Harvester
13-12-2005, 10:31
http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=5283
9/12/2005
Sanità, scoperchiata un’altra pentola
di Bruno Prezioso
Non è la prima volta, da quando è ministro, che Storace fa i conti alla sanità campana.
In occasione della sua visita all’Istituto dei Tumori di Napoli ha chiesto perché sono fermi ben 171 progetti che riguardano la ristrutturazione degli ospedali, pur avendo soldi (815 milioni di euro) a disposizione per attuarli..
Un’altra “brutta mazzata” per molti dirigenti, i quali replicano secondo convenienza. E’ lo Stato che ha bloccato i progetti, la burocrazia, insomma le solite colpe che servono “a fare politica”. Ma, nessuno ci crede più, ormai.
Siamo convinti che ciò che accade nella sanità campana non fa piacere soprattutto al presidente della Regione, perché ci sono le cifre che danno ragione a Storace, perché non si può negare la cattiva organizzazione dei servizi ospedalieri, perché non si può inaugurare una “sala da thè” con i pazienti ricoverati sulle barelle, nei corridoi.
Bassolino può dire che ha dovuto "subire" l’attuale assessore alla Sanità, attore e spettatore del dramma dell’assistenza sanitaria, perché è scritto nella spartizione politica dei posti di comando. Ma, lo dice? Lo può affermare?
Non è forse vero che si è fidato soprattutto di falsi e ingombranti esperti ed anche commedianti, il cui scopo era solo quello di apparire sui giornali e nelle tv amiche? Alla fine della loro storia (speriamo) per apparire sui mezzi di comunicazione ci è arrivato addirittura “via telefono”.
In più di una occasione il Presidente della Regione si è trovato a dover difendere il manager dell’Azienda Napoli 2, il dottor Cerato, che oggi con un’ attenta analisi dichiara che “per la sanità campana è allarme sui conti e sull’organizzazione”.
Poiché la situazione di stallo e di vergogna in cui versa la sanità campana non è di questi giorni ma ha motivi antichi, il dottore Cerato ha mai fatto rilevare al suo difensore i disordini nei conti e nella organizzazione?
Nel caso sollevato dal ministro Storace, sui progetti ancora nei cassetti per la ristrutturazione degli ospedali, una sola persona dice la verità, il professor Francesco Tancredi presidente dell’Arsan: “Abbiamo incominciato a lavorare senz’altro in ritardo rispetto ad altre Regioni, ma ora stiamo recuperando”.
Il professor Tancredi, già presidente della Società Italiana di Pediatria, ha lavorato per lunghi anni in una struttura ospedaliera in una zona disastrata di Napoli. Lo ha fatto con grande professionalità, quindi ha facoltà di parola.
Di contro c’è chi afferma, un direttore di Asl di Napoli, che “la colpa è dei governi se siamo partiti solo ora”.
Allude al fatto che l’Azienda che dirige ha indetto una gara europea di progettazione solo nel settembre di quest’anno.
Sul territorio napoletano operano cinque Aziende Asl, i progetti finanziati sono 71, solo per 3 sono stati avviati i lavori, 9 con fondi in cassa.
Nel resto della Campania i finanziamenti approvati sono 109, solo 4 i lavori avviati e 6 con fondi in cassa.
Storace ha scoperchiato un’altra pentola. Speriamo che ritorni al più presto per chiedere ai “comandanti” della sanità di conoscere i bilanci delle loro rispettive aziende.
Perché, i napoletani vogliono sapere come vengono spesi i loro soldi.
Se il ministro è occupato può decidere di inviare a Napoli un ispettore, che sarà accolto nella maniera dovuta.
Dove? Ma nella “sala da thè” del Cardarelli. E ti pare poco?
Sarà una missione a costo zero per il Ministero della Salute, perché se la sera non vuole rientrare a casa può dormire sulla barella. Occorre però la prenotazione, perché anche se ce ne sono molte, le richieste sono tante.
Ma, certo, sarà in compagnia di bravi professionisti, che fanno veramente onore alla medicina.
9/12/2005
Sanità, scoperchiata un’altra pentola
di Bruno Prezioso
Non è la prima volta, da quando è ministro, che Storace fa i conti alla sanità campana.
In occasione della sua visita all’Istituto dei Tumori di Napoli ha chiesto perché sono fermi ben 171 progetti che riguardano la ristrutturazione degli ospedali, pur avendo soldi (815 milioni di euro) a disposizione per attuarli..
Un’altra “brutta mazzata” per molti dirigenti, i quali replicano secondo convenienza. E’ lo Stato che ha bloccato i progetti, la burocrazia, insomma le solite colpe che servono “a fare politica”. Ma, nessuno ci crede più, ormai.
Siamo convinti che ciò che accade nella sanità campana non fa piacere soprattutto al presidente della Regione, perché ci sono le cifre che danno ragione a Storace, perché non si può negare la cattiva organizzazione dei servizi ospedalieri, perché non si può inaugurare una “sala da thè” con i pazienti ricoverati sulle barelle, nei corridoi.
Bassolino può dire che ha dovuto "subire" l’attuale assessore alla Sanità, attore e spettatore del dramma dell’assistenza sanitaria, perché è scritto nella spartizione politica dei posti di comando. Ma, lo dice? Lo può affermare?
Non è forse vero che si è fidato soprattutto di falsi e ingombranti esperti ed anche commedianti, il cui scopo era solo quello di apparire sui giornali e nelle tv amiche? Alla fine della loro storia (speriamo) per apparire sui mezzi di comunicazione ci è arrivato addirittura “via telefono”.
In più di una occasione il Presidente della Regione si è trovato a dover difendere il manager dell’Azienda Napoli 2, il dottor Cerato, che oggi con un’ attenta analisi dichiara che “per la sanità campana è allarme sui conti e sull’organizzazione”.
Poiché la situazione di stallo e di vergogna in cui versa la sanità campana non è di questi giorni ma ha motivi antichi, il dottore Cerato ha mai fatto rilevare al suo difensore i disordini nei conti e nella organizzazione?
Nel caso sollevato dal ministro Storace, sui progetti ancora nei cassetti per la ristrutturazione degli ospedali, una sola persona dice la verità, il professor Francesco Tancredi presidente dell’Arsan: “Abbiamo incominciato a lavorare senz’altro in ritardo rispetto ad altre Regioni, ma ora stiamo recuperando”.
Il professor Tancredi, già presidente della Società Italiana di Pediatria, ha lavorato per lunghi anni in una struttura ospedaliera in una zona disastrata di Napoli. Lo ha fatto con grande professionalità, quindi ha facoltà di parola.
Di contro c’è chi afferma, un direttore di Asl di Napoli, che “la colpa è dei governi se siamo partiti solo ora”.
Allude al fatto che l’Azienda che dirige ha indetto una gara europea di progettazione solo nel settembre di quest’anno.
Sul territorio napoletano operano cinque Aziende Asl, i progetti finanziati sono 71, solo per 3 sono stati avviati i lavori, 9 con fondi in cassa.
Nel resto della Campania i finanziamenti approvati sono 109, solo 4 i lavori avviati e 6 con fondi in cassa.
Storace ha scoperchiato un’altra pentola. Speriamo che ritorni al più presto per chiedere ai “comandanti” della sanità di conoscere i bilanci delle loro rispettive aziende.
Perché, i napoletani vogliono sapere come vengono spesi i loro soldi.
Se il ministro è occupato può decidere di inviare a Napoli un ispettore, che sarà accolto nella maniera dovuta.
Dove? Ma nella “sala da thè” del Cardarelli. E ti pare poco?
Sarà una missione a costo zero per il Ministero della Salute, perché se la sera non vuole rientrare a casa può dormire sulla barella. Occorre però la prenotazione, perché anche se ce ne sono molte, le richieste sono tante.
Ma, certo, sarà in compagnia di bravi professionisti, che fanno veramente onore alla medicina.