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View Full Version : [Film] The new world


trokij
23-12-2005, 22:02
Avete visto che bello il promo di "the new world"?
Non vedo l'ora che sia nelle sale, uscirà a metà gennaio... per chi non lo sapesse è l'ultimo film del misterioso regista malik, 4 film in 17anni, l'ultimo è stato la sottile linea rossa nel '98!
Il film parla dei primi esploratori ad essere sbarcati in america, e della famosa storia di pochaonthas!
L'attore protagonista sarà colin farrel, nella parte del soldato che s'innamora della bella nativa!
http://www.thenewworldmovie.com/

bombolo2
24-12-2005, 12:20
pokahontas? mo oltre al cartone animato pure sto film solita pappa ritrita ?

trokij
24-12-2005, 19:50
pokahontas? mo oltre al cartone animato pure sto film solita pappa ritrita ?
Film sulla scoperta dell'america non ce ne sono mille è :D

Lorenzaccia
24-12-2005, 23:28
Se l'autore è T.Malick, m'aspetto un altro capolavoro.

http://www.1aait.com/larovere/malickte.htm

TERRENCE MALICK: la coerenza della lentezza!
"È il regista di maggior talento della mia generazione" Michael Cimino

Padre geologo di origine libanese, madre irlandese, il cognome in arabo significa "Re", Terrence Malick (Stati Uniti, 1943) è una leggenda vivente e soltanto con tre film in trent'anni di carriera!
Mito della regia, enigmatico ed emblematico, si esprime caratterizzandosi per un auto-isolamento senza compromessi in cui non c'è spazio per interviste, serate di gala o conferenze stampa; inaspettata la comparizione al Festival di Berlino per "La sottile linea rossa". Non a caso odia la televisione considerata diseducativa e vera e propria spazzatura. La ricerca di una sua foto è un'impresa ardua tanto che, nella notte degli Oscar 1999, nel corso del filmato di presentazione delle Nominations alla regia, nella sequenza a lui dedicata non è apparsa nessuna immagine che lo ritraesse, se non la sedia della regia con dietro scritto il nome! Ricorda di lui Robert Cortes per il quale aveva riscritto il copione di "Countryman": "Non potevo comunicare direttamente con lui: dovevo chiamare un certo numero di telefono e lasciare un messaggio. Dopo di che un suo amico mi richiamava".

Laureato ad Harvard, eccentrico, poliedrico, non è solo cineasta eccezionale ma anche insegnante di filosofia, giornalista e... pure ornitologo! Ci racconta di lui Nick Nolte:"Terry cerca una verità che va al di là di tutti i preconcetti. In un certo senso cerca l'ispirazione divina. Quello che veramente vuole è che sia il film a dirgli di cosa parla veramente". Tre sole opere, una nel 1973, una nel '78, e l'ultima nel '98 (!), pare chiaro che di quel ristretto gruppo di cineasti venerati in quanto ad originalità, è senza ombra di dubbio il meno prolifico. Solo quando si è sentito pronto a raccontare una storia lo ha fatto e i produttori, fatto straordinario, glielo hanno permesso senza compromessi. La sua è una cinematografia caratterizzata da una insistente e, per certi versi, ardua narrazione, anche per la presenza di una continua ed ammaliante voce-off (voice over - voce fuori campo), espressione di un unico «io» nelle prime due pellicole mentre, nella terza, gli «io» si moltiplicano trasmettendoci in modo straordinario pensieri ma sopratutto emozioni di più personaggi; Quindi i film sono narrati non soltanto per mezzo delle immagini, del dialogo, del sonoro, ma anche e soprattutto con l'introspezione individuale dei pensieri.
Ma torniamo indietro, esordisce nella settima arte come autore dell'interessante sceneggiatura di "Per una manciata di soldi", del 1972 diretto da Stuart Rosemberg, con Lee Marvin e Paul Newman protagonista e produttore. Nel 1973 il primo film come autore, "La rabbia giovane"; è un dramma psicologico ispirato ad un fatto di cronaca, lo spettatore resta in bilico tra coinvolgimento assoluto e distacco feroce dai protagonisti, due adolescenti che si lasciano dietro, in giro per gli Stati Uniti, una scia di omicidi; per il critico Paolo Mereghetti: "L'ironia, il surrealismo sottotono, l'assoluta mancanza di retorica ne fanno uno dei film più insoliti e preziosi del cinema americano". Nel 1978 esce nelle sale "I giorni del cielo", premio per la Miglior Regia al Festival di Cannes, ma anche New York Film Critics Award, National Society of Film Critics Award e il Premio Oscar alla Fotografia (in 70 mm) a Nestor Almendros, e non a caso è stato definito il film a colori più bello visivamente parlando; ricordiamo anche la colonna sonora di Ennio Morricone. L'opera, come la precedente, è acclamata dalla critica di tutto il mondo; nella storia ancora un dramma psicologico ed una fuga.

Il cinema di Malick non somiglia a quello di nessun altro collega: i suoi personaggi, soprattutto ne "La sottile linea rossa", sono soli e sempre disperati, restano a lungo nella memoria dello spettatore, difficile il godimento dello spettacolo cinematografico, che diventa uno studio sulla cattiveria, la codardia, il coraggio e le debolezze ancestrali dell'essere umano; la narrazione e lo stile filmico, caratterizzati continuamente dalla voce fuori campo, è resa con un poetico ma decisamente inquietante tono introspettivo; la macchina da presa, a parte la cura maniacale dei dettagli, scruta con occhio affascinato una paradisiaca natura suprema e sconfinata indifferente agli avvenimenti. Le inquadrature, perfettamente strutturate, sono opportunamente eleganti e i volti degli interpreti, braccati da spietati primi piani, appaiono in tutta la loro sconvolgente realtà.

Viste le premesse, per "La sottile linea rossa" tutta Hollywood si è fatta avanti per recitarvi e a paga sindacale! Si sono offerti le maggiori star del momento: Johnny Deep, Matt Dillon, Leonardo DiCaprio, Nicholas Cage, Brad Pitt, Kevin Costner, Ethan Hawke, ma hanno invece recitato nel film: Nick Nolte, Sean Penn, Jim Caviezel, John Cusack, Ben Chaplin, Elias Koteas, Woody Harrelson e John Savage, e non solo! In piccole parti compaiono John Travolta e George Clooney; invece Mickey Rourke, Bill Pullman e Lucas Haas hanno visto scartate in fase di montaggio le sequenze in cui comparivano; infine Gary Oldman aveva una parte scrittagli su misura ed esclusa successivamente. Premiato con l'Orso d'Oro al Festival di Berlino, ha ricevuto sette Nominations all'Oscar (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Fotografia, Miglior Montaggio, Miglior Colonna Sonora originale drammatica, Miglior Sonoro, Miglior Sceneggiatura non originale) senza, incredibilmente, nessuna statuetta assegnata. Tratto da un romanzo autobiografico di cinquecento pagine di James Jones scritto nel 1962, racconta della sanguinosa conquista dell'isola di Guadalcanal avvenuta a partire dal 9 novembre 1942 da parte degli Americani contro i Giapponesi. Malick, autore non solo della regia ma anche della sceneggiatura (nelle sue prime due pellicole fu anche soggettista e per quella d'esordio pure produttore ed attore in una breve apparizione non accreditata!) ha lavorato sull'adattamento del romanzo per dieci anni; per attenersi il più fedelmente possibile al testo originale ha chiesto alla vedova di Jones il permesso anche del più piccolo cambiamento, e questa gli ha risposto: "Terry, tu hai la stessa voce di mio marito, scrivi nella sua stessa chiave musicale. Quello che tu vuoi fare è improvvisare: suona pure i tuoi riff!". Nella pellicola il regista tralascia qualsiasi luogo comune in favore di una riflessione filosofica sugli orrori della guerra che resta senza risposta pure a proiezione terminata lasciandoci in definitiva senza patria, futuro e speranza alcuna; è lo shock e l'isterismo dei soldati «essere umani indifesi» che gli preme raccontare. Per J. Hoberman il film è "enormemente ambizioso, austeramente allucinato: un film di guerra in cui la confusione del campo di battaglia è mescolata con una meditazione Emersoniana sulla natura della natura".

Il cinema di Terrence Malick è di fattura unica e straordinaria; reca un messaggio fortemente antropologico dove l'uomo «rabbioso» e desideroso di soprusi, uccide per assicurarsi il predominio, oppure, «obbligato», lo fa perché costretto dalle sue stesse regole sociali. In opposizione al pur fantastico cinema di Steven Spielberg di "Salvate il soldato Ryan" che tende al puro spettacolo, al totale e grandioso perfezionamento della macchina cinematografica, dove c'è sempre qualcuno da salvare e da riportare a casa per un messaggio di speranza finale, nel cinema di Malick de "La sottile linea rossa", il punto focale della narrazione è nelle crudeltà ma soprattutto nelle incongruenze che guidano l'assurda ferocia dell'essere umano, nella perdità di qualsiasi dignità dove nulla si salva e nessuna speranza sopravvive. Lo spettatore è costretto ad una sorta di travaglio interiore che inibisce il "godimento" dello spettacolo cinematografico stesso. Il cineasta costruisce una regia imponente, visionaria e soprattutto insontenibile in quanto a forza narrativa.

Terrence Malick: tre film in trent'anni... la coerente lentezza!



Filmografia:

"Lanton Mills", cortometraggio, 1969;
"La rabbia giovane", titolo originale "Badlands", 1973;
"I giorni del cielo", titolo originale "Days of Heaven", 1978;
"La sottile linea rossa - ogni uomo combatte la sua guerra", titolo originale "The Thin Red Line", 1998;
"The New World", 2005.


Solo Sceneggiatura:

"Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!", titolo originale "Dirty Harry" di Don Siegel, non accreditato, 1971;
"Deadhead Miles" di Vernon Zimmerman, 1972;
"Per una manciata di soldi", titolo originale "Pocket Money" di Stuart Rosemberg, 1972;
"The Gravy Train" di Jack Starrett, 1974.

trokij
25-12-2005, 00:39
Si è lui ;)
A vedere il promo certe immagini mi hanno stregato, non vedo l'ora che esca! :)

lightwave3d
17-01-2006, 19:35
Vorrei andare a vedere questo film..qualcuno l'ha visto e sà dirmi com'è??
Ciaoooo :D

etzocri
17-01-2006, 19:41
io ho letto dei commenti negativi su 35mm.it , dicono sia troppo lento e noioso
però considerando il regista mi incuriosisce un bel po :)

uvz
18-01-2006, 00:02
Dire che è lento è fargli un complimento.
Pochi dialoghi. Dei pensieri dei protagonisti "fuori schermo".
Te lo sconsiglio vivamente.
Tutta una tecnica che non ho per niente apprezzato.

L'attrice Joe Inscoe, Pocahotaas, è quella che compariva in una pubblicità anni fa: una ragazza che si tiene per mano ad un ragazzo su una scogliera, e dopo qualche sorriso si buttano in acqua. E' lei?

alex10
18-01-2006, 09:08
Dire che è lento è fargli un complimento.
Pochi dialoghi. Dei pensieri dei protagonisti "fuori schermo".
Te lo sconsiglio vivamente.
Tutta una tecnica che non ho per niente apprezzato.

L'attrice Joe Inscoe, Pocahotaas, è quella che compariva in una pubblicità anni fa: una ragazza che si tiene per mano ad un ragazzo su una scogliera, e dopo qualche sorriso si buttano in acqua. E' lei?

Direi di no .....

Q'Orianka Kilcher .... Pocahontas

Joe Inscoe è un uomo ..... :D :D

Gremo
23-01-2006, 17:08
ma no si sopporta proprio :mad:
Belle riprese, ma mezzo film sull'amore dei due...
non mi ha convito per niente, all'intervallo volevo andare via, secondo tempo un pò migliore...
in ogni caso 7 eurI buttati... :(

MaBru
23-01-2006, 20:34
Che cosa non ti ha soddisfatto?

momo-racing
23-01-2006, 21:48
per curiosità, hai avuto modo di vedere, a suo tempo, anche "la sottilea linea rossa"? di tale film che ne pensi?

Snipy
23-01-2006, 21:59
A me è piaciuto molto, peccato il finale di merda -.-

MaBru
23-01-2006, 22:05
per curiosità, hai avuto modo di vedere, a suo tempo, anche "la sottilea linea rossa"? di tale film che ne pensi?
Stai chiedendo a me oppure all'autore del 3d?

Beelzebub
24-01-2006, 13:28
A me sto film ha fatto letteralmente cagare... dire che è soporifero è dir poco... i dialoghi inesistenti, il susseguirsi degli avvenimenti senza un filo logico, la musica ipnotizzante, i pensieri deliranti e sconnessi di lei... se al tutto aggiungiamo una lunghezza estenuante e del tutto ingiustificata (il secondo tempo sembra fatto in fretta e furia rispetto al primo) ne esce un film per masochisti...

Voto:2 :mad:

sider
24-01-2006, 14:53
per curiosità, hai avuto modo di vedere, a suo tempo, anche "la sottilea linea rossa"? di tale film che ne pensi?
Mi è piaciuto molto, così come anche il primo film del regista, "la rabbia giovane" (badlands)

Van Helsing
13-08-2006, 23:36
Non mi è piaciuto assolutamente :(
Lento, lentissimo .
Un film basato sulle immagini, incorniciate dalle riflessioni mielose dei due protagonisti che per la maggior parte del tempo si tengono x mano.

La colonna sonora non mi ha convinto per nulla, anzi certe musiche le ho trovate davvero fastidiose.

Anche la prova di Colin Farrell (attore che stimo) non è stata all' altezza della sua bravura, l' ho trovato un po' spaesato ed ha recitato con un' unica espressione( quella accigliata).

Peccato, avrei preferito un po' più di profondità nei dialoghi e meno carrellate di paesaggi, belle ma vuote.

funky80
14-09-2006, 08:06
Rispolvero questo thread, dopo aver scoperto la sua esistenza. Io questo film l'ho adorato, le sequenze di immagini sono semplicemente sublimi e anche la storia mi è piaciuta molto. l'amore tra i due protagonisti è trattato in modo profondo e mai banale. A chi dice che i dialoghi sono pochi faccio notare come anche nella vita reale uno sguardo possa dire più di tante parole, specialmente tra due soggetti con così ampie diversità di cultura e impossibilità di comunicare diversamente. Anche il finale mi è piaciuto molto la contrapposizione tra:

colin farrel che prima dice non sono l'uomo che hai conosciuto e lo dimostra e lei che al marito dice: sei un uomo migliore di quanto credessi

sintetizza i rapporti tra loro.

Van Helsing
14-09-2006, 08:53
Rispolvero questo thread, dopo aver scoperto la sua esistenza. Io questo film l'ho adorato, le sequenze di immagini sono semplicemente sublimi e anche la storia mi è piaciuta molto. l'amore tra i due protagonisti è trattato in modo profondo e mai banale. A chi dice che i dialoghi sono pochi faccio notare come anche nella vita reale uno sguardo possa dire più di tante parole, specialmente tra due soggetti con così ampie diversità di cultura e impossibilità di comunicare diversamente. Anche il finale mi è piaciuto molto la contrapposizione tra:

colin farrel che prima dice non sono l'uomo che hai conosciuto e lo dimostra e lei che al marito dice: sei un uomo migliore di quanto credessi

sintetizza i rapporti tra loro.

Hai ragione, ma in un film i momenti privi di dialogo andrebbero un po' sintetizzati :) IMHO

funky80
14-09-2006, 12:53
dipende dalla sensibiltà personale, io ho trovato questo film lento, ma nel modo giusto, cioè lento perchè la storia richiede questo ritmo. E comunque mi è passato da dio, due ore non sono esagerate e non rimuoverei nessuna parte. Capisco però che per alcuni possa essere diversamente, questione di gusti :)

Swisström
14-09-2006, 12:59
OMG il regista di "la sottile linea rossa" :doh:


l'unico film di guerra... su cui mi sono addormentato 3 volte... :muro:

Van Helsing
14-09-2006, 13:03
dipende dalla sensibiltà personale, io ho trovato questo film lento, ma nel modo giusto, cioè lento perchè la storia richiede questo ritmo. E comunque mi è passato da dio, due ore non sono esagerate e non rimuoverei nessuna parte. Capisco però che per alcuni possa essere diversamente, questione di gusti :)
Certo ed è bello quando si scambiano pareri in questo modo, rispettando le altrui idee :)

Fabiaccio
14-09-2006, 13:10
non l'ho visto, ma secondo me se è un film tratto dalla conquista dell'America (di quello si tratta, no? :stordita: ) non andrei mai al cinema o in videoteca a noleggiarlo aspettandomi un film iper-veloce in stile Vin Disel :fagiano:
Poi ripeto: non l'ho visto (magari se lo passeranno in tv ci darò un occhio) ma io la vedo così ;)

Van Helsing
14-09-2006, 13:17
non l'ho visto, ma secondo me se è un film tratto dalla conquista dell'America (di quello si tratta, no? :stordita: ) non andrei mai al cinema o in videoteca a noleggiarlo aspettandomi un film iper-veloce in stile Vin Disel :fagiano:
Poi ripeto: non l'ho visto (magari se lo passeranno in tv ci darò un occhio) ma io la vedo così ;)
Logico :D

funky80
14-09-2006, 13:44
Certo ed è bello quando si scambiano pareri in questo modo, rispettando le altrui idee :)

Quello sempre e comunque, in qualsiasi ambito. poi talvolta a qualcuno si "chiude la vena nel cervello", ma capita di più in politica che discutendo di cinema

OMG il regista di "la sottile linea rossa"


l'unico film di guerra... su cui mi sono addormentato 3 volte...

Appunto: gusti.La sottile linea rossa, insieme al giorno più lungo, sono i due film di guerra più belli che io abbia mai visto.
C'è anche da dire che il primo è un film sulla natura umana, come tutti i film di malik, e l'ambientazione è solo un contorno.

funky80
14-09-2006, 14:08
Preciso anche che io, avendo adorato la sottile linea rossa, sapevo cosa aspettarmi da malik, quindi ho scelto la serata giusta per vedere new world. Secondo mè va guardato con attenzione e concentrazione per essere apprezzato in pieno. in più documentarsi un poco male non fà, l'associazione con le musiche, per esempio, è sutdiata in funzione della storia :

....Sulle solenni, magiche note che aprono in “crescendo” la prima scena dell’Oro del Reno wagneriano, la macchina da presa fluttua letteralmente sullo specchio delle acque che riflettono, come fugaci apparizioni, i volti/corpi felici degli indigeni (le tre figlie del Reno a guardia dell’oro), per poi posarsi, con una splendida panoramica, senza stacchi, sulle minacciose sagome delle navi inglesi (Alberico, il Nibelungo nano che guarda con avida cupidigia al “nuovo mondo” dell’incanto, al prezioso metallo del “potere” che ha il colore del sole)......

http://www.cinemaplus.it/leggi-recensione.asp?id=1526

jpjcssource
14-09-2006, 20:09
Buon regista, ma rallenta troppo il film con i dialoghi fuori campo, un vero peccato, i suoi film hanno trame sempre interessanti, ma per i miei gusti li rovina terribilmente con la lentezza.

In questo caso la lentezza si sentiva meno visto il tipo di film, ma nella "Sottile linea rossa" che è un film di guerra per me era assolutamente massacrante. IMHO in un film di guerra la trama deve incedere in maniera decisa. :)

funky80
15-09-2006, 08:00
Buon regista, ma rallenta troppo il film con i dialoghi fuori campo, un vero peccato, i suoi film hanno trame sempre interessanti, ma per i miei gusti li rovina terribilmente con la lentezza.

In questo caso la lentezza si sentiva meno visto il tipo di film, ma nella "Sottile linea rossa" che è un film di guerra per me era assolutamente massacrante. IMHO in un film di guerra la trama deve incedere in maniera decisa. :)

Il fatto è che malik usa le sue ambientazione come meraviglioso sfondo per le vicende che intende illustrare, per questo, sebbene lo si possa classificare come tale, ritengo la sottile linea rossa non un film di guerram, ma prevalentemente un film sull'uomo in guerra

jpjcssource
15-09-2006, 08:44
Il fatto è che malik usa le sue ambientazione come meraviglioso sfondo per le vicende che intende illustrare, per questo, sebbene lo si possa classificare come tale, ritengo la sottile linea rossa non un film di guerram, ma prevalentemente un film sull'uomo in guerra

Vero, hai detto proprio bene ;)

Darkel83
15-09-2006, 16:08
La sottile linea rossa fa veramente schifo, colin farrel è unod ei peggiori attori di hollywood, la storia non mi interessa per nulla...
quindi nn credo lo guarderò mai