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View Full Version : VIA IL TEFLON DALLE PADELLE, E' CANCEROGENO


indelebile
28-01-2006, 09:04
(AGI) - Roma, 27 gen. - L'Agenzia per la protezione dell'Ambiente Usa chiede alle aziende di eliminare il Teflon entro il 2015. Secondo l'EPA (Environmental Protection Agency), l'agenzia di protezione ambientale americana, le padelle antiaderenti potrebbero presentare un pericolo per la salute. 'Le conseguenze potrebbero essere molto importanti, ma e' ancora presto per prendere decisioni definitive'. Anche livelli molto bassi di una sostanza chimica utilizzata per produrre il Teflon 'potrebbero comportare un rischio per la salute umana'. Un rapporto preliminare dell'Agenzia ha infatti indicato - informa il Corriere della Sera - che l'esposizione a quantita' minime di acido perfluorottanoico, o PFOA, ha il potenziale di causare effetti avversi sullo sviluppo, oltre ad effetti negativi sul fegato e sugli organi riproduttivi. Questa valutazione, che e' basata come quasi tutte le valutazioni di sostanze chimiche su studi sugli animali, verra' sottoposta ora al vaglio di un gruppo di esperti prima di trarre conclusioni sul rischio per la popolazione. Il PFOA e' utilizzato nelle pentole antiaderenti, ma anche in cavi, abbigliamento e molti altri settori. Il PFOA e' estremamente persistente nell'ambiente; inoltre, e' stato rinvenuto nel sangue della popolazione generale. Per quanto riguarda gli effetti avversi, nei lavoratori esposti professionalmente si osserva la concomitanza con livelli elevati di trigliceridi (anche se nessuna associazione e' stata provata) ed e' apparso cancerogeno in uno studio nei ratti. In questi animali, si osserva anche accumulo nel latte materno. L'azione che ora l'Agenzia statunitense chiede alle aziende e' quella di ridurre progressivamente il Teflon fino ad una completa scomparsa del materiale nel 2015. La richiesta e' al momento 'volontaria' ma - commenta Repubblica - 'e' significativo che il governo americano chiede uno sforzo cosi' vasto su un prodotto le cui applicazioni hanno un giro d'affari di miliardi di dollari, dalle pentole all'industria aerospaziale'.


:eek:

noid
28-01-2006, 09:25
:muro:

Freeride
28-01-2006, 10:26
Anche livelli molto bassi di una sostanza chimica utilizzata per produrre il Teflon

Allora, è il teflon in se stesso, quello che amate grattare via col coltello dalle padelle, o "una sostanza" utilizzata per produrre il teflon?

Lorekon
28-01-2006, 10:41
mah... il teflon di suo è estremamente inerte...

riguardo l'agente cancerogeno, si tratta di "quantita' minime di acido perfluorottanoico, o PFOA" che viene usato per fabbricarlo, l'articolo lo dice chiaramente, è il titolo che è sbagliato

jumpermax
28-01-2006, 10:43
livelli molto bassi di una sostanza chimica utilizzata per produrre il Teflon 'potrebbero comportare un rischio per la salute umana'


Per quanto riguarda gli effetti avversi, nei lavoratori esposti professionalmente si osserva la concomitanza con livelli elevati di trigliceridi (anche se nessuna associazione e' stata provata) ed e' apparso cancerogeno in uno studio nei ratti. In questi animali, si osserva anche accumulo nel latte materno.

c'è uno studio sui ratti in cui "appare" cancerogeno e uno nei lavoratori esposti in cui c'è un livello elevato di trigliceridi. E lanciano un allarme del genere.
Poi ci credo che la gente è confusa, prende la notizia come dato di fatto e non come ipotesi e quando legge di studi opposti non ci capisce nulla. Senza contare poi che da quanto dice pare essere una sostanza usata per produrre il teflon e non il teflon in se (e quindi già c'è da chiedersi quanto ne rimane nei prodotti finiti).

indelebile
28-01-2006, 10:51
boh capisco le difficoltà economiche, togliere il teflon in poco tempo non è semplice, però dare 10 anni di tempo mi sembra esagerato, comunque mi sembra che state sottovalutando la cosa l'EPA non è come disinformazione.it
comunque la notizia ufficiale la trovate qui (http://yosemite.epa.gov/opa/admpress.nsf/68b5f2d54f3eefd28525701500517fbf/fd1cb3a075697aa485257101006afbb9!OpenDocument)

EPA Seeking PFOA Reductions

Release date:01/25/2006



Contact: Enesta Jones, 202-564-4355 / jones.enesta@epa.gov

(Washington, D.C.-Jan. 25, 2006) EPA is launching a global stewardship program inviting companies to reduce PFOA (Perfluorooctanoic acid) releases and its presence in products by 95 percent by no later than 2010 and to work toward eliminating sources of exposure five years after that but no later than 2015.

PFOA is an essential processing aid in the manufacture of fluoropolymers, which are used in the manufacture of a wide range of non-stick and stain-resistant surfaces and products. PFOA may also be produced by the breakdown of fluorotelomers, which are used to impart water, stain, and grease resistance to carpets, paper and textile.

PFOA is persistent in the environment, it has been detected in low levels in wildlife and humans, and animal studies conducted have indicated effects of concern.

"The science is still coming in, but the concern is there so acting now to minimize future releases of PFOA is the right thing to do for our environment and our health," said Susan B. Hazen, acting assistant administrator of EPA's Office of Prevention, Pesticides and Toxic Substances. "EPA is pleased to provide companies the opportunity to step up to the plate and demonstrate their leadership in protecting our global environment."

Participating companies will commit to reduce by 95 percent facility emissions and product content levels of PFOA, PFOA precursors, and higher homologue chemicals, by no later than 2010, with the year 2000 as the baseline for measuring reductions. The program also calls for companies to commit to work toward eliminating these sources of PFOA exposure five years after attaining the 95 percent reduction but no later than 2015. Companies are being asked to meet these commitments in the United States as well as in their global operations.

Also, participants are being asked to provide their commitment to EPA by March 1, 2006, and to submit their year 2000 baseline numbers for emissions and product content to EPA by Oct. 31, 2006. Annual public reports on their progress toward the goals will be due in October of each successive year. To ensure comparable reporting of reductions, participating companies must commit to work with EPA and others to develop and agree upon analytical standards and laboratory methods for these chemicals. EPA will also initiate efforts to add PFOA and related chemicals to the Toxics Release Inventory (TRI) to help monitor the results of the stewardship program.

This stewardship program is a result of the Agency's on-going process with industry, stakeholders, consumer groups, and interested parties to identify and develop the scientific information needed to fully understand how people are being exposed to PFOA and what, if any, concerns those exposures may pose. Industry has responded by initiating new studies, including through enforceable as well as voluntary testing efforts, and this important data gathering effort will continue as an additional element under the Stewardship Program.

PFOA, also known as C8 or Ammonium Perfluorooctanoate (APFO), is used in the manufacturing process of fluoropolymers. Fluoropolymers impart desirable properties, including fire resistance and oil, stain, grease, and water repellency. They are used to provide non-stick surfaces on cookware and waterproof, breathable membranes for clothing. PFOA can also be found as an impurity in the production of some products.

For more information on the Agency actions on PFOA or to read any available commitment letters, visit: http://www.epa.gov/opptintr/pfoa/pfoastewardship.htm

indelebile
28-01-2006, 10:54
altri articoli:

Il giornale

Allarme Usa: nocive le pentole antiaderenti
di Redazione

Gli scienziati: «Il teflon resta nell’organismo per 4 anni». Sarà eliminato entro il 2015
da New York

Pentole e padelle a rischio. Per la precisione quelle antiaderenti, tanto comode quanto, sembra, rischiose per la salute umana.
Seri provvedimenti sono stati già adottati in America. L’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha chiesto alla DuPont, alla 3M e ad altre sei compagnie di eliminare un composto potenzialmente pericoloso dalla produzione di padelle da cucina antiaderenti. L’Environmental Protection Agency ha chiesto ai produttori di acido perfluoroctanoico (Pfoa) - sostanza utilizzata nella fabbricazione di utensili da cucina antiaderenti e di prodotti come il Teflon - di ridurne del 95% entro il 2010 emissioni e livelli; e di procedere alla loro eliminazione entro il 2015. Il composto è stato per molto tempo oggetto di controversia.
Lo scorso anno, la DuPont ha accettato di pagare 85 milioni di dollari ad abitanti dell’Ohio e della West Virginia che le avevano fatto causa perché residui di Pfoa erano stati trovati nell’approvvigionamento idrico di un impianto della West Virginia. L’Epa ha detto che continuerà a studiare l’impatto della sostanza sulla salute dell’uomo per vedere se saranno necessarie ulteriori decisioni sul composto. «La scienza ancora sta valutando il Pfoa, ma la preoccupazione c’è, così ridurre al minimo i residui del composto è la cosa giusta da fare per il nostro ambiente e la nostra salute», ha detto Susan Hazen, viceresponsabile dell’ufficio pesticidi e sostanze tossiche dell’Agenzia per la protezione ambientale Usa.
Secondo l’Agenzia, la sostanza può rimanere nel corpo umano fino a quattro anni, e piccole percentuali ne sono state trovate in un gran numero di persone.
La DuPont ha fatto sapere che i suoi studi e quelli di ricercatori indipendenti mostrano come le pentole e altri prodotti fatti con suoi materiali sono sicuri. Inoltre - ha detto la multinazionale - fino ad adesso, non si conoscono effetti del Pfoa sulla salute umana. Tuttavia, test realizzati dalla 3M, il produttore originale della sostanza, hanno mostrato che elevati livelli di esposizione al composto possono causare, nei topi, danni al fegato e agli organi riproduttivi.




ANSA

Chiesta azione volontaria

Teflon, otto aziende nel mirino


La manifestazione di Greenpeace L'Agenzia federale Usa per l'ambiente: «Il composto chimico usato nelle padelle antiaderenti è nocivo, venga messo al bando».

Greenpeace: norme più severe


di Alessandra Baldini*

È stato il soprannome di un presidente, Ronald Reagan, e di un padrino della mafia, John Gotti, entrambi personaggi a cui nessuna accusa restava attaccata: ma l'attacco rivolto adesso al Teflon, il composto chimico usato nelle padelle anti-aderenti e in migliaia di altri prodotti e utensili dall'aerospazio all'elettronica, rischia di provocare una rivoluzione, e non solo in cucina. In un’inconsueta azione su un prodotto di uso comune in ogni famiglia l'Enviromental protection agency (l'Agenzia federale per Usa la protezione dell'ambiente) ha chiesto alle aziende che producono o applicano l'acido perfluoroctanoico (o Pfoa, questo il nome scientifico del composto chimico derivato dal fluoro) di metterne al bando le emissioni nell'atmosfera.

Epa chiede azione volontaria - L'azione richiesta dall'Epa è solo volontaria, ma è raro che il governo americano chieda uno sforzo collettivo così vasto su un prodotto industriale le cui applicazioni hanno un giro di affari di miliardi di dollari, dalle pentole all'industria aerospaziale, il settore tessile, le valvole cardiache, l'elettronica, le scatole della pizza, le buste dei pop-corn per forno a micro-onde. Presente secondo alcuni studi nel sangue del 95% degli americani, il Teflon è una polvere bianca, derivata dal fluoro, che galleggia sull'acqua, non può essere sciolta da alcun solvente ed è resistente a qualsiasi sostanza chimica. Per le sue caratteristiche - non conduce elettricità, non è infiammabile e resiste al calore di 300°C - viene utilizzato in diversi campi. Un nuovo impiego è nel campo dell'abbigliamento: le fibre, impregnate di Teflon, diventano infatti completamente impermeabili e resistono a usura e macchie.

Via dall’ambiente nel 2015 - Le otto aziende che usano il Teflon hanno fatto buon viso a cattivo gioco e hanno accettato di eliminarlo dalla catena di montaggio per il 95 per cento nei prossimi quattro anni e per il 100% nel 2015, non solo negli Usa ma in tutte le loro operazioni internazionali. La storica DuPont, responsabile mezzo secolo fa dell'invenzione e la commercializzazione del Teflon ma che in dicembre aveva accettato di pagare una multa da 16 milioni di dollari per aver nascosto dati sulla tossicità del Pfoa per oltre vent'anni (l'anno scorso un'altra condanna a 85 milioni di dollari era arrivata per aver contaminato le risorse idriche della valle del fiume Ohio) si è impegnata subito a rispettare la scadenza. Altre sette aziende sono coinvolte negli Usa: tra queste la 3M, la Ciba specialty chemicals e la Solvay solexis.

Cancro al fegato nelle cavie - Non è da oggi che il Teflon è accusato di essere nocivo alla salute: test di laboratrio su animali esposti ad alte dosi hanno mostrato casi di cancro al fegato, peso ridotto alla nascita, problemi al sistema immunitario e allo sviluppo. Sugli esseri umani gli effetti di dosaggi minori non sono noti, ma è accertato che il Pfoa viene trasmesso dalla madre al feto.

15 anni fa bando all’amianto - «Dati scientifici sul Pfoa continuano ad arrivare ma la preoccupazione è tra noi. Agire adesso per minimizzare il rischio è la cosa giusta da fare, per la salute e per l'ambiente», ha detto Susan Hazen, numero due dell'Epa. Il piano dell'agenzia per l'ambiente è il più aggressivo contro un prodotto industriale in oltre 15 anni, da quando la stessa Epa mise al bando l'amianto. Non è come quando nel 1972 l'agenzia per l'ambiente mise fuori-legge il Ddt, ma gli ambientalisti che da anni conducevano la crociata anti-Teflon, hanno applaudito all'iniziativa. «Con l'annuncio di oggi l'Epa sfida un'intera industria a sbagliare dal lato della prudenza e della salute del pubblico e inventare nuove strade per fare affari», ha detto Ken Cook, presidente dell'Envoronmental working group, mettendo in chiaro tuttavia che quello annunciato e' «un accordo, non è un bando».

*ansa
27 gennaio 2006





comunque da come vedete qui la cosa va avanti da un bel po http://www.laleva.org/it/2004/08/dupont_allarme_teflon_potrebbe_causare_tumori_nyt.html

indelebile
28-01-2006, 10:59
ed ecco il codacons :D


Codacons. Chiesto sequestro di 150milioni di padelle al Teflon
Data di pubblicazione: 28/01/2006
Un intervento per tutelare la salute dei cittadini

In merito all’allarme lanciato dalle autorità americane relativamente al Teflon, il composto chimico usato nelle padelle anti-aderenti, il Codacons ieri a chiesto al ministero della Salute di adottare tutti i provvedimenti utili a tutelare la salute dei cittadini, compreso il sequestro di milioni di padelle commercializzate in Italia.

In base al principio di precauzione – spiega il Codacons – la presunta tossicità della sostanza per la salute umana, deve imporre interventi anche estremi finalizzati a tutelare i cittadini che quotidianamente utilizzano padelle realizzate con prodotti pericolosi.

La prima misura da mettere in campo – conclude l’associazione – sarebbe proprio il ritiro dal mercato italiano di tutte le padelle o eventuali utensili per la cucina contenenti Teflon.


Fonte Codacons

indelebile
28-01-2006, 11:00
ed ecco il wwf :D


Wwf, il pericolo si chiama Teflon

di Redazione (redazione@vita.it)

27/01/2006


"Ieri la messa al bando negli Stati Uniti: quando anche in Europa?"

"Di ieri la notizia della messa la bando negli Usa del teflon. Ma anche in Europa non siamo esenti dalla contaminazione dal composto chimico. E' presente infatti non solo nelle padelle ma anche nei tessuti da abbigliamento e da arredamento, oltre che come componenti di farmaci, schiume antincendio, lubrificanti, adesivi, cosmetici, insetticidi, rivestimenti per tappeti e mobilio". Lo sostiene il WWF in una nota.

L'associazione aveva già denunciato la pericolosità della sostanza attraverso la campagna Detox/Svélenati e l'urgenza di adottare una normativa che regoli la presenza delle sostanze chimiche in prodotti di uso quotidiano.

"Chiediamo quindi al Parlamento Europeo - si legge nella nota - che venga adottato e consolidato il regolamento europeo, ancora in discussione, noto come REACH (Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle Sostanze chimiche), che imporrebbe finalmente ai produttori e agli importatori di diffondere informazioni certe sulle circa 30.000 sostanze chimiche che circolano ogni anno in Europa e sostituire gli agenti chimici nocivi con alternative più sicure".

Ma il pericolo, secondo il WWF, non si chiama solo Teflon. "Sono migliaia le sostanze chimiche dannose, lo ha dimostrato il WWF che a partire dal 2003, nell'ambito della campagna internazionale DETOX, ha portato avanti numerose indagini che dimostrano come alcune sostanze chimiche artificiali siano presenti nel sangue di ognuno di noi. Nel 2005 il WWF ha effettuato un biomonitoraggio ricercando 107 inquinanti chimici nel sangue di tre generazioni (nonna, madre e figlio/a) di 13 famiglie provenienti da 12 paesi europei. In tutti i casi, le indagini, pur non avendo pretese epidemiologiche ma condotte con assoluto rigore, hanno mostrato come le persone siano contaminate, in forme diverse, da un cocktail di agenti chimici artificiali persistenti, bioaccumulabili e tossici. Tra le sostanze indagate erano presenti 8 composti perfluorinati (PFC) tra cui l'acido perfluoroctanico (PFOA), utilizzato per realizzare il teflon. Su 39 individui indagati 37 presentavano nel loro sangue questi “nuovi” contaminanti, rinvenuti con maggiore frequenza e a più alte concentrazioni nella generazione dei giovani. I composto perfluorinati (PFC), tra cui PFOA e PFOS, hanno un grado di persistenza estremo, non ci sono prove che si dissolvano completamente. Ne sono state trovate tracce negli animali, negli uomini e negli ecosistemi di ogni parte del mondo. La loro tossicità sembra collegata ad interferenze nel trasporto e nel metabolismo dei grassi all'interno delle cellule. Esperimenti di laboratorio hanno mostrato effetti quali riduzione della memoria, difficoltà di apprendimento, ritardi nell'accrescimento e nello sviluppo, riduzione dei riflessi e della sopravvivenza neonatale, alterazioni del sistema endocrino e sono cancerogeni.

Queste ricerche hanno lo scopo di sottolineare all'opinione pubblica il problema relativo alla diffusa contaminazione dell'uomo e dell'ambiente da parte di agenti chimici. La campagna Detox/Svelenati mira a stimolare la discussione perché venga approvato e adottato il regolamento REACH".

jumpermax
28-01-2006, 11:12
boh capisco le difficoltà economiche, togliere il teflon in poco tempo non è semplice, però dare 10 anni di tempo mi sembra esagerato, comunque mi sembra che state sottovalutando la cosa l'EPA non è come disinformazione.it
comunque la notizia ufficiale la trovate qui (http://yosemite.epa.gov/opa/admpress.nsf/68b5f2d54f3eefd28525701500517fbf/fd1cb3a075697aa485257101006afbb9!OpenDocument)

EPA Seeking PFOA Reductions

Release date:01/25/2006

si infatti ma leggila la notizia. Dove sta dicendo di eliminare il teflon?



EPA is launching a global stewardship program inviting companies to reduce PFOA (Perfluorooctanoic acid) releases and its presence in products by 95 percent by no later than 2010 and to work toward eliminating sources of exposure five years after that but no later than 2015.

Lucio Virzì
28-01-2006, 11:13
Da sempre, si sa, è consuetudine, buttare una padella non più antiaderente, e non solo perchè non svolge più bene il suo lavoro, ma anche per evitare di ingerire l'agente di rivestimento.

LuVi

indelebile
28-01-2006, 11:46
si infatti ma leggila la notizia. Dove sta dicendo di eliminare il teflon?



Come se fosse poco il 95% :eek:
e poi nel 2015 vengono tolte le fonti di esposizione, praticamente se ho capito bene si cerca di toglierle del tutto o comunque nel limite del possibile, certo che resta sempre qualcosina

Swisström
28-01-2006, 12:40
Come se fosse poco il 95% :eek:

si ma il 95% è la percentuale di PFOA da rimuovere... non la percentuale di teflon :doh: