View Full Version : Giochi solo per ricchi
Lucio Virzì
08-02-2006, 06:47
Una interessante riflessione sul CIO e sulle Olimpiadi Moderne
http://www.repubblica.it/2006/a/speciale/altri/2006olimpiadi/giochiricchi/giochiricchi.html
L'importante è partecipare. Ai Giochi invernali però i limiti Cio
tagliano fuori decine di Paesi Lo spiega il senegalese Gueyè
Ma mezzo pianeta non ci sarà
"Sono Giochi solo per i ricchi"
di EMANUELA AUDISIO
TORINO - Ai Giochi è bello mischiare, confondersi, sorprendersi. Ma se i Giochi sono solo di qualcuno, come si fa? Questa è l'accusa: il mondo gioca sempre con i soliti bambini, con quelli che a tre anni hanno già gli sci ai piedi. E gli altri? Zitti, e a casa, soprattutto i neri. Vietato bussare alle porte olimpiche, proibito chiedere: e io? Ai Giochi estivi, 202 paesi. Ai Giochi invernali, 85. Due continenti e mezzo scomparsi, i cerchi perdono pezzi, lingue, diversità. Kwame Nkrumah-Acheampong, nato a Glasgow, ma del Ghana, detto il Leopardo delle nevi, si è migliorato, ma a Torino non ci sarà. Gli standard olimpici sono troppi alti. E lui ha dovuto fare tutto da solo: trovare soldi, imparare, allenarsi. Ha fatto passi avanti, abbassato il suo handicap da 1.000 a 212, ma non è bastato.
Il guaio è che per il resto del mondo non basta mai. Lamine Gueyé, 45 anni, nato a Dakar, presidente della federsci senegalese è infuriato. "Il Cio continua a dire bugie. Non c'è universalità in questi Giochi, trattatasi solo di un gruppo di paesi ricchi che vogliono divertirsi d'inverno. Un po' poco, come principio di rappresentanza internazionale. Il Cio guadagna 3.5 milioni dollari al giorno, quando ho chiesto un aiuto per il mio atleta mi hanno dato 6 mila euro. Con questa cifra quando mai noi africani riusciremo ad essere competitivi?".
Scusi, Gueyé, ma lei da dove esce? "Mio nonno è stato il primo avvocato nero che l'Africa abbia avuto. Alla sua morte ero così irrequieto che mi hanno mandato in collegio a Vilar in Svizzera, avevo 8 anni, un giorno a dicembre ho visto tutto bianco, era la neve, sono uscito a toccarla e mi sono raffreddato. Però ho voluto provare gli sci, sono rimasto folgorato. Sono andato a vivere a Parigi con mia madre, fotomodella, e lì dai 12 ai 18 anni ho continuato a cercare la neve. Visto che in Senegal non esisteva una struttura, mi sono dato da fare e nel '79 ho creato la federazione dello sci. Mi sono allenato con i francesi e nell'83 con la squadra italiana, a San Sicario in una libera sono caduto a 130 all'ora contro una balla di fieno, ho perso la memoria per tre giorni e mi sono lussato la spalla. Ho partecipato come primo africano ai Giochi di Serajevo, poi sono stato anche ad Albertville".
E allora? "Dal '92 tutto è cambiato. Prima i Giochi erano di tutti e con tutti. Si parlava arabo, inglese, brasiliano, spagnolo, ora invece solo inglese, francese, austriaco. Alla partenza del gigante una volta eravamo 133, ora meno di 70. Il mondo si è ristretto, a noi non ci vogliono, non hanno voglia di aspettarci. Hanno introdotto criteri d'ammissione elevati proprio per escluderci. In realtà a loro il vecchio mondo basta. Ho detto al Cio: datemi borse di studio decenti e dall'Africa tirerò fuori campioni. Niente, ci boicottano. Il Senegal a Torino è presente con un iscritto, Leyti Seck, non ci vogliono però far passare due dirigenti e un allenatore. Dicono che sono troppi, che è finito il tempo del folklore. Più Africa per loro significa solo perdita di tempo, non guadagnare qualcuno che in futuro potrà essere competitivo".
Il bello dello sport è che strizza, mischia, tradizione e innovazione. E fa sognare a tutti una prima pagina, anche ai miserabili della classifica. Ai mondiali di atletica di Edmonton tutti si erano messi a ridere davanti ad un ciccione samoamo di nome Trevor Misapeka. Anche lui, privo di sponsor, era arrivato in Canada in auto guidando dalla California. Doveva gareggiate nel peso, invece finì nei cento. La ciccia di Trevor però non entrava nei blocchi, lui stesso non sapeva se sarebbe riuscito ad alzarsi. "Mi domandavo se avessero sparato o urlato solo: go. La mia più grande preoccupazione era quella di non finire subito a faccia in giù". Corse, per modo di dire, in 14''28. Suo padre che aveva un bar sulla West Coast disse: "L'ultima volta che l'ho visto andare così veloce è stata verso il frigo".
Ai Giochi di Sydney fece notizia l'africano Eric Moussambani, che quasi affogò nella piscina in un mare di schizzi. Troppo stremato dalla sua prima volta a nuoto. Appena riuscì a sputare i litri di cloro che si era bevuto disse: "Da noi nell'acqua ci stanno i coccodrilli". Sempre ad Edmonton nel 2001 la tv regalò molti primi piani ad una signora che marciava con un'andatura da vecchia zia. Otto volte doppiata, la signora arrivò ultima, 40 minuti dopo tutte le altre. Si chiamava Angela Keogh, aveva 39 anni e disse che non aveva fretta, perché dove viveva lei, nelle isole Norfolk, 1800 abitanti, nel Pacifico del sud, non c'è motivo di correre. Avevano invece fretta gli organizzatori che nello stadio avevano programmato le finali e avevano bisogno della pista. Ma la signora non arrivava mai, sorrideva a tutti, e non ne voleva proprio sapere né di un rush finale né di abbandonare.
All'arrivo Mrs Keogh si rammaricò di non aver fatto il primato personale e si fermò con tutta calma a controllare il suo orologio. Ai mondiali di Parigi la gara dei cento metri non potè partire perché l'afghana Lima Azimi, impacciata in una vecchia tuta, senza sponsor e senza scritte, stava lì, ferma e terrorizzata: davanti ai blocchi. Per lei in corsia numero due, era la prima volta: non le era mai capitato in 22 anni di stare a braccia e a testa scoperte. Ma ci sono Giochi che sanno giocare ad aspettare.
(8 febbraio 2006)
l'unico commento da fare e "che tristezza" e pensare che mia nipote e stata cosi conteneta quando a portato la fiaccola per quei 300 metri.
Lucio Virzì
08-02-2006, 07:29
l'unico commento da fare e "che tristezza" e pensare che mia nipote e stata cosi conteneta quando a portato la fiaccola per quei 300 metri.
Sicuramente lei crede nello spirito Olimpico, ma i giochi, a quanto sembra sono affare di pochi.
Sicuramente nel CIO ci sarà gente con molto meno spirito Olimpico di tua nipote ;)
LuVi
pioveva da matti il 1 gennaio quando ha portato la fiaccola e nonostante tutto non si e spaventata,e fatta di ferro quella ragazzina,bien ora a nanna altrimenti stasera mi vien da ridere,ciao.
Swisström
08-02-2006, 07:42
Anche il figlio del mio vicino (6 anni) voleva partecipare alle olimpiadi ma non ha potuto perchè non raggiungeva gli standard necessari :cry:
e a lui non han dato nemmeno i 6000$ :cry:
MA LOL!
Sono parzialmente d'accordo, è vero che le olimpiadi e lo sport in generale dovrebbero servire ad unificare i popoli e le genti, ci sono però anche degli "obblighi" da parte dei partecipanti affinchè il tutto non si trasformi in una grande sagra paesana, è vero che dovrebbero essere ammessi tutti a partecipare, ma è anche vero che per partecipare ad una competizione, quantomeno si dovrebbe essere competitivi.
Gli esempi portati, fanno sì folklore e strappano il sorriso, ma pongono anche degli interrogativi, se ai giochi possono partecipare atleti palesemente non atletici e non competitivi perchè appartengono a nazioni che non hanno tradizione in quel determinato tipo di sport, quale è la discriminante che invece tiene fuori fior di atleti competitivi appartenenti a quei paesi in cui tali sport sono invece diffusi?
Per le gare di atletica, stati come gli USA o gli stessi stati africani devono fare le pregare (i cosiddetti trial) perchè hanno un esubero di atleti in grado di gareggiare per una medaglia ed i posti sono limitati, quindi mi domando con quale logica, si debbano tenere fuori atleti competitivi a vantaggio di gente che con lo sport ha poco a che fare.
Portando all'estremo il ragionamento, potrei dire, perchè non ho potuto partecipare IO invece di questo tizio?
Il bello dello sport è che strizza, mischia, tradizione e innovazione. E fa sognare a tutti una prima pagina, anche ai miserabili della classifica. Ai mondiali di atletica di Edmonton tutti si erano messi a ridere davanti ad un ciccione samoamo di nome Trevor Misapeka. Anche lui, privo di sponsor, era arrivato in Canada in auto guidando dalla California. Doveva gareggiate nel peso, invece finì nei cento. La ciccia di Trevor però non entrava nei blocchi, lui stesso non sapeva se sarebbe riuscito ad alzarsi. "Mi domandavo se avessero sparato o urlato solo: go. La mia più grande preoccupazione era quella di non finire subito a faccia in giù". Corse, per modo di dire, in 14''28. Suo padre che aveva un bar sulla West Coast disse: "L'ultima volta che l'ho visto andare così veloce è stata verso il frigo".
Credo che anche a mio padre avrebbe fatto piacere di vedermi gareggiare in mondovisione e magari avrei potuto anche fare un tempo migliore.
Quindi o si aprono i giochi a tutti, ma proprio tutti, oppure un qualche filtro ci dovrà pur essere.
Quindi o si aprono i giochi a tutti, ma proprio tutti, oppure un qualche filtro ci dovrà pur essere.
si ma cosi facendo non ci avrebbero potuto proporre questo bell'articolo strappalacrime...
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 08:42
Anche il figlio del mio vicino (6 anni) voleva partecipare alle olimpiadi ma non ha potuto perchè non raggiungeva gli standard necessari :cry:
e a lui non han dato nemmeno i 6000$ :cry:
MA LOL!
:nono:
Per partecipare alle Olimpiadi bisogna garantire uno standard minimo di competitività...che è proprio minimo!!!!!se non lo si raggiunge si stà a casa a vederle alla TV...non siamo alla "Corrida".....
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 08:54
Per partecipare alle Olimpiadi bisogna garantire uno standard minimo di competitività...che è proprio minimo!!!!!se non lo si raggiunge si stà a casa a vederle alla TV...non siamo alla "Corrida".....
appunto lo standard minimo e' troppo alto... e poi come si fissa questo standard? una mattina uno si alza e decide facciamo cosi'!
la questione e' che stranamente tutti i paesi poveri sono rimasti fuori, ovviamente essendo poveri non possono praticare sport costosi come lo puo'fare un cittadino europeo, magari vivendo in montagna e andando ogni giorno ad allenarsi...
appunto lo standard minimo e' troppo alto... e poi come si fissa questo standard? una mattina uno si alza e decide facciamo cosi'!
la questione e' che stranamente tutti i paesi poveri sono rimasti fuori, ovviamente essendo poveri non possono praticare sport costosi come lo puo'fare un cittadino europeo, magari vivendo in montagna e andando ogni giorno ad allenarsi...
E allora cosa gliene importa di partecipare alle olimpiadi invernali se non sa nemmeno sciare, non ne faccio una questione di paesi poveri e paesi ricchi, ma di coerenza, perchè si dovrebbero vedere NON ATLETI di nazioni che non hanno tradizione in questi sport gareggiare a discapito di VERI ATLETI che potrebbero magari anche vincere qualche gara?
Anche io vorrei partecipare alle olimpiadi, scio abbastanza bene da magari battere anche tutta la concorrenza di questi pseudo-atleti e quindi avrei più titolo io di loro di partecipare eppure non mi sogno nemmeno di farlo.
bhe il costo va da zona a zona...
tu in africa potresti risultare ricco.. come in molte altre zone del mondo dove magari c'è la neve :)
Guardacaso però il discorso al contrario non vale per le olimpiadi di atletica, dove invece nazioni come il Kenya o altre africane, possono fornire dozzine di atleti per le gare di corsa dove la genetica ed i fattori ambientali favoriscono le popolazioni locali e quindi le stesse nazionali devono tenere fuori squadra atleti che magari corrono più forte di molti europei e quindi il discorso si rovescia.
Ripeto, se una nazione non ha nemmeno la neve, cosa gliene importa di partecipare alle olimpiadi invernali?
Se ha un atleta in grado di farlo, nessuno glielo impedisce, ma che il tutto si trasformi in una sfilata di gente in tuta da sci non lo vedo giusto, sono pur sempre gare e alle gare si gareggia.
Ripeto, se una nazione non ha nemmeno la neve, cosa gliene importa di partecipare alle olimpiadi invernali?
.
ti diro' credo che un senegalese ricco e cresciuto in Svizzera abbia un punto di vista un po' particolare...
Swisström
08-02-2006, 09:22
appunto lo standard minimo e' troppo alto... e poi come si fissa questo standard?
Se lo standard fosse più basso ti troveresti 30000 atleti europei e statunitensi e 1 africano.... :rolleyes:
la questione e' che stranamente tutti i paesi poveri sono rimasti fuori, ovviamente essendo poveri non possono praticare sport costosi come lo puo'fare un cittadino europeo, magari vivendo in montagna e andando ogni giorno ad allenarsi...
Oh poverini :doh: andiamo subito a costruirgli una montagna artificiale
Io in quanto Svizzero mi sento svantaggiato perchê non ho il mare e non posso allenarmi adeguatamente per il Triathlon (o come mazza si scrive), esigo che mi paghino il mare o la trasferta fino al mare :rolleyes:
Io non so come si fanno a dire certe cose :doh:
Lucio Virzì
08-02-2006, 09:29
Sono parzialmente d'accordo...
Portando all'estremo il ragionamento, potrei dire, perchè non ho potuto partecipare IO invece di questo tizio?.
Perchè tu non hai voluto farlo.
Tutto qui.
Le opportunità le hai avute. ;)
LuVi
ti diro' credo che un senegalese ricco e cresciuto in Svizzera abbia un punto di vista un po' particolare...
Cioè secondo te, questo senegale cresciuto in svizzera, avrebbe piacere di vedere un suo connazionale che gareggia facendo una figura tipo Fantozzi?
Ripeto ci sono limiti imposti dal fatto che si tratta pur sempre di gare e molte nazioni, a causa di limiti imposti dalla federazione, si ritrovano a dover lasciare fuori squadra fior di atleti e non sto parlando solo delle olimpiadi invernali, ripeto ci sono nazioni africane che per le olimpiadi di altetica lasciano a casa atleti in grado di battere agevolmente molti occidentali, ma il filtro ci deve essere altrimenti tutto si trasforma nella "Corrida - dilettanti allo sbaraglio".
Quando il Senegal sarà in grado di fornire atleti in grado di gareggiare, nessuno glielo impedirà, se lo stesso senegalese di cui andiamo parlando, essendo magari nato e cresciuto sulle alpi svizzere è in grado di fare i tempi necessari alle qualificazioni, può tranquillamente gareggiare, ma portare la neve in Senegal o tutti i Senegalesi vogliosi di sciare sulle alpi, credo non sia dovere della federazione.
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 09:35
Se lo standard fosse più basso ti troveresti 30000 atleti europei e statunitensi e 1 africano.... :rolleyes:
il problema non sussiste basta che metti un limite di partecipazione per ogni nazione, quindi verrano presi solo i migliori
Oh poverini :doh: andiamo subito a costruirgli una montagna artificiale
Io in quanto Svizzero mi sento svantaggiato perchê non ho il mare e non posso allenarmi adeguatamente per il Triathlon (o come mazza si scrive), esigo che mi paghino il mare o la trasferta fino al mare :rolleyes:
Io non so come si fanno a dire certe cose :doh:
vedi non riesci proprio a capire :nono:
se uno svizzero puo' allenarsi 5 volte a settimana, un africano 3 al mese, sembrerebbe giusto porre un limite dove anche atleti che non hanno la possibilita' di allenarsi adeguatamente di partecipare.
Per la questione aiuti... ti devo rimandare al 3d dove parla il vincitore della maratona di new york?
no dai lasciamo perdere non ci puoi arrivare ad essere cosi altruista... :doh:
jumpermax
08-02-2006, 09:39
il problema non sussiste basta che metti un limite di partecipazione per ogni nazione, quindi verrano presi solo i migliori
quindi se nasci cinese e ti piace il ping pong scordati le olimpiadi... salvo ottenere la cittadinanza di San Marino :stordita:
quindi se nasci cinese e ti piace il ping pong scordati le olimpiadi... salvo ottenere la cittadinanza di San Marino :stordita:
Appunto, come pure se nasci Keniota e ti piace correre.......
Ma si guarda sempre un lato della medaglia. :mbe:
Perchè tu non hai voluto farlo.
Tutto qui.
Le opportunità le hai avute. ;)
LuVi
Allora portiamo la neve in africa così le opportunità le avranno tutti.
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 09:43
Sono parzialmente d'accordo, è vero che le olimpiadi e lo sport in generale dovrebbero servire ad unificare i popoli e le genti, ci sono però anche degli "obblighi" da parte dei partecipanti affinchè il tutto non si trasformi in una grande sagra paesana, è vero che dovrebbero essere ammessi tutti a partecipare, ma è anche vero che per partecipare ad una competizione, quantomeno si dovrebbe essere competitivi.
Gli esempi portati, fanno sì folklore e strappano il sorriso, ma pongono anche degli interrogativi, se ai giochi possono partecipare atleti palesemente non atletici e non competitivi perchè appartengono a nazioni che non hanno tradizione in quel determinato tipo di sport, quale è la discriminante che invece tiene fuori fior di atleti competitivi appartenenti a quei paesi in cui tali sport sono invece diffusi?
Per le gare di atletica, stati come gli USA o gli stessi stati africani devono fare le pregare (i cosiddetti trial) perchè hanno un esubero di atleti in grado di gareggiare per una medaglia ed i posti sono limitati, quindi mi domando con quale logica, si debbano tenere fuori atleti competitivi a vantaggio di gente che con lo sport ha poco a che fare.
Portando all'estremo il ragionamento, potrei dire, perchè non ho potuto partecipare IO invece di questo tizio?
Credo che anche a mio padre avrebbe fatto piacere di vedermi gareggiare in mondovisione e magari avrei potuto anche fare un tempo migliore.
Quindi o si aprono i giochi a tutti, ma proprio tutti, oppure un qualche filtro ci dovrà pur essere.
forse per dare una possibilita' a tutti di gareggiare? presupponi che tutti abbiamo o possono allenarsi quanto si vuole e come si vuole ma non e'cosi, a questo punto se e' come dici te, mettiamo esempio che i 50 migliori al mondo nel lancio del peso siano americani, e nelle olimpiadi ci siano 50 posti per sto gioco, che si fa? si prende tutti gli americani e agli altri gli si dice, ciao ciao?
Cioè secondo te, questo senegale cresciuto in svizzera, avrebbe piacere di vedere un suo connazionale che gareggia facendo una figura tipo Fantozzi?
no dico che un senegalese cresciuto in Svizzera e con un conto in banca consistente dovrebbe pensare ad altro sep roprio vuole aiutare i suoi connazionali...
Lucio Virzì
08-02-2006, 09:47
Cioè secondo te....
The_Joe, si chiamano "OLIMPIADI", non "CAMPIONATI DEL MONDO".
Conosci la storia delle Olimpiadi? Sai perchè il simbolo è costituito da 5 cerchi e non da 4 o 3?
:rolleyes:
LuVi
jumpermax
08-02-2006, 09:48
Appunto, come pure se nasci Keniota e ti piace correre.......
Ma si guarda sempre un lato della medaglia. :mbe:
Appunto ha due aspetti e diciamo le cose come stanno. E' più facile per un keniota arrivare alle olimpiadi invernali che per un americano arrivare alle olimpiadi per i 100 metri o, se preferite, per un cinese con il ping-pong. Questo perchè in questi paesi c'è una feroce selezione interna, tant'è che molti pur di partecipare prendono nazionalità in altri paesi dove invece non hanno campioni di livello affermato. Discorso a parte magari si può fare per i fenomeni che non riescono a partecipare perchè non hanno i mezzi o le possibilità. Ma questo lo vedi anche qua da noi... quanti degli sciatori azzurri sono di trentino,val d'Aosta e via dicendo? Fortuna che abbiamo avuto Tomba..:D
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 09:50
quindi se nasci cinese e ti piace il ping pong scordati le olimpiadi... salvo ottenere la cittadinanza di San Marino :stordita:
no intendevo un limete al numero di partecipanti per ogni nazione tipo
ogni nazione deve scegliere 3 candidati per ogni disciplina, magari facendo media con la popolazione tipo 10.000.000 di persone equivale a 5 posti oppure per numero una media in base al numero di atleti in quella disciplina
forse per dare una possibilita' a tutti di gareggiare? presupponi che tutti abbiamo o possono allenarsi quanto si vuole e come si vuole ma non e'cosi, a questo punto se e' come dici te, mettiamo esempio che i 50 migliori al mondo nel lancio del peso siano americani, e nelle olimpiadi ci siano 50 posti per sto gioco, che si fa? si prende tutti gli americani e agli altri gli si dice, ciao ciao?
Allora, i post si leggono oppure si fa finta di niente?
Ci sono limiti anche al numero di partecipanti che una nazione può portare alle olimpiadi, ci sono alcune nazioni AFRICANE che debbono fare le prequalifiche perchè hanno un esubero di atleti specie nelle gare di corsa di durata e pertanto debbono lasciarne fuori squadra molti che potrebbero essere competitivi rispetto a molti occidentali.
La vogliamo smettere di guardare sempre lo stesso lato della medaglia, le regole ci sono e valgono per tutti, oppure diciamo che tutti possono partecipare, ma deve valere anche per noi occidentali che in alcuni sport siamo nettamente svantaggiati.
jumpermax
08-02-2006, 09:52
forse per dare una possibilita' a tutti di gareggiare? presupponi che tutti abbiamo o possono allenarsi quanto si vuole e come si vuole ma non e'cosi, a questo punto se e' come dici te, mettiamo esempio che i 50 migliori al mondo nel lancio del peso siano americani, e nelle olimpiadi ci siano 50 posti per sto gioco, che si fa? si prende tutti gli americani e agli altri gli si dice, ciao ciao?
No infatti già ora si lasciano fuori 40 americani. Di cui magari 10 di questi prendono passaporti di improbabili staterelli dal nome impronunciabile per poter partecipare lo stesso. Del resto insomma dover fare delle prequalificazioni così selettive non da la stessa possibilità a tutti di partecipare...
jumpermax
08-02-2006, 09:53
no intendevo un limete al numero di partecipanti per ogni nazione tipo
ogni nazione deve scegliere 3 candidati per ogni disciplina, magari facendo media con la popolazione tipo 10.000.000 di persone equivale a 5 posti oppure per numero una media in base al numero di atleti in quella disciplina
il limite c'è già credo o non farebbero le prequalificazioni :D Cmq torniamo al punto di prima... San Marino 30'000 abitanti... se partecipano con un atleta ad ogni gara quanti ne dovrebbe avere l'Italia in proporzione? 1800?
Swisström
08-02-2006, 09:53
no intendevo un limete al numero di partecipanti per ogni nazione tipo
ogni nazione deve scegliere 3 candidati per ogni disciplina, magari facendo media con la popolazione tipo 10.000.000 di persone equivale a 5 posti oppure per numero una media in base al numero di atleti in quella disciplina
certo, cosi le olimpiadi sarebbero sicuramente più divertenti :asd:
GLi sciatori delle isole Far Oer :asd:
La selezione del madagascar che gioca a Hockey :rotfl:
I congolesi che mettono per la prima volta i pattini :asd: e partecipano a pattinaggio artistico (c'è come disciplina?)
Per non parlare del Lichtenstein/San Marino/Lussemburgo... il 50% della popolazione sarebbe impegnata nelle olimpiadi :rotfl:
ironmanu
08-02-2006, 09:53
no intendevo un limete al numero di partecipanti per ogni nazione tipo
ogni nazione deve scegliere 3 candidati per ogni disciplina, magari facendo media con la popolazione tipo 10.000.000 di persone equivale a 5 posti oppure per numero una media in base al numero di atleti in quella disciplina
cosi' la cina arriva con 90 pullman :D
The_Joe, si chiamano "OLIMPIADI", non "CAMPIONATI DEL MONDO".
Conosci la storia delle Olimpiadi? Sai perchè il simbolo è costituito da 5 cerchi e non da 4 o 3?
:rolleyes:
LuVi
Appunto, si chiamano OLIMPIADI e non "DILETTANTI ALLO SBARAGLIO" alle olimpiadi da tempo immemore hanno partecipato ATLETI.
Se poi deve diventare una sagra paesana, perchè un giorno si alza un tizio che non ha mai messo ai piedi un paio di sci e vuol partecipare alle gare di slalom, per me va anche bene, che lo faccia, ma non può certo pretendere che la federazione gli paghi gli allenamenti o che alle gare lo accolgano col tappeto rosso.
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 09:57
Appunto, come pure se nasci Keniota e ti piace correre.......
Ma si guarda sempre un lato della medaglia. :mbe:
io guardo tutti e due per questo credo che sia giusto porre un limite di atleti partecipanti per ogni nazione
io guardo tutti e due per questo credo che sia giusto porre un limite di atleti partecipanti per ogni nazione
Guarda che il limite c'è e riguarda sia il numero di atleti che si possono portare sia le prestazioni che gli stessi atleti devono garantire.
IMHO discorso non cosi' semplice.
In effetti tra i compiti del CIO ci dovrebbe anche essere quello di promuovere la diffusione dello sport. Resta da decidere fino a dove debba spingersi questa promozione e fino a che punto abbia senso sovvenzionare una federazione di sci africana piuttosto che una di rugby delle Far Oer.
Per quel che riguarda il lato competitivo della manifestazione invece, a me i filmati dove si vedevano improbabili spazzauovista doppiati dal concorrente successivo faceva si ridere, ma davano anche una bella idea del cosiddetto "spirito olimpico".
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 10:06
cosi' la cina arriva con 90 pullman :D
anche per tutti quelli che prima hanno commentato la mia proposta
minkia era un esempio :rolleyes: sto a lavoro e non ho il tempo di mettermi a calcolare una formula per le partecipazioni alle olimpiadi....
ovvio che la cosa si fara' con determinati criteri...
poi la partecipazione nn e'obbligatoria se uno stato non ha atleti in quella disciplina si va avanti.
allora che facciamo diciamo alla squadra di bob jamaicana che non possono partecipare perche' in jamaica non ci sta la neve?
bha vabbe... lasciamo perdere
Lucio Virzì
08-02-2006, 10:07
Appunto, si chiamano OLIMPIADI e non "DILETTANTI ALLO SBARAGLIO" alle olimpiadi da tempo immemore hanno partecipato ATLETI.
Se poi deve diventare una sagra paesana, perchè un giorno si alza un tizio che non ha mai messo ai piedi un paio di sci e vuol partecipare alle gare di slalom, per me va anche bene, che lo faccia, ma non può certo pretendere che la federazione gli paghi gli allenamenti o che alle gare lo accolgano col tappeto rosso.
No, alle Olimpiadi partecipano cittadini NON professionisti, provenienti da TUTTO il mondo, in tutte le discipline possibili.
Se non vengono poste condizioni per poter mettere tutti in grado di supportare i loro atleti (la definizione di "atleta" non puoi darla tu; non è "atleta" chi corre i 100 m sotto i 12 s) allora le olimpiadi hanno perso il loro spirito e sono diventate (novità! :rolleyes: ) un puro evento commerciale e mediatico.
LuVi
No, alle Olimpiadi partecipano cittadini NON professionisti, provenienti da TUTTO il mondo, in tutte le discipline possibili.
Se non vengono poste condizioni per poter mettere tutti in grado di supportare i loro atleti (la definizione di "atleta" non puoi darla tu; non è "atleta" chi corre i 100 m sotto i 12 s) allora le olimpiadi hanno perso il loro spirito e sono diventate (novità! :rolleyes: ) un puro evento commerciale e mediatico.
LuVi
Allora secondo questa definizione, tutte le olimpiadi moderne devono essere invalidate, non credo che gli atleti partecipanti possano essere definiti "NON PROFESSIONISTI".
Ciao
jumpermax
08-02-2006, 10:18
anche per tutti quelli che prima hanno commentato la mia proposta
minkia era un esempio :rolleyes: sto a lavoro e non ho il tempo di mettermi a calcolare una formula per le partecipazioni alle olimpiadi....
ovvio che la cosa si fara' con determinati criteri...
poi la partecipazione nn e'obbligatoria se uno stato non ha atleti in quella disciplina si va avanti.
allora che facciamo diciamo alla squadra di bob jamaicana che non possono partecipare perche' in jamaica non ci sta la neve?
bha vabbe... lasciamo perdere
oh se la storiella è come quella del film loro
1) sono la dimostrazione di quanto siano bastarde le prequalifiche in un paese altamente competitivo in una disciplina
2) si sono sbattuti per arrivare alle olimpiadi e ci sono arrivati da soli
3) anche se non a livello degli altri, erano comunque competitivi
Insomma il punto non è la neve che manca, ma che, come diceva the joe, che si faccia selezione anche sulle capacità è giusto, almeno quanto fare le prequalifiche nelle singole nazioni.
...........
Insomma il punto non è la neve che manca, ma che, come diceva the joe, che si faccia selezione anche sulle capacità è giusto, almeno quanto fare le prequalifiche nelle singole nazioni.
Appunto, altrimenti togliamo del tutto i limiti, alla fine se come dice Lucio le olimpiadi sono un contest in cui DEVONO partecipare atleti non professionisti provenienti da tutto il mondo, alle prossime iscrivo mia nonna alle gare dei 100Mt piani.
Lucio Virzì
08-02-2006, 10:32
Allora secondo questa definizione, tutte le olimpiadi moderne devono essere invalidate, non credo che gli atleti partecipanti possano essere definiti "NON PROFESSIONISTI".
Ciao
E invece si, documentati ;)
LuVi
E invece si, documentati ;)
LuVi
Se ritieni gente del calibro di ALBERTO TOMBA o altri NON PROFESSIONISTI, hai perfettamente ragione ;)
Albertone era CARABBINIERE no? :mc:
Se ritieni gente del calibro di ALBERTO TOMBA o altri NON PROFESSIONISTI, hai perfettamente ragione ;)
Albertone era CARABBINIERE no? :mc:
Tomba era formalmente non professionista, ma Lucio sbaglia lo stesso.
E' da un decennio abbondante che alle Olimpiadi partecipano anche atleti professionisti.. ed e' stato fatto proprio per evitare le ipocrisie di definire "dilettante" gente come Tomba.
jumpermax
08-02-2006, 10:38
Se ritieni gente del calibro di ALBERTO TOMBA o altri NON PROFESSIONISTI, hai perfettamente ragione ;)
Albertone era CARABBINIERE no? :mc:
beh si questa storia del professionismo è sempre stata un tantino ambigua. Nel calcio mandiamo l'under21 credo mentre nello sci ci mandiamo gente che lo fa di mestiere. Difficile però dire che di mestiere si possano fare altre discipline olimpiche che rendono assai meno...
No, alle Olimpiadi partecipano cittadini NON professionisti ...
In realta` è dagli anni 80/90 che non è piu` cosi ;)
Negli anni Ottanta le regole sul dilettantismo vennero allentate, e praticamente eliminate negli anni Novanta. Questo permise, tra l'altro, agli USA di schierare per la prima volta alle Olimpiadi di Barcellona una squadra di basket costituita dai migliori giocatori del campionato professionistico americano, il cosiddetto "Dream Team" ("la squadra dei sogni").
Attualmente, l'unica disciplina olimpica in cui non sono ammessi professionisti è la boxe. Per quanto riguarda il calcio, altro sport dove il professionismo è molto diffuso, l'unico vincolo riguarda l'età: per ogni squadra sono ammessi al massimo 3 "fuoriquota" che abbiano superato i 23 anni.
Lucio Virzì
08-02-2006, 10:47
Ok, chiedo scusa.
LuVi
~ZeRO sTrEsS~
08-02-2006, 10:49
Guarda che il limite c'è e riguarda sia il numero di atleti che si possono portare sia le prestazioni che gli stessi atleti devono garantire.
appunto non sarebbe il caso di abbassarlo se esclude la maggior parte delle nazioni? tanto alla fine parteciperanno i migliori di ogni paese
Lucrezio
08-02-2006, 10:57
Scusate, ma credo che il politically correct, la tolleranza, la solidarietà, il "volemose bene" e quant'altro abbiano davvero poco a che vedere con lo spirito meritocratico e agonistico delle olimpiadi.
Il leopardo delle nevi sarà pure ammirevole, ma se non sa sciare ai livelli richiesti mi sembra giusto che se ne stia a casa.
Non ne farei un discorso "ricchi e poveri": Il giorno che dal sahara occidentale verrà una campionessa di pattinaggio artistico sarà giusto che partecipi... Mandare qualcuno per essere rappresentati mi sembra al limite fra il ridicolo e l'offensivo.
Scusate, ma credo che il politically correct, la tolleranza, la solidarietà, il "volemose bene" e quant'altro abbiano davvero poco a che vedere con lo spirito meritocratico e agonistico delle olimpiadi.
Ti sentisse De Coubertin.. :D
Lo spirito olimpico originale non era assolutamente solo meritocratico ed agonistico, anzi.
Ok, chiedo scusa.
LuVi
Farlo mai piu', neh.. :Prrr: :D
Ti sentisse De Coubertin.. :D
Lo spirito olimpico originale non era assolutamente solo meritocratico ed agonistico, anzi.
Ok allora facciamo un discorso più ampio, dato il caso che il mondo è grande e in un'unica manifestazione è impossibile ma proprio impossibile ospitare TUTTI gli aspiranti atleti che vogliono cimentarsi a livello mondiale in una competizione, le OLIMPIADI vanno considerate come la fase finale di un lungo torneo che inizia nelle nazioni di appartenenza con le prequalifiche e viene regolamentato anche da limiti imposti a livello mondiale, in realtà anche chi NON arriva alla fase finale ha già partecipato alle OLIMPIADI sotto forma di gare di qualifica.
Va meglio messa così?
Lucio Virzì
08-02-2006, 11:08
Ok allora facciamo un discorso più ampio, dato il caso che il mondo è grande e in un'unica manifestazione è impossibile ma proprio impossibile ospitare TUTTI gli aspiranti atleti che vogliono cimentarsi a livello mondiale in una competizione, le OLIMPIADI vanno considerate come la fase finale di un lungo torneo che inizia nelle nazioni di appartenenza con le prequalifiche e viene regolamentato anche da limiti imposti a livello mondiale, in realtà anche chi NON arriva alla fase finale ha già partecipato alle OLIMPIADI sotto forma di gare di qualifica.
Va meglio messa così?
No, perchè sono i Campionati del Mondo, quelli.
LuVi
No, perchè sono i Campionati del Mondo, quelli.
LuVi
Quindi la tua proposta alternativa sarebbe?
mi ricordo di un'atleta afrgana che qlk anno fa aveva partecipato ad una manifestazione internazionale sui 100 metri
semplicemente ridicolo...
credo ci siano vari problemi:
- le nazioni + penalizzate sono quelle povere, una nazione che ha un minimo budget per lo sport puo permettersi di mandare gli atleti in ritiro all'estero (per sport che lo necessitano) anche per diversi mesi in preparazione di eventi importanti
- prendendo come esempio alcune nazioni africane, che avranno sicuramente minor budget per lo sport, mi pare ovvio che investiranno le loro risorse in specialità come la corsa, dove sanno di poter competere per l'oro
per formare un'atleta capace di qualificarsi per le olimpiadi nello sci dovrebbero spendere cmq tantissimo, senza alcuna garanzia di qualificazione e una grandissima possibilità di essere eliminati alla prima selezione
insomma, i soldi per promuovere lo sci in kenya non li metterà certamente lo stato
secondo me ad occuparsi della promozione dovrebbero essere i vari comitati internazionali, magari affidandosi a qlk sponsor
una volta avviata la cosa si potrebbero anche abbassare un po gli standard di selezione (mantenendo il numero max di atleti per nazione) per dare qlk possibilità in + a questi settori emergenti
mt_iceman
08-02-2006, 11:34
No, perchè sono i Campionati del Mondo, quelli.
LuVi
eh lo so, ma nel basket i campionati nel mondo servono appunto per conquistare un posto nel torneo delle qualificazioni. idem i campionati mondiali e i golden gala di atletica.
insomma, i soldi per promuovere lo sci in kenya non li metterà certamente lo stato
dici davvero? credevo fosse l'unico problema da risolvere da quelle parti...
dici davvero? credevo fosse l'unico problema da risolvere da quelle parti...
non è certamente l'unico problema, ma ad esempio per la corsa qlksa mettono, il mio discorso era riferito a questo
jumpermax
08-02-2006, 11:54
dici davvero? credevo fosse l'unico problema da risolvere da quelle parti...
è sempre una questione di rapporto costo/benefici. Le olimpiadi sono un modo per un paese di farsi vedere.
Ok allora facciamo un discorso più ampio, dato il caso che il mondo è grande e in un'unica manifestazione è impossibile ma proprio impossibile ospitare TUTTI gli aspiranti atleti che vogliono cimentarsi a livello mondiale in una competizione, le OLIMPIADI vanno considerate come la fase finale di un lungo torneo che inizia nelle nazioni di appartenenza con le prequalifiche e viene regolamentato anche da limiti imposti a livello mondiale, in realtà anche chi NON arriva alla fase finale ha già partecipato alle OLIMPIADI sotto forma di gare di qualifica.
Va meglio messa così?
Per me l'Olimpiade funziona benissimo come e' stata per la maggior parte della sua esistenza.
Tutte le nazioni hanno il diritto di mandare i suoi migliori n atleti che hanno un risultato minimo. Ma per minimo intendo proprio _minimo_
Per me non sarebbe trasformarla in sagra paesana, ma nella gran festa che dovrebbe essere a prescindere dal risultato.
Quante volte abbiamo sentito dire "per me e' gia un grande onore essere qui"?
Se vale per l'italiano che arriva 26° alla gara di lippa subacquea, perche' non deve valere per il 120° classificato in slalom gigante?
Per me l'Olimpiade funziona benissimo come e' stata per la maggior parte della sua esistenza.
Tutte le nazioni hanno il diritto di mandare i suoi migliori n atleti che hanno un risultato minimo. Ma per minimo intendo proprio _minimo_
Per me non sarebbe trasformarla in sagra paesana, ma nella gran festa che dovrebbe essere a prescindere dal risultato.
Quante volte abbiamo sentito dire "per me e' gia un grande onore essere qui"?
Se vale per l'italiano che arriva 26° alla gara di lippa subacquea, perche' non deve valere per il 120° classificato in slalom gigante?
In linea di massima sono d'accordo, basta capire quale sia questo limite minimo, un tizio che si è messo 3 volte gli sci ai piedi, non credo sia in grado di scendere da una discesa di slalom senza rimetterci la pelle o quasi ;) poi c'è la questione che il mondo è grande, veramente grande e penso che se ogni nazione inviasse n atleti per ogni disciplina ci sarebbero non pochi problemi.
In linea di massima sono d'accordo, basta capire quale sia questo limite minimo, un tizio che si è messo 3 volte gli sci ai piedi, non credo sia in grado di scendere da una discesa di slalom senza rimetterci la pelle o quasi ;)
Fino a qualche edizione fa si vedeva gente del genere, faceva folklore.
Nel senso piu' positivo del termine.
poi c'è la questione che il mondo è grande, veramente grande e penso che se ogni nazione inviasse n atleti per ogni disciplina ci sarebbero non pochi problemi.
Probabile, ma difficilmente _tutte_ le nazioni iscriverebbero atleti a _tutte_ le discipline ;)
Del resto, se ci si fa giustamente vanto del numero di iscritti alle olimpiadi e della globalita' della manifestazione trovo giusto che la globalita' sia effettiva, facendosi carico degli indubbi problemi logistici.
Bizkaiko
08-02-2006, 13:56
Per me l'Olimpiade funziona benissimo come e' stata per la maggior parte della sua esistenza.
Tutte le nazioni hanno il diritto di mandare i suoi migliori n atleti che hanno un risultato minimo. Ma per minimo intendo proprio _minimo_
Per me non sarebbe trasformarla in sagra paesana, ma nella gran festa che dovrebbe essere a prescindere dal risultato.
Quante volte abbiamo sentito dire "per me e' gia un grande onore essere qui"?
Se vale per l'italiano che arriva 26° alla gara di lippa subacquea, perche' non deve valere per il 120° classificato in slalom gigante?
Perchè se non si pongono limiti di iscrizione ci troveremmo gare con migliaia di iscritti. Se duecentomila persone si iscrivono alla maratona di NY il problema è limitato perchè cmq corrono tutte insieme e nel giro di qualche ora hanno finito tutti (fermo restando che in ogni modo gli amatori non partono esattamente insieme ai professonisti per non intralciarli). Se duecentomila persone si iscrivono ai 100m, o alla gara di slalom gigante, quanti mesi dovrebbero durare le olimpiadi???
Perchè se non si pongono limiti di iscrizione ci troveremmo gare con migliaia di iscritti. Se duecentomila persone si iscrivono alla maratona di NY il problema è limitato perchè cmq corrono tutte insieme e nel giro di qualche ora hanno finito tutti (fermo restando che in ogni modo gli amatori non partono esattamente insieme ai professonisti per non intralciarli). Se duecentomila persone si iscrivono ai 100m, o alla gara di slalom gigante, quanti mesi dovrebbero durare le olimpiadi???
Beh, il limite massimo di iscritti rimane comunque (numero_di_nazioni x n).
Poi come ho gia detto non tutte le nazioni iscriverebbero atleti a tutte le gare, e comunque soluzioni si trovano.
Esempio? 3 atleti per le nazioni di punta, 1 per le altre.
Troppi ancora? "teste di serie" sulla base dei tempi di qualificazione.. chi fa i 100 in 14" non va certo alle olimpiadi per vincere, e non glie ne frega niente di fare 4 batterie in un giorno.
Gli basta essere la.
Fino a qualche edizione fa si vedeva gente del genere, faceva folklore.
Nel senso piu' positivo del termine.
Si infatti piaceva in un certo modo anche a me vedere gente più imbranata del Rag. Fantozzi in cerca di sopravvivere ad una gara olimpionica, certo ci deve anche essere un limite a tutto, un tuareg che non ha mai visto la neve in vita sua, proprio alle olimpiadi deve andare ad indossare gli sci?
Probabile, ma difficilmente _tutte_ le nazioni iscriverebbero atleti a _tutte_ le discipline ;)
Del resto, se ci si fa giustamente vanto del numero di iscritti alle olimpiadi e della globalita' della manifestazione trovo giusto che la globalita' sia effettiva, facendosi carico degli indubbi problemi logistici.
Uno dei problemi che mi viene in mente per le olimpiadi invernali è ad esempio la tenuta delle piste da sci all'assalto di qualche centinaio di atleti, mantenere in buono stato una pista da sci, non è proprio impresa semplice basta pensare che già dopo i primi atleti una pista da slalom inizia a deteriorarsi figuriamoci dopo il 100esimo ;)
Uno dei problemi che mi viene in mente per le olimpiadi invernali è ad esempio la tenuta delle piste da sci all'assalto di qualche centinaio di atleti, mantenere in buono stato una pista da sci, non è proprio impresa semplice basta pensare che già dopo i primi atleti una pista da slalom inizia a deteriorarsi figuriamoci dopo il 100esimo ;)
Questo e' vero, pero' vedi risposta a Bizkaiko: il tuareg che mette gli sci per la prima volta alle olimpiadi non si lamenta se lo fanno correre con la pista danneggiata.
E dubito che si lamenterebbe anche a sentirsi dire "prima fanno le due manche i migliori 100".
E se si lamenta, razzi suoi.
Vuol dire che non ha capito lo spirito olimpico, e quindi non si merita tutto il mio papocchio :D
Lucio Virzì
08-02-2006, 14:19
Questo e' vero, pero' vedi risposta a Bizkaiko: il tuareg che mette gli sci per la prima volta alle olimpiadi non si lamenta se lo fanno correre con la pista danneggiata.
E dubito che si lamenterebbe anche a sentirsi dire "prima fanno le due manche i migliori 100".
E se si lamenta, razzi suoi.
Vuol dire che non ha capito lo spirito olimpico, e quindi non si merita tutto il mio papocchio :D
Papocchio che condivido in pieno :D
LuVi
Papocchio che condivido in pieno :D
LuVi
Il prossimo pero' lo scrivi tu e lo condivido io :D
Questo e' vero, pero' vedi risposta a Bizkaiko: il tuareg che mette gli sci per la prima volta alle olimpiadi non si lamenta se lo fanno correre con la pista danneggiata.
E dubito che si lamenterebbe anche a sentirsi dire "prima fanno le due manche i migliori 100".
E se si lamenta, razzi suoi.
Vuol dire che non ha capito lo spirito olimpico, e quindi non si merita tutto il mio papocchio :D
Non intendevo dire che il tuareg si potesse lamentare del fatto di partire 150esimo con la pista rovinata, ma del fatto che magari dopo averci fatto scendere 150 atleti, la pista non sia più utilizzabile per altre gare, vedi slalom che è composto da 2 manches, la 2a dove si fa disputare se al posto della pista c'è un acquitrino?
Non intendevo dire che il tuareg si potesse lamentare del fatto di partire 150esimo con la pista rovinata, ma del fatto che magari dopo averci fatto scendere 150 atleti, la pista non sia più utilizzabile per altre gare, vedi slalom che è composto da 2 manches, la 2a dove si fa disputare se al posto della pista c'è un acquitrino?
E dubito che si lamenterebbe anche a sentirsi dire "prima fanno le due manche i migliori 100". ;)
E dubito che si lamenterebbe anche a sentirsi dire "prima fanno le due manche i migliori 100". ;)
Appunto, sagra paesana con i primi 10 atleti migliori del mondo che si contendono una medaglia e altri vari che non gareggiano nemmeno assieme a loro ;)
Comunque sarebbe un gesto di apertura verso popoli diversi dal solito, certo che se il tuareg potesse correre col cammello sarebbe in grado di ben figurare :D
Appunto, sagra paesana con i primi 10 atleti migliori del mondo che si contendono una medaglia e altri vari che non gareggiano nemmeno assieme a loro ;)
Anche nelle batterie eliminatorie funziona piu' o meno cosi', correre alle 6 di mattina e' leggermente piu' problematico che correre alle 10.
Tant'e' che i favoriti alle 6 di mattina non li fanno correre ;)
Onestamente non vedrei il problema.
Comunque sarebbe un gesto di apertura verso popoli diversi dal solito, certo che se il tuareg potesse correre col cammello sarebbe in grado di ben figurare :D
Pare diventi sport dimostrativo nel 2016 :D
Anche nelle batterie eliminatorie funziona piu' o meno cosi', correre alle 6 di mattina e' leggermente piu' problematico che correre alle 10.
Tant'e' che i favoriti alle 6 di mattina non li fanno correre ;)
Onestamente non vedrei il problema.
Pare diventi sport dimostrativo nel 2016 :D
Il problema con le olimpiadi classiche, magari non si pone, le piste ecc. non si deteriorano, ma le piste da sci si, e siccome non viene fatta una sola gara su una pista, il rischio è che non si possano fare svolgere tutte le gare del programma, poi a tutto c'è rimedio, magari si scelgono tracciati diversi per ogni tipo di gara.
Beh, nel 2016 ci sarà da divertirsi magari a vedere un fantino italiano cavalcare un cammello :D
Il problema con le olimpiadi classiche, magari non si pone, le piste ecc. non si deteriorano, ma le piste da sci si, e siccome non viene fatta una sola gara su una pista, il rischio è che non si possano fare svolgere tutte le gare del programma, poi a tutto c'è rimedio, magari si scelgono tracciati diversi per ogni tipo di gara.
Come hai detto tu, a tutto c'e' rimedio ;)
Beh, nel 2016 ci sarà da divertirsi magari a vedere un fantino italiano cavalcare un cammello :D
Con Dettori si va per l'oro :D
insomma, i soldi per promuovere lo sci in kenya non li metterà certamente lo stato
Per inciso, il Kenya è uno dei pochissimi stati africani ad avere la neve!
:D
Il discorso è complesso: intanto, la struttura dei Giochi Olimpici è da sempre fatta in modo che ogni Paese possa comunque mandare almeno un rappresentante. è ovvio che esiste un sistema di "scremazione" che ne consente la partecipazione senza creare problemi logistici. Detto questo, non è possibile fare paragoni con altri sport: le discipline invernali sono tutti sport tecnici: occorre una attrezzatura, una preparazione (ho detto PREPARAZIONE, non ALLENAMENTO), un ambiente adatto, favorevole e strutturato. Non è possibile pretendere che il CIO si preoccupi di fornire tutto questo a chi non ne dispone, è il caso di dire che "Maometto deve andare alla montagna".
Ma soprattutto, non è questione di povertà, perchè non credo che gli Emirati Arabi, che poveri non sono e che dispongono persino di piste innevate indoor in mezzo al deserto, schierino fior di campioni.
momo-racing
09-02-2006, 09:59
a proposito dello spirito olimpico, lasciamo che a parlare sia lo stesso de coubertin, padre fondatore delle olimpiadi moderne, potremmo scoprire cose interessanti:
De Coubertin era un idealista, ma anche un abile organizzatore attento al più piccolo dettaglio pratico. Aveva una visione elitaria della società, ma conosceva arti e strumenti per affascinare e convincere le masse. Credeva nel darwinismo sociale e vedeva nello sport uno strumento per far emergere i migliori, eppure di lui tanti ricordano soltanto il motto "l'importante è partecipare, non vincere". Una frase che de Coubertin non pronunciò mai: a pronunciarla fu un arcivescovo anglicano di Pennsylvania, durante una cerimonia di saluto ai partecipanti ai Giochi di Londra 1908 nella cattedrale di Saint Paul. Aborriva lo sport professionistico, con il suo contorno di appassionati e scommettitori, ma nel 1936 poco prima della morte in una dichiarazione ad un giornale francese tenne a chiarire: "Che vecchia e stupida storia, quella del dilettantismo olimpico. E quanto mi hanno rimproverato, e sempre a torto, la pretesa ipocrisia del giuramento olimpico. Ma leggetelo, questo famoso giuramento di cui sono il padre felice e fiero. Dove è scritto che esige dagli atleti che scendono nello stadio olimpico un dilettantismo che io sono il primo a riconoscere come impossibile? Con il giuramento io non chiedo che una cosa: la lealtà sportiva. Ed essa non è appannaggio dei soli dilettanti".
http://www.atleticaleggera.com/decoubertin1.htm
questo è il testo del giuramento olimpico originale del 1920:
Noi giuriamo che prenderemo parte ai Giochi Olimpici in uno spirito di cavalleria, per l'onore del nostro paese e la gloria della sport.
concludo infine con:
Il motto dei giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte"
ora, se non vado errato, quello su cui si sta dissertando in questa discussione, più che lo spirito olimpico, che in fin dei conti è quello di portare l'uomo al suo limite, alla costante sfida per il miglioramento al fine di ottenere la massima esaltazione dello sport e dell'uomo stesso, sia invece lo spirito cristiano del "siamo tutti fratelli, diamo a tutti le stesse possibilità, volemossè bene" che, a differenza di quanto molti credono non è in realtà ne lo spirito olimpico, ne lo spirito con il quale le olimpiadi sono nate. Non dico che questo spirito sia sbagliato o cattivo, tutt'altro, semplicemente dico di non attribuire alle olimpiadi colpe o doveri che non gli appartengono
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.