View Full Version : E' morto Luca Coscioni... :(
tatrat4d
20-02-2006, 10:41
http://www.radicali.it/view.php?id=53066
LUCA COSCIONI E' MORTO
20 febbraio 2006
La notizia data alle 11.20 da Marco Pannella a Radio Radicale. Luca Coscioni era da anni malato di scelrosi laterale amiotrofica.
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:(
Al di là di avere condiviso la sua battaglia politica, IMHO se ne va una persona coraggiosa :(
indelebile
20-02-2006, 10:47
mi dispiace molto ma era inevitabile, si sapeva che poteva morire da un momento all altro
jumpermax
20-02-2006, 10:51
*
Lucio Virzì
20-02-2006, 11:07
Mi dispiace, una persona coraggiosa.
LuVi
nomeutente
20-02-2006, 11:11
*
mt_iceman
20-02-2006, 12:10
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Feric Jaggar
20-02-2006, 12:27
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Amu_rg550
20-02-2006, 12:29
Al di là di avere condiviso la sua battaglia politica, IMHO se ne va una persona coraggiosa :(quoto
sempreio
20-02-2006, 12:39
*
Un saluto ad una persona che apprezzavo molto..
ho letto il suo libro autobiografico.
ho firmato tutti i referendum che proponeva.
Mi ha folgorato con la forza che usciva dall'altoparlante del suo portatile...
tristezza e rabbia... questo provo....
ma non voglio parlarne, voglio esprimere
solo il mio cordoglio per un grande che non c'é più.
P.S. per chi volesse mandare un messaggio... info@associazionecoscioni.org
leggo tante dichiarazioni ipocrite, purtroppo.
Addirittura un coccodrillo dei GIOVANI UDC e di Sandro Bondi :rolleyes:
Sandro Bondi (Forza Italia). "Luca Coscioni è stato un protagonista di molte e importanti battaglie civili, da lui combattute testimoniando nella sua condizione di grave sofferenza fisica un coraggio e una dignità ricca di significati morali".
I giovani dell'Udc. "Uno straordinario esempio per i giovani impegnati in politica. Un giovane, che pur limitato da una malattia invalidante è riuscito a fare tanto per sé e per gli altri. Politicamente quasi mai condividevamo le stesse idee, ma abbiamo sempre apprezzato la sua passione, il suo impegno e la sua grande forza di volontà".
vorrei sapere dov'erano quando il referendum sulle staminali è fallito...
beppegrillo
20-02-2006, 13:20
*
Roma, 20 febbraio 2006
• Dichiarazione di Rita Bernardini, tesoriera di Radicali Italiani
Luca si è battuto fino all’ultimo istante per il diritto alla vita, attraverso la vita del diritto e, in primo luogo, la possibilità di comunicare. Nel portare avanti la battaglia per dotare tutti i malati come lui delle tecnologie necessarie per poter comunicare (computer e sintetizzatore vocale) Luca – da leader radicale quale era – affermava che “la comunicazione è tutto: se ci tolgono la parola – disse - ci tolgono la vita”.
Purtroppo la parola gli è stata tolta più volte, provocandogli ferite gravissime alle quali ha resistito con la speranza di poter conquistare “parola” per tutti. Ci pensi chi ha voluto fare cinicamente l’economia della sua intelligenza, della sua sensibilità, del suo amore.
Luca ha saputo creare e guidare – con i radicali e con l’Associazione che porta il suo nome (ci aveva tenuto a legare il suo nome a quello della libertà di ricerca scientifica) – un grande movimento di malati, di scienziati, di ricercatori che per lui sono usciti dai laboratori, di cittadini che si battono contro l’intolleranza e i fondamentalismi che bloccano l’innata necessità di conoscenza dell’essere umano.
L’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è in buone mani: con la moglie di Luca Maria Antonietta, con il Segretario Marco Cappato, con i malati e gli scienziati che la costituiscono e la costituiranno, con i Premi Nobel, con Marco Pannella ed Emma Bonino e tutti i militanti che la animano.
leggo tante dichiarazioni ipocrite, purtroppo. [...]
vorrei sapere dov'erano quando il referendum sulle staminali è fallito...
A dire di non andare a votare raffigurando la comunità scientifica non genuflessa davanti all'altare come un esercito di Mengele? Ci mancava che dicessero che quelli come lui non hanno dignità di esseri umani, tanto per cambiare. Ma lasciamo perdere và.
tatrat4d
20-02-2006, 13:28
leggo tante dichiarazioni ipocrite, purtroppo.
Addirittura un coccodrillo dei GIOVANI UDC e di Sandro Bondi :rolleyes:
Sandro Bondi (Forza Italia). "Luca Coscioni è stato un protagonista di molte e importanti battaglie civili, da lui combattute testimoniando nella sua condizione di grave sofferenza fisica un coraggio e una dignità ricca di significati morali".
I giovani dell'Udc. "Uno straordinario esempio per i giovani impegnati in politica. Un giovane, che pur limitato da una malattia invalidante è riuscito a fare tanto per sé e per gli altri. Politicamente quasi mai condividevamo le stesse idee, ma abbiamo sempre apprezzato la sua passione, il suo impegno e la sua grande forza di volontà".
vorrei sapere dov'erano quando il referendum sulle staminali è fallito...
sai come la penso sui temi referendari, ma IMHO non è giusto "strumentalizzare".
Il pezzo che citi dei giovani UDC credo sia quello che ogni "avversario" di quella statura si meriti ;)
Forse il sostegno di un semplice scrittore come me stonerà un poco, o anche troppo, nella lista delle personalità scientifiche che, con i loro nomi e il loro prestigio, suggellano le affermazioni rese da Luca Coscioni in quella sua lettera del 20 marzo, così chiara e commovente. In ogni caso, potete disporre del mio nome. Purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino. Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall'attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza. Grazie per questo.
José Saramago, premio Nobel per la letteratura. Messaggio di sostegno alla candidatura di Luca Coscioni, marzo 2001
non volevo strumentalizzare.
punti di vista, io la chiamo "ipocrisia" ;)
tatrat4d
20-02-2006, 13:32
non volevo strumentalizzare.
punti di vista, io la chiamo "ipocrisia" ;)
sì scusa, conoscendoti ho usato un termine improprio ;)
Io, al contrario, siccome ritenevo le ragioni di Coscioni ottime e quasi palesi, sono convinto della buona fede di molti che le hanno avversate.
Gli argomenti degli uni e degli altri ("guariranno a milioni" Vs. i paragoni con i nazisti) non li ho invece troppo ben digeriti.
sai come la penso sui temi referendari, ma IMHO non è giusto "strumentalizzare".
Il pezzo che citi dei giovani UDC credo sia quello che ogni "avversario" di quella statura si meriti ;)
Non era un avversario politico e non é morto per un incidente .
Era una persona che lottava per avere una minuscola possibilità di sopravvivenza , gliela hanno negata nella stessa maniera con cui hanno tappato la bocca a Galilei , adesso piangere la sua morte da parte di queste persone é un atto di grandissima ipocrisia .
tatrat4d
20-02-2006, 13:36
Non era un avversario politico e non é morto per un incidente .
Era una persona che lottava per avere una minuscola possibilità di sopravvivenza , gliela hanno negata nella stessa maniera con cui hanno tappato la bocca a Galilei , adesso piangere la sua morte da parte di queste persone é un atto di grandissima ipocrisia .
uff, se ho introdotto ragione per andare OT me ne scuso, ma ho un'idea un attimo diversa.
uff, se ho introdotto ragione per andare OT me ne scuso, ma ho un'idea un attimo diversa.
Scusami , non avevo ancora letto il post successivo . :mc:
Resta comunque l' amarezza :(
zerothehero
20-02-2006, 16:40
Mi spiace :(
Aveva la stessa malattia di Stephen Hawking (sclerosi laterale amiotrofica) se non sbaglio..malattia terribile e incurabile.
zerothehero
20-02-2006, 16:44
Non era un avversario politico e non é morto per un incidente .
Era una persona che lottava per avere una minuscola possibilità di sopravvivenza , gliela hanno negata nella stessa maniera con cui hanno tappato la bocca a Galilei , adesso piangere la sua morte da parte di queste persone é un atto di grandissima ipocrisia .
Non si sarebbe cmq salvato, in quanto non esistono cure e la sperimentazione sarebbe arrivata molto probabilmente troppo tardi.
Cmq si commemora la morte di un individuo, se si vuole parlare della ricerca sulle staminali ricavate dagli embrioni è meglio aprire un altro thread, cosa che chiunque può liberamente fare a suo piacere e quando vuole.
Al di là di avere condiviso la sua battaglia politica, IMHO se ne va una persona coraggiosa
*
giannola
20-02-2006, 19:14
mi unisco al dolore dei familiari, amici ed utenti del forum.
Con un invito a sorridere alla vita e non disperare mai, Luca Coscioni l'ha dimostrato fino alla fine.
:angel:
LittleLux
20-02-2006, 19:59
Sono sinceramente dispiaciuto, amareggiato ed incazzato.
shambler1
20-02-2006, 20:23
A dire di non andare a votare raffigurando la comunità scientifica non genuflessa davanti all'altare come un esercito di Mengele? Ci mancava che dicessero che quelli come lui non hanno dignità di esseri umani, tanto per cambiare. Ma lasciamo perdere và.
tanto gli elettori hanno la memoria cortissima
giannola
20-02-2006, 21:19
Sono sinceramente dispiaciuto, amareggiato ed incazzato.
incazzato ? :confused:
Tutto il mio rispetto a Luca Coscioni per il suo incredibile impegno nonostante la sua condizione veramente difficile.
sashasnow
20-02-2006, 22:06
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Lucrezio
21-02-2006, 00:13
Sono sinceramente dispiaciuto, amareggiato ed incazzato.
*
Black Dawn
21-02-2006, 05:39
*
zerothehero
22-02-2006, 19:21
C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.
Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.
E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.
Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.
Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi.
Luca Coscioni.
pomatone
22-02-2006, 19:24
C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.
Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.
E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.
Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.
Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi.
Luca Coscioni.
*
LittleLux
22-02-2006, 19:57
incazzato ? :confused:
Scusa se ti rispondo solo ora. Comunque, Lucrezio, quotandomi, penso abbia capito il motivo della mia incazzatura ed amarezza. Incazzatura ed amarezza per la vicenda politica che ha accompagnato coscioni e per le conseguenti strumentalizzazioni (da parte di chi non ha importanza) sulla pelle di una persona affetta da una tremenda malattia e che, se tutto va bene, si può tranquillamente affermare che avrà sicuramente fatto una morte di merda (penso anche, in questo caso, a come viene (non)trattato il tema dell' eutanasia nel nostro paese).
*sasha ITALIA*
22-02-2006, 20:36
EDIT E' STATO M
Fradetti
22-02-2006, 20:43
*
indelebile
22-02-2006, 20:47
Scuse e ringraziamenti
La battaglia di Luca.
da L'Unità del 21 febbraio 2006, pag. 1
di Furio Colombo
Verrà un giorno in cui certi vescovi si toglieranno la maschera cattiva di Marcello Pera, torneranno a sentire la religione come legame fraterno, e chiederanno scusa a Luca Coscioni, morto di un dolore atroce del quale mille voci hanno detto «Va bene così, soffra pure, vietato aprire i frigoriferi zeppi di cellule staminali destinate alla distruzione».
Infatti, nel mezzo di una civiltà della ricerca che, certo, - ci avevano detto in passato - è voluta da Dio, è proibito cercare la cura del male. In attesa di quelle scuse, che certo verranno anche se tristemente sfasate nel tempo, tocca a noi cittadini di una Repubblica fondata sul divieto chiedere scusa a Luca Coscioni per il modo in cui è stato lasciato senza risposta il suo grido di aiuto, che non era per sé ma per la lotta a malattie finora incurabili, per il modo in cui è stato abbandonato e ignorato, come se Dio non lo avesse messo al mondo con il suo dolore e il suo male, e la sua e la nostra intelligenza capace di lottare contro quel male, se solo fosse permesso.
Diciamo grazie alla sua dolcezza, alla sua tenacia, alla sua appassionata perorazione che è stata un inno alla vita, lui sì, presidente dei presidenti del diritto alla vita, lui nato e vivo e morente e abbandonato.
Per merito di Luca Coscioni possiamo sperare di apparire meno incivili agli occhi del mondo industriale e democratico - in gran parte cristiano - che permette la ricerca, la finanzia, la vuole.
Noi dobbiamo un grazie affettuoso e solidale a Maria Antonietta, compagna di Luca, che gli è sempre stata accanto con una incomprensibile serenità, vita di una vita esemplare e ostinata.
Se tutta questa storia, per un miracolo, si fosse svolta in una comunità di credenti, oggi si parlerebbe di «odore di santità». Certo Luca e Maria Antonietta ci dicono che esiste una santità laica. Quando qualcuno usa la parola sprezzante "laicismo" e vi intima di esibirne i valori dite: Luca Coscioni.
E abbiamo il dovere di ricordare chi, in un deserto di distrazione, ha raccolto il grido di Luca Coscioni, lo ha invitato e ospitato in una casa politica e ha fatto sedere l'ospite sofferente a capo tavola.
Ognuno ha diritto a giudizi e pregiudizi sui Radicali. Ma è bene non dimenticare che sono stati i Radicali di Pannella, Bonino, Capezzone e Marco Cappato a prendersi in carico ciò che restava di una voce e di una vita. E a fare in modo che quella voce artificiale e quella vita al limite del sopportabile restassero bene al centro della scena pubblica italiana.
A loro diciamo grazie a nome di coloro che potevano non sapere e hanno saputo, di coloro che potevano non capire e hanno capito, di coloro che potevano lasciar perdere e si sono impegnati in solidarietà, visione e speranza.
Non c'è niente da dimenticare in questa storia. E per fortuna il cammino continua.
*
indelebile
22-02-2006, 20:51
La Chiesa tace su Coscioni
da La Stampa del 22 febbraio 2006, pag. 36
Stupisce il silenzio delle gerarchie ecclesiastiche all'indomani della morte di Luca Coscioni. Ma non meraviglia. Meravigliano piuttosto i tributi che gli stessi politici farisei che in precedenza l'avevano ignorato, ora che non c’è più, gli dedicano. Ha ragione Pannella: l'unico radicale buono è quello morto. Eppure, per la dignità con cui ha affrontato il suo calvario, per la forza di volontà con cui ha servito la sua causa, il pensiero va proprio al Cristo così caro a tanti sedicenti cristiani. Mi piace immaginare, come in una commedia di Ionesco, vescovi e cardinali che, una volta in Paradiso se lo trovano seduto a fianco del Creatore: sai che facce!
Mario Ventrelli
Alexis80
24-02-2006, 01:19
Che la chiesa taccia non mi stupisce almeno per una volta non mettono bocca su una questione che no li riguarda e non gli dovrà mai riguardare.
Luca Coscioni non era un politico era una persona come noi, era la voce di migliaia di persone come lui e che attraverso lui facevano uscire un grido sommesso di aiuto un grido che grazie a Luca è arrivato fin nelle nostre coscienze, senza di lui quel grido sarebbe rimasto intrappolato nei loro corpi immobili.......e con loro sarebbe morto.
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