Lorenzaccia
18-02-2006, 22:05
Questi giorni ho un po’ di tempo libero e lo sto spendendo a rileggere qua e là Shakespeare, senz’altro uno degli autori più importanti della mia formazione. Premesso che la sua opera omnia è a livelli di eccellenza, volevo sapere da voi quale opera vi è piaciuta di più e perché. Ce ne sarà pure una? ;)
Le mie preferenze vanno ad almeno 3 tragedie: Amleto, MacBeth e Re Lear. Visto che non saprei quale scegliere, dico l’ultima che ho riletto, Re Lear, per l’insegnamento finale, contenuto nelle parole del figlio Edgar al cieco e disperato Gloucester: “Men must endure Their going hence, even as their coming hither: Ripeness is all" (atto V, sc. 2). Insomma, è un esortazione alla rassegnazione deliberata e consapevole: la maturità si verifica nella capacità di accettare il corso della vita, dal venire al mondo all’andarse di qui. Questa stoica convinzione l’avevo già ritrovata in Seneca, ed è una delle mete cui compiutamente vorrei arrivare “da grande”.
Le mie preferenze vanno ad almeno 3 tragedie: Amleto, MacBeth e Re Lear. Visto che non saprei quale scegliere, dico l’ultima che ho riletto, Re Lear, per l’insegnamento finale, contenuto nelle parole del figlio Edgar al cieco e disperato Gloucester: “Men must endure Their going hence, even as their coming hither: Ripeness is all" (atto V, sc. 2). Insomma, è un esortazione alla rassegnazione deliberata e consapevole: la maturità si verifica nella capacità di accettare il corso della vita, dal venire al mondo all’andarse di qui. Questa stoica convinzione l’avevo già ritrovata in Seneca, ed è una delle mete cui compiutamente vorrei arrivare “da grande”.