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View Full Version : DISCUSSIONE FILOSOFICA 2


dominal83
13-02-2006, 19:24
Vorrei proporre un secondo argomento di discussione con le stesse identiche regole della precedente "discussione filosofica":

Meglio un missionario o un assassino?

Porto 2 esempi apparentemente opposti per porre un problema:

Ciò che ognuno di noi fa, ha un fine (all'apparenza i + disparati), altrimenti non lo farebbe.

Qual'è il fine comune, cos'è che tutti ottengono facendo ciò che fanno?

E' scientificamente provato che l'azione dell'uomo è guidata dalla ricerca del piacere, tradotto in secrezione di morfine endogene e all'automantenimento (principio di sopravvivenza generato dalla teoria dell'evoluzione).

Il piacere si ottiene realizzando i desideri o soddisfando i bisogni.

Ognuno ha sogni e desideri diversi.

Ma questi ci derivano dall'esterno, quindi non sono merito nè colpa nostra, l'importante x noi è cercare di ottenerli, altrimenti non ci alzeremmo nemmeno dal letto.

Se prendessi 2 gemelli e a 1 insegnassi che è giusto uccidere, mentre all'altro che è giusto salvare, perchè da grandi devo giudicarne 1 come cattivo e 1 come buono?
D'altronde entrambi non fanno altro che fare cio che pensano sia giusto x ottenere una soddisfazione, un piacere endogeno, come è stato loro insegnato.

Noi giudichiamo cattivo chi compie azioni che ipoteticamente potrebbero nuocere anche a noi stessi, e buono chi col suo comportamento ci potrebbe aiutare in un ipotetico momento del bisogno, secondo il principio di sopravvivenza.

Tutto ciò si traduce in un globale egoismo secondo cui ognuno, in definitiva, pensa SOLO a se stesso.

Porto degli esempi:
i genitori amano il PROPRIO figlio, non quello degli altri perche possiede il loro patrimonio genetico da portare avanti. (l'amore x i figli adottivi rispecchia solo un ribaltamento inconscio di questo fatto)

se viene ingabbiato un assassino (che poteva recar danno anche a noi), la cosa fa piacere, se è un innocente (che non ci avrebbe procurato alcun danno), ci dispiace.

potrei andare avanti x ore..


attendo commenti..

Vale76
13-02-2006, 19:35
bhè.. aldilà di discussioni sul piacere, un ottimo motivo per non uccidere è il rispetto per la vita o no? ;)

dominal83
13-02-2006, 19:47
bhè.. aldilà di discussioni sul piacere, un ottimo motivo per non uccidere è il rispetto per la vita o no? ;)


cosa intendi x rispetto della vita?

excursus
13-02-2006, 19:51
La tua posizione è definita tradizionalmente come "intellettualismo etico". E' una concezione morale caratteristica dell'antico pensiero greco e implica che la morale sia strettamente dipendente dalla conoscenza, per cui chi compie un reato lo fa perchè non sufficientemente sapiente nella conoscenza del bene.
Altra conseguenza è che il saggio non potrebbe compiere il male.

Premessa di questa concezione è la mancanza di libertà dell'uomo, poichè la sua azione è vincolata dal suo sapere, non dalla sua volontà.

La nostra cultura moderna (e anche il nostroo diritto) incorpora invece l'eredità del pensiero ebraico-cristiano, per cui l'uomo è originalmente libero. Per questo, pur con tutte le attenuanti del caso (educazione, contesto, ecc.), ogni individuo è responsabile delle proprie azioni, e per questo un assassino viene condannato.

dominal83
13-02-2006, 19:56
La tua posizione è definita tradizionalmente come "intellettualismo etico". E' una concezione morale caratteristica dell'antico pensiero greco e implica che la morale sia strettamente dipendente dalla conoscenza, per cui chi compie un reato lo fa perchè non sufficientemente sapiente nella conoscenza del bene.
Altra conseguenza è che il saggio non potrebbe compiere il male.

Premessa di questa concezione è la mancanza di libertà dell'uomo, poichè la sua azione è vincolata dal suo sapere, non dalla sua volontà.

La nostra cultura moderna (e anche il nostroo diritto) incorpora invece l'eredità del pensiero ebraico-cristiano, per cui l'uomo è originalmente libero. Per questo, pur con tutte le attenuanti del caso (educazione, contesto, ecc.), ogni individuo è responsabile delle proprie azioni, e per questo un assassino viene condannato.


concordo sulla nostra cultura moderna ma non è detto che sia corretta..
la mia tesi resta integra..

-Ivan-
13-02-2006, 20:01
Vorrei proporre un secondo argomento di discussione con le stesse identiche regole della precedente "discussione filosofica":

Meglio un missionario o un assassino?

Porto 2 esempi apparentemente opposti per porre un problema:

Ciò che ognuno di noi fa, ha un fine (all'apparenza i + disparati), altrimenti non lo farebbe.

Qual'è il fine comune, cos'è che tutti ottengono facendo ciò che fanno?

E' scientificamente provato che l'azione dell'uomo è guidata dalla ricerca del piacere, tradotto in secrezione di morfine endogene e all'automantenimento (principio di sopravvivenza generato dalla teoria dell'evoluzione).

Il piacere si ottiene realizzando i desideri o soddisfando i bisogni.

Ognuno ha sogni e desideri diversi.

Ma questi ci derivano dall'esterno, quindi non sono merito nè colpa nostra, l'importante x noi è cercare di ottenerli, altrimenti non ci alzeremmo nemmeno dal letto.

Se prendessi 2 gemelli e a 1 insegnassi che è giusto uccidere, mentre all'altro che è giusto salvare, perchè da grandi devo giudicarne 1 come cattivo e 1 come buono?
D'altronde entrambi non fanno altro che fare cio che pensano sia giusto x ottenere una soddisfazione, un piacere endogeno, come è stato loro insegnato.

Noi giudichiamo cattivo chi compie azioni che ipoteticamente potrebbero nuocere anche a noi stessi, e buono chi col suo comportamento ci potrebbe aiutare in un ipotetico momento del bisogno, secondo il principio di sopravvivenza.

Tutto ciò si traduce in un globale egoismo secondo cui ognuno, in definitiva, pensa SOLO a se stesso.

Porto degli esempi:
i genitori amano il PROPRIO figlio, non quello degli altri perche possiede il loro patrimonio genetico da portare avanti. (l'amore x i figli adottivi rispecchia solo un ribaltamento inconscio di questo fatto)

se viene ingabbiato un assassino (che poteva recar danno anche a noi), la cosa fa piacere, se è un innocente (che non ci avrebbe procurato alcun danno), ci dispiace.

potrei andare avanti x ore..


attendo commenti..


L'egoismo direi che è insito del nostro modo di vivere, in fondo non è nemmeno un male in alcuni casi.
L'egoismo è male se pensiamo sempre e solo a noi stessi anche in casi in cui potremmo dare ad altri senza perdere nulla, ma pensare prima a se stessi direi che è una cosa fondamentale nel mondo di oggi per la ricerca del piacere.
Per il resto direi che è meglio un missionario proprio perchè a noi fa più comodo, meglio non vuol dire che sia una persona migliore in assoluto, vuol dire che è meglio per la comunità.
In fondo l'assassino è giudicato cattivo perchè impedisce ad altri la ricerca del piacere mentre il missionario buono perchè aiuta la ricerca di questo piacere, per cui direi che al di la del fatto che l'assassino non possa essere catalogato come cattivo in assoluto perchè se uccide probabilmente ritiene giusto farlo e ci saranno altre persone che la pensano in questo modo può essere ritenuto cattivo da coloro che non uccidono che sono la maggioranza.

dominal83
13-02-2006, 20:04
L'egoismo direi che è insito del nostro modo di vivere, in fondo non è nemmeno un male in alcuni casi.
L'egoismo è male se pensiamo sempre e solo a noi stessi anche in casi in cui potremmo dare ad altri senza perdere nulla, ma pensare prima a se stessi direi che è una cosa fondamentale nel mondo di oggi per la ricerca del piacere.
Per il resto direi che è meglio un missionario proprio perchè a noi fa più comodo, meglio non vuol dire che sia una persona migliore in assoluto, vuol dire che è meglio per la comunità.
In fondo l'assassino è giudicato cattivo perchè impedisce ad altri la ricerca del piacere mentre il missionario buono perchè aiuta la ricerca di questo piacere, per cui direi che al di la del fatto che l'assassino non possa essere catalogato come cattivo in assoluto perchè se uccide probabilmente ritiene giusto farlo e ci saranno altre persone che la pensano in questo modo può essere ritenuto cattivo da coloro che non uccidono che sono la maggioranza.

bella risposta..
credo di poter affermare che nessuno è + buono o giusto di 1 altro..

M85X
13-02-2006, 20:05
Il rispetto della vita lo abbiamo perchè prima di tutto temiamo che venga tolta a noi...

Xexcursus...dominal83 fa l'esempio di un ragazzo non educato in base ai canoni cristiani o a determinati valori...

dominal83
13-02-2006, 20:07
Il rispetto della vita lo abbiamo perchè prima di tutto temiamo che venga tolta a noi...

Xexcursus...dominal83 fa l'esempio di un ragazzo non educato in base ai canoni cristiani o a determinati valori...


bella risposta anche questa!
e commento correttissimo..
tutto segue il principio della sopravvivenza..

coatl
13-02-2006, 20:15
IMHO

la "questione" che sta alla base della tua riflessione è soltanto nel fatto che esistono vari punti di vista nelle cose;
il problema è che si sono miliardi di punti di vista, nessuno riuscirà mai a far concordare tutti, perchè vorrebbe dire tentare d'imporre il proprio punto di vista (o la propria opinione) sugli altri, e ciò non sembra corretto...come non è corretto giudicare, dire <<il mio punto di vista è giusto, il tuo fa schifo>>; inoltre provate solo a pensare ad un mondo tutto uguale, di persone che la pensano allo stesso modo...nun me piace..

è calzante l'esempio dei gemelli: l'uomo in generlae cerca di fare IL BENE, ma questo non vuol dire asssolutamente che sia lo stesso bene di cui parla un altro e un altro ancora...

una persona saggia sa naturalmente che il suo pensiero non è il giusto assoluto, sa che esistono altri tipi di pensieri, alcuni tangenti al suo, altri completamente opposti; egli prende atto di questo e si mette il cuore in pace...


Forse ho sforato il tema della riflessione :D ad ogni modo buona cena a tutti :)

dominal83
13-02-2006, 20:20
IMHO

la "questione" che sta alla base della tua riflessione è soltanto nel fatto che esistono vari punti di vista nelle cose;
il problema è che si sono miliardi di punti di vista, nessuno riuscirà mai a far concordare tutti, perchè vorrebbe dire tentare d'imporre il proprio punto di vista (o la propria opinione) sugli altri, e ciò non sembra corretto...come non è corretto giudicare, dire <<il mio punto di vista è giusto, il tuo fa schifo>>; inoltre provate solo a pensare ad un mondo tutto uguale, di persone che la pensano allo stesso modo...nun me piace..

è calzante l'esempio dei gemelli: l'uomo in generlae cerca di fare IL BENE, ma questo non vuol dire asssolutamente che sia lo stesso bene di cui parla un altro e un altro ancora...

una persona saggia sa naturalmente che il suo pensiero non è il giusto assoluto, sa che esistono altri tipi di pensieri, alcuni tangenti al suo, altri completamente opposti; egli prende atto di questo e si mette il cuore in pace...


Forse ho sforato il tema della riflessione :D ad ogni modo buona cena a tutti :)


il punto è che il giusto e lo sbagliato, il buono e il cattivo non esistono!
esiste solo il conveniente x noi stessi che facciamo diventare "il giusto".

azik
13-02-2006, 20:20
nel mondo c'è troppo egoismo
;)

coatl
13-02-2006, 20:31
il punto è che il giusto e lo sbagliato, il buono e il cattivo non esistono!
esiste solo il conveniente x noi stessi che facciamo diventare "il giusto".


si, mi ritrovo.

però non mi convince la parte della madre che ama solo suo figlio e non il figlio di un'altra madre perchè porta avanti la sua discendenza :confused: potresti chiarire quel punto? :)

M85X
13-02-2006, 20:32
Esatto lo scopo dell'uomo è prima di tutto sopravvivere e riprodursi...poi cercare di dominare sulle altre specie e sulla natura...e perchè no su i suoi simili in modo da far prevalere le sua discendenza
...in fondo siamo animali;)

Xcoatl Giusto una persona saggia come +o- dici tu prima di tutto sa di non sapere(Socrate) e che tutto è relativo(Einstein)....:);)

p.s.
Good night,
and good luck a tutti
...ne abbiamo bisogno...:)
e anche good dinner...
...ne abbiamo altrettanto bisogno...;)

dominal83
13-02-2006, 20:41
si, mi ritrovo.

però non mi convince la parte della madre che ama solo suo figlio e non il figlio di un'altra madre perchè porta avanti la sua discendenza :confused: potresti chiarire quel punto? :)


l'amore x un figlio deriva dal fatto che fin dai tempi antichi si è evoluto solo chi meglio curava i propri figli, mentre si sn estinti gli altri (se i figli muoiono i tuoi geni si estinguono).

questo arcaico istinto porta le madri a farsi in 4 x i loro figli ma a sbattersene dei figli degli altri (perche dovrebbero occuparsene???)

Vale76
13-02-2006, 21:11
cosa intendi x rispetto della vita?
bhè.. non sopprimerla, tanto per incominciare come fanno gli assassini. Nessuno ha diritto di erigersi a giudice e stabilire chi deve vivere e chi morire,mi sembra mostruso, nessuno di noi è Dio, invece pare che molti si credano d'esserlo..
semplicemente credo che la vita sia un dono, un diritto, e sacra. E' un bene inalienabile che semmai va difesa, non il contrario. ;)

dominal83
13-02-2006, 21:16
bhè.. non sopprimerla, tanto per incominciare come fanno gli assassini. Nessuno ha diritto di erigersi a giudice e stabilire chi deve vivere e chi morire,mi sembra mostruso, nessuno di noi è Dio, invece pare che molti si credano d'esserlo..
semplicemente credo che la vita sia un dono, un diritto, e sacra. E' un bene inalienabile che semmai va difesa, non il contrario. ;)


purtroppo non stai portando alcuna motivazione logica...

coatl
14-02-2006, 18:28
l'amore x un figlio deriva dal fatto che fin dai tempi antichi si è evoluto solo chi meglio curava i propri figli, mentre si sn estinti gli altri (se i figli muoiono i tuoi geni si estinguono).

questo arcaico istinto porta le madri a farsi in 4 x i loro figli ma a sbattersene dei figli degli altri (perche dovrebbero occuparsene???)

no, qui non mi trovo assolutamente...ok che agiamo (inconsciamente?) lungo la falsariga dell'evoluzione, quindi chi è più forte domina sugli altri, ma non è assolutamente vero, almeno nella cultura dove vivo io, che le madri curano i propri figli e assolutamente non quelli degli altri...penso che oltre all'istinto animale col passare del tempo si sia infuso nella specie umana il senso d'aiuto reciproco, addirittura nella donna questo pare amplificato (donna-madre). alla fine da come la vedo io ci si aiuta, nei limiti del possibile, naturalmente! ;)
personalmente non ho mai visto una madre col figlio passare davanti ad un ragazzo "meno fortunato" e dire: <<ahah, anvedi come è ridotto questo, per fortuna che ha ancora poco da vivere>> :rolleyes: mentre ho visto molte più volte madri che cercano di aiutare il soggetto...no?