Silver_1982
24-01-2006, 15:44
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo293283.shtml
Dall'Eurogruppo ok alla Finanziaria
Tremonti: "Le misure sono efficaci"
La Finanziaria 2006 è stata promossa anche dall'Eurogruppo. Dopo aver passato l'esame della Commissione Ue lo scorso 10 gennaio, la manovra di Tremonti ha incassato il via libera anche dei ministri delle finanze di Eurolandia. "La Finanziaria e' stata promossa", ha dichiarato Tremonti, spiegando che "e' stato riconosciuto che le misure dell'Italia sono efficaci".
"E' finita la tesi della sinistra, il teorema dello sfascio dei conti pubblici". "Siamo sulla buona strada, bisogna lavorare, ma i conti sono a posto", ha aggiunto Tremonti.
Riguardo alla riunione con gli altri ministri Ue, il ministro ha detto che si e' discusso dei conti pubblici dei paesi in situazione di deficit eccessivo. Con riferimento a Germania e Francia - ha precisato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia - "posso dire sono stati fatti passi avanti sul percorso della riduzione del deficit". La Commissione chiedera' alla Germania di varare misure rigorose per risanare i conti pubblici ma, ha rimarcato Almunia, "non fara' nessuna raccomandazione che metta a repentaglio il consolidamento della crisi tedesca, che e' importante anche per tutta l'Europa".
Dal punto di vista macroeconomico, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, ha spiegato che "la ripresa e' in atto, anche se non ancora consolidata", poiche' vi sono ancora rischi sul fronte internazionale. Tra questi Juncker ha ricordato il caro-petrolio e la situazione in Iran ed in Nigeria.
Sulla stessa linea si e' mosso Almunia, che ha spiegato come "i rischi interni siano diminuiti, mentre sul versante internazionale si siano aggravati", annoverando tra i fattori di preoccupazione anche i deficit gemelli degli Usa.
Se la ripresa economica dovesse accelerare e consolidarsi, come non esclude Bruxelles, la Commissione Ue chiedera' ai paesi con deficit di bilancio uno sforzo piu' consistente per il risanamento dei conti pubblici. "Se si entra in una fase economica positiva chiedero' all'Eurozona uno sforzo maggiore", ha sottolineato Almunia, ricordando come sia lo stesso Patto di stabilita', nella sua nuova versione, a prevedere che "nei periodi positivi si debbano avviare cicli virtuosi, adottando politiche anticicliche".
Sul fronte dei tassi di interesse, invece, sono andate deluse le attese di chi prevedeva altre scintille tra i ministri delle Finanze e la Bce. Al termine dell'Eurogruppo, infatti, Juncker, ha teso al numero uno della Bce il classico ramoscello d'ulivo.
"Abbiamo parlato di politica monetaria per sensibilizzare la Bce rispetto al nostro punto di vista, ma non credo sia utile prolungare un dibattito che si e' trascinato un po' negli ultimi mesi", ha dichiarato Juncker dopo che poche ora prima sia il ministro delle Finanze austriaco, Karl-Heinz Grasser, che il suo omologo belga, Didier Reynder, avevano detto esplicitamente di non ritenere necessario un aumento del costo del denaro da parte della Bce.
Dall'Eurogruppo ok alla Finanziaria
Tremonti: "Le misure sono efficaci"
La Finanziaria 2006 è stata promossa anche dall'Eurogruppo. Dopo aver passato l'esame della Commissione Ue lo scorso 10 gennaio, la manovra di Tremonti ha incassato il via libera anche dei ministri delle finanze di Eurolandia. "La Finanziaria e' stata promossa", ha dichiarato Tremonti, spiegando che "e' stato riconosciuto che le misure dell'Italia sono efficaci".
"E' finita la tesi della sinistra, il teorema dello sfascio dei conti pubblici". "Siamo sulla buona strada, bisogna lavorare, ma i conti sono a posto", ha aggiunto Tremonti.
Riguardo alla riunione con gli altri ministri Ue, il ministro ha detto che si e' discusso dei conti pubblici dei paesi in situazione di deficit eccessivo. Con riferimento a Germania e Francia - ha precisato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia - "posso dire sono stati fatti passi avanti sul percorso della riduzione del deficit". La Commissione chiedera' alla Germania di varare misure rigorose per risanare i conti pubblici ma, ha rimarcato Almunia, "non fara' nessuna raccomandazione che metta a repentaglio il consolidamento della crisi tedesca, che e' importante anche per tutta l'Europa".
Dal punto di vista macroeconomico, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, ha spiegato che "la ripresa e' in atto, anche se non ancora consolidata", poiche' vi sono ancora rischi sul fronte internazionale. Tra questi Juncker ha ricordato il caro-petrolio e la situazione in Iran ed in Nigeria.
Sulla stessa linea si e' mosso Almunia, che ha spiegato come "i rischi interni siano diminuiti, mentre sul versante internazionale si siano aggravati", annoverando tra i fattori di preoccupazione anche i deficit gemelli degli Usa.
Se la ripresa economica dovesse accelerare e consolidarsi, come non esclude Bruxelles, la Commissione Ue chiedera' ai paesi con deficit di bilancio uno sforzo piu' consistente per il risanamento dei conti pubblici. "Se si entra in una fase economica positiva chiedero' all'Eurozona uno sforzo maggiore", ha sottolineato Almunia, ricordando come sia lo stesso Patto di stabilita', nella sua nuova versione, a prevedere che "nei periodi positivi si debbano avviare cicli virtuosi, adottando politiche anticicliche".
Sul fronte dei tassi di interesse, invece, sono andate deluse le attese di chi prevedeva altre scintille tra i ministri delle Finanze e la Bce. Al termine dell'Eurogruppo, infatti, Juncker, ha teso al numero uno della Bce il classico ramoscello d'ulivo.
"Abbiamo parlato di politica monetaria per sensibilizzare la Bce rispetto al nostro punto di vista, ma non credo sia utile prolungare un dibattito che si e' trascinato un po' negli ultimi mesi", ha dichiarato Juncker dopo che poche ora prima sia il ministro delle Finanze austriaco, Karl-Heinz Grasser, che il suo omologo belga, Didier Reynder, avevano detto esplicitamente di non ritenere necessario un aumento del costo del denaro da parte della Bce.