nothinghr
18-12-2005, 11:59
Vi ricordate tutte le proteste del mondo dello spettacolo riguardo il taglio del Fus di circa 160 milioni,con relative promesse di un ritocco?
Ecco hanno deciso di levarne altri 20!!!
SIAMO ALLA FRUTTA!
Articolo21.info
Il maxiemendamento della Finanziaria “taglia ulteriormente il Fondo unico per lo spettacolo di 20 milioni di euro in meno spalmati nel periodo 2006-2008”. A denunciarlo sono le deputate diessine Giovanna Grignaffini e Franca Chiaromonte, che puntano il dito sul ministro dei Beni Culturali Buttiglione: “ne prenda atto e si faccia da parte”. “Nel giorno in cui lo stesso Presidente Ciampi ha dichiarato che per sostenere la cultura servono le necessarie risorse finanziarie , il Governo Berlusconi assesta un ulteriore colpo al gia’ martoriato Fus. - dicono le esponenti ds - Tagli su tagli: il governo, anche in quest ultima Finanziaria, ha portato avanti un progetto che mette all angolo la cultura, il cinema e lo spettacolo dal vivo”. Buttiglione , concludono, “che nelle ultime ore aveva assicurato non ci sarebbero stati tagli, da questa vicenda ne esce con le ossa rotte. Farebbe bene a prendere atto della situazione e a rassegnare le sue dimissioni”.
Dimissioni chieste anche dall’assemblea dell’Agis: “preso atto con indignazione della conferma della drammatica decurtazione del Fus (Fondo unico dello spettacolo) – si legge in una nota - ridotto a meno di 380 milioni di euro con la Finanziaria 2006, cui si aggiungono i tagli dei fondi pubblici dell Istituto per il
credito sportivo, di cui di recente erano state ampliate le competenze anche ai beni ed alle attivita’ culturali”, chiede che il ministro Buttiglione “adempia, con la necessaria immediatezza, all’inequivocabile impegno assunto qualche tempo fa, di rimettere il proprio mandato”. L’Agis chiede quindi alla Presidenza del Consiglio di dichiarare “lo stato di crisi del settore”, concordando “con le parti sociali l’adozione delle indispensabili ed urgenti misure connesse”; al governo di impegnarsi ad “intervenire con provvedimenti urgenti” per lo svolgimento della normale attivita’ nel 2006; al dipartimento dello Spettacolo di attivare “immediatamente i contatti con le categorie per integrare, in maniera chiara e adeguata” gli imminenti decreti ministeriali “nel senso richiesto dall’acuito stato di crisi”. E ancora: alla Conferenza delle Regioni, all Anci e all Upi, di attivare “consultazioni permanenti delle categorie per assicurare a tutti i cittadini pari opportunita’ di fruizione dello Spettacolo”; al governo “che scaturira’ dalle prossime elezioni” di impegnarsi “entro il 2006 per il ripristino integrale del Fus ai livelli raggiunti nel 2001”.
L’assemblea dell’Agis, conclude la nota, ‘stigmatizza’ altresi’ “l’ottusa insensibilita’ dimostrata in questa circostanza dal ministro dell Economia, Tremonti, cosi’ come l’ inattendibilita’ dei titolari del potere decisionale, a conferma di quella negativa visione ideologica che il governo ha dimostrato di avere nei confronti della cultura, cosi’ come testimoniato anche dalla reintroduzione di vincoli e balzelli che di fatto concretano una nuova forma di censura nello spettacolo” (la cosiddetta “pornotax”). In questo comportamento l’ Agis ravvisa “una colpevole sottovalutazione, oltre che della
importanza sociale della cultura dello spettacolo, anche degli esiziali riflessi occupazionali di una categoria che annovera circa duecentomila addetti’
“Speravo di piu’ ma non mi dimetto” e’ la risposta di Buttiglione a quanti invocano le sue dimissioni in queste ore.Lo stanziamento per la Domus Aurea, sottolinea il ministro, prevede “4 milioni di euro l’anno per 15 anni”, “Io avrei preferito avere di piu’ subito magari per meno tempo - dice - ma e’ gia’ qualcosa. E poi ci sono i 10 milioni di euro ottenuti per la gestione ordinaria dei Beni Culturali”. Quanto ai tagli per il Fus: “tendo a considerare solo le cifre del 2006, ovvero gli 8 milioni di euro, quelli sono un taglio reale”, mentre per i 6 milioni di tagli previsti per i due anni successivi, sostiene, “ci sara’ modo di intervenire a correggere nella finanziaria 2007”.
Certo, prosegue Buttiglione, rimane il fatto che lasciare che vada in rovina un patrimonio culturale come il nostro “sarebbe una cosa gravissima”. E su questo, ammette, “C’e’ una grave responsabilita’ di questo governo, cosi’ pero’ come dei governi precedenti e in generale di tutti gli italiani: dobbiamo decidere una volta per tutte tutti di farci carico di questo patrimonio indispensabile, anche se qualcuno puo’ pensare che costa piu’ di quello che rende. I nostri beni culturali unici al mondo ci permettono l’esperienza estetica, garantiscono la nostra memoria storica. Oltre al fatto che il turismo del futuro e’ senza dubbio quello culturale perche’ di fronte alla competizione con gli altri paesi, sole e mare non possono bastare piu””.
Quanto alle dimissioni invocate oggi di nuovo dalle parlamentari diessini Grignaffini e Chiaromonte e poi anche dall’Agis: “No - ribadisce - avevo detto che mi sarei dimesso se non ci fossero stati forti correttivi ai tagli per il fus. I tagli ci sono, e’ vero’, ma la situazione non e’ piu’ cosi’ drammatica come sembrava allora. Resta difficilissima, certo, ma ci impegniamo a gestirla”.
E il futuro? Se il centrodestra dovesse uscire vincente dalle elezioni 2006 accetterebbe di nuovo la patata bollente dei Beni Culturali? “Certo che si’ - conclude Buttiglione - credo che in altri cinque anni avremmo il tempo di fare molte belle cose.
Insomma, e’ una sfida che accetterei, anche perche’ faccio per
mestiere delle cose che mi piacerebbe fare per hobby”
Ecco hanno deciso di levarne altri 20!!!
SIAMO ALLA FRUTTA!
Articolo21.info
Il maxiemendamento della Finanziaria “taglia ulteriormente il Fondo unico per lo spettacolo di 20 milioni di euro in meno spalmati nel periodo 2006-2008”. A denunciarlo sono le deputate diessine Giovanna Grignaffini e Franca Chiaromonte, che puntano il dito sul ministro dei Beni Culturali Buttiglione: “ne prenda atto e si faccia da parte”. “Nel giorno in cui lo stesso Presidente Ciampi ha dichiarato che per sostenere la cultura servono le necessarie risorse finanziarie , il Governo Berlusconi assesta un ulteriore colpo al gia’ martoriato Fus. - dicono le esponenti ds - Tagli su tagli: il governo, anche in quest ultima Finanziaria, ha portato avanti un progetto che mette all angolo la cultura, il cinema e lo spettacolo dal vivo”. Buttiglione , concludono, “che nelle ultime ore aveva assicurato non ci sarebbero stati tagli, da questa vicenda ne esce con le ossa rotte. Farebbe bene a prendere atto della situazione e a rassegnare le sue dimissioni”.
Dimissioni chieste anche dall’assemblea dell’Agis: “preso atto con indignazione della conferma della drammatica decurtazione del Fus (Fondo unico dello spettacolo) – si legge in una nota - ridotto a meno di 380 milioni di euro con la Finanziaria 2006, cui si aggiungono i tagli dei fondi pubblici dell Istituto per il
credito sportivo, di cui di recente erano state ampliate le competenze anche ai beni ed alle attivita’ culturali”, chiede che il ministro Buttiglione “adempia, con la necessaria immediatezza, all’inequivocabile impegno assunto qualche tempo fa, di rimettere il proprio mandato”. L’Agis chiede quindi alla Presidenza del Consiglio di dichiarare “lo stato di crisi del settore”, concordando “con le parti sociali l’adozione delle indispensabili ed urgenti misure connesse”; al governo di impegnarsi ad “intervenire con provvedimenti urgenti” per lo svolgimento della normale attivita’ nel 2006; al dipartimento dello Spettacolo di attivare “immediatamente i contatti con le categorie per integrare, in maniera chiara e adeguata” gli imminenti decreti ministeriali “nel senso richiesto dall’acuito stato di crisi”. E ancora: alla Conferenza delle Regioni, all Anci e all Upi, di attivare “consultazioni permanenti delle categorie per assicurare a tutti i cittadini pari opportunita’ di fruizione dello Spettacolo”; al governo “che scaturira’ dalle prossime elezioni” di impegnarsi “entro il 2006 per il ripristino integrale del Fus ai livelli raggiunti nel 2001”.
L’assemblea dell’Agis, conclude la nota, ‘stigmatizza’ altresi’ “l’ottusa insensibilita’ dimostrata in questa circostanza dal ministro dell Economia, Tremonti, cosi’ come l’ inattendibilita’ dei titolari del potere decisionale, a conferma di quella negativa visione ideologica che il governo ha dimostrato di avere nei confronti della cultura, cosi’ come testimoniato anche dalla reintroduzione di vincoli e balzelli che di fatto concretano una nuova forma di censura nello spettacolo” (la cosiddetta “pornotax”). In questo comportamento l’ Agis ravvisa “una colpevole sottovalutazione, oltre che della
importanza sociale della cultura dello spettacolo, anche degli esiziali riflessi occupazionali di una categoria che annovera circa duecentomila addetti’
“Speravo di piu’ ma non mi dimetto” e’ la risposta di Buttiglione a quanti invocano le sue dimissioni in queste ore.Lo stanziamento per la Domus Aurea, sottolinea il ministro, prevede “4 milioni di euro l’anno per 15 anni”, “Io avrei preferito avere di piu’ subito magari per meno tempo - dice - ma e’ gia’ qualcosa. E poi ci sono i 10 milioni di euro ottenuti per la gestione ordinaria dei Beni Culturali”. Quanto ai tagli per il Fus: “tendo a considerare solo le cifre del 2006, ovvero gli 8 milioni di euro, quelli sono un taglio reale”, mentre per i 6 milioni di tagli previsti per i due anni successivi, sostiene, “ci sara’ modo di intervenire a correggere nella finanziaria 2007”.
Certo, prosegue Buttiglione, rimane il fatto che lasciare che vada in rovina un patrimonio culturale come il nostro “sarebbe una cosa gravissima”. E su questo, ammette, “C’e’ una grave responsabilita’ di questo governo, cosi’ pero’ come dei governi precedenti e in generale di tutti gli italiani: dobbiamo decidere una volta per tutte tutti di farci carico di questo patrimonio indispensabile, anche se qualcuno puo’ pensare che costa piu’ di quello che rende. I nostri beni culturali unici al mondo ci permettono l’esperienza estetica, garantiscono la nostra memoria storica. Oltre al fatto che il turismo del futuro e’ senza dubbio quello culturale perche’ di fronte alla competizione con gli altri paesi, sole e mare non possono bastare piu””.
Quanto alle dimissioni invocate oggi di nuovo dalle parlamentari diessini Grignaffini e Chiaromonte e poi anche dall’Agis: “No - ribadisce - avevo detto che mi sarei dimesso se non ci fossero stati forti correttivi ai tagli per il fus. I tagli ci sono, e’ vero’, ma la situazione non e’ piu’ cosi’ drammatica come sembrava allora. Resta difficilissima, certo, ma ci impegniamo a gestirla”.
E il futuro? Se il centrodestra dovesse uscire vincente dalle elezioni 2006 accetterebbe di nuovo la patata bollente dei Beni Culturali? “Certo che si’ - conclude Buttiglione - credo che in altri cinque anni avremmo il tempo di fare molte belle cose.
Insomma, e’ una sfida che accetterei, anche perche’ faccio per
mestiere delle cose che mi piacerebbe fare per hobby”