Ewigen
16-12-2005, 11:36
SUDAFRICA 16/12/2005 8.41
ARCIVESCOVO TUTU CHIEDE CONDANNE PER COLPEVOLI APARTHEID
L’arcivescovo anglicano Desmond Tutu, vincitore nel 1993 insieme a Nelson Mandela del Premio Nobel per la pace, ha chiesto di perseguire penalmente i responsabili di atrocità commesse nel periodo della segregazione razziale in Sudafrica che hanno rifiutato di pentirsi. In un’intervista radiofonica, monsignor Tutu, già presidente della Commissione Verità e Riconciliazione voluta da Mandela nel 1996 per individuare le responsabilità del regime segregazionista, ha pronunciato una sorta di auto-critica, sostenendo che quell’organismo “probabilmente non ha fatto abbastanza nei confronti di coloro che ne sono venuti al cospetto”. La Commissione aveva ascoltato le testimonianze di circa 21.000 vittime e responsabili di abusi dei diritti umani tra il 1960 e il 1994, anno in cui l’apartheid è ufficialmente terminato. Nel frattempo però molti colpevoli hanno ottenuto l’amnistia. All’appello del presule si è aggiunta la voce di un ministro sudafricano Essop Pahad, per il quale i bianchi che lamentano discriminazioni in ambito lavorativo e rifiutano di partecipare a manifestazioni di riconciliazione nazionale rappresentano la continuazione di comportamenti pregiudiziali e razzisti.
ARCIVESCOVO TUTU CHIEDE CONDANNE PER COLPEVOLI APARTHEID
L’arcivescovo anglicano Desmond Tutu, vincitore nel 1993 insieme a Nelson Mandela del Premio Nobel per la pace, ha chiesto di perseguire penalmente i responsabili di atrocità commesse nel periodo della segregazione razziale in Sudafrica che hanno rifiutato di pentirsi. In un’intervista radiofonica, monsignor Tutu, già presidente della Commissione Verità e Riconciliazione voluta da Mandela nel 1996 per individuare le responsabilità del regime segregazionista, ha pronunciato una sorta di auto-critica, sostenendo che quell’organismo “probabilmente non ha fatto abbastanza nei confronti di coloro che ne sono venuti al cospetto”. La Commissione aveva ascoltato le testimonianze di circa 21.000 vittime e responsabili di abusi dei diritti umani tra il 1960 e il 1994, anno in cui l’apartheid è ufficialmente terminato. Nel frattempo però molti colpevoli hanno ottenuto l’amnistia. All’appello del presule si è aggiunta la voce di un ministro sudafricano Essop Pahad, per il quale i bianchi che lamentano discriminazioni in ambito lavorativo e rifiutano di partecipare a manifestazioni di riconciliazione nazionale rappresentano la continuazione di comportamenti pregiudiziali e razzisti.