View Full Version : [P2P] Legale l'uso del p2p in Francia!
jumpermax
09-02-2006, 19:49
a momenti mi dimenticavo di postare la buona notizia della giornata...
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57774
Francia, legale l'uso del P2P
Una sentenza francese crea un precedente inaudito in Europa: sfruttare a fini personali le piattaforme di scambio non può essere considerato un reato. Clamore su tutta la rete. L'industria: ricorreremo in appello
Roma - È la Francia ancora una volta a dare grattacapi, e che grattacapi!, alle major che si battono contro gli abusi sui sistemi di file sharing. Un tribunale parigino ha infatti emesso una sentenza senza precedenti, che in buona sostanza afferma la liceità dell'uso del P2P per scaricare e condividere file protetti dal diritto d'autore a fini personali, ovvero in assenza di finalità commerciali e di lucro.
La notizia della sentenza, che sta facendo rapidamente il giro della rete, si innesca in un momento critico per l'approccio francese al P2P, laddove un numero sempre crescente di parlamentari e commentatori transalpini appare disposto a consentire l'uso personale del P2P.
Come racconta l'associazione Audionautes.net, il caso è quello di un utente accusato di aver scaricato e posto in condivisione moltissimi brani musicali, si parla di 1.200 pezzi, tutti protetti dal diritto d'autore gestito dalla Société Civile des Producteurs Phonographiques.
Stando alla cronaca del procedimento, i sistemi di rilevazione dell'uso del P2P della Societé nel 2004 avevano individuato l'IP del computer di "Antoine", attivo tramite il celebre software Kazaa, all'epoca uno dei più utilizzati in senso assoluto dagli utenti del file sharing.
Il Tribunal de Grande Instance di Parigi, giudicando il caso, ha stabilito che "l'imputato faceva uso di questi file a titolo personale, e quindi un uso legale". Secondo i giudici, la normativa francese stabilisce che i cittadini "facciano un uso corretto dei materiali protetti fino a quando questo uso non è collettivo o non è a finalità di lucro".
La difesa di Antoine l'hanno condotta proprio gli esperti dell'Associazione Audionates che ora mettono a disposizione il pdf della sentenza (in francese) e sottolineano come sia la prima volta che un giudice francese assolve sia il download di brani che la loro condivisione. In passato, altri casi si erano risolti con assoluzione ma soltanto per quanto riguardava il download. Come si ricorderà, sulla questione della condivisione anche in Canada c'è un dibattito aperto: sebbene la normativa sia ancora poco chiara, il semplice scaricamento di opere protette ad uso personale non viene sanzionato.
Va detto che la Societé ha già annunciato che si appellerà contro la sentenza. Ma il presidente dell'associazione Audionates, Aziz Ridouan, si è detto fiducioso sugli esiti dell'appello in quanto la sentenza appare in linea con l'orientamento già espresso in casi precedenti.
Il tutto, naturalmente, potrebbe presto trovare una soluzione normativa, in quanto, come accennato, il Parlamento francese sta discutendo proprio in queste settimane alcune proposte che potrebbero portare ad una legalizzazione dell'uso a fini personali del peer-to-peer anche quando si tratta di scambiare materiali protetti dal diritto d'autore.
:yeah:
Swisström
09-02-2006, 19:53
a momenti mi dimenticavo di postare la buona notizia della giornata...
sinceramente non la vedo come una legge giusta. Ovviamente per gli utenti è una buona notizia ma...
Fossi negli artisti/case discografiche/produttori di film smetterei di esportare i miei prodotti in Francia e di tradurre in francese giochi/dvd.
sempreio
09-02-2006, 19:57
sinceramente non la vedo come una legge giusta. Ovviamente per gli utenti è una buona notizia ma...
Fossi negli artisti/case discografiche/produttori di film smetterei di esportare i miei prodotti in Francia e di tradurre in francese giochi/dvd.
quoto
-kurgan-
09-02-2006, 19:58
sinceramente non la vedo come una legge giusta. Ovviamente per gli utenti è una buona notizia ma...
Fossi negli artisti/case discografiche/produttori di film smetterei di esportare i miei prodotti in Francia e di tradurre in francese giochi/dvd.
togli pure "artisti" da quell'elenco e lascia gli altri..
jesusquintana
09-02-2006, 19:58
non e' una legge ma una sentenza
Lucio Virzì
09-02-2006, 20:01
a momenti mi dimenticavo di postare la buona notizia della giornata...
:yeah:
Mi sembra sacrosanto. E' l'unica via per poter contrastare i reali danni derivanti dalla pirateria a scopo di lucro.
LuVi
misterx76
09-02-2006, 20:05
Io sono per lo scambio etico.
Quindi sono contrario a scaricarmi un film o un album (o un gioco etc...) appena usciti mentre sono favorevolissimo al download di film, album, giochi etc... ormai fuori catalogo e quindi impossibili da reperire altrimenti.
Ovviamente sono anche contrario ai prezzi fuori ogni logica di cd e dvd.
-kurgan-
09-02-2006, 20:06
io sono assolutamente per il diritto di ascoltare prima quello che poi dovrò eventualmente comprare.
jumpermax
09-02-2006, 20:07
sinceramente non la vedo come una legge giusta. Ovviamente per gli utenti è una buona notizia ma...
Fossi negli artisti/case discografiche/produttori di film smetterei di esportare i miei prodotti in Francia e di tradurre in francese giochi/dvd.
Non vedo per quale motivo. Che il p2p rovini il mercato è ipotesi tutta da dimostrare, anzi da quel che vedo chi è più attivo a scaricare album e film va anche più spesso a cinema e compra più cd. Il punto è che il p2p ha stravolto il modo in cui le opere di ingegno possono essere diffuse mettendo in crisi chi si è occupato per decenni di distribuzione. Questo ha portato ad una pesante campagna mediatica contro la pirateria e ad una forte pressione sui governi per sanzionare un reato che in realtà dovrebbe essere una semplice infrazione. Si è arrivati a chiamarlo furto stravolgendo i concetti base del diritto che prevedono la sottrazione di un bene e certo in questo non vi si configura un mancato profitto. Se deve essere di qua o di la mi schiero a favore della diffusione della cultura piuttosto che del diritto d'autore che è solo un mezzo per poterla diffondere. Se poi vogliamo arrivare a soluzioni eque... vanno profondamente rivisti i tempi e i modi. E le pene andrebbero proporzionate al (presunto) crimine...
Swisström
09-02-2006, 20:21
Mi sembra sacrosanto. E' l'unica via per poter contrastare i reali danni derivanti dalla pirateria a scopo di lucro.
LuVi
Certo, contrastiamo l'illegalità con la depenalizzazione...
Per far smetter ei furti allora regaliamo i prodotti? :)
Non vedo per quale motivo. Che il p2p rovini il mercato è ipotesi tutta da dimostrare, anzi da quel che vedo chi è più attivo a scaricare album e film va anche più spesso a cinema e compra più cd. Il punto è che il p2p ha stravolto il modo in cui le opere di ingegno possono essere diffuse mettendo in crisi chi si è occupato per decenni di distribuzione. Questo ha portato ad una pesante campagna mediatica contro la pirateria e ad una forte pressione sui governi per sanzionare un reato che in realtà dovrebbe essere una semplice infrazione. Si è arrivati a chiamarlo furto stravolgendo i concetti base del diritto che prevedono la sottrazione di un bene e certo in questo non vi si configura un mancato profitto. Se deve essere di qua o di la mi schiero a favore della diffusione della cultura piuttosto che del diritto d'autore che è solo un mezzo per poterla diffondere. Se poi vogliamo arrivare a soluzioni eque... vanno profondamente rivisti i tempi e i modi. E le pene andrebbero proporzionate al (presunto) crimine...
Mah, mi trovi in totale disaccordo. Le produzioni degli artisti o meno sono equiparabili a prodotti, nessuno ha il diritto di usufruire del mio lavoro senza sottostare alle condizioni da me poste (il prezzo del prodotto in questo caso).
Oltreutto la cultura viene penalizzata in questo modo... pensa il giorno che i libri saranno disponibili in formato digitale su internet (p2p) (il giorno non è lontano... qualche annetto ancora) ... quanta gente smetterebbe di scrivere libri a causa del mancato introito?
Oltretutto che il p2p non danneggi il mercato mi sembra un ipotesi quantomeno azzardata (è palese che un danneggiamento c'è... anche se non immenso), e anche se non danneggiasse il mercato si tratta di un atto illegale e ingiusto nei confronti di chi ha lavorato a quel prodotto.
io sono assolutamente per il diritto di ascoltare prima quello che poi dovrò eventualmente comprare.
Un diritto inesistente e che la costituzione di un qualsiasi paese CIVILE non si sognerebbe mai di introdurre.
Io sono per lo scambio etico.
Quindi sono contrario a scaricarmi un film o un album (o un gioco etc...) appena usciti mentre sono favorevolissimo al download di film, album, giochi etc... ormai fuori catalogo e quindi impossibili da reperire altrimenti.
Sono QUASI daccordo.
*sasha ITALIA*
09-02-2006, 20:27
che cazzata scusate... come dice Swiss, io bloccherei tutto.
majin mixxi
09-02-2006, 20:29
troppo avanti i francesi
-kurgan-
09-02-2006, 20:34
Un diritto inesistente e che la costituzione di un qualsiasi paese CIVILE non si sognerebbe mai di introdurre.
tanto inesistente che gli artisti stessi sempre più stanno mettendo samples dei loro pezzi sui loro siti.
amazon fa lo stesso su molti cd che vende.
evidentemente non sono l'unico che non compra mai niente a scatola chiusa sulla fiducia.
Swisström
09-02-2006, 20:56
tanto inesistente che gli artisti stessi sempre più stanno mettendo samples dei loro pezzi sui loro siti.
amazon fa lo stesso su molti cd che vende.
evidentemente non sono l'unico che non compra mai niente a scatola chiusa sulla fiducia.
Se lo fanno gli artisti è una loro libera scelta, ma non dev'essere un diritto.
Se non vuoi comprre a scatola chiusa o trovi qualcuno che ha il permesso di far sentire la canzone (samples su vari siti legali, radio etc) oppure non acquisti.
misterx76
09-02-2006, 21:09
Domanda per chi contesta la legge francese: Ma davvero non avete mai scaricato neppure un mp3? :eek:
Certo, contrastiamo l'illegalità con la depenalizzazione...
Per far smetter ei furti allora regaliamo i prodotti? :)
il p2p e la violazione di copyright è un fenomeno differente, che non può essere fermato. Dovrebbero sbattere in galera almeno 1/3 d'Italia. Dato che questo non è possibile farlo, per quanto vogliano metterlo alla pari con un reato penale, in Francia hanno ben pensato di vietare il p2p a scopo di lucro e legalizzare quello ad uso personale. La loro opinione è sacrosanta. In Italia, dove si ritiene l'uso personale un reato quasi equivalente alla vendita di questi brani o quant'altro, è logico che l'utente medio non si fa scrupoli nè a scaricarli nè tantomeno a venderli. Risultato: fallimento per ambedue gli obiettivi.
Questa sentenza deve essere vista con l'introduzione della prossima tassa sul collegamento internet.Chi vorrà fare uso del p2p pagherà 5€ al mese per stare nel giusto.
Io sono d'accordo per trovare un escamotage che vada bene ad artisti e utenti finali.E quando dico artisti intenderei proprio gli artisti,bypassando ciò che davvero spinge molti utenti verso il p2p selvaggio,cioè i discografici.
Vi posso assicurare che gli artisti hanno ben compreso che il futuro è il digitale,ma le major non vogliono sentirne parlare.E tra le major vanno incluse riaa,mpaa,siae e cose simili.
Per fare un mirabile esempio,gli Elio e le storie tese,da sempre avanti anni luce,danno la possibilità di pagare un tot all'anno per poter accedere illimitatamente al loro sito con relativo download dei brani.
Invece si scatenano guerre di tasse sui supporti,sulle suonerie che arricchiscono in primis le major,in seconda battuta i cantanti famosissimi,mentre a tutti gli altri cantanti arrivano le briciole.
Fratello Cadfael
09-02-2006, 21:28
Ho scaricato tanti brani di dischi che non avrei mai comperato.
La maggior parte me li sono sentiti due o tre volte, dopodiché li ho cancellati o si sono persi nei meandri dell'HD.
Alcuni dischi li ho poi comperati, perché mi piace aver l'originale.
Diversi artisti li ho conosciuti soltanto grazie al P2P e in seguito sono andato a vederli in concerto o a comperare i loro prodotti.
Mi sono scaricato anche qualche film di 10 o più anni fa e qui forse un danno all'industria l'ho fatto, non sfruttando uno dei passaggi TV per metterlo in una VHS...
Ho violato la legge sul diritto d'autore, ma in coscienza non credo di aver fatto dei danni all'industria discografica o agli artisti...
majin mixxi
09-02-2006, 21:31
in effetti ho sempre scaricato cose che in nessun caso avrei comprato,quindi il danno non sussiste
E' che in Francia c'e' un altro clima. Mi sono imbattuto in forum in cui si postano tranquillamente link a crack di programmi vari, se lo fai in Italia ti saltano subito in testa in 10.
Swisström
09-02-2006, 22:00
Non rispondo agli altri perchè stanno portando la discussione sulla stessa via di quella vecchia, ovvero cercano di giustificare la propria posizione nell'illegalità con argomenti infatili come "non li avrei comunque comprati, il danno non sussiste", "i cd e i dvd costano troppo", "tanto ci guadagnano solo le major", "la musica e i film di oggi fan tutti schifo, non valgono i soldi che costano", etc
per me è discussione chiusa in questo senso. Tenetevi pure le vostre convinzioni.
Domanda per chi contesta la legge francese: Ma davvero non avete mai scaricato neppure un mp3? :eek:
Io contesto la legge francese e ho già scaricato MP3.
Ma come avevo già detto nell'altro thread, io non cerco di adattare le leggi a quel che fa comodo a me. Io voglio leggi giuste e fatte rispettare dal potere esecutivo.
misterx76
09-02-2006, 22:03
Non rispondo agli altri perchè stanno portando la discussione sulla stessa via di quella vecchia, ovvero cercano di giustificare la propria posizione nell'illegalità con argomenti infatili come "non li avrei comunque comprati, il danno non sussiste", "i cd e i dvd costano troppo", "tanto ci guadagnano solo le major", "la musica e i film di oggi fan tutti schifo, non valgono i soldi che costano", etc
per me è discussione chiusa in questo senso. Tenetevi pure le vostre convinzioni.
Io contesto la legge francese e ho già scaricato MP3.
Ma come avevo già detto nell'altro thread, io non cerco di adattare le leggi a quel che fa comodo a me. Io voglio leggi giuste e fatte rispettare dal potere esecutivo.
Quindi sei per il predicare bene e il razzolare male? :D
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:08
tanto inesistente che gli artisti stessi sempre più stanno mettendo samples dei loro pezzi sui loro siti.
amazon fa lo stesso su molti cd che vende.
evidentemente non sono l'unico che non compra mai niente a scatola chiusa sulla fiducia.
Esattamente :)
E io sono uno che compra molto.
LuVi
jumpermax
09-02-2006, 22:08
Certo, contrastiamo l'illegalità con la depenalizzazione...
Per far smetter ei furti allora regaliamo i prodotti? :)
Mah, mi trovi in totale disaccordo. Le produzioni degli artisti o meno sono equiparabili a prodotti, nessuno ha il diritto di usufruire del mio lavoro senza sottostare alle condizioni da me poste (il prezzo del prodotto in questo caso).
mi soffermo solo su questa parte: non è questione di prodotti ma di chiamare le cose col loro nome. Il furto prevede la sottrazione di un bene
Art. 624 Furto
Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per se' o per altri e' punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da lire sessantamila a un milione.
Agli effetti della legge penale, si considera "cosa mobile" anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia valore economico.
che non sussiste nel caso di una copia. Si può parlare solo di mancato profitto, ma anche li è tutto da dimostrare e comunque è azione ben diversa.
Tolto questo si tratta di discutere su come si deve intendere il diritto d'autore visti i mezzi tecnici di oggi. Ma di sicuro non si può parlare di furto.
Fratello Cadfael
09-02-2006, 22:08
Quindi sei per il predicare bene e il razzolare male? :D
Forza Sfizzera :sofico: .
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:09
Quindi sei per il predicare bene e il razzolare male? :D
Del resto, se fosse in Italia sappiamo per chi voterebbe :D:D
LuVi
Fratello Cadfael
09-02-2006, 22:11
Del resto, se fosse in Italia sappiamo per chi voterebbe :D:D
LuVi
Non so, ma ti vedo in sintonia col post che ho fatto esattamente prima di questo tuo :D :D :D .
jumpermax
09-02-2006, 22:22
io non capisco perchè la si debba mandare in vacca, per me è stato chiarissimo
Io contesto la legge francese e ho già scaricato MP3.
Ma come avevo già detto nell'altro thread, io non cerco di adattare le leggi a quel che fa comodo a me. Io voglio leggi giuste e fatte rispettare dal potere esecutivo.
non condivido la sua opinione, sulla legge ma il suo discorso non fa una piega.
Se stessimo parlando di codice della strada quanti qua dentro potrebbero dire di aver sempre rispettato i limiti di velocità? Molti suppongo. Ciò nonostante non credo che sia qualcuno qua che vorrebbe abolirli. Nè credo che si debba avere 22 punti sulla patente per poter sostenere che che i limiti di velocità vanno rispettati. Sono due cose diverse, si può commettere un'infrazione pur ritenendo giusto che lo stato preveda un'ammenda...
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:24
Non so, ma ti vedo in sintonia col post che ho fatto esattamente prima di questo tuo :D :D :D .
LOL! :D
Si si, jumper, posizione condivisibilissima... sia mai.. se non fosse che il tipo si è distinto in diverse occasioni con azioni da lamerozzo che avrebbero potuto portarlo ad una denuncia ;)
E, per dirla tutta, l'analisi del suo voto e delle sue simpatie politiche è in antitesi con quanto sostiene :D
LuVi
i cd e i dvd costano troppo",
lo ammettono le stesse major,pensa te :rolleyes:
solo che loro furbescamente attribuiscono la colpa alla pirateria
"tanto ci guadagnano solo le major"
Non ho detto "solo",ma soprattutto.Evidentemente non conosci le regole del mercato.
Io penso ad un accordo tra utenti e artisti,in grado di non levare il pane di bocca all'artista,perchè è giusto che abbia un giusto e SACROSANTO compenso per il suo lavoro.
Se la musica girasse per p2p o sistema simile regolamentato,si eviterebbero un bel pò di passaggi distributore-trasporto-grossista-trasporto-negozio finale per esempio.Altri costi evitabili sarebbero le protezioni,che costano non poco.
Il futuro,lo dicono tutti,è il digitale;regolamentarlo ora è una sfida che può conciliare tutte le parti. :O
jumpermax
09-02-2006, 22:28
LOL! :D
Si si, jumper, posizione condivisibilissima... sia mai..
lucio non devo dirtelo io vero? Non è il caso ;)
Swisström
09-02-2006, 22:30
Del resto, se fosse in Italia sappiamo per chi voterebbe :D:D
LuVi
Non trarre conclusioni affrettate... prima di tutto non mi ci vedo in Italia, ma se proprio dovessi, non mi identifico in nessuno dei partiti ora presenti.
mi soffermo solo su questa parte: non è questione di prodotti ma di chiamare le cose col loro nome. Il furto prevede la sottrazione di un bene
Art. 624 Furto
Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per se' o per altri e' punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da lire sessantamila a un milione.
Agli effetti della legge penale, si considera "cosa mobile" anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia valore economico.
che non sussiste nel caso di una copia. Si può parlare solo di mancato profitto, ma anche li è tutto da dimostrare e comunque è azione ben diversa.
Tolto questo si tratta di discutere su come si deve intendere il diritto d'autore visti i mezzi tecnici di oggi. Ma di sicuro non si può parlare di furto.
Se è una questione di termini te la concedo, non è furto è un nuovo tipo di crimine che si è creato con la diffusione di internet e dei mezzi tecnologici.
La questione non è SOLO il mancato profitto, è l'ingiustizia di usufruire di materiale senza alcun diritto e l'ingiustizia verso chi onestamente acquista quel bene.
Quindi sei per il predicare bene e il razzolare male? :D
No,predicare bene e razzolare bene è indubbiamente meglio.
Ma è proprio perchè si predica bene e si razzola male che esiste la forza coercitiva dello stato e che questi reati minori vanno puniti.
Come già scritto io voglio le leggi giuste e fatte rispettare, mentre voi preferite adattare le leggi a quel che vi fa comodo.
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:32
lucio non devo dirtelo io vero? Non è il caso ;)
Ma di che parli? :confused:
Non mi fare pentire, jumper! :D
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:33
Come già scritto io voglio le leggi giuste e fatte rispettare
E allora perchè le violi quando più ti fa comodo?
Pensi di poterlo fare perchè lo fai nel Ticino?
LuVi
Swisström
09-02-2006, 22:34
LOL! :D
Si si, jumper, posizione condivisibilissima... sia mai.. se non fosse che il tipo si è distinto in diverse occasioni con azioni da lamerozzo che avrebbero potuto portarlo ad una denuncia ;)
hai pvt.
E, per dirla tutta, l'analisi del suo voto e delle sue simpatie politiche è in antitesi con quanto sostiene :D
LuVi
Quali sarebbe il mio voto? quali le mie simpatie politiche?
Non sapevo fossi un esperto in politica Svizzera e conoscessi le posizioni sul P2P del "esfaupe" (SVP)
misterx76
09-02-2006, 22:38
Vedi, non è solo questione di comodo, a volte è anche questione di natura tecnica. Ti pongo il mio caso, il cinema a me più vicino è a 50 km quindi andare al cinema mi costa circa 25 euro, quindi non sempre posso permettermelo, e come me molti altri. Ho citato l'esempio del cinema perché il più eclatante e perché se per il resto si può comperare online al cinema o ci vai o il film lo scarichi, non esistono alternative (non abbiamo una tv come la vostra TSI che per fortuna io riesco a vedere sul pc) in quanto in alcuni posti nemmeno la ricezione televisiva è possibile.
Purtroppo questa è l'italia
Swisström
09-02-2006, 22:39
E allora perchè le violi quando più ti fa comodo?
Saranno anche fatti miei? ;)
Io smi assum la responsabilità dei miei atti, so quando sono nella legalità e so quando non lo sono. Al contrario di chi cerca di giustificare inutilmente i propri atti illegali.
Qui si parla di fare leggi e farle rispettare.
Pensi di poterlo fare perchè lo fai nel Ticino?
LuVi
Scusa, ma questo che cazzo c'entra? io qui in ticino sono soggetto alle leggi Svizzere e Ticinesi (visto che siamo una confederazione)... quindi se violo leggi violo quelle.
Swisström
09-02-2006, 22:41
Vedi, non è solo questione di comodo, a volte è anche questione di natura tecnica. Ti pongo il mio caso, il cinema a me più vicino è a 50 km quindi andare al cinema mi costa circa 25 euro, quindi non sempre posso permettermelo, e come me molti altri. Ho citato l'esempio del cinema perché il più eclatante e perché se per il resto si può comperare online al cinema o ci vai o il film lo scarichi, non esistono alternative (non abbiamo una tv come la vostra TSI che per fortuna io riesco a vedere sul pc) in quanto in alcuni posti nemmeno la ricezione televisiva è possibile.
Purtroppo questa è l'italia
Scusa se te lo dico, ma è un altra scusa infantile. vedere i film non è un diritto.
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:42
E del DRM che ne pensi Swiss? E dei CD/DVD che sono talmente protetti che non riesci neppure a leggerli, su un PC e su certi lettori standalone poichè sono completamente usciti dagli standard (ie, orange book) e non possono neppure fregiarsi dei marchi di conformità? E quando questi addirittura danneggiano i lettori?
Che ne pensi?
è una sentenza interessante...
non credo che quello che sta "proponendo"la francia sia corretto.. come non credo sia corretto quanto accade in italia.. dove come molti altri stati si chiana il capo verso siae & major...
il ssitema èfallato.. lagente è pronta a comprare via internet .. ad acquistare i diritti.. ma troppa gente ci vuole lucrare...troppa gente non vuole rinunciare ai propri guadagni,.... credo che la francia darà un bello scossone a questa situazione
jumpermax
09-02-2006, 22:49
Se è una questione di termini te la concedo, non è furto è un nuovo tipo di crimine che si è creato con la diffusione di internet e dei mezzi tecnologici.
La questione non è SOLO il mancato profitto, è l'ingiustizia di usufruire di materiale senza alcun diritto e l'ingiustizia verso chi onestamente acquista quel bene.
Era un tipo di azione che prima si faceva con le cassette e i dischi in vinile, con le videocassette e i film alla tv e via dicendo. Con internet è diventato fenomeno di massa. Secondo me devi capovolgere il punto di vista: il fine è la diffusione della cultura il diritto d'autore il mezzo. Non credo ci sia ingiustizia nel senso vero della parola a guardarsi delle copie senza avere comprato gli originali... anche perchè spesso poi la gente dopo aver visto se li compra. Chiaro magari si può pensare di cambiare il diritto d'autore per andare incontro alle nuove tecnologie... un sistema semplice? Una tassa una tantum sulla banda larga devoluta agli autori in base al download dei file prodotti. (la butto li eh, è per dire che non è detto che il sistema attuale vada mantenuto)
misterx76
09-02-2006, 22:50
Scusa se te lo dico, ma è un altra scusa infantile. vedere i film non è un diritto.
Lo so che non è un diritto ma un piacere. Io, ripeto, odio gli screener, ma se li amassi non avrei problemi a scaricarli ed ammetterlo anche, senza alcun problema.
Una legge del genere la capirei se in italia esistesse una Tv sul modello di TSI che per le poche volte che ho avuto il piacere di guardare la ritengo superiore non solo alla tv pubblica e privata italiana ma anche alle pay tv satellitari.
Da saltuario frequentatore del Ticino (in particolare Ponte Tresa, Lugano e zone limitrofe) sinceramente è una delle pochissime cose che vi invidio, oltre alla poca presenza in giro di forze dell'ordine :D
Swisström
09-02-2006, 22:55
E del DRM che ne pensi Swiss? E dei CD/DVD che sono talmente protetti che non riesci neppure a leggerli, su un PC e su certi lettori standalone poichè sono completamente usciti dagli standard (ie, orange book) e non possono neppure fregiarsi dei marchi di conformità? E quando questi addirittura danneggiano i lettori?
Che ne pensi?
Sono un caso particolare, anche abbastanza OT rispetto al tema di questo thread.
Comunque, se realmente esistono CD/DVD che danneggiano i lettori, o che senza specificarlo non son compatibili con alcuni, credo si possa agire legalmente contro queste aziende. Ma non tocca a me decidere la sentenza, bensi ai tribunali competenti.
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:55
Non è vero che il cinema NON E' un diritto.
L'industria cinematografica riceve contributi statali proprio perchè strumento per la diffusione della cultura e, come tale, da erogare al maggior numero possibile di cittadini.
Forse è un concetto difficile da comprendere, Swiss, ma dipende dal tipo di cinema che guardi.
LuVi
Lucio Virzì
09-02-2006, 22:56
Sono un caso particolare, anche abbastanza OT rispetto al tema di questo thread.
Comunque, se realmente esistono CD/DVD che danneggiano i lettori, o che senza specificarlo non son compatibili con alcuni, credo si possa agire legalmente contro queste aziende. Ma non tocca a me decidere la sentenza, bensi ai tribunali competenti.
Certo, la denunci tu la Sony?
E' la prima volta in tanti anni che mi lancio anch'io a parlare di p2p diritti e download ecc quindi gentilmente, siate clementi please :O :stordita:
Dunque, ne so poco di p2p, però penso che è giusto e sacrosanto proteggere il diritto alla proprietà intellettuale, prima ancora di quella commerciale, a prescindere di quale prodotto o bene si tratti.
Andiamo con ordine nel mio pensiero:
sono fortemente contraria a che un film o la musica in modo particolare possa essere reperibile in Rete tramite il p2p prima ancora che esca ufficialmente e quindi in vendita. Certamente, non è molto rispettoso, in effetti, per chi ha lavorato a quel progetto e giustamente il guadagno lo aspetta. Dico questo, però, anche se penso che il gusto, per esempio, della sala, non verrà mai in nessun modo spodestato dalla comodità di avere il film a casa, esattamente come succede da una vita prima con le vecchie vhs poi con i dvd ecc.
Per questo nel complesso sono favorevole al file sharing e al download (specialmente per uso personale; vorrei capire dove sta il danno se uno si scarica un film che ama e che magari non vede da tanto per goderselo da solo, o in famiglia..) uno, perché sono favorevole di concetto all'accesso e alla fruibilità dei contenuti, specialmente tutti i contenuti culturali perché penso che la cultura sia un diritto di tutti, ma proprio per tutti, sia per il povero che per il ricco. Secondariamente, perché, come accennavo prima, secondo me una cosa non esclude l'altra, tantopiù che se posso andare al cinema, io, ad esempio, che amo il Cinema e l'esperienza del grande schermo, non preferirò mai un monitor o un televisore all'emozione unica della sala.
Penso che in questo senso in Italia dobbiamo vincere questo preconcetto, altrimenti continueremo a girare intorno al problema e non arriveremo mai da nessuna parte.
Un'altra cosa che mi pare di notare: temo che ci siano persone in Italia che confondano la sacrosanta difesa della proprietà intellettuale con il diritto (previo consenso dell'autore) di tutti di condividere l'opera. Altro preconcetto da superare: se io godo come pubblico di un'opera, non ledo sicuramente il riconoscimento al lavoro di chi l'ha compiuta, lo farei soltanto se commettessi l'atto barbaro (che specie nel web molti fanno..) (e qui secondo me è il vero crimine) di diffondere (lucro o non lucro) un'opera in pubblico spacciandola per mia!
Sicuramente ci vuole una regolamentazione, no al commercio delle nuove uscite in rete pirata, ma si alla condivisione pulita di un opera quando magari non è più nuova!
C'è anche da dire che il fatto che i prezzi siano così alti, incoraggia il p2p, quindi una soluzione potrebbe essere anche cercare di fare prezzi più bassi, più promozioni, più sale cinematografiche anche nei piccoli e medi centri, più negozi a prezzi competititivi.
Un diritto inesistente e che la costituzione di un qualsiasi paese CIVILE non si sognerebbe mai di introdurre.
.
...curiosità...ma esiste il diritto di recesso dui prodotti discografici??
Con il peer-to-peer mi metto volontariamente in comunicazione , utilizzando il computer, con altri host e altri computer PRIVATI. In Italia vige la libertà e la segretezza della corrispondenza e la violazione della segretezza tramite l'intercettazione può essere stabilita solo da un magistrato, che deve avere validi motivi per procedere. Non è affatto detto che i files scambiati, una volta ricomposti nei pc di destinazione, presentino un contenuto "illecito". Non è tra l'altro sempre verificata la corrispondenza tra il nome del file e l'effettivo contenuto, tra la sua estensione (.mp3 , .zip, etc) e il suo campo di applicazione. Le leggi che puniscono la duplicazione e la vendita a scopo di lucro di materiale protetto da diritti d'autore già esistono , e da un pezzo. Il P2P è invece un mezzo, uno strumento , una tecnica di comunicazione, che non può essere negato preventivamente.
Tu puoi comprare una pistola e tenerla a casa, a scopo di difesa, legalmente. Se ferisci o ammazzi qualcuno è una tua volontà e verrai giustamente punito...
Lucio Virzì
10-02-2006, 09:28
Con il peer-to-peer mi metto volontariamente in comunicazione , utilizzando il computer, con altri host e altri computer PRIVATI. In Italia vige la libertà e la segretezza della corrispondenza e la violazione della segretezza tramite l'intercettazione può essere stabilita solo da un magistrato, che deve avere validi motivi per procedere. Non è affatto detto che i files scambiati, una volta ricomposti nei pc di destinazione, presentino un contenuto "illecito". Non è tra l'altro sempre verificata la corrispondenza tra il nome del file e l'effettivo contenuto, tra la sua estensione (.mp3 , .zip, etc) e il suo campo di applicazione. Le leggi che puniscono la duplicazione e la vendita a scopo di lucro di materiale protetto da diritti d'autore già esistono , e da un pezzo. Il P2P è invece un mezzo, uno strumento , una tecnica di comunicazione, che non può essere negato preventivamente.
Tu puoi comprare una pistola e tenerla a casa, a scopo di difesa, legalmente. Se ferisci o ammazzi qualcuno è una tua volontà e verrai giustamente punito...
Sacrosanto!
E mi permetto di aggiungere una nota di colore.
Un mio carissimo amico voleva farsi una compilation di mp3 da mettere sul suo ipod.
Ha una discoteca vastissima, diciamo un armadio a due ante pieno di CD originali.
Comincia a rippare, poi arriva ad un certo disco, di una certa marca, e il lettore si impalla, l'encoder da errori su errori, quasi ci rinuncia, fa un pensiero sul comprare online il brano, mi chiama, chiede consigli, dopo due minuti ha il suo brano, scaricato con il mulo.
Per lucrarci sopra hanno già la tassa sui supporti vergini, di ogni tipo, siano cd -r che memorie allo stato solido.
Credo ci sia anche sui lettori mp3.
Si accontentassero di viaggiare in Ferrari anzichè in Rolls.
LuVi
Per lucrarci sopra hanno già la tassa sui supporti vergini, di ogni tipo, siano cd -r che memorie allo stato solido.
Credo ci sia anche sui lettori mp3.
Si accontentassero di viaggiare in Ferrari anzichè in Rolls.
LuVi
e io dovrei farmi scrupoli a scaricare per costoro? Ragazzi ma scherziamo?
Quando vedrò i vari attori/cantanti/ecc. ridotti sul lastrico, senza 30 tipi di ferrari, senza collezzioni di ville o senza boing privato ( :doh: vedi bon jovi) ALLORA mi sentirò in colpa e smetterò...
e non date la colpa alla pirateria se i gruppi emergrnti trovano poco spazio per favore!!!! sapete benissimo che sono gli interessi delle major a muovere i fili!!!
Sacrosanto!
E mi permetto di aggiungere una nota di colore.
Un mio carissimo amico voleva farsi una compilation di mp3 da mettere sul suo ipod.
Ha una discoteca vastissima, diciamo un armadio a due ante pieno di CD originali.
Comincia a rippare, (...)
Tra l'altro tecnicamente un MP3 non è una copia perfettamente conforme all'originale, ma una <<brutta copia>>, il cui degrado dipende dal metodo di rippaggio , dalla compressione etc. Inoltre il sound originale è analogico e una parte si è persa nel processo di conversione in digitale. Per un vecchio disco 33 giri invece possiamo parlare di copia di qualità molto più elevata e che quindi si avvicina decisamente all'originale...
Tuttavia anche la qualità della copia c'entra relativamente : quanto vale una copia della Gioconda? Anche se identica in tutto e per tutto?
Il diritto d'autore è sacrosanto, per carità, però per una società ideale potremmo aspirare, come collettività, a finanziare in parte direttamente gli artisti (già lo si fa con le tasse sui supporti ad es.) e non invece colpevolizzare a priori milioni di persone....
Era un tipo di azione che prima si faceva con le cassette e i dischi in vinile, con le videocassette e i film alla tv e via dicendo. Con internet è diventato fenomeno di massa. Secondo me devi capovolgere il punto di vista: il fine è la diffusione della cultura il diritto d'autore il mezzo. Non credo ci sia ingiustizia nel senso vero della parola a guardarsi delle copie senza avere comprato gli originali... anche perchè spesso poi la gente dopo aver visto se li compra. Chiaro magari si può pensare di cambiare il diritto d'autore per andare incontro alle nuove tecnologie... un sistema semplice? Una tassa una tantum sulla banda larga devoluta agli autori in base al download dei file prodotti. (la butto li eh, è per dire che non è detto che il sistema attuale vada mantenuto)
E' tutto li il problema :D
Peraltro non vedo perchè io debba pagare una tassa sulla banda larga se non scarico; rifacciamo lo stesso errore dei supporti vergini ? :D
massimo78
10-02-2006, 10:10
sinceramente non la vedo come una legge giusta. Ovviamente per gli utenti è una buona notizia ma...
Fossi negli artisti/case discografiche/produttori di film smetterei di esportare i miei prodotti in Francia e di tradurre in francese giochi/dvd.
Intanto gli artisti guadagnano solo con i concerti e questa è una cosa detta e ridetta... quanto alle case discografiche iniziassero a fare "prezzi" decenti, alla portata di chi ha uno stipendio medio italiano, e dopo ne riparliamo.
Sono loro i nemici dell'economia.
massimo78
10-02-2006, 10:12
in effetti ho sempre scaricato cose che in nessun caso avrei comprato,quindi il danno non sussiste
bwhahahahahhahahahahahha :rotfl:
jumpermax
10-02-2006, 10:26
E' tutto li il problema :D
Davvero? Provami primo che guardare una copia senza aver corrisposto i diritti d'autore cagiona un danno diverso rispetto a guardarla affatto.
Peraltro non vedo perchè io debba pagare una tassa sulla banda larga se non scarico; rifacciamo lo stesso errore dei supporti vergini ? :D
Ah no, supporti vergini e banda larga sono due cose diverse. A meno che tu non usi la rete solo per servizi tipo VOIP comunque usufruisci di risorse prodotte da qualcuno. Ergo rientriamo nella stessa logica che ci ha portato al diritto d'autore: per favorire la diffusione della cultura si deve incentivare chi mette a disposizione le proprie opere. Il problema qua è che si continua a pensare al diritto d'autore nella sua forma tradizionale come un punto irrinunciabile del discorso. Ma le tecnologie attuali lo hanno di fatto reso inapplicabile...
jumpermax
10-02-2006, 10:30
Intanto gli artisti guadagnano solo con i concerti e questa è una cosa detta e ridetta... quanto alle case discografiche iniziassero a fare "prezzi" decenti, alla portata di chi ha uno stipendio medio italiano, e dopo ne riparliamo.
Sono loro i nemici dell'economia.
Sai qual'è ilvero problema? Il p2p rende le major superate. Se non c'è più nessun costo per la divulgazione e la promozione di un album, se posso condividere le mie canzoni a costo nullo con tutto il pianeta ho bisogno ancora di un colosso discografico per sfondare o basta la qualità delle mie canzoni? Il problema è questo, mica la pirateria... :D
Lucio Virzì
10-02-2006, 10:40
Sai qual'è ilvero problema? Il p2p rende le major superate. Se non c'è più nessun costo per la divulgazione e la promozione di un album, se posso condividere le mie canzoni a costo nullo con tutto il pianeta ho bisogno ancora di un colosso discografico per sfondare o basta la qualità delle mie canzoni? Il problema è questo, mica la pirateria... :D
La risposta è no, non ne abbiamo più bisogno, ovviamente :)
Ma poichè ormai sono inattacabili, preferiscono continuare ad arroccarsi all'infinito, piuttosto che mettersi in discussione e sposare nuove tecnologie e nuove forme di diffusione :)
LuVi
Davvero? Provami primo che guardare una copia senza aver corrisposto i diritti d'autore cagiona un danno diverso rispetto a guardarla affatto.
Il danno lo fai usufruendo di qualcosa che, nel bene o nel male, non hai diritto di usufruire.
E' una forma di ingiustizia verso chi ha prodotto il software (ma anche film o altro) in oggetto.
Mi concentro sul software perchè tra tutto cià che si scambio è (credo) la cosa a più alto contenuto tecnologico qualificato.
Dietro a quelle realizzazioni cè gente che passa le giornate sfondandosi gli occhi davanti ad un pc...
Trovo semplicemente ingiusto usufruire del loro prodotto senza averne diritto.
E questo al netto di qualunque danno economico (che comunque c'è anche se non certo come ce lo raccontano).
Ah no, supporti vergini e banda larga sono due cose diverse. A meno che tu non usi la rete solo per servizi tipo VOIP comunque usufruisci di risorse prodotte da qualcuno.
Eh ?
Per te la banda larga serve solo a scaricare film ?
Non è una visione un pò "limitativa" ?
Al lavoro ho la banda larga aziendale, a casa ho una ADSL...e non me ne frega nulla di scaricare film o altro..
Di servizi su internet ce n'è a bizzeffe, tanti da giustificare l'adsl al posto della 56K.
Ergo rientriamo nella stessa logica che ci ha portato al diritto d'autore: per favorire la diffusione della cultura si deve incentivare chi mette a disposizione le proprie opere. Il problema qua è che si continua a pensare al diritto d'autore nella sua forma tradizionale come un punto irrinunciabile del discorso. Ma le tecnologie attuali lo hanno di fatto reso inapplicabile...
Mettendola su questo piano allora dovremmo salire un pò più a monte....ho serie difficoltà a considerare "cultura" un film o una canzonetta...
Per carità; c'è gente che si fà influenzare anche la vita da quello che dice qualche cantante "impegnato" ( :eek: ) o che vuole ascoltare il suo mito / vedere film emozionanti...
Ma da quì a considerarla cultura ne passa eh..
Cmq togliendo la digressione personale:
ORA VENGO LI' E TI SVITO LE ROTULE :D
(scherzo nèh :D , niente di personale)
Caro jumper ti voglio tanto bene :sofico: ma non mi dire che il diritto è "di fatto inapplicabile".
Da bravo informatico sai me che se si vuole regolamentare basta imporre un filtro presso gli isp per bloccare di colpo qualsiasi software p2p.
Che poi non si voglia farlo per questioni di interessi, di liceità etc è un altro conto del quale se ne puà parlare se vuoi ma sai bene che se si vuole bloccare si può.
Per quanto riguarda il diritto.
Sul discorso film/canzoni non me ne frega più di molto ma in linea di principio l'unico modo che ritengo giusto per far abbassare i prezzi (finora l'unico argomento portato a sostegno) è il banale non comprare.
Le aziende di distribuzione sopravvivono grassamente grazie a chi compra e vedere un film non è un presidio medico
-kurgan-
10-02-2006, 11:22
E' tutto li il problema :D
Peraltro non vedo perchè io debba pagare una tassa sulla banda larga se non scarico; rifacciamo lo stesso errore dei supporti vergini ? :D
basta dichiararlo: se scarichi paghi la tassa.
se non scarichi non la paghi.
però se ti beccano e non hai pagato la tassa sono cazzi amari.
jumpermax
10-02-2006, 11:25
Il danno lo fai usufruendo di qualcosa che, nel bene o nel male, non hai diritto di usufruire.
E' una forma di ingiustizia verso chi ha prodotto il software (ma anche film o altro) in oggetto.
Quale danno rispetto a non usarlo affatto? Ingiustizia o meno sono questioni soggettive su cui ognuno la vede come vuole. Ma il danno è un fatto oggettivo su cui non esistono opinioni.
Mi concentro sul software perchè tra tutto cià che si scambio è (credo) la cosa a più alto contenuto tecnologico qualificato.
Dietro a quelle realizzazioni cè gente che passa le giornate sfondandosi gli occhi davanti ad un pc...
Trovo semplicemente ingiusto usufruire del loro prodotto senza averne diritto.
E questo al netto di qualunque danno economico (che comunque c'è anche se non certo come ce lo raccontano).
Stesso discorso di prima. L'affermazione è auto-referenziale. Trovo giusto che ci sia il diritto d'autore perchè trovo ingiusto usufruire di un prodotto senza averne diritto è una tautologia. Non dice in alcun modo perchè questo diritto debba essere riconosciuto.
Eh ?
Per te la banda larga serve solo a scaricare film ?
Non è una visione un pò "limitativa" ?
Al lavoro ho la banda larga aziendale, a casa ho una ADSL...e non me ne frega nulla di scaricare film o altro..
Di servizi su internet ce n'è a bizzeffe, tanti da giustificare l'adsl al posto della 56K.
Sei tu che hai visione limitativa del diritto d'autore. Forse le pagine di questo sito non costano tempo e fatica a qualcuno? O credi che articoli e news si scrivano da soli? Internet è un'immenso spazio dove viene condiviso il lavoro di migliaia di persone.
Caro jumper ti voglio tanto bene :sofico: ma non mi dire che il diritto è "di fatto inapplicabile".
Da bravo informatico sai me che se si vuole regolamentare basta imporre un filtro presso gli isp per bloccare di colpo qualsiasi software p2p.
Che poi non si voglia farlo per questioni di interessi, di liceità etc è un altro conto del quale se ne puà parlare se vuoi ma sai bene che se si vuole bloccare si può.
A meno che non si voglia rendere chiuso l'insieme di protocolli utilizzabile a naso direi che non si può. A meno che certo non si voglia trasformare internet in una forma di tv via cavo dove puoi comunicare solo con siti "autorizzati" e tra loro i singoli host non si vedono. Il che vorrebbe dire castrare una tecnologia per farla rientrare nei parametri classici "televisivi" dove ci sono poche entità che producono e una platea di consumatori.
Per quanto riguarda il diritto.
Sul discorso film/canzoni non me ne frega più di molto ma in linea di principio l'unico modo che ritengo giusto per far abbassare i prezzi (finora l'unico argomento portato a sostegno) è il banale non comprare.
Le aziende di distribuzione sopravvivono grassamente grazie a chi compra e vedere un film non è un presidio medico
Il banale non comprare equivale al banale scaricare dal punto di vista del danno. Semplice.
zerothehero
10-02-2006, 11:33
Bisognerebbe pensare alla protezione delle opere di "ingegno" garantendo un giusto corrispettivo agli autori però.
LA tassa sul p2p pur con le sue buone intenzioni rischia di essere una tassa "preventiva".
Non è detto che tutti coloro che usufruiscon del p2p scarichino materiale protetto da copyright, quindi formalmente solo quelli che scaricano dovrebbero essere soggetti alla tassa.
A me questa legge francese mi lascia molto perplesso...ero convinto che non passasse il vaglio di costituzionalità.
zerothehero
10-02-2006, 11:35
E' che in Francia c'e' un altro clima. Mi sono imbattuto in forum in cui si postano tranquillamente link a crack di programmi vari, se lo fai in Italia ti saltano subito in testa in 10.
L'uso dei crack dovrebbero essere perfettamente legali, se una persona ha una copia del gioco originale.
Io ho ad es. morrowind originale e uso sempre il crack per evitare di inserire il disco nel lettore.
jumpermax
10-02-2006, 11:43
L'uso dei crack dovrebbero essere perfettamente legali, se una persona ha una copia del gioco originale.
Io ho ad es. morrowind originale e uso sempre il crack per evitare di inserire il disco nel lettore.
il punto è che quando compri un software non sai cosa hai acquistato. Se compro una radio è mia e delle modifiche che ci faccio ne rispondo al più alle leggi italiane. Ma in questo caso non ti vendono il gioco, ma una licenza d'uso e nella licenza d'uso non è previsto che tu lo possa modificare.
-kurgan-
10-02-2006, 11:48
Non è detto che tutti coloro che usufruiscon del p2p scarichino materiale protetto da copyright, quindi formalmente solo quelli che scaricano dovrebbero essere soggetti alla tassa.
sarebbe tutta qui la soluzione del problema.. ma il baraccone siae cesserebbe di avere un senso per tre quarti delle sue mansioni, e dove finirebbero tutti i figli dei senatori e i vari raccomandati che ci lavorano?
jumpermax
10-02-2006, 12:02
Bisognerebbe pensare alla protezione delle opere di "ingegno" garantendo un giusto corrispettivo agli autori però.
LA tassa sul p2p pur con le sue buone intenzioni rischia di essere una tassa "preventiva".
Non è detto che tutti coloro che usufruiscon del p2p scarichino materiale protetto da copyright, quindi formalmente solo quelli che scaricano dovrebbero essere soggetti alla tassa.
A me questa legge francese mi lascia molto perplesso...ero convinto che non passasse il vaglio di costituzionalità.
beh se tieni conto che il solo possesso di un computer ti obbliga a pagare il canone rai... di tasse preventive ne abbiamo di peggiori.
Bisognerebbe pensare alla protezione delle opere di "ingegno" garantendo un giusto corrispettivo agli autori però.
LA tassa sul p2p pur con le sue buone intenzioni rischia di essere una tassa "preventiva".
Non è detto che tutti coloro che usufruiscon del p2p scarichino materiale protetto da copyright, quindi formalmente solo quelli che scaricano dovrebbero essere soggetti alla tassa.
A me questa legge francese mi lascia molto perplesso...ero convinto che non passasse il vaglio di costituzionalità.
mi pare che in francia sia disponibile come opzione
io sarei disponibile a pagare questa tassa, xo al contempo dovrebbero eliminare tutte le tasse x cd,dvd,hd
secondo me il metodo giusto sarebbe la tolleranza: nessuna legge in merito all'utilizzo per uso privato e pene severe per quello con scopo di lucro. Ovviamente starebbe alle fdo portare prove a conferma della seconda tesi prima di procedere con qualsiasi accusa.
zerothehero
10-02-2006, 12:06
il punto è che quando compri un software non sai cosa hai acquistato. Se compro una radio è mia e delle modifiche che ci faccio ne rispondo al più alle leggi italiane. Ma in questo caso non ti vendono il gioco, ma una licenza d'uso e nella licenza d'uso non è previsto che tu lo possa modificare.
Giusto appunto, ma se la copia di backup è un diritto sancito da legge ordinaria, la legge ordinaria (fonte secondaria) manda a "cagher" :p ogni atto "contrattuale" che è su una fonte inferiore.
Non è che se per contratto devo ammazzare una persona, il contratto scavalca atti fonte di livello primario (costituzione) o secondario (legge ordinaria).
Io i crack quando ho i miei originali li utilizzo e continuerò ad utilizzarli.
Ci sono delle clausule assurde su alcuni contratti dei giochi...in alcuni ho letto addirittura che il contraente accetta di passare sotto giurisdizione statunitense in un eventuale citazione a giudizio..questi sono matti.. :sofico:
zerothehero
10-02-2006, 12:09
beh se tieni conto che il solo possesso di un computer ti obbliga a pagare il canone rai... di tasse preventive ne abbiamo di peggiori.
Lì c'è una gabola giuridica che scavalca ogni contestazione di tassa preventiva...
A ecco..vedi come sono furbi"--- :sofico:
è chiamata "tassa sul possesso del televisore"-> ergo non è una tassa preventiva. Io cmq il canone lo pago.
E' molto più indifendibile la tassa siae suoi supporti vergini..quella è tassa preventiva, perchè presume un reato illecito prima che venga effettivamente compiuto.
zerothehero
10-02-2006, 12:15
mi pare che in francia sia disponibile come opzione
io sarei disponibile a pagare questa tassa, xo al contempo dovrebbero eliminare tutte le tasse x cd,dvd,hd
secondo me il metodo giusto sarebbe la tolleranza: nessuna legge in merito all'utilizzo per uso privato e pene severe per quello con scopo di lucro. Ovviamente starebbe alle fdo portare prove a conferma della seconda tesi prima di procedere con qualsiasi accusa.
Certo, una volta che paghi la tassa, ti scarichi per uso personale quello che vuoi (secondo i termini di legge) e al contempo vanno eliminate le tasse sui cd.
Certo, una volta che paghi la tassa, ti scarichi per uso personale quello che vuoi (secondo i termini di legge) e al contempo vanno eliminate le tasse sui cd.
ma secondo te in italia lo farebbero?
per me alla fine ci farebbero pagare la tassa (opzionale) e le tasse sui supporti
(...)
Da bravo informatico sai me che se si vuole regolamentare basta imporre un filtro presso gli isp per bloccare di colpo qualsiasi software p2p.
Che poi non si voglia farlo per questioni di interessi, di liceità etc è un altro conto del quale se ne puà parlare se vuoi ma sai bene che se si vuole bloccare si può.
Evelon , saprai bene che nelle telecomunicazioni oggi si utilizza il protocollo TCP/IP . I programmi p2p si limitano ad utilizzare UNA delle sue migliaia di porte. Chiudendo le porte presso gli isp se ne utilizzerà semplicemente un altra. Probabilmente fra qualche tempo qualcuno penserà a creare un programma p2p che cripta tutto e nessuno, neanche gli organi giudiziari preposti, potranno visualizzare il contenuto in transito...
Ma del resto, come ho detto, il P2P è solo uno strumento, un mezzo di comunicazione. Non si può fermare la tecnologia...
Per dire un decelebrato potrebbe anche scambiarsi delle foto pedopornografiche via lettera tradizionale, ma nessuno mai penserebbe di chiudere le poste....
jumpermax
10-02-2006, 12:26
Evelon , saprai bene che nelle telecomunicazioni oggi si utilizza il protocollo TCP/IP . I programmi p2p si limitano ad utilizzare UNA delle sue migliaia di porte. Chiudendo le porte presso gli isp se ne utilizzerà semplicemente un altra. Probabilmente fra qualche tempo qualcuno penserà a creare un programma p2p che cripta tutto e nessuno, neanche gli organi giudiziari preposti, potranno visualizzare il contenuto in transito...
Ma del resto, come ho detto, il P2P è solo uno strumento, un mezzo di comunicazione. Non si può fermare la tecnologia...
Per dire uno decelebrato potrebbe anche mandarsi delle foto pedopornografiche via lettera tradizionale, ma nessuno mai penserebbe di chiudere le poste....
Uh guarda anche più semplice... l'applicazione p2p che sto sviluppando io va tutta su UDP, gli basta una porta qualsiasi e prevede la possibilità di aggiungere la cifratura. Tutto questo per un progettino da esame... figurati cosa puoi trovare in giro :D
zerothehero
10-02-2006, 12:32
ma secondo te in italia lo farebbero?
per me alla fine ci farebbero pagare la tassa (opzionale) e le tasse sui supporti
Boh..bisogna vedere se la via francese si diffonde in europa o rimane isolata.
Questa legge più che altro mi sembra una presa d'atto di un fenomeno difficilmente arginabile (oramai è un FATTO sociale) quindi questa legge quantomeno riduce il danno per il diritto d'autore (ripagato con il "canone" sul p2p).
Un pò come la tassazione sulle prostitute. :p
Uh guarda anche più semplice... l'applicazione p2p che sto sviluppando io va tutta su UDP, gli basta una porta qualsiasi e prevede la possibilità di aggiungere la cifratura. Tutto questo per un progettino da esame... figurati cosa puoi trovare in giro :D
Anche UDP ha bisogno di una porta sorgente e di una destinazione libera e aperta... Se il tuo programma prevederà la possibilità di cambiarla a piacimento non ci saranno mai problemi, a meno che non si decida di chiudere internet :fagiano:
In giro già abbiamo le vpn , su pacchetti udp , che bypassano tranquillamente i firewall...
Sai qual'è ilvero problema? Il p2p rende le major superate. Se non c'è più nessun costo per la divulgazione e la promozione di un album, se posso condividere le mie canzoni a costo nullo con tutto il pianeta ho bisogno ancora di un colosso discografico per sfondare o basta la qualità delle mie canzoni? Il problema è questo, mica la pirateria... :D
Bingo !
Attualmente il mercato discografico é dominato ed arricchisce società che non producono musica né la ascoltano , sono solo intermediari che da una parte strangolano gli artisti , dall' altra spennano i consumatori .
Internet permetterebbe agli artisti di "saltare" queste società e mettersi direttamente in collegamento con i consumatori , questa é un' eventualità che rende assai nervosi i produttori che vedono qualsiasi tentativo di diffondere musica via Internet come il fumo negli occhi , e non sto parlando solo di P2P , la SIAE ha di fatto reso illegale regalare i propri mp3 , la disponibilità per il download di musica classica ( non più coperta da diritti d' autore ) é stata sempre ferocemente combattuta , tanto da far sparire i brani disponibili persino dal sito della BBC , e anche chi vende legalmente musica via rete viene oberato da richieste di imporre DRM sempre più invasivi e obbligato a tenere prezzi artificialmente alti per evitare di rovinare il mercato .
La criminalizzazione del fenomeno P2P é un figlio di questa paura , e raggiunge vette di idiozia totale quando si stabilisce che la pena per un brano scaricato illegalmente é superiore al furto del CD in negozio .
Stesso discorso di prima. L'affermazione è auto-referenziale. Trovo giusto che ci sia il diritto d'autore perchè trovo ingiusto usufruire di un prodotto senza averne diritto è una tautologia. Non dice in alcun modo perchè questo diritto debba essere riconosciuto.
No, trovo giusto il diritto d'aautore per il principio (questo sì oggettivo) che il lavoro altrui deve sempre essere remunerato a meno della libera scelta di chi lo compie.
Non è una tautologia.
Sei tu che hai visione limitativa del diritto d'autore. Forse le pagine di questo sito non costano tempo e fatica a qualcuno? O credi che articoli e news si scrivano da soli? Internet è un'immenso spazio dove viene condiviso il lavoro di migliaia di persone.
Alt :D
Le pagine di questo sito hanno un costo ma rendono sulla base della pubblicità.
Il giorno che il rapporto lavoro/introiti non sarà più favorevole il bordin chiude la baracca e và a vendere frutta.
Il lavoro delle migliaia di persone non è gratis, se escludi chi lavora per altri tornaconti (ideologici, morali o altro), chi lavora vuole guadagnarci.
Ed in un'economia libera è il mercato a fare i prezzi.
Il mercato non è un monolite inviolabile, non comprare è un diritto del consumatore ed è l'azione che più influenza il mercato.
A meno che non si voglia rendere chiuso l'insieme di protocolli utilizzabile a naso direi che non si può. A meno che certo non si voglia trasformare internet in una forma di tv via cavo dove puoi comunicare solo con siti "autorizzati" e tra loro i singoli host non si vedono. Il che vorrebbe dire castrare una tecnologia per farla rientrare nei parametri classici "televisivi" dove ci sono poche entità che producono e una platea di consumatori.
Guarda, non vogli insistere oltre ma da quando ho parlato con dei responsabili del reparto tecnico di un noto fornitore di connettività non credo che sia così difficile come la descrivi.
Bloccare il traffico p2p si può visto che le comunicazioni dei software in oggetto sono riconoscibili (e di conseguenza filtrabili).
Se esce un nuovo software che usa un diverso protocollo è solo il tempo di farne un reverse engineering e si può bloccare (anche se si appoggia a porte "ben note" tipo la 80 o la 21).
In effetti il discorso crittografia non l'abbiamo affrontato e forse sarebbe l'ultima strada percorribile per usare il p2p anche con le restrizioni
Il banale non comprare equivale al banale scaricare dal punto di vista del danno. Semplice.
Del danno si, della giustizia no.
Come detto scaricando illegalmente il software tu crei sicuramente il danno al mercato delle softwarehouse (es metti un server FTP senza pagare la licenza) ma:
Usi il lavoro degli sviluppatori senza pagarglielo
Non spingi il mercato verso una riduzione dei prezzi (usando un FTP di altri che costa meno)
etc..
Evelon , saprai bene che nelle telecomunicazioni oggi si utilizza il protocollo TCP/IP . I programmi p2p si limitano ad utilizzare UNA delle sue migliaia di porte. Chiudendo le porte presso gli isp se ne utilizzerà semplicemente un altra. Probabilmente fra qualche tempo qualcuno penserà a creare un programma p2p che cripta tutto e nessuno, neanche gli organi giudiziari preposti, potranno visualizzare il contenuto in transito...
Ma del resto, come ho detto, il P2P è solo uno strumento, un mezzo di comunicazione. Non si può fermare la tecnologia...
Per dire un decelebrato potrebbe anche scambiarsi delle foto pedopornografiche via lettera tradizionale, ma nessuno mai penserebbe di chiudere le poste....
Io non voglio mica fermare la tecnologia!!
Come detto, circa la possibilità tecnica di fermare il p2p (se davvero si volesse fermare), io non vedo molte difficoltà insormontabili.
Forse giusto la crittografia.
Il protocollo di emule, winmx o altri è identificabile e penso che non ci siano troppi problemi a bloccarli qualsiasi porta usino.
Se esce un nuovo software che usa porte/protocolli diversi durerà solo il tempo di fare un reverse delle sue caratteristiche.
In una dittatura come la Cina (lo sò, il paragone è esagerato, non mi fucilate :D ) sono riusciti tranquillamente a bloccare siti, parole chiave, motori di ricerca etc su internet agendo sui fornitori di connettività.
Un qualunque stato europeo non lo potrebbe fare se volesse per limitazioni dal punto di vista tecnico ?
Dubito.
L'indicazione sul tipo di programma p2p utilizzato si trova all'interno dei pacchetti , tcp od udp. Aprire il pacchetto e vedere cosa c'è dentro (anche solo per sapere il programma p2p utilizzato e quindi bloccarlo) equivale ad aprire una lettera ed esaminarne il contenuto. Sarebbe una violazione della riservatezza delle comunicazioni e della privacy. Solo il programma ai due estremi è autorizzato a creare e a leggere all'interno del pacchetto, poichè sta nel mio computer e lo autorizzo io. Nessuno quindi puo bloccare niente ;) . Se poi il pacchetto viene criptato è praticamente impossibile.
EDIT. (dopo aver letto la tua risposta). In Cina violano i diritti dei cittadini.
L'indicazione sul tipo di programma p2p utilizzato si trova all'interno dei pacchetti , tcp od udp. Aprire il pacchetto e vedere cosa c'è dentro (anche solo per sapere il programma p2p utilizzato e quindi bloccarlo) equivale ad aprire una lettera ed esaminarne il contenuto. Sarebbe una violazione della riservatezza delle comunicazioni e della privacy. Solo il programma ai due estremi è autorizzato a creare e a leggere all'interno del pacchetto, poichè sta nel mio computer e lo autorizzo io. Nessuno quindi puo bloccare niente ;) . Se poi il pacchetto viene criptato è praticamente impossibile.
Infatti si parlava di limitazioni di tipo "tecnico" che francamente io non vedo.
Come detto l'unica ed estrema soluzione potrebbe essere la crittografia completa delle comunicazioni.
Personalmente penso che prima o poi si arriverà a delle limitazioni imposte agli isp, il fronte degli "scambisti" stà crescendo sempre più ed è improbabile che qualcuno non prenda provvedimenti.
Magari non sarà domani e forse si passarà per impianti legali abbastanza assurdi (tipo la legge urbani) ma alla fine IMHO ci si arriverà al di quà o al di là dell'atlantico.
EDIT. (dopo aver letto la tua risposta). In Cina violano i diritti dei cittadini.
E grazie al caiser !! :D
Ce l'ho pure scritto che è un paragone esagerato, è solo per dimostrare che, se si vuole, è possibilissimo tecnicamente.
Infatti si parlava di limitazioni di tipo "tecnico" che francamente io non vedo.
Come detto l'unica ed estrema soluzione potrebbe essere la crittografia completa delle comunicazioni.
Personalmente penso che prima o poi si arriverà a delle limitazioni imposte agli isp, il fronte degli "scambisti" stà crescendo sempre più ed è improbabile che qualcuno non prenda provvedimenti.
Magari non sarà domani e forse si passarà per impianti legali abbastanza assurdi (tipo la legge urbani) ma alla fine IMHO ci si arriverà al di quà o al di là dell'atlantico.
E grazie al caiser !! :D
Ce l'ho pure scritto che è un paragone esagerato, è solo per dimostrare che, se si vuole, è possibilissimo tecnicamente.
In Italia non si puo fare poichè, come ho spiegato, una legge che blocca il p2p autorizzando il controllo dei pacchetti ( risalendo al tipo di programma utilizzato) sarebbe incostituzionale. Vogliamo finire come la Cina ?
Speriamo di no!! Ma certo richiedendo a gran voce simili leggi invece di opporsi...
Personalmente non me ne importa un fico dei mancati guadagni delle major, ma della mia libertà personale di comunicazione.
oltretutto continuano a tirare fuori statistiche dei danni subiti a causa del p2p illegale...
cioè ma davvero credono che la gente comprerebbe tutto quello che scarica?? io personalmente compro dvd.. dei film che mi piacciono.. e aspetrto un prezzo giusto secondo il mio punto di vista.. mp3 è una vita che non compro audio... proprio perchè di decente non c'è nulla.. ma evito pure di scaricare... molti hanno 10000 compilation mai sentite :asd:
ot: comunque anche lo stato ci mette del suo :asd:
nello spot pubblicitario del Ministero delle Infrastrutture che, per ricordare a tutti noi quali bei lavori stiano facendo, ha utilizzato la "rivisitazione" (che chiamerei un vero e proprio tarocco e scempio) di un brano di Pat Metheny, per la precisione Last Train Home, tratto dal disco STILL LIFE (TALKING) del 1987.
blamecanada
10-02-2006, 17:10
Come già scritto io voglio le leggi giuste e fatte rispettare, mentre voi preferite adattare le leggi a quel che vi fa comodo.
La legge deve esprimere la volontà del popolo, non chissà quale senso assoluto di giustizia. Almeno il diritto occidentale moderno si basa su questo principio.
Del danno si, della giustizia no.
Il senso di giustizia è personale (io posso ritenere giuste cose che altro reputano ingiuste, e viceversa).
La legge esprime la volontà del popolo, che è una convenzione del senso di giustizia di ognuno, pertanto se il popolo reputa questa cosa giusta anche la legge la reputa tale.
Se il p2p a scopi personali fosse legale a mio avviso ci sarebbe una diminuzione dei prezzi.
Swisström
10-02-2006, 17:19
La legge deve esprimere la volontà del popolo, non chissà quale senso assoluto di giustizia. Almeno il diritto occidentale moderno si basa su questo principio.
Certo... la democrazia.
sto semplicemente dicendo che ihmo (ma ingiusta neanche tanto ihmo) è una legge orrenda e ingiusta.
Se poi uno stato decide di introdurla, nessun problema...
Però io fossi nelle case discografiche/major/artisti come già detto smetterei di importare, tradurre e vendere i miei prodotti in quel paese.
blamecanada
10-02-2006, 18:02
Certo... la democrazia.
sto semplicemente dicendo che ihmo (ma ingiusta neanche tanto ihmo) è una legge orrenda e ingiusta.
Se poi uno stato decide di introdurla, nessun problema...
Però io fossi nelle case discografiche/major/artisti come già detto smetterei di importare, tradurre e vendere i miei prodotti in quel paese.
Ma guarda che io sono d'accordo sul fatto che gli artisti debbano venire retribuiti, sta di fatto che essi sono nelle mani delle major, che come dei parassiti si appropriano di gran parte di quanto deriva dalla vendita della musica.
Se poi aggiungiamo che le major sono il maggior responsabile della infima qualità della musica moderna... (perlomeno quella diffusa tra la popolazione).
Ed io, personalmente, di cd originali appena posso ne compro :).
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