View Full Version : Pene
No, non è una domanda a sfondo sessuale!!! :p :D
Scherzi a parte, "pene" nel senso di condanne penali, ma arrivo al punto.
La situazione attuale per quanto riguarda la difesa del cittadino onesto nei confronti della criminalità sappiamo tutti qual'è, totale mancanza di difesa, impossibilità di praticare un'autodifesa (intendiamoci, non del tipo "armiamoci in ogni caso", ma del tipo "non siete in grado di difenderci lasciate almeno che lo facciamo da soli!"), totale disincentivazione delle forze dell'ordine in quanto spesso leggi faragginose e giudici buonisti e garantisti nei confronti dei criminali vanificano spesso il loro pericoloso e malpagato lavoro.
Ora, nonostante questo, le stesse forze dell'ordine cercano di fare quello che possono, così si sente anche abbastanza spesso di arresti, però da tempo mi chiedo una cosa:
ok, li prendono, ma quanto stanno dentro? (ammesso che vadano dentro....)
Di questo non si sente mai, ovvero, "la banda che rapinava ville nella tal zona è stata presa", ok, siamo contenti, ma poi sono stati condannati? Se sì, quanto gli è stato dato? Quanto faranno realmente in carcere di quelle già leggere pene che probabilmente gli saranno state date?
Non è che dopo pochi mesi quei bastardi sono di nuovo in giro a picchiare vecchietti per il gusto di farlo e a rubare quanto possono perchè lavorare è fatica?
Purtroppo sappiamo quanto siano faragginose le leggi in tal senso, e sappiamo anche quanto siano ancora più rese meno efficaci dai molti giudici che se ne fregano delle vittime e hanno a cuore soltanto il recupero e il perdono del criminale.
Ah, per essere precisi parlo di microcriminalità, perchè mi sembra che se per altri rami della criminalità la giustizia è un po più efficiente, per la microcriminalità non lo è minimamente, peccato che sia questa quella che da più problemi al cittadino comune, ovvero la maggior parte di noi.
a) i giudici applicano la legge
b) non mi sembra di sentire lamenti da parte delle forze dell'ordine sui giudici
c) se vuoi sapere chi e a quanto ammonta la condanno informati :confused:
d) se ti senti insicuro è un problema tuo il governo ha detto che avvengono meno crimini oggi :D
a) i giudici applicano la legge
La legge viene anche interpretata, perciò se per un reato si possono dare da 1 a 3 anni come giudice posso dare 1 anno, che poi con i vari benefici possono diventare mesi o niente, questo in nome del recupero del delinquente prima di tutto.
Ovviamente delle vittime non frega niente a nessuno, l'importante è recuperare "il poverino" che... "è stato costretto dalla società cattiva a delinquere"!
b) non mi sembra di sentire lamenti da parte delle forze dell'ordine sui giudici
Infatti si lamentano soltanto dell'anello che sta sopra di loro che fa sì che dopo che loro si sono fatti un cu*o così per incastrare qualcuno il solito giudice garantista, applicando leggi altrettanto garantiste, lo rimetta in libertà o gli dia delle condanne ridicole.
Ma non ti accorgi che per certi furti di minore entità loro stessi spesso ti consigliano di non fare nemmeno più la denuncia in quanto sarebbe tempo perso?
Ma vivi in italia? :confused:
c) se vuoi sapere chi e a quanto ammonta la condanno informati :confused:
Forse ho aperto questo thread proprio perchè mi interesserebbe sapere a quanto ammontano le condanne e capire come e dove posso informarmi, ci arrivi?
E vista la tua risposta mi potresti spiegare come dovrei fare per informarmi?
Grazie, grazie mille anticipate Korn! :)
d) se ti senti insicuro è un problema tuo il governo ha detto che avvengono meno crimini oggi :D
Il governo attuale sta facendo schifo riguardo alla sicurezza del cittadino, questo è inequivocabile, hanno tante parole ma pochi fatti, ma le tendenze buoniste e garantiste nei confronti dei delinquenti, ancora di più se sono extracomunitari, di solito vengono proprio da fazioni della tua parte politica, perciò non riderei tanto al tuo posto visto che comunque un delinquente non viene a chiederti prima la tua preferenza politica, e, soprattutto, non è che se sa che sei comunista ti tratta meglio! ;)
In più le tue risposte al al mio post e l'insofferenza che si nota dalle stesse ne sono una riprova! ;)
nomeutente
03-12-2005, 11:01
La legge viene anche interpretata, perciò se per un reato si possono dare da 1 a 3 anni come giudice posso dare 1 anno, che poi con i vari benefici possono diventare mesi o niente, questo in nome del recupero del delinquente prima di tutto.
Non funziona precisamente come pensi tu.
Pene minime e massime sono attribuite anche in base alle aggravanti (art. 61 cp) ed alle attenuanti (art. 62 cp).
Il giudice "interpreta", ma non emette sentenze sulla base della simpatia.
Ad es. "l'avere agito per motivi abbietti o futili" è un'aggravante, mentre "l'aver agito in stato di ira, determinato da un fatto ingiusto altrui" è un'attenuante.
Se due persone sono giudicate per lo stesso fatto, ma l'una ha agito per motivi futili, l'altra in uno stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, avranno pene diverse (e la cosa mi sembra normale).
La legge viene anche interpretata, perciò se per un reato si possono dare da 1 a 3 anni come giudice posso dare 1 anno, che poi con i vari benefici possono diventare mesi o niente, questo in nome del recupero del delinquente prima di tutto.
Ovviamente delle vittime non frega niente a nessuno, l'importante è recuperare "il poverino" che... "è stato costretto dalla società cattiva a delinquere"!il giudice applica la legge, il recupero è FONDAMENTALE per evitare che il mariuolo torni a delinquere ma questo non ti passa manco per la testa
Infatti si lamentano soltanto dell'anello che sta sopra di loro che fa sì che dopo che loro si sono fatti un cu*o così per incastrare qualcuno il solito giudice garantista, applicando leggi altrettanto garantiste, lo rimetta in libertà o gli dia delle condanne ridicole.
Ma non ti accorgi che per certi furti di minore entità loro stessi spesso ti consigliano di non fare nemmeno più la denuncia in quanto sarebbe tempo perso?
Ma vivi in italia? :confused:
e vorrei vedere se sei possono perdere ore/uomo per delle mezze seghe, in italia c'è assai di peggio su cui indagare, cosa che prescinde dal giudice al limite dai pm, cmq mi daresti il link sulle affermazioni che riporti?
Forse ho aperto questo thread proprio perchè mi interesserebbe sapere a quanto ammontano le condanne e capire come e dove posso informarmi, ci arrivi?
E vista la tua risposta mi potresti spiegare come dovrei fare per informarmi?
Grazie, grazie mille anticipate Korn! :) www.istat.it
Il governo attuale sta facendo schifo riguardo alla sicurezza del cittadino, questo è inequivocabile, hanno tante parole ma pochi fatti, ma le tendenze buoniste e garantiste nei confronti dei delinquenti, ancora di più se sono extracomunitari, di solito vengono proprio da fazioni della tua parte politica, perciò non riderei tanto al tuo posto visto che comunque un delinquente non viene a chiederti prima la tua preferenza politica, e, soprattutto, non è che se sa che sei comunista ti tratta meglio! ;)
In più le tue risposte al al mio post e l'insofferenza che si nota dalle stesse ne sono una riprova! ;)la "mia" parte politica afferma di voler gettarsi sulla certezza della pena, si vedrà tra qualche mese
il giudice applica la legge, il recupero è FONDAMENTALE per evitare che il mariuolo torni a delinquere ma questo non ti passa manco per la testae
Che non passa per la testa a te e a quelli come te è che ci sono anche delle vittime a cui va garantita una giustizia per ciò che hanno subito, cosa di cui ve ne fregate altamente (sino a che non capita a voi ovviamente! ;) ).
Il recupero è fondamentale, ma è anche fondamentale la certezza della pena, altrimenti così come è adesso è troppo bello (per il delinquente ovviamente!).
Quelli che la pensano come te invece pensano solo al recupero, punto e basta.
Spero che non ti capiti mai niente di grave per mano di un delinquente, il momento che ti dovesse capitare ne riparleremo! ;)
vorrei vedere se sei possono perdere ore/uomo per delle mezze seghe, in italia c'è assai di peggio su cui indagare
Quelli che tu chiami "mezze seghe" sono gli stessi che ti entrano in casa, ti massacrano te e tua moglie così per il gusto di farlo (anzi, magari iniziano da lei per farsi dire da te dove hai i soldi), sono gli stessi che massacrano anche i tuoi anziani genitori o i tuoi figli se ne hai per gli stessi motivi (e sempre per il gusto di farlo!), sono gli stessi che stuprano tua figlia o la tua fidanzata, sono gli stessi che anche con un semplice furto magari ti rovinano, come è successo alla mia famiglia, queste sono le "mezze seghe" di cui parli caro Korn!
Sai, mi fa piacere che la giustizia indaghi e porti a casa dei successi al di fuori della microcriminalità, sicuramente i confini tra i vari rami della criminalità non sono così netti e sarebbe giusto portare avanti dei risultati parallelamente contro tutte le branche della stessa criminalità per ottenere i massimi effetti, però che rompe più i coglioni al cittadino comune è la microcriminalità, lo capisci questo o vivi su Marte?
cosa che prescinde dal giudice al limite dai pm, cmq mi daresti il link sulle affermazioni che riporti?
Link? No Korn, io ti parlo per esperienze personali, o per quello che senti dalla gente, per quel bastardo che è andato in giro a rompere i coglioni a tutti nella mia zona con la pistola, poi ha sparato a uno e si è fatto dentro "ben un anno", tanto vero? Oppure per le pene di pochi mesi che hanno subito quei bastardi che con il loro furto, quando mio padre era in fin di vita, hanno rovinato la mia famiglia e si sono beccati pochissimi mesi, capisci? O per i furti che ci sono stati recentemente nel mio palazzo, e i carabinieri della zona hanno consigliato i danneggiati di non fare la denuncia, perchè intanto non serviva a niente (a meno che non devi usarla per una assicurazione).
Non ho bisogno di postarti link, perchè parlo con delinquenti (sì, ho amici anche tra di loro) che si sentono sempre più liberi in questo paesucolo, e parlo con tutori delle forze dell'ordine (e anche tra di loro ho amici) che non ne possono più di questa situazione, e questi ultimi li ammiro dal profondo del cuore per come trovano comunque il coraggio e la forza di continuare a fare il loro lavoro, ma queste cose non vengono di certo scritte su dei siti Internet in modo ufficiale, se ne parla magari in forum come si sta facendo adesso, perciò il link è quello di spegnere il tuo bel computerino, uscire dal mondo ovattato di Internet in cui ti immergi e scendere in strada al freddo a parlare con la gente comune, questo è il link che ti do caro Korn!
www.istat.it
Guarda, vedi la mia risposta sopra, a parte quelli con la mentalità garantista e buonista come la tua (lo denoto da come mi rispondi e come ti sei scagliato contro questo topic), la maggior parte della gente ne ha piene le palle perchè si sente completamente indifesa contro la delinquenza, perciò è inutile che mi posti link a siti di statistiche che fanno magari dei calderoni di dati per dare dei falsi segnali che servono più per fini politici, ma che però non corrispondono alla realtà, ovvero a quello che sente la gente in strada!
la "mia" parte politica afferma di voler gettarsi sulla certezza della pena, si vedrà tra qualche mese
Vedremo, e mi auguro che su questo punto tu abbia ragione, ne sarei io per primo felice in quanto non auspico di certo l'armarsi per difendersi o cose simili, o meglio, questa soluzione la auspico soltanto come ultima risorsa di autodifesa, auspico invece uno stato che sappia essere severo con chi sbaglia e che sia giusto nei confronti delle vittime e della giustizia che gli è dovuta, chiedo troppo? Non mi sembra, ma sembra invece che a gente come te questo dia fastidio visto come mi stai rispondendo...
Intanto il mio voto quelli che ci sono su adesso non lo prenderanno più, questo è sicuro, la certezza della pena sarebbe il segnale giusto per arginare la situazione attuale di cui parlo, spero che quando ci sarà la sinistra non abbiano però voce le ali più estremiste, altrimenti l'attuazione di questo proposito la vedo... molto dura!
PS: visto che sei bravo con i link, mi posteresti per cortesia qualche link dove sapere le pene che vengono commisurate visto che il motivo principale del thread è alla fine capire quanto sono ste benedette pene?
nomeutente
03-12-2005, 12:09
PS: visto che sei bravo con i link, mi posteresti per cortesia qualche link dove sapere le pene che vengono commisurate visto che il motivo principale del thread è alla fine capire quanto sono ste benedette pene?
Ci penso io ;)
Codice penale, art 628
Chiunque, per procurare a se' o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, e' punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da lire un milione a quattro milioni.
Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione per assicurare a se' o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a se' o ad altri l'impunita'.
La pena e' della reclusione da quattro anni e sei mesi a venti anni e della multa da lire due milioni a lire sei milioni:
1) se la violenza o minaccia e' commessa con armi, o da persona travisata, o da piu' persone riunite;
2) se la violenza consiste nel porre taluno in stato d'incapacita' di volere o di agire;
3) se la violenza o minaccia e' posta in essere da persona che fa parte dell'associazione di cui all'articolo 416 bis (1).
(1) Comma cosi' sostituito dalla L. 14 ottobre 1974, n. 497. Il numero 3 e' stato successivamente aggiunto dalla L. 13 settembre 1982, n. 646. La multa e' stata aumentata dall'art. 8, D.L. 31 dicembre 1991, n. 419.
Il 416/bis è quello relativo alle associazioni mafiose.
Non funziona precisamente come pensi tu.
Pene minime e massime sono attribuite anche in base alle aggravanti (art. 61 cp) ed alle attenuanti (art. 62 cp).
Il giudice "interpreta", ma non emette sentenze sulla base della simpatia.
Ad es. "l'avere agito per motivi abbietti o futili" è un'aggravante, mentre "l'aver agito in stato di ira, determinato da un fatto ingiusto altrui" è un'attenuante.
Se due persone sono giudicate per lo stesso fatto, ma l'una ha agito per motivi futili, l'altra in uno stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, avranno pene diverse (e la cosa mi sembra normale).
Beh, ma nessuno dice che ad un giudice un delinquente gli deve essere simpatico (e ci mancherebbe altro!), però come dici tu il giudice interpreta, e questo è determinante e a sua discrezione per l'interpretazione della legge e lo stabilire la pena che deve essere data nell'ambito dei valori minimi e massimi che la legge consente per quel reato.
Questo non va in contrasto con quanto ho scritto, anzi, semmai lo rafforza, perchè come è giusto l'esempio che fai, è anche possibile che un giudice la cui mentalità è indirizzata estremamente al recupero del delinquente e poco alla sua punizione, faccia pesare questa sua mentalità nella sua intepretazione, le motivazioni poi si trovano, un delinquente spesso è sotto l'effetto di droghe, specialmente cocaina, perciò puoi addurre quella come attenuante, magari ha ferito qualcuno durante una lite, e lì si potrebbe far notare uno stato di ira, che poi sono tutte argomentazioni che qualsiasi difesa porterebbe e che un giudice garantista non avrebbe problemi ad accogliere per alleggerire le pene.
Preciso, tanto per evitare fraintendimenti, io non sono assolutamente contro il recupero del delinquente, mi sembra ovvio che nel momento che dovrà essere reimmesso nella società si dovranno avere anche buone probabilità che non ritorni a delinquere, così come non sono ad esempio d'accordo con il sovraffollamento delle carceri, se una cella è fatta per due ci devono stare due persone, punto e basta, e non quattro o più, questo non è degno di una società civile, ma tutto questo, soprattutto il recupero, non devono annullare o ridurre in modo abnorme la pena, altrimenti è troppo facile, altrimenti il prezzo da pagare quando uno commette un crimine si annulla, e a quel punto si annulla o di riduce anche il deterrente, tutto qua!
Ci penso io ;)
Codice penale, art 628
Il 416/bis è quello relativo alle associazioni mafiose.
Ti ringrazio Nomeutente :), hai capito cosa volevo principalmente dal mio topic, però a me più che le leggi mi interesserebbero i casi pratici, esempio: "hanno arrestato 4 rapinatori delle ville, hanno avuto come pena 15 anni uno, 10 anni l'altro, ecc, ecc", oppure casi anche di qualche anno fa, anzi, ancora meglio se in questo caso si sapesse poi quanto hanno fatto dentro effettivamente, capisci cosa intendo?
nomeutente
03-12-2005, 12:47
il giudice interpreta, e questo è determinante e a sua discrezione per l'interpretazione della legge e lo stabilire la pena che deve essere data nell'ambito dei valori minimi e massimi che la legge consente per quel reato.
[...]
è anche possibile che un giudice la cui mentalità è indirizzata estremamente al recupero del delinquente e poco alla sua punizione, faccia pesare questa sua mentalità nella sua intepretazione, le motivazioni poi si trovano, un delinquente spesso è sotto l'effetto di droghe, specialmente cocaina, perciò puoi addurre quella come attenuante, magari ha ferito qualcuno durante una lite, e lì si potrebbe far notare uno stato di ira, che poi sono tutte argomentazioni che qualsiasi difesa porterebbe e che un giudice garantista non avrebbe problemi ad accogliere per alleggerire le pene.
In parte hai ragione, in parte no.
Prima di tutto, è anche (come tu del resto hai sottolineato) una questione di linea difensiva: se l'avvocato è bravo o pessimo fa molta più differenza di un giudice garantista o giustizialista.
In secondo luogo il giudice è comunque tenuto ad applicare la legge. Se "interpreta" lo fa soprattutto dove ci sono dei buchi legislativi, ad es. non è chiaro quale legge debba essere applicata.
Faccio un esempio (molto stupido, se vuoi): un tale entra in una casa deserta, ma mentre sta uscendo rientra il padrone di casa e c'è uno scontro fisico. A questo punto che pena si applica? E' una rapina, oppure un furto+lesioni?
Altro caso: diffamazione o calunnia a mezzo forum HWupgrade: come si fa a capire se un forum è equivalente alla carta stampata o ad altre forme di comunicazione es. verbale, oppure come si fa a capire se i moderatori hanno una parte di responsabilità o no, se il mezzo di comunicazione "forum" non è contemplato dalla legge?
Di solito, comunque, quando non è molto chiara la legge, ci sono anche le prassi giurisprudenziali, cioè un giudice dovrebbe valutare se c'è un caso simile e valutare con coerenza rispetto alle eventuali sentenze già emesse dalla Cassazione.
Nel caso invece non ci sia proprio niente, allora sì, il giudice ha molta discrezione, ma comunque ci sono tre gradi di giudizio anche per limitare questa discrezionalità.
nomeutente
03-12-2005, 12:49
Ti ringrazio Nomeutente :), hai capito cosa volevo principalmente dal mio topic, però a me più che le leggi mi interesserebbero i casi pratici, esempio: "hanno arrestato 4 rapinatori delle ville, hanno avuto come pena 15 anni uno, 10 anni l'altro, ecc, ecc", oppure casi anche di qualche anno fa, anzi, ancora meglio se in questo caso si sapesse poi quanto hanno fatto dentro effettivamente, capisci cosa intendo?
Così su due piedi non so... bisognerebbe chiedere a qualche avvocato penalista oppure spulciare in qualche emeroteca.
Se dovessi trovare qualcosa te lo farò sapere.
Così su due piedi non so... bisognerebbe chiedere a qualche avvocato penalista oppure spulciare in qualche emeroteca.
Se dovessi trovare qualcosa te lo farò sapere.
Ti ringrazio, il mio topic poi voleva anche mettere l'accento sul fatto che anche i media parlano sì degli arresti, ma però non si sa mai che pene verranno commisurate, se li hanno realmente messi dentro, ecc, ecc.
Sul post precedente invece, ti dirò che quanto ho scritto riguarda molto la sensazione del cittadino correlato ai fatti, per citare un caso, in quello che porti come esempio riguardante il caso della persona che rientra casa, trova il ladro e c'è una collutazione, una opinione molto diffusa è che nel caso il ladro abbia la peggio la maggior parte delle volte al derubato verranno fatte le pulci per vedere se c'è stato un eccesso di legittima difesa, e nel caso si riscontri gli verrà propinato il massimo delle pene previste, senza attenuanti, mentre se ha la meglio il ladro e però viene preso, a quest'ultimo verranno propinate le massime attenuanti, questo nell'ottica che al cittadino va data una punizione esemplare perchè non ci si deve fare giustizia con le proprie mani, mentre al ladro vanno date le maggiori possibilità di recupero.
Questa è una delle cose che danno più fastidio alle persone comuni, e attenzione, non vuol dire che se si è riscontrato un eccesso di legittima difesa il cittadino non vada punito, ma non è giusto che siano applicate due clemenze differenti, favorendo oltre tutto non colui che si è trovato occasionalmente nella situazione di commettere un atto contro la legge (magari per difendersi), ma invece favorendo colui che delinque abitualmente.
Ora, dai fatti che una persona può raccogliere intorno a se, da quelli che riportano altre persone, e da quanto dicono ufficiosamente le forze dell'ordine e gli stessi delinquenti, la realtà è questa, soprattutto quando parliamo di reati che non arrivano all'omicidio (ovvero ci sono lesioni, anche gravi, ma la vittima non viene uccisa), anche se persino in casi di omicidio a volte ci sono pene che sembrano essere troppo blande, però, a parte tutto, sarebbe interessante avere dei riferimenti a pene che sono state commisurate in vari casi proprio per comprovare o, perchè no, anche smentire, tali sensazioni, tali voci, tali storie, capisci?
Il problema è che se parliamo di macrocriminalità è più facile trovare questi dati, ma per la microcriminalità è più difficile (altrimenti non avrei aperto questo thread! ;) ).
Ciao.
nomeutente
03-12-2005, 15:00
Allora...
intanto ho trovato un'interessante comunicato dell'eures (risale al 2003).
Delitto e castigo all'italiana
Per quali reati si rischia di andare in galera. La media delle condanne e chi effettivamente le sconta. Rischia il carcere soprattutto lo straniero. La maggior parte dei condannati ha precedenti penali: il fallimento della rieducazione. E aumentano tra “chi sbaglia” i giovani e le donne
Nella speranza di poter offrire un contributo al dibattito parlamentare in corso sulla necessità e opportunità di varare un atto di clemenza per i detenuti (archiviati l’amnistia e l’indulto si discute dell’indultino) l’osservatorio dell’Eures sulla criminalità ha compiuto una indagine sulla quantità e sulla qualità delle condanne, sulla media delle pene comminate e sulla effettiva loro espiazione, tracciando anche l’identikit del condannato. Tutti i dati si riferiscono a condanne passate in giudicato in un arco di tempo che comprende gli ultimi dieci anni.
Nell’ultimo decennio sono 850 mila gli anni di detenzione inflitti e non scontati in carcere. Dal rapporto tra anni scontati e anni di reclusione comminati dalle sentenze definitive è stato possibile realizzare l’indice di certezza della pena, vale a dire la percentuale degli anni effettivamente trascorsi in carcere su quelli inflitti, che tocca nel 2001 la punta più bassa (38,4%) e nel 1995 la punta più alta (44,9%).
Condanne. Calcolando la media degli anni di reclusione comminati nell’ultimo decennio emerge un indice di applicazione della pena ben distante dalle massime punizioni previste dal codice penale per i singoli reati.
Per l’omicidio volontario la durata media della pena inflitta è di 12,4 anni (il Codice prevede da un minimo di 21 anni all’ergastolo), per l’omicidio preterintenzionale è di 8,8 anni (il Codice prevede da 10 a 28 anni), per l’omicidio colposo 0,5 anni (da 6 mesi a 5 anni per il Codice); 2 anni per la rapina (da 3 a 10 anni) e l’estorsione (da 5 a 10 anni); 0,4 anni per il furto (massimo previsto 3 anni) e per la truffa (da 6 a 12 mesi per il Codice); per la bancarotta 1,3 anni (da 6-24 mesi a 3-10 anni per la “semplice” e la “fraudolenta” per il Codice); 1,1 per la detenzione di armi (da 1 a 4 mesi da 1 a 3 anni) e 1,3 anni per il peculato (da 3 a 10 anni la pena edittale prevista).
Chi va in carcere. Ma per quali reati si rischia di andare effettivamente in carcere dopo la condanna definitiva? Calcolando il rapporto tra detenuti e condannati, la classifica vede ai primi posti il sequestro di persona e l’omicidio volontario; seguono, nella “classifica” stilata, estorsione, produzione e spaccio di stupefacenti, rapina, istigazione e sfruttamento della prostituzione, violenze sessuali, furto, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, infanticidio, atti osceni, lesioni personali volontarie; in coda, a forte distanza, peculato, truffa, bancarotta, emissioni di assegni a vuoto, lesioni personali colpose e omicidio colposo.
Identikit del condannato. Dal 1995 è cresciuto il peso dei condannati che hanno precedenti penali, che rappresentano il 62 per cento del totale. Dato questo che denuncia la scarsa efficacia della cosiddetta “rieducazione” e del recupero: dal 1997 al 2001 ha precedenti penali il 76% dei condannati per omicidio volontario, il 63,7% dei condannati per furto, il 71,3% per rapina. Cresce tra i condannati il numero di donne (18% nel 2000 erano il 12,6% nel 1990) e dei giovani: nel 2001 rispetto al 2000 la presenza dei giovani tra i 14 e i 17 anni è aumentata di 0,6 punti percentuali, passando dall’1,2% all’1,8% e la percentuale dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è aumentata di 3,2 punti (dal 20,3% del 2000 al 23,5% del 2001), così come quella dei giovani-adulti (25-34 anni), che passa dal 32,8% nel 2000 al 34,1% nel 2001. Diminuiscono i condannati tra i 45 e i 54 anni (-2,5 punti).
“Straniero” in carcere. I condannati stranieri, per lo più immigrati, sono aumentati: dal 94 al 2000, la loro incidenza rispetto al totale dei condannati è passata dal 10,8% al 19,1%. Ebbene, rispetto alle condanne ricevute, sono proprio gli stranieri a “rischiare” di più il carcere rispetto agli italiani: nel 2000 i condannati stranieri sono stati infatti il 19,1% del totale, mentre i detenuti stranieri ammontavano al 28,8% del totale dei detenuti, con uno scarto di quasi 10 punti percentuali tra le due componenti. Prostituzione e furto i reati con la più alta componente di immigrati (42,9% e 42,5%), seguiti da spaccio di stupefacenti (30,7% dei condannati), rapina (19,8%), violenze sessuali (16,2%) e omicidio volontario (8,6%).
Conclusioni. E’ più facile, dunque, andare in carcere per reati di bassa manovalanza criminale, commessi magari da stranieri, come lo spaccio di sostanze stupefacenti, rispetto a reati più “raffinati” come il peculato o la bancarotta. Per i reati più gravi (omicidio e sequestro di persona) la giustizia appare comunque intransigente. L’indagine non consente valutazioni sulla qualità della difesa dei criminali di basso profilo o sul condizionamento esercitato dalla estrazione sociale che, evidentemente, hanno un peso sull’iter processuale e detentivo del condannato. Preoccupa l’aumento dei giovani e delle donne tra i condannati. Ma ancor più preoccupante è la constatazione che chi ha sbagliato una volta (il pregiudicato) torni a delinquere mentre dovrebbe essere in teoria recuperato. Un atto di clemenza, dunque, senza potenziare l’aspetto rieducativo della pena, rischia di essere un passaggio parlamentare, pur utile, ma di scarsa prospettiva.
http://www.eures.it/comunicati_stampa/certezza_pena.htm
io credo (come già dissi) che se la pena non è efficente il recupero non può avvenire al 100% e non solo dico anche che spesso al recupero di queste persone vengono messe persone che non sono capaci di farlo!
la pena è essenziale quanto il recupero, e mi trovo a concordare con quello che dice wolf effettivamente spesso per crimini minori, ti consigliano di non denunciarlo neanche che tanto è solo una perdita di tempo!
e concordo anche nel dire che sfortunatamente oggi giorno la giustiza non funziona molto e che spesso è molto ingiusta.
sulla difesa personale...mi sono già espressa abbastanza an altre discussioni non voglio divenire monotona ;)
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