Adric
23-01-2006, 06:45
Rifondazione: In autunno designazione del nuovo segretario
Sabato, 21 gennaio
Appunti
Tra gli scenari all'esame dei dirigenti del Prc in vista della successione a Fausto Bertinotti c'è anche la convocazione, presumibilmente in autunno, di una conferenza che dia l'investitura al nuovo segretario. L'ipotesi, si apprende, prenderebbe corpo qualora l'attuale segretario del Prc diventasse presidente della Camera in un futuro governo dell'Unione. Il successore di Bertinotti verrebbe prima nominato dal Comitato politico nazionale, il 'parlamentino' di Rifondazione, cui seguirebbe una conferenza per l'investitura ufficiale.
Resterebbe in campo comunque l'ipotesi di anticipare il Congresso nazionale previsto nel 2008, ma, in termini concreti, l'assise potrebbe essere convocata non prima dell'inizio del 2007 e sembrerebbe difficile al momento immaginare il prolungamento della guida Bertinotti fino a quella data in concomitanza con un possibile impegno del segretario alla presidenza di Palazzo Montecitorio. Da parte sua, Bertinotti 'stoppa' ogni argomentazione sulla sua successione a Casini e sul timone futuro del partito.
Ma, a quanto si apprende, l'ipotesi che la guida del Prc venga assunta dall'attuale capogruppo alla Camera Franco Giordano sembrerebbe essere la più accreditata. La successione a Bertinotti verrebbe in questo caso affidata a chi ha ricoperto un incarico istituzionale e servirebbe anche ad evitare una spaccatura interna del partito intorno a coloro che vengono considerati i 'delfini' del segretario: il responsabile Esteri Gennaro Migliore ed il responsabile Economia e Lavoro Paolo Ferrero. Entrambi, nello schema di candidature messo a punto dal partito, dovrebbero essere eletti alla Camera e guadagnare così anche in visibilità nel frattempo che il timone passa a Giordano, la cui guida non sarebbe "di transizione", ci tengono a specificare nel Prc.
Passando a scenari più immediati, domani il Comitato politico nazionale dovrebbe ratificare la proposta di candidature per le Politiche di Aprile. Una votazione delicata, visto che quella sulle deroghe decise sullo statuto per riconfermare l'attuale squadra parlamentare (la maggior parte ha già due legislature alle spalle e da statuto non potrebbe essere rieletta) richiede la maggioranza assoluta di 131 aventi diritto a fronte di una presenza dell'area bertinottiana in Cpn pari a 154 persone.
Proprio le deroghe sono il punto più forte di critica da parte di tutte le minoranze: quella che fa capo alla mozione congressuale 'Essere comunisti' guidata da Claudio Grassi, i trotzkisti di 'Progetto comunista' guidati da Marco Ferrando, 'Sinistra critica' che fa capo a Salvatore Cannavò e Gigi Malabarba. E' in corso, in maggioranza, il lavoro per assicurare la presenza al voto del più alto numero di bertinottiani. L'europarlamentare Roberto Musacchio, ad esempio, è stato addirittura richiamato a Roma dal Mali, dove si era recato per partecipare al Forum Sociale Mondiale.
(canisciolti.info)
Sabato, 21 gennaio
Appunti
Tra gli scenari all'esame dei dirigenti del Prc in vista della successione a Fausto Bertinotti c'è anche la convocazione, presumibilmente in autunno, di una conferenza che dia l'investitura al nuovo segretario. L'ipotesi, si apprende, prenderebbe corpo qualora l'attuale segretario del Prc diventasse presidente della Camera in un futuro governo dell'Unione. Il successore di Bertinotti verrebbe prima nominato dal Comitato politico nazionale, il 'parlamentino' di Rifondazione, cui seguirebbe una conferenza per l'investitura ufficiale.
Resterebbe in campo comunque l'ipotesi di anticipare il Congresso nazionale previsto nel 2008, ma, in termini concreti, l'assise potrebbe essere convocata non prima dell'inizio del 2007 e sembrerebbe difficile al momento immaginare il prolungamento della guida Bertinotti fino a quella data in concomitanza con un possibile impegno del segretario alla presidenza di Palazzo Montecitorio. Da parte sua, Bertinotti 'stoppa' ogni argomentazione sulla sua successione a Casini e sul timone futuro del partito.
Ma, a quanto si apprende, l'ipotesi che la guida del Prc venga assunta dall'attuale capogruppo alla Camera Franco Giordano sembrerebbe essere la più accreditata. La successione a Bertinotti verrebbe in questo caso affidata a chi ha ricoperto un incarico istituzionale e servirebbe anche ad evitare una spaccatura interna del partito intorno a coloro che vengono considerati i 'delfini' del segretario: il responsabile Esteri Gennaro Migliore ed il responsabile Economia e Lavoro Paolo Ferrero. Entrambi, nello schema di candidature messo a punto dal partito, dovrebbero essere eletti alla Camera e guadagnare così anche in visibilità nel frattempo che il timone passa a Giordano, la cui guida non sarebbe "di transizione", ci tengono a specificare nel Prc.
Passando a scenari più immediati, domani il Comitato politico nazionale dovrebbe ratificare la proposta di candidature per le Politiche di Aprile. Una votazione delicata, visto che quella sulle deroghe decise sullo statuto per riconfermare l'attuale squadra parlamentare (la maggior parte ha già due legislature alle spalle e da statuto non potrebbe essere rieletta) richiede la maggioranza assoluta di 131 aventi diritto a fronte di una presenza dell'area bertinottiana in Cpn pari a 154 persone.
Proprio le deroghe sono il punto più forte di critica da parte di tutte le minoranze: quella che fa capo alla mozione congressuale 'Essere comunisti' guidata da Claudio Grassi, i trotzkisti di 'Progetto comunista' guidati da Marco Ferrando, 'Sinistra critica' che fa capo a Salvatore Cannavò e Gigi Malabarba. E' in corso, in maggioranza, il lavoro per assicurare la presenza al voto del più alto numero di bertinottiani. L'europarlamentare Roberto Musacchio, ad esempio, è stato addirittura richiamato a Roma dal Mali, dove si era recato per partecipare al Forum Sociale Mondiale.
(canisciolti.info)