rastaban
14-02-2006, 22:53
Impar condicio: in tv a Berlusca e soci il 60 per cento del tempo
di red
Rai3 una macchina da guerra antiberlusconi? Il presidente del Consiglio lo ripete così spesso che forse adesso ci crede anche lui, ma i dati (anche stavolta) sembrano proprio smentirlo. Almeno quelli diffusi dal Centro d’ascolto sull’informazione televisiva http://www.centrodiascolto.it/ riferiti alla prima settimana di febbraio. Il Centro d’ascolto monitorizza, per conto del Garante sulle telecomunicazioni, l’attività del sistema radiotelevisivo in tempi di par condicio. Si tratta pertanto dell’organizzazione più autorevole e qualificata per dire davvero chi bara e chi no. Dunque, secondo il Centro, il Tg3 nei primi giorni di febbraio ha diviso il tempo dedicato alla politica dedicando il 43,74 per cento alla Casa delle libertà e il 48 per cento al centrosinistra.
Se a qualcuno potesse venire in mente che uno squilibrio c’è, farebbe però meglio a leggere prima i dati degli altri tg. Non parliamo del Tg4, dove la Cdl ha il 73,88 per cento del tempo, contro poco più del 20 del centrosinistra, e neppure del Tg5, altro telegiornale di famiglia del nostro premier, che assegna il 62,31 al partito di famiglia e associati contro appena il 34,3 del centro sinistra.
Roba da Mediaset, si dirà. Macché: Tg1 e Tg2 non si sottraggono alla gara per piacere al premier, con qualche cautela in più, ma non troppo a ben vedere. Il Tg1, infatti, dedica il 52,85 del suo tempo alla Casa delle libertà contro appena il 36,32 del centro sinistra. E se il Tg2 dà allo schieramento di opposizione il 34,17 per cento del tempo, riserva all’ala destra del parlamento un corpulento 51,6. Non dimentichiamoci di Italia1, col suo StudioAperto. Qui lo squilibrio è definito da due numeri molto simili a quelli delle altre tv: 57,04 contro 38.8 per cento.
Se poi uno volesse prendersi la briga di guardare le percentuali dedicate ai singoli partiti degli schieramenti vengono fuori risultati per lo meno imbarazzanti. I Ds sono al quarto, quinto posto della classifica, dopo persino l’Udc, mentre la Rosa nel pugno sembra essere una beniamina delle tv del cavaliere perché ha quasi sempre più citazioni degli stessi Ds.
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=47435
di red
Rai3 una macchina da guerra antiberlusconi? Il presidente del Consiglio lo ripete così spesso che forse adesso ci crede anche lui, ma i dati (anche stavolta) sembrano proprio smentirlo. Almeno quelli diffusi dal Centro d’ascolto sull’informazione televisiva http://www.centrodiascolto.it/ riferiti alla prima settimana di febbraio. Il Centro d’ascolto monitorizza, per conto del Garante sulle telecomunicazioni, l’attività del sistema radiotelevisivo in tempi di par condicio. Si tratta pertanto dell’organizzazione più autorevole e qualificata per dire davvero chi bara e chi no. Dunque, secondo il Centro, il Tg3 nei primi giorni di febbraio ha diviso il tempo dedicato alla politica dedicando il 43,74 per cento alla Casa delle libertà e il 48 per cento al centrosinistra.
Se a qualcuno potesse venire in mente che uno squilibrio c’è, farebbe però meglio a leggere prima i dati degli altri tg. Non parliamo del Tg4, dove la Cdl ha il 73,88 per cento del tempo, contro poco più del 20 del centrosinistra, e neppure del Tg5, altro telegiornale di famiglia del nostro premier, che assegna il 62,31 al partito di famiglia e associati contro appena il 34,3 del centro sinistra.
Roba da Mediaset, si dirà. Macché: Tg1 e Tg2 non si sottraggono alla gara per piacere al premier, con qualche cautela in più, ma non troppo a ben vedere. Il Tg1, infatti, dedica il 52,85 del suo tempo alla Casa delle libertà contro appena il 36,32 del centro sinistra. E se il Tg2 dà allo schieramento di opposizione il 34,17 per cento del tempo, riserva all’ala destra del parlamento un corpulento 51,6. Non dimentichiamoci di Italia1, col suo StudioAperto. Qui lo squilibrio è definito da due numeri molto simili a quelli delle altre tv: 57,04 contro 38.8 per cento.
Se poi uno volesse prendersi la briga di guardare le percentuali dedicate ai singoli partiti degli schieramenti vengono fuori risultati per lo meno imbarazzanti. I Ds sono al quarto, quinto posto della classifica, dopo persino l’Udc, mentre la Rosa nel pugno sembra essere una beniamina delle tv del cavaliere perché ha quasi sempre più citazioni degli stessi Ds.
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=47435