indelebile
16-12-2005, 11:09
Non so se va bene in questa sezione, leggete qua:
Città del Vaticano, 15 dic. (Apcom) - C'è "un'evidente sproporzione tra l'intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale e quella con cui si educano i giovani a usare moto e auto in modo moralmente responsabile". Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, approfondisce la questione del traffico e delle sue dimensioni morali in un articolo del direttore Gianpaolo Salvini.
Per questo, anche i comportamenti al volante andrebbero tenuti presenti in ogni esame di coscienza. "Ogni confessore - sottolinea Salvini - conta sulla punta delle dita i penitenti che si sono accusati durante una confessione di aver guidato imprudentemente, in stato di ubriachezza o di stanchezza percepita, con l'automobile non in ordine o contromano". Ma si tratta di comportamenti che, seppur "espongano a gravi rischi la propria vita e quella degli altri" non vengono trattati con la stessa "intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale". Comportamenti che mettono a repentaglio la vita propria e degli altri "assai più della visione di un film sconveniente, cosa di cui ci si confessa molto più naturalmente perché ci si sente maggiormente in colpa".
"Quello occidentale - scandisce Salvini - è un mondo che ha fatto della mobilità un idolo: l'auto la simboleggia in modo esemplare" e "condiziona la nostra vita". Eppure, a fronte di numeri allarmanti sugli incidenti mortali nel corso dell'anno, sembra che in Italia ci sia una "scarsa percezione della gravità del fenomeno - evidenziano i gesuiti - con atteggiamenti spesso schizofrenici. E' bastata la minaccia del morbo della mucca pazza - prosegue - perché il consumo della carne bovina scendesse del 15-20%. Quasi dappertutto ci si oppone all'installazione di antenne per i cellulari senza che sia stata dimostrata scientificamente la loro pericolosità. Nel caso degli incidenti stradali - evidenzia Civiltà Cattolica -sembra invece mancare completamente una paura uguale, anche se i rischi sono ben più concreti e reali".
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I Gesuiti inseriscono i comportamenti alla guida nell'esame di coscienza. "Mettono a rischio vite umane, certo che è questione morale"
Insistere meno sulla morale sessuale e cominciare a parlare dei rischi per la vita di tutti della guida pericolosa e di comportamenti irresponsabili nel traffico. Lo chiede la Civilta' cattolica in un articolo del prossimo numero, firmato dal direttore Gianpaolo Salvini e intitolato ''Il traffico e le sue dimensioni morali''. Salvini propone anche di inserire in ogni esame di coscienza i comportamenti tenuti al volante.
La guida pericolosa, che mette a rischio la vita di esseri umani e causa ogni anno morti e invalidi permanenti purtroppo, constata la rivista romana dei gesuiti, non viene considerata con la stessa ''intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale'' e c'e' una ''evidente sproporzione'' anche nell'educazione dei giovani, tra queste norme e il modo in cui li si educa ''a usare moto e auto in modo moralmente responsabile''. Del resto ''ogni confessore - scrive Salvini - crediamo che conti sulla punta delle dita i penitenti che si sono accusati durante una confessione di aver guidato impunemente, in stato di ubriachezza o di stanchezza bene percepita, con l'automobile non in ordine, contromano ecc.''. Civilta' cattolica ricorda invece che ''tutte le componenti educative, e quindi anche la Chiesa, hanno una forte responsabilita' nella formazione delle coscienze in questo campo''.
L'articolo esamina dettagliatamente il problema degli incidenti stradali, ''gravissimo problema'' analizzato auspicando ''una trasformazione della mentalita' che dovrebbe coinvolgere tutti''. Gli incidenti stradali, osserva padre Salvini, sono eventi ''particolarmente lesivi del diritto alla tutela della salute, perche' si possono prevenire e perche' privano delal via soprattutto giovani e persone in buona salute''.
Un'ampia parte del dettagliato articolo e' dedicata a vedere cosa accade quando, specialmente per i giovani, il mezzo di trasporto diventa un ''simbolo'' , ''un mezzo per sfidare la propria fragilita'''.Si affronta anche il problema della inefficacia delle campagne di prevenzione, visto che la gente sembra ''assuefarsi'' alle immagini di ''lamiere contorte e carcasse di auto incidentate''. Per padre Salvini ''non esiste ancora una adeguata coscienza pubblica in materia di circolazione stradale, che pure costituisce un problema tra i piu' seri della civilta' occidentale''' e ''soltanto motivazioni profonde, e anzitutto un concetto altissimo della vita, assimilate con un esercizio quotidiano, possono creare con efficacia uno stile stradale corretto''.
fonte virgilio news e vita
Città del Vaticano, 15 dic. (Apcom) - C'è "un'evidente sproporzione tra l'intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale e quella con cui si educano i giovani a usare moto e auto in modo moralmente responsabile". Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, approfondisce la questione del traffico e delle sue dimensioni morali in un articolo del direttore Gianpaolo Salvini.
Per questo, anche i comportamenti al volante andrebbero tenuti presenti in ogni esame di coscienza. "Ogni confessore - sottolinea Salvini - conta sulla punta delle dita i penitenti che si sono accusati durante una confessione di aver guidato imprudentemente, in stato di ubriachezza o di stanchezza percepita, con l'automobile non in ordine o contromano". Ma si tratta di comportamenti che, seppur "espongano a gravi rischi la propria vita e quella degli altri" non vengono trattati con la stessa "intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale". Comportamenti che mettono a repentaglio la vita propria e degli altri "assai più della visione di un film sconveniente, cosa di cui ci si confessa molto più naturalmente perché ci si sente maggiormente in colpa".
"Quello occidentale - scandisce Salvini - è un mondo che ha fatto della mobilità un idolo: l'auto la simboleggia in modo esemplare" e "condiziona la nostra vita". Eppure, a fronte di numeri allarmanti sugli incidenti mortali nel corso dell'anno, sembra che in Italia ci sia una "scarsa percezione della gravità del fenomeno - evidenziano i gesuiti - con atteggiamenti spesso schizofrenici. E' bastata la minaccia del morbo della mucca pazza - prosegue - perché il consumo della carne bovina scendesse del 15-20%. Quasi dappertutto ci si oppone all'installazione di antenne per i cellulari senza che sia stata dimostrata scientificamente la loro pericolosità. Nel caso degli incidenti stradali - evidenzia Civiltà Cattolica -sembra invece mancare completamente una paura uguale, anche se i rischi sono ben più concreti e reali".
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I Gesuiti inseriscono i comportamenti alla guida nell'esame di coscienza. "Mettono a rischio vite umane, certo che è questione morale"
Insistere meno sulla morale sessuale e cominciare a parlare dei rischi per la vita di tutti della guida pericolosa e di comportamenti irresponsabili nel traffico. Lo chiede la Civilta' cattolica in un articolo del prossimo numero, firmato dal direttore Gianpaolo Salvini e intitolato ''Il traffico e le sue dimensioni morali''. Salvini propone anche di inserire in ogni esame di coscienza i comportamenti tenuti al volante.
La guida pericolosa, che mette a rischio la vita di esseri umani e causa ogni anno morti e invalidi permanenti purtroppo, constata la rivista romana dei gesuiti, non viene considerata con la stessa ''intransigenza delle norme che regolano la morale sessuale'' e c'e' una ''evidente sproporzione'' anche nell'educazione dei giovani, tra queste norme e il modo in cui li si educa ''a usare moto e auto in modo moralmente responsabile''. Del resto ''ogni confessore - scrive Salvini - crediamo che conti sulla punta delle dita i penitenti che si sono accusati durante una confessione di aver guidato impunemente, in stato di ubriachezza o di stanchezza bene percepita, con l'automobile non in ordine, contromano ecc.''. Civilta' cattolica ricorda invece che ''tutte le componenti educative, e quindi anche la Chiesa, hanno una forte responsabilita' nella formazione delle coscienze in questo campo''.
L'articolo esamina dettagliatamente il problema degli incidenti stradali, ''gravissimo problema'' analizzato auspicando ''una trasformazione della mentalita' che dovrebbe coinvolgere tutti''. Gli incidenti stradali, osserva padre Salvini, sono eventi ''particolarmente lesivi del diritto alla tutela della salute, perche' si possono prevenire e perche' privano delal via soprattutto giovani e persone in buona salute''.
Un'ampia parte del dettagliato articolo e' dedicata a vedere cosa accade quando, specialmente per i giovani, il mezzo di trasporto diventa un ''simbolo'' , ''un mezzo per sfidare la propria fragilita'''.Si affronta anche il problema della inefficacia delle campagne di prevenzione, visto che la gente sembra ''assuefarsi'' alle immagini di ''lamiere contorte e carcasse di auto incidentate''. Per padre Salvini ''non esiste ancora una adeguata coscienza pubblica in materia di circolazione stradale, che pure costituisce un problema tra i piu' seri della civilta' occidentale''' e ''soltanto motivazioni profonde, e anzitutto un concetto altissimo della vita, assimilate con un esercizio quotidiano, possono creare con efficacia uno stile stradale corretto''.
fonte virgilio news e vita