Ewigen
23-12-2005, 19:10
PERÙ 23/12/2005 17.23
SENDERO LUMINOSO PROCLAMA LA “GUERRA POPOLARE”
(PIME)Attraverso un comunicato diffuso nelle ultime ore, il gruppo guerrigliero ‘Sendero Luminoso’ ha chiamato il Perú alla “guerra popolare”, invitando i cittadini a boicottare le elezioni generali dell’anno prossimo. Nel documento il gruppo ribelle invita i peruviani a “respingere il circo elettorale che serve per collocare nuovi proscritti e delinquenti in giacca e cravatta, vedettes e tutta questa colossale spazzatura che vuole rubare e trafficare in nome di una presunta democrazia”. Lo slogan dei guerriglieri, che all’inizio della settimana in un’imboscata hanno ucciso otto poliziotti, è quindi: “Elezioni, no! Guerra popolare, sì! Boicottare, non votare”. La reazione del governo a questa nuova offensiva del gruppo guerrigliero che si credeva ormai estinto si è concretizzata, per ora, nella proclamazione dello stato d’emergenza in sei province del Paese e in un viaggio del ministro dell’Interno Rómulo Pizarro Tomaio nella zona di Aucayacu – Tingo María, dove sono caduti vittime dell’imboscata gli otto poliziotti e altrettanti sono rimasti feriti. “Il mio omaggio più sentito va ai familiari dei poliziotti caduti. Gli otto agenti sono degli eroi” ha detto il ministro nel corso della visita.
SENDERO LUMINOSO PROCLAMA LA “GUERRA POPOLARE”
(PIME)Attraverso un comunicato diffuso nelle ultime ore, il gruppo guerrigliero ‘Sendero Luminoso’ ha chiamato il Perú alla “guerra popolare”, invitando i cittadini a boicottare le elezioni generali dell’anno prossimo. Nel documento il gruppo ribelle invita i peruviani a “respingere il circo elettorale che serve per collocare nuovi proscritti e delinquenti in giacca e cravatta, vedettes e tutta questa colossale spazzatura che vuole rubare e trafficare in nome di una presunta democrazia”. Lo slogan dei guerriglieri, che all’inizio della settimana in un’imboscata hanno ucciso otto poliziotti, è quindi: “Elezioni, no! Guerra popolare, sì! Boicottare, non votare”. La reazione del governo a questa nuova offensiva del gruppo guerrigliero che si credeva ormai estinto si è concretizzata, per ora, nella proclamazione dello stato d’emergenza in sei province del Paese e in un viaggio del ministro dell’Interno Rómulo Pizarro Tomaio nella zona di Aucayacu – Tingo María, dove sono caduti vittime dell’imboscata gli otto poliziotti e altrettanti sono rimasti feriti. “Il mio omaggio più sentito va ai familiari dei poliziotti caduti. Gli otto agenti sono degli eroi” ha detto il ministro nel corso della visita.