Ewigen
23-12-2005, 19:28
ZAMBIA 23/12/2005 16.27
MANCANO CIBO E SOLDI, DIMEZZATE RAZIONI A PROFUGHI
Dal 1 gennaio saranno dimezzate le razioni di cibo destinate a quasi 100.000 rifugiati (angolani e congolesi) in Zambia. Lo ha fatto sapere il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam), precisando che a causa di una grave “mancanza di cibo e di aiuti” dal primo giorno del 2006 la quota di viveri distribuita agli 82.000 profughi dovrà essere ridotta per poter far fronte alle necessità dei mesi successivi. Non è la prima volta che il Pam in Zambia è costretto a prendere misure di questo tipo, una decisione analoga venne presa alla fine dello scorso anno. Come in quel caso, sia il governo zambiano che l’agenzia dell’Onu hanno lanciato un appello congiunto per la raccolta di quasi 9 milioni di dollari da destinare all’acquisto di beni e cibo. Ma l’emergenza cibo non riguarda solo i profughi sparsi nei campi in giro per il paese, ma anche gli stessi zambiani. Il governo di Lusaka, proprio nelle ultime ore, ha fatto sapere di aver prolungato il programma di importazione di mais di altri tre mesi, in modo da raccogliere scorte sufficienti a garantire la sussistenza dei circa 1 milione e 700.000 persone considerati a rischio fame. Lo scorso novembre, lo Zambia ha dichiarato lo stato di “crisi alimentare nazionale”.
MANCANO CIBO E SOLDI, DIMEZZATE RAZIONI A PROFUGHI
Dal 1 gennaio saranno dimezzate le razioni di cibo destinate a quasi 100.000 rifugiati (angolani e congolesi) in Zambia. Lo ha fatto sapere il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam), precisando che a causa di una grave “mancanza di cibo e di aiuti” dal primo giorno del 2006 la quota di viveri distribuita agli 82.000 profughi dovrà essere ridotta per poter far fronte alle necessità dei mesi successivi. Non è la prima volta che il Pam in Zambia è costretto a prendere misure di questo tipo, una decisione analoga venne presa alla fine dello scorso anno. Come in quel caso, sia il governo zambiano che l’agenzia dell’Onu hanno lanciato un appello congiunto per la raccolta di quasi 9 milioni di dollari da destinare all’acquisto di beni e cibo. Ma l’emergenza cibo non riguarda solo i profughi sparsi nei campi in giro per il paese, ma anche gli stessi zambiani. Il governo di Lusaka, proprio nelle ultime ore, ha fatto sapere di aver prolungato il programma di importazione di mais di altri tre mesi, in modo da raccogliere scorte sufficienti a garantire la sussistenza dei circa 1 milione e 700.000 persone considerati a rischio fame. Lo scorso novembre, lo Zambia ha dichiarato lo stato di “crisi alimentare nazionale”.