View Full Version : Tema sull'era di internet..
Devo fare un tema sull'era di internet, sulla sua influenza sulla conoscenza, sul lavoro e sul commercio. A breve ve lo posterò cosi che possiate darmi qualche consiglio mirato.
Per ora vi chiedo, quali punti sono fondamentali da trattare?
bhe i punti fondamentali possono essere
- facilita di scambio di idee e di informazioni
- iterattivita
- nuove conoscenze
- possibilità di sviluppo
- possibiltà di trovare informazioni che talvolta vengon ostruite dai media o giornali
- ottenere News in tempo reale
- Commercio On-line
- Possibilità di poter avere informazioni archiviate e accessibili da qualunque parte del mondo con un semplice click
:O
Fradetti
11-12-2005, 18:12
ne avevo fatto uno sull'era dell'informazione l'anno scorso in simulazione di maturità e avevo preso 10 :cool: :cool:
I punti di giacoXP sono buoni ma di quei punti ne può parlare anche il primo che passa (e che non ha mai usato un pc).
Io avevo puntato tutto sul fatto che quelli che con i tradizionali mass media erano semplici lettori/ascoltatori grazie ai Blog diventavano gli informatori (e siccome si era in periodo di elezioni americane avevo buttato giù un qualcosa sui vari blog dei candidati, sui vari siti di informazione stile drudge report (e la brutta versione nostrana Dagospia) ed era venuto un bel lavoro. :)
Innanzittutto come hai scritto la persona passa da soggetto passivo ad attivo; nel senso che con i giornali, radio e tv ascolta/legge le notizie senza poter "dire la sua" ai giornalisti e chi ascolta (al di la di quelli che ha in famiglia :D ); invece con internet può commentare la notizia, esprimendo un proprio parere in merito.
Poi vabbè...per il tema...non saprei...
Internet ha potuto facilitare in molti modi la vita della gente. Dagli "anziani" che con internet vanno sul sito dell'Esselunga (pubblicità occulta) e si fanno portare a casa la spesa; a coloro che hanno problemi fisici e mentali, possono con l'utilizzo della rete, superare alcuni ostacoli.
Ovviamente con internet si possono anche fare delle cose che ti facilitano la vita: ad esempio per cercare un numero da chiamare, basta andare su un sito e il gioco è fatto, invece che andare a cercare le pagine gialle, aprirle sfogliarle, cercare....un po' una mentata a mio parere.
Però internet non è tutto rose e fiori. Andando avanti con il tempo, diventeremo sempre più dipendenti da questa risorsa, avremo ogni volta bisogno del pc e della linea telefonica. Ovviamente dipende da persona a persona.
Se ho scritto cavolate dimmelo pure...ho solo messo giù delle mie idee alla rinfusa. Cmq tu metti giù il testo del tema, poi vediamo di aiutarti a sistemarlo. :D
Per ora è cosi è schematico ma elenca le cose che intendo trattare..
Internet è, al giorno d’oggi, la più grande rete telematica mondiale.
Il termine internet deriva dall’unione di due parole, "inter" e "net", la prima è di origine latina e significa "fra", mentre la seconda deriva dall'inglese e vuol dire "rete".
Una "rete delle reti", dunque, costituita da tutta una serie di network, private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali, connesse tra di loro, con lo scopo di condividere informazioni e risorse
Già prima della sua nascita esistevano reti locali, principalmente nei centri di ricerca e nelle università. Un grande risultato della nascita e dell'affermazione di Internet è stato quello di creare uno standard tra i protocolli di comunicazione, consentendo ai più diversi enti di scambiare dati mediante un linguaggio comune, il TCP/IP, sganciato da specifiche hardware proprietarie, da sistemi operativi e dai formati degli apparati di comunicazione ( modem, router, etc.. ).
Il secolo che si è appena concluso è stato definito "il secolo della comunicazione" infatti già dal suo inizio sono nati e si sono sviluppati nuovi mezzi, 1901, nasceva la telegrafia a grande distanza, poi la radio, il telegrafo e la televisione: tutti mezzi che servono a rendere più veloce ed efficiente la diffusione di notizie.
L’evoluzione tecnologica è sempre stata finanziata a scopi bellici al fine di avere una comunicazione più rapida ed efficiente che permetteva una maggiore competitività.
Anche la nascita di Internet la si fa risalire a fini militari e precisamente al 1969 quando il Pentagono aveva finanziato la ARPA (Advanced Research Projects Agency) , una agenzia del Dipartimento della Difesa, di creare un sistema per connettere contemporaneamente più utenti a uno stesso computer.
Internet cambia la scala dei valori, non è più importante quello che si possiede: la casa, il terreno, tutto ciò che è “mio” come materialità, non ha più valore. Chi ragiona con il concetto di mio e tuo è tagliato fuori, c’è un sapere unico.
Su internet non può esistere la proprietà privata intellettuale.
Importante è quindi, per esistere poter accedere e dire la propria opinione. Internet è la massima libertà, dove c’è internet c’è democrazia, in Birmania non c’è ne cellulare ne internet, in Cina Google è pagato per blacklistare ovvero togliere parole dal motore di ricerca, primo o poi riusciranno a penetrare: un popolo senza internet è mantenuto ingorante.
Gandhi: “ Non voglio che la mia casa sia cinta da un muro su tutti i lati e che le mie finestre siano sbarrate, voglio che tutte le culture circolino della mia casa, entrino e ed escano, nella massima libertà ma mi rifiuto però di lasciarmi dominare da una di queste”
Ogni cultura però deve mantenere le proprie caratteristiche che sono proprie del popolo a cui la cultura appartiene L’opposto è il fondamentalismo: chiudersi nel proprio mondo, con la propria cultura, verità che addirittura si vuole definire come unica.
Internet esalta la parte più importante dell’uomo: il suo pensiero, e con questo lo si vede nel lavoro, l’uomo nn è più una forza lavoro anche perché l’uomo nella sua fisicità si è superato con la propria inventiva e capacità di costruire. Uomo 200kg macchina 2000000kg
Commercio di idee, internet come grande vetrina immensa dove si vende e si compra di tutto. L’idea del commercio come compra – vendita di beni è esaltata della quantità sostanziale di utenti che possono accedere
Di conseguenza anche le cose più strane si possono trovare: amo tanto la Saker viennese e mi basta una e-mail che il giorno dopo ho la mia torta direttamente dal saker hotel
Nella nostra mentalità il commercio non è asettico, commercio come gioco, danza, in cui bisogna trattare: manca empatia, capacità di dialogo e sguardi.
Il tempo lavoro è ridotto, l’uomo dedica più tempo allo svago e internet offre questo.
Su internet non si può accedere con pregiudizi e preconcetti, bisogna sapersi mettere in gioco e trovare la propria personalità e bellezza.
L’impatto con l’altre persone si ha all’inizio di tipo psicologico, si possono condividere idee e successivamente si considera l’aspetto fisico ma è secondario alla comunione delle idee. Manca la comunicazione nn verbale, la cinesica.
aeromaniac
11-12-2005, 22:06
Riporto solo i passi che richiedono un chiarimento o una revisione:
( modem, router, etc.. )
Mi pare che nei temi non sia ben visto l'uso di termini quali etc. O si fa un elenco - te lo sconsiglio - oppure parli genericamente di apparati per le telecomunicazioni. Il tema ha un argomento tecnico, ma non è tecnico.
Il secolo che si è appena concluso è stato definito "il secolo della comunicazione" infatti già dal suo inizio sono nati e si sono sviluppati nuovi mezzi, 1901, nasceva la telegrafia a grande distanza, poi la radio, il telegrafo e la televisione: tutti mezzi che servono a rendere più veloce ed efficiente la diffusione di notizie.
Manca il telefono: poi Meucci e Bell ci restano male...
Internet cambia la scala dei valori, non è più importante quello che si possiede: la casa, il terreno, tutto ciò che è “mio” come materialità, non ha più valore. Chi ragiona con il concetto di mio e tuo è tagliato fuori, c’è un sapere unico.
Su internet non può esistere la proprietà privata intellettuale.
Vero che internet porta alla revisione del concetto di proprietà intellettuale (e meriterebbe un approfondimento).
Ma non a quello di proprietà... Non ti stai allargando un po' troppo?
Importante è quindi, per esistere poter accedere e dire la propria opinione. Internet è la massima libertà, dove c’è internet c’è democrazia, in Birmania non c’è ne cellulare ne internet, in Cina Google è pagato per blacklistare ovvero togliere parole dal motore di ricerca, primo o poi riusciranno a penetrare: un popolo senza internet è mantenuto ingorante.
Importante è quindi, per esistere poter accedere e dire la propria opinione. riordinata = Poter accedere e dire la propria opinione è quindi importante per esistere. (Vero che non l'italiano permette un po' di libertà nella costruzione della frase, ma non un ordine semicasuale!).
blacklistare ancora - spero - non c'è sul dizionario della lingua italiana.
Togli blacklistare ovvero e la frase torna italiana e fila via liscia.
Comunque le blacklist mi pare ci siano per bloccare (le ricerche, in questo caso), non per togliere.
Gandhi: “ Non voglio che la mia casa sia cinta da un muro su tutti i lati e che le mie finestre siano sbarrate, voglio che tutte le culture circolino della mia casa, entrino e ed escano, nella massima libertà ma mi rifiuto però di lasciarmi dominare da una di queste”
Ogni cultura però deve mantenere le proprie caratteristiche che sono proprie del popolo a cui la cultura appartiene L’opposto è il fondamentalismo: chiudersi nel proprio mondo, con la propria cultura, verità che addirittura si vuole definire come unica.
Ottima la citazione. Invece di filosofeggiare su fondamentalismo e relativismo, parla del fatto che internet è globale e locale insieme.
Internet esalta la parte più importante dell’uomo: il suo pensiero, e con questo lo si vede nel lavoro, l’uomo nn è più una forza lavoro anche perché l’uomo nella sua fisicità si è superato con la propria inventiva e capacità di costruire. Uomo 200kg macchina 2000000kg
Quasi non si capisce che vuoi dire... Attraverso internet l'uomo trasmette il suo pensiero, ma poi? Che c'entrano i kg? Spiegare meglio!
Di conseguenza anche le cose più strane si possono trovare: amo tanto la Saker viennese e mi basta una e-mail per avere il giorno dopo la mia torta direttamente dal saker hotel
Nella nostra mentalità il commercio non è asettico, commercio come gioco, danza, in cui bisogna trattare: manca empatia, capacità di dialogo e sguardi.
Intendi che via internet non si riesce ad ottenere gli sconti facendo scene madri come accade quando si acquista di persona al negozio? :D
Il tempo lavoro è ridotto, l’uomo dedica più tempo allo svago e internet offre questo.
In effetti il tempo che viene dedicato ad internet dal posto di lavoro riduce le ore di lavoro effettive. Può essere un argomento...
Aggiungo anche che la posta elettronica è diventata uno strumento di comunicazione importantissimo, non solo a livello lavorativo ma anche personale.
Su internet non si può accedere con pregiudizi e preconcetti, bisogna sapersi mettere in gioco e trovare la propria personalità e bellezza.
L’impatto con l’altre persone si ha all’inizio di tipo psicologico, si possono condividere idee e successivamente si considera l’aspetto fisico ma è secondario alla comunione delle idee. Manca la comunicazione nn verbale, la cinesica.
L’impatto con l’altre persone si ha all’inizio di tipo psicologico = L'impatto che si ha con le altre persone è all'inizio di tipo psicologico. E comunque intendi dire che quando si crea uno scambio di idee tramite un forum o una chat, si valuta l'altro per le sue idee senza avere pregiudizi dovuti al suo aspetto fisico. Vero che questo resta comunque secondario e viene dopo se (secondo me) lo scambio di idee avviene con una tipa interessante. Ma del tacchinamento online meglio non scrivere, anche se molte coppie si sono conosciute vie internet. Anzi: racconta dei servizi per single in cerca d'amore e del fatto che internet rappresenta un mezzo di comunicazione che permette di parlare senza esporsi in prima persone, magari portando una maschera di finzione.
Per ora non ho altro da aggiungere.
:)
aeromaniac per ora ti ringrazio infinitamente, ora ho letto le correzioni, ci penso e domani vedo di correggere e ampliare :)
Grazie ancora
Internet è, al giorno d’oggi, la più grande rete telematica mondiale.
Il termine internet deriva dall’unione di due parole, "inter" e "net", la prima è di origine latina e significa "fra", mentre la seconda deriva dall'inglese e vuol dire "rete".
Una "rete delle reti", dunque, costituita da tutta una serie di network, private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali, connesse tra di loro, con lo scopo di condividere informazioni e risorse
Già prima della sua nascita esistevano reti locali, principalmente nei centri di ricerca e nelle università. Un grande risultato della nascita e dell'affermazione di Internet è stato quello di creare uno standard tra i protocolli di comunicazione, consentendo ai più diversi enti di scambiare dati mediante un linguaggio comune, il TCP/IP, sganciato da specifiche hardware proprietarie, da sistemi operativi e dai formati degli apparati di comunicazioni.
Il secolo che si è appena concluso è stato definito "il secolo della comunicazione" infatti già dal suo inizio sono nati e si sono sviluppati nuovi mezzi, la telegrafia a distanza, la radio, il telefono e la televisione: tutti mezzi inizialmente utilizzati per scopi bellici, hanno resto più veloce ed efficiente la diffusione di notizie.
Con la televisione, la radio e il giornale il rapporto tra chi fornisce l'informazione e chi la riceve è “uno a molti”, con il telefono “uno a uno”.
Ciò vuol dire che tramite la televisione, il giornale o la radio, si riescono contattare migliaia di fruitori con un solo “fornitore” di informazione, cosa che non avviene con il telefono, ove il rapporto è, come abbiamo detto, uno ad uno.
In oltre, la radio, pur nella sua complessità, è limitata dal fatto di poter utilizzare, come sistema di comunicazione, il solo suono. Parole, rumori, musica arrivano all'ascoltatore che, per definizione, non può far altro che “ascoltare” ciò che la radio invia. Per dirla con un termine utilizzato da alcuni sociologi si crea la figura dell' “ascoltatore monomediale passivo". Tale figura viene presto sostituita, grazie alla televisione, da quella dello “spettatore multimediale passivo" nella ricezione di dati di vario tipo: audio, video, testi, da qui il termine multimediale.
A queste due tipologie si contrappone, con il telefono, quella dell' “interattore monomediale”, colui cioè che interagisce con il mezzo potendo utilizzare un solo media, in questo caso il suono.
Con la nascita dell'informatica prende piede un concetto nuovo, quello di “interattore multimediale”.
L'interattore multimediale è colui che è in grado di interagire utilizzando contemporaneamente tutte le forme di comunicazione disponibili. E quindi è possibile miscelare immagini, suoni, animazioni, testi per fornire una informazione di tipo nuovo, dinamica.
Nasce così il concetto di “ipertesto”, un testo che non va necessariamente letto dall'inizio alla fine ma che può essere letto “a salti”, approfondendo ciò che più interessa e saltando completamente ciò che invece non interessa. Tale possibilità conferisce all'utente una libertà di azione vastissima. Il lettore non conosce il significato di una parola? Sarà sufficiente evidenziarla e la definizione apparirà sullo schermo. Vuole approfondire un determinato argomento? Un semplice comando basterà a mostrare una lunghissima lista di documenti correlati, magari sparsi su computer dislocati in tutto il mondo.
L'enormità del cambiamento può lasciare sconcertati e, forse, oggi ancora non ci si rende pienamente conto di quali e quanti siano i vantaggi offerti da tali possibilità. Naturalmente le problematiche che nascono sono numerosissime. Cambia completamente il modo di fare l'informazione, cambia il ruolo di chi fa informazione. In una certa misura cambia anche “chi” fa informazione. In poche parole, cambia la comunicazione.
Internet cambia la scala dei valori, non è più importante quello che si possiede: la casa, il terreno, tutto ciò che è “mio” come materialità, non ha più valore. Chi ragiona con il concetto di mio e tuo è tagliato fuori.
Su internet non può esistere la proprietà privata intellettuale.
Importante è quindi, per esistere poter accedere e dire la propria opinione. Internet è la massima libertà, dove c’è internet c’è democrazia, in Birmania non c’è ne cellulare ne internet, in Cina Google è pagato per bloccare determinate parole dal motore di ricerca, primo o poi riusciranno a penetrare: un popolo senza internet è mantenuto ingorante.
Gandhi: “ Non voglio che la mia casa sia cinta da un muro su tutti i lati e che le mie finestre siano sbarrate, voglio che tutte le culture circolino della mia casa, entrino e ed escano, nella massima libertà ma mi rifiuto però di lasciarmi dominare da una di queste”
Ogni cultura però deve mantenere le proprie caratteristiche che sono proprie del popolo a cui la cultura appartiene L’opposto è il fondamentalismo: chiudersi nel proprio mondo, con la propria cultura, verità che addirittura si vuole definire come unica.
Internet esalta la parte più importante dell’uomo: il suo pensiero. L’uomo nn è più una forza lavoro anche perché nella sua fisicità limitata si è superato con la propria inventiva e capacità di costruire. Un uomo riesce a sollevare 200kg ma se esso si mette a capo di una macchina ne può muovere 2000000kg.
L'impulso che ha avuto Internet sul commercio è immenso. L'idea di compra-vendita di beni è esaltata dalla quantità di persone che possono accederci ed essere quindi potenziali acquirenti. Il commercio on-line potrebbe essere accusato di essere asettico, vero, nella nostra mentalità e soprattutto in oriente, il commercio è visto come una danza in cui trattando ci si scambia sguardi, empatie, si dialoga.
Il tempo lavoro è ridotto, l’uomo dedica più tempo allo svago e internet offre questo.
Su internet non si può accedere con pregiudizi e preconcetti, bisogna sapersi mettere in gioco e trovare la propria personalità e bellezza.
Internet è diventato anche un grande mezzo per creare nuovi rapporti tra persone, pensiamo alle chat o ai forum di discussione, si parla con gente mai vista di qualsiasi cosa, c'è gente poi che addirittura cerca un compagno o una compagna via internet, ci sono siti appositi, bisogna mettere una foto e una breve descrizione e via.. numerose persone ti contatterando per scambiare due chacchere, conoscerti e magari chiedere di uscire insieme. Questo nuovo modo di creare rapporti tra persone è diametralmente opposto a quello tradizionale: se prima quello che subito si notava di una persona era il suo aspetto fisico, ora l' impatto con l’altre persone si ha all’inizio di tipo psicologico, si possono condividere idee e successivamente si considera l’aspetto fisico ma è secondario alla comunione delle idee. Sono abbastanza critico circa le conoscene tramite internet, credo che tutto sia finalizzato, nel caso di una conoscenza di una ragazza, a rompere il ghiaccio e a portare avanti una realzione normale perchè internet fa passare solo un determinato linguaggio, quello verbale, ma è molto importante ricordare che esiste anche un linguaggio non verbale bato dalla cinesica del corpo, che in questo caso verrebbe ignorato.
mmh .. prova a fare una cosa della serie.
"virtualizza il mondo" .. come se ogni cosa che vedi fosse una cosa che in realtà non esiste, ma del testo ti fa credere che esista.
Poi parli di matrix .. e ti ricolleghi al programma che fa il giornalista alla tv e poi a Neo e al gioco "the path of neo" e dici che la ps2 non ti piace è meglio l'xbox360 .. e piano piano tornerai a parlare di internet di nuovo ...
"il gioco me lo sono scaricato".
Ecco questa frase omettila
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.