapere :)

gpc
21-02-2006, 16:39
Se ti piace la natura, la tranquillita' e i castelli la Scozia e' fantastica. Se passi da queste parti fammi sapere :)

Ahhh siiiii... mi piace tutto ciò :sbav:
Se passo... sigh... anche subito, solo che inizio a lavorare tra poco e non credo che avrò le ferie tanto presto :D Ma tu conti di restarci parecchio, vero? :mc: :D

MSciglio
21-02-2006, 16:58
Ahhh siiiii... mi piace tutto ciò :sbav:
Se passo... sigh... anche subito, solo che inizio a lavorare tra poco e non credo che avrò le ferie tanto presto :D Ma tu conti di restarci parecchio, vero? :mc: :D

Mi trovi qui, non c'e' fretta :D

kappak
21-02-2006, 19:42
il 37% mi sembra un dato un po alto anke perke kome detto nei vari post
kuelli ke lo kredono veramente sono molti di meno

una kosa e' certa fra 10 anni se si continua cosi l italia sara' peggio
non c'e la mentalita per stare al passo con i tempi
mentre la cina ma anke la spagna ci passano sopra come un carro armato

l'economia italia va incontro a notevoli difficolta
uno dei problemi primari saranno le energie ( serve il nucleare!!!)
e le infrastrutture ( si alla tav! )

io il prossimo anno emigro, son curioso di veder kuanto mi mankera' l italia
sara dura lo so
:)

Satiel
21-02-2006, 19:44
Sapete cosa mi mancherà dell'Italia? I Luoghi e la cucina!!!

[A+R]MaVro
21-02-2006, 21:40
Felice di essere nel 63% che vuole rimanere nella amata Italia :)
Domani è un altro giorno :)

LuVi
Tho... sono d'accordo con Luvi

optijet980
21-02-2006, 22:14
Io vorrei trasfermi in Giappone o in qualche altro paese asiatico, tipo Taiwan. Il giapponese cmq è molto difficile da imparare ? :D io me la cavo con l'inglese sia scritto che orale, imparare un'altra lingua da zero però mi scasserebbe un bel pò... :read:

^TiGeRShArK^
21-02-2006, 22:31
Eggià... Oh, è una cosa che ho trovato in praticamente tutte le regioni della Spagna, ma diciamo così che in Catalunia vanno un po' oltre la linea del buon senso :p
Comunque... stop ot, non abbiamo l'alibi di farlo con Christina :D
Anzi no, altro piccolo ot... com'è la scozia? Mi piacerebbe da matti vederla... e infatti ora mi sto intortando una coppia di scozzesi conosciuta in Spagna quest'inverno :D
fantastica! :cry:
ci sono stato 10 anni fa...
se riesco ci ritorno quest'estate...:tie:

Sursit
22-02-2006, 07:26
Non sono d'accordo però sul fatto che gli Italiani si siedano sugli allori del passato. A mio avviso gli Italiani peccano di superficialità percettiva da ambo i versi dell'asse temporale: non sanno investire per il futuro e non sanno nemmeno percepire correttamente le glorie passate. Pare quasi che se ne infischino, dell'una e dell'altra cosa.

Questo è un atteggiamento che non amo dei miei connazionali: l'obbiettivo di molti è il minimo sforzo (es. meglio il posto sicuro senza possibilità di carriera piuttosto che la realizzazioneaccompagnata a un minimo di rischio) e la mentalità è così diffusa che la meritocrazia non solo non esiste quasi più, ma non si cerca neanche di ripristinarla. Se sei in alto è probabilmente perché sei parente di qualche pezzo grosso. Se punti in alto sei un disonesto che ci arriverà facendo le scarpe agli altri, o come minimo sei n gretto materialista.

Mia sorella, che so è trasferita all'estero per lavoro da 5 anni, ha "provato" un paio di volte a tornare in Italia. Sì è sempre scontrata con le situazioni descritte ( e anche di peggio, spessissimo i dirigenti delle aziende nostrane peccano anche di grande arroganza ), e se ne è rimasta all'estero. Anzi, ha cambiato ditta e nazione, ma sempre di stranieri si parla.
Esempio: tempo fa, stavo facendo un curriculum alla Geox, e mi dicono che la mia figura non fa per loro. Vabbè, succede. Poi mi chiedono se conosco qualcuno, se ho parenti. Rispondo "sì, una sorella lavora come product manager all'Adidas". E loro mi fanno: "contattala per noi". Ma siamo pazzi? Io che la contatti per loro? Rispondo "arrangiatevi, è lì, se volete contattatela. Però certo che, viste le dimensioni della ditta dove lavora, e il lavoro che fa, certo vorrà una posizione di dirigenza". Mi fanno "ma la nostra è una grossa ditta......". Li guardo, mi alzo e me ne vado. Geox grande?:what:
E qualche volta sono pure successe cose ancora più comiche, come quando ha ricevuto in Germania una telefonata dalla Lotto per fissare un colloquio: l'impiegata delle risorse umane la chiamò per un aggiornamento del curriculum......Mia sorella le ha risposto " arrangiati tu, io per queste cose non ho tempo". A paragone, le ditte straniere dove ha fatto altri colloqui le hanno pagato il viaggio, con albergo e aereo in business class.
Per fare un colloquio in Italia pure è dovuta pagarsi il viaggio.
Questo per fare un paragone di trattamento tra ditte italiane e straniere.
Adesso all'Italia non ci pensa proprio più, non ci ha messo una pietra sopra ma una montagna.

Nevermind
22-02-2006, 07:57
A me il 37% pare pure poco, cmq è normale mi sembra quando la barca affonda i topi scappano.

Nevermind
22-02-2006, 08:05
l' italia sarà pure bella ma certamente non ci sono più prospettive per i giovani come qualche anno fa. ormai ci sono ragazzini con la terza media che guadagnano 3-4 volte di più di uno laureato in materie specialistiche, è giusto? forse era meglio che fosse passata integralmente la legge Bolkestain, invece abbiamo l' idraulico che prende 10mila euro al mese, il meccanico con tre ville al mare, il gommista con lo yacht e il laureato che non arriva a fine mese.

Allora se fare quei lavori è così facile e da stupidi allora perchè non li fai pure te? Sono lavori fondamentali e che richiedo cmq molta più responsabilità di molti altri lavori. O solo perchè sono lavori manuali (prevalentemente) sono catalogati di serie B e quindi dovrebbero morire di fame?? A sto punto perchè non citi i dottori tipo dentisti che per lavori di 30 minuti di spennano 100 e passa €???

Secondo il problema dei laureati è innazitutto che la maggior parte vanno a fare scuole inutili dal punto di vista lavorativo perchè atte a creare una figura professionale di cui il settore è saturo da tempo (ved iscienze politiche per dire), terzo la maggior parte delle università non preparano la gente al lavoro, infine ci sono specializzazioni universitarie richiestissime (vedi scienze dei materiali per dire) che però non vengono cagate minimamente dagli studenti (spesso perchè definite troppo difficili).

pfaff
22-02-2006, 08:29
Sapete cosa mi mancherà dell'Italia? I Luoghi e la cucina!!!

Non so deve tu voglia trasferirti ma nel caso sia nord europa aggiungerei alla lista anche il sole.
Inoltre, se non conosci la lingua alla perfezione, sentirai molta nostalgia anche dell'italiano (lingua intendo).

Satiel
22-02-2006, 09:14
Diciamo che vorrei studiare 1 anno negli Stati Uniti (magari in una univ di NY)....

sempreio
22-02-2006, 09:23
Allora se fare quei lavori è così facile e da stupidi allora perchè non li fai pure te? Sono lavori fondamentali e che richiedo cmq molta più responsabilità di molti altri lavori. O solo perchè sono lavori manuali (prevalentemente) sono catalogati di serie B e quindi dovrebbero morire di fame?? A sto punto perchè non citi i dottori tipo dentisti che per lavori di 30 minuti di spennano 100 e passa €???

Secondo il problema dei laureati è innazitutto che la maggior parte vanno a fare scuole inutili dal punto di vista lavorativo perchè atte a creare una figura professionale di cui il settore è saturo da tempo (ved iscienze politiche per dire), terzo la maggior parte delle università non preparano la gente al lavoro, infine ci sono specializzazioni universitarie richiestissime (vedi scienze dei materiali per dire) che però non vengono cagate minimamente dagli studenti (spesso perchè definite troppo difficili).

non parlo di facoltà come scienze politiche che sono state fatte solo per dare una laurea, io dico tutti i tecnici specialisti che non trovano sbocco in italia o se lo trovano sono sotto pagati rispetto ai loro colleghi esteri, prendono e se ne vanno, come stanno già facendo ora d' altronde e di fatto viene a mancare alle aziende nostrane la linfa vitale di ogni azienda moderna che vuole confrontarsi con in mercato globale, in via indiretta hanno queste persone la possibilità di distruggere o creare economie. già ora si vedono i risultati di una politica del genere, è pieno di gente che segue strade di bassa manavalanza pur di prendere uno stipendio migliore. anche gli operai che non trovano più sbocchi lavorativi prendono e fanno scuole per fare idraulici, elettricisti, ecc. saturando di fatto il mercato. e allora fra 5 anni quei ragazzi che un tempo hanno visto sorpassare dall' elettricista di turno se la rideranno all' estero mentre qui si farà la guerra all' ultimo prezzo per cambiare il tubo rotto alla vecchietta, vedrai quante persone non arriveranno a fine mese, altro che ora......

Nevermind
22-02-2006, 09:38
non parlo di facoltà come scienze politiche che sono state fatte solo per dare una laurea, io dico tutti i tecnici specialisti che non trovano sbocco in italia o se lo trovano sono sotto pagati rispetto ai loro colleghi esteri, prendono e se ne vanno, come stanno già facendo ora d' altronde e di fatto viene a mancare alle aziende nostrane la linfa vitale di ogni azienda moderna che vuole confrontarsi con in mercato globale, in via indiretta hanno queste persone la possibilità di distruggere o creare economie. già ora si vedono i risultati di una politica del genere, è pieno di gente che segue strade di bassa manavalanza pur di prendere uno stipendio migliore. anche gli operai che non trovano più sbocchi lavorativi prendono e fanno scuole per fare idraulici, elettricisti, ecc. saturando di fatto il mercato. e allora fra 5 anni quei ragazzi che un tempo hanno visto sorpassare dall' elettricista di turno se la rideranno all' estero mentre qui si farà la guerra all' ultimo prezzo per cambiare il tubo rotto alla vecchietta, vedrai quante persone non arriveranno a fine mese, altro che ora......

Ma il problema che dici te c'è sempre stato i tecnici sono sempre stati sottopagati non è mica una novità :boh: e cmq le persone tecniche specializzate che conosco io hanno sicuramnete trovato più facilmente lavoro dell'universitario tipo (scienze politiche, filosofia,ecc..).

E cmq da quello che vedo io i ragazzi italiani snobbano i lavori manuali...sia qual'è il vero problema che il 90% dei lavoratori italiani aspira a fare l'imbucato statale, un settore in cui invece ci sarà crisi è quello operaio perchè oramai le ditte qui in italia non producono più nulla danno tutto ai cinesi & co. che vengono supersottopagati. E lo sia la cosa più ridicola è che dopo averli sfruttati per anni a produrre le nostre cose loro hanno imparato a farlo ed infatti oggigiorno cominciamo ad essere invasi da prodotti cinesi & co. prodotti da loro....in poche parole ci stiamo scavando la fossa da soli.

Insomma oggi vedo un sacco di laureati a disoccupati però di questi i vari ingegneri sono molto meno in percentuale perchè la loro figura professionale è ancora richiesta.

Il problema è che oggigiorno escono 100 manager e 10 tecnici/operai che sanno fare le cose.....dimmi te se, casini italici a parte, la cosa ha un senso??

sempreio
22-02-2006, 09:53
Ma il problema che dici te c'è sempre stato i tecnici sono sempre stati sottopagati non è mica una novità :boh: e cmq le persone tecniche specializzate che conosco io hanno sicuramnete trovato più facilmente lavoro dell'universitario tipo (scienze politiche, filosofia,ecc..).

E cmq da quello che vedo io i ragazzi italiani snobbano i lavori manuali...sia qual'è il vero problema che il 90% dei lavoratori italiani aspira a fare l'imbucato statale, un settore in cui invece ci sarà crisi è quello operaio perchè oramai le ditte qui in italia non producono più nulla danno tutto ai cinesi & co. che vengono supersottopagati. E lo sia la cosa più ridicola è che dopo averli sfruttati per anni a produrre le nostre cose loro hanno imparato a farlo ed infatti oggigiorno cominciamo ad essere invasi da prodotti cinesi & co. prodotti da loro....in poche parole ci stiamo scavando la fossa da soli.

Insomma oggi vedo un sacco di laureati a disoccupati però di questi i vari ingegneri sono molto meno in percentuale perchè la loro figura professionale è ancora richiesta.

Il problema è che oggigiorno escono 100 manager e 10 tecnici/operai che sanno fare le cose.....dimmi te se, casini italici a parte, la cosa ha un senso??


una volta trovavano lavoro ora che il mercato del lavoro è cambiato vedrai che fine farà l' italia, non abbiamo saputo coltivare e proteggere le nostre menti migliori, ci aspettano solo anni bui, altro che posto in posta assicurato.

ChristinaAemiliana
22-02-2006, 09:54
...ci sono specializzazioni universitarie richiestissime (vedi scienze dei materiali per dire) che però non vengono cagate minimamente dagli studenti (spesso perchè definite troppo difficili).

Questo è verissimo...ma la colpa è anche delle scuole superiori: non forniscono, a mio avviso, agli studenti dell'ultimo anno un orientamento adeguato per il "dopo".

Quando io avevo appena finito il politecnico il fratello di una mia cara amica ha fatto la maturità ed era indeciso sulla scelta della facoltà. Gli piaceva la chimica (anche lui usciva dal mio stesso liceo scientifico) e pensava di iscriversi a ing chimica, al che io, che sentivo ovviamente spesso al telefono la sorella, le ho suggerito di invitarlo a guardarsi i programmi di ing dei materiali, che mi pareva più adatta a quanto sarebbe piaciuto a lui, oltre che più nuova come specializzazione. Il ragzzo ovviamente non ne aveva mai sentito parlare, se ne innamorò e la scelse.

Morale: a 26 anni si è laureato, è stato soddisfattissimo dell'orientamento metallurgico che ha scelto e pertanto ha studiato bene, e ha trovato immediatamente (entro pochi mesi con in mezzo le vacanze) un buon lavoro. Tutte le volte che mi vede pare voglia prendermi le misure per il monumento eppure io non ho fatto che passargli un'informazione banale che avrebbe dovuto essere alla portata di tutti gli studenti come lui...

Anche oggi, a livello universitario siamo molto più organizzati rispetto a quando ho iniziato io 13 anni fa, facciamo incontri di orientamento, abbiamo guide cartacee gratuite e naturalmente il sito, ma tutto ciò è ancora decisamente poco recepito dalle scuole superiori, che non ci portano i ragazzi, evidentemente per pigrizia. Ciò è disdicevole perché a quell'età lì non sempre si ha la maturità di andare a cercarsi le info da soli, oltre all'ovvia considerazione che le facoltà sono tantissime e un minimo di percorso guidato è necessario, anche solo perché leggendo i nomi degli esami non si capisce molto. Noi abbiamo studenti borsisti che spiegano le cose faccia a faccia ai ragazzi delle superiori, ma bisogna che le scuole ci mandino le persone...

gpc
22-02-2006, 10:11
Anche oggi, a livello universitario siamo molto più organizzati rispetto a quando ho iniziato io 13 anni fa, facciamo incontri di orientamento, abbiamo guide cartacee gratuite e naturalmente il sito, ma tutto ciò è ancora decisamente poco recepito dalle scuole superiori, che non ci portano i ragazzi, evidentemente per pigrizia. Ciò è disdicevole perché a quell'età lì non sempre si ha la maturità di andare a cercarsi le info da soli, oltre all'ovvia considerazione che le facoltà sono tantissime e un minimo di percorso guidato è necessario, anche solo perché leggendo i nomi degli esami non si capisce molto. Noi abbiamo studenti borsisti che spiegano le cose faccia a faccia ai ragazzi delle superiori, ma bisogna che le scuole ci mandino le persone...

Sì vabbè, ma anche lì: hai mai visto uno di una facoltà che va nella scuola e ti viene a dire "No ragazzi, non iscrivetevi, il mercato è saturo!"? Anche se vengono a presentare un corso sulla cura avanzata delle stelle marine in stato di gravidanza te lo presentano come il corso de-fi-ni-ti-vo, stipendiodafavolaassicuratodopoduegiornidallalaureaanzinolavorigiàprima... :D

Nevermind
22-02-2006, 10:38
Questo è verissimo...ma la colpa è anche delle scuole superiori: non forniscono, a mio avviso, agli studenti dell'ultimo anno un orientamento adeguato per il "dopo".

Quando io avevo appena finito il politecnico il fratello di una mia cara amica ha fatto la maturità ed era indeciso sulla scelta della facoltà. Gli piaceva la chimica (anche lui usciva dal mio stesso liceo scientifico) e pensava di iscriversi a ing chimica, al che io, che sentivo ovviamente spesso al telefono la sorella, le ho suggerito di invitarlo a guardarsi i programmi di ing dei materiali, che mi pareva più adatta a quanto sarebbe piaciuto a lui, oltre che più nuova come specializzazione. Il ragzzo ovviamente non ne aveva mai sentito parlare, se ne innamorò e la scelse.

Morale: a 26 anni si è laureato, è stato soddisfattissimo dell'orientamento metallurgico che ha scelto e pertanto ha studiato bene, e ha trovato immediatamente (entro pochi mesi con in mezzo le vacanze) un buon lavoro. Tutte le volte che mi vede pare voglia prendermi le misure per il monumento eppure io non ho fatto che passargli un'informazione banale che avrebbe dovuto essere alla portata di tutti gli studenti come lui...

Anche oggi, a livello universitario siamo molto più organizzati rispetto a quando ho iniziato io 13 anni fa, facciamo incontri di orientamento, abbiamo guide cartacee gratuite e naturalmente il sito, ma tutto ciò è ancora decisamente poco recepito dalle scuole superiori, che non ci portano i ragazzi, evidentemente per pigrizia. Ciò è disdicevole perché a quell'età lì non sempre si ha la maturità di andare a cercarsi le info da soli, oltre all'ovvia considerazione che le facoltà sono tantissime e un minimo di percorso guidato è necessario, anche solo perché leggendo i nomi degli esami non si capisce molto. Noi abbiamo studenti borsisti che spiegano le cose faccia a faccia ai ragazzi delle superiori, ma bisogna che le scuole ci mandino le persone...


Verissimo quello che dici, la mia scuola superiore (ITIS) era infatti 1000 anni avanti su questo discorso abbiamo fatto ore di scuola in 5° per scegliere la facoltà più adatta, ti facevano pure preiscrivere usando la linea internet della scuola e se non erro hanno anche organizzato diversi incontri....

Purtroppo ai mie tempi (2000) tanti indirizzi di carattere informatico non c'erano ancora (l'italia era veramente indietro) e quindi ho preferito cominciare subito a lavorare ....oggigiorno invece ci sono molti indirizzi interessanti ....che quasi quasi mi vien voglia di iscrivermi (peccato che oramai son vecchietto).