Lucio Virzì
01-12-2005, 14:43
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/politica/soruentrate/soruentrate/soruentrate.html
Il presidente della Regione Sardegna ha guidato un corteo
che è arrivato a palazzo Chigi, ricevuta una delegazione
Soru sfila per le vie di Roma
"Lo stato ci restituisca 5 miliardi"
"Il governo trattiene indebitamente il rimborso del gettito fiscale"
<B>Soru sfila per le vie di Roma<br>"Lo stato ci restituisca 5 miliardi"</B>
Renato Soru alla testa
del corteo a Roma
ROMA - Il governatore della Regione in testa, le maschere tradizionali dietro, insieme a segretari sindacali e circa 30 mila persone davanti a palazzo Chigi per chiedere allo Stato che restituisca i soldi dovuti alla Sardegna. Renato Soru ha appena incassato la vittoria dello smantellamento della base militare americana a La Maddalena e già è in campo per un'altra battaglia sardista: ottenere che siano restituiti alla Sardegna cinque miliardi di euro di quote Iva e Irpef, che lo Stato ha trattenuto e non restituito all'isola, cosa che ( è questo uno dei punti principali di Soru) è stata invece fatta con la Sicilia.
Al momento è in corso un incontro della delegazione guidata da Soru con il sottosegratario all'Economia Giuseppe Vegas e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Il governo sta trattenendo indebitamente quasi 5 miliardi di euro che spettano alla Sardegna - ha detto Soru durante il corteo che questa mattina si è snodato nelle vie di Roma - E' un'ingiustizia grave per riempie di rabbia tutta la Sardegna, ancora di più se guardiamo a quanto è successo qualche settimana fa alla Regione Sicilia".
"Credo che Berlusconi si comporterà come un buon padre di famiglia, come ha promesso. Non può essere accettato un diverso comportamento verso Sardegna e Sicilia o che scarica le difficoltà dello Stato soltanto su di noi. Siamo qua per concordare il rientro dal debito e come affrontare in finanziaria l'avvio verso questo risanamento", ha aggiunto il presidente della Regione.
"In questi ultimi anni la Regione Sardegna si è indebitata in modo assurdo essendo mancato il rimborso del gettito fiscale da parte dello Stato. Solo nel 2004 il debito è stato pari a quasi 1 miliardo e 200 milioni di euro che significa - ha spiegato Soru - indebitare ogni sardo 300 volte tanto quanto si è indebitato ogni lombardo. L'anno successivo ogni sardo si è indebitato 150 volte tanto quanto si è indebitato un lombardo".
E questo, ha sostenuto il presidente della Regione, non perché siano stati fatti sprechi: "Nell'ultimo anno abbiamo fatto una politica di rigore estrema che consiglio anche al nostro governo, ma solo perché non ci vengono trasferiti i soldi che ci appartengono e abbiamo dovuto rivolgerci alle banche, che hanno affossato la nostra Regione. Questa è una protesta per la sopravvivenza della Sardegna e per la sopravvivenza dell'istituto stesso dell'autonomia regionale, che è una conquista del popolo sardo, durata 100 anni, che deve continuare a durare".
(1 dicembre 2005)
Il presidente della Regione Sardegna ha guidato un corteo
che è arrivato a palazzo Chigi, ricevuta una delegazione
Soru sfila per le vie di Roma
"Lo stato ci restituisca 5 miliardi"
"Il governo trattiene indebitamente il rimborso del gettito fiscale"
<B>Soru sfila per le vie di Roma<br>"Lo stato ci restituisca 5 miliardi"</B>
Renato Soru alla testa
del corteo a Roma
ROMA - Il governatore della Regione in testa, le maschere tradizionali dietro, insieme a segretari sindacali e circa 30 mila persone davanti a palazzo Chigi per chiedere allo Stato che restituisca i soldi dovuti alla Sardegna. Renato Soru ha appena incassato la vittoria dello smantellamento della base militare americana a La Maddalena e già è in campo per un'altra battaglia sardista: ottenere che siano restituiti alla Sardegna cinque miliardi di euro di quote Iva e Irpef, che lo Stato ha trattenuto e non restituito all'isola, cosa che ( è questo uno dei punti principali di Soru) è stata invece fatta con la Sicilia.
Al momento è in corso un incontro della delegazione guidata da Soru con il sottosegratario all'Economia Giuseppe Vegas e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Il governo sta trattenendo indebitamente quasi 5 miliardi di euro che spettano alla Sardegna - ha detto Soru durante il corteo che questa mattina si è snodato nelle vie di Roma - E' un'ingiustizia grave per riempie di rabbia tutta la Sardegna, ancora di più se guardiamo a quanto è successo qualche settimana fa alla Regione Sicilia".
"Credo che Berlusconi si comporterà come un buon padre di famiglia, come ha promesso. Non può essere accettato un diverso comportamento verso Sardegna e Sicilia o che scarica le difficoltà dello Stato soltanto su di noi. Siamo qua per concordare il rientro dal debito e come affrontare in finanziaria l'avvio verso questo risanamento", ha aggiunto il presidente della Regione.
"In questi ultimi anni la Regione Sardegna si è indebitata in modo assurdo essendo mancato il rimborso del gettito fiscale da parte dello Stato. Solo nel 2004 il debito è stato pari a quasi 1 miliardo e 200 milioni di euro che significa - ha spiegato Soru - indebitare ogni sardo 300 volte tanto quanto si è indebitato ogni lombardo. L'anno successivo ogni sardo si è indebitato 150 volte tanto quanto si è indebitato un lombardo".
E questo, ha sostenuto il presidente della Regione, non perché siano stati fatti sprechi: "Nell'ultimo anno abbiamo fatto una politica di rigore estrema che consiglio anche al nostro governo, ma solo perché non ci vengono trasferiti i soldi che ci appartengono e abbiamo dovuto rivolgerci alle banche, che hanno affossato la nostra Regione. Questa è una protesta per la sopravvivenza della Sardegna e per la sopravvivenza dell'istituto stesso dell'autonomia regionale, che è una conquista del popolo sardo, durata 100 anni, che deve continuare a durare".
(1 dicembre 2005)