View Full Version : Primi passi concreti nell'informatica quantistica
Redazione di Hardware Upg
19-12-2005, 11:10
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/cpu/16020.html
Alcuni ricercatori hanno realizzato il primo chip quantistico in una struttura integrata. Si tratta di un passo importante in questo campo, ma la strada per il computer quantistico è ancora lunga
Click sul link per visualizzare la notizia.
^Robbie^
19-12-2005, 11:16
Non c'ho capito na mazza :D
DevilsAdvocate
19-12-2005, 11:18
Ommioddio questo sconvolgerebbe tutta l'elettronica cosi' come la conosciamo noi.
Non e' difficile fare "voli pindarici" con l'immaginazione verso chip dalle prestazioni
sbalorditive (direi anche "definitive", visto che sarebbe piuttosto difficile
migliorare il processo tecnologico "atomico" con qualsiasi tipo di fisica finora
applicata/applicabile).
Certo e' che se questa tecnologia andasse in porto, chi ne possedesse il brevetto
sarebbe l'indiscusso dominatore del mercato.....
goldorak
19-12-2005, 11:33
Certo e' che se questa tecnologia andasse in porto, chi ne possedesse il brevetto
sarebbe l'indiscusso dominatore del mercato.....
Non e' cosi' immediate la cosa, certo e' che dovranno passare dei decenni prima che una tale tecnologia venga resa disponibile in ambito civile.
Le prime applicazioni saranno sicuramente nel campo della difesa e degli armamenti.
JohnPetrucci
19-12-2005, 11:39
Non e' cosi' immediate la cosa, certo e' che dovranno passare dei decenni prima che una tale tecnologia venga resa disponibile in ambito civile.
Le prime applicazioni saranno sicuramente nel campo della difesa e degli armamenti.
Mi hai preceduto.
Quoto e sottoscrivo. ;)
magilvia
19-12-2005, 11:40
Le prime applicazioni saranno sicuramente nel campo della difesa e degli armamenti.
Si infatti e come al solito.
Io farei i salti di gioia se potessi programmare su uno di questi futuri "mostri" :D
.....del mondo.......volevi dire.....
walk on
ttt
NoPlaceToHide
19-12-2005, 11:46
a perchè voi ci avete qualcosa? :D
DevilsAdvocate
19-12-2005, 11:51
.....del mondo.......volevi dire.....
walk on
ttt
Nain, nain! Per Tifentare patrone ti monto non bastaren incretibilen potenzen elaboratifen!
Serfire sofware capace ti sfruttarla realmenten per qualcosen ti utile! Serfire fero kodice
di IA che lafori per concetti e non per simulazionen di neuroni,serfire librerie per calcoli
statistichen afanzati riunite tutte insiemen e non difisen in differenten softwaren proprietari...
Serfire qualcosen in piu' da fare elaborare a questen supercomputer tifersen da solitarien!
:sofico: :Prrr:
goldorak
19-12-2005, 11:51
Io farei i salti di gioia se potessi programmare su uno di questi futuri "mostri" :D
Magari la Nntendo fa il colpo grosso :
Un tetris penta-iperdimensionale su un gameboy quantistico :sofico:
a quando una Geforce 12400X GTQ ( Q = quantic ) con 3 Gb di DDR7 ?
ovviamente da mettere in SLI...
DevilsAdvocate
19-12-2005, 11:53
a perchè voi ci avete qualcosa? :D
Capito? Suppongo qualche pezzo qua e la', dopo aver studiato microelettronica....
(ovviamente comprendere la meccanica quantistica nel suo insieme e' meno probabile
che tradurre correttamente le profezie dell'oracolo di Delfi o di Nostradamus)
zerothehero
19-12-2005, 11:55
non ho capito na mazza..ma mi fido di questi processori quantistici.. :D
Cmq con i processori quantistici ho sentito che sarebbe relativamente semplice con il brute forcing scardinare qualsiasi protezione basata sui numeri primi..
E' vero o è una sciocchezza?
Silver_1982
19-12-2005, 11:59
Avevo letto un articolo sui quantum bit in un numero di focus della primavera del 2002, e ricordo che sottolineavano le potenzialità di indirizzamento di un quantum bit, ad esempio se adesso con :
2bit => 4 indirizzi logici
4bit => 16 indirizzi logici
8bit==> 256 indirizzi logici
16bit => 65536 indirizzi logici ==> 65KB
32bit => 4.294.967.296 indirizzi logici => 4GB
64bit => 18.446.744.074.000.000.000 indirizzi logici => 16.777.216 TB
con il quantum bit (Qbit) avremo :
2Qbit => 9 indirizzi logici
4Qbit => 81 indirizzi logici
8Qbit => 6.561 indirizzi logici => 6,41 KB
16Qbit => 43.046.721 indirizzi logici => 41,05 MB
32Qbit => 1.853.020.188.900.000 indirizzi logici => 1.685,31 TB
64Qbit => 3,4336838203 *10^30 =>3.122.917.242.200.000.000 TB
...non male ehehhe;)
questo perchè ogni bit può avere tre stati...giusto?
Sei sicuro che sia:16Qbit => 43.046.721 indirizzi logici => 41,05 MB
Le prime applicazioni dovrebbero esssere in ambito militare legato alla crittografia.
Ho letto che esistono gia' oggi algoritmi per computer quantistici capaci di decodificare in tempi umani le cifrature tipo PGP e compagnia.
Fino ad oggi mancava solo l'hardware su cui far girare tali programmi.
Silver_1982
19-12-2005, 12:16
questo perchè ogni bit può avere tre stati...giusto?
si proprio per quello!
Silver_1982
19-12-2005, 12:22
Sei sicuro che sia:16Qbit => 43.046.721 indirizzi logici => 41,05 MB
....no quello è giusto, erano i 16bit che erano sbagliati....ehhehe :)
Sammy.73
19-12-2005, 12:24
la domanda definitiva è:
ci si può giocare a Battlefield 2? :D
Come Robbie,... Non ho capito propio nu c@**o
Benvenuti nell'era di Terminator.
Il T1000 è pronto a servirvi.
X SILVER_1982
se ogni bit può avere 3 "stati" la scala dovrebbe essere basata sulla elevazione a potenza di 3....
ovvero
2 QBIT = 16 indirizzi logici (e non 9)
e così via ....
o sbaglio ??
Per il resto neppure io ho "capito 'na mazza"!!
Kristall85
19-12-2005, 12:51
X il momento mi sembra 1 cosa + da NASA ke da komuni "mortali"!!!!
Kmq il prossimo passo d questa tecnologia + ke 1 Geforce 12400 GTQ mi sembra il TELETRASPORTO!!!!
Ciao................... :D
Kristall85
19-12-2005, 12:53
X SILVER_1982
se ogni bit può avere 3 "stati" la scala dovrebbe essere basata sulla elevazione a potenza di 3....
ovvero
2 QBIT = 16 indirizzi logici (e non 9)
e così via ....
o sbaglio ??
Per il resto neppure io ho "capito 'na mazza"!!
Semmai 8 indirizzi logici e nn 16!!!( 2^3=8!!!)....
DevilsAdvocate
19-12-2005, 13:01
no no la formula corretta dei numeri rappresentabili e' <base> ^ <numero di cifre>
cioe', se la base diventa 3 e non piu' 2,
2QBIT= 9 indirizzi (3^2)
3QBIT= 27 indirizzi (3^3)
4QBIT= 81 indirizzi (3^4)
Un po di tempo fa mi interessai a questa nuova frontiera dell'elettroinfofisica (coniato io! piace? :D ), e lessi qualcosa in merito. Ovviamente non ci capisco una mazza ma di fatto riesco ad afferrare l'importanza "dell'imprigionamento facile".
http://www.di.unipi.it/~dipierro/Didattica/QC05/LezioniQC-05.pdf
Pdf moolto interessante, incasinato ma interessante (materiale universitario, come si evince dal link), ovviamente serve una buona base di analisi e, manco a dirlo, di algebra lineare :) (taanta algebra lineare e fortunatamente ho appena finito di studiarla ghgh). Anche se siamo comuni mortali e poco adatti a simili argomenti, ogni tanto fa bene leggere qualcosa di sconvolgente per la mente.
Edit : Giusto per incasinare la mente :
L'interpetazione di un qbit secondo la sfera di Bloch (dal pdf di cui sopra) tenderebbe ad associare ad un qbit infiniti stati, visto che i punti su una sfera sono infiniti. Inoltre si denota lo stato di un qbit attraverso un vettore di un sottospazio di C2, ovviamente sottospazio infinito... da dove escono i 3 stati di cui parlate?
Altra cosa : sapere in un preciso istante lo stato esatto di un qbit, conoscere insomma le sue ampiezze (prime 3 pagine del pdf) è impossibile, al massimo si può dedurre lo stato 1 o 0, a seconda del "peso" delle ampiezze, all'incirca come un normale bit... di nuovo quindi da dove escono i 3 stati di cui parlate?
danyroma80
19-12-2005, 13:15
con questi super processori si pone anche il problema del trasporto dei dati.
Dovremo scordarci gli attuali bus fatti di piste di rame e piattine perchè questi hanno delle limitazioni di banda che costituirebbero il collo di bottiglia per questi futuri processori.
La soluzione per questi problemi si sta già studiando e credo venga già utilizzata in ambito militare, ossia collegamenti di tipo ottico tra le varie componenti di un circuito.
Non temete windows "Q" riuscirà a trasformare la nostra tigre quantica in un bel micio inoffensivo.
Darkgift
19-12-2005, 13:20
Ciao ragazzi volevo solo informarvi che sono stato rapito dagli ufo............ma immagino che la notizia adesso non vi colpisca più di tanto !!!! :sofico: :D :sofico:
Che F.E.A.R. riesca a fare piú di 100 fps? :D
X Kristall 85
Brutta cosa la fretta....
Ho scritto una ... "vaccata"
Bye
Kristall85
19-12-2005, 13:25
no no la formula corretta dei numeri rappresentabili e' <base> ^ <numero di cifre>
cioe', se la base diventa 3 e non piu' 2,
2QBIT= 9 indirizzi (3^2)
3QBIT= 27 indirizzi (3^3)
4QBIT= 81 indirizzi (3^4)
Grazie 1000!!! Ora ho capito.....
No xkè i conti nn mi tornavano.....
Ciao ;)
Michelangelo_C
19-12-2005, 13:26
Ma gli stati quantici non erano molti di più di tre? Mi pare che un orbitale fosse descritto da 4 numeri: N, L, M, S. S sarebbe lo spin e può assumere solo due valori in modo indipendente, mentre N rappresenterebbe il livello energetico (quantizzato) dell'orbitale considerato. L e M sono due numeri legati a N e ora non ricordo bene cosa rappresentino. Comunque se queste trappole quantiche contengono un atomo, esso non ha mica tre stati soli, mi pare che ne abbia molti di più! Ma forse essendo uno ione le cose sono un po' diverse, se infatti questo atomo non avesse affatto elettroni (quindi orbitali) tutto questo discorso dei numeri quantici non significherebbe nulla.
Qualcuno che lo sa, come chi ha letto focus, può dire a grandi linee da cosa sono rappresentati questi tre stati dei Qbit?
Pistolpete
19-12-2005, 13:27
Nain, nain! Per Tifentare patrone ti monto non bastaren incretibilen potenzen elaboratifen!
Serfire sofware capace ti sfruttarla realmenten per qualcosen ti utile! Serfire fero kodice
di IA che lafori per concetti e non per simulazionen di neuroni,serfire librerie per calcoli
statistichen afanzati riunite tutte insiemen e non difisen in differenten softwaren proprietari...
Serfire qualcosen in piu' da fare elaborare a questen supercomputer tifersen da solitarien!
:sofico: :Prrr:
AHAHAHAHAHAH!
Troppo ridere! :D
Ma gli stati quantici non erano molti di più di tre? Mi pare che un orbitale fosse descritto da 4 numeri: N, L, M, S. S sarebbe lo spin e può assumere solo due valori in modo indipendente, mentre N rappresenterebbe il livello energetico (quantizzato) dell'orbitale considerato. L e M sono due numeri legati a N e ora non ricordo bene cosa rappresentino. Comunque se queste trappole quantiche contengono un atomo, esso non ha mica tre stati soli, mi pare che ne abbia molti di più! Ma forse essendo uno ione le cose sono un po' diverse, se infatti questo atomo non avesse affatto elettroni (quindi orbitali) tutto questo discorso dei numeri quantici non significherebbe nulla.
Qualcuno che lo sa, come chi ha letto focus, può dire a grandi linee da cosa sono rappresentati questi tre stati dei Qbit?
Ecco, più o meno quello che dico io (ma io lo dico con meno robe strane nel mezzo ghgh), dai compendi dell'uni si evince che gli stati di un qbit possono essere o due (caso semplice) o infiniti ... il numero 3 da dove esce?
X Michelangelo C.
tanto di cappello!!
O..... stai millantando??
Comunque personalmente continuo a non capirci "'na mazza"!!
Nain, nain! Per Tifentare patrone ti monto non bastaren incretibilen potenzen elaboratifen!
Serfire sofware capace ti sfruttarla realmenten per qualcosen ti utile! Serfire fero kodice
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statistichen afanzati riunite tutte insiemen e non difisen in differenten softwaren proprietari...
Serfire qualcosen in piu' da fare elaborare a questen supercomputer tifersen da solitarien!
:sofico: :Prrr:
:asd: concordo assolutamente fantastico :D
goldorak
19-12-2005, 13:37
Ecco, più o meno quello che dico io (ma io lo dico con meno robe strane nel mezzo ghgh), dai compendi dell'uni si evince che gli stati di un qbit possono essere o due (caso semplice) o infiniti ... il numero 3 da dove esce?
In verita' gli stati di un qbit sono un'infinita', e' solo nel momento della misurazione (per esempio determinare il valore di un qbit) che abbiamo due possibili valori 0 o 1 con le rispettive probabilita' p1 e p2.
"Lo spazio degli stati generato da un sistema di n qubits ha dimensione 2^n : ogni vettore normalizzato in questo spazio rappresenta un possibile stato computazionale, che chiameremo registro quantistico a n qubits. Questa crescita esponenziale nel numero dei qubits delle dimensioni dello spazio degli stati suggerisce la potenziale capacita di un computer quantistico di elaborare informazioni ad una velocita esponenzialmente sup eriore a quella di un computer classico. Si noti che per n = 200 si ottiene un numero che piu grande del numero di atomi nell’universo."
Cioè? praticamente dimensione 2^n significa che una base dello spazio degli stati ha 2^n elementi (nei vettori con un po dialgebra lineare fila tutto)... una qualsiasi combinazione lineari degli elementi di questa base costituisce un elemento dello spazio degli stati, quindi uno stato a sua volta... un vettore normalizzato è un vettore che diviso per la sua norma (norma indotta dal prodotto interno definito nello spazio) non cambia di risultato... cioè ha norma uguale a 1.
"ogni vettore normalizzato in questo spazio rappresenta un possibile stato computazionale"
Ogni vettore, con un procedimento semplice, è normalizzabile, quindi ogni vettore normalizzato dello spazio vettoriale generato dalla base con 2^n elmenti è un possibile stato computazionale... praticamente gli stati sono super super infiniti, ma tanto :P
Edit : provo un esempio, chi ne sa mi dica se sbaglio.
2 qbit
una base dello spazio degli stati ha 4 elementi... se rappresentiamo uno stato come un vettore, e lo spazio lo intendiamo "spazio vettoriale" allora una base potrebbe essere la base canonica epsilon 4 ... vettori coordinati a 4 coordinate (come sul pdf). Ora, si diceva che si può misurare lo stato di un qbit ricevendo come misurazione o 1 o 0, con una precisione data in modo apocalittico (:p) dalle sue ampiezze, con due qbit quindi si può ottenere uno stato di {1,0}^2 (00,01,10,11 ... praticamente cambia nulla rispetto ai bit normali) ... di fatto però lo stato dei due qbit è uno stato rappresentabile come un vettore combinazione lineare della base... cioè infiniti... alla fine questa "infinità" di stati a cosa serve dal lato pratico?
goldorak
19-12-2005, 13:54
@ sari :
Stai confondendo la dimensione di uno spazio vettoriale con il numero di stati in cui puo' trovarsi un qbit.
Per esempio un qbit e' un elemento di uno spazio vettoriale (di Hilbert) di dimensione 2 il che' vuol dire che ogni qbit si puo' esprimere come combinazione lineare di 2 vettori di base.
Cio' nonostante, il numero di stati di un qbit e' infinito |q> = a|0>+b|1> dove a^2+b^2=1 (a,b numeri complessi). |q> e' di dimensione 2, ma ci sono infiniti stati determinati dalla relazione a^2+b^2=1 che corrispondono a q.
x TUTTI
Sono annichilito di fronte a tanto "sapere"!!
Scusate l'ironia ma (fermo restando il rispetto per tutti) quanto sin qui letto mi sembra più opera di "copia-incolla" da qualche ricerca sul web che non frutto di profonda conoscenza della materia.
Sarà certamente la mia ignoranza (a tal riguardo) ma non colgo da parte di alcuno lo sforzo/il tentativo di rendere "elementare" una materia così ostica (divulgazione alla "Piero Angela" per capirci).
Tutti laureati in fisica quantistica??
Edddaiiiiiiiii !!
Cye
ops .... sta' tastiera la butto!
Bye (ovviamente)
goldorak
19-12-2005, 14:01
x TUTTI
Sono annichilito di fronte a tanto "sapere"!!
Scusate l'ironia ma (fermo restando il rispetto per tutti) quanto sin qui letto mi sembra più opera di "copia-incolla" da qualche ricerca sul web che non frutto di profonda conoscenza della materia.
Sarà certamente la mia ignoranza (a tal riguardo) ma non colgo da parte di alcuno lo sforzo/il tentativo di rendere "elementare" una materia così ostica (divulgazione alla "Piero Angela" per capirci).
Tutti laureati in fisica quantistica??
Edddaiiiiiiiii !!
Cye
Beh, ci sono delle persone che hanno studiato la meccanica quantistica come parte delle loro bagaglio universitario.
Poi capire il quantum computing uno volta che uno ha imparato la meccanica quantistica e' un gioco da ragazzi :sofico:
@ sari :
Stai confondendo la dimensione di uno spazio vettoriale con il numero di stati in cui puo' trovarsi un qbit.
Per esempio un qbit e' un elemento di uno spazio vettoriale (di Hilbert) di dimensione 2 il che' vuol dire che ogni qbit si puo' esprimere come combinazione lineare di 2 vettori di base.
Cio' nonostante, il numero di stati di un qbit e' infinito |q> = a|0>+b|1> dove a^2+b^2=1 (a,b numeri complessi). |q> e' di dimensione 2, ma ci sono infiniti stati determinati dalla relazione a^2+b^2=1 che corrispondono a q.
Be è quello che ho detto io o no? lo stato reale è una combinazione lineare degli stati che compongono la base (detto male, e molto da algebra lineare)... ho editato e aggiunto un pezzo se vuoi leggerlo e dirmi se canno a pensarla così :)
Edit : Continuo ad editare scusate, ma l'argomento è difficile ed interessante... io penso ad un qbit come ad un vettore a due coordinate... le due coordinate sono le ampiezze... questo mi permette quindi di vedere due qbit come un vettore a 4 coordinate, le cui 4 coordinate rappresentano le ampiezze dei due qbit... cioè gli scalari della combinazione lineare rispetto alla base canonica.
x TUTTI
Sono annichilito di fronte a tanto "sapere"!!
Scusate l'ironia ma (fermo restando il rispetto per tutti) quanto sin qui letto mi sembra più opera di "copia-incolla" da qualche ricerca sul web che non frutto di profonda conoscenza della materia.
Sarà certamente la mia ignoranza (a tal riguardo) ma non colgo da parte di alcuno lo sforzo/il tentativo di rendere "elementare" una materia così ostica (divulgazione alla "Piero Angela" per capirci).
Tutti laureati in fisica quantistica??
Edddaiiiiiiiii !!
Cye
Se hai studiato algebra lineare (e l'hai magari fresca in testa come me) alla fine non è difficile comprendere di cosa si sta parlando. Stiamo solo cercando di capire quanti valori assume un qbit, e a quanto sembra sono due (0 e 1) proprio come un bit, ma solo quando si tenta di "leggerlo", in realta un qbit assume infiniti stati rappresentabili come un vettore con due coordinate, a e b, con a e b numeri complessi la cui somma è 1 ... a e b sono anche dette ampiezze e dal loro rapporto si può evincere la probabilità che dalla lettura del qbit esca 1 o 0... almeno così sembra :)
RedDrake
19-12-2005, 14:11
x sari
sono proprio curioso di leggere il pdf,
http://www.hwupgrade.it/news/cpu/16020-20.html#commenti
mi sembra abbastanza dettagliato
goldorak
19-12-2005, 14:17
Edit : provo un esempio, chi ne sa mi dica se sbaglio.
2 qbit
una base dello spazio degli stati ha 4 elementi... se rappresentiamo uno stato come un vettore, e lo spazio lo intendiamo "spazio vettoriale" allora una base potrebbe essere la base canonica epsilon 4 ... vettori coordinati a 4 coordinate (come sul pdf).
Esatto, un qbit non e' altro che un vettore di uno spazio vettoriale di dimensione 2. Questo e' il motivo percui i registri di n qbit (registro quantistico) hanno dimesione 2^n (e' la dimesione dello spazio vettoriale degli stati che mi rappresentano il registro di n qbits).
Ora, si diceva che si può misurare lo stato di un qbit ricevendo come misurazione o 1 o 0, con una precisione data in modo apocalittico (:p) dalle sue ampiezze, con due qbit quindi si può ottenere uno stato di {1,0}^2 (00,01,10,11 ... praticamente cambia nulla rispetto ai bit normali) ... di fatto però lo stato dei due qbit è uno stato rappresentabile come un vettore combinazione lineare della base... cioè infiniti... alla fine questa "infinità" di stati a cosa serve dal lato pratico?
No, lo stato di 2qbit e' un vettore di uno spazio vettoriale di dimensione 2^2 = 4, non e' uno spazio vettoriale di dimensione infinita.
L'infiinita' di stati di un qbit (o di piu' qbit) servono perche' consento di memorizzare contemporaneamente tutti i passi di una computazione.
Il che in termini pratici vuol dire che un algoritmi che impiega tempo esponenziale su un computer normale (modellizato da una macchina di turing deterministica) su un computer quantistico impiega un tempo polinomiale e quindi sono risolvibili in tempi umani.
X Sari e Goldorak
Beh ragazzi tanto di cappello!!!
Tutto ciò non fa certo parte del mio bagalio culturale e quindi sono in palese difficoltà'!
Per altro insisto nel sostenere che il modo più ovvio per dimostrare di avere padronanza della materia è quello di spiegarla "con parole semplici". Il che non è!
Comunque altro non posso fare che farmi carico dei miei limiti.
Bye
No, lo stato di 2qbit e' un vettore di uno spazio vettoriale di dimensione 2^2 = 4, non e' uno spazio vettoriale di dimensione infinita.
Probabilmente mi sono spiegato male io, comunque intendevo proprio quello che hai detto :p
L'infiinita' di stati di un qbit (o di piu' qbit) servono perche' consento di memorizzare contemporaneamente tutti i passi di una computazione.
Il che in termini pratici vuol dire che un algoritmi che impiega tempo esponenziale su un computer normale (modellizato da una macchina di turing deterministica) su un computer quantistico impiega un tempo polinomiale e quindi sono risolvibili in tempi umani.
Mhm, praticamente i calcoli vengono eseguiti all'oscuro (senza essere visti o letti e quindi "rovinati"), utilizzando la grande varietà di stati di un qbit... alla fine si legge il risultato in termini di 1 o 0. Sembra filare la cosa, ma non sembra per nulla semplice dal lato informatico... cioè, ogni algoritmo dovrà essere specificatamente creato per la computazione quantistica? Carino.
1) la foto di einstein con la fisica quantistica non c'entra nulla :O
2) queste notizie mi annichilano :stordita: (battutaccia da ingegnere)
goldorak
19-12-2005, 14:30
Mhm, praticamente i calcoli vengono eseguiti all'oscuro (senza essere visti o letti e quindi "rovinati"), utilizzando la grande varietà di stati di un qbit... alla fine si legge il risultato in termini di 1 o 0. Sembra filare la cosa, ma non sembra per nulla semplice dal lato informatico... cioè, ogni algoritmo dovrà essere specificatamente creato per la computazione quantistica? Carino.
Esatto, i passi intermedi della computazione avvengono "all'oscuro", e' solo nello stato finale che i qbit contiene tutti i possibili risultati, ed e' li che viene fatto l'operazione di misurazione da cui escono i 2^n possibili valori per un registri a n qbit, oppure i 2 valori per 1 qbit etc...
Esatto anche questo, gli algoritmi vanno passatemi il termine "quantizzati" per sfruttare a fondo i circuiti quantistici.
X Sari e Goldorak
Beh ragazzi tanto di cappello!!!
Tutto ciò non fa certo parte del mio bagalio culturale e quindi sono in palese difficoltà'!
Per altro insisto nel sostenere che il modo più ovvio per dimostrare di avere padronanza della materia è quello di spiegarla "con parole semplici". Il che non è!
Comunque altro non posso fare che farmi carico dei miei limiti.
Bye
Adesso che l'ho capita all'incirca bene la spiego in termini semplici senza algebra... ci provo.
con 2 bit rappresenti 2^2 valori (stati)... cioè 00 - 01 - 10 - 11
con 2 qbit puoi leggere 2^2 valori (stati)... cioè 00 - 01 - 10 - 11
cosa cambia dalle due cose?
Con i bit, anche senza intervento (cioè senza che qualcuno vada a leggere il valore), il valore è 0 oppure 1, con i qbit senza intervento il valore è rappresentabile come un vettore a due coordinate complesse
| a |
| b |
con a+b = 1
quando però si tenta di leggere questo valore (stato) ecco che scatta la meccanica quantistica con le sue strane manie e invece di leggere il vettore e quindi i valori di a e b, si legge un 1 o uno 0 a seconda di quanto sia grande a oppure b.
ad esempio a = 0.50, b = 0.50 - ho esattamente un 50% di possibilità di leggere 1 e un 50% di possibilità di leggere 0 ... bel casino insomma.
La lettura del qbit implica anche uno spiacevole inconveniente... se lo leggi lo rovini.
quanti vettori del tipo
| a |
| b |
con a+b = 1 esistono? ovviamente infiniti. Quindi un qbit può assumere infiniti stati (valori), ma qualsiasi sia lo stato, quest'ultimo sarà trasformato in 0 oppure 1 quando si cercherà di leggerlo...
In algebra lineare un vettore può essere scritto come combinazione di altri vettori, precisamente (non sto quì a spiegare il perchè o non finisco più :p) 2 nel caso di un vettore a 2 coordinate... ad esempio il vettore
| a |
| b |
è uguale a
a * C + b * D con C uguale a :
| 1 |
| 0 |
e D uguale a
| 0 |
| 1 |
C e D sono i due vettori della base e l'operazione è detta "combinazione lineare"... in questo caso la base canonica, quella principale e più semplice, e il motivo è presto detto :
la moltiplicazione di un vettore per un numero (scalare), cioè il prodotto scalare, si esegue moltiplicando le sue coordinate per il numero, la somma di due vettori si esegue banalmente come somma delle cordinate, in sostanza il prodotto sopra da il vettore
| 0 + (a*1) |
| (b*1) + 0 |
che è esattamente
| a |
| b |
quindi un qbit può assumere infiniti stati ( può rappresentare un vettore a,b qualsiasi ), e questi stati sono tutti esprimibili come una combinazione lineare di 2^1 (numero di qbit) vettori, cioè 2. In ogni caso, cioè con 1 o 10000 qbits gli stati che si possono rappresentare sono infiniti.
gli stati rappresentabili da 2 qbits saranno quindi ottenibili come combinazione lineare della base canonica con 2^2 elementi, cioè 4. Questa base è :
| 1 | | 0 | | 0 | | 0 |
| 0 | | 1 | | 0 | | 0 |
| 0 | | 0 | | 1 | | 0 |
| 0 | | 0 | | 0 | | 1 |
e i vettori sono tutti del tipo
| a |
| b |
| c |
| d |
con a+b = 1 e c+d = 1 (quà non sono sicurissimo)
prima si aveva solo a e b, ora con due qbits si hanno due nuove "ampiezze", cioè c e d. I calcoli e le proprietà rimangono quelle spiegate prima.
Altra cosa (un mio dubbio):
Teoricamente a+b è la norma 1 del vettore
| a |
| b |
quindi fila tutto col discorso dello stato rappresentabile come vettore "normalizzato", di fatti un vettore normalizzato ha norma = 1, probabilmente sullo spazio vettoriale in oggetto è definita la norma 1, ma quà è tutta una mia supposizione...
... dopo questa digressione sui concetti di algebra lineare, la domanda è : cosa serve sta roba? ad esempio se io leggo solo in precisi momenti, dopo che il mio circuito quantistico avrà eseguito i calcoli per risolvere l'algoritmo, ho la possibilità di velocizzare enormemente l'esecuzione, infatti sfruttando la multitudine di stati di un qbit si potranno scrivere algoritmi super veloci e super ottimizzati per il calcolo quantistico...
Se ho scritto castronerie pace :)
Esatto, i passi intermedi della computazione avvengono "all'oscuro", e' solo nello stato finale che i qbit contiene tutti i possibili risultati, ed e' li che viene fatto l'operazione di misurazione da cui escono i 2^n possibili valori per un registri a n qbit, oppure i 2 valori per 1 qbit etc...
Esatto anche questo, gli algoritmi vanno passatemi il termine "quantizzati" per sfruttare a fondo i circuiti quantistici.
Ecco praticamente alla fine tutto ricade sulla gobba del povero programmatore ghgh.
pistolino
19-12-2005, 14:53
Una info per favore :D
facendo calcoli approssimativi, sapete dirmi quanta potenza di calcolo hanno questi processori quantistici rispetto al mio preistorico P4 2.66Ghz? Così, giusto per farmi un'idea
e a quanti mhz andranno questi mostri? si comincerà a usare il Thz (terahertz) come unità di misura? :eek:
:help: :)
x SARI
Sinceri (e non ironici) complimenti e grazie per lo sforzo ma Ti confesso che .... mi sono perso (eppure con i numeri ho discreta dimestichezza dato che sono analista finanziario).
Consentimi di dirTi che nel prodigarti nello sforzo di chiarire continui ad usare termini non alla portata di tutti.
Comunque grazie.
Trovo infine "elementare" ma intelligente l'interrogativo di Pistolino:
tutto ciò ci proietterebbe in avanti di quanto? Duplicarebbe, decuplicherebbe, centuplicherebbe le potenzialità di calcolo??
Bye
x SARI
Sinceri (e non ironici) complimenti e grazie per lo sforzo ma Ti confesso che .... mi sono perso (eppure con i numeri ho discreta dimestichezza dato che sono analista finanziario).
Consentimi di dirTi che nel prodigarti nello sforzo di chiarire continui ad usare termini non alla portata di tutti.
Comunque grazie.
Trovo infine "elementare" ma intelligente l'interrogativo di Pistolino:
tutto ciò ci proietterebbe in avanti di quanto? Duplicarebbe, decuplicherebbe, centuplicherebbe le potenzialità di calcolo??
Bye
Grazie dei complimenti, più di così però non riesco, infondo non sono un professore, ma sono solo uno studente di info che ha peccato la discussione dove serve algebra lineare dopo un esame di algebra lineare :p
Riguardo all'interrogativo... di fatti tutto ricade sulla capacità che avranno gli scienziati e gli esperti in materia nello sfruttare le potenzialità dell'algebra quantistica... cioè nello creare algoritmi come diceva goldorak "quantizzati".
Ad esempio, nel pdf che ho letto, si fa già qualche esempio di algoritmi (precisamente un algoritmo di ricerca) ottimizzato per futuribili macchine quantistiche.
Bisogna ricordare comunque, che per ora hanno "solo" trovato un modo per ricreare l'"universo quantistico", fondamentale per eseguire calcoli quantistici, in modo relativamente semplice. Un modo abbastanza adatto ai metodi di produzione odierni... in sostanza siamo al transistor di terza generazione, e alla teorizzazione delle "porte logiche quantistiche", l'equivalente di NOT, OR, AND, XOR e compagnia per l'elettronica che tutti bene o male conosciamo.
Siamo ancora lontani dall'avere una "cpu" ;)
Lieutenant
19-12-2005, 15:21
Con questi computer quantistici, dotati di una potenza elaborativa inimmaginabile, algoritmi come RSA verranno letteramente polverizzati.
Nuove potenzialità... ma anche nuovi enormi problemi.
Il futuro promette di essere molto interessante.
goldorak
19-12-2005, 15:26
x SARI
Comunque grazie.
Trovo infine "elementare" ma intelligente l'interrogativo di Pistolino:
tutto ciò ci proietterebbe in avanti di quanto? Duplicarebbe, decuplicherebbe, centuplicherebbe le potenzialità di calcolo??
Bye
No, le potenzialita' di calcolo verrebbero portati in avanti in maniera esponenziale.
E' questa la grande rivoluzione.
Trasformerebbe problemi che oggi sono intrattabili (per esempio la ricerca in fattori primi di un numero arbitrariamente grande) in un problema trattabile.
O piu' in generale problemi che richiedono tempi di calcolo esponenziali verebbero trasformati in problemi che sono risolvibili in tempo polinomiale (ovvero in un tempo finito).
Una info per favore :D
facendo calcoli approssimativi, sapete dirmi quanta potenza di calcolo hanno questi processori quantistici rispetto al mio preistorico P4 2.66Ghz? Così, giusto per farmi un'idea
e a quanti mhz andranno questi mostri? si comincerà a usare il Thz (terahertz) come unità di misura? :eek:
:help: :)
Non so minimamente come funziona una porta logica quantistica, quindi non so nemmeno se sfrutterà la frequenza come le porte logiche odierne... dubito comunque. Solo questa cosa
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_EPR
potrebbe farti comprendere quanto sia lento il tuo procio in paragone ad un futuribile processore quantistico... la parola "azione istantanea a distanza" dice tutto :P
x Chilea
Spiegare con parole semplici la meccanica quantistica è un utopia.
Per capire bene di cosa si stà parlando ci vogliono delle conoscenze di matematica e fisica che vanno ben oltre al bagaglio culturale della persona media.
Non è un caso che i corsi di QM siano trattati all'università.
Quindi spiegare la meccanica quantistica in modo che la capisca anche un bambino è impossibile. (Einstein disse una cosa simile per la relatività)
Per quanto riguarda l'interrogativo di quanto questa tecnologia possa portare avanti l'informatica, beh... se un domani ci fosse un computer quantico perfettamente funzionante, allora potremmo prendere le nostre carte di credito e bruciarle.
Alla base dell'rsa, l'algoritmo di criptazione usato nelle transazioni economiche, c'è l'impossibilità di fattorizzare un numero enorme in un tempo accettabile (diciamo che con gli algoritmi di adesso ci si mette un tempo pari all'età dell'universo).
Un algoritmo quantico ( che gira un una macchina quantica ovviamente), ci impegherebbe un tempo accettabile.
E' spiegato da cani, ma basti sapere che entreremmo in un altro mondo dell'informatica.
goldorak
19-12-2005, 15:29
Con questi computer quantistici, dotati di una potenza elaborativa inimmaginabile, algoritmi come RSA verranno letteramente polverizzati.
Nuove potenzialità... ma anche nuovi enormi problemi.
Il futuro promette di essere molto interessante.
Sicuramente ma qui non sono un esperto ci potrebbero essere dei problemi che anche un computer quantistico non potrebbe risolvere in tempo polinomiale.
Il problema sta nel trovarli.
mauriz83
19-12-2005, 15:33
non vorrei dire boiate,ma se non mi sbaglio esistono già schede pci quantistiche che servono esclusivamente per criptare in maniera casuale ma sicura dei documenti,certo una roba del genere è ben diversa dal costruire un processore,da profano presumo che in confronto ai computer quantistici i nostri pc attuali sarebbero paragonabili a delle calcolatrici a 6 cifre.
DevilsAdvocate
19-12-2005, 15:41
Eddai ma la "fuzzy logic" di cui parlate tanto non e' certo la meccanica quantistica!
Anche dentro un banale computer elettronico (facciamo un 286 cosi' non si offende
nessuno) gli stati logici sono 2 (0 e 1 ), mentre i possibili valori della tensione
sono infiniti (tutti i valori reali tra 0 e 5 Volts ad esempio). Decidere la "base"
computazionale (bit, Qbit, tribit, etc.) e' semplicemente una questione di
precisione nella misurazione del fenomeno fisico (detto in parole umane, se la
misura di tensione ha "precisione(coinvolgendo rumore ed altro)" di 1 volt non ha senso definire 10 stati logici per tensioni da 0 a 5 volts.
Il macello coi Qbits e' semplicemente che ci sono gli infiniti stati (fisici) dell'atomo
e gli stati logici a cui questi stati fisici vengono associati (possono essere 2, 3, 4...
dipende dalla possibilita' di misurare gli stati fisici con precisione).
Il testo qua sopra parla di uno stato logico "0", uno stato logico "1" ed uno
"01" quindi di un elemento base a 3 stati. Nulla vieta che ci venga costruito
su un sistema tradizionale a 2 stati logici, e se la misurazione e' affidabile,
pure un sistema a 3 stati (logici) e' possibile.
Dire "ma il Qbit definito teoricamente dal professor Mazzafrusto (?) ha solo 2
stati logici possibili" e' un controsenso in quanto l'unico esperimento pratico
riuscito lo han fatto quelli del Michigan e se loro parlano di 3 stati un motivo ci
sara' (nulla toglie che per retrocompatibilita' con le attuali infrastrutture/
software poi vengano effettivamente usati solo 2 stati logici).
bartolomeo_ita
19-12-2005, 15:43
dio santo; non vorrei dire, ma siamo veramente al limite del fattibile.
X ETABETA
Sono d'accordo.
In merito alla crittografia RSA va anche detto che, computer quantistico a parte, questa potrebbe venire sconfitta dalla risoluzione del "mistero" dei numeri primi (ho letto al riguardo uno splendido libro, titolato proprio così, che consiglio vivamente: tutt'altro che pesante).
Bye
DevilsAdvocate
19-12-2005, 15:46
non vorrei dire boiate,ma se non mi sbaglio esistono già schede pci quantistiche che servono esclusivamente per criptare in maniera casuale ma sicura dei documenti,certo una roba del genere è ben diversa dal costruire un processore,da profano presumo che in confronto ai computer quantistici i nostri pc attuali sarebbero paragonabili a delle calcolatrici a 6 cifre.
Temo che tu abbia letto un opuscolo propagandistico oppure della pubblicita' ingannevole.
A parte che il termine quantistico nell'elettronica era fantascenza fino al mese scorso,
il solo accostamento della parola "casuale" col concetto di "crittaggio sicuro dei dati" non ha
senso (a meno che non si parli di trasmissione di dati e di invio della "chiave casuale"
attraverso un mezzo differente, ma e' roba da servizi segreti e non da schede pci....).
L'immagine di fianco il titolo dell'articolo è proprio azzeccata. :D
Beccati questa Ainstain. :Prrr:
yossarian
19-12-2005, 15:56
x Chilea
Spiegare con parole semplici la meccanica quantistica è un utopia.
Per capire bene di cosa si stà parlando ci vogliono delle conoscenze di matematica e fisica che vanno ben oltre al bagaglio culturale della persona media.
Non è un caso che i corsi di QM siano trattati all'università.
Quindi spiegare la meccanica quantistica in modo che la capisca anche un bambino è impossibile. (Einstein disse una cosa simile per la relatività)
quoto.
Per tentare di spiegare in maniera maccheronica, senza entrare in dettagli amtematici, la cosa si potrebbe riassumere nel modo seguente.
Un bit ha due stati possibili, ben definiti
un qbit è dato da tutti i valori che si possono ricavare dalla sovrapposizione dei due stati (0 e 1), a ciascuno dei quali è attribuita un funzione peso.
Poichè il qbit è definito su un piano complesso, se si passa alle coordinate polari, lo stato di sovrapposizione (tra tutti gli infiniti valori ricavabili facendo variare le due funzioni peso tra i valori 0 e 1, tenendo sempre presente che si tratta di funzioni di probabilità, la cui somma deve essere sempre pari all'unità), dà luogo ad una sfera (la sfera di Bloch in cui il polo sud corrisponde a 1 e il polo nord a 0, mentre tutti glia ltri punti sono stati intermedi ricavabili dalla sovrapposizione di 1 e 0). Tutti i punti della sfera rappresentano valri ottenibili facendo variare le funzioni peso (che chiamerò a e b) dei valori 0 e 1.
Come con i bit. aumentando il numero di qbit aumento il numero di stati; la diferenza è che nel caso dei qbit ad ogni aumento del numero di stati corrisponde un aumento delle dimensioni dello spazio. Qundi, con n qubits, avrò uno spazio a 2^n dimensioni.
Cosa cambia a livello di potenza di calcolo? Che nel caso dei qbit, fino al momento della misurazione, in cui otteniamo un valore definito, in quanto il sistema collassa su uno dei suoi autostati (gli stati di sovrapposizione di cui parlavo prima), è come se tutti gli stati possibili, facenti parte dello spazio n-dimensionale fossero calcolati contemporaneamente.
Ci sono, poi, dei vincoli che nei sistemi classici non troviamo: ad esmepio, i livelli ammessi sono quantizzati; oppure non sempre è possibile scindere un sistema con stati sovrapposti nei singoli qbit componenti (in questi casi il sistema è di tipo entangled e ha senso solo se considerato nel suo complesso: questi sistemi entangled sono quelli che permettono il cosiddetto teletrasporto quantistico, che non è altro che trasferimento "distruttivo" e istantaneo dell'informazione da un elemento all'altro dello stesso sistema)
pistolino
19-12-2005, 15:59
Non so minimamente come funziona una porta logica quantistica, quindi non so nemmeno se sfrutterà la frequenza come le porte logiche odierne... dubito comunque. Solo questa cosa
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_EPR
potrebbe farti comprendere quanto sia lento il tuo procio in paragone ad un futuribile processore quantistico... la parola "azione istantanea a distanza" dice tutto :P
quindi da quanto ho capito i processori quantistici non si baseranno sulla frequenza quindi il paragone in hertz con i processori attuali è impossibile giusto?
tomminno
19-12-2005, 16:03
Dopo 70 anni sono riusciti a realizzare una Macchina di Turing Non Deterministica. Cifrare i dati non avrà più alcun significato e non sarà più possibile battere un computer al gioco degli scacchi.
Quello che è da capire è come fa un atomo ad eseguire i calcoli autonomamente? Gli stati sono infiniti, ma chi controlla che la sequenza di questi stati sia quella corretta per arrivare al risultato desiderato? La meccanica quantistica dice che ogni tentativo di misurazione perturba il sistema, quindi l'atomo funziona autonomamente, come si fa a controllarlo?
goldorak
19-12-2005, 16:05
Dopo 70 anni sono riusciti a realizzare una Macchina di Turing Non Deterministica. Cifrare i dati non avrà più alcun significato e non sarà più possibile battere un computer al gioco degli scacchi.
Quello che è da capire è come fa un atomo ad eseguire i calcoli autonomamente? Gli stati sono infiniti, ma chi controlla che la sequenza di questi stati sia quella corretta per arrivare al risultato desiderato? La meccanica quantistica dice che ogni tentativo di misurazione perturba il sistema, quindi l'atomo funziona autonomamente, come si fa a controllarlo?
Beh, l'algortimo in questione sara' codificato in circuiti che avranno il compito di modificare lo stato dell'atome in modo opportuno.
Ricordo che un algoritmo si puo' implementare in software, ma anche in hardware.
Ragazzi il paragone con i processori attuali è impossibile perchè un processore quantico ad oggi sa fare solo pochissimi algoritmi: fattorizzazione, crittografia, trasformata di Fourier, ricerca in un insieme di elementi disordinato e simulazione di sistemi naturali quantistici. Basta. Nonostante anni di studi nessuno ha trovato altri algoritmi che un qc sappia fare. Quindi niente processori grafici o cose di questo tipo, è semplicemente impossibile.
Inoltre qualunque cosa dicano sappiate che finora è l'unico qc che abbia funzionato aveva pochissimi qubit ed era in grado SOLO di fattorizzare 15 in 3x5. Un po' poco no?
Fare un chip con un numero decente di qubit ad oggi è difficile e farlo funzionare è pura fantascienza. L'informazione del qubit risiede nello spin atomico o elettronico (nel caso dell'articolo atomico) e affinchè il tutto funzioni la "coerenza di fase" (qualcuno mi capirà) deve essere mantenuta per tutta l'elaborazione. Questo richiede uno sforzo tecnologico ampiamente al di là delle possibilità attuali. Pochi ms sono già un'enormità.
Infine la "frequenza" non esiste. Il sistema funziona così: mettiamo tutti i qubit a 0, poi diamo degli impulsi elettrici che operano sui qubit in modo da creare le funzioni desiderate (quindi la velocità è decisa dagli impulsi che gli inviamo con i metodi standard attuali, circuiti elettronici classici dunque). Lasciamo che i qubit evolvano secondo la meccanica quantistica e alla fine leggiamo il risultato, ossia gli spin degli atomi o elettroni che siano alla fine.
Non c'è neanche da sognarsi schede grafiche quantiche o roba simile. L'applicazione più interessante è senza dubbio la simulazione di un sistema quantico. Così sapremo fare meglio nanodispositivi "classici" come sono i MOSFET attuali (i quali sono ormai così piccoli da seguire le leggi della meccanica quantistica) e quindi computer "classici" migliori.
Per ora è tutto qui.
DevilsAdvocate
19-12-2005, 16:22
Dopo 70 anni sono riusciti a realizzare una Macchina di Turing Non Deterministica. Cifrare i dati non avrà più alcun significato e non sarà più possibile battere un computer al gioco degli scacchi.
Quello che è da capire è come fa un atomo ad eseguire i calcoli autonomamente? Gli stati sono infiniti, ma chi controlla che la sequenza di questi stati sia quella corretta per arrivare al risultato desiderato? La meccanica quantistica dice che ogni tentativo di misurazione perturba il sistema, quindi l'atomo funziona autonomamente, come si fa a controllarlo?
Hai esattamente centrato il punto su cio' di cui parlavo io. Mentre e' facilissimo ipotizzare
di poter usare stati infiniti, la parte che si occupa di controllare l'atomo (sia essa hardware o software)
avrebbe un peso rilevante al punto da far perdere molti dei vantaggi
(miniaturizzazione e velocita', visto che la parte di controllo non potrebbe essere quantistica
e quindi occuperebbe lo spazio/rallenterebbe il tutto).
Quello che fino ad ora e' stato presentato e' praticamente una memoria "atomica", cioe'
una memoria con miniaturizzazione e velocita' molto maggiori di quanto visto finora,
ma usabile solo negli stati logici descritti nell'articolo ( "0" , "1" e "01" ).
In effetti rileggendo l'articolo stesso non si parla di Qbit bensi' di qubit (non ho idea
se questo sia voluto, comunque la nomenclatura e' differente)
Ma riusciramo entro questo periodo a trovare il quantistico della situazione?
Non dimentichiamo che il grosso e pesante pietrone che gira sulle nostre testoline non quantistiche si accinge a schiantarsi sulla terra!!con conseguenze di tipo "estinzione rapida e dolorosa!!"considerando che: Bruce Willis sarà morto,chi va sul masso per distruggerlo?
Quantisticamente parlando ovviamente.....
Come dicevo noi facciamo operazioni "quantistiche" sugli atomi mediante impulsi elettrici generati con circuiti elettronici "classici". Le operazioni sono operazioni che creano entanglement tra 2 atomi (o meglio tra gli spin atomici di 2 qbit, ps qbit o qubit è sempre la stessa cosa) oppure invertono lo spin di uno etc. Cose di questo tipo.
La lettura avviene DOPO che il sistema è evoluto secondo le leggi quantistiche. Non possiamo fare letture intermedie perchè distruggeremmo il qbit il quale non sarebbe più un'infinità di valori possibili ma solo 1 o 0 (spin su o spin giù o viceversa) e allora buonanotte..
tomminno
19-12-2005, 16:40
Beh, l'algortimo in questione sara' codificato in circuiti che avranno il compito di modificare lo stato dell'atome in modo opportuno.
Ricordo che un algoritmo si puo' implementare in software, ma anche in hardware.
Ma se provi a "controllare" un atomo ne perturbi lo stato, quindi controllandolo otterrai un risultato differente rispetto al caso non controllato. Un pò come se leggere un registro ne provocasse il cambiamento del contenuto!
Quando si può ritenere conclusa una computazione atomica? Con una variazione energetica? Con qualche fotone emesso? E poi visto che "leggendo" un atomo ottengo il valore 0 o 1 con probabilità 1/2, come fare per fidarsi del risultato? Leggo 1 ma magari il risultato corretto doveva essere 0.
Sicuramente ci sono delle risposte, ma io non le trovo.
Comunque veramente uno spettacolo! Probabilmente i computer quantistici arriveranno ben dopo i computer fotonici, visto che le basi teoriche risalgono solo agli anni 80/90.
Matrixbob
19-12-2005, 16:49
Cioè se ho capito bene, si usano atomi invece che nano-condensatori per tenere traccia dei bit?!
Ma se provi a "controllare" un atomo ne perturbi lo stato, quindi controllandolo otterrai un risultato differente rispetto al caso non controllato. Un pò come se leggere un registro ne provocasse il cambiamento del contenuto!
Quando si può ritenere conclusa una computazione atomica? Con una variazione energetica? Con qualche fotone emesso? E poi visto che "leggendo" un atomo ottengo il valore 0 o 1 con probabilità 1/2, come fare per fidarsi del risultato? Leggo 1 ma magari il risultato corretto doveva essere 0.
Sicuramente ci sono delle risposte, ma io non le trovo.
Comunque veramente uno spettacolo! Probabilmente i computer quantistici arriveranno ben dopo i computer fotonici, visto che le basi teoriche risalgono solo agli anni 80/90.
La durata della computazione deve essere nota a priori. E' un problema, ma non è il più grande se ci pensi bene..
La lettura finale è "per definizione" corretta, non sarà casuale! E' il cuore del qc il fatto che il risultato letto sia il risultato giusto, grazie alla natura della meccanica quantistica, che segue "fedelmente" e non la famosa eq. di Schrodinger, non è che fa proprio "come gli pare". Gli algoritmi si basano sul fatto che la natura quantistica ha le sue leggi.. sennò sarebbe tutto assurdo e aleatorio..
Cioè se ho capito bene, si usano atomi invece che nano-condensatori per tenere traccia dei bit?!
la meccanica quantistica non è propriamente questo. Serve una certa dimestichezza con l'uso degli atomi per realizzare dei circuiti quantistici, visto che di fatto i fenomeni della meccanica quantistica sono osservabili a livelli subatomici, ma non è lo scopo della meccanica quantistica. Inoltre il problema non risiede nel "tener traccia dei bit" ma nello sfruttare le potenzialità della meccanica quantistica, con teoremi e lemmi annessi, per realizzare circuiti logici quantistici che permettano di processare "algoritmi quantizzati" (sto termine oramai è legge :p)
Cioè se ho capito bene, si usano atomi invece che nano-condensatori per tenere traccia dei bit?!
Beh lo spin di un atomo è "quantistico" e può valere 0, 1 o una qualunque sovrapposizione di 0 e 1. Un nano-condensatore è pur sempre un condensatore. O è carico o no, pur "nano" che sia. Quindi niente computazioni quantistiche..
La durata della computazione deve essere nota a priori. E' un problema, ma non è il più grande se ci pensi bene..
La lettura finale è "per definizione" corretta, non sarà casuale! E' il cuore del qc il fatto che il risultato letto sia il risultato giusto, grazie alla natura della meccanica quantistica, che segue "fedelmente" e non la famosa eq. di Schodinger, non è che fa proprio "come gli pare". Gli algoritmi si basano sul fatto che la natura quantistica ha le sue leggi.. sennò sarebbe tutto assurdo e aleatorio..
Inoltre la "lettura finale precisa dei dati" è fattibile ad esempio (parlo sempre riferendomi a quello che dice il famoso pdf), se una delle "ampiezze" che perturbano la lettura è 0 e l'altra 1, cioè lo stato del qbit è esattamente o [1,0] (trasposto) o [0,1] (trasposto).
Ora, se l'algoritmo è costruito per dare una risposta in termini di "normali bit", cosa che non è da escludere, andrebbe tutto perfettamente bene! Si e' all'oscuro degli stati intermedi dell'algoritmo ma si sa perfettamente l'inizio e la fine... la programmazione ad oggetti fa di questa cosa un'arma ;)
Matrixbob
19-12-2005, 17:06
Se vi intendete anche di nano tecnologie:
[Nanotecnologia] Stamattina alle 3 ne parlava Mauro Ferrari su Next di RAI 3 .. (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1076505)
... poi rileggerò con calma tutti i commenti della notizia, perchè trovo tutti gli append seguenti un po' confusionari ed ambigui. :)
Se vi intendete anche di nano tecnologie:
[Nanotecnologia] Stamattina alle 3 ne parlava Mauro Ferrari su Next di RAI 3 .. (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1076505)
... poi rileggerò con calma tutti i commenti della notizia, perchè trovo tutti gli append seguenti un po' confusionari ed ambigui. :)
Io sono laureato in ing. elettronica e ora sto seguendo il curriculum di microsistemi della specialistica in cui c'è un esame di nanoelettronica..
Le nanotecnologie sono molto affascinanti, ma purtoppo di roba che funziona ce n'è davvero poca, e i quantum computer NON sono tra queste cose ancora..
quoto.
Per tentare di spiegare in maniera maccheronica, senza entrare in dettagli amtematici, la cosa si potrebbe riassumere nel modo seguente.
Un bit ha due stati possibili, ben definiti
un qbit è dato da tutti i valori che si possono ricavare dalla sovrapposizione dei due stati (0 e 1), a ciascuno dei quali è attribuita un funzione peso.
Poichè il qbit è definito su un piano complesso, se si passa alle coordinate polari, lo stato di sovrapposizione (tra tutti gli infiniti valori ricavabili facendo variare le due funzioni peso tra i valori 0 e 1, tenendo sempre presente che si tratta di funzioni di probabilità, la cui somma deve essere sempre pari all'unità), dà luogo ad una sfera (la sfera di Bloch in cui il polo sud corrisponde a 1 e il polo nord a 0, mentre tutti glia ltri punti sono stati intermedi ricavabili dalla sovrapposizione di 1 e 0). Tutti i punti della sfera rappresentano valri ottenibili facendo variare le funzioni peso (che chiamerò a e b) dei valori 0 e 1.
Come con i bit. aumentando il numero di qbit aumento il numero di stati; la diferenza è che nel caso dei qbit ad ogni aumento del numero di stati corrisponde un aumento delle dimensioni dello spazio. Qundi, con n qubits, avrò uno spazio a 2^n dimensioni.
Cosa cambia a livello di potenza di calcolo? Che nel caso dei qbit, fino al momento della misurazione, in cui otteniamo un valore definito, in quanto il sistema collassa su uno dei suoi autostati (gli stati di sovrapposizione di cui parlavo prima), è come se tutti gli stati possibili, facenti parte dello spazio n-dimensionale fossero calcolati contemporaneamente.
Ci sono, poi, dei vincoli che nei sistemi classici non troviamo: ad esmepio, i livelli ammessi sono quantizzati; oppure non sempre è possibile scindere un sistema con stati sovrapposti nei singoli qbit componenti (in questi casi il sistema è di tipo entangled e ha senso solo se considerato nel suo complesso: questi sistemi entangled sono quelli che permettono il cosiddetto teletrasporto quantistico, che non è altro che trasferimento "distruttivo" e istantaneo dell'informazione da un elemento all'altro dello stesso sistema)
Sapresti rispondere al quesito, più matematico che altro, che mi ponevo? Questo quesito :
Il fatto che le componeti (o ampiezze o coordinate del vettore) debbano, se sommate, dare valore 1, centra qualcosa con la norma 1, e il fatto che gli stati del qbit siano rappresentabili con "vettori normalizzati", cioè con norma = 1? Sullo spazio vettoriale contenente i vettori che normalizzati rappresentano uno stato del qbit è definita come norma indotta dal prodotto interno proprio la norma 1 oppure è un semplice caso?
tomminno
19-12-2005, 17:20
La durata della computazione deve essere nota a priori. E' un problema, ma non è il più grande se ci pensi bene..
La lettura finale è "per definizione" corretta, non sarà casuale! E' il cuore del qc il fatto che il risultato letto sia il risultato giusto, grazie alla natura della meccanica quantistica, che segue "fedelmente" e non la famosa eq. di Schrodinger, non è che fa proprio "come gli pare". Gli algoritmi si basano sul fatto che la natura quantistica ha le sue leggi.. sennò sarebbe tutto assurdo e aleatorio..
Mi sembra già un bel problema conoscere in anticipo il tempo di computazione: calcolato con un computer normale che simula un computer quantistico?
Usando Schrodinger si tratta sostanzialmente di stabilire le condizioni a contorno che generano l'uscita desiderata.
Mi sfugge come vengano definiti gli algoritmi quantistici.
goldorak
19-12-2005, 17:30
Sapresti rispondere al quesito, più matematico che altro, che mi ponevo? Questo quesito :
Il fatto che le componeti (o ampiezze o coordinate del vettore) debbano, se sommate, dare valore 1, centra qualcosa con la norma 1, e il fatto che gli stati del qbit siano rappresentabili con "vettori normalizzati", cioè con norma = 1? 'Sullo spazio vettoriale contenente i vettori che normalizzati rappresentano uno stato del qbit è definita come norma indotta dal prodotto interno proprio la norma 1 oppure è un semplice caso?
Certo che centra, imporre la normalizzazione del vettore |q> le cui componenti sono a, b con a e b complessi porta alla relazione |a|^2+|b|^2=1.
La norma viene indotta proprio dal prodotto scalare (e' una proprieta' degli spazi di Hilbert).
x tomminno:
il fatto è che conosciamo i tempi di risposta elementari dei qbit. Mi spiego: so che con una opportuna serie di impulsi applico il Gate di Hadamard a due qbit (è un tipico gate quantistico che opera su 2 qbit), so quanto ci mette il sistema a rispondere agli impulsi quindi quando gli stati quantici si sono "stabilizzati". Non sono un fisico ma so che comunque le interazioni hanno una durata "prevedibile".. Poi boh il prof non ci ha detto di più..
Un algoritmo quantistico si basa su questi gate, che sono dei veri e propri "operatori" quantistici. Un fisico saprà benissimo di cosa parlo. Stato iniziale del sistema -> applico una opportuna serie di operatori (questo è l'algoritmo) -> stato finale -> lettura dei qbit
x Sari
Non è un caso. Il modulo della funzione d'onda al quadrato è una probabilità (prob. di trovare quello spin o di trovare la particella in quella posizione). Anche se la funzione d'onda è una sovrapposizione di stati essa deve cmq risultare normalizzata in quanto l'integrale totale deve risultare 1 come qualunque integrale di una funzione "densità di probabilità" fatto su tutto il dominio. Non so se ho capito bene la domanda ma spero di averti risposto.
Mi sembra già un bel problema conoscere in anticipo il tempo di computazione: calcolato con un computer normale che simula un computer quantistico?
Usando Schrodinger si tratta sostanzialmente di stabilire le condizioni a contorno che generano l'uscita desiderata.
Mi sfugge come vengano definiti gli algoritmi quantistici.
Il calcolo della complessità di algoritmi quantistici è fattibile, anzi è una dei campi di ricerca algebrica più importante. quindi è facilmente calcolabile anche un tempo di elaborazione... ho letto (a grandi linee, visto che capisco mooolto poco) alcuni algoritmi quantistici, quello bellino e abbastanza comprensibile, è la trasformata di Fourier quantistica, che ha complessita quantistica O(n^2). su un computer normale avrebbe complessità n(2^n) ... un bel guadagno
yossarian
19-12-2005, 17:38
Sapresti rispondere al quesito, più matematico che altro, che mi ponevo? Questo quesito :
Il fatto che le componeti (o ampiezze o coordinate del vettore) debbano, se sommate, dare valore 1, centra qualcosa con la norma 1, e il fatto che gli stati del qbit siano rappresentabili con "vettori normalizzati", cioè con norma = 1? Sullo spazio vettoriale contenente i vettori che normalizzati rappresentano uno stato del qbit è definita come norma indotta dal prodotto interno proprio la norma 1 oppure è un semplice caso?
devi avere in mente una cosa: si parla di probabilità. Dà qui nasce la normalizzazione a 1. Se considero una sovrapposizione di stati relativa ad un qbit, del tipo a*0+b*1, dove a e b sono due funzioni peso e 0 e 1 i due valori estremi (i due poli della sfera di Bloch), la somma di a*a(complesso coniugato) + b*b(complesso coniugato) deve essere pari a 1 (perchè la probabilità complessiva è pari a 1); questo significa che il vettore raggio della sfera di Bloch ha valore unitario (quando si passa ad un sistema di coordinate sferiche).
Spostandosi lungo la sfera, ad esempio al valore a=0, b=1 corrisponde il polo sud (il qbit è nell'autostato 1)
Goldorak, LucaC82 e Yoossarin : grazie delle risposte. Concludo i miei dubbi con un "In algebra fila sempre tutto".
Certo che centra, imporre la normalizzazione del vettore |q> le cui componenti sono a, b con a e b complessi porta alla relazione |a|^2+|b|^2=1.
La norma viene indotta proprio dal prodotto scalare (e' una proprieta' degli spazi di Hilbert).
Ah ecco vedi che avevo frainteso.. cmq il motivo fisico della normalizzazione sta nell'interpretazione probabilistica della f. d'onda.
Il calcolo della complessità di algoritmi quantistici è fattibile, anzi è una dei campi di ricerca algebrica più importante. quindi è facilmente calcolabile anche un tempo di elaborazione... ho letto (a grandi linee, visto che capisco mooolto poco) alcuni algoritmi quantistici, quello bellino e abbastanza comprensibile, è la trasformata di Fourier quantistica, che ha complessita quantistica O(n^2). su un computer normale avrebbe complessità n(2^n) ... un bel guadagno
Proprio così.. il trucco sta nel fatto che "in un colpo" si processano tutti i qbit del registro (di grandezza n), i quali contengono intrinsecamente tutti i 2^n possibili valori!
Peccato che non basti un colpo solo per fare la trasformata, bensì bisogna ripetere l'algoritmo un numero opportuno di volte (quantum sufflè, bisogna calcolare prima il tempo esatto di cottura, ossia quante volte va ripetuto l'algoritmo)..
goldorak
19-12-2005, 17:50
Ah ecco vedi che avevo frainteso.. cmq il motivo fisico della normalizzazione sta nell'interpretazione probabilistica della f. d'onda.
Infatti, il ket |> non e' altro che la rappresentazione astratta di una funzione d'onda, quindi la normalizzazione del ket e' un modo alternativo per esprimere la normalizzazione della funzione d'onda.
Infatti, il ket |> non e' altro che la rappresentazione astratta di una funzione d'onda, quindi la normalizzazione del ket e' un modo alternativo per esprimere la normalizzazione della funzione d'onda.
Mi immagino tu sia laureato in fisica per conoscere la notazione di Dirac..
Cmq per chi non lo sapesse questa curiosa notazione è molto comoda: ad esempio il modulo della f. d'onda A si scrive così < A | A > anzichè ficcarci integrali.. < A | è il bra e | A > è il ket (così insieme fa bracket...)
Mi immagino tu sia laureato in fisica per conoscere la notazione di Dirac..
Cmq per chi non lo sapesse questa curiosa notazione è molto comoda: ad esempio il modulo della f. d'onda A si scrive così < A | A > anzichè ficcarci integrali.. < A | è il bra e | A > è il ket (così insieme fa bracket...)
si ma non ci si confonde con prodotto interno? o le due cose centrano qualcosa? Il prodotto interno mi sembra che abbia due notazioni principali, <v|v> e <v,v> di cui la più utilizzata è la prima.
Edit : in poche parole questa notazione di Dirac c'entra qualcosa con la notazione di prodotto interno in algebra lineare?
supermario
19-12-2005, 18:18
e il principio di indeterminazione!!??
supermario
19-12-2005, 18:19
edit
e il principio di indeterminazione!!??
E' il principio su cui si basa la più grande "sfiga" della meccanica quantistica ;)... leggi il dato, lo distruggi, ed inoltre è indeterminato, visto che, se non sai precisamente come è stato ricavato (e quì il passo fondamentale dell'algoritmo quantizzato, goldorak chiedi i diritti!, faresti un sacco di soldi :p), un 1 o uno 0 potrebbero corrispondere ad un'infinità di valori, quindi praticamente potrebbero dire tutto o niente...
si ma non ci si confonde con prodotto interno? o le due cose centrano qualcosa? Il prodotto interno mi sembra che abbia due notazioni principali, <v|v> e <v,v> di cui la più utilizzata è la prima.
Edit : in poche parole questa notazione di Dirac c'entra qualcosa con la notazione di prodotto interno in algebra lineare?
Mi metti in difficoltà.. non so cos'è il prodotto interno.. Comunque
<A|A> = integrale di A moltiplicato A* (A in questo caso è una funzione complessa)
E' come fare la norma al quadrato di un vettore complesso..
Mi metti in difficoltà.. non so cos'è il prodotto interno.. Comunque
<A|A> = integrale di A moltiplicato A* (A in questo caso è una funzione complessa)
E' come fare la norma al quadrato di un vettore complesso..
il prodotto interno è la generalizzazione del concetto di angolo interno tra due vettori... l'angolo interno tra due vettori dovrebbe essere, non ho il libro di algebra sottomano :
(v(trasposto) * w) / (||v||*||w||)
generalizzando, ponendo quindi le norme uguali a 1 si ha la definizione, a grandi linee, di prodotto interno standard ad esempio... cioè appunto
<v|w> = v(h-trasposto)*w
e come norma indotta dal prodotto interno standard si ha proprio la norma 2
||v||(due) = radq(v(h-trasposto)*v) = radq(<v|v>)
radq sta per radice. La notazione è praticamente identica e i campi non molto lontani tra loro.
Edit : è il coseno dell'angolo interno non l'angolo interno :P
goldorak
19-12-2005, 18:34
si ma non ci si confonde con prodotto interno? o le due cose centrano qualcosa? Il prodotto interno mi sembra che abbia due notazioni principali, <v|v> e <v,v> di cui la più utilizzata è la prima.
Edit : in poche parole questa notazione di Dirac c'entra qualcosa con la notazione di prodotto interno in algebra lineare?
Per prodotto interno si intende un prodotto scalare.
Ora un prodotto scalare non e' altro che una forma lineare (con determinate proprieta') su uno spazio vettoriale H.
In altri termini e' un elemento del duale di H, denotato H*.
Adesso esiste un teorema del'algebra che stabilisce che fissato un vettore a di H, quest'ultimo identifica in maniera univoca una forma lineare di H*.
Il prodotto interno (scalare) si puo' quindi interpretare come un applicazione da H*xH in R.
Nella notazione di Dirac i ket |q> rappresentano vettori di H, i bra <p| rappresentano la forma lineare di H* determinata dal vettore |p>.
Il prodotto scalare quindi viene espresso come <p|q>.
..quindi la notazione di Dirac è perfettamente congruente all'algebra..
Ho imparato qualcosa..
..quindi la notazione di Dirac è perfettamente congruente all'algebra..
Ho imparato qualcosa..
E mi accodo, grazie goldorak. Il prof non mi aveva mai detto (o sono io a non aver sentito) che la notazione usata era detta notazione di Dirac.
supermario
19-12-2005, 18:44
E' il principio su cui si basa la più grande "sfiga" della meccanica quantistica ;)... leggi il dato, lo distruggi, ed inoltre è indeterminato, visto che, se non sai precisamente come è stato ricavato (e quì il passo fondamentale dell'algoritmo quantizzato, goldorak chiedi i diritti!, faresti un sacco di soldi :p), un 1 o uno 0 potrebbero corrispondere ad un'infinità di valori, quindi praticamente potrebbero dire tutto o niente...
no appunto mi e vi chiedevo se ve lo siete dimenticati visto che è già impossibile leggere sto papiro di thd :D
savethebest
19-12-2005, 18:58
LucaC82 è inutile che continui a tenere lezioni... e sei durooooo!!! :D
Vai vai Savethebest.. Bischero... :D :D :D
x Sari, LucaC82, Yossarian, Goldorak
E' per me una piacevole sorpresa.
Complimenti ragazzi.
Io sono un po' vecchietto (44) e con altro (e piu' modesto) "bagaglio" di studi.
Mi fa davvero piacere constatare la levatura di tanti appassionati frequentatori del forum.
Grazie ancora per i Vs. tentativi di rendere comprensibile una materia decisamente ostica.
Bye Bye
mauriz83
19-12-2005, 20:06
Temo che tu abbia letto un opuscolo propagandistico oppure della pubblicita' ingannevole.
A parte che il termine quantistico nell'elettronica era fantascenza fino al mese scorso,
il solo accostamento della parola "casuale" col concetto di "crittaggio sicuro dei dati" non ha
senso (a meno che non si parli di trasmissione di dati e di invio della "chiave casuale"
attraverso un mezzo differente, ma e' roba da servizi segreti e non da schede pci....).
ricordavo qualcosa,mi pare fosse questa
http://www.idquantique.com/products/quantis.htm
o prendono in giro,oppure quella scheda è veramente utile per criptare documenti con generazione quantistica casuale di valori(anche se vedo che comunque i valori letti sono 0 e 1 quindi niente "quanti" intermedi).
In ogni caso
http://www.idquantique.com/products/network.htm
qui ci sono i vari modelli per il "secure networking",magari c'è qualcosa di interessante per l'argomento del topic.
ciao :)
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:16
Ma gli stati quantici non erano molti di più di tre? Mi pare che un orbitale fosse descritto da 4 numeri: N, L, M, S. S sarebbe lo spin e può assumere solo due valori in modo indipendente, mentre N rappresenterebbe il livello energetico (quantizzato) dell'orbitale considerato. L e M sono due numeri legati a N e ora non ricordo bene cosa rappresentino. Comunque se queste trappole quantiche contengono un atomo, esso non ha mica tre stati soli, mi pare che ne abbia molti di più! Ma forse essendo uno ione le cose sono un po' diverse, se infatti questo atomo non avesse affatto elettroni (quindi orbitali) tutto questo discorso dei numeri quantici non significherebbe nulla.
Qualcuno che lo sa, come chi ha letto focus, può dire a grandi linee da cosa sono rappresentati questi tre stati dei Qbit?
non c'entrano niente gli stati quantici degli orbitali...
qua c'entra il famoso esperimento del gatto di schroedinger...
il gatto è sia morto che vivo... o meglio non si può sapere se è morto o vivo...
in pratica è possibile calcolare un infinità di operazioni nello stesso istante...
un caloclatore quantico se non sbaglio sarebbe equivalente ad una macchina di touring NON deterministica, mentre i calcolatori attuali sono equivalenti ad una macchina di Touring deterministica...
questo vuol dire in soldoni che sarebbe possibile risolvere algoritmi di complessità esponenziale in un tempo polinomiale.
Prima ovvia applicazione.... decrittaggio di TUTTI gli algoritmi crittografici esistenti e creazione di nuovi algoritmi di crittografia praticamente blindati.
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:18
Ecco, più o meno quello che dico io (ma io lo dico con meno robe strane nel mezzo ghgh), dai compendi dell'uni si evince che gli stati di un qbit possono essere o due (caso semplice) o infiniti ... il numero 3 da dove esce?
credo ke derivi da una cattiva interpretazione del "gatto di schroedinger"...
infatti il gatto può essere morto o vivo, ma finchè non si apre la scatola non è ne morto ne vivo...
credo ke da questo sia venuta fuori la confusione credendo ke gli stati possibili siano 3 anzikè infiniti.....
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:22
x TUTTI
Sono annichilito di fronte a tanto "sapere"!!
Scusate l'ironia ma (fermo restando il rispetto per tutti) quanto sin qui letto mi sembra più opera di "copia-incolla" da qualche ricerca sul web che non frutto di profonda conoscenza della materia.
Sarà certamente la mia ignoranza (a tal riguardo) ma non colgo da parte di alcuno lo sforzo/il tentativo di rendere "elementare" una materia così ostica (divulgazione alla "Piero Angela" per capirci).
Tutti laureati in fisica quantistica??
Edddaiiiiiiiii !!
Cye
:rolleyes:
mai sentito parlare di "Le Scienze" o "Scientific American"???
se non sbaglio QUALKE anno fa vidi là il primo articolo sugli elaboratori quantistici....
se nn c credi... fatti tuoi... a me basta comprendere "sufficientemente" le possibilità del calcolo quantistico......
Gli ioni, che sono atomi con carica elettrica [CUT]
Perchè, esistono atomi senza carica elettrica? :stordita:
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:24
Se hai studiato algebra lineare (e l'hai magari fresca in testa come me) alla fine non è difficile comprendere di cosa si sta parlando. Stiamo solo cercando di capire quanti valori assume un qbit, e a quanto sembra sono due (0 e 1) proprio come un bit, ma solo quando si tenta di "leggerlo", in realta un qbit assume infiniti stati rappresentabili come un vettore con due coordinate, a e b, con a e b numeri complessi la cui somma è 1 ... a e b sono anche dette ampiezze e dal loro rapporto si può evincere la probabilità che dalla lettura del qbit esca 1 o 0... almeno così sembra :)
è proprio questo il punto nodale imho....
Prima ovvia applicazione.... decrittaggio di TUTTI gli algoritmi crittografici esistenti e creazione di nuovi algoritmi di crittografia praticamente blindati.
RSA comincia a tremare :asd:
E finalmente, grazie alla crittografia quantistica, avremo comunicazioni crittografiche perfette :)
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:32
Non so minimamente come funziona una porta logica quantistica, quindi non so nemmeno se sfrutterà la frequenza come le porte logiche odierne... dubito comunque. Solo questa cosa
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_EPR
potrebbe farti comprendere quanto sia lento il tuo procio in paragone ad un futuribile processore quantistico... la parola "azione istantanea a distanza" dice tutto :P
un qualcosa di simile alla frequenza deve essere sfruttato...
o meglio.... un qubit deve passare n volte attraverso una o + porte logiche per risolvere un algoritmo....
se ci mette 100 anni per passare attraverso tutte le porte logiche o se ci mette 10 ms la situazione ovviamente cambia ;)
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:34
Per quanto riguarda l'interrogativo di quanto questa tecnologia possa portare avanti l'informatica, beh... se un domani ci fosse un computer quantico perfettamente funzionante, allora potremmo prendere le nostre carte di credito e bruciarle.
le nostre carte di credito ATTUALI si..
però se non sbaglio è stato già studiato un meccanismo ke sfrutta il teletrasporto quantico per ottenere una crittografia praticamente blindata.
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:34
Una info per favore :D
facendo calcoli approssimativi, sapete dirmi quanta potenza di calcolo hanno questi processori quantistici rispetto al mio preistorico P4 2.66Ghz? Così, giusto per farmi un'idea
e a quanti mhz andranno questi mostri? si comincerà a usare il Thz (terahertz) come unità di misura? :eek:
:help: :)
non ha senso la domanda che hai posto.....
i computer quantistici attualmente esistenti sono ESTREMAMENTE lenti...
ilo vantaggio dei FUTURI computer quantistici è di poter effettuare calcoli esponenziali in tempi polinomiali....
portando all'estremo questa situazione si potrebbe dire che un computer quantistico "al limite" è infinitamente + veloce anche di un ipotetico P4 a 5000 THZ.
Per calcoli "normali" invece la velocità del computer quantistico dipende dal suo numero di qbit, dalla sua frequenza e dalla tipologia di calcolo da effettuare.
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:35
Sicuramente ma qui non sono un esperto ci potrebbero essere dei problemi che anche un computer quantistico non potrebbe risolvere in tempo polinomiale.
Il problema sta nel trovarli.
è ovvio....
come ci sono problemi non esponenziali che x in nostri computer sono in definitiva intrattabili.....
solo ke credo siano veramente MOLTO complessi i problemi che un computer quantico non potrà risolvere :D
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:38
Dire "ma il Qbit definito teoricamente dal professor Mazzafrusto (?) ha solo 2
stati logici possibili" e' un controsenso in quanto l'unico esperimento pratico
riuscito lo han fatto quelli del Michigan e se loro parlano di 3 stati un motivo ci
sara' (nulla toglie che per retrocompatibilita' con le attuali infrastrutture/
software poi vengano effettivamente usati solo 2 stati logici).
una volta "letto" il valore del qubit esso si comporta esattamente come un bit normale... ;)
il terzo stato viene probailmente inteso come il "nè l'uno nè l'altro", ma esso è limitativo come definizione, in quanto la potenza dei qubit si trova proprio nello stato "nascosto".
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:40
quindi da quanto ho capito i processori quantistici non si baseranno sulla frequenza quindi il paragone in hertz con i processori attuali è impossibile giusto?
non è il paragone in hertz ke è impossibile..
è impossibile proprio IL PARAGONE coi processori attuali ! :D
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:42
Dopo 70 anni sono riusciti a realizzare una Macchina di Turing Non Deterministica. Cifrare i dati non avrà più alcun significato e non sarà più possibile battere un computer al gioco degli scacchi.
Quello che è da capire è come fa un atomo ad eseguire i calcoli autonomamente? Gli stati sono infiniti, ma chi controlla che la sequenza di questi stati sia quella corretta per arrivare al risultato desiderato? La meccanica quantistica dice che ogni tentativo di misurazione perturba il sistema, quindi l'atomo funziona autonomamente, come si fa a controllarlo?
potrei anche sbagliare... ma se non ricordo male sono stati studiati proprio meccanismi di "autocorrezione" per evitare la situazione che hai presentato...
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:43
In effetti rileggendo l'articolo stesso non si parla di Qbit bensi' di qubit (non ho idea
se questo sia voluto, comunque la nomenclatura e' differente)
:confused:
io li ho sempre visti come qubit e non Qbit....
Scusate, ma la notazione di Dirac, non è usata nella teoria delle distribuzioni (funzioni generalizzate)? O almeno così mi ricordo dall'esame di metodi matematici per l'ingegiiiiiieria (vecchio ordinamento) :D ...
^TiGeRShArK^
19-12-2005, 20:49
Per prodotto interno si intende un prodotto scalare.
Ora un prodotto scalare non e' altro che una forma lineare (con determinate proprieta') su uno spazio vettoriale H.
In altri termini e' un elemento del duale di H, denotato H*.
Adesso esiste un teorema del'algebra che stabilisce che fissato un vettore a di H, quest'ultimo identifica in maniera univoca una forma lineare di H*.
Il prodotto interno (scalare) si puo' quindi interpretare come un applicazione da H*xH in R.
Nella notazione di Dirac i ket |q> rappresentano vettori di H, i bra <p| rappresentano la forma lineare di H* determinata dal vettore |p>.
Il prodotto scalare quindi viene espresso come <p|q>.
fiko... non lo sapevo! :D
grazie mille! ;)
Scusate, ma la notazione di Dirac, non è usata nella teoria delle distribuzioni (funzioni generalizzate)? O almeno così mi ricordo dall'esame di metodi matematici per l'ingegiiiiiieria (vecchio ordinamento) :D ...
Viene usata un po ovunque, dall'algebra alla fisica, alla meccanica. E' una notazione dopotutto, e come abbiamo dimostrato (non del tutto, ma basta e avanza) assume sempre lo stesso significato in ogni campo in cui viene usata.
:confused:
io li ho sempre visti come qubit e non Qbit....
http://en.wikipedia.org/wiki/Qubit ;)
una volta "letto" il valore del qubit esso si comporta esattamente come un bit normale... ;)
il terzo stato viene probailmente inteso come il "nè l'uno nè l'altro", ma esso è limitativo come definizione, in quanto la potenza dei qubit si trova proprio nello stato "nascosto".
0, 1, don't care ... non dimentichiamo il "non rilevante" :). Il mio prof di elettronica c'e' lo faceva sempre notare... per i qbit, gli stati 0, 1, don't care non sono molto interessanti dal lato teorico, ma lo sono dal lato "pratico" difatti la lettura dello stato deve essere precisa, quindi o uno o zero oppure don't care.
Mi sorge un dubbio... ma come si inseriranno i dati? cioè come pongo i qbit allo stato iniziale dell'algoritmo? Penso però che a questa risposta risponda il lato pratico della meccanica quantistica e fose lo scopo della scoperta citata nell'articolo risponde a questa domanda.
non ha senso la domanda che hai posto.....
i computer quantistici attualmente esistenti sono ESTREMAMENTE lenti...
ilo vantaggio dei FUTURI computer quantistici è di poter effettuare calcoli esponenziali in tempi polinomiali....
portando all'estremo questa situazione si potrebbe dire che un computer quantistico "al limite" è infinitamente + veloce anche di un ipotetico P4 a 5000 THZ.
Per calcoli "normali" invece la velocità del computer quantistico dipende dal suo numero di qbit, dalla sua frequenza e dalla tipologia di calcolo da effettuare.
Attualmente non ci sono computer quantistici, ma unità di calcolo molto "primordiali" e non sono "lente", poichè il concetto che noi abbiamo di lento o veloce cade completamente quando si entra nel campo della computazione quantistica e sua ottimizzazione. Per calcoli "normali" cosa intendi? con unità di calcolo quantistico, come si faceva notare, si deve avere un algoritmo costruito ad doc per realizzare e leggere (sopratutto) il risultato dello stesso, un po come ora per sfruttare le gpu o i dualcore o i 64bit serve codice scritto ad doc. Di fatto applicare una texture, eseguire due fork contemporaneamente o sfruttare registri a 64bit non sono calcoli "normali", ma possibilità in più che senza quei componenti non si avrebbero facilmente.
GrrPulcy
19-12-2005, 21:21
very simple la differenza tra 1 pc normale e un pc quantico:
utilizzo c cosi in pochi minuti tutti ci dovrebbero capire qualcosa.
...
...
int a=0,b=0;
double x;
randomize()
a=random(32767)+1;
b=random(32767)+1;
x= a*b;
cout<<x;
...
...
in poche parole se prendo un qualsiasi pc super pc cray o che si voglia NON RIUSCIRO MAI A TROVARE I VALORI DI a E b SEPPUR LA FUNZIONE RANDOM FA RIFERIMENTO AD UNA FUNZIONE DETERMINISTICA. CON UN QUANTUM PC CIO' E' POSSIBILE.
Correggete se sbaglio ps sry del maiuscolo ma me veniva prorio...
Cmq fate esempi non Qbits e cubiste e di qua e di la... :D
Segnalo un nuovo pdf mooolto discorsivo e sembra fatto bene, ovviamente altra fonte universitaria :p
http://www.unigre.it/cssf/it/Dispense%20e%20articoli/dispense%20Auletta.pdf
Spiega bene un bel po di cose
Mi sorge un dubbio... ma come si inseriranno i dati? cioè come pongo i qbit allo stato iniziale dell'algoritmo? Penso però che a questa risposta risponda il lato pratico della meccanica quantistica e fose lo scopo della scoperta citata nell'articolo risponde a questa domanda.
Lo stato iniziale del registro di qubit è imposto con i soliti impulsi elettrici oppure con campi magnetici o con un mix di entrambe le cose. Per esempio, nel caso in cui il qubit sia lo spin atomico, dobbiamo "solo" imporre gli spin iniziali di ciascun qubit negli stati desiderati...
Cmq date un'occhiata al mio primo intervento, gli algoritmi implementabili non sono codici in c... Non sono proprio scrivibili con il linguaggio informatico, sono fatti da operatori quantistici. Esempi è davvero impossibile farne perchè sarebbero del tutto incomprensibili, cmq se vi leggete i pdf segnalati o almeno ci date una piccola occhiata forse sarà tutto appena più chiaro..
(cmq se proprio volete.. ad esempio il gate di Hadamard si scrive così: 1/sqrt(2) * ((|0>+|1>)<0| + (|0>-|1>)<1|) ed è come fare un'operazione logica elementare su due qbit. Come vedete è diverso da uno XOR o da una moltiplicazione)
http://en.wikipedia.org/wiki/Hadamard_transform
PS Troppo bella questa enciclopedia on line! C'è tutto! dovete assolutamente vedere qui http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_computer
E questo è un esempio
http://en.wikipedia.org/wiki/Shor%27s_algorithm
MiKeLezZ
20-12-2005, 01:24
In questi processori quantici, come riesco a misurare deterministicamente (e fisicamente) il dato di spin (o qualsiasi altro dato quantico preso in esame)?
Ho letto un intervento che dice che il dato quantico è conoscibile e facilmente verificabile poichè sottosta alle leggi quantiche.
Quindi per fare una verifica in tale senso, dovremmo fare ulteriori calcoli, con che sistema? Non sarebbe poi un collo di bottiglia allo stesso calcolo quantico?
Risulta più efficiente andare "sulla fiducia".
Però questo porta al mio ultimo problema, ma le leggi quantiche non erano leggi probabilistiche? Ovvero io ho solo la -probabilità- che tale item abbia dato stato, e non la certezza.
Allora lavoreremmo costantemente con dati imprecisi, e al crescere delle computazioni l'errore diventa mostruosamente grande.
disclaimer:
*è probabile abbia detto un mare di cazzate, anche perchè non ci ho capito molto e a quest'ora non ho neppure approfondito (giusto l'esempio del gatto morto..)*
PS Troppo bella questa enciclopedia on line! C'è tutto! dovete assolutamente vedere qui
Occhio a cio' che trovi su quell'enciclopedia, le fonti non sono controllate ed e' piena di cavolate.
__________
Sbaglio o qualcuno ha perso di vista questo passaggio??
"Una delle architetture quantistiche maggiormente favorite per gli impieghi nell'informatica quantistica è quella che prevede l'impiego di singoli atomi per conservare bit quantici (qubits) di informazione, dove ogni qubit può conservare il valore 1, 0 o entrambi simultaneamente"
All'inizio sembrava poroprio che non lo aveste letto sciorinando ipotesi su ipotesi e formule su formule, fortunatamente Luca ha puntato la vostra attenzione su questo. Ora mi sembra di capire che sia stato riperso di vista da qualcuno. Domani rileggero' i post ad un orario piu' decente, magari sbaglio. :)
Byez
int main ()
20-12-2005, 08:31
ragà la notizia è vecchia è stato già creato un processore quantico molti mesi addietro :O ed era molto + potente d questo quì mi sembra fosse da 21 qubits ma nn ne sono sicuro me lo aveva passato un mio amico sub smanettatore(mio adepto :sofico: ) cmq suesta tecnologia è una figata adesso nn stò a spiegare la fisica per chi capisce un pochetto sà come saremo fichi tra qualke decennio :sofico: :oink:
Lo stato iniziale del registro di qubit è imposto con i soliti impulsi elettrici oppure con campi magnetici o con un mix di entrambe le cose. Per esempio, nel caso in cui il qubit sia lo spin atomico, dobbiamo "solo" imporre gli spin iniziali di ciascun qubit negli stati desiderati...
Cmq date un'occhiata al mio primo intervento, gli algoritmi implementabili non sono codici in c... Non sono proprio scrivibili con il linguaggio informatico, sono fatti da operatori quantistici. Esempi è davvero impossibile farne perchè sarebbero del tutto incomprensibili, cmq se vi leggete i pdf segnalati o almeno ci date una piccola occhiata forse sarà tutto appena più chiaro..
(cmq se proprio volete.. ad esempio il gate di Hadamard si scrive così: 1/sqrt(2) * ((|0>+|1>)<0| + (|0>-|1>)<1|) ed è come fare un'operazione logica elementare su due qbit. Come vedete è diverso da uno XOR o da una moltiplicazione)
http://en.wikipedia.org/wiki/Hadamard_transform
PS Troppo bella questa enciclopedia on line! C'è tutto! dovete assolutamente vedere qui http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_computer
E questo è un esempio
http://en.wikipedia.org/wiki/Shor%27s_algorithm
be la wikipedia inglese ha tutto e di più.
Riguardo al "linguaggio di programmazione", se così lo si può chiamare, avevo letto qualcosa in merito, ma non ricordo dove.
Ho con piacere visto che in varie università Italiane si studia meccanica quantistica, molte più di quello che credevo. Sarebbe veramente interessante avere quì un prof, oppure uno studente che abbia quasi finito il corso...
Interessante, lo sapevo che facevo bene a studiare fisica :D
In questi processori quantici, come riesco a misurare deterministicamente (e fisicamente) il dato di spin (o qualsiasi altro dato quantico preso in esame)?
Ho letto un intervento che dice che il dato quantico è conoscibile e facilmente verificabile poichè sottosta alle leggi quantiche.
Quindi per fare una verifica in tale senso, dovremmo fare ulteriori calcoli, con che sistema? Non sarebbe poi un collo di bottiglia allo stesso calcolo quantico?
Risulta più efficiente andare "sulla fiducia".
E' un bel problema ma non è insormontabile. Io conosco un modo per leggere lo spin elettronico ma ovviamente esistono altri modi. In questo caso il qubit è lo spin di un elettrone confinato in una cella tramite barriere di potenziale.
La lettura di spin viene tramutata in una lettura di carica, eseguibile con un transistore a singolo elettrone (sono aggeggi che sfruttano due barriere tunnel) in questo modo.
Detto in parole povere si dà una tensione (come al solito sulla superficie del sistema) sufficiente a far spostare l'elettrone in questione da una locazione all'altra (dove sarà già presente un altro elettrone che abbiamo trattato in modo che il suo spin sia certo e noto). Il fatto è che se l'elettrone che spingiamo di là avrà lo stesso spin dell'elettrone "di casa" l' "ospite" ci andrà molto poco volentieri e avrà bisogno di più energia, quindi non passerà. Se invece lo spin dell' "ospite" sarà opposto a quello noto del "padrone di casa" basterà meno energia e ci andrà (sono fermioni e come diceva il mio prof i fermioni non stanno bene insieme, principio di esclusione di Pauli). A questo punto controlliamo se nella locazione in questione ci sono 1 o 2 elettroni con un transistore a singolo elettrone..
Se il tutto funziona è anche piuttosto veloce.. non è un collo di bottiglia del sistema.. Poi la lettura si fa solo alla fine, anche durasse un secondo (che esagerato...) non sarebbe un gran problema...
int main ()
20-12-2005, 11:40
Interessante, lo sapevo che facevo bene a studiare fisica :D
ASD lo dico sempre anke io:D
facendis
20-12-2005, 11:48
Se non ricordo male il vantaggio di un pc quantico è quello ,grazie al fatto che allo stesso momento una particella puo avere sia valore 1 che valore 0,( il gatto sia vivo che morto allo stesso tempo)di poter effettuare tutte le operazioni possibili nello stesso istante e non dover attendere il risultato di una operazione per eseguire la successiva.
Quando poi si va ad effettuare la lettura del risultato la funzione d'onda crolla e resta solo il risultato più probabile.
^TiGeRShArK^
20-12-2005, 12:56
Attualmente non ci sono computer quantistici, ma unità di calcolo molto "primordiali" e non sono "lente", poichè il concetto che noi abbiamo di lento o veloce cade completamente quando si entra nel campo della computazione quantistica e sua ottimizzazione. Per calcoli "normali" cosa intendi? con unità di calcolo quantistico, come si faceva notare, si deve avere un algoritmo costruito ad doc per realizzare e leggere (sopratutto) il risultato dello stesso, un po come ora per sfruttare le gpu o i dualcore o i 64bit serve codice scritto ad doc. Di fatto applicare una texture, eseguire due fork contemporaneamente o sfruttare registri a 64bit non sono calcoli "normali", ma possibilità in più che senza quei componenti non si avrebbero facilmente.
vabbè... sono comunque computer quantistici PRIMORDIALI quelli esistenti...
io se non sbaglio ne avevo visto uno a 2 qubit che per fare calcoli molto semplici impiegava un bel pò di tempo.....
goldorak
20-12-2005, 12:58
vabbè... sono comunque computer quantistici PRIMORDIALI quelli esistenti...
io se non sbaglio ne avevo visto uno a 2 qubit che per fare calcoli molto semplici impiegava un bel pò di tempo.....
E' il primo passo, da qui a dire quando sara' funzionante il primo processore quantistico general purpose (semmai sara' possibile crearlo) ce ne passera' di acqua sotto i ponti.
^TiGeRShArK^
20-12-2005, 13:02
Occhio a cio' che trovi su quell'enciclopedia, le fonti non sono controllate ed e' piena di cavolate.
non proprio secondo uno studio fatto da nature sembra che sia competitiva anche con la famosa britannica.....
Sbaglio o qualcuno ha perso di vista questo passaggio??
"Una delle architetture quantistiche maggiormente favorite per gli impieghi nell'informatica quantistica è quella che prevede l'impiego di singoli atomi per conservare bit quantici (qubits) di informazione, dove ogni qubit può conservare il valore 1, 0 o entrambi simultaneamente"
All'inizio sembrava poroprio che non lo aveste letto sciorinando ipotesi su ipotesi e formule su formule, fortunatamente Luca ha puntato la vostra attenzione su questo. Ora mi sembra di capire che sia stato riperso di vista da qualcuno. Domani rileggero' i post ad un orario piu' decente, magari sbaglio. :)
Byez
ma infatti non è propriamente corretta quell'affermazione......
se non sbaglio è stato yossarian a spiegare perfettamente il motivo.
e se non capisci per bene questo passaggio non puoi capire come facciano i computer quantistici ad essere equivalenti ad una macchian di touring non deterministica.
^TiGeRShArK^
20-12-2005, 13:05
Se non ricordo male il vantaggio di un pc quantico è quello ,grazie al fatto che allo stesso momento una particella puo avere sia valore 1 che valore 0,( il gatto sia vivo che morto allo stesso tempo)di poter effettuare tutte le operazioni possibili nello stesso istante e non dover attendere il risultato di una operazione per eseguire la successiva.
Quando poi si va ad effettuare la lettura del risultato la funzione d'onda crolla e resta solo il risultato più probabile.
si + o - è così.... ma x una migliore definizione del valore sia 0 che 1 ti rimando alla spiegazione di yossarian nei post precedenti...
^TiGeRShArK^
20-12-2005, 13:06
E' il primo passo, da qui a dire quando sara' funzionante il primo processore quantistico general purpose (semmai sara' possibile crearlo) ce ne passera' di acqua sotto i ponti.
ma infatti ne sono ben consapevole guarda :D
però quello è stato solo uno dei primi passettini da compiere..
ora i problemi ancora da risolvere sono ancora molteplici.... ;)
Ma quanto scrivete :D
La notizia era passata qualche giorno fa su physicsweb:
http://physicsweb.org/articles/news/9/12/10/1?rss=2.0
Apprezzo molto i tentativi di spiegare il funzionamento di questi dispositivi.
Ai link di sari aggiungo la pagina di questo corso, da cui ha preso il link di pagina 2 ;)
http://www.di.unipi.it/~dipierro/Didattica/QC05/main.html
con anche le esercitazioni, per chi è così pazzo da studiarsi bene il materiale :D
Michelangelo_C
20-12-2005, 13:55
la foto di einstein con la fisica quantistica non c'entra nulla :O
Invece centra, anche se può non sembrare. Infatti Einstein prende (intorno al 1920 mi pare) il premio nobel per la fisica, ma non per la sua teoria della relatività, bensì per i suoi contributi allo sviluppo della quantistica (in quegli anni si era ancora molto indietro, con Bhor e compagnia bella). Il suo contributo consisteva nello studio di un esperimento, denominato effetto fotoelettrico, in cui si dimostrava la quantizzazione dell'energia (in fotoni). Quindi un certo contributo Einstein lo apporta, senza di lui avrebbe faticato molto di più per venire accettata la teoria quantistica dalla comunità scientifica. Infatti è difficile che venga riconosciuta valida una teoria che non dispone di conferme sperimentali, specie se ciò che è affermato dalla teoria è totalmente contrario a ciò che esprimono tutte le teorie precedenti (meccanica ed elettromagnetismo).
Giusto per dare delle informazioni a chi interessa l'argomento..
Quell'affermazione "Una delle architetture quantistiche maggiormente favorite per gli impieghi nell'informatica quantistica è quella che prevede l'impiego di singoli atomi per conservare bit quantici (qubits) di informazione, dove ogni qubit può conservare il valore 1, 0 o entrambi simultaneamente" è un'affermazione, e per quello che ne sappiamo noi, alquanto verosimile, difatti non dice nulla di sbagliato, anzi penso sia molto più semplice di mille paroloni :p
Difatti, il non determinismo, intendendolo nel senso più classico, quello che si insegna nei corsi di complessità, è la possibilità che, nel medesimo istante, persistano più stati, tutti conseguenza dello stesso evento. I qbit permettono cose di questo genere.
Documentandomi un attimo, ho notato come spesso si faccia riferimento alla confusione che può creare il concetto di "probabilità" con il concetto di "non determinismo". Sono due concetti spesso confusi. Penso che il concetto di probabilità sia da utilizzare SOLO nell'ambito della "lettura" dei dati, il non determinismo in quel caso diventa una vera e propria lotteria :D
In assenza di qualsiasi forma di intervento, invece, un algoritmo non deterministico che sfrutti le proprietà quantistiche dei qbit (non so se si possa dire così) non ha nulla a che fare con la probabilità, in questo caso infatti il non determinismo sta ad indicare proprio la persistenza di più stati, "conseguenza dello stesso evento", e in questo caso la persistenza di 0 e 1 nel medesimo istante in parole povere.
Insomma, il qbit realizzato nei laboratori di non so più quale università (quella citata nell'articolo), da la possibilitità di applicare gli algoritmi propri della teoria non deterministica, dando dal lato pratico ciò che la MdT non deterministica da dal lato teorico. (inefetti la MdT non è nient'altro che un bel modellino di PC per matematici :p)
goldorak
20-12-2005, 14:00
Invece centra, anche se può non sembrare. Infatti Einstein prende (intorno al 1920 mi pare) il premio nobel per la fisica, ma non per la sua teoria della relatività, bensì per i suoi contributi allo sviluppo della quantistica (in quegli anni si era ancora molto indietro, con Bhor e compagnia bella). Il suo contributo consisteva nello studio di un esperimento, denominato effetto fotoelettrico, in cui si dimostrava la quantizzazione dell'energia (in fotoni). Quindi un certo contributo Einstein lo apporta, senza di lui avrebbe faticato molto di più per venire accettata la teoria quantistica dalla comunità scientifica. Infatti è difficile che venga riconosciuta valida una teoria che non dispone di conferme sperimentali, specie se ciò che è affermato dalla teoria è totalmente contrario a ciò che esprimono tutte le teorie precedenti (meccanica ed elettromagnetismo).
Giusto per dare delle informazioni a chi interessa l'argomento..
Beh, non tiriamo in ballo il Nobel di Einstein perche' e' stato un Nobel politico in quanto la commissione non riteneva la relativita' ristretta ne la relativita' generale (cui una predizione era stata confermata dalla spedizione di Sir Eddington nel 1919) delle teorie ancora sufficientemente accettate dal establishment scientifico di quel tempo.
Quindi gira e rigira, hanno trovato la scusa dell'effetto fotoelettrico per assegnarli sto benedetto Nobel (in ballo da svariati anni).
Perchè, esistono atomi senza carica elettrica? :stordita:
Gli atomi, per definizione, hanno carica elettrica nulla ;)
Gli Ioni sono atomi il cui bilancio energetico è venuto a mancare, con tanti o pochi elettroni rispetto alla normalità.
Caspita, sono arrivato tardi. Non so se qualcuno l'ha detto, ma questa frase della news
I computer quantistici sembrano essere una tecnologia piuttosto promettente poiché permetterebbero l'impiego in situazioni dove nemmeno i più moderni supercomputer riescono ad essere pienamente efficaci, grazie alle particolari caratteristiche della meccanica quantisticanon e' che sia riduttiva, semplicemente non coglie la portata della questione.
I calcoli sulla potenza di un eventuale calcolatore quantistico li fece per primo lo stesso Feynman, da cui risulta che un calcolatore quantistico dovrebbe essere circa un miliardo di volte piu' potente di tutti i calcolatori del mondo attualmente esistenti messi assieme, non so se mi sono spiegato.
Qui non si tratterebbe semplicemente di fare calcoli piu' velocemente, ma di fare calcoli di notevole interesse che attualmente non possono essere fatti.
E comunque ancora non si sa se si riusciranno a realizzare calcolatori quantistici. Hanno fatto dei passi, ma se non si riescono a trasportare le informazioni sullo stato dell'atomo o molecola da un punto di elaborazione ad un altro del calcolatore, allora tutto cio' non servira' a nulla (la decoerenza e' una brutta bestia).
C'e' chi ha la sua teoria sul perche' un calcolatore quantistico non puo' essere realizzato (Mermin) e non mi pare che sia stato ancora confutato.
Quindi attenti alle facili interpretazioni.
E chi, se si potra' realizzare, fara' il brevetto sul calcolatore quantistico sara' l'uomo piu' ricco del mondo fino alla sua morte. All'inizio, se si realizzera', sara' come una bomba atomica, perche' si potranno superare tutti i sistemi di protezione esistenti.
Per adesso ancora tutte fantasie.
Insomma, il qbit realizzato nei laboratori di non so più quale università (quella citata nell'articolo), da la possibilitità di applicare gli algoritmi propri della teoria non deterministica, dando dal lato pratico ciò che la MdT non deterministica da dal lato teorico. (inefetti la MdT non è nient'altro che un bel modellino di PC per matematici :p)
Non è proprio così, i computer quantistici non equivalgono alla macchina di Turing non deterministica ma definiscono una nuova classe di problemi, i BQP (bounded error, quantum, polynomial time), che contiene P ma probabilmente non contiene NP:
http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_computer#Quantum_computing_in_computational_complexity_theory
Alcuni problemi (come la fattorizzazione intera) diventano polinomiali, ma in generale i problemi di ricerca nello spazio degli stati (tipici dell'ottimizzazione intera ad esempio) hanno un guadagno "solo" quadratico (che non è da buttare via, intendiamoci :D). Alcuni algoritmi crittografici usati attualmente (come AES) potrebbero quindi essere ancora usati, allungando semplicemente la chiave.
ASD lo dico sempre anke io:D
Ma per me è vero :D
Università di Roma :D
non proprio secondo uno studio fatto da nature sembra che sia competitiva anche con la famosa britannica.....
Preferisco la britannica. :)
ma infatti non è propriamente corretta quell'affermazione......
se non sbaglio è stato yossarian a spiegare perfettamente il motivo.
e se non capisci per bene questo passaggio non puoi capire come facciano i computer quantistici ad essere equivalenti ad una macchian di touring non deterministica.
Sì puo' essere che non lo possa capire.
Se non ricordo male il dispositivo Cirac/Zoller mostro' come lo stato potesse variare da 00 a 10 e 11, dovrei rispolverare qualche documento.
Se uno degli ioni e' in stato eccitato 1 e virbra con frequenza base 0 si ha un registro quantistico contenente 10.
Byez
Caspita, sono arrivato tardi. Non so se qualcuno l'ha detto, ma questa frase della news
non e' che sia riduttiva, semplicemente non coglie la portata della questione.
I calcoli sulla potenza di un eventuale calcolatore quantistico li fece per primo lo stesso Feynman, da cui risulta che un calcolatore quantistico dovrebbe essere circa un miliardo di volte piu' potente di tutti i calcolatori del mondo attualmente esistenti messi assieme, non so se mi sono spiegato.
Qui non si tratterebbe semplicemente di fare calcoli piu' velocemente, ma di fare calcoli di notevole interesse che attualmente non possono essere fatti.
E comunque ancora non si sa se si riusciranno a realizzare calcolatori quantistici. Hanno fatto dei passi, ma se non si riescono a trasportare le informazioni sullo stato dell'atomo o molecola da un punto di elaborazione ad un altro del calcolatore, allora tutto cio' non servira' a nulla (la decoerenza e' una brutta bestia).
C'e' chi ha la sua teoria sul perche' un calcolatore quantistico non puo' essere realizzato (Mermin) e non mi pare che sia stato ancora confutato.
Quindi attenti alle facili interpretazioni.
Parlando sempre di C/Z, con un impulso laser gli ioni si possono sia cambiare di valore da 10 a 01 (riportandoli allo stato basse e facendoli vibrare con freq 1) che far "camminare" il bit tra uno ione e l'altro, un vero e proprio bus.
E chi, se si potra' realizzare, fara' il brevetto sul calcolatore quantistico sara' l'uomo piu' ricco del mondo fino alla sua morte. All'inizio, se si realizzera', sara' come una bomba atomica, perche' si potranno superare tutti i sistemi di protezione esistenti.
Per tutta la vita?? sua, dei suoi discepoli e della sua nazione per l'eternita' grossomodo :)
Michelangelo_C
20-12-2005, 18:37
Beh, non tiriamo in ballo il Nobel di Einstein perche' e' stato un Nobel politico in quanto la commissione non riteneva la relativita' ristretta ne la relativita' generale (cui una predizione era stata confermata dalla spedizione di Sir Eddington nel 1919) delle teorie ancora sufficientemente accettate dal establishment scientifico di quel tempo.
Quindi gira e rigira, hanno trovato la scusa dell'effetto fotoelettrico per assegnarli sto benedetto Nobel (in ballo da svariati anni).
In effetti non posso darti torto, ma vaglielo a spiegare te al mio professore di fisica che per un anno intero ha sostenuto questa tesi! In effetti non mi ha mai convinto, ma non avevo ancora trovato una motivazione valida per rifiutare quanto diceva lui; adesso grazie a te ho capito il mistero del nobel di Einstein!
La morte dell'overclock ? Dubito che ci sia un quarzo a mandare il segnale di sincronismo :-)
La morte dell'overclock ? Dubito che ci sia un quarzo a mandare il segnale di sincronismo :-)
Gli smanettoni non moriranno mai!! Spero di mettere le mani su un compter simile prima di tirare le cuoia!! :)
Certo che la fantasia vola quando si pensa a questa tecnologia. :)
se volete leggervi qualcosa di interessante e semplice sulla fisica quantistica...
"Alice nel paese dei quanti"
http://www.torinoscienza.it/recensioni/apri?obj_id=331
RedDrake
21-12-2005, 09:02
sari
Mi sorge un dubbio... ma come si inseriranno i dati? cioè come pongo i qbit allo stato iniziale dell'algoritmo? Penso però che a questa risposta risponda il lato pratico della meccanica quantistica e fose lo scopo della scoperta citata nell'articolo risponde a questa domanda.
LASCO
E comunque ancora non si sa se si riusciranno a realizzare calcolatori quantistici. Hanno fatto dei passi, ma se non si riescono a trasportare le informazioni sullo stato dell'atomo o molecola da un punto di elaborazione ad un altro del calcolatore, allora tutto cio' non servira' a nulla (la decoerenza e' una brutta bestia).
C'e' chi ha la sua teoria sul perche' un calcolatore quantistico non puo' essere realizzato (Mermin) e non mi pare che sia stato ancora confutato.
Quindi attenti alle facili interpretazioni.
E chi, se si potra' realizzare, fara' il brevetto sul calcolatore quantistico sara' l'uomo piu' ricco del mondo fino alla sua morte. All'inizio, se si realizzera', sara' come una bomba atomica, perche' si potranno superare tutti i sistemi di protezione esistenti.
Per adesso ancora tutte fantasie.
Se ho capito bene un calcolatore quantistico è la realizzazzione hardware di un'algoritmo, quindi non sarebbe programmabile...
tempo addietro un prof mi diceva che in effetti quello di porre il sistema quantistico nello stato iniziale voluto è un bel problema, molto più complesso che realizzare il computer quantico.
comunque bel thread (una volta tanto!)
complimenti
Michelangelo_C
21-12-2005, 09:50
Non so se è già stato detto, ma sfruttando il principio di interazione istantanea a distanza può essere possibile far comunicare il risultato di un algoritmo da un'unità di elaborazione ad un'altra? Al posto del BUS si avrebbe dei chip quantici completamente separati l'uno dall'altro, con la capacità di comunicare istantaneamente i risultati dell'elaborazione. Finalmente un bus a frequenza infinita! :cool:
Quello che dice RedDrake è giustissimo, dovrebbe essere hardware specificatamente creato per risolvere l'algoritmo in questione. Ma pensandoci bene, anche l'hardware attuale, per esempio le GPU, sono create per risolvere solo alcuni, pochi, "algoritmi" o per svolgere poche funzioni ma in modo ottimizzato, ciò non toglie che esistano processori, le CPU, in grado di fare tutto in generale. Le CPU hanno un infinità di piccole unità di calcolo in grado di svolgere piccole funzioni e con quelle si costruisce tutto ciò che è possibile fare con l'algebra booleana; allo stesso modo credo sia possibile pensare a qualcosa di simile per il futuro.
Perchè no, se oggi gli algoritmi di ordinamento o di ricerca vengono "programmati", in futuro potrebbero essere inclusi in buona parte nell'hardware del nostro bel processore quantico :p ... non credo sia improbabile pensare ad una istruzione assembly (assembler, non ricordo mai come si dice) che invece di copiare una cella di memoria, riordini una lista concatenata, o fornisca il puntatore ad un oggetto di una lista. Cose che normalmente oggi definiremmo di "alto livello". Un abbassamento generale della difficoltà di soluzione degli algoritmi porterebbe a rendere alcune operazioni di "alto livello" customizzabili nell'hardware.
se volete leggervi qualcosa di interessante e semplice sulla fisica quantistica...
"Alice nel paese dei quanti"
http://www.torinoscienza.it/recensioni/apri?obj_id=331
bella, molto bella, Torino poi è molto importante a livello mondiale nelle ricerche "moderne"
Michelangelo_C
21-12-2005, 18:05
Quello che dice RedDrake è giustissimo, dovrebbe essere hardware specificatamente creato per risolvere l'algoritmo in questione. Ma pensandoci bene, anche l'hardware attuale, per esempio le GPU, sono create per risolvere solo alcuni, pochi, "algoritmi" o per svolgere poche funzioni ma in modo ottimizzato, ciò non toglie che esistano processori, le CPU, in grado di fare tutto in generale. Le CPU hanno un infinità di piccole unità di calcolo in grado di svolgere piccole funzioni e con quelle si costruisce tutto ciò che è possibile fare con l'algebra booleana; allo stesso modo credo sia possibile pensare a qualcosa di simile per il futuro.
Perchè no, se oggi gli algoritmi di ordinamento o di ricerca vengono "programmati", in futuro potrebbero essere inclusi in buona parte nell'hardware del nostro bel processore quantico :p ... non credo sia improbabile pensare ad una istruzione assembly (assembler, non ricordo mai come si dice) che invece di copiare una cella di memoria, riordini una lista concatenata, o fornisca il puntatore ad un oggetto di una lista. Cose che normalmente oggi definiremmo di "alto livello". Un abbassamento generale della difficoltà di soluzione degli algoritmi porterebbe a rendere alcune operazioni di "alto livello" customizzabili nell'hardware.
Sarebbe uno scenario davvero interessante quello di vedere un computer ragionare non in basso livello (assembly) ma in alto livello; pensandoci bene è come se si dotasse una macchina di un'intelligenza superiore, vicina a quella di un essere umano. La programmazione sarebbe molto più semplice e le possibilità smisurate rispetto alle già molteplici attualmente sviluppate. Credo però che siamo lontani anni luce da una reale applicazione di queste tecnologie.
E il prototipo del primo computer quantico è stato presentato a PORTLAND il 13febbraio 08 da D-WAVE. Il computer commerciale è dotato di un chip quantico (16 qubits) e promette cose strabilianti...
Faster_Fox
15-02-2008, 17:14
ho trovato il chip che riuscirà a far girare crysis degnamante....si ma su quale scheda? :sofico:
Michelangelo_C
17-02-2008, 10:10
Grazie per l'aggiornamento! :)
Lucas Malor
18-02-2008, 20:57
Scusate se rispolvero questa vecchia discussione, ma non ho potuto resistere...
In realta' nell'articolo viene citato l'entanglement, ma non viene spiegato a cosa serve.
L'entanglement e' il "famoso" fenomeno della correlazione quantistica. Prendiamo per esempio due elettroni. Se questi due elettroni sono i due stati quantici completamente slegati tra di loro, se misuro una proprieta' di uno, ad esempio la velocita', questa sara' completamente slegata dall'altro.
Supponiamo invece che i due elettroni siano in uno stato correlato. Questo potrebbe avvenire per esempio a causa di qualche fenomeno di emissione che genera coppie di elettroni. A causa della correlazione, ogni volta che si misurera' una proprieta' di uno degli elettroni si trovera' uno stesso risultato nell'altro elettrone. Tale risultato non deve essere per forza lo stesso, anzi puo' essere completamente l'opposto, ma e' perfettamente predicibile.
A cosa serve questo? Se due qubit sono correlati con una relazione predeterminata, bastera' comunicare lo stato del primo qubit perche' si sappia lo stato del secondo qubit, senza trasportare fisicamente l'intero qubit. Questo fenomeno e' anche chiamato teletrasporto quantistico. Risultato: un flusso di dati per i calcoli che viaggia alla velocita' della luce.
Per quanto riguarda i qubit, non so quanti e quali siano gli stati coinvolti, ne' cosa viene misurato. Comunque non vi fissate su 0 e 1.... 0 e 1 sono passaggio di corrente ed assenza di corrente, mentre gli stati quantici in considerazione potrebbero essere ben di piu'. Ad esempio potrebbero essere lo spin lungo un asse di un bosone (come il fotone), e quindi poter prendere i valori -1, 0 oppure 1, quindi 3 stati.
Michelangelo_C
20-02-2008, 10:38
Risultato: un flusso di dati per i calcoli che viaggia alla velocita' della luce.
No, molto più veloce della luce: il teletrasporto quantistico è assolutamente istantaneo, violando il principio di località (sia dell'informazione che di qualunque altro tipo). Come dici, lo stato dell'altro elettrone correlato è esattamente conoscibile nello stesso istante in cui si effettua la misura sul primo, non occorre nessun tempo perchè l'altro elettrone "cambi" stato, indipendentemente dalla distanza a cui si trova.
Penso si possa realmente parlare di un vero e proprio BUS a banda infinita, senza neppure ritardi di propagazione.
Lucas Malor
20-02-2008, 10:50
No, un attimo. Lo stato cambia istantaneamente, ma l'informazione viaggia alla velocita' della luce. se cosi' non fosse, avremmo dovuto buttare nel cestino tutta la fisica attuale :D
In un certo senso il fenomeno dell'entanglement "prepara" lo stato in cui deve essere l'altro oggetto. Per dirla in maniera semplice: l'osservatore A sta dov'e' la prima particella, l'osservatore B con la seconda. Se A misura la particella, sapra' anche lo stato della seconda, ma non lo sapra' B. Per saperlo, A lo deve informare, e lo puo' fare al massimo alla velocita' della luce.
Penso si possa realmente parlare di un vero e proprio BUS a banda infinita, senza neppure ritardi di propagazione.
L'entanglement quantistico non permette la trasmissione di informazioni, quindi non può essere considerato un bus. Per fare un esempio molto semplificato, è come avere due dadi che quando lanciati hanno la proprietà di dare sempre come somma 7. Una volta che hai visto il risultato del primo dado conosci anche l'altro, ma non puoi decidere il valore che avrà il dado... e quindi mandare un messaggio.
Inoltre anche il fatto che la lettura dello stato di un elettrone cambi istantaneamente l'altro è controverso... ma non è il caso di entrare nel soliti lunghi e noiosi discorsi sulle interpretazioni della fisica quantistica :D
Lucas Malor
20-02-2008, 11:04
Inoltre anche il fatto che la lettura dello stato di un elettrone cambi istantaneamente l'altro è controverso
Li' si va nella filosofia.... :D
Personalmente penso che sia tutta una stupidaggine che "cambia istantaneamente lo stato" ecc. Secondo me lo stato delle particelle non e' affatto indeterminato, siamo noi che non possiamo misurarlo con certezza assoluta.
Certo e' comunque che il mio pensiero vale meno di una cicca rispetto a quello dei capoccioni della scienza :p Quando vincero' il nobel ne riparleremo :D
Michelangelo_C
20-02-2008, 11:22
No, un attimo. Lo stato cambia istantaneamente, ma l'informazione viaggia alla velocita' della luce. se cosi' non fosse, avremmo dovuto buttare nel cestino tutta la fisica attuale :D
Infatti, è proprio così; la quantistica si propone proprio come una nuova teoria fisica che abbatte in larga parte le precedenti conoscenze; esattamente come la teoria di galileo abbatteva le conoscenze degli aristotelici grechi (con le quali erano stati costruiti palazzi e ponti che, nonostante gli errori teorici, stavano perfettamente in piedi). Il fatto che riusicamo a fare cose che funzionano utilizzando le teorie attuali (maxwell) non significa che siano corrette, ma semplicemnte che approssimano abbastanza bene la realtà per gli scopi che ci prefiggiamo. Questo sipiega il fatto che ci sono ancora cose sperimentali a cui non si trova spiegazione teorica, mentre la quantistica talvolta viene in aiuto porpio in questi casi.
In definitiva, quando la quantistica raggiungerà un grado di conoscenza sufficiente (gli scienziati si accorderanno sulle sue regole precise, e non solo opinioni, con tutti i dati sperimentali a conferma) potremo buttare via tutta la teoria fin'ora conosciuta. :)
L'entanglement quantistico non permette la trasmissione di informazioni, quindi non può essere considerato un bus. Per fare un esempio molto semplificato, è come avere due dadi che quando lanciati hanno la proprietà di dare sempre come somma 7. Una volta che hai visto il risultato del primo dado conosci anche l'altro, ma non puoi decidere il valore che avrà il dado... e quindi mandare un messaggio.
Infatti, non intendevo un vero bus, ma per esempio dei nuclei di elaborazione (facciamo pure che siano estremamente semplici) che non hanno bisogno di nessuna comunicazione, usando appunto il teletrasporto. Tra questi nuclei è come se ci fosse un BUS di banda infinita e senza ritardi di propagazione. La violazione del principio di località da parte del teletrasporto quantistico è un dato di fatto, non si chiamerebbe teletrasporto altrimenti (e non avrebbe nemmeno tutta questa rilevanza).
Detto questo, come fare per far si che l'elaborazione vada nel modo desiderato non lo so, gli scienziati che ci studiano faranno pur qualcosa anche loro!
Personalmente penso che sia tutta una stupidaggine che "cambia istantaneamente lo stato" ecc. Secondo me lo stato delle particelle non e' affatto indeterminato, siamo noi che non possiamo misurarlo con certezza assoluta.
Ci sono scienziati/filosofi che la pensano proprio così, io sinceramente non credo, a giudicare dai dati sperimentali (base per qualunque teoria fisica). Comunque tutto può essere, anche questa interpretazione deterministica della quantistica.
Lucas Malor
20-02-2008, 12:01
Mi sa che stai facendo un attimo di confusione. Nella pratica sperimentale l'informazione comunque viaggia al massimo alla velocita' della luce, come io e Banus abbiamo spiegato con due esempi. Il resto, semplicemente, e'..... filosofia :D
Il fatto e' che l'interpretazione della fisica quantistica come stati indeterminati a priori non regge piu'. Si sta tentando in tutti i modi di salvarla in qualche modo... ma sinceramente, tra l'abbandonare una interpretazione e l'abbandonare la teoria della relativita', tu che sceglieresti? ;)
Michelangelo_C
20-02-2008, 12:22
Mi sa che stai facendo un attimo di confusione. Nella pratica sperimentale l'informazione comunque viaggia al massimo alla velocita' della luce, come io e Banus abbiamo spiegato con due esempi. Il resto, semplicemente, e'..... filosofia :D
Il fatto e' che l'interpretazione della fisica quantistica come stati indeterminati a priori non regge piu'. Si sta tentando in tutti i modi di salvarla in qualche modo... ma sinceramente, tra l'abbandonare una interpretazione e l'abbandonare la teoria della relativita', tu che sceglieresti? ;)
Interessante, può essere che hai più conoscenze di me sulla quantistica, specie sugli sviluppi più recenti. Dico questo solo per mettere le mani avanti, non potendo sapere quali siano le tue conoscenze, non la prendere come se volessi fare il saccente.
A quanto ne so io, se prendi in considerazione la teoria quantistica devi mettere via tanti preconcetti delle teorie classiche (non tanto la relatività, quanto la meccanica e l'elettomagnetismo classici). Esempi? Lo spazio è quantizzato, non è possibile asspumere tutte le posizioni in modo continuo ma solo a quanti di spazio; questo si nota con gli orbitali degli elettroni, punto di partenza della teoria.
Poi ci sono i due principi di indeterminazione di Heisenberg, su cui si basa l'effetto tunnel ormai strausato in componenti banalissimi come i diodi zener.
L'effetto fotoelettrico fu studiato da Einstein agli albori della teoria, e mostra come l'emissione di elettroni da parte di una lastra metallica investita da radiazione EM avvenga (sperimentalmente) in maniera completamente opposta a quanto previsto dalla meccanica classica.
Come ultimo, un professore mi ha recentemente spiegato che in un ambiente chiuso esistono delle condizioni al contorno da applicare alle equazioni d'onda di Schroedinger (relative alla probabilità di trovare una particella in una certa posizione di spazio) che generano nel totale onde stazionarie; da ciò si deduce che in una stanza esisteranno dei punti in cui la particella ha probabilità nulla di trovarsi, ovvero in cui non andrà mai. Semplicemente inspiegabile con la teoria meccanica classica (non so se su questo ci siano dei dati sperimentali).
Questo quanto ho studiato io, che si rifà probabilmente alla teoria quantistica non attuale. Hai qualche approfondimento al riguardo che smentisce queste "meraviglie" della quantistica?
Lucas Malor
20-02-2008, 21:22
Naaaaa, sono solo uno studente fanfarone :D Pero' avevo letto un articolo molto interessante... praticamente era un esperimento nel quale si voleva dimostrare come una particella potesse "sapere" in anticipo il suo proprio stato, e cambiarlo di conseguenza.... capisci da te l'assurdita' della cosa :rolleyes: Se lo ritrovo te lo posto.
Tra questi nuclei è come se ci fosse un BUS di banda infinita e senza ritardi di propagazione. La violazione del principio di località da parte del teletrasporto quantistico è un dato di fatto, non si chiamerebbe teletrasporto altrimenti (e non avrebbe nemmeno tutta questa rilevanza).
L'entanglement è diverso dal teletrasporto quantistico (anche se il secondo fa uso del primo). Inoltre per eseguire il teletrasporto correttamente è necessario trasmettere informazioni su un canale classico, quindi con velocità limitate a c.
Sicuramente l'entanglement è un aspetto importante dei computer quantistici, e più in generale la sovrapposizione quantistica degli stati è la principale differenza rispetto ai computer classici. Ma non è la "trasmissione istantanea" degli stati a fare la differenza, ma proprietà più sottili degli operatori quantistici usati per realizzare gli algoritmi.
Il fatto e' che l'interpretazione della fisica quantistica come stati indeterminati a priori non regge piu'.
Ma regge ancora meno quella degli stati determinati, ma non conosciuti (variabili nascoste locali). Per quello non voglio approfondire questo argomento... anche gli esperti faticano a sbrogliarlo :D
Lucas Malor
20-02-2008, 22:16
Ma regge ancora meno quella degli stati determinati, ma non conosciuti (variabili nascoste locali).
Difatti che ci siano variabili nascoste e' stato dimostrato matematicamente essere impossibile. Comunque io credo semplicemente che le variabili siano quelle che conosciamo e stop, ma che semplicemente e' la nostra misura a turbare lo stato di una particella. Ed e' per questo che vi sono proprieta' fisiche che non si possono misurare simultaneamente (cioe' che i loro operatori non commutano) e per questo una particella si comporta in modo differente se "si sente osservata" :P
non è la "trasmissione istantanea" degli stati a fare la differenza, ma proprietà più sottili degli operatori quantistici usati per realizzare gli algoritmi.
Interessante. Devo dire sospettavo ci fosse in gioco qualcosa in piu' della mera velocita', pero' non pensavo fosse addirittura piu' importante.... ed inoltre non ho trovato niente a riguardo. Ne sai qualcosa di piu'? :)
Michelangelo_C
20-02-2008, 23:23
Hai ragione, l'entanglement non è il teletrasporto quantistico, mi sono imbrogliato da solo.
Niente da fare, per continuare la discussione dovremo aspettare che gli scienziati si accordino, magari tra un secolo o più. Nel frattempo godiamoci questo chip quantico a 16 qbit :) , che in qualche modo dovrà pur funzionare (con tutti i limiti della teoria attuale).
Naaaaa, sono solo uno studente fanfarone :D Pero' avevo letto un articolo molto interessante... praticamente era un esperimento nel quale si voleva dimostrare come una particella potesse "sapere" in anticipo il suo proprio stato, e cambiarlo di conseguenza.... capisci da te l'assurdita' della cosa :rolleyes: Se lo ritrovo te lo posto.
Allora ok, non volevo offendere qualche luminare in materia.
Difatti che ci siano variabili nascoste e' stato dimostrato matematicamente essere impossibile. Comunque io credo semplicemente che le variabili siano quelle che conosciamo e stop, ma che semplicemente e' la nostra misura a turbare lo stato di una particella.
In realtà è stato dimostrato matematicamente che è possibile costruire una teoria a variabili nascoste (Bohm) se si abbandona il principio di località, e sono stati eseguiti esperimenti per testare le diseguaglianze di Bell, in cui le teorie variabili nascoste locali danno previsioni differenti, e i risultati confermano le previsioni della fisica quantistica "standard". (non è una dimostrazione matematica: poteva succedere l'opposto :D)
Nota che le diseguaglianze di Bell sono pensate per esporre comportamenti statistici degli stati delle particelle incompatibili con un comportamento "classico", anche supponendo una perturbazione dovuto al processo di misura.
Interessante. Devo dire sospettavo ci fosse in gioco qualcosa in piu' della mera velocita', pero' non pensavo fosse addirittura piu' importante.... ed inoltre non ho trovato niente a riguardo. Ne sai qualcosa di piu'? :)
Molto poco, perché non ho mai seguito un corso specifico. Gli algoritmi quantistici spesso sfruttano proprietà globali di un insieme di dati, costruiscono una sovrapposizione degli stati che li rappresentano e mediante opportuni operatori (sullo stato globale) estraggono le informazioni rilevanti.
Ad esempio l'algoritmo di Shor per la fattorizzazione sfrutta la periodicità di sequenze come:
x mod N, x^2 mod N, x^3 mod N, ...
dove N è il numero che vogliamo fattorizzare, e x è un numero a scelta. I periodi di sequenze come questa permettono poi di risalire mediante altre manipolazioni ai fattori di N. Un algoritmo classico dovrebbe esaminare tutta la sequenza (caso peggiore N passi, cioè tempo esponenziale nel numero di cifre), mentre l'algoritmo di Shor sfrutta la trasformata di fourier quantistica (un particolare tipo di operatore) per estrarre efficientemente il periodo. Una spiegazione più dettagliata la trovi qui (http://scottaaronson.com/blog/?p=208), ma non è semplice da seguire :p
Lucas Malor
22-02-2008, 10:30
In realtà è stato dimostrato matematicamente che è possibile costruire una teoria a variabili nascoste (Bohm) se si abbandona il principio di località, e sono stati eseguiti esperimenti per testare le diseguaglianze di Bell [...]
Pero' le disuguaglianze di Bell sono valide se e' valida anche il principio di localita', no? Mi pare che un esperimento conferma solo il teorema di Bell, non nega le varibili nascoste.
Mi sa comunque che mi devo informare un po' meglio, se hai qualche link te ne sarei grato :)
l'algoritmo di Shor sfrutta la trasformata di fourier quantistica (un particolare tipo di operatore) per estrarre efficientemente il periodo. Una spiegazione più dettagliata la trovi qui (http://scottaaronson.com/blog/?p=208), ma non è semplice da seguire :p
Grazie, ci daro' un'occhiata :)
Allora ok, non volevo offendere qualche luminare in materia.
Mi pareva ovvio le mie fossero battute... :D E comunque io non mi preoccuperei troppo, i luminari hanno altro da cui sentirsi offesi di questi tempi................... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Lucas Malor
27-02-2008, 12:45
avevo letto un articolo molto interessante... praticamente era un esperimento nel quale si voleva dimostrare come una particella potesse "sapere" in anticipo il suo proprio stato, e cambiarlo di conseguenza.... capisci da te l'assurdita' della cosa :rolleyes: Se lo ritrovo te lo posto.
Mi sono leggermente scordato della "promessa". Comunque ecco il link:
http://physicsworld.com/cws/article/news/27106#Wheeler (http://physicsworld.com/cws/article/news/27106#Wheeler)
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