Ewigen
02-12-2005, 11:37
SENEGAL 2/12/2005 7.45
UN TRIBUNALE AFRICANO PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ?
Il Presidente del Senegal Abdoulaye Wade ha suggerito la creazione di un Tribunale africano per i crimini contro l’umanità, precisando di voler portare la proposta alla prossima riunione dell’Unione Africana, fissata per gennaio del 2006. “Non c’è ragione per cui l’Africa non debba avere un suo tribunale” per questi casi, ha detto Wade, che in questi giorni si è trovato ad affrontare il problema della richiesta di estradizione del Belgio per l’ex presidente del Ciad Hissené Habrè accusato di crimini contro l’umanità da una corte di Bruxelles con giurisdizione internazionale. “Non ho ragione di trattenere Habrè ma neanche di accompagnarlo alla porta” ha detto Wade, aggiungendo “Voglio piuttosto che l’Africa affronti le sue responsabilità”. Arrestato due volte dalla polizia senegalese e altrettante volte rilasciato, Habrè è stato autorizzato dal governo di Dakar a restare in Senegal in attesa che la sua posizione sia discussa dal prossimo vertice dell’Ua. La magistratura senegalese non ha concesso l’estradizione perché si è dichiarata “non competente sul caso”. Habrè - che è in auto-esilio in Senegal da 15 anni dopo essere stato deposto da un colpo di Stato - è ricercato da Bruxelles per gli abusi contro gli oppositori politici, inclusi omicidi e casi di tortura, commessi mentre era al potere (1982-1990).(PIME)
UN TRIBUNALE AFRICANO PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ?
Il Presidente del Senegal Abdoulaye Wade ha suggerito la creazione di un Tribunale africano per i crimini contro l’umanità, precisando di voler portare la proposta alla prossima riunione dell’Unione Africana, fissata per gennaio del 2006. “Non c’è ragione per cui l’Africa non debba avere un suo tribunale” per questi casi, ha detto Wade, che in questi giorni si è trovato ad affrontare il problema della richiesta di estradizione del Belgio per l’ex presidente del Ciad Hissené Habrè accusato di crimini contro l’umanità da una corte di Bruxelles con giurisdizione internazionale. “Non ho ragione di trattenere Habrè ma neanche di accompagnarlo alla porta” ha detto Wade, aggiungendo “Voglio piuttosto che l’Africa affronti le sue responsabilità”. Arrestato due volte dalla polizia senegalese e altrettante volte rilasciato, Habrè è stato autorizzato dal governo di Dakar a restare in Senegal in attesa che la sua posizione sia discussa dal prossimo vertice dell’Ua. La magistratura senegalese non ha concesso l’estradizione perché si è dichiarata “non competente sul caso”. Habrè - che è in auto-esilio in Senegal da 15 anni dopo essere stato deposto da un colpo di Stato - è ricercato da Bruxelles per gli abusi contro gli oppositori politici, inclusi omicidi e casi di tortura, commessi mentre era al potere (1982-1990).(PIME)