fabius00
14-01-2006, 15:05
Sottotitolo: ovverosia come cercare di rimorchiare spudoratamente una di un blog e non farle capire assolutamente tutto ciò…
Ho sempre saputo che con due paroline dolci e alcune spinte, condite da una sana dose di goliardia e uno spruzzo di mistero, le web-donne, nuova forma vivente del globo terrestre, ti cascano ai piedi… anzi alle mani, in punta di tastiera.
E anche stavolta, il mio intuito femminile c’aveva preso.
Chattiamo da due o tre giorni in maniera semplice e senza problemi, con il fido scudo-monitor che riesce ad abbassare qualsiasi frontiera e qualsiasi inibizione, fin quando alla mia richiesta del suo tipo ideale, tira fuori un papier interminabile… Aho ma quanto scrivi me verebbe da dije, ma non lo faccio, devo essere calmo come una mangusta, spietato come uno scorpione…
Le faccio “ ah bella lista, ma lo sai che in tutti questi punti non mi ritrovo solo in due?”
(maddecheaho, per me se scrivevi me piaceva pure quello nano, ero arto un pacchetto de marboro, se lo volevi co li capelli verdi te dicevo che ero a controfigura de gim cheri in “grinc”, se me volevi cor fisico de purcinella me mettevo pure a maschera aho...)
Lei :”Ma dai e quali?”
“beh non piango da vent’anni (ma che cazzo, ma a questa je piace l’omo che piagne… sai che palle) e poi non sono uno che veste proprio fashion (fescion? Aho io er massimo che cio de fescion è a rivista) e poi le labbra non sono cosi pronunciate (aho quanno me vedono amici mia me dicono aho è arivato er dindarolo), però dai sulla lista di milleseicentosessantaquattro (cioe leggasi 1664) voci solo due… non mi sembra male no? Direi che se non sono l’uomo ideale per te potrei esserlo di altre sei milioni di donne (aho ma ndo cazzo stanno ste donne… ma magari ce caschi abbella!)
“ma no sciocchino sei perfetto” (sciocchino? Aho ma come parla questa…)
cominciamo a parlare, ovviamente, di sesso (occhio che l’argomento me piace), e si parla delle mie avventure, delle mie storie (aho l’urtima vorta che ho trombato me ricordo che me so portato dietro er bignami der piccolo scopatore) e poi come un bastardo le chiedo la sua vita sessuale e sentimentale.
“Sai devo dirti che purtroppo ho avuto una penitenza divina (aho come penitenza… nun me di che questa è una che nun la smolla… aho io chiudo subbito emmessenne se me dice cosi)”
“come mai?”
“eh si, il mio moroso è uno che praticamente ha un approccio sessuale diverso da come lo vedo io”
Domanda scontata…”Perché tu come lo vedi?”
“per me il contatto con l’uomo deve essere il sale della vita, il sapore da gustare ogni giorno”
(aho come er caffe crema e gusto… poi sale, qui l’unica cosa che me sale tra n’artro po o so io che d’è)
“che belle parole che stai dicendo…Anche per me è lo stesso, è per questo che non mi piacciono le storie a distanza…(abbella n’dai detto de ndo sei? De Pompinopoli? Stai a quanti chilometri da roma? Cinquecento? Aho vieggiu che te faccio senti a tigre der ribbartabile…)
eh si anche a me piace il profumo della pelle da accarezzare ogni giorno e sentire l’emozione di vederla ogni giorni con occhi nuovi e sognanti contemporaneamente..”
“Fabio sei proprio una bella persona”
“grazie cara… ma cosi mi fai arrossire… (aho dammelaaaaaaaaaaaaa), facciamo cosi ti do il mio numero di cellulare se vuoi ci sentiamo stasera (se m’avrebbero fatto na foto in quer momento manco er joker de batman c’aveva un ghigno simile)”
lei:” ok l’ho segnato”
“Ciao cara buona serata allora e casomai a dopo…
“Ciao fabio. Si, se non faccio tardi ci sentiamo, anche se sono un po’ emozionata”
Arrivo a casa, mangio velocemente, faccio delle piccole cose che ultimamente avevo dimenticato e accendo il pc, maledicendo ancora una volta libero-infostrada che non mi hanno ancora risolto il problema sulla linea dsl.
Apro firefox e accendo emmessenne e come per magia la vedo collegata.
Eheheheeh, la pulzella è online…
Da incallito e puzzolente giocatore di poker, non la contatto per giocare un po’ e vedere se lei è interessata a me… vediamo fin dove si spinge la pulzella… (peccato che non trovo la faccina che si alliscia i baffi).
Tempo due minuti ed eccola… lampeggio, qualcuno mi contatta, apro e vedo che è lei che mi saluta con cordialità.
“ciao” le rispondo tirandomela un po’, tanto funziona sempre…
“ciao fabio. Che stai facendo disturbo?”
“no cara, figurati (aho se nun me contattavi te dovevo parla co i cloni che me so creato su tutti i forum de internet) allora? Che fai di bello?”
“nulla… ma hai una cuffia e un microfono?”
“io? Ma certo cara…(aho vai c’ha la camme ahooooo vai che stasera na pipetta ce scappa)
“allora proviamo?” “ma certo cara vai, prova”
“ciao fabio mi senti?” “si carissima ti sento (si ma cazzo nun te vedo… maledetto libbero che te piasse un corpo a te e tutti l’infoiate de infostrada tue) ma non ti vedo purtroppo”
“vabbeh dai fabio è uguale” (uguale un par de palle) “vero cara.. piacere di sentirti”
“fabio peccato che la linea si sente male” “eh lo so cara, ma purtroppo ho una linea fatiscente, da terzo mondo, facciamo cosi, se hai un numero vodafone, ti chiamo, tanto ho infinity (beata infiniti mia! Se me fai tromba vado accenne un cero a san vodafone da ivrea…)”
“si dai segna… 349 xxx 90” (aho ma che me stai a pija per culo? Ma che cazzo de numero è? xxx 90? Aho ma nun me di che venerdi 13 porta pure bene…)
“ah che numero bislacco che hai cara…(vedi a legge quei cazzo de libri te serve ogni tanto? Mo co sta parola te casca ai piedi fabbiè! Sei un gegno!)
“ahahaha fabio… che parola simpatica hai usato…Bislacco, ahahaha”
(è fatta abbella mo so volatili pe diabetici)
drin drin (so io che simulo)
“pronto?”
“ma ciao fabio! Piacere di conoscerti sono xxxxxx”
(aho xxxxxx è pe la praivasi” nota dello scrivente)
“ciao cara! Piacere di conoscerti! Allora che si dice di bello? Come è la mia voce? È come uno dei tuoi punti? Quelli dell’uomo ideale?”
“si fabio, hai una bella voce”
“grazie…(aho e me stai solo a senti, pensa se stai qui abbella!)
cominciamo a parlare del suo e del mio lavoro, della sua e della mia vita, della sua e della mia vita sentimentale e sessuale… praticamente dopo due minuti stavamo gia parlando di piselli e fiche….
Le racconto prima le mie “fatiche” delle mie storie sentimentali e dei problemi con le donne (aho l’unico problema che c’ho io co le donne è che io me le vorrei scopa, invece manco una!).
Sai sono un uomo maturo, ho gia una certa età e sto cominciando a sentire il peso degli anni..(provo la tattica della sindrome da infermiera e volontaria). Mi chiede quanti anni ho e appena saputo delle mie trentacinque primavere, mi dice la sua età… prima figura di cacca… ha due anni meno di me…eh si perché barando non le ho detto che sono di novembre…
Primo affondo… nulla di fatto.
Comincio allora a chiedere della sua vita sentimentale, se fosse single o meno e li ha cominciato a parlare lei…
“sai fabio, come ti ho detto prima, devo avere qualche maledizione, perché il mio attuale moroso non mi soddisfa (in che senso aho), si fabio, come pensi tu, sotto quel punto di vista. Sembra quasi che abbia raggiunto la pace dei sensi (aho te li risvejo io abbella me metto pure er camice de iar). E questo mi affligge. E’ brutto per una donna non sentirsi desiderata (aho se vieni qui te faccio desidera de annattene de corsa pe quanto so infoiato) e poi soprattutto perché prima sono sempre stata abituata bene e con gli altri come minimo si faceva sesso almeno due, tre volte al giorno (addio, la mia faccia terrorizzata…faccio velocemente due calcoli… allora, mumble mumble…tre volte al giorno per sette giorni fa ventuno, ventuno volte a settimana per cinquantadue settimane fa millenovantadue… cioè millenovantadue…me vengono in mente due cose… l’eurotunnel e er treno che ce passa sotto… aho eccheccazzo… ma n’è possibbile…ecchiè? Una strana ombra mi copre il volto… e questa m’ammazza… e come faccio…aho sticazzi, armeno moro godendo… mo provamo un po’ co a tattica de quello che nun ce crede…)
Le faccio “Ma dai! Non posso crederci, dai stai esagerando… cioè, quello come si chiamava? Rocco? Nacho? Dai non è possibile! E’ normale che è finita tra di voi un anno fa… L’ hanno ricoverato d’urgenza…”
“No fabio è tutto vero! Pensa che una volta l’abbiamo fatto per dieci volte nella stessa giornata…Sai eravamo in vacanza…”
Sbianco completamente…dieci volte? E poi? L’ hanno raccorto cor cucchiaino? E chi è sto tipo?
E soprattutto ma che cojoni c’ha? Du mongorfiere? Nel mentre che pensavo a che tipo di pantaloni dovesse avere un tipo con due cojoni da mongorfiera mi dice:” Sai che la prossima settimana vengo a Roma?” Alla parola vengo, già m’era preso un corpo…e poi Roma.. aho e chi te c’ha mannato? Allora ho fatto bbene a anna in chiesa a Natale… “davvero cara? Ma allora se ti va e se ti fidi (aho se nun te fidi te vengo a cerca io abbella) potremmo andare a prendere qualcosa da bere in qualche locale…”
“fabio mi scusi un secondo? Devo andare a fare la pipì. Mi attendi?”
“Se non ti da problemi puoi anche portarmi con te (aho ma questa ha letto i racconti mia? Aho nun ce lo sa che so un patito der pissing?) “
Sorride e mi fa “Va bene tanto non vedi” Sorridiamo mentre le dico… “Ma infinity non è anche videochiamata?” Sorridiamo di nuovo, vedo che c’è complicità e simpatia reciproca…
Mentre estasiato sento il dolce rumore, e sinceramente lei stava dicendo qualcosa, ma non mi ricordo e in quel momento non me ne fregava nulla di ciò, mi viene in mente il suo soprannome…
Un nome un perché…Pissy.
Un po’ intimidita e un po’ eccitata (almeno penso) ricominciare a parlare di noi e del nostro probabile incontro.
Non è mai venuta a Roma e quindi so dove portarla e dove Roma mi aiuterà a conquistarla…
“dai se hai paura e non ti fidi, posso far venire anche un mio amico, cosi usciamo in quattro”
“dai fabio casomai ne parliamo domani che ora sono le tre e ho un pochino di sonno”
“ok pissy buonanotte”
Avrà capito che Marco me lo porto per dividere le fatiche?
Ho sempre saputo che con due paroline dolci e alcune spinte, condite da una sana dose di goliardia e uno spruzzo di mistero, le web-donne, nuova forma vivente del globo terrestre, ti cascano ai piedi… anzi alle mani, in punta di tastiera.
E anche stavolta, il mio intuito femminile c’aveva preso.
Chattiamo da due o tre giorni in maniera semplice e senza problemi, con il fido scudo-monitor che riesce ad abbassare qualsiasi frontiera e qualsiasi inibizione, fin quando alla mia richiesta del suo tipo ideale, tira fuori un papier interminabile… Aho ma quanto scrivi me verebbe da dije, ma non lo faccio, devo essere calmo come una mangusta, spietato come uno scorpione…
Le faccio “ ah bella lista, ma lo sai che in tutti questi punti non mi ritrovo solo in due?”
(maddecheaho, per me se scrivevi me piaceva pure quello nano, ero arto un pacchetto de marboro, se lo volevi co li capelli verdi te dicevo che ero a controfigura de gim cheri in “grinc”, se me volevi cor fisico de purcinella me mettevo pure a maschera aho...)
Lei :”Ma dai e quali?”
“beh non piango da vent’anni (ma che cazzo, ma a questa je piace l’omo che piagne… sai che palle) e poi non sono uno che veste proprio fashion (fescion? Aho io er massimo che cio de fescion è a rivista) e poi le labbra non sono cosi pronunciate (aho quanno me vedono amici mia me dicono aho è arivato er dindarolo), però dai sulla lista di milleseicentosessantaquattro (cioe leggasi 1664) voci solo due… non mi sembra male no? Direi che se non sono l’uomo ideale per te potrei esserlo di altre sei milioni di donne (aho ma ndo cazzo stanno ste donne… ma magari ce caschi abbella!)
“ma no sciocchino sei perfetto” (sciocchino? Aho ma come parla questa…)
cominciamo a parlare, ovviamente, di sesso (occhio che l’argomento me piace), e si parla delle mie avventure, delle mie storie (aho l’urtima vorta che ho trombato me ricordo che me so portato dietro er bignami der piccolo scopatore) e poi come un bastardo le chiedo la sua vita sessuale e sentimentale.
“Sai devo dirti che purtroppo ho avuto una penitenza divina (aho come penitenza… nun me di che questa è una che nun la smolla… aho io chiudo subbito emmessenne se me dice cosi)”
“come mai?”
“eh si, il mio moroso è uno che praticamente ha un approccio sessuale diverso da come lo vedo io”
Domanda scontata…”Perché tu come lo vedi?”
“per me il contatto con l’uomo deve essere il sale della vita, il sapore da gustare ogni giorno”
(aho come er caffe crema e gusto… poi sale, qui l’unica cosa che me sale tra n’artro po o so io che d’è)
“che belle parole che stai dicendo…Anche per me è lo stesso, è per questo che non mi piacciono le storie a distanza…(abbella n’dai detto de ndo sei? De Pompinopoli? Stai a quanti chilometri da roma? Cinquecento? Aho vieggiu che te faccio senti a tigre der ribbartabile…)
eh si anche a me piace il profumo della pelle da accarezzare ogni giorno e sentire l’emozione di vederla ogni giorni con occhi nuovi e sognanti contemporaneamente..”
“Fabio sei proprio una bella persona”
“grazie cara… ma cosi mi fai arrossire… (aho dammelaaaaaaaaaaaaa), facciamo cosi ti do il mio numero di cellulare se vuoi ci sentiamo stasera (se m’avrebbero fatto na foto in quer momento manco er joker de batman c’aveva un ghigno simile)”
lei:” ok l’ho segnato”
“Ciao cara buona serata allora e casomai a dopo…
“Ciao fabio. Si, se non faccio tardi ci sentiamo, anche se sono un po’ emozionata”
Arrivo a casa, mangio velocemente, faccio delle piccole cose che ultimamente avevo dimenticato e accendo il pc, maledicendo ancora una volta libero-infostrada che non mi hanno ancora risolto il problema sulla linea dsl.
Apro firefox e accendo emmessenne e come per magia la vedo collegata.
Eheheheeh, la pulzella è online…
Da incallito e puzzolente giocatore di poker, non la contatto per giocare un po’ e vedere se lei è interessata a me… vediamo fin dove si spinge la pulzella… (peccato che non trovo la faccina che si alliscia i baffi).
Tempo due minuti ed eccola… lampeggio, qualcuno mi contatta, apro e vedo che è lei che mi saluta con cordialità.
“ciao” le rispondo tirandomela un po’, tanto funziona sempre…
“ciao fabio. Che stai facendo disturbo?”
“no cara, figurati (aho se nun me contattavi te dovevo parla co i cloni che me so creato su tutti i forum de internet) allora? Che fai di bello?”
“nulla… ma hai una cuffia e un microfono?”
“io? Ma certo cara…(aho vai c’ha la camme ahooooo vai che stasera na pipetta ce scappa)
“allora proviamo?” “ma certo cara vai, prova”
“ciao fabio mi senti?” “si carissima ti sento (si ma cazzo nun te vedo… maledetto libbero che te piasse un corpo a te e tutti l’infoiate de infostrada tue) ma non ti vedo purtroppo”
“vabbeh dai fabio è uguale” (uguale un par de palle) “vero cara.. piacere di sentirti”
“fabio peccato che la linea si sente male” “eh lo so cara, ma purtroppo ho una linea fatiscente, da terzo mondo, facciamo cosi, se hai un numero vodafone, ti chiamo, tanto ho infinity (beata infiniti mia! Se me fai tromba vado accenne un cero a san vodafone da ivrea…)”
“si dai segna… 349 xxx 90” (aho ma che me stai a pija per culo? Ma che cazzo de numero è? xxx 90? Aho ma nun me di che venerdi 13 porta pure bene…)
“ah che numero bislacco che hai cara…(vedi a legge quei cazzo de libri te serve ogni tanto? Mo co sta parola te casca ai piedi fabbiè! Sei un gegno!)
“ahahaha fabio… che parola simpatica hai usato…Bislacco, ahahaha”
(è fatta abbella mo so volatili pe diabetici)
drin drin (so io che simulo)
“pronto?”
“ma ciao fabio! Piacere di conoscerti sono xxxxxx”
(aho xxxxxx è pe la praivasi” nota dello scrivente)
“ciao cara! Piacere di conoscerti! Allora che si dice di bello? Come è la mia voce? È come uno dei tuoi punti? Quelli dell’uomo ideale?”
“si fabio, hai una bella voce”
“grazie…(aho e me stai solo a senti, pensa se stai qui abbella!)
cominciamo a parlare del suo e del mio lavoro, della sua e della mia vita, della sua e della mia vita sentimentale e sessuale… praticamente dopo due minuti stavamo gia parlando di piselli e fiche….
Le racconto prima le mie “fatiche” delle mie storie sentimentali e dei problemi con le donne (aho l’unico problema che c’ho io co le donne è che io me le vorrei scopa, invece manco una!).
Sai sono un uomo maturo, ho gia una certa età e sto cominciando a sentire il peso degli anni..(provo la tattica della sindrome da infermiera e volontaria). Mi chiede quanti anni ho e appena saputo delle mie trentacinque primavere, mi dice la sua età… prima figura di cacca… ha due anni meno di me…eh si perché barando non le ho detto che sono di novembre…
Primo affondo… nulla di fatto.
Comincio allora a chiedere della sua vita sentimentale, se fosse single o meno e li ha cominciato a parlare lei…
“sai fabio, come ti ho detto prima, devo avere qualche maledizione, perché il mio attuale moroso non mi soddisfa (in che senso aho), si fabio, come pensi tu, sotto quel punto di vista. Sembra quasi che abbia raggiunto la pace dei sensi (aho te li risvejo io abbella me metto pure er camice de iar). E questo mi affligge. E’ brutto per una donna non sentirsi desiderata (aho se vieni qui te faccio desidera de annattene de corsa pe quanto so infoiato) e poi soprattutto perché prima sono sempre stata abituata bene e con gli altri come minimo si faceva sesso almeno due, tre volte al giorno (addio, la mia faccia terrorizzata…faccio velocemente due calcoli… allora, mumble mumble…tre volte al giorno per sette giorni fa ventuno, ventuno volte a settimana per cinquantadue settimane fa millenovantadue… cioè millenovantadue…me vengono in mente due cose… l’eurotunnel e er treno che ce passa sotto… aho eccheccazzo… ma n’è possibbile…ecchiè? Una strana ombra mi copre il volto… e questa m’ammazza… e come faccio…aho sticazzi, armeno moro godendo… mo provamo un po’ co a tattica de quello che nun ce crede…)
Le faccio “Ma dai! Non posso crederci, dai stai esagerando… cioè, quello come si chiamava? Rocco? Nacho? Dai non è possibile! E’ normale che è finita tra di voi un anno fa… L’ hanno ricoverato d’urgenza…”
“No fabio è tutto vero! Pensa che una volta l’abbiamo fatto per dieci volte nella stessa giornata…Sai eravamo in vacanza…”
Sbianco completamente…dieci volte? E poi? L’ hanno raccorto cor cucchiaino? E chi è sto tipo?
E soprattutto ma che cojoni c’ha? Du mongorfiere? Nel mentre che pensavo a che tipo di pantaloni dovesse avere un tipo con due cojoni da mongorfiera mi dice:” Sai che la prossima settimana vengo a Roma?” Alla parola vengo, già m’era preso un corpo…e poi Roma.. aho e chi te c’ha mannato? Allora ho fatto bbene a anna in chiesa a Natale… “davvero cara? Ma allora se ti va e se ti fidi (aho se nun te fidi te vengo a cerca io abbella) potremmo andare a prendere qualcosa da bere in qualche locale…”
“fabio mi scusi un secondo? Devo andare a fare la pipì. Mi attendi?”
“Se non ti da problemi puoi anche portarmi con te (aho ma questa ha letto i racconti mia? Aho nun ce lo sa che so un patito der pissing?) “
Sorride e mi fa “Va bene tanto non vedi” Sorridiamo mentre le dico… “Ma infinity non è anche videochiamata?” Sorridiamo di nuovo, vedo che c’è complicità e simpatia reciproca…
Mentre estasiato sento il dolce rumore, e sinceramente lei stava dicendo qualcosa, ma non mi ricordo e in quel momento non me ne fregava nulla di ciò, mi viene in mente il suo soprannome…
Un nome un perché…Pissy.
Un po’ intimidita e un po’ eccitata (almeno penso) ricominciare a parlare di noi e del nostro probabile incontro.
Non è mai venuta a Roma e quindi so dove portarla e dove Roma mi aiuterà a conquistarla…
“dai se hai paura e non ti fidi, posso far venire anche un mio amico, cosi usciamo in quattro”
“dai fabio casomai ne parliamo domani che ora sono le tre e ho un pochino di sonno”
“ok pissy buonanotte”
Avrà capito che Marco me lo porto per dividere le fatiche?