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View Full Version : Bilancio Ue: Vince la mediazione di Angela Merkel. Italia convitato di pietra


Adric
19-12-2005, 22:06
Bilancio Ue: Vince la mediazione di Angela Merkel. Italia convitato di pietra

Sabato, 17 dicembre
Appunti
Doveva iniziare alle 9 del mattino. E' iniziata all'1 e un quarto della notte successiva la riunione plenaria conclusiva del Consiglio Ue sul bilancio poliennale comunitario. Ed ha vinto l'ultima arrivata: la cancelliere tedesca Angela Merkel ha lanciato la mediazione conclusiva a metà del pomeriggio, per rompere lo stallo nel quale gli inglesi si erano cacciati isolandosi dal resto dell'Europa. La sua proposta ha impiegato ore prima di imporsi. Da subito sposata dal presidente francese Jacques Chirac, con gli inglesi che hanno cercato di renderla per loro accettabile, prima di cedere nel cuore della notte.

Gli italiani l'hanno avversata, poi hanno mascherato la delusione affermando che, a fronte di un aumento delle spesa complessiva, aumentano anche le risorse, 1,9 miliardi in più (divisi in 1,4 miliardi ai fondi di coesione e 0,5 ai fondi rurali). Ma il risultato conferma il nostro isolamento in Europa dove non abbiamo ormai più sponde.

Per valutare il miglioramento italiano bisogna tenere presente che gli spagnoli (che incidono sul Pil dell'eurozona per il 10,9% contro il 17,5% di apporto italiano) hanno ottenuto nella trattativa finale 2 miliardi in più, soldi che destineranno interamente alla ricerca ed allo sviluppo. Le nostre cife hanno permesso comunque al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed al ministro degli Esteri Gianfranco Fini di affrontare i giornalisti all'uscita dal palazzo europeo, intorno alle 3 di notte, con il sorriso sulle labbra. L'Europa non avrebbe potuto sopportare un altro fallimento, hanno detto all'unisono.

"Credo che il risultato ci volesse davvero. Viste le distanze iniziale, possiamo essere molto soddisfatti", ha detto Berlusconi. Nella trattativa polacchi (il popolo numericamente più grande e più forte degli ultimi arrivati) e spagnoli hanno cercato di fare da muro. Ma quando sono cadute le loro resistenze, l'Inghilterra si è ritrovata sola ed ha dovuto accettare il taglio del famoso "rebate" (lo sconto concesso ai tempi di Margaret Thatcher al Paese che meno partecipa dei benefici concessi dalla ricca torta agricola, il 40% del bilancio comunitario) più oneroso richiesto dagli altri Paesi: 10,5 miliardi di euro per anno nei sette anni (2007-2013) del bilancio poliennale (contro gli 8 miliardi che avevano offerto all'apertura del vertice).

La Merkel ha vinto rialzando l'asticella del bilancio: in sette anni esso è di 862,3 miliardi (pari all'1,045% del Pil europeo, "la cifra globale è quella della quale l'Europa aveva bisogno", ha detto Berlusconi), molti di più degli 849,3 (pari all'1,3% del Pil) che avevano proposto gli inglesi. La proposta della Merkel riporta il bilancio europeo vicino alla proposta iniziale che era stata fatta dalla presidenza lussemburghese. E' stata anche decisa una clausola di revisione del bilancio da attuarsi nel 2008-2009. Resta da dire dell'Italia.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva detto giovedì che non siamo più succubi di Germania e Francia (l'asse che torna rafforzato dopo questo vertice). Ma in queste settimane il premier si è giocato quel poco di amicizia che aveva trovato oltre Manica. Soprattutto le giornate di Bruxelles hanno visto solo tre grandi dialogare con insistenza: Gran Bretagna, Francia e Germania. Così "l'ottimo risultato" rivendicato dai leader italiani suona in controtendenza rispetto ad una risultato politico deludente.

Una delusione politica che si cerca di mascherare con i numeri: il saldo netto, secondo le stesse fonti, dell'Italia passerebbe con il nuovo bilancio dall'attuale 0,351% al prossimo 0,347%, sicuramente più vicino al vecchio che a quello 0,34% indicato da Berlusconi fino a ieri pomeriggio come la linea del Piave. Chirac ha mantenuto la posizione più oltranzista. Blair ha salvato (pagando duramente) una presidenza il cui bilancio resta comunque fallimentare. La Germania si è presentata sulla scena con il suo volto nuovo, ha dimostrato di sapere sfruttare l'effetto novità, si è dimostrata all'altezza della situazione.

L'Italia non è nemmeno capofila delle seconde linee, contenta del suo splendido isolamento. La foto di apertura del vertice, quella foto alla quale Berlusconi è arrivato in ritardo e ne è rimasto escluso, resta l'immagine per noi più tristemente realistica del vertice conclusivo della presidenza inglese. Il vertice del nuovo bilancio comunitario a 25 Stati. Ma è un'Europa davvero difficile da gestire, questa.
(canisciolti.info)