easyand
20-12-2005, 19:09
ROMA - Il comando della missione Isaf in Afghanistan conferma: "Quello contro i militari italiani č stato un attentato kamikaze". Lo ha detto all' Ansa il portavoce della missione Nato, il tenente colonnello Riccardo Cristoni.
"Un' autovettura si č avvicinata ad uno dei veicoli su cui viaggiavano i militari italiani ed č esplosa", ha detto Cristoni, secondo il quale non risulta siano arrivate ancora rivendicazioni.
"Non sappiano esattamente contro chi sia stato rivolto l'attentato - ha detto l'ufficiale - ma č un dato di fatto che episodi di questo tipo, contro le forze di Isaf, si sono verificati negli ultimi mesi in diverse parti dell' Afghanistan".
Secondo la ricostruzione del portavoce di Isaf, l'attentato si č verificato alle 10:50 ora locale lungo la strada tra l'aeroporto e la cittā di Herat. I militari italiani si trovavano a bordo di due veicoli civili in dotazione al team di ricostruzione provinciale. Durante il tragitto, una vettura si č avvicinata ad uno dei due mezzi ed é esplosa.
"Una tecnica che solo negli ultimi mesi č stata adottata in Afghanistan", sottolinea il tenente colonnello Cristoni, ipotizzando anche che gli attentatori possano essere "venuti da fuori". Ma si tratta soltanto di ipotesi, le indagini sono appena cominciate.
Sul luogo dell'attentato (in cui č rimasto coinvolto un solo mezzo) si sono immediatamente recati gli stessi militari Isaf e le forze di sicurezza afgane, che hanno isolato l'area. I tre militari italiani sono stati subito trasportati all'ospedale militare da campo di Herat dove sono stati medicati. Anche Cristoni conferma che hanno riportato solo lievi ferite, provocate dalle schegge dei finestrini dell'automezzo e che le loro condizioni sono "molto buone".
Sulla matrice dell'attentato, in attesa di una rivendicazione certa, il portavoce di Isaf non si sbilancia: "Herat č sempre stata un'area tranquilla, ma non č escluso che questa azione possa essere ricollegata ad altre simili avvenute in altri luoghi del Paese. Stiamo verificando".
ANSA
"Un' autovettura si č avvicinata ad uno dei veicoli su cui viaggiavano i militari italiani ed č esplosa", ha detto Cristoni, secondo il quale non risulta siano arrivate ancora rivendicazioni.
"Non sappiano esattamente contro chi sia stato rivolto l'attentato - ha detto l'ufficiale - ma č un dato di fatto che episodi di questo tipo, contro le forze di Isaf, si sono verificati negli ultimi mesi in diverse parti dell' Afghanistan".
Secondo la ricostruzione del portavoce di Isaf, l'attentato si č verificato alle 10:50 ora locale lungo la strada tra l'aeroporto e la cittā di Herat. I militari italiani si trovavano a bordo di due veicoli civili in dotazione al team di ricostruzione provinciale. Durante il tragitto, una vettura si č avvicinata ad uno dei due mezzi ed é esplosa.
"Una tecnica che solo negli ultimi mesi č stata adottata in Afghanistan", sottolinea il tenente colonnello Cristoni, ipotizzando anche che gli attentatori possano essere "venuti da fuori". Ma si tratta soltanto di ipotesi, le indagini sono appena cominciate.
Sul luogo dell'attentato (in cui č rimasto coinvolto un solo mezzo) si sono immediatamente recati gli stessi militari Isaf e le forze di sicurezza afgane, che hanno isolato l'area. I tre militari italiani sono stati subito trasportati all'ospedale militare da campo di Herat dove sono stati medicati. Anche Cristoni conferma che hanno riportato solo lievi ferite, provocate dalle schegge dei finestrini dell'automezzo e che le loro condizioni sono "molto buone".
Sulla matrice dell'attentato, in attesa di una rivendicazione certa, il portavoce di Isaf non si sbilancia: "Herat č sempre stata un'area tranquilla, ma non č escluso che questa azione possa essere ricollegata ad altre simili avvenute in altri luoghi del Paese. Stiamo verificando".
ANSA