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View Full Version : La mappa degli immigrati d'Italia: raddoppiati in cinque anni


Deppe
26-01-2006, 08:44
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/mappaimmigrati/mappaimmigrati/mappaimmigrati.html

Tutte le comunità regione per regione. Ecco chi sono e dove abitano
Due milioni e 800 mila stranieri hanno scelto il nostro Paese

La mappa degli immigrati d'Italia: raddoppiati in cinque anni

di VLADIMIRO POLCHI

ROMA - Gli indiani di Vicenza, i cinesi di Prato, i tunisini di Mazara del Vallo. I "nuovi italiani" ridisegnano la geografia del paese. Comunità sempre più numerose si sovrappongono ai confini regionali. Le loro mappe dell'Italia sono un vestito d'Arlecchino: tante "pezze" quanti sono i colori delle etnie.

Gli stranieri residenti nella penisola sono 2milioni e 800mila (stime Caritas); come in Spagna e Gran Bretagna, meno che in Germania (7,3 milioni) e Francia (3,5 milioni). Su 23 milioni d'immigrati presenti nell'Ue, più di un decimo si trova da noi.; rappresentano ormai il 5% della popolazione. In grandi città, come Roma e Milano, sfiorano il 10%. Ma chi sono questi nuovi cittadini? Per lo più albanesi (316mila), marocchini (294mila), rumeni (248mila), cinesi (111mila) e ucraini (93mila). Il 20,7% in più di un anno fa. Il record della crescita spetta agli ucraini, passati in 3 anni da 9mila a 93mila residenti.

Non sono da meno i rumeni (da 75mila a 248mila presenze). Impressionante anche il boom cinese: dai 47mila del 2001 agli 111mila del 2005. La popolazione migrante ha raggiunto l'equilibrio demografico: uomini e donne si equivalgono. La provincia più "femminilizzata" è Napoli (con il 62,3% di immigrati donne).

Quale dio pregano i "nuovi italiani"? Secondo le stime Caritas/Migrantes, il 49,5% degli immigrati è cristiano: 22,6% cattolici, 20,3% ortodossi, 4,7% protestanti. I mussulmani (in crescita) sono il 33%, gli ebrei lo 0,3%. I fedeli di culti orientali sono il 4,3%: 2,4% induisti e 1,9% buddisti.

Dove vivono? Il 63,5% degli immigrati nel Nord, il 24% al Centro e solo il 12,5% nel Mezzogiorno. Tra le province, prima Roma (340mila presenze), poi Milano (con 300mila), Torino e Brescia (100mila), Padova, Treviso, Verona, Bergamo, Modena, Firenze e Napoli (con 50-70mila stranieri residenti).

I diversi gruppi etnici si distribuiscono sul territorio a macchia di leopardo: i marocchini abitano in prevalenza in Lombardia (70mila), Veneto (40mila) ed Emilia Romagna (46mila). Gli albanesi sono la maggioranza in Toscana (42mila), Umbria (11mila), Marche (15mila) e Puglia (18mila). I rumeni popolano Lazio (55mila) e il Piemonte (44mila). Gli ucraini sono la prima comunità in Campania (22mila), gli ecuadoregni in Liguria (13mila), i tunisini in Sicilia (13mila).

Ingrandendo nel dettaglio, si scopre che Milano è ormai la seconda patria dei filippini (sono 24.052), a Roma dominano i rumeni (23.148), mentre Napoli è contesa tra ucraini (2.874) e cingalesi (2.093). Il comune italiano con più tunisini è Mazara del Vallo. Non c'è da stupirsi poi se passeggiando per le vie di Luzzara (Reggio Emilia) o Arzignano (Vicenza) capiti d'incontrare famiglie di indiani Sikh. E a Corridonia (Macerata), gli 845 pachistani residenti collaborano alla celebrazione del Natale.

(26 gennaio 2006)

http://www.repubblica.it/popup/servizi/2006/mappa/im.jpg

ironmanu
26-01-2006, 09:28
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/mappaimmigrati/mappaimmigrati/mappaimmigrati.html

Tutte le comunità regione per regione. Ecco chi sono e dove abitano
Due milioni e 800 mila stranieri hanno scelto il nostro Paese

La mappa degli immigrati d'Italia: raddoppiati in cinque anni

di VLADIMIRO POLCHI

ROMA - Gli indiani di Vicenza, i cinesi di Prato, i tunisini di Mazara del Vallo. I "nuovi italiani" ridisegnano la geografia del paese. Comunità sempre più numerose si sovrappongono ai confini regionali. Le loro mappe dell'Italia sono un vestito d'Arlecchino: tante "pezze" quanti sono i colori delle etnie.

Gli stranieri residenti nella penisola sono 2milioni e 800mila (stime Caritas); come in Spagna e Gran Bretagna, meno che in Germania (7,3 milioni) e Francia (3,5 milioni). Su 23 milioni d'immigrati presenti nell'Ue, più di un decimo si trova da noi.; rappresentano ormai il 5% della popolazione. In grandi città, come Roma e Milano, sfiorano il 10%. Ma chi sono questi nuovi cittadini? Per lo più albanesi (316mila), marocchini (294mila), rumeni (248mila), cinesi (111mila) e ucraini (93mila). Il 20,7% in più di un anno fa. Il record della crescita spetta agli ucraini, passati in 3 anni da 9mila a 93mila residenti.

Non sono da meno i rumeni (da 75mila a 248mila presenze). Impressionante anche il boom cinese: dai 47mila del 2001 agli 111mila del 2005. La popolazione migrante ha raggiunto l'equilibrio demografico: uomini e donne si equivalgono. La provincia più "femminilizzata" è Napoli (con il 62,3% di immigrati donne).

Quale dio pregano i "nuovi italiani"? Secondo le stime Caritas/Migrantes, il 49,5% degli immigrati è cristiano: 22,6% cattolici, 20,3% ortodossi, 4,7% protestanti. I mussulmani (in crescita) sono il 33%, gli ebrei lo 0,3%. I fedeli di culti orientali sono il 4,3%: 2,4% induisti e 1,9% buddisti.

Dove vivono? Il 63,5% degli immigrati nel Nord, il 24% al Centro e solo il 12,5% nel Mezzogiorno. Tra le province, prima Roma (340mila presenze), poi Milano (con 300mila), Torino e Brescia (100mila), Padova, Treviso, Verona, Bergamo, Modena, Firenze e Napoli (con 50-70mila stranieri residenti).

I diversi gruppi etnici si distribuiscono sul territorio a macchia di leopardo: i marocchini abitano in prevalenza in Lombardia (70mila), Veneto (40mila) ed Emilia Romagna (46mila). Gli albanesi sono la maggioranza in Toscana (42mila), Umbria (11mila), Marche (15mila) e Puglia (18mila). I rumeni popolano Lazio (55mila) e il Piemonte (44mila). Gli ucraini sono la prima comunità in Campania (22mila), gli ecuadoregni in Liguria (13mila), i tunisini in Sicilia (13mila).

Ingrandendo nel dettaglio, si scopre che Milano è ormai la seconda patria dei filippini (sono 24.052), a Roma dominano i rumeni (23.148), mentre Napoli è contesa tra ucraini (2.874) e cingalesi (2.093). Il comune italiano con più tunisini è Mazara del Vallo. Non c'è da stupirsi poi se passeggiando per le vie di Luzzara (Reggio Emilia) o Arzignano (Vicenza) capiti d'incontrare famiglie di indiani Sikh. E a Corridonia (Macerata), gli 845 pachistani residenti collaborano alla celebrazione del Natale.

(26 gennaio 2006)

http://www.repubblica.it/popup/servizi/2006/mappa/im.jpg

Strano,nn ci sono stati i razzisti per definizione al governo 'sti 5 anni?

evelon
26-01-2006, 09:30
Ma quanto siamo buoni ed accoglienti :muro:

Korn
26-01-2006, 11:40
Strano,nn ci sono stati i razzisti per definizione al governo 'sti 5 anni?
i razzisti quando serve manodopera a basso costo diventato molto mansueti

ironmanu
26-01-2006, 12:15
i razzisti quando serve manodopera a basso costo diventato molto mansueti

ah ok,per fortuna che tra poco arriva prodi così gli stipendi di questi lavoratori dovrebbero raddoppiare, o triplicare???

Ileana
26-01-2006, 12:17
ah ok,per fortuna che tra poco arriva prodi così gli stipendi di questi lavoratori dovrebbero raddoppiare, o triplicare???
Eggià, quando arriverà LUI (ormai lo vedono quasi come un dio contrapposto a Lucifero. Chi impersona Lucifero è logico) altro che Dubai :stordita:

Korn
26-01-2006, 12:28
ah ok,per fortuna che tra poco arriva prodi così gli stipendi di questi lavoratori dovrebbero raddoppiare, o triplicare???
non vedo il nesso tra prodi immigrati stipendi, o magari intendi dire che non vi è un richiesta di lavoratori per alcune mansioni che l'italiano non vuol più fare?

evelon
26-01-2006, 12:36
i razzisti quando serve manodopera a basso costo diventato molto mansueti


O forse non si tratta di una questione di razzismo ?

BountyKiller
26-01-2006, 12:37
i razzisti quando serve manodopera a basso costo diventato molto mansueti

lo diventano anche quelli che gli vogliono dare il voto nella speranza che votini sinistra e vogliono perciò spalancare le già fragili porte dell'italietta

simone1980
26-01-2006, 12:47
fatevi un giro a prato e poi mi dite se i cinesi sono 111.000 ................

Korn
26-01-2006, 12:59
non sono mica solo a prato

Korn
26-01-2006, 12:59
O forse non si tratta di una questione di razzismo ?
ma di schizofrenia? :D

IpseDixit
26-01-2006, 13:13
lo diventano anche quelli che gli vogliono dare il voto nella speranza che votini sinistra e vogliono perciò spalancare le già fragili porte dell'italietta
Tipo Fini ?

sider
26-01-2006, 13:57
Come non quotarti? :)

Non era un iniziativa di Fini? :mbe:

evelon
26-01-2006, 13:58
ma di schizofrenia? :D

O di cultura?

Nevermind
26-01-2006, 14:00
Al amssimo il 10% del totale :mbe: secondo me è una stima molto bassa qui a padova sembrano più loro che noi.

BountyKiller
26-01-2006, 14:55
fini non fa testo, è impazzito e alle prossime elezioni scomparirà (grazie a Dio)..è la sx che ha sempre visto di buon occhio l'immigrazione selvaggia alla Livia Turco (Dio ce ne scampi)

CYRANO
26-01-2006, 15:02
un annetto fa a vicenza ho assistito ad una partita di criket , fra pakistani e bengalesi... davvero bello..io amo la multicultura.


Ciaozzz

sider
26-01-2006, 15:18
Conosci immigrati che votano Fini? :confused:

Bho ma è stato Fini a proporre il voto agli immigrati

CYRANO
26-01-2006, 15:20
Su questo non c'è dubbio.
Credo però tu sia a conoscenza che tra un tot anni, di questo passo, dalle tue parti sarà dura sentire un "oldoncàn" o un "bea mona".
Credo che anche questa sia cultura, no?
e' qualcosa che non mi tocca.
a me basta che non ci siano problemi di sicurezza.
poi se non si parla in dialetto veneto ma in dialetto cingalese ,ben venga.
la societa' si evolve.



Ciaozzz

Northern Antarctica
26-01-2006, 15:23
Su questo non c'è dubbio.
Credo però tu sia a conoscenza che tra un tot anni, di questo passo, dalle tue parti sarà dura sentire un "oldoncàn" o un "bea mona".
Credo che anche questa sia cultura, no?

per quanto riguarda la cultura indiana, sono diversi anni che esprimo le mie imprecazioni/maledizioni/incazzature varie sotto forma di "mantra" :D

sider
26-01-2006, 15:28
e' qualcosa che non mi tocca.
a me basta che non ci siano problemi di sicurezza.
poi se non si parla in dialetto veneto ma in dialetto cingalese ,ben venga.
la societa' si evolve.



Ciaozzz

Da me ci sono
1) Una minoranza di lingua slovena
2) Una forte comunità serba
3) Una numerosa comunità greca
4)Molti croati
5)Adesso ci sono anche i cinesi
6)Un buon numero di africani.

Non ci sono problemi

Le puttane ci sono se ci sono i clienti, non è l'immigrazione a portarle.
La droga si smercia se c'è chi la compera, gli spacciatori non entrano con l'immigrazione.

CYRANO
26-01-2006, 15:35
Quindi non hai a cuore le tue radici culturali?
non ho a cuore una societa' che vuol restare immutata a prescindere.
le origini rimangono , rimaranno , come cultura ( teatro , letteratura ecc ecc ) ma mica si puo' rimanere ancorati al passato per sempre...bisogna guardare avanti...


Ciaozzz

sider
26-01-2006, 15:35
Quindi non hai a cuore le tue radici culturali?

Cosa c'entra, tu puoi continuare a parlare in veneto e mangiare polenta e osei
Anche se il tuo vicino di casa mangia il cus-cus. ognuno perpetua le sue tradizioni.
Se poi gli italiani non fanno figli ,è perchè lo stato ti mette i bastoni tra le ruote.Tutti i governi, presenti e passati eh...!

evelon
26-01-2006, 15:36
non ho a cuore una societa' che vuol restare immutata a prescindere.
le origini rimangono , rimaranno , come cultura ( teatro , letteratura ecc ecc ) ma mica si puo' rimanere ancorati al passato per sempre...bisogna guardare avanti...


Ciaozzz


"Avanti" sono le loro tradizioni che non vogliono abbandonare ?

BountyKiller
26-01-2006, 15:40
Bho ma è stato Fini a proporre il voto agli immigrati

la sx lo ha proposto diversi anni prima di Fini...qui da me la giunta (di sx :rolleyes: ) aveva approvato nell'estate 2003 una mozione per dare il voto agli immigrati (qualunque immigrato....in pratica chiunque poteva votare per le amministrative, roba neanche da matti, peggio)... x fortuna il governo di cdx li ha cassati, ci fosse stato un governo di sx non penso sarebbe andata così...... spiace vedere come ci sia gente che non ha tratto la minima lezione da quanto è accaduto a Londra e a Madrid, evidentemente hanno bisogno di saltare in aria prima che l'esiguo numero di neuroni nel loro cervelletto riescano a funzionare...

CYRANO
26-01-2006, 15:40
"Avanti" sono le loro tradizioni che non vogliono abbandonare ?
eh?
avanti e' una societa' che sara' formata da piu' etnie , se necessario ...
beh se vuoi siete preoccupati che fra 200 anni non si parlera' piu' il dialetto..beh... per me nessun problema..fossero questi i problemi di una societa'...


Ciaozzz

Ileana
26-01-2006, 15:43
Che gli italiani non facciano figli è anche una questione di una nuova cultura che prevede codesto ragionamento "Finoa 45 anni si cazzeggia, poi si fanno figli"
Natura vuole però che a 45 anni sia molto difficile fare figli, o quantomeno natura vuole che questi abbiano una percentuale di rischio di avere seri problemi molto più alta.
L'italiano medio non è che non vuole fare figli. Li vuole il più tardi possibile poichè questo ritardare gli permette di ritardare il mettere su famiglia. E questo dal 68 in poi, cioè da quando il concettod i famiglia "giovane" e "tradizionale" è stato messo al rogo, perchè borghese, perchè derivante dalla religione, e per tanti altri motivi.


Le radici culturali vanno mantenute e preservate fino allo stremo.
Questo non significa che nonc i possano essere altre culture in Italia, sia mai. Semplicemente queste devono "venire dopo" a quella del luogo.
Ciò non significa che le altre siano culture inferiori, sia mai. Semplicemente in Italia si seguono prima di tutto la cultura e le tradizioni italiane, poi tutte le altre, se compatibili con quella italiana.
Purtroppo questo sentimento di difesa della nostra cultura poichè NOSTRA lo stiamo eprdendo. Poichè qualcuno, in anni di "scolarizzazione" ci ha fatto credere che la difesa della prorpia cultura implichi inesorabilmente nazionalismo, razzismo, e poi morte, fame, dolore e guerra.
Ma non è così.

CYRANO
26-01-2006, 15:43
Da me ci sono
1) Una minoranza di lingua slovena
2) Una forte comunità serba
3) Una numerosa comunità greca
4)Molti croati
5)Adesso ci sono anche i cinesi
6)Un buon numero di africani.

Non ci sono problemi

Le puttane ci sono se ci sono i clienti, non è l'immigrazione a portarle.
La droga si smercia se c'è chi la compera, gli spacciatori non entrano con l'immigrazione.

Dove abito io c'e' una comunita' di serbi.
ma anche un negozio di turchi , uno di messicani , uno di etiopi.
Ovviamente ci sono anche i 3000 americani che in 30 anni non hanno cambiato il dialetto veneto in slang del missipipi , pur essendo , nel mio quartiere , un buon 30% della popolazione...
In giro per lacitta' invece ho visto di tutto , da africani ad arabi a magrebini , tunisini , indiani , pakistani ecc ecc
le indiane poi , vestite con la "tunica" tradizionale sono bellissime...



Ciaozzz

ironmanu
26-01-2006, 15:46
Cosa c'entra, tu puoi continuare a parlare in veneto e mangiare polenta e osei
Anche se il tuo vicino di casa mangia il cus-cus. ognuno perpetua le sue tradizioni.
Se poi gli italiani non fanno figli ,è perchè lo stato ti mette i bastoni tra le ruote.Tutti i governi, presenti e passati eh...!

si pero' detta come dite te e cyrano pare tutto rose e fiori.
Quando culture diverse trattano uno stesso problema con piglio completamente diverso le cose si complicano.Non parlo di cose marginali come la parlata o il cibo,ma di aspetti tipo il ruolo della donna nella socità tanto per citarne uno.

Ileana
26-01-2006, 15:54
parlando solo del mio quartiere:
-serbi
-marocchini
-slavi
-Rom
-altri nomadi di non ben precisata origine (non è un insulto, è solo che non so da dove vengano)


i serbi sono cristiano ortodossi, gli slavi musulmani, i marocchini integralisti islamici, i rom e i nomadi restanti non lo so (e non mi interessa).
I serbi si sono visti quasi bruciare l'appartamento più di una volta dagli slavi e dai marochini. I primi con la scusa perchè loro sono serbi, i secondi perchè sono sporchi cani infedeli.
gli slavi si sono visti più volte attaccai dai marocchini, poichè sporchi cani infedeli (essendo moderati nella religione).
i serbi, gli slavi, i nomadi e i rom spesso evolentieri esordiscono, nei confronti dei marocchini con "negri di merda tornatevene nel vostro paese" (chiedo venia per il linguaggio, ho solo citato testualmente)
i rom e i nomadi fanno del gran casino a prescindere, solitamente. O comunque non conosco la motivazione.
Tutto ciò che dopo 15 anni di "tranquillità" (cioè con quello che può succedere in un quartiere normale) ho visto il mio quartiere precipitare nel degrado più assoluto.
Un bell'ambientino, insomma.

evelon
26-01-2006, 16:04
eh?
avanti e' una societa' che sara' formata da piu' etnie , se necessario ...
beh se vuoi siete preoccupati che fra 200 anni non si parlera' piu' il dialetto..beh... per me nessun problema..fossero questi i problemi di una societa'...


Ciaozzz


Parlo di culture.

Se due culture non sono miscibili o se una è molto più "aggressiva"* dell'altra.
Non è un problema di lingua e/o cibo

*
Non ho trovato termini migliori, spero si capisca.

Lucio Virzì
26-01-2006, 16:11
Cosa c'entra, tu puoi continuare a parlare in veneto e mangiare polenta e osei
Anche se il tuo vicino di casa mangia il cus-cus. ognuno perpetua le sue tradizioni.
Se poi gli italiani non fanno figli ,è perchè lo stato ti mette i bastoni tra le ruote.Tutti i governi, presenti e passati eh...!

Quoto.

LuVi

Lucio Virzì
26-01-2006, 16:13
Che gli italiani non facciano figli è anche una questione di una nuova cultura che prevede codesto ragionamento "Finoa 45 anni si cazzeggia, poi si fanno figli"

Ma sai di cosa parli? :confused:
Non credo.
Direi che fino a 45 anni, magari, purtroppo, a volte, non puoi permetterti di mettere al mondo dei figli.
Nonostante i regali preelettorali.

LuVi

CYRANO
26-01-2006, 16:16
Parlo di culture.

Se due culture non sono miscibili o se una è molto più "aggressiva"* dell'altra.
Non è un problema di lingua e/o cibo

*
Non ho trovato termini migliori, spero si capisca.

comunque non si parla della cultura X contro la cultura Y.
solo da me ci saranno almeno 4 culture diverse : quella vicentina ( diciamo cattolica ) , quella serba ( ortodossa ) , quella indu' e quella musulmuana.
anche se gli immigrati arrivassero ad un numero del 50% , diciamo , sarebbero comunque distribuiti fra 3 culture , le quali andrebbero dal 15 al 20% , difficile che una di queste acquisti l'egemonia , in terra straniera , senza una rivoluzione armata :D


Ciaozzz

-kurgan-
26-01-2006, 16:35
lo diventano anche quelli che gli vogliono dare il voto nella speranza che votini sinistra e vogliono perciò spalancare le già fragili porte dell'italietta

e perchè mai dovrebbero votare sinistra, visto che la destra non ha razzisti tra le sue fila?

sider
26-01-2006, 17:08
si pero' detta come dite te e cyrano pare tutto rose e fiori.
Quando culture diverse trattano uno stesso problema con piglio completamente diverso le cose si complicano.Non parlo di cose marginali come la parlata o il cibo,ma di aspetti tipo il ruolo della donna nella socità tanto per citarne uno.

No eh però ovvio che la libertà di uno finisce dove comincia quella dell'altro...
Niente foto sulla carta d'identità con il velo, per esempio.
Non bisogna cedere sulle "eccessive" richieste musulmane, insomma. L'integrazione passa anche per questo. Per avere una società futura multirazziale sana DEVONO integrarsi.
Comunque dalle mie parti i piccoli cinesi si sono integrati bene, andando a scuola, e parlano il dialetto.

The_EclipseZ
26-01-2006, 17:23
...bisogna iniziare a preoccuparsi..ma seriamente anche...e soprattutto BLOCCARE i cinesi, gli albanesi, i rumeni, i marocchini e i tunisini !!!
per quanto riguarda gli ucraini e i senegalesi, sono favorevole alla loro integrazione...

Lucio Virzì
26-01-2006, 18:35
... BLOCCARE i cinesi, gli albanesi, i rumeni, i marocchini e i tunisini !!!

:confused:

In che senso?

Sursit
26-01-2006, 19:55
Nella mia cittadina sembra che i cinesi siano più di 2.000, a fronte di 25.000 abitanti censiti in totale.
C'è anche una forte presenza di nordafricani, soprattutto marocchini, e di senegalesi e nigeriani, ma i cinesi sono davvero tanti.

Jamal Crawford
26-01-2006, 20:15
Se andate in metropolitana a MIlano e per scommessa contate le persone sul vagone in cui siete voi, vi accorgerete che il 50% (senza esagerare) e' gente proveniente da Paesi stranieri. Sono 5 anni che ogni volta li conto cosi per far passare il tempo, e ogni volta mi stupisco di quanti siano. Non vedo l'ora di avere sotto il mio appartamento la coppia di egiziani, che alla loro figlioletta praticheranno l'infibulazione perche' cosi' vuole la legge islamica o quel che sia. :)
Viva l'integrazione di razze

Lucio Virzì
26-01-2006, 20:23
...razze :confused:

http://www.ossodiseppiafishing.it/pesci/razza.jpg

mt_iceman
26-01-2006, 20:46
Ma sai di cosa parli? :confused:
Non credo.
Direi che fino a 45 anni, magari, purtroppo, a volte, non puoi permetterti di mettere al mondo dei figli.
Nonostante i regali preelettorali.

LuVi

non puoi permetterti figli perchè prima ci sono: il tv al plasma, il cellulare, i viaggi all'estero, il pc, la cucina e i divani nuovi.
mantenere un figlio non è una sciocchezza, ma non è neanche impossibile se si è disposti a fare qualche normale sacrificio (se ce l'han fatta i nostri genitori..). il problema è che oggi le persone hanno altre prerogative.

sul discorso immigrazione siam sempre li: non è per nulla regolamentata e il governo sotto questo punto di vista non ha fatto quello che mi aspettavo.
rpima o poi ce ne renderemo seriamente conto.

Lucio Virzì
26-01-2006, 21:56
Quoto.
I miei mici che hanno avuto figli hanno lavori normali e una vita fatta di sacrifici ma decorosa.

Grazie al cavolo, mantenere dei gattini costa molto meno di un cellulare.

LuVi

Lucio Virzì
27-01-2006, 06:02
Mancava la A: s'era capito lo stesso? :help:

LOL! Era troppo carina :D
E comunque, questa storia stantia e priva di valore fatta di plasma e cellulari non merita altra risposta che una battuta.

LuVi

sider
27-01-2006, 07:17
non puoi permetterti figli perchè prima ci sono: il tv al plasma, il cellulare, i viaggi all'estero, il pc, la cucina e i divani nuovi.
mantenere un figlio non è una sciocchezza, ma non è neanche impossibile se si è disposti a fare qualche normale sacrificio (se ce l'han fatta i nostri genitori..). il problema è che oggi le persone hanno altre prerogative.

sul discorso immigrazione siam sempre li: non è per nulla regolamentata e il governo sotto questo punto di vista non ha fatto quello che mi aspettavo.
rpima o poi ce ne renderemo seriamente conto.

Ma lol! I problemi sono gli asili nido che non ti prendono il figlio perchè sono pieni, la mamma assunta con contratto non a tempo indeterminato che non ha la maternità ed altre sciochezzuole del genere! :mbe:

Nevermind
27-01-2006, 08:05
A te piace questa situazione?
.

Decisamente no, anche perchè moti di loro non cercano assolutamente l'integrazione (vedi cinesi), altri invece la vedono a senso unico (noi dobbiamo integrarsi e non viceversa), infine molti li vedo palesemente prepotenti come se pensassero che noi siamo tutti idioti e senza palle. (beh tutto sommato non è che abbiano tutti i torti).

IMHO questa immigrazione incontrollata non va bene, stiamo diventando troppo velocemente una nazione multietnica, così non va bene perchè non vi è tempo per abituarsi e per riuscire a gestire la cosa e quindi si arriverà sicuramente a scontri e tensioni interne enormi.

evelon
27-01-2006, 08:40
comunque non si parla della cultura X contro la cultura Y.
solo da me ci saranno almeno 4 culture diverse : quella vicentina ( diciamo cattolica ) , quella serba ( ortodossa ) , quella indu' e quella musulmuana.
anche se gli immigrati arrivassero ad un numero del 50% , diciamo , sarebbero comunque distribuiti fra 3 culture , le quali andrebbero dal 15 al 20% , difficile che una di queste acquisti l'egemonia , in terra straniera , senza una rivoluzione armata :D


Ciaozzz


NOn si tratta di scontro ma della semplice constatazione (che non è una deduzione ma appunto un presa d'atto) che alcune culture tra loro non possono integrarsi.

Francia, Regno Unito, Olanda, Scandinavia ti dicono niente ?

Ti ricordo che chi viene si deve "italianizzare" e non il contrario

evelon
27-01-2006, 08:41
Mmmhhh, interessante.
Interessante perchè sollevi un problema che sarebbe stupido e pericoloso non sollevare e non credo tu sia razzista.
Da me la situazione è uguale: i cinesi non si vedono se non nei loro negozi; va un pò meglio con i centrafricani che hanno loro spazi e loro locali; i magrebini fanno molta più fatica ad integrarsi e ahimè la delinquenza spesso trova in loro fertile terreno; gli europei dell'est non hanno particolare vita sociale e sono assimilabili ai magrebini come situazione.
Discorso a parte per i cingalesi: nettamente più emancipati, non so se per motivi religiosi o altro. Lavorano quasi tutti nel campo della ristorazione o delle pulizie e si moltiplicano le attività aperte e gestite direttamente da loro.
A livello di tensioni sociali ci sono difficoltà tra centrafricani e magrebini dovute alla condivisione degli spazi (loro stessi, intervistati, hanno ammesso difficoltà di coesistenza) e tra rumeni/albanesi per il controllo delle zone "brutte".

Questa è la foto della mia città, 265.000 abitanti, 10% di immigrati.


Non stà dicendo nulla di nuovo; queste deduzioni sono presenti nei vari rapporti sulla criminalità che annualmente le questure presentano.

Se ritrovo quello di Roma lo posto.

Nevermind
27-01-2006, 09:37
...
Ti ricordo che chi viene si deve "italianizzare" e non il contrario

Ma a quanto pare questo discorso ai più non è mica chiaro.

Oltretutto dicevo che non noto assolutamente la voglia di integrazione (tranne per pochi) secondo me si sta arrivando a creare una sorta di ghetti per le varie etnie....mica bella come situazione.

A padova ad esempio ci sono già quartieri dove noi italiani siamo stati praticamnete cacciati via, conosco diverse persone che se la sono defilata perchè non aveva più il coraggio di uscire di casa....spece la sera....il comune ovviamente dice tanto ma non fa nulla. Per non parlare di quanta criminalità arriva con gli immigrati (spece i clandestini), io non sono razzista ma questi son dati di fatto....a sentire alcuni delle forze dell'ordine vengono in italia perchè abbiamo la fama di gente smidollata e che la legge italica fa schifo (in pratica sanno che anche se li bechchiamo sono fuori subito).

Nevermind
27-01-2006, 09:38
Infatti: dire che va tutto bene e non ci sono problemi è davvero impossibile.

In italia funziona così, tutto va bene finchè non collassa... e a quel punto è troppo tardi per evitare danni.

Lucio Virzì
27-01-2006, 09:54
Da me problemi di asili non ce ne sono, sia in città che fuori: oasi felice? caso isolato?


VERONA FOR CAPITAL!!!! :sofico:

sider
27-01-2006, 10:06
Mmmhhh, interessante.
Interessante perchè sollevi un problema che sarebbe stupido e pericoloso non sollevare e non credo tu sia razzista.
Da me la situazione è uguale: i cinesi non si vedono se non nei loro negozi; .

Dagli tempo...da noi si sentono piccoli cinesi parlare in dialetto, fanno sport con le squadre cittadine, bisogna aspettare le generazioni "scolarizzate" per avere integrazione.

Sulla criminalità....è sempre il solito discorso. Se gli italiani bacchettoni, infastiditi dall'immigrazione non andassero a puttane avremmo strade + decorose, la notte. Le prostitute (ed i papponi e tutto l'indotto..) vengono perchè c'è richiesta. Inutile lamentarsi per il magrebino che vende coca sotto casa, c'è l'italiano che la compra. Se nessuno la comprasse...
In Veneto..la situazione immigrati lo so che è grave, ma non ho visto mai tante prostitute (extracomunitarie) in vita mia come a Padova....

sider
27-01-2006, 12:00
Le prostitute ci sono sempre state, quello che intendevo è che non sono un effetto collaterale dell'immigrazione. Come la criminalità. Si cerca in questi 2 nefasti campi "manodopera a basso costo" , c'è molta domanda purtroppo e l'immigrazione accetta la gentile offerta.
Parlavo del Veneto perchè è una regione che frequento spesso e che è in prima linea contro gli immigrati, ma sembra che la notte (ed anche i pomeriggi, oramai) tale astio si ridimensioni, almeno per quanto riguarda il genere femminile.
Purtroppo fermare l'immigrazione è impossibile, si fermerebbero solo gli immigrati "regolari" mentre i clandestini continuerebbero a venire,l'Italia è geologicamente "indefendibile" da questo punto di vista.
Per questo dico che lo stato deve impegnarsi di + per l'integrazione, per costruire una civiltà vivibile in futuro. La scuola deve essere il primo passo, per insegnare agli immigrati la nostra lingua ed i nostri usi e costumi. Ma lo sai che con la legge Moratti hanno tagliato i fondi per gli insegnanti che devono "avviare" i giovani immigrati alla scuola? Ad insegnare l'italiano a quelli + grandicelli in maniera che possano poi seguire le lezioni?

sider
27-01-2006, 13:23
Attenzione ad una cosa: non è che il Veneto è contro l'immigrazione; certo quando ci sono numeri da "invasione" la cosa va gestita. Non so dalle tue parti quanti immigrati ci siano, ma qui i numeri sono impressionanti! Forse non ti rendi conto, ma il 10% in pochissimi anni è un numero enorme! Quindi non c'è contrarietà all'immigrato, ma al immigrazione selvaggia. La cronaca mi aiuta a dirti ciò: non ci sono violenze tra italiani e immigrati. Ci sono tra immigrati e immigrati.
Poi dici che l'Italia è geograficamente indifendibile: quindi bisognerebbe rassegnarsi a fare entrare chiunque lo voglia fare?
Ma sono l'unico in questo forum a sostenere che bisogna aiutarli nei loro paesi?
Che le indiane se le voglio vedere con i loro ornamenti da festa me le vado a vedere in India e non a Bovolone? Che l'immigrato che viene qui non diventa, culturalmente parlando, nè carne nè pesce? (nel senso che non si integrano nella società a tal punto da diventare italiani ma al contempo perdono la loro impronta culturale più vera).
Capisic che questi discorsi li faccio perchè ho profondo rispetto della differenza e questa va tutelata, non ghettizzata?
Guardati intorno. Guarda ai tentativi fatti di stabilire una società multirazziale/multiculturale: hai degli esempi positivi da citarmi?

Capisco le tue motivazioni, capisco la paura di assistere ad una rissa fra albanesi e serbi, non capisco che fastidio ti dia una bella ragazza indiana che passeggia, però :confused:
Ti risparmio la solita storia degli emigranti italiani, che hanno tra l'altro esportato la mafia negli states.
Come esempio positivo ti posso citare la mia città....io stesso sono figlio di "immigrati" (profughi istriano-dalmati scappati da Fiume e dai Titini dopo che l'italia ha perso tali splendidi territori in guerra, certo sono italiani e sono scappati per rimanerlo, ma sono pur sempre arrivati in massa in una città non loro )
Qui abbiamo avuto tempo, ci vogliono anni e la buona volontà della gente.Ho citato prima quale mescolanza di razze e lingue abbiamo qui. Se ti allontani dal centro si parla sloveno. Spesso si sente il greco od il serbo, comunità che hanno 50 anni.....come ti dicevo sono andato a vedere una partita di minibasket e c'erano dei simpatici cinesini che giocavano..
Io gioco a pallavolo ed ho 2 giocatori della minoranza slovena ed un bosniaco in squadra
Se l'immigrato sente "l'ostilità" dei residenti come fa ad integrarsi?
Per questo ci vuole la forte presenza dello stato in queste faccende.
Io credo comunque che con la crisi industriale italiana l'immigrazione scenderà.
Già molti cinesi tornano in Cina.

loreluca
27-01-2006, 14:29
Dagli tempo...da noi si sentono piccoli cinesi parlare in dialetto, fanno sport con le squadre cittadine, bisogna aspettare le generazioni "scolarizzate" per avere integrazione.

Sulla criminalità....è sempre il solito discorso. Se gli italiani bacchettoni, infastiditi dall'immigrazione non andassero a puttane avremmo strade + decorose, la notte. Le prostitute (ed i papponi e tutto l'indotto..) vengono perchè c'è richiesta. Inutile lamentarsi per il magrebino che vende coca sotto casa, c'è l'italiano che la compra. Se nessuno la comprasse...
In Veneto..la situazione immigrati lo so che è grave, ma non ho visto mai tante prostitute (extracomunitarie) in vita mia come a Padova....
Beh ma finché sono prostitute possono anche andare bene (Alla fine quanti di voi ci vanno ma non hanno il coraggio di ammetterlo?) la droga proprio no! Il problema non sono gli extracomunitari in generale, ma i clandestini, ai quali è concesso di fare quello che pare e piace... :rolleyes:

loreluca
27-01-2006, 14:45
Questo è chiaro.
Oddio leggendo il topic non penso che tutti siano d'accordo... ;)

evelon
27-01-2006, 14:50
Beh ma finché sono prostitute possono anche andare bene

Se è una tua idea non attribuirla agli altri, se è demagogia non citarla per conto terzi.

Grazie

loreluca
27-01-2006, 15:32
Se è una tua idea non attribuirla agli altri, se è demagogia non citarla per conto terzi.

Grazie
Chi la attribuita agli altri? è logico che parlo per me! ;)

sider
27-01-2006, 18:08
Non hai capito il senso del mio discorso: la ragazza indiana non mi disturba affatto!
Parli di Trieste? Oddio, sento dire cose diverse riguardo l'integrazione a Trieste, ma, a differenza di altri, non metto in dubbio la parola di chi lì ci vive.
Se l'immigrato sente l'ostilità dei locali farà parecchia fatica ad integrarsi.
I locali faranno fatica ad accettare immigrati che non accettano la nostra cultura e i nostri modi.
Siamo sempre lì, a prescindere da come la giri.
La cosa cambia se le comunità di immigrati rimangono poco numerose: sarà più facile integrarle, tutelare e soprattutto capirle.

Bè certo anche qui ci sono quelli con i discorsi su Trieste Italiana al 100%, no bilinguismo no minoranza slovena eccetera eccetera, ma sono loro la minoranza per fortuna , e mi tocca dirlo non è gente con molta cultura.
Per i resto sono d'accordo con te, e ribadisco il ruolo centrale che deve avere la scuola pubblica nel discorso integrazione, al momento è inadeguata.

Lucio Virzì
08-02-2006, 00:36
Non dimentichiamolo...

LuVi

Jok3r
08-02-2006, 00:56
parlando solo del mio quartiere:
-serbi
-marocchini
-slavi
-Rom
-altri nomadi di non ben precisata origine (non è un insulto, è solo che non so da dove vengano)


i serbi sono cristiano ortodossi, gli slavi musulmani, i marocchini integralisti islamici, i rom e i nomadi restanti non lo so (e non mi interessa).
I serbi si sono visti quasi bruciare l'appartamento più di una volta dagli slavi e dai marochini. I primi con la scusa perchè loro sono serbi, i secondi perchè sono sporchi cani infedeli.
gli slavi si sono visti più volte attaccai dai marocchini, poichè sporchi cani infedeli (essendo moderati nella religione).
i serbi, gli slavi, i nomadi e i rom spesso evolentieri esordiscono, nei confronti dei marocchini con "negri di merda tornatevene nel vostro paese" (chiedo venia per il linguaggio, ho solo citato testualmente)
i rom e i nomadi fanno del gran casino a prescindere, solitamente. O comunque non conosco la motivazione.
Tutto ciò che dopo 15 anni di "tranquillità" (cioè con quello che può succedere in un quartiere normale) ho visto il mio quartiere precipitare nel degrado più assoluto.
Un bell'ambientino, insomma.


penso che tu abbia un po di confusione nella testa approposito degli slavi... gli unici slavi musulmani sono i bosniaci che poi non è che siano cosi praticanti generalmente... che poi sono una parte infinitesima dei cosidetti slavi (anche i russi sono slavi)... beh se sono bosniaci potrebbero avere qualche piccolissimo motivo per bruciare la casa ai serbi :)

sui rom in generale non mi esprimo

cmq a lucca gli unici che scassano un po sono i rom e un po gli albanesi ma meno negli ultimi anni mi sembra che rispetto al resto dell italia qua va ben

lardman
08-02-2006, 07:32
Dimmelo a me che ho fatto lì l'università con bilocale in via Anelli!!!

Sono stato in Padova qualche volta e mi hanno parlato di questa via Anelli in maniera preoccupata. Descriverebbe, per favore, la situazione attuale e le caratteristiche principali della vita intorno a questa strada ?

saluti

LightIntoDarkness
08-02-2006, 10:55
Posto anche qui questo interessante (IMHO) un articolo di Francesco Gesualdi su Altreconomia di Dicembre 2005.
Che ne pensate?


Ne hanno fatto una questione di legalità. In realtà é un conflitto di classe.
Non di lavoratori contro padroni, o di oppressi contro oppressori, ma degli abitanti del castello contro gli intrusi straccioni. Segno che nella storia niente é immutabile. Mi riferisco ai fatti di Bologna, alla decisione di Cofferati di mettere fine agli abusi dei derelitti. Prima lo sfratto agli occupanti delle case popolari. Poi la cacciata dei lavavetri dai semafori. Infine la demolizione delle baraccopoli. Il colpo è stato duro e la mente è andata subito alla repressione poliziesca. Ma Cofferati non è uno sceriffo. E' un politico che ha capito cosa angoscia i bolognesi ed ha preso le scorciatoie per rassicurarli. I sondaggi parlano chiaro: i bolognesi non stanno con la solidarietà espressa dai disobbedienti. I bolognesi stanno con l'ordine e la legalità, due concetti indefinti che ognuno usa per i propri scopi. La destra per imbavagliare qualsiasi tipo di protesta. La sinistra per sbarazzarsi di situazioni esplosive.
Il tema all'ordine del giorno è l'immigrazione, un fenomeno che a piccole dosi è ben assimilato, ma a dosi massicce può provocare malessere e scompensi. Chi parla un'altra lingua ed ha abitudini diverse è sempre guardato con diffidenza. Se poi é trasandato, invadente, chiassoso e magari un po' ladruncolo e trasgressivo, attira su di sé l'intolleranza e l'apertà ostilità. Ed ecco messa in moto la spirale del razzismo e dell'emarginazione che esprime i suoi frutti più crudeli alla seconda generazione, quando i figli degli immigrati nascono europei senza diventarlo mai. In tutta Europa milioni di adolescenti turchi, africani, asiatici, crescono come cittadini di serie B. Cacciati dalla scuola, rifiutati dalle imprese, rintuzzati nelle periferie cittadine, crescono pieni di risentimento per una società che prima li sollecita al consumismo e al successo, poi li umilia e li esclude. Un risentimento che può trasformarsi in violenza distruttrice. La Francia lo ha già imparato a proprie spese.
I meccanismi che portano all'avversione per gli stranieri, sono fenomeni ben noti agli psicologici e ai sociologi. Ma tocca ai politici affrontarli. Servirebbero sindaci, capi di governo e parlamentari europei di ampie vedute. Ma la politica non ha lungimiranza. Agisce sempre nell'ottica del momento, con scelte che nella migliore delle ipotesi puntano ad accontentare la gente. Nella peggiore a consolidare il proprio potere o a servire gli interessi dei potenti. Mai uno sguardo sul futuro per valutare le ricadute di lungo periodo. Mai una preoccupazione per le generazioni che verranno. Così i padri preparano le polpette avvelenate per i figli. Esattamente come è successo a noi che ci siamo trovati in eredità povertà, degrado ambientale, esaurimento delle risorse, emigrazione forzata per milioni di persone.
L'Europa è a un bivio. Deve scegliere fra convivenza e apartheid. Se decide per l'apartheid, non ha niente da cambiare. Continui pure con una politica agricola che danneggia i contadini del Sud. Continui pure con una politica dei prezzi che impoverisce i produttori di caffé, cacao, zucchero. Continui pure con una politica salariale che mantiene i lavoratori oltre confine al di sotto della soglia della povertà. Continui pure a imporre ovunque la privatizzazione di acqua, energia e altri servizi che colpiscono la gente nei bisogni fondamentali. Continui pure ad erigere muri e a fare entrare solo braccia da sfruttare. Ma deve prepararsi a lasciare ai nostri figli un mondo sempre più violento perchè l'ingiustizia si regge sulle armi. Avrà bisogno di cannoni alle frontiere per respingere i poveri che comunque cercheranno di scalare le nostre mura. Dovrà organizzare spedizioni militari per rintuzzare i focolai di terrorismo internazionale e assicurarsi il controllo delle risorse scarse. Avrà bisogno di un forte stato poliziesco per reprimere la guerriglia urbana e combattere la piccola criminalità di chi deve arrangiarsi per sopravvivere. L'unico modo per evitare questo scenario apocalittico è la diponibilità a condividere. Un cammino che deve spingersi in più direzioni. L'accoglienza innanzi tutto, intesa non solo come soccorso dignitoso di chi approda sulle nostre coste, ma come piena garanzia dei diritti sociali e politici a tutti gli stranieri residenti. Non con provvedimenti speciali a favore degli immigrati, ma tramite un sistema di protezione sociale esteso a tutta la cittadinanza. Solo se ci organizzeremo per garantire a tutti il diritto alla casa, all'energia minima, all'acqua minima, alla salute, all'istruzione, potremo garantire una vita dignitosa anche agli immigrati e potremo costruire una società conviviale. Del resto le risorse per costruire questo tipo di società ci sono. Basterebbe fare più giustizia e chiedere alla gente di partecipare all'economia pubblica con la risorsa più abbondante che abbiamo, ossia il tempo.
Nel contempo dobbiamo costruire altre relazioni economiche e un'altra cooperazione per arrestare i processi di impoveriemento del Sud del mondo e rimuovere le cause che costringono milioni di persone a cercare un avvenire all'estero. Non abbiamo ancora capito che prevenire è meglio che curare.

LightIntoDarkness
08-02-2006, 11:40
Ampiamente condivisibile ma quasi utopico.
Servirebbe una rivoluzione mondiale per sovvertire le regole attuali, in primis quelle del commercio affinchè diventi "equo": credo sia il primo step.
Intanto grazie per aver letto il post :)

Io però non vedo questa utopia, quanto una previsione delle conseguenze concrete di una scelta che noi cittadini faremo (il fatto di non prendere una decisione è di per se una scelta).
Visto che si parla di immigrazione, se si parla di "chiudere le frontiere" IMHO è ipocrita non parlare delle conseguenze a 360° di questa scelta, e non accennare le ingiustizie a livello globale che generano questi movimenti migratori.

IMHO guardare solo al proprio orticello è una scelta davvero poco lungimirante e quasi masochista.

LightIntoDarkness
08-02-2006, 11:54
Se chiudere le frontiere comporta al contempo il dedicare più attenzione a chi è entrato credo possa andare anche bene. La chiusura "tout court" è scelta decisamente anacronistica.Certo, il problema è la repressione violenta e il non riuscire ad identificare come soggetto di diritto anche chi cerca di immettersi illegalmente in uno stato.
Ma...sono l'unico ad essere convinto dell'importanza di aiutare i più deboli sul loro territorio??? Non sarebbe una soluzione ottimale?
Calcolando le spese per bloccare/controllare l'immigrazione clandestina dell'intera Unione Europea ne salterebbero fuori di soldini, no?Ecco la parte utopica! ;)
Sono d'accordissimo con te, il punto è che non sarebbe necessario un aiuto in termini di soldini, ma una "giustizia" a livello globale.
L'articolo parla di "politica agricola che danneggia i contadini del Sud", "politica dei prezzi che impoverisce i produttori di caffé, cacao, zucchero", "politica salariale che mantiene i lavoratori oltre confine al di sotto della soglia della povertà","imposizioni ovunque della privatizzazione di acqua, energia e altri servizi che colpiscono la gente nei bisogni fondamentali", "erigere muri e a fare entrare solo braccia da sfruttare".

Nel "sentire comune" queste cose difficilmente sono viste come ingiustizie, piuttosto come "mali necessari" conseguenza della libera concorrenza (anche se a volte viene da chiedersi cosa c'entrano i sussidi le megacorporazioni con il neoliberismo).

Io credo bisogna partire da qui. Che è lontanissimo da ogni fazione politica.
E si parla di scelte concrete e pratiche di ogni cittadino, nelle piccole cose.

:)

evelon
08-02-2006, 12:03
Se chiudere le frontiere comporta al contempo il dedicare più attenzione a chi è entrato credo possa andare anche bene. La chiusura "tout court" è scelta decisamente anacronistica.
Ma...sono l'unico ad essere convinto dell'importanza di aiutare i più deboli sul loro territorio??? Non sarebbe una soluzione ottimale?
Calcolando le spese per bloccare/controllare l'immigrazione clandestina dell'intera Unione Europea ne salterebbero fuori di soldini, no?

Non sono d'accordo.

Le spese per un programma internazionale sono molto molto maggiori di quelle del controllo VERO delle frontiere.

Ma il punto non è economico quanto di principi.

La scelta di "chiudere" non è anacronistica (specie in un continente sovrapopolato come l'europa) bensì protezionistica (termine questo che non và inteso come negativo).

Esempi in questo senso non mancano: guardiamo i paesi nordici (Danimarca, Olanda ...) che stanno facendo una frettolosa marcia indietro circa l'approccio multiculturale dell'immigrazione.
Guardiamo la Francia e la Germania con i loro problemi (i fatti di cronaca di parigi sono solo una piccola punta dell'iceberg dello stato in cui versa la società francese sul tema immigrazione).

Ponendo come condizione (che ritengo irrinunciabile per chiunque con un pò di buonsenso) la non-diminuzione del tenore di vita dei cittadini la diminuzione dell'immigrazione è condizione quasi indispensabile per il futuro del paese.

Certo, per il piccolo industriale del nord est o l'agricoltore del sud è moooolto più economico prendere 20 immigrati (magari clandestini) per lavorare in fabbrica o raccogliere pomodori che non investire per robotizzare o comprare macchine agricole raccoglitrici....ma non può essere questo il futuro del paese.

A margine di questo c'è anche il fattore "messaggio": far entrare le persone in questo modo è un'insulto a quelli che entrano regolarmente....

Sursit
08-02-2006, 19:00
@ Evelon

Se chiudi e basta le frontiere il problema viene solo rimandato nel tempo: bisogna pur fare qualcosa per chi non ha avuto la fortuna di avere la cicogna giusta.
Quindi, o si chiudono le frontiere e si sistema dignitosamente chi già c'è o si lasciano aperte ma con criteri ben chiari. Quando parlo di frontiere aperte infatti intendo non di certo aperte a tutti quelli che vogliono entrare; bensì a chi ha le carte in regola per farlo.
Però è lampante che non si sta facendo nulla di concreto - da parte di nessuno - per affrontare la questione.
Verissimo.
Purtroppo, storicamente, il benessere di uno è a scapito del malessere di un altro. Il nostro sistema non fa eccezzione.
Se lo volessimo cambiare, forse sarebbe la più grande rivoluzione nella storia dell'umanità.
Perciò si lascia così com'è.

jiadin
10-02-2006, 11:06
io sono sempre per il multiculturalismo, perchè ritengo che le persone più interessanti e le culture più sviluppate vengano dal "meticciamento", dalla commistione di gente e cultura diversa... però ci deve essere integrazione, cioè si assorbe qualcosa da loro e loro assorbono qualcosa da noi...

purtroppo il problema principale è che lo sviluppo deve essere sostenibile, visto anche l'andamento (congiunturale) degli ultimi anni che ha visto una bassa crescita in generale dell'europa, un aumento spropositato dell'immigrazione può portare a enormi problemi di sostenibilità nel lungo periodo...
perchè cosa imparo dal rapinatore di ville? dal pappa? dallo spacciatore o borsaiolo?
Ho conosciuto in università dei ragazzi del Cameroon, e certo chiacchierando si imparano tante cose di posti lontani e diversi da quelli in cui si è abituati a vivere, ma certo questi sono pochi e probabilmente fortunati nel poter venire a studiare quì...
Il problema principale è che bisognerebbe favorire un'immigrazione controllata ma soprattutto di persone che vogliono lavorare, integrarsi e che ne hanno bisogno veramente.. a me da l'idea che il sistema di oggi(ma c'è un sistema?) favorisca i delinquenti, quelle persone che non si vogliono tenere neanche nel paese natale e che partono già con intenti "di illegalità"

Senza contare che il restare in queste condizioni altro che integrazione... basta vedere in Francia o in Olanda, le nuove generazioni sono anche integrate peggio di quelle nuove.. perchè spesso non ce ne è volonta loro(mi riferisco soprattutto all'immigrazione di confessione islamica) e anche volendo sarebbe difficile... oggettivamente c'è un numero di persone che potrebbero entrare, e a mio avviso ne entrano troppe, soprattutto in una situazione economicamente stagnante come questa...

Quando poi vedo ogni tanto i volantini in giro, con gente che predica la scomparsa dei confini e la libera entrata di chiunque, mi chiedo... ma come ragionano queste persone? Solo di ideali? Mah....