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View Full Version : E. e il 1.000.000 di posti di lavoro


dantes76
04-02-2006, 17:18
sabato, 04 febbraio 2006
E. e il milione di posti di lavoro

E. è una ragazza fortunata. Ha frequentato all'università uno di quei nuovi corsi di laurea a indirizzo umanistico, dal nome roboante, di quelli che "quando ti laurei trovi subito lavoro". Poi E. ha frequentato il master, perché ormai "senza un master non sei nessuno". In effetti E. ha trovato subito lavoro, un impiego che le ha permesso di abbandonare il paese natio e di trasferirsi a Milano: E. fa la P.R. in una delle più note agenzie della città.
E. è felice, adesso vive nella città che fa andare avanti l'Italia, nella città dove si lavora, nella città del milione di posti di lavoro. E. parla con i giornalisti, organizza eventi, fa conoscere alla stampa i clienti dell'Agenzia. L'Agenzia l'ha inquadrata come stagista: questo consente a E. di fare esperienza nel mestiere delle pubbliche relazioni. Per questo motivo E. non viene retribuita, non percepisce nemmeno un rimborso spese, non le danno neanche un buono-pasto. In effetti E. in questo momento non puo' permettersi una casa tutta sua; E. abita presso amici, che per un po' potranno ospitarla a casa. Per fortuna i genitori di E. di tanto in tanto le fanno una piccola ricarica sulla Postepay, giusto per tirare avanti; ma è chiaro che si tratta di una soluzione temporanea.
Cosi' E. si è rimboccata le maniche e si è cercata un secondo lavoro. Nel tardo pomeriggio, quando esce dall'Agenzia, E. attraversa la città e va al Call Center, dove ha un contratto di co-co-pro: un breve corso di tre ore (corso che consiste nell'ascoltare in cuffia una collega piu' anziana) e poi l'assunzione, per un mese. Ora E. deve vendere abbonamenti Adsl e contratti di telefonia: preselezione automatica e prenotazioni di unbundling dell'ultimo miglio. Al Call Center E. fa quattro ore tutte le sere, piu' altre quattro il sabato mattina. Le danno cinque euro l'ora, piu' un piccolo premio se riesce a vendere almeno cinquanta abbonamenti in un mese. E purtroppo, per ora, E. non sta avendo molta fortuna con i clienti.
Ma E. è felice, a E. non manca mai il sorriso, E. alla sera è stanca ma la mattina dopo è sempre pronta a ricominciare da capo; e la domenica E. riesce anche a dimenticare tutto quanto e concedersi una gita fuori porta o una serata a teatro. E. non sa quanto questo andrà avanti: quando scadrà il contratto di stage chiederà un rinnovo, l'Agenzia potrebbe addirittura concederle uno stipendio simbolico. E magari un giorno si potrà permettere una stanza singola in un appartamento in condivisione. Ma gli occhi di E. non smettono di sorridere.

Tratto da:
http://zeusnews.splinder.com/post/7063007

dantes76
04-02-2006, 17:19
Volevo fare una considerazione:

Il lavoro a cottimo e' proibito dalle legge...
il lavoro a "Progetto".......

giannola
04-02-2006, 17:36
Volevo fare una considerazione:

Il lavoro a cottimo e' proibito dalle legge...
il lavoro a "Progetto".......
caro il mio dantes ma che vai dicendo? :D
Il berlusconi ha portato benessere nelle nostre case, ha dato lavoro a tanti e ci ha permesso di risparmiare sulle tasse. :Prrr:
Dopo aver votato il Silvio nazionale, essere stato mobbizzato nel frattempo, con una prospettiva occupazionale(-stipendio, ovvero di andare a lavorare rimettendoci di tasca) debbo dire con me Lui (il magnifico) si è giocato il suo contratto.
E' inutile dire, ma alla lugna le bugie vengono sempre a galla, ed io ormai appartengo alla schiera di quelli che nn si fidano più del Signore di Arcore.

Andala
04-02-2006, 17:37
Diamine questo è sfruttamento, altro che Cina.

E' una realtà. di cui non avevo mai compreso le implicazioni.
Grazie Dante.

Sehelaquiel
04-02-2006, 17:40
Ma E. vive percaso in un paese del terzo mondo? :asd:

:(

Andala
04-02-2006, 17:42
Qualcuno può gentilmente spiegarmi il cococo, il cottimo e "a progetto".
Non penso di avere le idee chiare.

sempreio
04-02-2006, 18:21
è naturale che un indirizzo umanistico non sia molto ricercato nell' ambito lavorativo, hanno tutti voluto intraprendere queste carriere senza grandi sviluppi nel privato e adesso si ritrovano con il pezzo di carta che non gli serve neanche per pulirsi il c...., visto il prezzo che hanno pagato per comprarselo :D
a parte gli scherzi quando hanno iniziato questi corsi di laurea cosa pensavano di andare tutti a lavorare nello statale? :rolleyes:

Lucio Virzì
04-02-2006, 19:07
Si va verso la disoccupazione zero.

:rolleyes:

LuVi

~ZeRO sTrEsS~
04-02-2006, 20:27
è naturale che un indirizzo umanistico non sia molto ricercato nell' ambito lavorativo, hanno tutti voluto intraprendere queste carriere senza grandi sviluppi nel privato e adesso si ritrovano con il pezzo di carta che non gli serve neanche per pulirsi il c...., visto il prezzo che hanno pagato per comprarselo :D
a parte gli scherzi quando hanno iniziato questi corsi di laurea cosa pensavano di andare tutti a lavorare nello statale? :rolleyes:

il bello che neanche tutti gli altri indirizzi ormai non trovano occupazione ho un bel po di gente che laureata in economia aziendale ora lavora gratis perche' devono imparare il mestiere

Ziosilvio
05-02-2006, 10:18
Ma E. vive percaso in un paese del terzo mondo?
Ormai, sì. :incazzed:

Harvester
05-02-2006, 10:26
3 amici, laureati a gennaio-febbario 2005 in ingegneria (e tutti f.c.) hanno già trovato lavoro. uno borsa di studio con assunzione finale e gli altri 2 a tempo indeterminato.
certo è che bisogna vedere il tipo di laurea.....ma è sempre stato così. neanche anni fà laurearsi in geologia ti dava un lavoro certo

roadrunner
05-02-2006, 12:03
sabato, 04 febbraio 2006
E. e il milione di posti di lavoro

E. è una ragazza fortunata. Ha frequentato all'università uno di quei nuovi corsi di laurea a indirizzo umanistico, dal nome roboante, di quelli che "quando ti laurei trovi subito lavoro". Poi E. ha frequentato il master, perché ormai "senza un master non sei nessuno". In effetti E. ha trovato subito lavoro, un impiego che le ha permesso di abbandonare il paese natio e di trasferirsi a Milano: E. fa la P.R. in una delle più note agenzie della città.
E. è felice, adesso vive nella città che fa andare avanti l'Italia, nella città dove si lavora, nella città del milione di posti di lavoro. E. parla con i giornalisti, organizza eventi, fa conoscere alla stampa i clienti dell'Agenzia. L'Agenzia l'ha inquadrata come stagista: questo consente a E. di fare esperienza nel mestiere delle pubbliche relazioni. Per questo motivo E. non viene retribuita, non percepisce nemmeno un rimborso spese, non le danno neanche un buono-pasto. In effetti E. in questo momento non puo' permettersi una casa tutta sua; E. abita presso amici, che per un po' potranno ospitarla a casa. Per fortuna i genitori di E. di tanto in tanto le fanno una piccola ricarica sulla Postepay, giusto per tirare avanti; ma è chiaro che si tratta di una soluzione temporanea.
Cosi' E. si è rimboccata le maniche e si è cercata un secondo lavoro. Nel tardo pomeriggio, quando esce dall'Agenzia, E. attraversa la città e va al Call Center, dove ha un contratto di co-co-pro: un breve corso di tre ore (corso che consiste nell'ascoltare in cuffia una collega piu' anziana) e poi l'assunzione, per un mese. Ora E. deve vendere abbonamenti Adsl e contratti di telefonia: preselezione automatica e prenotazioni di unbundling dell'ultimo miglio. Al Call Center E. fa quattro ore tutte le sere, piu' altre quattro il sabato mattina. Le danno cinque euro l'ora, piu' un piccolo premio se riesce a vendere almeno cinquanta abbonamenti in un mese. E purtroppo, per ora, E. non sta avendo molta fortuna con i clienti.
Ma E. è felice, a E. non manca mai il sorriso, E. alla sera è stanca ma la mattina dopo è sempre pronta a ricominciare da capo; e la domenica E. riesce anche a dimenticare tutto quanto e concedersi una gita fuori porta o una serata a teatro. E. non sa quanto questo andrà avanti: quando scadrà il contratto di stage chiederà un rinnovo, l'Agenzia potrebbe addirittura concederle uno stipendio simbolico. E magari un giorno si potrà permettere una stanza singola in un appartamento in condivisione. Ma gli occhi di E. non smettono di sorridere.

Tratto da:
http://zeusnews.splinder.com/post/7063007


ehh.......ma magari E. ha 2 cellulari, QUINDI è ricca, secondo le moderne concezioni destrorse........

Lucio Virzì
05-02-2006, 12:15
ehh.......ma magari E. ha 2 cellulari, QUINDI è ricca, secondo le moderne concezioni destrorse........

Quoto.
Ma attenzione, abbiamo un rappresentante di fi nel forum, ora verrà lui a dirci che va tutto bene.

LuVi

anonimizzato
05-02-2006, 12:20
Quoto.
Ma attenzione, abbiamo un rappresentante di fi nel forum, ora verrà lui a dirci che va tutto bene.

LuVi

Gli risponderò con quello che hanno trovato su un cartellone di FI:

"nculo Vaffa" :D

dantes76
05-02-2006, 18:20
Gli risponderò con quello che hanno trovato su un cartellone di FI:

"nculo Vaffa" :D


Forza :asd:

roadrunner
05-02-2006, 18:52
è bellissimo......

Italia, forza

Giovanni Botti
05-02-2006, 21:29
3 amici, laureati a gennaio-febbario 2005 in ingegneria (e tutti f.c.) hanno già trovato lavoro. uno borsa di studio con assunzione finale e gli altri 2 a tempo indeterminato.
certo è che bisogna vedere il tipo di laurea.....ma è sempre stato così. neanche anni fà laurearsi in geologia ti dava un lavoro certo

Mi fa piacere ci sia chi non ragiona con i paraocchi dell'ideologia...


L'ultima rilevazione Istat sul mercato del lavoro incontra il favore di tutti gli osservatori internazionali, dalla Commissione Europea al Fondo Monetario, ma lascia insoddisfatti alcuni commentatori nostrani. Ovunque il tasso di occupazione e quello di disoccupazione costituiscono indicatori di sintesi che inesorabilmente descrivono l'andamento del mercato del lavoro: 213mila lavoratori regolari in più rappresentano altrettante persone che pagano le tasse, concorrono alla sostenibilità del sistema previdenziale e potranno ragionevolmente beneficiare della crescente spesa della formazione continua. La disoccupazione al minimo storico del 7,5% si confronta con quella superiore di molti Paesi europei che pure, come noi, registrano anche fenomeni di scoraggiamento. Solo qui questi dati danno luogo alle reazioni piccate di chi, come nella nota barzelletta, nega l'evidenza per cui 2 più 2 fa 5 o di chi ammette che 2
più 2 fa 4 ma gli secca tanto. È innegabile che in Italia da alcuni anni si sia modificato il rapporto tra crescita dell'occupazione e del Pil. L'anomalia italiana, che vedeva una tale diffidenza delle imprese verso il fattore lavoro da generare abnormi investimenti in tecnologie di processo labour saving, sta fortunatamente assorbendosi. La stessa emersione di lavoro clandestino non può essere affatto considerata neutrale o liquidata come un mero effetto statistico.

L'incremento del tasso di occupazione, che arriva al massimo storico del 57,7%, dimostra che il numero degli occupati è cresciuto in misura superiore al quello dei cittadini regolari in età di lavoro: 22 milioni e 651mila occupati sono un record utile non ad una retorica celebrazione ma ad incoraggiare la prosecuzione del cammino intrapreso per un mercato del lavoro più trasparente, più flessibile, più inclusivo. Non a caso, in esso crescono i giovani, le donne e gli anziani. Ne si può onestamente parlare di un fenomeno di precarizzazione, come anche ieri ha fatto Romano Prodi, nel momento in cui, come in nessun altro Paese, i contratti a tempo indeterminato costituiscono il 90% del totale e in quelli a termine si rinvengono molti lavori di qualità perché dotati di un robusto contenuto formativo come i 600mila contratti di apprendistato. Le collaborazioni coordinate e continuative o le partite Iva a monocommittenza sono un fenomeno contenuto che, ove nasconde lavoro subordinato, può essere ora represso e che comunque, quando riguarda i giovani, è imputabile ad una patologia che si forma nel processo educativo.

Le vere fabbriche di precari sono quelle facoltà universitarie che, in nome dei noti vizi autoreferenziali di certa docenza, trascinano molti al conseguimento di una laurea poco spendibile in tarda età. Marco Biagi volle non a caso potenziare gli strumenti della transizione dalla scuola al lavoro attraverso una nuova gamma di contratti di apprendistato e l'introduzione dei contratti di inserimento. Rimane più difficile la situazione al Sud ove le donne in modo particolare faticano a trovare le vie di una inclusione stabile. Se il percorso riformatore non verrà bruscamente interrotto, anche e soprattutto il Sud potrà avvalersi della Borsa del Lavoro, dei contratti agevolati per l'inserimento delle donne e degli anziani, dei contratti a contenuto formativo e di una disciplina del lavoro parziale coerente con le direttive Ue. L'approccio costruttivo è obbligatorio in un Paese ove il lavoro suscita ancora letture ideologiche, antagonismo sociale e financo terrorismo. La collaborazione delle Regioni è resa necessaria dal nuovo titolo V della Costituzione e nuove relazioni industriali possono determinare quell'incremento di produttività che deve essere anche il frutto di una ben maggiore flessibilità organizzativa delle imprese. Dalla legge Biagi, insomma, si può solo andare avanti.


a presto!

Lucio Virzì
05-02-2006, 21:45
... nel momento in cui, come in nessun altro Paese, i contratti a tempo indeterminato costituiscono il 90% del totale
a presto!

Come si possono spacciare simili balle spaziali su un sito di un partito che si definisce serio, questo, forse, non saprai dove andare a pescarlo per poterlo copiare e incollare.

LuVi

Giovanni Botti
05-02-2006, 21:51
Come si possono spacciare simili balle spaziali su un sito di un partito che si definisce serio, questo, forse, non saprai dove andare a pescarlo per poterlo copiare e incollare.

LuVi

Quando, e se, le riuscirà di parlare in modo civile, meriterà una risposta.


a Presto!

P.S. per il resto i dati sono reali, se si vuole confutarli é prassi portarne di altrettanto reali.

Ziosilvio
05-02-2006, 22:01
Mi fa piacere ci sia chi non ragiona con i paraocchi dell'ideologia
Sei di Forza Italia, vero?
La disoccupazione al minimo storico
E grazie tante: i vari co.co.co., contratti a progetto e compagnia, di "occupazione" hanno solo il nome, per il resto sono forme di schiavitù retribuite in maniera vergognosamente bassa e prive di quelle forme elementari di assistenza --- una per tutte: l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro --- che sono il minimo che si richiede in un paese che voglia dirsi civile.
È innegabile che in Italia da alcuni anni si sia modificato il rapporto tra crescita dell'occupazione e del Pil
Casomai: è incredibile come in pieno 2006 ci sia ancora qualcuno che crede che il PIL sia un indicatore affidabile del benessere dei cittadini.
La stessa emersione di lavoro clandestino non può essere affatto considerata neutrale o liquidata come un mero effetto statistico.
Dunque dunque dunque... stai ammettendo che in cinque anni di governo Berlusconi il numero di lavoratori in nero è aumentato... e riesci a trovarla una buona notizia?
L'incremento del tasso di occupazione, che arriva al massimo storico del 57,7%
Cos'è al 57,7%: l'incremento, o il tasso di occupazione?
Ne si può onestamente parlare di un fenomeno di precarizzazione
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

... ma solo per non :cry:
Le collaborazioni coordinate e continuative o le partite Iva a monocommittenza sono un fenomeno contenuto che, ove nasconde lavoro subordinato, può essere ora represso e che comunque, quando riguarda i giovani, è imputabile ad una patologia che si forma nel processo educativo.
Traducendo in lingua italiana: se i datori di lavoro offrono ai giovani solo contratti ai limiti del vergognoso facendo leva su una legge che glielo permette, la colpa è dei giovani?
Le vere fabbriche di precari sono quelle facoltà universitarie che, in nome dei noti vizi autoreferenziali di certa docenza, trascinano molti al conseguimento di una laurea poco spendibile in tarda età.
Potresti, cortesemente, farci due esempi di "lauree poco spendibili in tarda età"?
O sei cresciuto anche tu con il mito del "prendi una laurea e troverai lavoro", per cui non sei più in grado di riconoscere che le due cose sono scorrelate?
Se il percorso riformatore non verrà bruscamente interrotto
Per fare riforme avete avuto cinque anni, che sono il periodo di massima stabilità del governo italiano degli ultimi vent'anni.
Se non siete riusciti a finirle, che scuse avete?
Dalla legge Biagi, insomma, si può solo andare avanti.
Sì: nel baratro.




Ah: dimenticavo:
i dati sono reali
Allora potresti, cortesemente, citarne la fonte?

smeg47
05-02-2006, 22:12
Mi fa piacere ci sia chi non ragiona con i paraocchi dell'ideologia...


L'ultima rilevazione Istat sul mercato del lavoro incontra il favore di tutti gli osservatori internazionali, dalla Commissione Europea al Fondo Monetario, ma lascia insoddisfatti alcuni commentatori nostrani. Ovunque il tasso di occupazione e quello di disoccupazione costituiscono indicatori di sintesi che inesorabilmente descrivono l'andamento del mercato del lavoro: 213mila lavoratori regolari in più rappresentano altrettante persone che pagano le tasse, concorrono alla sostenibilità del sistema previdenziale e potranno ragionevolmente beneficiare della crescente spesa della formazione continua. La disoccupazione al minimo storico del 7,5% si confronta con quella superiore di molti Paesi europei che pure, come noi, registrano anche fenomeni di scoraggiamento. Solo qui questi dati danno luogo alle reazioni piccate di chi, come nella nota barzelletta, nega l'evidenza per cui 2 più 2 fa 5 o di chi ammette che 2
più 2 fa 4 ma gli secca tanto. È innegabile che in Italia da alcuni anni si sia modificato il rapporto tra crescita dell'occupazione e del Pil. L'anomalia italiana, che vedeva una tale diffidenza delle imprese verso il fattore lavoro da generare abnormi investimenti in tecnologie di processo labour saving, sta fortunatamente assorbendosi. La stessa emersione di lavoro clandestino non può essere affatto considerata neutrale o liquidata come un mero effetto statistico.

L'incremento del tasso di occupazione, che arriva al massimo storico del 57,7%, dimostra che il numero degli occupati è cresciuto in misura superiore al quello dei cittadini regolari in età di lavoro: 22 milioni e 651mila occupati sono un record utile non ad una retorica celebrazione ma ad incoraggiare la prosecuzione del cammino intrapreso per un mercato del lavoro più trasparente, più flessibile, più inclusivo. Non a caso, in esso crescono i giovani, le donne e gli anziani. Ne si può onestamente parlare di un fenomeno di precarizzazione, come anche ieri ha fatto Romano Prodi, nel momento in cui, come in nessun altro Paese, i contratti a tempo indeterminato costituiscono il 90% del totale e in quelli a termine si rinvengono molti lavori di qualità perché dotati di un robusto contenuto formativo come i 600mila contratti di apprendistato. Le collaborazioni coordinate e continuative o le partite Iva a monocommittenza sono un fenomeno contenuto che, ove nasconde lavoro subordinato, può essere ora represso e che comunque, quando riguarda i giovani, è imputabile ad una patologia che si forma nel processo educativo.

!

questione di punti vista...



Da ormai dieci anni il nostro mercato del lavoro è oggetto di riforme marginali volte ad aumentarne il grado di flessibilità. C’è una continuità in queste riforme, le cui tappe più importanti sono state il pacchetto Treu del 1997, la riforma del contratto a tempo determinato del 2001 e la legge Biagi del 2003: sono tutte volte a introdurre "al margine" (per i nuovi assunti) figure contrattuali che riducono la protezione della stabilità dell’impiego. La stessa legge Salvi del 2000, pur immettendo altre rigidità, ha permesso il ricorso al lavoro supplementare nell’ambito del part-time, contribuendo alla diffusione di una figura contrattuale "atipica".

Effetti transitori….

Questo processo riformatore è stato accompagnato da notevoli, e in parte insperati, incrementi dell’occupazione, con la creazione di quasi due milioni di nuovi posti di lavoro, anche in condizioni congiunturali difficili. I due fenomeni – la flessibilità al margine e la crescita dell’occupazione pur in presenza di stagnazione economica – possono essere messi in relazione tra di loro. Come discutiamo in un nostro lavoro recente , le riforme marginali di mercati del lavoro "rigidi" producono un "effetto luna di miele" sull’occupazione aggregata. Come tutte le lune di miele, si tratta però di fenomeni transitori e gli ultimi dati trimestrali sembrano suggerire che anche questa sia in via di esaurimento. I dati positivi del 2005 sull’occupazione sembrano attribuibili unicamente a un effetto statistico, il graduale rinnovo del campione Istat dopo la regolarizzazione degli immigrati.

l'articolo completo http://www.lavoce.info/news/view.php?cms_pk=1933

SaMu
06-02-2006, 00:36
Non mi sembrano tanto diversi smeg, i dati sono quelli: negli ultimi anni in Italia il numero di occupati è cresciuto pur in presenza di un tasso di crescita dell'economia quasi nullo, caso pressochè unico in Europa perchè nei paesi comparabili (Francia, Germania) è aumentato il tasso di disoccupazione a livelli (lì sì) socialmente preoccupanti.

Certo l'opposizione dovendo fare l'opposizione ha tutto l'interesse a dire che si tratta di lavoro precario, poco pagato, l'effetto della regolarizzazione degli immigrati, etc.. ma il dato di fondo è che l'occupazione è aumentata, mentre in altri paesi in condizioni simili è diminuita.

Ora fortunatamente arriverà Prodi a garantire a tutti i giovani laureati in geologia un lavoro a tempo indeterminato da subito, ottimamente stipendiato, con concrete possibilità di carriera. Convincerà le aziende ad assumere di più con contratti meno flessibili e maggiori vincoli contrattuali.

L'importante è crederci. :)

Korn
06-02-2006, 00:38
samu di troll ce nè già abbastanza non ti pare?

SaMu
06-02-2006, 00:52
Intendi quelli che rispondono con mezze frasette e attacchi personali, senza mai sviluppare un argomento?

Sì sono daccordo, ce n'è decisamente troppi.

dantes76
06-02-2006, 01:08
Quando, e se, le riuscirà di parlare in modo civile, meriterà una risposta.


a Presto!

P.S. per il resto i dati sono reali, se si vuole confutarli é prassi portarne di altrettanto reali.

la regola dei polli: ci stanno due persone(x y) ; un pollo:

x si mangia tutto il pollo, y resta a digiuno

per le statistiche: l hanno diviso a meta'
in realta uno ha lo stomaco pieno(x)
uno vuoto

Lucio Virzì
06-02-2006, 06:01
Quando, e se, le riuscirà di parlare in modo civile, meriterà una risposta.


a Presto!

P.S. per il resto i dati sono reali, se si vuole confutarli é prassi portarne di altrettanto reali.

No, grazie, non mi interessi minimamente, italia forza et similia.
A più tardi che mai.

P.S. Le tue balle reali hanno lo stesso valore delle mie, visto che non citi alcuna fonte.

Lucio Virzì
06-02-2006, 06:03
...a garantire a tutti i giovani laureati in geologia un lavoro a tempo indeterminato da subito...

Sfiori il ridicolo.
Secondo te devono lavorare solo i laureati in economia e commercio o in ingegneria gestionale?
Secondo te le scienze geologiche sono del tutto inutili?
Mah.

LuVi

flisi71
06-02-2006, 08:19
...
Certo l'opposizione dovendo fare l'opposizione ha tutto l'interesse a dire che si tratta di lavoro precario, poco pagato, l'effetto della regolarizzazione degli immigrati, etc.. ma il dato di fondo è che l'occupazione è aumentata, mentre in altri paesi in condizioni simili è diminuita.


Non si discute l'aumento dell'occupazione, specie con gli oltre 2 milioni di contratti a termine, precari e malpagati.

http://lavoro.repubblica.it/lavoro/index.jsp?s=notizie&idContent=1410096




..
L'importante è crederci. :)

Si, bisogna essere molto motivati per credere alle sparate del partito azienda e chiudere gli occhi sulla realtà.


Ciao
Ciao

Federico

smeg47
06-02-2006, 08:32
Non mi sembrano tanto diversi smeg, i dati sono quelli: negli ultimi anni in Italia il numero di occupati è cresciuto pur in presenza di un tasso di crescita dell'economia quasi nullo, caso pressochè unico in Europa perchè nei paesi comparabili (Francia, Germania) è aumentato il tasso di disoccupazione a livelli (lì sì) socialmente preoccupanti.

Certo l'opposizione dovendo fare l'opposizione ha tutto l'interesse a dire che si tratta di lavoro precario, poco pagato, l'effetto della regolarizzazione degli immigrati, etc.. ma il dato di fondo è che l'occupazione è aumentata, mentre in altri paesi in condizioni simili è diminuita.

Ora fortunatamente arriverà Prodi a garantire a tutti i giovani laureati in geologia un lavoro a tempo indeterminato da subito, ottimamente stipendiato, con concrete possibilità di carriera. Convincerà le aziende ad assumere di più con contratti meno flessibili e maggiori vincoli contrattuali.

L'importante è crederci. :)

certo i dati sono quelli...solo che mi pare che le interpretazioni siano un poco diverse.

Il mio non voleva essere un intervento a favore dell'una o dell'altra parte (la fonte mi pare "abbastanza" sopra le parti, per quanto possibile) è solo una diversa lettura dei dati.....se sia poi quella giusta non saprei

flisi71
06-02-2006, 09:28
certo i dati sono quelli...solo che mi pare che le interpretazioni siano un poco diverse.
...


Già, il far passare come occupazione stabile oltre 2 milioni di lavori precari e spesso mal pagati è solo volontà di distorcere al realtà.
Alla prevedibile stupida controdomanda "forse meglio lavorare sottopagati 3 mesi oppure rimanere a casa?" si replica facilmente "se tu fossi in quella situazione, quale programmazione potresti fare per la tua vita?"
Ma naturalmente questi parlano solo perchè il fatto non li riguarda, o perchè pagati per scrivere queste cazzate.

Ciao

Federico

dupa
06-02-2006, 09:31
certo, è colpa della legge Biagi se milioni di persone si iscrivono a corsi inutili per i quali esistono poche migliaia di opportunità di lavoro in tutta Italia.
gente che crede che basta studiare "relazioni pubbliche" o cose del genere per poter andare a far l'assistente del direttore marketing di una multinazionale. :rolleyes:

Dimenticavo.. il contratto di stage che ti possono anche non dare una lira, esiste da ben prima della legge biagi

Gemma
06-02-2006, 09:34
il lavoro a cottimo non è illegale: invece
E’ vietato all'imprenditore di affidare a propri dipendenti lavori a cottimo da eseguirsi da prestatori di lavoro assunti e retribuiti direttamente dai dipendenti medesimi.

(fonte (http://www.jus.unitn.it/cardozo/Obiter_Dictum/codciv/Lib5.htm) )

a meno che io mi sia persa qualche abrogazione...

SaMu
06-02-2006, 09:56
Già, il far passare come occupazione stabile oltre 2 milioni di lavori precari e spesso mal pagati è solo volontà di distorcere al realtà.
Alla prevedibile stupida controdomanda "forse meglio lavorare sottopagati 3 mesi oppure rimanere a casa?" si replica facilmente "se tu fossi in quella situazione, quale programmazione potresti fare per la tua vita?"
Ma naturalmente questi parlano solo perchè il fatto non li riguarda, o perchè pagati per scrivere queste cazzate.

Ciao

Federico

Ti ripeto, vedremo cosa farà il governo Prodi, come garantirà ai giovani la possibilità di programmarsi al meglio la vita.

Ho letto attentamente il programma dell'Unione e in concreto non ho capito come intendano aumentare l'occupazione aumentando le tutele.

A meno di pensare che le imprese domani abolendo i contratti a termine assumeranno di più. O che saranno più competitive pagando di più i dipendenti.

Tu hai tempo, tra un attacco personale e un altro, di spiegarlo?

flisi71
06-02-2006, 10:04
Ti ripeto, vedremo cosa farà il governo Prodi, come garantirà ai giovani la possibilità di programmarsi al meglio la vita.

Ho letto attentamente il programma dell'Unione e in concreto non ho capito come intendano aumentare l'occupazione aumentando le tutele.

A meno di pensare che le imprese domani abolendo i contratti a termine assumeranno di più. O che saranno più competitive pagando di più i dipendenti.
...


Ho già espresso più volte la convinzione che non esista un salvatore capace, con la bacchetta magica, di risolvere d'incanto i problemi del paese, a differenza di chi nel 2001 e forse ancora oggi vede il messia in un tycoon televisivo.

Per finire, l'allusione del mio intervento precedente NON era rivolta a te, ma ad una new entry già segnalatasi per propaganda professionista.
Ti dirò di più: approfitto dell'occasione per congratularmi con la tua perfetta analisi sul mercato immobiliare che hai fatto alcune settimane fa. L'ho stampata e ce l'ho sempre sottomano nella documentazione cartacea qui vicina a me.



Ciao e buona giornata.

Federico

smeg47
06-02-2006, 10:11
Ti dirò di più: approfitto dell'occasione per congratularmi con la tua perfetta analisi sul mercato immobiliare che hai fatto alcune settimane fa. L'ho stampata e ce l'ho sempre sottomano nella documentazione cartacea qui vicina a me.



Ciao e buona giornata.

Federico

link!!

flisi71
06-02-2006, 10:31
Ti accontento subito:

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=9006054&postcount=64


Ciao

Federico

smeg47
06-02-2006, 10:47
Ti accontento subito:

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=9006054&postcount=64


Ciao

Federico


grazie.....letto....non del tutto condiviso...ma utile

chiudo l'ot

LightIntoDarkness
06-02-2006, 15:18
Mi fa piacere ci sia chi non ragiona con i paraocchi dell'ideologia...

L'ultima rilevazione Istat sul mercato del lavoro incontra il favore di tutti gli <cutO sei Sacconi o non hai rispettato il regolamento.
http://www.forzaitalia.it/notizie/6954.htm

Lucio Virzì
07-02-2006, 13:22
O sei Sacconi o non hai rispettato il regolamento.
http://www.forza*****.htm

Per favore! Non linkare direttamente, dai! :D

LuVi

Lucio Virzì
08-02-2006, 10:59
O sei Sacconi o non hai rispettato il regolamento.
http://www.forzaitalia.it/notizie/6954.htm

Ma poi si è scoperto se è Sacconi? :D

LightIntoDarkness
08-02-2006, 11:05
Ma poi si è scoperto se è Sacconi? :D
Mi sa che seguendo il trend di FI, in questi casi ha semplicemente cambiato discorso e bon. :rolleyes:

verloc
08-02-2006, 11:22
Ma poi si è scoperto se è Sacconi? :D

:rotfl: