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View Full Version : Authority TLC apre inchiesta sull'incompatibilità di Meocci (direttore generale RAI)


Adric
21-12-2005, 11:51
Authority TLC apre inchiesta sull'incompatibilità di Meocci

Mercoledì, 21 dicembre 2005

Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di avviare un procedimento nei confronti della Rai e del suo direttore generale Alfredo Meocci sulla questione della sua possibile incompatibilità

Il Consiglio dell'Autorità - spiega una nota dell'organismo di garanzia - "in adesione al parere del Consiglio di Stato, ha riconosciuto la propria competenza, da esercitarsi anche d'ufficio, in materia di incompatibilità degli ex componenti dell'Autorità".
"I Dipartimenti Vigilanza e Controllo e Garanzie e Contenzioso dell'Autorità - si legge ancora nella nota - a norma di regolamento, hanno aperto il relativo procedimento nei confronti della Rai e del suo direttore generale Alfredo Meocci"

La legge 481 del '95 stabilisce che ''per almeno quattro anni dalla cessazione dell'incarico i componenti delle Autorità non possono intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione o di impiego con le imprese operanti nei settori di competenza". Prima di diventare, nell'agosto scorso, direttore generale di Viale Mazzini, Meocci è stato commissario della stessa Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni: precedentemente era stato già dipendente Rai, in aspettativa per diventare appunto componente dell'Authority.

In un parere sollecitato dalla stesso organismo di garanzia, il Consiglio di Stato ha stabilito che doveva essere l'Authority a verificare la possibile incompatibilità tra il ritorno di Meocci in Rai e la sua precedente carica di commissario. I giudici di Palazzo Spada hanno anche deciso che l'avvio del procedimento poteva avvenire "d'ufficio, ove sia stata acquisita notizia di fatti dai quali possa presumersi l'inosservanza della norma sanzionata" e che la procedura prevede una "formale contestazione degli addebiti ai soggetti esposti alla sanzione" e "un contraddittorio" con la possibile l'applicazione "delle procedure sanzionatorie "previste dallo statuto dell' Autorità.

A questo punto, i dipartimenti competenti dell'Autorità acquisiranno gli atti e i documenti che hanno portato alla nomina di Meocci: se esistono i presupposti si passerà alla contestazione, indirizzata alla Rai e allo stesso dg, che potranno inviare le loro osservazioni e controdeduzioni all'Authority.

Le risultanze istruttorie saranno poi sottoposte alla decisione finale del Consiglio. E' difficile una previsione sui tempi: è ragionevole pensare che per arrivare all'eventuale pronuncia finale siano necessari un paio di mesi.

In caso di accertata incompatibilità, Meocci rischia di decadere dalla carica di dg e di ricevere una multa fra 25 mila e 250 mila euro; la Rai è invece passibile di una sanzione pecuniaria da un minimo di 150 mila euro ad un massimo di 100 milioni. (ANSA).
(megachip.info)

Adric
21-12-2005, 18:24
RAI/ GIULIETTI: MEOCCI STA PAGANDO MESSA IN ONDA DI CELENTANO?

"Alfredo Meocci paga l'aver mandato in onda Cementano e l'aver proposto il ritorno in vide di Santoro?" Lo dice a Radio Radicale il capogruppo Ds in commissione di vigilanza Rai Giuseppe Giulietti commentando l'apertura del procedimento sulla incompatibilità del direttore generale della Rai da parte dell'Autorità sulle Tlc.

"Se ci sono elementi di incompatibilità - spiega Giulietti -l'Authority fa bene ad aprire il caso Meocci, e fa bene a decidere senza tener conto di opportunità ed opportunismi politici. Si riunisca senza ascoltare nessuno, non si faccia ascoltare da un torbido clima che si è creato intorno a questa vicenda. Il centro destra ha prima voluto Meocci, ha detto ai quattro venti che non era incompatibile, io invece pensavo

diversamente, all'improvviso adesso lo stesso centro destra vuole cacciarlo . C'è qualcosa di molto torbido in questa vicenda. Io mi auguro che l'Authority decida secondo le regole, ma mi auguro che la politica faccia emergere il marcio che c'è. Trovo strabiliante che Berlusconi abbia voluto nominare direttore Mocci

senza avere certezze su questo tema della incompatibilità. Qualora l'Autorità dovesse dichiarare incompatibile Meocci sarebbe uno schiaffone sulla faccia di Berlusconi, dei berluscones, di chi non ha voluto fare le verifiche, forse per avere un direttore generale debole, forse si attendevano qualcosa da Mocci. Ho la sensazione che a Mocci stia accadendo

quello che è accaduto a Cattaneo, cacciato dalla Rai non per aver tagliato la testa ad autori e giornalisti ma perché ha toccato i diritti sportivi e gli interessi del partito azienda. Meocci è arrivato salutato dalle fanfare, uomo della destra pure lui, Meocci però ha mandato in onda Celentano, e vorrebbe rimandare in onda Santoro. Evidentemente è scattata la vendetta politica che
viene da destra. In ogni caso, qualora Meocci dovesse decadere perché incompatibile con la legge e non perché la destra sta facendo dossier contro di lui, io ricordo a tutti che il Cda aveva fatto una terna con lo stesso Meocci, Leone e Minoli.
Immagino che il gruppo dirigente della Rai - conclude Giulietti - sceglierà uno di questi due validissimi professionisti. Se così non dovesse essere noi saremmo in presenza di qualcosa di molto torbido ed evidentemente c'è qualcuno in sede politica e istituzionale che sta spingendo per avere un direttore generale ancora più amico nelle ultime settimane di campagna elettorale".
(arrticolo21)