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View Full Version : Agevolazioni partita IVA


FabryB
05-01-2006, 11:36
Ma ci sono agevolazioni per i giovani che aprono partita IVA?
Tipo come per il contratto di apprendistato.

twinpigs
05-01-2006, 14:22
tutoraggio agenzia entrate e paghi solo il 10% di irpef x i primi 3 anni
(+ inps ecc. che li paghi normalmente cioè cari)

tuttavia ti conviene andare da un commercialista/consulente per farti bene i conti perchè se prevedi x i primi 3 anni un reddito inferiore ad esempio a 10000 al netto di tutte le spese che prevedi (che sono detraibili senza agevolazione)... non ti conviene il regime agevolativo

perciò fatti benissimo i conti prima di aderire


Ulteriore agevolazione...
Prestito d'onore, finanziamenti a fondo perduto, ecc.
anche qui devi contattare un professionista esperto nel ramo per specificare nei dettagli cosa hai intenzione di fare e quello che prevedi su ricavi e costi

twinpigs
05-01-2006, 14:24
quanto sopra per ditta individuale ecc..

per libero professionista, lavoro autonomo bene o male vale lo stesso...

ma devi sempre contattare personalmente un professionista in carne ed ossa perchè occorre specificare ogni minimo particolare

FabryB
05-01-2006, 16:41
Grazie ma non ci sto capendo niente.
Se io apro la partita iva e mi pagano 800 euro al mese a fine anno quanto guadagno?

chris
05-01-2006, 17:50
Grazie ma non ci sto capendo niente.
Se io apro la partita iva e mi pagano 800 euro al mese a fine anno quanto guadagno?

Se apri partita iva per fare il dipendente senza garanzie e mentre il tuo pseudodatore se la spassa,t i stanno fregando.
La partita IVA non serve a quello.
Non riesci proprio ad avere un contratto decente?

[A+R]MaVro
05-01-2006, 22:10
Grazie ma non ci sto capendo niente.
Se io apro la partita iva e mi pagano 800 euro al mese a fine anno quanto guadagno?
Si ma ricorda che te ne devono dare 960 ;) 120 le devi versare come IVA. Non si può dire quando guadagni dipende dalle tue spese, non hai certo trattenute fisse come per i lavoratori dipendenti. Ricorda che con partita IVA sei soggetto a tutta una serie di adempimenti:

1) Devi tenere la contabilità e relativi registri
2) Trimestralmente devi versare l'IVA
3) Devi versare l'INPS (non c'è l'azienda che ti fa da sostituto d'imposta)
4) ecc.ecc. altre varie ed eventali che ora non mi vengono in mente.

Consiglio, vai da un commercialista.

FabryB
06-01-2006, 04:57
Dovrei fare l'agente di commercio, gli ho chiesto di farmi un contratto di apprendi stato ma mi hanno detto che avrei avuto lo stesso agevolazioni con la partita iva, ma quali?
E uno all'ufficio di orientamento mi ha detto che 800 euro al mese con la partita iva a fine anno va a finire che non guadagno gniente, è vero?
Ragazzi sono veramente preoccupato!! :help:

twinpigs
06-01-2006, 08:54
Dovrei fare l'agente di commercio, gli ho chiesto di farmi un contratto di apprendi stato ma mi hanno detto che avrei avuto lo stesso agevolazioni con la partita iva, ma quali?
E uno all'ufficio di orientamento mi ha detto che 800 euro al mese con la partita iva a fine anno va a finire che non guadagno gniente, è vero?
Ragazzi sono veramente preoccupato!! :help:
agevolazioni? forse intendeva il tutoraggio x 3 anni (niente commercialista ecc.) MA:

1) Agente di commercio -> è da pazzi aderire all'agevolazione nuova attività perchè non puoi scaricarti molte spese

2) con 800 euro NETTI di tutto al mese non ti conviene l'agevolazione (paradossalmente paghi più tasse)

3) Non aprire nessuna partita iva e digli che per i primi 4 mesi di prova (i mandanti seri li propongono inevitabilmente) lavorerai con ritenuta d'acconto... poi si vedrà

[A+R]MaVro
06-01-2006, 10:55
agevolazioni? forse intendeva il tutoraggio x 3 anni (niente commercialista ecc.) MA:

1) Agente di commercio -> è da pazzi aderire all'agevolazione nuova attività perchè non puoi scaricarti molte spese

2) con 800 euro NETTI di tutto al mese non ti conviene l'agevolazione (paradossalmente paghi più tasse)

3) Non aprire nessuna partita iva e digli che per i primi 4 mesi di prova (i mandanti seri li propongono inevitabilmente) lavorerai con ritenuta d'acconto... poi si vedrà
Come agente di commercio può scaricare il 100% dell'auto e delle spese di benzina che non è poco quindi meglio il regime ordinario di quello agevolativo.

Comunque FabryB per fare due conti fatti dire quanto di daranno all'anno e non al mese così si può fare un sommario calcolo di tasse e contributi. E se scegli questa strada contatta un commercialista visto che gli adempimenti, versamenti IVA, dichiarazione dei redditi, tenuta della contabilità in regime semplificato, ecc.ecc. sono tanti e difficilmente da solo riesci a starci dietro senza una preparazione adeguata.

P.S. Ma avrai anche le provvigioni?

FabryB
06-01-2006, 12:16
Per i primi mesi mentre farò il corso non mi mandano da solo ma con uno di loro per imparare, e mi pagano solo con lo stipendio che piano piano si spera che aumenterà, mi danno la macchina e il rimborso spese.
Speriamo che di sti 800 euro mi rimanga qualcosa, almeno per mangiare :D
Infatti mi dovrò trovare un commercialista, volevo comunque farmi un'idea prima.

twinpigs
06-01-2006, 13:53
E appunto... per i primi mesi non aprire partita iva e fatti pagare con ritenuta d'acconto ;) tanto a loro che cambia? penso che così ti daranno come fisso 666 euro netti di tutto...

però in compensi eviti di aprire partita iva, eviti il commercialista, eviti i contributi previdenziali (che mesilmente ti costano di più che 133€ in meno)...
il tutto per organizzarti le idee durante questi mesi (valutare se è il mestiere che fa per te... valutare se il prodotto del mandante è valido e quindi vendibile e di conseguenza puoi farci un bel po' di provvigioni.... ecc.)

FabryB
06-01-2006, 15:17
Ma la ritenuta d'acconto sarebbe che l'azienda trattiene il 20% del compenso lordo dalla retribuzione pattuita e lo versa al fisco a nome del lavoratore?
E in questo caso che contratto potrei chiedere che mi tuteli un pò?
Grazie mille :)

[A+R]MaVro
06-01-2006, 16:23
Ma la ritenuta d'acconto sarebbe che l'azienda trattiene il 20% del compenso lordo dalla retribuzione pattuita e lo versa al fisco a nome del lavoratore?
[quote]

[quote]E in questo caso che contratto potrei chiedere che mi tuteli un pò?
Grazie mille :)
Bhe dovresti fare una scrittura privata per prestazioni. Vedi tu che clausole ti conviene inserire.

wolf64
09-01-2006, 10:45
Per le contribuzioni INPS ti posso rimandare alla seguente pagina:
http://www.inps.it/informazioni/template/informazioni1.asp?UrlPag=contributi/commercianti.htm&ind=3

Tieni ben presente quanto riportato riguardo alla "contribuzione minima", perchè anche se hai un reddito inferiore ai 13.133 euro annui paghi comunque il minimo su quel reddito in 4 bollettini annuali, le scadenze sono riportate sempre nella pagina.
Forse hai delle agevolazioni per l'apertura dell'attività, questo te lo saprà dire meglio un commercialista.

In quanto al regime ordinario è vero che scarichi tutte le spese, ma ha anche dei costi di gestione fissi consistenti per quanto riguarda il commercialista, perciò valuta anche quello, senti bene quali sono le spese fisse del commercialista a seconda del regime fiscale che scegli.

Tieni ben presente un principio di base: il discorso di scaricare ha senso quando hai un reddito su cui scaricare, spesso la gente quando sa ceh lavori per conto tuo ti dice "compra compra.... intanto poi scarichi....", ma per comprare devi avere un reddito, anzi, mi sembra che all'apertura dell'attività non sei soggetto agli studi di settore per un anno, forse di più, informati bene anche su questo, ma stai bene attento perchè se scarichi con un reddito basso acquistando dei beni per la tua attività, potresti ricevere delle cartelle dall'agenzia delle entrate in cui ti viene richiesta la differenza di tasse tra il tuo reddito reale e il reddito che avresti dovuto avere secondo gli studi di settore (secondo questi non saresti "congruo"), e stai bene attento che non si tratta di un accertamento induttivo da parte della Guardia di Finanza, cosa di cui se sei perfettamente in regola non dovresti avere paura, ma di una situazione in cui saresti tu a dover dimostrare di non avere avuto quel reddito, perciò non facile da dimostrare.
Anche questo è un argomento che devi approfondire molto bene con un commercialista.

Infine ti consiglio di fare quanto ti dice Twinpigs, fai prima una prova per valutare se aprire l'attività, in quella prova valuta bene il reddito che potresti produrre, se non hai provvigioni, 800 euro al mese non sono niente, ipotizzando x 12 mesi sarebbero 9.600 euro all'anno, tieni presente che come agente potresti ipotizzare di dover produrre un reddito di, minimo minimo, e considerando che il mezzo te lo da l'azienda (altrimenti dovresti avere un reddito ben più alto), almeno 30.000 euro all'anno perchè ne valga la pena, perciò valuta bene.

Ah, io ho fatto quell'attività per quasi 15 anni.

FabryB
09-01-2006, 11:09
Grazie del link e della risposta, molto utili, ma non ho capito quanto sarebbe questo minimale se sono sotto i 13mila euro annui?
Che sono i studi di settore?
Ma neanche con la ritenuta d'acconto con 800 euro al mese mi potrebbe convenire?(mi cerchero un commercialista)
Domani ho una riunione con questi, e ci parlo per bene, da quello che ho capito 800 euro sono per i primi mesi(credo3), e mi dovrebbero pagare il corso, mi hanno detto che ho delle agevolazioni a questa età ma me le farò spiegare per bene.
Pensavo comunque di provarci per 6mesi e vedere le prospettive future e se mi piace il lavoro.
Ma perchè poi hai smesso?

wolf64
09-01-2006, 13:00
Grazie del link e della risposta, molto utili, ma non ho capito quanto sarebbe questo minimale se sono sotto i 13mila euro annui?
Che sono i studi di settore?
Ma neanche con la ritenuta d'acconto con 800 euro al mese mi potrebbe convenire?(mi cerchero un commercialista)
Domani ho una riunione con questi, e ci parlo per bene, da quello che ho capito 800 euro sono per i primi mesi(credo3), e mi dovrebbero pagare il corso, mi hanno detto che ho delle agevolazioni a questa età ma me le farò spiegare per bene.
Pensavo comunque di provarci per 6mesi e vedere le prospettive future e se mi piace il lavoro.
Ma perchè poi hai smesso?

Quanto ti dirò Fabry non ha assolutamente l'intenzione di demotivarti, anzi, ma però penso sia giusto che si sappiano anche i rischi, tieni presente che ho amici che fanno gli agenti di commercio e stanno piuttosto bene, perciò non c'è mai da generalizzare.

Ma a parte questa premessa, ho smesso proprio per gli studi di settore.

Questi sono uno strumento che inizialmente doveva servire a scremare una parte di contribuenti tra alcune categorie lavorative di autonomi per concentrare meglio il lavoro della GdF (Guardia di Finanza), si facevano degli studi concordati con le associazioni di categoria sulla media dei guadagni degli stessi lavoratori in base a molti fattori quali la zona geografica in cui si opera, l'età, ovviamente la tipologia del lavoro, i mezzi impiegati, eventuali dipendenti, e altre cose.
Per questo si è prodotto un vero e proprio programma, nel vero senso della parola, un software, il cui nome è Gerico, per la precisione è un programma in Java, scritto in tale linguaggio affinchè sia maggiormente portabile, in cui tu inserisci i tuoi dati, clicchi e... ecco il reddito che dovresti avere!
Questo viene giustamente definito un "reddito presunto", e infatti non è il tuo reddito reale, ma può essere discordante, se il tuo reddito è più alto non ci sono problemi, se è più basso, in termini tecnici, si dice che "non sei congruo".

Cosa succede in quel caso?
Dunque, nelle intenzioni originali degli studi di settore coloro che non erano congrui sarebbero stati passibili di un accertamento della GdF, se tale accertamento dimostrava che il reddito denunciato era motivato non ci sarebbero stati dei problemi, in caso di evasione invece scattavano le sanzioni del caso.
Ora, capisci che così interpretato, nelle sue intenzioni originali, era un buon strumento per combattere l'evasione, oserei dire ottimo!

Ma... siamo in italia, anzi, in itaGLia, così tale strumento è stato trasformato in qualcos'altro, un qualcosa che si avvicina molto al meccanismo della famigerata Minimum Tax, una trovata del governo di sinistra Amato, un'infammia a livello fiscale tale per la quale quel ministro avrebbe dovuto essere mandato a fare l'operatore ecologico (a fargliela buona).
In pratica la Minimum Tax era piuttosto semplice, si stabiliva quanto tu dovevi guadagnare e anche se guadagnavi sotto quella cifra dovevi comunque pagare su quel reddito, anche se avevi avuto delle difficoltà.
Gli studi di settore hanno assunto un carattere simile, infatti non scatta l'accertamento induttivo da parte della GdF, ma se non sei congruo ti arrivano direttamente delle cartelle da parte dell'Agenzia delle entrate competente per la tua zona, e a quel punto sei tu che devi dimostrare la tua innocenza e non lo stato a dover dimostrare la tua colpevolezza, capisci cosa intendo?
E ti assicuro che non bastano spesso anche delle motivazioni che a rigor di logica sembrano valide.

Io ho avuto due anni sfigati durante quell'attività lavorativa, nel '98 e nel '99, il primo anno lavoravo per un'azienda piccola che... non mi pagava, aveva grossi problemi finanziari e non mi pagava le provvigioni, così ho cercato altro, purtroppo però l'azienda che ho trovato dopo questa nell'anno successivo è bruciata, magazzino e uffici, tutto insomma, così nel '99, a metà anno, mi sono trovato senza mandato di colpo (ero monomandatario con questa ditta, ovvero lavoravo e potevvo lavorare solo con lei), in totale con quest'ultima ci ho rimesso 10 milioni di lire di provvigioni di allora in quanto hanno dichiarato fallimento e la causa che avevo inizialmente aperto (loro i soldi dall'assicurazione li hanno presi!) ho dovuto annullarla su consiglio del mio stesso avvocato (che poi ho dovuto ovviamente pagare!), amen.

Quei due anni non sono stato (ovviamente!) congruo agli studi di settore, alla fine del 2002 mi sono arrivate due cartelle dall'Agenzia delle entrate di Novara, mi hanno calcolato la differenza sui redditi tra quello che avevo dichiarato e quello presunto da loro, ricalcolo versamenti INPS, IVA, sanzioni e interessi sul tutto, in totale mi hanno messo fuori da pagare, oltre alle tasse già pagate in quegli anni, più di 50.000.000 (cinquanta milioni) di lire!

In quel periodo c'era in ballo il condono, la proposta era di pagare l'equivalente di 10 milioni, anche un centesimo di euro sarebbe stato rubato perchè i miei redditi dichiarati erano reali, specialmente nel secondo anno non ero riuscito a prendere dei soldi che giustamente mi spettavano a causa delle leggi italiane faragginose, oltretutto mi si veniva a chiedere le tasse su di un reddito che non ero riuscito a produrre proprio per quel motivo e non di certo per mia incapacità! Con tutto questo però se si fosse trattato di qualche centinaio di euro forse avrei accettato sapendo a cosa andavo incontro pur avendo ragione, ma più di 5000 euro (alias circa 10 milioni di lire) erano sempre troppi!

Ho rifiutato di aderire al condono, pur rischiando di pagare tutto l'importo e anche oltre, mi sono difeso da solo perchè il mio commercialista e altri che avevo consultato mi dicevano che l'unica soluzione era pagare il condono, ho puntato i piedi e dopo 6 mesi sono riuscito a farmi annullare tutti e due i procedimenti.

Per far questo ho però dovuto anche chiudere l'attività, se sei arrivato a leggere sino a qua, questa è la risposta alla tua domanda, questo è il modo in cui lo stato italiano, e il fisco in primis, aiuta coloro che lavorano onestamente, come facevo io.

Il bello di tutto questo, degli studi di settore, un po come è stata per la Minimum Tax, che se tu sei un evasore e però dichiari giusto giusto il reddito che ti è richiesto, poi sei praticamente a posto, questo ti dimostra come questo strumento, o almeno, per come è usato, penalizzi coloro che eventualmente hanno delle difficoltà nello svolgimento della propria attività e invece aiuti coloro che evadono.

Esaurita questa lunga parte sugli studi di settore e le cause della chiusura della mia attività, per quanto riguarda i contributi INPS, adesso te li somministrano come "contributo su di un minimale", io però li ricordo come bollettini fissi, alla fine era la stessa cosa Fabry, in pratica sino a quel reddito paghi quei bollettini (quantificati mi sembra di capire che siano 4000 e passa euro all'anno), oltre quel reddito devi calcolare l'aliquota di competenza, applicarla al reddito e conguagliare i versamenti con quanto hai già fatto con i "bollettini fissi".

Sul discorso dei tuoi introiti, fai bene il conto delle spese, guarda però anche la cosa in prospettiva, spessissimo un'attività autonoma bisogna guardarla in prospetiva nel tempo, non è come da dipendente che magari non ti si offre grossi avanzamenti ma da subito un tuo reddito ce l'hai, la strada del lavoro autonomo ti può dare delle soddisfazioni, ma hai anche dei rischi che il dipendente manco se li sogna nei suoi incubi, e conta sempre che in italia lo stato spesso è più un nemico piuttosto che un qualcuno che vede nella tua attività e nella tua voglia di fare una preziosa risorsa.

Io comunque parlo per le mie zone geografiche, se poi in altre zone ci sono cose tipo prestito d'onore o similari sono contento per loro, qua è come ti ho detto...

Scusa, ma che ditta è? Se vuoi dirlo, o dirmelo, anche in pvt...

FabryB
09-01-2006, 13:49
Dovrei vendere materiale elettrico per la vimar, ma vengo pagato da unagenzia che lavora per loro.
MI dispiace veramente tanto per quello che ti è successo, fa rabbia solo a leggerlo quindi posso solo immaginare in minima parte quello che hai passato.
E' utile sapere queste cose, perche sono quelle cose che è meglio imparare senza fare lo sbaglio, dico sbaglio ma non è certo colpa tua se ci sono questi leggi stupide che rovinano la vita dei lavoratori onesti

twinpigs
10-01-2006, 14:06
il problema studi di settore sono solo per i poveri cristi "poveracci"....
infatti il commercialista navigato ti dirà:
"se hai un reddito cazzuto, dichiara solo quello congruo per gli studi di settore.... il resto puoi evadere tranquillamente" ;) ;) ;) ;) :D

wolf64
10-01-2006, 14:16
il problema studi di settore sono solo per i poveri cristi "poveracci"....
infatti il commercialista navigato ti dirà:
"se hai un reddito cazzuto, dichiara solo quello congruo per gli studi di settore.... il resto puoi evadere tranquillamente" ;) ;) ;) ;) :D

Tieni presente però che nella situazione del "povero cristo poveraccio" quando hai un'attività può capitarti di finirci, per i più svariati motivi, anche solo temporaneamente, o pensi che siano tutte rose e fiori? ;)

Comunque, dicevo, temporaneamente, come è capitato a me, e non ti fa di certo piacere, il problema è che come imprenditore non pretenderesti che lo stato ti aiuta, ma nemmeno che va a pesare sulle tue difficoltà, eh! ;)

In quanto al discorso che citi, è proprio l'idiozia di come vengono usati tali studi di settore, non per come sono nati, alla fine sono uno strumento che serve più a chi evade, per stare tranquillo, e questo non è giusto in tutti i sensi, perchè se tutti pagassimo le nostre giuste tasse tutti ne pagheremmo di meno!

[A+R]MaVro
10-01-2006, 22:54
il problema studi di settore sono solo per i poveri cristi "poveracci"....
infatti il commercialista navigato ti dirà:
"se hai un reddito cazzuto, dichiara solo quello congruo per gli studi di settore.... il resto puoi evadere tranquillamente" ;) ;) ;) ;) :D
E basta con sti luoghi comuni sui commercialisti .... :rolleyes:

wolf64
11-01-2006, 10:50
MaVro']E basta con sti luoghi comuni sui commercialisti .... :rolleyes:


Aspetta.... forse la cosa riguarda in particolare certe zone d'italia!!! "......ecchessono, il più fesso che paga le tasse?????!!!!!!" (questa era diretta per Twinpigs!!! ;) :D :p :D :sofico: )

twinpigs
11-01-2006, 13:12
Aspetta.... forse la cosa riguarda in particolare certe zone d'italia!!! "......ecchessono, il più fesso che paga le tasse?????!!!!!!" (questa era diretta per Twinpigs!!! ;) :D :p :D :sofico: )
wolf avevo capito in pieno il tuo punto di vista ed infatti poco tempo fa io stesso ho evitato di aprire una nuova attività proprio perchè ero già ben conscio di queste problematiche e del fatto che gli studi di settore alla fin fine incitano all'evasione fiscale dei pesci grossi e a perseguitare chi effettivamente è onesta ma aimhè poco fortunato negli affari (che molte volte dipende da situazioni oggettive di mercato e non da proprie manchevolezze)
mettici pure la concorrenza, che erge società di persone e capitali "civetta" allo scopo di ottenere finanziamenti a fondo perduto di 100.000€ e passa


per il discorso del commercialista... essendoci la possibilità del regime agevolato...
"licenzio" uno o più "dipendenti"... questi costituiscono ditte ed usufruiscono del regime al 10%...
distribuisco il redditto della pricinpale fra le "civette" e risparmio la parte di imposte eccedente il 10% (mal che vada -13%).
Non si tratta di furbizia o altro... purtroppo sono LE LEGGI FISCALI che lo permettono :rolleyes: ;) purtroppo appunto per i pesci piccoli, onesti ed "ingenui"
E questo discorso esula dal Nord e dal Sud ;)

wolf64
13-01-2006, 14:02
wolf avevo capito in pieno il tuo punto di vista ed infatti poco tempo fa io stesso ho evitato di aprire una nuova attività proprio perchè ero già ben conscio di queste problematiche e del fatto che gli studi di settore alla fin fine incitano all'evasione fiscale dei pesci grossi e a perseguitare chi effettivamente è onesta ma aimhè poco fortunato negli affari (che molte volte dipende da situazioni oggettive di mercato e non da proprie manchevolezze)
mettici pure la concorrenza, che erge società di persone e capitali "civetta" allo scopo di ottenere finanziamenti a fondo perduto di 100.000€ e passa


per il discorso del commercialista... essendoci la possibilità del regime agevolato...
"licenzio" uno o più "dipendenti"... questi costituiscono ditte ed usufruiscono del regime al 10%...
distribuisco il redditto della pricinpale fra le "civette" e risparmio la parte di imposte eccedente il 10% (mal che vada -13%).
Non si tratta di furbizia o altro... purtroppo sono LE LEGGI FISCALI che lo permettono :rolleyes: ;) purtroppo appunto per i pesci piccoli, onesti ed "ingenui"
E questo discorso esula dal Nord e dal Sud ;)

Concordo con quanto scrivi, e comunque ho messo "1000" faccine per far capire che la mia era una frecciata, magari pungente e riguardante altre discussioni "di là", ma senza cattiveria! :)

Purtroppo alla fine, quando io mi riferisco con amarezza come ad un carrozzone riguardo a questo paese, mi rendo perfettamente conto che ci siamo su tutti, dal nord al centro al sud e alle isole, e al di là di discussioni riguardanti pregi o difetti che in tutte le regioni ci sono, condividiamo tutti le sorti di questo "carrozzone".... :boh:

Ciao :)

[A+R]MaVro
13-01-2006, 22:44
per il discorso del commercialista... essendoci la possibilità del regime agevolato...
"licenzio" uno o più "dipendenti"... questi costituiscono ditte ed usufruiscono del regime al 10%...
distribuisco il redditto della pricinpale fra le "civette" e risparmio la parte di imposte eccedente il 10% (mal che vada -13%).
Non si tratta di furbizia o altro... purtroppo sono LE LEGGI FISCALI che lo permettono :rolleyes: ;) purtroppo appunto per i pesci piccoli, onesti ed "ingenui"
E questo discorso esula dal Nord e dal Sud ;)
Appunto non si tratta di evasione, non c'è niente di male nello sfruttare al massimo la normativa per pagare meno imposte.

Sugli studi di settore non sono più aggiornatissimo nel 2004 c'era il limite di 5 mln di euro di fatturato, dopo di che venivano disapplicati quindi non credo si possa parlare di "pesci grossi" con queste cifre in ballo. Nonostante questo sono d'accordo sia con te che con wolf sul fatto che nonostante le buone intenzioni nella loro istituzione si siano rivelati poco utili per controllare l'evasione e talvolta controproducenti per le piccole imprese.

Certo è che anche se non sei congruo nessuno ti obbliga ad adeguarti e gli accertamenti si possono tranquillamente sgravare.

wolf64
14-01-2006, 12:54
MaVro']Appunto non si tratta di evasione, non c'è niente di male nello sfruttare al massimo la normativa per pagare meno imposte.

Sugli studi di settore non sono più aggiornatissimo nel 2004 c'era il limite di 5 mln di euro di fatturato, dopo di che venivano disapplicati quindi non credo si possa parlare di "pesci grossi" con queste cifre in ballo. Nonostante questo sono d'accordo sia con te che con wolf sul fatto che nonostante le buone intenzioni nella loro istituzione si siano rivelati poco utili per controllare l'evasione e talvolta controproducenti per le piccole imprese.

Certo è che anche se non sei congruo nessuno ti obbliga ad adeguarti e gli accertamenti si possono tranquillamente sgravare.

Mi sembra di capire che te ne intendi di queste cose, sei un commercialista?

Se sì, e se sei d'accordo, mi interesserebbe qualcosa di più sull'argomento, eventualmente si potrebbe aprire un thread apposito, intanto siamo perfettamente in topic in questo forum con questo argomento e penso interessi a più di un forumista.

Ti dico questo perchè, come si noterà dal mio racconto, sono rimasto molto scottato dagli studi di settore, ed è una cosa che mi ostacola tantissimo, perchè avendo 41 anni ho grossi problemi a trovare lavoro per l'età, alla fine dovrò accettare dei lavori nei quali però non posso applicare le mie esperienze lavorative e le mie capacità, cioè, non sarebbe la prima volta che mi adatto a fare lavori anche molto pesanti, sporchi, ecc, pur di lavorare, d'altra parte di soldi ce n'è bisogno e se aspetti la manna dal cielo quelli che hai finiscono, però senza pretendere chissà chè si spererebbe di trovare qualcosa almeno un minimo aderente alle proprie capacità...

Non trovando niente non ti nego che, applicando il famoso detto "se vuoi un lavoro fatto bene fattelo da solo!", mi sia tornata la tentazione di riaprire qualcosa per conto mio, anche come rappresentante, o altro, ma io in quell'esperienza con gli studi di settore non ho trovato "molto semplice" dimostrare che il loro reddito presunto non fosse quello reale, anzi, gli stessi funzionari dell'agenzia delle entrate ricordo chiaramente che ad un certo punto mi hanno detto che sì mi credevano, ma che se non gli mettevo in mano prove consistenti non avrebbero potuto far niente.

Pensavo che tra le "prove certe" ci sarebbe stato quel fatto del fallimento di quella ditta per cui lavoravo, a me sembrava una cosa consistente, avevo un monomandato, la ditta è bruciata, sono rimasto alcuni mesi senza mandato, c'è stata una causa che poi non ho vinto per la loro dichiarazione di fallimento, però... tutto questo non bastava!!!

Alla fine ho dovuto tirare in ballo dei motivi di salute, non che ne avessi avuti di particolarmente gravi in quegli anni, ma ho dovuto tirare in ballo dichiarazioni di esami che avevo fatto, terapie, ecc, e in più ho dovuto chiudere l'attività, come per dimostrare che in realtà quell'attività non mi rendeva moltissimo e che di conseguenza non era giusto il loro reddito presunto, anche se si trattava del 1998 e del 1999 e in quel momento era la fine del 2002!

Perciò scusa, ma a me sembra che se non riesci ad essere congruo puoi sì non adeguarti, cosa anche giusta, non è che devi regalare i soldi al fisco, ma se poi scattano questi procedimenti sono veramente difficilissimi da risolvere anche se hai ragione, tra l'altro io so di molti che si sono trovati nella mia situazione e alla fine hanno dovuto pagare, magari un condono, o una cifra minore, ma, attenzione, con il fatto che anche loro non avevano realmente avuto quel reddito è come se il fisco li avesse derubati!!!

Non so, dimmi tu... :boh:

[A+R]MaVro
14-01-2006, 22:06
Mi sembra di capire che te ne intendi di queste cose, sei un commercialista?

Se sì, e se sei d'accordo, mi interesserebbe qualcosa di più sull'argomento, eventualmente si potrebbe aprire un thread apposito, intanto siamo perfettamente in topic in questo forum con questo argomento e penso interessi a più di un forumista.

Ti dico questo perchè, come si noterà dal mio racconto, sono rimasto molto scottato dagli studi di settore, ed è una cosa che mi ostacola tantissimo, perchè avendo 41 anni ho grossi problemi a trovare lavoro per l'età, alla fine dovrò accettare dei lavori nei quali però non posso applicare le mie esperienze lavorative e le mie capacità, cioè, non sarebbe la prima volta che mi adatto a fare lavori anche molto pesanti, sporchi, ecc, pur di lavorare, d'altra parte di soldi ce n'è bisogno e se aspetti la manna dal cielo quelli che hai finiscono, però senza pretendere chissà chè si spererebbe di trovare qualcosa almeno un minimo aderente alle proprie capacità...

Non trovando niente non ti nego che, applicando il famoso detto "se vuoi un lavoro fatto bene fattelo da solo!", mi sia tornata la tentazione di riaprire qualcosa per conto mio, anche come rappresentante, o altro, ma io in quell'esperienza con gli studi di settore non ho trovato "molto semplice" dimostrare che il loro reddito presunto non fosse quello reale, anzi, gli stessi funzionari dell'agenzia delle entrate ricordo chiaramente che ad un certo punto mi hanno detto che sì mi credevano, ma che se non gli mettevo in mano prove consistenti non avrebbero potuto far niente.

Pensavo che tra le "prove certe" ci sarebbe stato quel fatto del fallimento di quella ditta per cui lavoravo, a me sembrava una cosa consistente, avevo un monomandato, la ditta è bruciata, sono rimasto alcuni mesi senza mandato, c'è stata una causa che poi non ho vinto per la loro dichiarazione di fallimento, però... tutto questo non bastava!!!

Alla fine ho dovuto tirare in ballo dei motivi di salute, non che ne avessi avuti di particolarmente gravi in quegli anni, ma ho dovuto tirare in ballo dichiarazioni di esami che avevo fatto, terapie, ecc, e in più ho dovuto chiudere l'attività, come per dimostrare che in realtà quell'attività non mi rendeva moltissimo e che di conseguenza non era giusto il loro reddito presunto, anche se si trattava del 1998 e del 1999 e in quel momento era la fine del 2002!

Perciò scusa, ma a me sembra che se non riesci ad essere congruo puoi sì non adeguarti, cosa anche giusta, non è che devi regalare i soldi al fisco, ma se poi scattano questi procedimenti sono veramente difficilissimi da risolvere anche se hai ragione, tra l'altro io so di molti che si sono trovati nella mia situazione e alla fine hanno dovuto pagare, magari un condono, o una cifra minore, ma, attenzione, con il fatto che anche loro non avevano realmente avuto quel reddito è come se il fisco li avesse derubati!!!

Non so, dimmi tu... :boh:
Non sono un commercialista, ma ho lavorato in uno studio per 6 mesi proprio nel periodo delle dichiarazioni dei redditi e di studi di settore ne ho compilati parecchi (2004 per il 2003). Vista la mia breve esperienza non sono mai arrivato a vedere direttamente un accertamento che poi è finito in contenzioso ma non faccio fatica a crederti: una volta che esce l'accertamento i funzionari dell'agenzia delle entrate qualcosa lo doveono "portare a casa" e spesso tocca pagare anche se ha il 100% della ragione. Mi ricordo benissimo che in studio uno dei clienti era furioso perchè gli era uscita una cartella assolutamente non dovuta ma ha dovuto pagare lo stesso circa il 30% dell'importo (mi pare 5-6 mila euro) per non incorrere in ulteriori accertamenti e grane.

Concordo assolutamente con te, questi non sono casi di imposizione fiscale sono vere e proprie rapine di stato. Purtroppo da qualche anno a questa parte è passata nell'opinione pubblia l'equazione lavoratore autonomo=evasore da stangare e questi casi, numerossissimi, non fanno notizia; gli ispettori fiscali pur di recuperare imponibile colpiscono nel mucchio.

Purtroppo gli studi di settore chechè ne dicano non servono a combattere l'evasione, servono ad assicurare un introito minimo garantito allo stato. In una situazione economica di crescita o comunque positiva sono dei buoni indicatori, in caso di crisi invece falliscono completamente il loro obiettivo poichè nonostante i molteplici parametri non tengono conto di tutta una serie di fattori: molto rozzamente comparano i costi ai ricavi e assumono che per coprire i costi ci debbano essere un tot di ricavi che calcolano utilizzando ricarichi e margini più o meno standard. Peccato che questo non sia sempre vero e che in particolari situazioni non si riescano a coprire i costi o si riducono i margini pur di riuscire a vendere; tutto questo lo studio si settore non lo recepisce e porta all'accertamento.

Venendo alla storia da te raccontata siamo ai limiti dell'assurdo, se l'azienda per cui un agente monomandatario fallisce mi devono spiegare come cavolo fa ad avere reddito. :rolleyes: