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View Full Version : Il Time descrive 5 foto segrete e denuncia Bush: "Conosceva Abramoff"


IpseDixit
23-01-2006, 08:19
WASHINGTON - Il 3 gennaio Jack Abramoff, conosciuto come il principe delle lobby repubblicane, si è dichiarato colpevole di "corruzione di pubblici ufficiali", ammettendo di aver ampiamente elargito regali di ogni tipo in cambio "di certi atti legislativi": da quel giorno tutti i principali politici americani che ne hanno avuto la possibilità hanno preso le distanze da lui, dando anche in beneficenza i contributi versati dal lobbysta. A cominciare dal presidente Usa George W. Bush, la cui campagna elettorale è stata finanziata da ben 100.000 dollari raccolti da Abramoff.

Eppure, alcune foto che il settimanale Time non pubblica ma che scrive di aver visto, potrebbero smentire il presidente americano. Che rischia di essere travolto dallo scandalo che ha già investito nomi molto potenti della politica Usa, tra i quali il capogruppo repubblicano alla Camera Tom DeLay e il suo collega dell'Ohio Bob Ney.

La versione di Bush. Bush e il suo entourage hanno fatto sapere che Abramoff li aveva finanziati solo per convinzione politica, e si sono comunque affrettati a restituire 6.000 dollari arrivati direttamente dal potente lobbista (tenendosi però gli altri 100.000...). Il portavoce di Bush Scott McClellan ha dichiarato che le azioni di Abramoff sono state "inaccettabili e scandalose", e ha assicurato che Bush non conosceva personalmente il lobbista, anche se lo aveva probabilmente incontrato a uno dei tre ricevimenti offerti dalla Casa Bianca in occasione della festività ebraica dell'Hannukah.

Le 5 foto. E invece lo conosceva eccome, scrive il Time, che descrive cinque foto dalle quali emerge un tipo di rapporto ben diverso da un incontro casuale. Una prima immagine ritrae Bush e Abramoff con un gruppo di persone, tra le quali il capo indiano Kickapoo Raul Garza sr, in jeans e con il bolo, la caratteristica 'cravatta' indiana. "Bush mi salutò come 'jefe'", (capo in spagnolo, ndr), ricorda a Time Garza. L'uomo è accusato di avere truffato 300 mila dollari alla sua tribù, operazione nella quale è coinvolto anche Abramoff.

Delle altre foto, una mostra Bush con Abramoff - c'è la firma del presidente in calce, forse fatta a macchina - e tre con il lobbista e con ciascuno dei suoi tre figli maschi. C'è anche un'istantanea del presidente e del presidente della Camera Dennis Hastert con tutti i figli di Abramoff.

La Casa Bianca continua a negare. Al momento, nonostante la dettagliata descrizione delle fotografie, la Casa Bianca insiste sulla linea finora adottata, secondo la quale Bush non conosce personalmente Abramoff, anche se potrebbe averlo incontrato in qualche occasione ufficiale. Una portavoce, Eric Healy, conferma che il 18 aprile 2001, il giorno che le immagini furono prese, Bush incontrò una delegazione di 21 legislatori statali e due capi tribù", uno dei quali era Garza, ma sostiene che Abramoff non c'era.

A novembre le elezioni. Se il nome di Abramoff potesse essere davvero e senza smentite essere collegato alla persona di Bush (non ci sono dubbi che sia stato uno strenuo sostenitore della sua campagna) il partito del presidente ed egli stesso, ne verrebbero fuori seriamente danneggiati, e proprio in un anno elettorale. Infatti il 7 novembre gli americani andranno alle urne per rinnovare tutta la Camera, 435 seggi, e un terzo del Senato (33 seggi su 100).

Almeno 60 le persone coinvolte nello scandalo. Incalzato dai giudici di Washingon, che lo hanno inchiodato con una serie di accuse che gli sarebbero potute costare anche 30 anni di carcere, all'inizio di questo mese Abramoff si è arreso e, chiedendo "il perdono e redenzione dall'Onnipotente", e dichiarandosi colpevole di corruzione di pubblici ufficiali attraverso contributi elettorali, regali, viaggi e altre liberalità che costituivano il prezzo per il sostegno agli atti legislativi da lui sostenuti. Dalle prime informazioni diffuse dai giornali americani, sono una sessantina i parlamentari coinvolti.

Le rivelazioni di Abramoff. Abramoff, che collabora in cambio di un sostanzioso sconto (non dovrebbe avere una pena detentiva superiore a sei o sette anni) ha promesso alle procure di Miami e di Washington di denunciare deputati, senatori, funzionari del Congresso, colleghi e rivali delle lobby, quasi tutti di area repubblicana, ma ci potrebbe essere anche qualche democratico.

La caduta di DeLay e Ney. Qualche testa di rilievo, nelle settimane che sono seguite alla 'confessione' di Abramoff, è già caduta. A metà gennaio si è dimesso DeLay (che avrebbe goduto di soggiorni esclusivi in club di golf, jet privati e alberghi di lusso offerti da Abramoff). Il 16 è stata la volta di Bob Ney - considerato il numero 3 del partito alla Camera - che ha annunciato che si sarebbe fatto da parte, sia pure provvisoriamente, lasciando l'incarico di presidente della commissione che gestisce i rapporti del Congresso con i lobbysti e che ha il compito di riformare l'attuale sistema di lobbying.

Ma l'ombra di Abramoff, della corruzione, adesso si è spostata direttamente su Bush. Se le foto delle quali parla il Time dovessero essere pubblicate, il presidente farebbe fatica a insistere sulla sua versione.


http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/esteri/abramoff/abramoff/abramoff.html